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AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE
Direttiva 96/61/CE
Direttiva 2008/1/CE 15 gennaio 2008
Decreto Legislativo 29 giugno 2010, n. 128
Direttiva 2010/75/UE
1
Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale
Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito : http://www.amministrativo.it/Ambiente/
IL DLGS 128/2010
Attua le Direttive europee:
85/337 codificata nella 2011/92 : VIA
96/61 codificata nella 2008/1
Modifica il DLgs 152/2006 introducendo il titolo
IIIbis e abrogando il DLgs 59/2005
2
Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto
e processi decisionali a rilevanza
ambientale Telefono Mobile: 347
0935524 - e-mail:
marco.grondacci@libero.it - sito
FINALITÀ DELL’AIA
L'autorizzazione integrata ambientale ha per oggetto la
prevenzione e la riduzione integrate
dell'inquinamento proveniente dalle attività di cui
all'allegato VIII (al dlgs 152/2006) e prevede misure
intese a evitare, ove possibile, o a ridurre leintese a evitare, ove possibile, o a ridurre le
emissioni nell'aria, nell'acqua e nel suolo, comprese
le misure relative ai rifiuti, per conseguire un livello
elevato di protezione dell'ambiente salve le
disposizioni sulla valutazione di impatto ambientale.
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3
A COSA DI APPLICA LA
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE
L'autorizzazione integrata ambientale é necessaria
per:
a) i progetti di cui all'allegato VIII del DLGS 152/2006;a) i progetti di cui all'allegato VIII del DLGS 152/2006;
b) le modifiche sostanziali degli impianti di cui alla
lettera a)
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4
CONCETTO DI MODIFICA SOSTANZIALE
“ la variazione delle caratteristiche o del funzionamento
ovvero un potenziamento dell'impianto, dell'opera o
dell'infrastruttura o del progetto che, secondo
l'autorità competente, producano effetti negativi e
significativi (quindi non solo un dato quantitativo masignificativi (quindi non solo un dato quantitativo ma
anche qualitativo) sull'ambiente…”
“modifiche delle soglie di cui alle attività ex allegato VIII
che dia luogo a incrementi pari o superiori al valore
della soglia stessa”
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5
EFFETTI
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE
L'AIA sostituisce ad ogni effetto visti, pareri,
autorizzazioni e concessioni di organi regionali,
provinciali e comunali, costituisce, ove occorra,
variante allo strumento urbanistico e comporta la
dichiarazione di pubblica utilità, urgenza eddichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed
indifferibilità dei lavori
L’AIA sostituisce anche la comunicazione di inizio
attività relativa alle operazioni di recupero rifiuti in
forma semplificata.
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ELENCO AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI
SOSTITUITE DALL’AIA (allegato IX)
1. Autorizzazione alle emissioni in atmosfera
2. Autorizzazione allo scarico
3. Autorizzazione unica per i nuovi impianti di
smaltimento e recupero dei rifiutismaltimento e recupero dei rifiuti
4. Autorizzazione allo smaltimento degli apparecchi
contenenti PCB-PCT (DLgs 209/1999)
5. Autorizzazione all'utilizzo dei fanghi derivanti dal
processo di depurazione in agricoltura
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7
ASSORBIMENTO AIA NELLA VIA
Il provvedimento di VIA sostituisce anche quello di AIA nei
casi di VIA statale che ricada su progetti per i quali anche
la AIA è statale.
Qualora si tratti di progetti rientranti tra quelli sottoponibili
a procedura di verifica l'autorizzazione integrataa procedura di verifica l'autorizzazione integrata
ambientale può essere richiesta solo dopo che, ad esito
della verifica, l'autorità competente valuti di non
assoggettare i progetti a VIA.
Se coincide l’autorità di VIA con quella per il rilascio dell’AIA
allora anche le Regioni potranno prevedere che il
provvedimento di VIA faccia luogo anche di quello di AIA.
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ASSORBIMENTO AIA NELLA VIA
ISTRUTTORIA AIA RESTA
La documentazione per la VIA dovrà essere
opportunamente integrata con:
• le informazioni previste per la domanda di AIA) e la
sintesi non tecnica della domanda)
• le informazioni ex rapporti di sicurezza (previsti dalla• le informazioni ex rapporti di sicurezza (previsti dalla
normativa sulle industrie a rischio se applicabile) e
quella prevista dal regolamento EMAS
• le condizioni per il rilascio dell’AIA
• se applicabili, le misure supplementari richieste dalla
MTD ( Migliore Tecnologie Disponibili)
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CONDIZIONI PER L’AIA
LA SPECIFICITÀ DEL SITO
L'autorità competente, nel determinare le condizioni
per l'autorizzazione integrata ambientale, fermo
restando il rispetto delle norme di qualità ambientale
Norma di qualità ambientaleNorma di qualità ambientale
“ la serie di requisiti, inclusi gli obiettivi di qualità, che
sussistono in un dato momento in un determinato
ambiente o in una specifica parte di esso, come
stabilito nella normativa vigente in materia
ambientale”.
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CONDIZIONI PER L’AIA
IL MODELLO GESTIONALE DELL’IMPIANTO
a) devono essere prese le opportune misure di prevenzione
dell'inquinamento, applicando in particolare le migliori
tecniche disponibili;
b) non si devono verificare fenomeni di inquinamento
significativi;
c) deve essere evitata la produzione di rifiuti, in caso contrario ic) deve essere evitata la produzione di rifiuti, in caso contrario i
rifiuti sono recuperati o, se tecnicamente ed
economicamente impossibile, sono eliminati;
d) l'energia deve essere utilizzata in modo efficace ed
efficiente;
e) devono essere prese le misure necessarie per prevenire gli
incidenti e limitarne le conseguenze;
f) deve essere evitato qualsiasi rischio di inquinamento dopo la
chiusura della attività e il sito stesso deve essere bonificato.Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto
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AIA E MIGLIORI TECNOLOGIE DISPONIBILI
L’AIA è rilasciata tenendo conto di quanto indicato
nell'allegato XI e delle informazioni diffuse
attraverso gli scambi tra stati UE e dei documenti
BREF (BAT Reference Documents) pubblicati dalla
Commissione europea, nel rispetto delle linee
guida per l'individuazione e l'utilizzo delle miglioriguida per l'individuazione e l'utilizzo delle migliori
tecniche disponibili, emanate con uno o più decreti
del Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare, del Ministro dello sviluppo
economico e del Ministro del lavoro, della salute e
delle politiche sociali, sentita la Conferenza
unificata stato regioni città.
http://eippcb.jrc.ec.europa.eu/index.htmlDott. Marco Grondacci ricercatore in diritto
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MIGLIORI TECNOLOGIE DISPONIBILI
E NORMA DI QUALITÀ AMBIENTALE
Se, a seguito di una valutazione dell'autorità competente,
che tenga conto di tutte le emissioni coinvolte,
risulta necessario applicare ad impianti, localizzati in
una determinata area, misure più rigorose di quelle
ottenibili con le migliori tecniche disponibili, al fineottenibili con le migliori tecniche disponibili, al fine
di assicurare in tale area il rispetto delle norme di
qualità ambientale, l'autorità competente può
prescrivere nelle autorizzazioni integrate ambientali
misure supplementari particolari più rigorose, fatte
salve le altre misure che possono essere adottate per
rispettare le norme di qualità ambientale.
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AIA STATALE
(MINISTERO AMBIENTE)
1) Raffinerie di petrolio greggio, nonché impianti di
gassificazione e di liquefazione di carbone o di scisti
bituminosi;
2) Centrali termiche ed altri impianti di combustione con
potenza termica di almeno 300 MW;potenza termica di almeno 300 MW;
3) Acciaierie integrate di prima fusione della ghisa e
dell'acciaio;
4) Impianti chimici con capacità produttiva annua per classe di
prodotto, in milioni di Kg, superiore alle soglie della tabella
>>>>>>>>>>>
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AIA STATALE
(MINISTERO AMBIENTE)
5) Impianti funzionalmente connessi a uno degli
impianti di cui sopra, localizzati nel medesimo sito
e gestiti dal medesimo gestore, che non svolgono
attività di cui all'allegato VIII;
• 6) Altri impianti rientranti nelle categorie di cui
all'allegato VIII localizzati interamente in mare. Es.
Terminali di rigassificazione e altri impianti localizzati
in mare su piattaforme off-shore
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SOGGETTO ISTITUZIONALE
PREPOSTO ALL’AIA STATALE
Il provvedimento di AIA è rilasciato dal Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
sentiti il Ministro dell'interno, il Ministro del lavoro e
delle politiche sociali, il Ministro della salute, il
Ministro dello sviluppo economico e il Ministro delleMinistro dello sviluppo economico e il Ministro delle
politiche agricole, alimentari e forestali.
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AIA REGIONALE
(REGIONI ED ENTI LOCALI SUBDLEGATI)
Sono soggetti ad AIA regionale o comunque
disciplinata dalle Regioni le categorie di
attività che rientrano nell’allegato VIII ma che
non sono indicate dal sopra citato allegato XII,non sono indicate dal sopra citato allegato XII,
e le loro modifiche sostanziali.
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COMPETENZE REGIONALI
NELLA DISCIPLINA AIA REGIONALE
a) i criteri per la individuazione degli enti locali
territoriali interessati;
b) i criteri specifici per l'individuazione dei soggetti
competenti in materia ambientale;
c) fermo il rispetto della legislazione comunitariac) fermo il rispetto della legislazione comunitaria
eventuali ulteriori modalità, rispetto a quelle indicate
nel presente decreto, purché con questo compatibili,
per l'individuazione dei progetti da sottoporre a
AIA e per lo svolgimento della relative consultazione;
d) le regole procedurali per il rilascio dei provvedimenti
di AIA di propria competenza.
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CONTENUTO DOMANDA DI AIA
a) l'impianto, il tipo e la portata delle sue attività;
b) le materie prime e ausiliarie, le sostanze e
l'energia usate o prodotte dall'impianto;
c) le fonti di emissione dell'impianto;c) le fonti di emissione dell'impianto;
d) lo stato del sito di ubicazione dell'impianto;
e) il tipo e l'entità delle emissioni dell'impianto in
ogni settore ambientale, nonché
un'identificazione degli effetti significativi delle
emissioni sull'ambiente;
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CONTENUTO DOMANDA AIA
f) la tecnologia utilizzata e le altre tecniche in uso per
prevenire le emissioni dall'impianto oppure per
ridurle;
g) le misure di prevenzione e di recupero dei rifiuti
prodotti dall'impianto;
h) le misure previste per controllare le emissionih) le misure previste per controllare le emissioni
nell'ambiente nonché le attività di autocontrollo e di
controllo programmato degli enti pubblici preposti ex
lege;
i) le eventuali principali alternative prese in esame dal
gestore, in forma sommaria;
ii) l) una sintesi non tecnica dei dati di cui sopra
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COPERTURA ONERI ISTRUTTORIA
Presentazione, da parte del gestore, in allegato alla
domanda di AIA di una dichiarazione asseverata ex
D.M. 24/4/2008 con relativa quietanza dell’avvenuto
pagamento dell’importo tariffario dovuto a pena
della irricevibilità delle stesse domande di AIA.della irricevibilità delle stesse domande di AIA.
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DOMANDA DI AIA
CON DOCUMENTAZIONE INCOMPLETA
Entro trenta giorni dalla presentazione della domanda,
l'autorità competente verifica la completezza della stessa
e della documentazione allegata.
Qualora queste risultino incomplete, l'autorità competente
o, se AIA statale, la Commissione istruttoria AIA potrào, se AIA statale, la Commissione istruttoria AIA potrà
chiedere apposite integrazioni.
Qualora entro il termine indicato il proponente non
depositi la documentazione completa degli elementi
mancanti, l'istanza si intende ritirata.
È fatta salva la facoltà per il proponente di richiedere una
proroga del termine.Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto
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PROCEDURA DI AIA
1. la domanda è presentata all'autorità competente per mezzo
di procedure telematiche, ex DM 2/7/2007
2. L'autorità competente individua gli uffici presso i quali sono
depositati i documenti e gli atti inerenti il procedimento, al
fine della consultazione del pubblicofine della consultazione del pubblico
3. L'autorità competente, entro trenta giorni dal ricevimento
della domanda ovvero, in caso di riesame comunica al
gestore la data di avvio del procedimento e la sede degli
uffici di cui al punto precedente
4. Entro 15 giorni dal ricevimento della comunicazione della
autorità competente il gestore pubblica avviso sui giornali.
Le informazioni pubblicate dal gestore sono altresì
pubblicate dall'autorità competente nel proprio sito web.
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PROCEDURA DI AIA
5. Entro trenta giorni dalla data di pubblicazione dell'annuncio di
cui al punto 4, i soggetti interessati possono presentare in
forma scritta, all'autorità competente, osservazioni .
6. Avvio istruttoria della Commissione AIA (per le AIA statali)
7. Predisposizione di Parere istruttorio della Commissione AIA7. Predisposizione di Parere istruttorio della Commissione AIA
8. convocazione da parte dell'autorità competente, ai fini del
rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale, di
apposita conferenza di servizi, alla quale sono invitate le
amministrazioni competenti in materia ambientale e
comunque, nel caso di impianti di competenza statale, i
Ministeri dell'interno, del lavoro e delle politiche sociali,
della salute e dello sviluppo economico, oltre al soggetto
richiedente l'autorizzazione.
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PROCEDURA DI AIA
9. Nell'ambito della Conferenza dei servizi, acquisiti: parere
sanitario del Sindaco, parere di ISPRA (AIA statale) o ARPA
(AIA regionale) per quanto riguarda il monitoraggio ed il
controllo degli impianti e delle emissioni nell'ambiente.
10. Nell'ambito della Conferenza dei servizi, l'autorità10. Nell'ambito della Conferenza dei servizi, l'autorità
competente può richiedere integrazioni alla documentazione,
anche al fine di valutare la applicabilità di specifiche
misure alternative o aggiuntive, indicando il termine
massimo non superiore a novanta giorni per la
presentazione della documentazione integrativa.
11. L'autorità competente emana AIA entro centocinquanta
giorni dalla presentazione della domanda, ovvero, nel caso di
richiesta di integrazione documentale entro centottanta giorni
dalla presentazione della domanda.
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CONTENUTO AIA
• Indicazione delle autorizzazioni sostituite
• Prescrizioni alla gestione dell’impianto compresi i
valori limite di emissione degli inquinanti
• Misure relative alle condizioni diverse da quelle di• Misure relative alle condizioni diverse da quelle di
normale esercizio, in particolare per le fasi di
avvio e di arresto dell'impianto, per le emissioni
fuggitive, per i malfunzionamenti, e per
l'arresto definitivo dell'impianto
• Piano di monitoraggio
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DECISIONE 7/5/2012 N.249/UE
comma 1 articolo 268 DLgs 16ì52/2006
periodo di avviamento: salva diversa disposizione autorizzativa, il
tempo in cui l'impianto, a seguito dell'erogazione di energia,
combustibili o materiali, è portato da una condizione nella quale
non esercita l'attività a cui è destinato, o la esercita in situazione di
carico di processo inferiore al minimo tecnico, ad una condizione
nella quale tale attività è esercitata in situazione di carico dinella quale tale attività è esercitata in situazione di carico di
processo pari o superiore al minimo tecnico;
periodo di arresto: salva diversa disposizione autorizzativa, il tempo in
cui l'impianto, a seguito dell'interruzione dell'erogazione di energia,
combustibili o materiali, non dovuta ad un guasto, è portato da una
condizione nella quale esercita l'attività a cui è destinato in
situazione di carico di processo pari o superiore al minimo tecnico
ad una condizione nella quale tale funzione è esercitata in
situazione di carico di processo inferiore al minimo tecnico o non è
esercitata;” Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto
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DECISIONE 7/5/2012 N.249/UE
• 1. la necessità di una verifica di soggetti terzi (quindi esterni
all'Enel) nel definire i criteri e i parametri per la gestione
dei transitori;
• 2. la massima trasparenza sulla gestione e sul rispetto delle
vincoli di legge nella gestione dei transitori; quindi la
necessità di rendere pubblici: i vincoli posti, i controllinecessità di rendere pubblici: i vincoli posti, i controlli
svolti, i risultati degli stessi;
• 3. riduzione al minimo dei transitori (la normativa vigente
invece richiedeva solo una loro gestione);
• 4. la necessità di legare i protocolli tecnici di gestione dei
transitori con particolari dispositivi di abbattimento;
• 5. parametri precisi per definire i criteri di gestione dei
transitori (vedi allegato alla Decisione).
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28
PUBBLICAZIONE
Copia dell'autorizzazione integrata ambientale e di
qualsiasi suo successivo aggiornamento, é messa a
disposizione del pubblico, presso l'ufficio presso il
quali sono depositati i documenti e gli atti inerenti il
procedimento.procedimento.
Presso il medesimo ufficio sono inoltre rese
disponibili informazioni relative alla partecipazione
del pubblico al procedimento.
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ACCORDI LOCALI
In considerazione del particolare e rilevante impatto
ambientale, della complessità e del preminente
interesse nazionale dell'impianto, nel rispetto delle
disposizioni del presente decreto, possono essere
conclusi, d'intesa tra lo Stato, le regioni, le provinceconclusi, d'intesa tra lo Stato, le regioni, le province
e i comuni territorialmente competenti e i gestori,
specifici accordi, al fine di garantire, in conformità
con gli interessi fondamentali della collettività,
l'armonizzazione tra lo sviluppo del sistema
produttivo nazionale, le politiche del territorio e le
strategie aziendali.
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RICHIESTA RIESAME AIA
In presenza di circostanze intervenute
successivamente al rilascio dell'AIA, il Sindaco,
qualora lo ritenga necessario nell'interesse
della salute pubblica, può chiederedella salute pubblica, può chiedere
all'autorità competente di verificare la
necessità di riesaminare l'autorizzazione
rilasciata.
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31
RICHIESTA RIESAME AIA
Il riesame é effettuato dall'autorità competente, anche su
proposta delle autorità ambientali, comunque quando:
a) l'inquinamento provocato dall'impianto é tale da
rendere necessaria la revisione dei valori limite di
emissione fissati nell'autorizzazione o l'inserimento in
quest'ultima di nuovi valori limite;quest'ultima di nuovi valori limite;
b) le migliori tecniche disponibili hanno subito modifiche
sostanziali, che consentono una notevole riduzione delle
emissioni senza imporre costi eccessivi;
c) la sicurezza di esercizio del processo o dell'attività
richiede l'impiego di altre tecniche;
d) nuove disposizioni legislative comunitarie o nazionali lo
esigono.
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RINNOVO AIA
L'autorità competente rinnova ogni cinque anni
l'autorizzazione integrata ambientale, o
l'autorizzazione avente valore di
autorizzazione integrata ambientale che non
prevede un rinnovo periodico, confermando o
aggiornando le relative condizioni.
prevede un rinnovo periodico, confermando o
aggiornando le relative condizioni.
Nel caso di un impianto che, all'atto del
rilascio dell'autorizzazione di cui all'articolo 29-
quater, risulti registrato EMAS, il rinnovo è
effettuato ogni otto anni. Se certificato UNI EN
ISO 14001 ogni 6 anni
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DIRETTIVA 2010/75/UE
Si tratta delle Direttiva che modifica integrandole
varie Direttive in materia di emissioni da impianti
industriali a cominciare dalle Direttive su
1. autorizzazione integrata ambientale,1. autorizzazione integrata ambientale,
2. emissioni da grandi impianti di combustione,
3. inceneritori di rifiuti,
4. emissioni da comporti organici volatili.
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34
QUALE ISTRUTTORIA DI AIA
Proviamo ad applicare i principi e gli obiettivi
della procedura di AIA come se svolgessimo un
procedimento per il rilascio dell’AIA ad un
impianto industriale: es. centraleimpianto industriale: es. centrale
termoelettrica…..
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35
PRINCIPI INNOVATIVI DELLA DISCIPLINA DI AIA
“ L’AIA è una complessa procedura diretta ad evitare
ogni forma di inquinamento anche con prescrizioni
relative alla modificazione da apportare agli impianti
e alle tecniche da adottare nell’esercizio degli stessi”.
18/6/2008 il Consiglio di Stato in sede consultiva.18/6/2008 il Consiglio di Stato in sede consultiva.
(richiesta parere da parte del Ministero
dell’Ambiente).
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36
PRINCIPI INNOVATIVI DELLA DISCIPLINA DI AIA
Corte Di Giustizia 31 marzo 2011 causa C-50/10
“come risulta dall’art. 1 della direttiva IPPC (quella che
disciplina l’AIA ndr), tra i vari obblighi che il
legislatore dell’Unione ha imposto agli Stati membri
figurano quelli di cui all’art. 5, n. 1, di tale direttiva,figurano quelli di cui all’art. 5, n. 1, di tale direttiva,
finalizzati al conseguimento di un livello elevato di
protezione dell’ambiente nel suo complesso.
Pertanto, soltanto un’esecuzione piena e conforme,
da parte degli Stati membri, degli obblighi ad essi
incombenti in forza della citata direttiva consentirà il
raggiungimento di tale obiettivo di protezione.”
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37
PRINCIPI INNOVATIVI DELLA DISCIPLINA DI AIA
Direttiva 2008/1/CE Articolo 5 - Condizioni di
autorizzazione degli impianti esistenti
“1. Gli Stati membri adottano le misure necessarie
affinché le autorità competenti controllino,
attraverso autorizzazioni rilasciate a norma degliattraverso autorizzazioni rilasciate a norma degli
articoli 6 e 8, ovvero, nei modi opportuni, mediante il
riesame e, se del caso, l’aggiornamento delle
prescrizioni, che entro il 30 ottobre 2007 gli impianti
esistenti funzionino secondo i requisiti di cui agli
articoli 3, 7, 9, 10 e 13, all’articolo 14, lettere a) e b)
ed all’articolo 15, paragrafo 2,…”
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38
PRINCIPI INNOVATIVI DELLA DISCIPLINA DI AIA
Direttiva 2008/1/CE Articolo 9 - Condizioni
dell’autorizzazione
“1. Gli Stati membri si accertano che l’autorizzazione
includa tutte le misure necessarie per soddisfare leincluda tutte le misure necessarie per soddisfare le
relative condizioni di cui agli articoli 3 e 10, al fine di
conseguire un livello elevato di protezione
dell’ambiente nel suo complesso, attraverso una
protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo.”
Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto
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39
PRINCIPI INNOVATIVI DELLA DISCIPLINA DI AIA
Direttiva 2008/1/CE Articolo 10 - Migliori tecniche
disponibili e norme di qualità ambientale
“Qualora una norma di qualità ambientale richieda
condizioni più rigorose di quelle ottenibili con lecondizioni più rigorose di quelle ottenibili con le
migliori tecniche disponibili, l’autorizzazione prescrive
misure supplementari particolari, fatte salve le altre
misure che possono essere adottate per rispettare le
norme di qualità ambientale.”
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40
PRINCIPI INNOVATIVI DELLA DISCIPLINA DI AIA
Direttiva 2008/1/CE punto 7 articolo 2 - Norma di
qualità ambientale:
“la serie di requisiti, inclusi gli obiettivi di qualità, che
sussistono in un dato momento in un determinatosussistono in un dato momento in un determinato
ambiente o in una specifica parte di esso, come
stabilito nella normativa vigente in materia
ambientale;…”
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PRINCIPI INNOVATIVI DELLA DISCIPLINA DI AIA
Migliori tecnologie coerenti con la specificità del sito dopo
adeguata istruttoria
Articolo 29septies del DLgs 152/2006 (disciplina generale
dell’AIA): “1. Se, a seguito di una valutazione dell'autorità
competente che tenga conto di tutte le
emissioni coinvolte, risulta necessario applicare ad impianti,emissioni coinvolte, risulta necessario applicare ad impianti,
localizzati in una determinata area, misure
più rigorose di quelle ottenibili con le migliori tecniche
disponibili, al fine di assicurare in tale area il rispetto delle
norme di qualità ambientale, l'autorità competente può
prescrivere nelle autorizzazioni integrate ambientali
misure supplementari particolari più rigorose, fatte salve le
altre misure che possono essere adottate per rispettare le
norme di qualità ambientale.”.
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42
PRINCIPI INNOVATIVI DELLA DISCIPLINA DI AIA
Verifica dell’impatto cumulativo con le altre fonti
di emissione
Secondo il secondo capoverso del comma 5 articolo
251 del DLgs 152/2006 (disciplina generale
emissioni per impianti soggetti ad AIA): “Siemissioni per impianti soggetti ad AIA): “Si
devono altresì valutare il
complesso di tutte le emissioni degli impianti e
delle attività presenti, le emissioni provenienti
da altre fonti e lo stato di qualità dell'aria nella zo
na interessata.”.
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PRINCIPI INNOVATIVI DELLA DISCIPLINA DI AIA
LE ALTERNATIVE
Le alternative nella domanda di AIA
lettera i) comma 1 articolo 29ter dlgs 152/2006 secondo la quale
la domanda di AIA deve contenere anche le eventuali
principali alternative prese in esame dal gestore.
Il dlgs 152/2006 dà una definizione ampia di tecniche:Il dlgs 152/2006 dà una definizione ampia di tecniche:
“1) tecniche: sia le tecniche impiegate sia le modalità di
progettazione, costruzione, manutenzione, esercizio e
chiusura dell'impianto;”
A conferma del fatto che per tecniche ci si riferisce alle generali
modalità gestionali dell’impianto, si veda anche l’allegato XI al
dlgs 152/2006 che stabilendo i criteri per definire le migliori
tecniche disponibili individua anche: “Consumo e natura delle
materie prime ivi compresa l'acqua usata nel processo e
efficienza energetica”.
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LE ALTERNATIVE (segue)
Come inserire le prescrizioni sulle tecniche alternative nell’AIA
penultimo capoverso del comma 3 articolo 29sexies del Dlgs
152/2006: “Se del caso, i valori limite di emissione possono
essere integrati o sostituiti con parametri o misure
tecniche equivalenti.”
comma 4 articolo 29sexies del DLgs 152/2006: “4……i valori
limite di emissione, i parametri e le misure tecniche
equivalenti di cui ai commi precedenti fanno riferimento
all'applicazione delle migliori tecniche disponibili, senza
l'obbligo di utilizzare una tecnica o una tecnologia specifica,
tenendo conto delle caratteristiche tecniche dell'impianto in
questione, della sua ubicazione geografica e delle condizioni
locali dell'ambiente.”
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45
LE ALTERNATIVE (segue)
Pertanto, sulla base della specificità del sito, ovvero
sulla base della valutazione sullo stato sanitario della
popolazione, come evidenziata in
precedenza, il Comune può proporre
delle prescrizioni da recepire nella AIA della CTEdelle prescrizioni da recepire nella AIA della CTE
anche in deroga:
1. ai limiti di emissione di legge
2. alle indicazioni sulle migliori tecnologie disponibili
che emergono dai documenti ufficiali della UE
(BREF).
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46
LE ALTERNATIVE (segue)
Quali condizioni per derogare alle BAT della UE contenute
nei BREF
1. come affermato dal TAR Puglia (ILVA di Taranto):
“stabilendo ancorché possa ipotizzarsi la prefissione di
limiti ulteriori rispetto alle MTD, è in ogni caso necessario
che la prescrizione abbia uno specifico contenuto, tantoche la prescrizione abbia uno specifico contenuto, tanto
da porre in grado il produttore di ottemperarvi e di
poterne verificare la rispondenza ai parametri stabiliti”;
2. attraverso apposita analisi costi benefici (vedi comma 4
articolo 15 Direttiva 75/2010 disciplina dell’AIA) che
dimostri la fondatezza ambientale/sanitaria, tecnica ed
economica della prescrizione.
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47
LE ALTERNATIVE (segue)
Decreto Ministeriale 1/10/2008 (Emanazione di linee guida in
materia di analisi degli aspetti economici e degli effetti
incrociati per le attività soggette ad AIA): “le alternative siano
valutate secondo gli effetti ambientali incrociati (Cross-Media
Effects) cioè poter valutare l’effetto dovutoEffects) cioè poter valutare l’effetto dovuto
contemporaneamente a più inquinanti che rilasciano in uno
stesso o più corpi ricettori”.
L’obiettivo metodologico dei Cross-Media è quello di fornire -
nei casi più complessi come questo della CTE - una guida
alla scelta dell’opzione migliore sotto il profilo sanitario ed
ambientale, fra le tecniche o le tecnologie che in alternat
iva possono essere implementate in un contesto di rilascio
dell’AIA.
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IL PARERE SANITARIO DEL SINDACO
Recita il comma 7 articolo 29quater del dlgs
152/2006 :
“7. Nell'ambito della Conferenza dei
servizi di cui al comma 5, vengono acquisite le
prescrizioni del sindaco di cui agli articoli 216 e 217prescrizioni del sindaco di cui agli articoli 216 e 217
del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265,”.
Tradotta in concreto questa norma significa che
il Parere del Sindaco è obbligatorio ed è rilasciato
nell’ambito del suo ruolo di massima autorità
sanitaria del territorio comunale.
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IL PARERE DEL SINDACO
il Parere deve avere la finalità di dimostrare la
accettabilità sanitaria della presenza di una industria
insalubre in zona abitate, il che comporta, almeno:
a) una valutazione della rilevanza sanitaria delle emissioni
dell’impiantodell’impianto
b) una valutazione dello stato sanitario della popolazione
interessata
c) una valutazione dell’evoluzione del contesto
urbanistico interessato dall’impianto
d) una valutazione dei rischi di incidenti rilevanti
dall’impianto
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PARERE SANITARIO
(natura ed efficacia giuridica)
Tar Lazio sezione Latina sentenza n.819 del 2009 : Il
parere sanitario non può essere superato dal parere
Arpa
“……..la citata normativa ascrive a competenze diverse“……..la citata normativa ascrive a competenze diverse
la tutela di distinti interessi (alla ASL quella correlata
alle emissioni; al sindaco quella rapportata al
possibile “pericolo o danno per la salute pubblica)”
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PARERE SANITARIO
(natura ed efficacia giuridica)
Tar Lazio sezione Latina sentenza n.819 del 2009
“dal dato positivo, si desume che l’autorità procedente deve
comunque concludere nei termini fissati i lavori della
conferenza e che, per il caso di dissenso manifestato dal
titolare di attribuzioni inerenti ad un cd. interesse sensibile,titolare di attribuzioni inerenti ad un cd. interesse sensibile,
alla stessa è preclusa la possibilità di assumere una
determinazione favorevole collocandosi la competenza ad un
distinto livello. Il che si è verificato nella fattispecie nella quale
il dissenso, veicolato dal parere sindacale negativo, investe un
interesse sensibile (quello “alla tutela della salute e della
pubblica incolumità” di cui agli articoli 14 - quater, comma 3,
legge 241/1990 e 217 R.D. 1265/1934)……”Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto
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PARERE SANITARIO
(natura ed efficacia giuridica)
comma 3 dell’articolo 14 quater legge 241/1990
“ove venga espresso motivato dissenso da parte di
un’amministrazione preposta alla tutela ambientale,
paesaggistico - territoriale, del patrimonio storico-artistico o alla
tutela della salute e della pubblica incolumità, la questione, in
attuazione e nel rispetto del principio di leale collaborazione eattuazione e nel rispetto del principio di leale collaborazione e
dell’articolo 120 della Costituzione, è rimessa
dall’amministrazione procedente alla deliberazione del Consiglio
dei Ministri, che si pronuncia entro sessanta giorni, previa intesa
con la Regione o le Regioni e le Province autonome interessate, in
caso di dissenso tra un’amministrazione statale e una regionale o
tra più amministrazioni regionali, ovvero previa intesa con la
Regione e gli enti locali interessati, in caso di dissenso tra
un’amministrazione statale o regionale e un ente locale o tra più
enti locali. Se l’intesa non è raggiunta entro trenta giorni, la
deliberazione del Consiglio dei Ministri può essere comunque
adottata.
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AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE (AUA)
DPR 59/2013
Si applica alle PMI cioè ad imprese che:
a) hanno meno di 250 occupati, e
b) hanno un fatturato annuo non superiore a 50
milioni di euro, oppure un totale di bilancio annuomilioni di euro, oppure un totale di bilancio annuo
non superiore a 43 milioni di euro.
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AUA
ATTI SOSTITUITI
AUA è il provvedimento rilasciato dallo sportello unico per le
attività produttive, che sostituisce
a) autorizzazione agli scarichi;
b) comunicazione preventiva utilizzazione agronomica degli
effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione frantoi
oleari e acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste;oleari e acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste;
c) autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti
d) autorizzazione generale agli stabilimenti a ridotto
inquinamento atmosferico;
e) comunicazione o nulla osta per documentazione di impatto
acustico
f) autorizzazione all'utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di
depurazione in agricoltura;
g) comunicazioni in materia di rifiutiDott. Marco Grondacci ricercatore in diritto
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POTERI REGIONI
Nel rispetto della disciplina comunitaria e
nazionale vigente in materia, le regioni e le
province autonome di Trento e di Bolzano
possono individuare ulteriori atti dipossono individuare ulteriori atti di
comunicazione, notifica ed autorizzazione in
materia ambientale che possono essere
compresi nell'autorizzazione unica ambientale
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DIRITTI DI GESTORI DELLE ATTIVITÀ SOGGETTE
AD AUA
salva la facoltà dei gestori degli impianti di non
avvalersi dell'autorizzazione unica ambientale
nel caso in cui si tratti di attività soggette solo
a comunicazione, ovvero ad autorizzazione dia comunicazione, ovvero ad autorizzazione di
carattere generale, ferma restando la
presentazione della comunicazione o
dell'istanza per il tramite del SUAP.
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AUA E VIA
Nei casi in cui si procede alla verifica di VIA,
l'autorizzazione unica ambientale può essere
richiesta solo dopo che l'autorità competente
a tale verifica abbia valutato di nona tale verifica abbia valutato di non
assoggettare alla VIA i relativi progetti.
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  • 1. AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE Direttiva 96/61/CE Direttiva 2008/1/CE 15 gennaio 2008 Decreto Legislativo 29 giugno 2010, n. 128 Direttiva 2010/75/UE 1 Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito : http://www.amministrativo.it/Ambiente/
  • 2. IL DLGS 128/2010 Attua le Direttive europee: 85/337 codificata nella 2011/92 : VIA 96/61 codificata nella 2008/1 Modifica il DLgs 152/2006 introducendo il titolo IIIbis e abrogando il DLgs 59/2005 2 Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito
  • 3. FINALITÀ DELL’AIA L'autorizzazione integrata ambientale ha per oggetto la prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento proveniente dalle attività di cui all'allegato VIII (al dlgs 152/2006) e prevede misure intese a evitare, ove possibile, o a ridurre leintese a evitare, ove possibile, o a ridurre le emissioni nell'aria, nell'acqua e nel suolo, comprese le misure relative ai rifiuti, per conseguire un livello elevato di protezione dell'ambiente salve le disposizioni sulla valutazione di impatto ambientale. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 3
  • 4. A COSA DI APPLICA LA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE L'autorizzazione integrata ambientale é necessaria per: a) i progetti di cui all'allegato VIII del DLGS 152/2006;a) i progetti di cui all'allegato VIII del DLGS 152/2006; b) le modifiche sostanziali degli impianti di cui alla lettera a) Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 4
  • 5. CONCETTO DI MODIFICA SOSTANZIALE “ la variazione delle caratteristiche o del funzionamento ovvero un potenziamento dell'impianto, dell'opera o dell'infrastruttura o del progetto che, secondo l'autorità competente, producano effetti negativi e significativi (quindi non solo un dato quantitativo masignificativi (quindi non solo un dato quantitativo ma anche qualitativo) sull'ambiente…” “modifiche delle soglie di cui alle attività ex allegato VIII che dia luogo a incrementi pari o superiori al valore della soglia stessa” Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 5
  • 6. EFFETTI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE L'AIA sostituisce ad ogni effetto visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali, costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico e comporta la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza eddichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità dei lavori L’AIA sostituisce anche la comunicazione di inizio attività relativa alle operazioni di recupero rifiuti in forma semplificata. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 6
  • 7. ELENCO AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI SOSTITUITE DALL’AIA (allegato IX) 1. Autorizzazione alle emissioni in atmosfera 2. Autorizzazione allo scarico 3. Autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e recupero dei rifiutismaltimento e recupero dei rifiuti 4. Autorizzazione allo smaltimento degli apparecchi contenenti PCB-PCT (DLgs 209/1999) 5. Autorizzazione all'utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 7
  • 8. ASSORBIMENTO AIA NELLA VIA Il provvedimento di VIA sostituisce anche quello di AIA nei casi di VIA statale che ricada su progetti per i quali anche la AIA è statale. Qualora si tratti di progetti rientranti tra quelli sottoponibili a procedura di verifica l'autorizzazione integrataa procedura di verifica l'autorizzazione integrata ambientale può essere richiesta solo dopo che, ad esito della verifica, l'autorità competente valuti di non assoggettare i progetti a VIA. Se coincide l’autorità di VIA con quella per il rilascio dell’AIA allora anche le Regioni potranno prevedere che il provvedimento di VIA faccia luogo anche di quello di AIA. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 8
  • 9. ASSORBIMENTO AIA NELLA VIA ISTRUTTORIA AIA RESTA La documentazione per la VIA dovrà essere opportunamente integrata con: • le informazioni previste per la domanda di AIA) e la sintesi non tecnica della domanda) • le informazioni ex rapporti di sicurezza (previsti dalla• le informazioni ex rapporti di sicurezza (previsti dalla normativa sulle industrie a rischio se applicabile) e quella prevista dal regolamento EMAS • le condizioni per il rilascio dell’AIA • se applicabili, le misure supplementari richieste dalla MTD ( Migliore Tecnologie Disponibili) Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 9
  • 10. CONDIZIONI PER L’AIA LA SPECIFICITÀ DEL SITO L'autorità competente, nel determinare le condizioni per l'autorizzazione integrata ambientale, fermo restando il rispetto delle norme di qualità ambientale Norma di qualità ambientaleNorma di qualità ambientale “ la serie di requisiti, inclusi gli obiettivi di qualità, che sussistono in un dato momento in un determinato ambiente o in una specifica parte di esso, come stabilito nella normativa vigente in materia ambientale”. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 10
  • 11. CONDIZIONI PER L’AIA IL MODELLO GESTIONALE DELL’IMPIANTO a) devono essere prese le opportune misure di prevenzione dell'inquinamento, applicando in particolare le migliori tecniche disponibili; b) non si devono verificare fenomeni di inquinamento significativi; c) deve essere evitata la produzione di rifiuti, in caso contrario ic) deve essere evitata la produzione di rifiuti, in caso contrario i rifiuti sono recuperati o, se tecnicamente ed economicamente impossibile, sono eliminati; d) l'energia deve essere utilizzata in modo efficace ed efficiente; e) devono essere prese le misure necessarie per prevenire gli incidenti e limitarne le conseguenze; f) deve essere evitato qualsiasi rischio di inquinamento dopo la chiusura della attività e il sito stesso deve essere bonificato.Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 11
  • 12. AIA E MIGLIORI TECNOLOGIE DISPONIBILI L’AIA è rilasciata tenendo conto di quanto indicato nell'allegato XI e delle informazioni diffuse attraverso gli scambi tra stati UE e dei documenti BREF (BAT Reference Documents) pubblicati dalla Commissione europea, nel rispetto delle linee guida per l'individuazione e l'utilizzo delle miglioriguida per l'individuazione e l'utilizzo delle migliori tecniche disponibili, emanate con uno o più decreti del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, sentita la Conferenza unificata stato regioni città. http://eippcb.jrc.ec.europa.eu/index.htmlDott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 12
  • 13. MIGLIORI TECNOLOGIE DISPONIBILI E NORMA DI QUALITÀ AMBIENTALE Se, a seguito di una valutazione dell'autorità competente, che tenga conto di tutte le emissioni coinvolte, risulta necessario applicare ad impianti, localizzati in una determinata area, misure più rigorose di quelle ottenibili con le migliori tecniche disponibili, al fineottenibili con le migliori tecniche disponibili, al fine di assicurare in tale area il rispetto delle norme di qualità ambientale, l'autorità competente può prescrivere nelle autorizzazioni integrate ambientali misure supplementari particolari più rigorose, fatte salve le altre misure che possono essere adottate per rispettare le norme di qualità ambientale. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 13
  • 14. AIA STATALE (MINISTERO AMBIENTE) 1) Raffinerie di petrolio greggio, nonché impianti di gassificazione e di liquefazione di carbone o di scisti bituminosi; 2) Centrali termiche ed altri impianti di combustione con potenza termica di almeno 300 MW;potenza termica di almeno 300 MW; 3) Acciaierie integrate di prima fusione della ghisa e dell'acciaio; 4) Impianti chimici con capacità produttiva annua per classe di prodotto, in milioni di Kg, superiore alle soglie della tabella >>>>>>>>>>> Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 14
  • 15. AIA STATALE (MINISTERO AMBIENTE) 5) Impianti funzionalmente connessi a uno degli impianti di cui sopra, localizzati nel medesimo sito e gestiti dal medesimo gestore, che non svolgono attività di cui all'allegato VIII; • 6) Altri impianti rientranti nelle categorie di cui all'allegato VIII localizzati interamente in mare. Es. Terminali di rigassificazione e altri impianti localizzati in mare su piattaforme off-shore Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 15
  • 16. SOGGETTO ISTITUZIONALE PREPOSTO ALL’AIA STATALE Il provvedimento di AIA è rilasciato dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare sentiti il Ministro dell'interno, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, il Ministro dello sviluppo economico e il Ministro delleMinistro dello sviluppo economico e il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 16
  • 17. AIA REGIONALE (REGIONI ED ENTI LOCALI SUBDLEGATI) Sono soggetti ad AIA regionale o comunque disciplinata dalle Regioni le categorie di attività che rientrano nell’allegato VIII ma che non sono indicate dal sopra citato allegato XII,non sono indicate dal sopra citato allegato XII, e le loro modifiche sostanziali. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 17
  • 18. COMPETENZE REGIONALI NELLA DISCIPLINA AIA REGIONALE a) i criteri per la individuazione degli enti locali territoriali interessati; b) i criteri specifici per l'individuazione dei soggetti competenti in materia ambientale; c) fermo il rispetto della legislazione comunitariac) fermo il rispetto della legislazione comunitaria eventuali ulteriori modalità, rispetto a quelle indicate nel presente decreto, purché con questo compatibili, per l'individuazione dei progetti da sottoporre a AIA e per lo svolgimento della relative consultazione; d) le regole procedurali per il rilascio dei provvedimenti di AIA di propria competenza. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 18
  • 19. CONTENUTO DOMANDA DI AIA a) l'impianto, il tipo e la portata delle sue attività; b) le materie prime e ausiliarie, le sostanze e l'energia usate o prodotte dall'impianto; c) le fonti di emissione dell'impianto;c) le fonti di emissione dell'impianto; d) lo stato del sito di ubicazione dell'impianto; e) il tipo e l'entità delle emissioni dell'impianto in ogni settore ambientale, nonché un'identificazione degli effetti significativi delle emissioni sull'ambiente; Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 19
  • 20. CONTENUTO DOMANDA AIA f) la tecnologia utilizzata e le altre tecniche in uso per prevenire le emissioni dall'impianto oppure per ridurle; g) le misure di prevenzione e di recupero dei rifiuti prodotti dall'impianto; h) le misure previste per controllare le emissionih) le misure previste per controllare le emissioni nell'ambiente nonché le attività di autocontrollo e di controllo programmato degli enti pubblici preposti ex lege; i) le eventuali principali alternative prese in esame dal gestore, in forma sommaria; ii) l) una sintesi non tecnica dei dati di cui sopra Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 20
  • 21. COPERTURA ONERI ISTRUTTORIA Presentazione, da parte del gestore, in allegato alla domanda di AIA di una dichiarazione asseverata ex D.M. 24/4/2008 con relativa quietanza dell’avvenuto pagamento dell’importo tariffario dovuto a pena della irricevibilità delle stesse domande di AIA.della irricevibilità delle stesse domande di AIA. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 21
  • 22. DOMANDA DI AIA CON DOCUMENTAZIONE INCOMPLETA Entro trenta giorni dalla presentazione della domanda, l'autorità competente verifica la completezza della stessa e della documentazione allegata. Qualora queste risultino incomplete, l'autorità competente o, se AIA statale, la Commissione istruttoria AIA potrào, se AIA statale, la Commissione istruttoria AIA potrà chiedere apposite integrazioni. Qualora entro il termine indicato il proponente non depositi la documentazione completa degli elementi mancanti, l'istanza si intende ritirata. È fatta salva la facoltà per il proponente di richiedere una proroga del termine.Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 22
  • 23. PROCEDURA DI AIA 1. la domanda è presentata all'autorità competente per mezzo di procedure telematiche, ex DM 2/7/2007 2. L'autorità competente individua gli uffici presso i quali sono depositati i documenti e gli atti inerenti il procedimento, al fine della consultazione del pubblicofine della consultazione del pubblico 3. L'autorità competente, entro trenta giorni dal ricevimento della domanda ovvero, in caso di riesame comunica al gestore la data di avvio del procedimento e la sede degli uffici di cui al punto precedente 4. Entro 15 giorni dal ricevimento della comunicazione della autorità competente il gestore pubblica avviso sui giornali. Le informazioni pubblicate dal gestore sono altresì pubblicate dall'autorità competente nel proprio sito web. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 23
  • 24. PROCEDURA DI AIA 5. Entro trenta giorni dalla data di pubblicazione dell'annuncio di cui al punto 4, i soggetti interessati possono presentare in forma scritta, all'autorità competente, osservazioni . 6. Avvio istruttoria della Commissione AIA (per le AIA statali) 7. Predisposizione di Parere istruttorio della Commissione AIA7. Predisposizione di Parere istruttorio della Commissione AIA 8. convocazione da parte dell'autorità competente, ai fini del rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale, di apposita conferenza di servizi, alla quale sono invitate le amministrazioni competenti in materia ambientale e comunque, nel caso di impianti di competenza statale, i Ministeri dell'interno, del lavoro e delle politiche sociali, della salute e dello sviluppo economico, oltre al soggetto richiedente l'autorizzazione. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 24
  • 25. PROCEDURA DI AIA 9. Nell'ambito della Conferenza dei servizi, acquisiti: parere sanitario del Sindaco, parere di ISPRA (AIA statale) o ARPA (AIA regionale) per quanto riguarda il monitoraggio ed il controllo degli impianti e delle emissioni nell'ambiente. 10. Nell'ambito della Conferenza dei servizi, l'autorità10. Nell'ambito della Conferenza dei servizi, l'autorità competente può richiedere integrazioni alla documentazione, anche al fine di valutare la applicabilità di specifiche misure alternative o aggiuntive, indicando il termine massimo non superiore a novanta giorni per la presentazione della documentazione integrativa. 11. L'autorità competente emana AIA entro centocinquanta giorni dalla presentazione della domanda, ovvero, nel caso di richiesta di integrazione documentale entro centottanta giorni dalla presentazione della domanda. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 25
  • 26. CONTENUTO AIA • Indicazione delle autorizzazioni sostituite • Prescrizioni alla gestione dell’impianto compresi i valori limite di emissione degli inquinanti • Misure relative alle condizioni diverse da quelle di• Misure relative alle condizioni diverse da quelle di normale esercizio, in particolare per le fasi di avvio e di arresto dell'impianto, per le emissioni fuggitive, per i malfunzionamenti, e per l'arresto definitivo dell'impianto • Piano di monitoraggio Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 26
  • 27. DECISIONE 7/5/2012 N.249/UE comma 1 articolo 268 DLgs 16ì52/2006 periodo di avviamento: salva diversa disposizione autorizzativa, il tempo in cui l'impianto, a seguito dell'erogazione di energia, combustibili o materiali, è portato da una condizione nella quale non esercita l'attività a cui è destinato, o la esercita in situazione di carico di processo inferiore al minimo tecnico, ad una condizione nella quale tale attività è esercitata in situazione di carico dinella quale tale attività è esercitata in situazione di carico di processo pari o superiore al minimo tecnico; periodo di arresto: salva diversa disposizione autorizzativa, il tempo in cui l'impianto, a seguito dell'interruzione dell'erogazione di energia, combustibili o materiali, non dovuta ad un guasto, è portato da una condizione nella quale esercita l'attività a cui è destinato in situazione di carico di processo pari o superiore al minimo tecnico ad una condizione nella quale tale funzione è esercitata in situazione di carico di processo inferiore al minimo tecnico o non è esercitata;” Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 27
  • 28. DECISIONE 7/5/2012 N.249/UE • 1. la necessità di una verifica di soggetti terzi (quindi esterni all'Enel) nel definire i criteri e i parametri per la gestione dei transitori; • 2. la massima trasparenza sulla gestione e sul rispetto delle vincoli di legge nella gestione dei transitori; quindi la necessità di rendere pubblici: i vincoli posti, i controllinecessità di rendere pubblici: i vincoli posti, i controlli svolti, i risultati degli stessi; • 3. riduzione al minimo dei transitori (la normativa vigente invece richiedeva solo una loro gestione); • 4. la necessità di legare i protocolli tecnici di gestione dei transitori con particolari dispositivi di abbattimento; • 5. parametri precisi per definire i criteri di gestione dei transitori (vedi allegato alla Decisione). Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 28
  • 29. PUBBLICAZIONE Copia dell'autorizzazione integrata ambientale e di qualsiasi suo successivo aggiornamento, é messa a disposizione del pubblico, presso l'ufficio presso il quali sono depositati i documenti e gli atti inerenti il procedimento.procedimento. Presso il medesimo ufficio sono inoltre rese disponibili informazioni relative alla partecipazione del pubblico al procedimento. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 29
  • 30. ACCORDI LOCALI In considerazione del particolare e rilevante impatto ambientale, della complessità e del preminente interesse nazionale dell'impianto, nel rispetto delle disposizioni del presente decreto, possono essere conclusi, d'intesa tra lo Stato, le regioni, le provinceconclusi, d'intesa tra lo Stato, le regioni, le province e i comuni territorialmente competenti e i gestori, specifici accordi, al fine di garantire, in conformità con gli interessi fondamentali della collettività, l'armonizzazione tra lo sviluppo del sistema produttivo nazionale, le politiche del territorio e le strategie aziendali. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 30
  • 31. RICHIESTA RIESAME AIA In presenza di circostanze intervenute successivamente al rilascio dell'AIA, il Sindaco, qualora lo ritenga necessario nell'interesse della salute pubblica, può chiederedella salute pubblica, può chiedere all'autorità competente di verificare la necessità di riesaminare l'autorizzazione rilasciata. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 31
  • 32. RICHIESTA RIESAME AIA Il riesame é effettuato dall'autorità competente, anche su proposta delle autorità ambientali, comunque quando: a) l'inquinamento provocato dall'impianto é tale da rendere necessaria la revisione dei valori limite di emissione fissati nell'autorizzazione o l'inserimento in quest'ultima di nuovi valori limite;quest'ultima di nuovi valori limite; b) le migliori tecniche disponibili hanno subito modifiche sostanziali, che consentono una notevole riduzione delle emissioni senza imporre costi eccessivi; c) la sicurezza di esercizio del processo o dell'attività richiede l'impiego di altre tecniche; d) nuove disposizioni legislative comunitarie o nazionali lo esigono. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 32
  • 33. RINNOVO AIA L'autorità competente rinnova ogni cinque anni l'autorizzazione integrata ambientale, o l'autorizzazione avente valore di autorizzazione integrata ambientale che non prevede un rinnovo periodico, confermando o aggiornando le relative condizioni. prevede un rinnovo periodico, confermando o aggiornando le relative condizioni. Nel caso di un impianto che, all'atto del rilascio dell'autorizzazione di cui all'articolo 29- quater, risulti registrato EMAS, il rinnovo è effettuato ogni otto anni. Se certificato UNI EN ISO 14001 ogni 6 anni Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 33
  • 34. DIRETTIVA 2010/75/UE Si tratta delle Direttiva che modifica integrandole varie Direttive in materia di emissioni da impianti industriali a cominciare dalle Direttive su 1. autorizzazione integrata ambientale,1. autorizzazione integrata ambientale, 2. emissioni da grandi impianti di combustione, 3. inceneritori di rifiuti, 4. emissioni da comporti organici volatili. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 34
  • 35. QUALE ISTRUTTORIA DI AIA Proviamo ad applicare i principi e gli obiettivi della procedura di AIA come se svolgessimo un procedimento per il rilascio dell’AIA ad un impianto industriale: es. centraleimpianto industriale: es. centrale termoelettrica….. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 35
  • 36. PRINCIPI INNOVATIVI DELLA DISCIPLINA DI AIA “ L’AIA è una complessa procedura diretta ad evitare ogni forma di inquinamento anche con prescrizioni relative alla modificazione da apportare agli impianti e alle tecniche da adottare nell’esercizio degli stessi”. 18/6/2008 il Consiglio di Stato in sede consultiva.18/6/2008 il Consiglio di Stato in sede consultiva. (richiesta parere da parte del Ministero dell’Ambiente). Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 36
  • 37. PRINCIPI INNOVATIVI DELLA DISCIPLINA DI AIA Corte Di Giustizia 31 marzo 2011 causa C-50/10 “come risulta dall’art. 1 della direttiva IPPC (quella che disciplina l’AIA ndr), tra i vari obblighi che il legislatore dell’Unione ha imposto agli Stati membri figurano quelli di cui all’art. 5, n. 1, di tale direttiva,figurano quelli di cui all’art. 5, n. 1, di tale direttiva, finalizzati al conseguimento di un livello elevato di protezione dell’ambiente nel suo complesso. Pertanto, soltanto un’esecuzione piena e conforme, da parte degli Stati membri, degli obblighi ad essi incombenti in forza della citata direttiva consentirà il raggiungimento di tale obiettivo di protezione.” Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 37
  • 38. PRINCIPI INNOVATIVI DELLA DISCIPLINA DI AIA Direttiva 2008/1/CE Articolo 5 - Condizioni di autorizzazione degli impianti esistenti “1. Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché le autorità competenti controllino, attraverso autorizzazioni rilasciate a norma degliattraverso autorizzazioni rilasciate a norma degli articoli 6 e 8, ovvero, nei modi opportuni, mediante il riesame e, se del caso, l’aggiornamento delle prescrizioni, che entro il 30 ottobre 2007 gli impianti esistenti funzionino secondo i requisiti di cui agli articoli 3, 7, 9, 10 e 13, all’articolo 14, lettere a) e b) ed all’articolo 15, paragrafo 2,…” Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 38
  • 39. PRINCIPI INNOVATIVI DELLA DISCIPLINA DI AIA Direttiva 2008/1/CE Articolo 9 - Condizioni dell’autorizzazione “1. Gli Stati membri si accertano che l’autorizzazione includa tutte le misure necessarie per soddisfare leincluda tutte le misure necessarie per soddisfare le relative condizioni di cui agli articoli 3 e 10, al fine di conseguire un livello elevato di protezione dell’ambiente nel suo complesso, attraverso una protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo.” Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 39
  • 40. PRINCIPI INNOVATIVI DELLA DISCIPLINA DI AIA Direttiva 2008/1/CE Articolo 10 - Migliori tecniche disponibili e norme di qualità ambientale “Qualora una norma di qualità ambientale richieda condizioni più rigorose di quelle ottenibili con lecondizioni più rigorose di quelle ottenibili con le migliori tecniche disponibili, l’autorizzazione prescrive misure supplementari particolari, fatte salve le altre misure che possono essere adottate per rispettare le norme di qualità ambientale.” Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 40
  • 41. PRINCIPI INNOVATIVI DELLA DISCIPLINA DI AIA Direttiva 2008/1/CE punto 7 articolo 2 - Norma di qualità ambientale: “la serie di requisiti, inclusi gli obiettivi di qualità, che sussistono in un dato momento in un determinatosussistono in un dato momento in un determinato ambiente o in una specifica parte di esso, come stabilito nella normativa vigente in materia ambientale;…” Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 41
  • 42. PRINCIPI INNOVATIVI DELLA DISCIPLINA DI AIA Migliori tecnologie coerenti con la specificità del sito dopo adeguata istruttoria Articolo 29septies del DLgs 152/2006 (disciplina generale dell’AIA): “1. Se, a seguito di una valutazione dell'autorità competente che tenga conto di tutte le emissioni coinvolte, risulta necessario applicare ad impianti,emissioni coinvolte, risulta necessario applicare ad impianti, localizzati in una determinata area, misure più rigorose di quelle ottenibili con le migliori tecniche disponibili, al fine di assicurare in tale area il rispetto delle norme di qualità ambientale, l'autorità competente può prescrivere nelle autorizzazioni integrate ambientali misure supplementari particolari più rigorose, fatte salve le altre misure che possono essere adottate per rispettare le norme di qualità ambientale.”. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 42
  • 43. PRINCIPI INNOVATIVI DELLA DISCIPLINA DI AIA Verifica dell’impatto cumulativo con le altre fonti di emissione Secondo il secondo capoverso del comma 5 articolo 251 del DLgs 152/2006 (disciplina generale emissioni per impianti soggetti ad AIA): “Siemissioni per impianti soggetti ad AIA): “Si devono altresì valutare il complesso di tutte le emissioni degli impianti e delle attività presenti, le emissioni provenienti da altre fonti e lo stato di qualità dell'aria nella zo na interessata.”. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 43
  • 44. PRINCIPI INNOVATIVI DELLA DISCIPLINA DI AIA LE ALTERNATIVE Le alternative nella domanda di AIA lettera i) comma 1 articolo 29ter dlgs 152/2006 secondo la quale la domanda di AIA deve contenere anche le eventuali principali alternative prese in esame dal gestore. Il dlgs 152/2006 dà una definizione ampia di tecniche:Il dlgs 152/2006 dà una definizione ampia di tecniche: “1) tecniche: sia le tecniche impiegate sia le modalità di progettazione, costruzione, manutenzione, esercizio e chiusura dell'impianto;” A conferma del fatto che per tecniche ci si riferisce alle generali modalità gestionali dell’impianto, si veda anche l’allegato XI al dlgs 152/2006 che stabilendo i criteri per definire le migliori tecniche disponibili individua anche: “Consumo e natura delle materie prime ivi compresa l'acqua usata nel processo e efficienza energetica”. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 44
  • 45. LE ALTERNATIVE (segue) Come inserire le prescrizioni sulle tecniche alternative nell’AIA penultimo capoverso del comma 3 articolo 29sexies del Dlgs 152/2006: “Se del caso, i valori limite di emissione possono essere integrati o sostituiti con parametri o misure tecniche equivalenti.” comma 4 articolo 29sexies del DLgs 152/2006: “4……i valori limite di emissione, i parametri e le misure tecniche equivalenti di cui ai commi precedenti fanno riferimento all'applicazione delle migliori tecniche disponibili, senza l'obbligo di utilizzare una tecnica o una tecnologia specifica, tenendo conto delle caratteristiche tecniche dell'impianto in questione, della sua ubicazione geografica e delle condizioni locali dell'ambiente.” Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 45
  • 46. LE ALTERNATIVE (segue) Pertanto, sulla base della specificità del sito, ovvero sulla base della valutazione sullo stato sanitario della popolazione, come evidenziata in precedenza, il Comune può proporre delle prescrizioni da recepire nella AIA della CTEdelle prescrizioni da recepire nella AIA della CTE anche in deroga: 1. ai limiti di emissione di legge 2. alle indicazioni sulle migliori tecnologie disponibili che emergono dai documenti ufficiali della UE (BREF). Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 46
  • 47. LE ALTERNATIVE (segue) Quali condizioni per derogare alle BAT della UE contenute nei BREF 1. come affermato dal TAR Puglia (ILVA di Taranto): “stabilendo ancorché possa ipotizzarsi la prefissione di limiti ulteriori rispetto alle MTD, è in ogni caso necessario che la prescrizione abbia uno specifico contenuto, tantoche la prescrizione abbia uno specifico contenuto, tanto da porre in grado il produttore di ottemperarvi e di poterne verificare la rispondenza ai parametri stabiliti”; 2. attraverso apposita analisi costi benefici (vedi comma 4 articolo 15 Direttiva 75/2010 disciplina dell’AIA) che dimostri la fondatezza ambientale/sanitaria, tecnica ed economica della prescrizione. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 47
  • 48. LE ALTERNATIVE (segue) Decreto Ministeriale 1/10/2008 (Emanazione di linee guida in materia di analisi degli aspetti economici e degli effetti incrociati per le attività soggette ad AIA): “le alternative siano valutate secondo gli effetti ambientali incrociati (Cross-Media Effects) cioè poter valutare l’effetto dovutoEffects) cioè poter valutare l’effetto dovuto contemporaneamente a più inquinanti che rilasciano in uno stesso o più corpi ricettori”. L’obiettivo metodologico dei Cross-Media è quello di fornire - nei casi più complessi come questo della CTE - una guida alla scelta dell’opzione migliore sotto il profilo sanitario ed ambientale, fra le tecniche o le tecnologie che in alternat iva possono essere implementate in un contesto di rilascio dell’AIA. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 48
  • 49. IL PARERE SANITARIO DEL SINDACO Recita il comma 7 articolo 29quater del dlgs 152/2006 : “7. Nell'ambito della Conferenza dei servizi di cui al comma 5, vengono acquisite le prescrizioni del sindaco di cui agli articoli 216 e 217prescrizioni del sindaco di cui agli articoli 216 e 217 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265,”. Tradotta in concreto questa norma significa che il Parere del Sindaco è obbligatorio ed è rilasciato nell’ambito del suo ruolo di massima autorità sanitaria del territorio comunale. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 49
  • 50. IL PARERE DEL SINDACO il Parere deve avere la finalità di dimostrare la accettabilità sanitaria della presenza di una industria insalubre in zona abitate, il che comporta, almeno: a) una valutazione della rilevanza sanitaria delle emissioni dell’impiantodell’impianto b) una valutazione dello stato sanitario della popolazione interessata c) una valutazione dell’evoluzione del contesto urbanistico interessato dall’impianto d) una valutazione dei rischi di incidenti rilevanti dall’impianto Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 50
  • 51. PARERE SANITARIO (natura ed efficacia giuridica) Tar Lazio sezione Latina sentenza n.819 del 2009 : Il parere sanitario non può essere superato dal parere Arpa “……..la citata normativa ascrive a competenze diverse“……..la citata normativa ascrive a competenze diverse la tutela di distinti interessi (alla ASL quella correlata alle emissioni; al sindaco quella rapportata al possibile “pericolo o danno per la salute pubblica)” Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 51
  • 52. PARERE SANITARIO (natura ed efficacia giuridica) Tar Lazio sezione Latina sentenza n.819 del 2009 “dal dato positivo, si desume che l’autorità procedente deve comunque concludere nei termini fissati i lavori della conferenza e che, per il caso di dissenso manifestato dal titolare di attribuzioni inerenti ad un cd. interesse sensibile,titolare di attribuzioni inerenti ad un cd. interesse sensibile, alla stessa è preclusa la possibilità di assumere una determinazione favorevole collocandosi la competenza ad un distinto livello. Il che si è verificato nella fattispecie nella quale il dissenso, veicolato dal parere sindacale negativo, investe un interesse sensibile (quello “alla tutela della salute e della pubblica incolumità” di cui agli articoli 14 - quater, comma 3, legge 241/1990 e 217 R.D. 1265/1934)……”Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 52
  • 53. PARERE SANITARIO (natura ed efficacia giuridica) comma 3 dell’articolo 14 quater legge 241/1990 “ove venga espresso motivato dissenso da parte di un’amministrazione preposta alla tutela ambientale, paesaggistico - territoriale, del patrimonio storico-artistico o alla tutela della salute e della pubblica incolumità, la questione, in attuazione e nel rispetto del principio di leale collaborazione eattuazione e nel rispetto del principio di leale collaborazione e dell’articolo 120 della Costituzione, è rimessa dall’amministrazione procedente alla deliberazione del Consiglio dei Ministri, che si pronuncia entro sessanta giorni, previa intesa con la Regione o le Regioni e le Province autonome interessate, in caso di dissenso tra un’amministrazione statale e una regionale o tra più amministrazioni regionali, ovvero previa intesa con la Regione e gli enti locali interessati, in caso di dissenso tra un’amministrazione statale o regionale e un ente locale o tra più enti locali. Se l’intesa non è raggiunta entro trenta giorni, la deliberazione del Consiglio dei Ministri può essere comunque adottata. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 53
  • 54. AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE (AUA) DPR 59/2013 Si applica alle PMI cioè ad imprese che: a) hanno meno di 250 occupati, e b) hanno un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, oppure un totale di bilancio annuomilioni di euro, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 54
  • 55. AUA ATTI SOSTITUITI AUA è il provvedimento rilasciato dallo sportello unico per le attività produttive, che sostituisce a) autorizzazione agli scarichi; b) comunicazione preventiva utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione frantoi oleari e acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste;oleari e acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste; c) autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti d) autorizzazione generale agli stabilimenti a ridotto inquinamento atmosferico; e) comunicazione o nulla osta per documentazione di impatto acustico f) autorizzazione all'utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura; g) comunicazioni in materia di rifiutiDott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 55
  • 56. POTERI REGIONI Nel rispetto della disciplina comunitaria e nazionale vigente in materia, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono individuare ulteriori atti dipossono individuare ulteriori atti di comunicazione, notifica ed autorizzazione in materia ambientale che possono essere compresi nell'autorizzazione unica ambientale Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 56
  • 57. DIRITTI DI GESTORI DELLE ATTIVITÀ SOGGETTE AD AUA salva la facoltà dei gestori degli impianti di non avvalersi dell'autorizzazione unica ambientale nel caso in cui si tratti di attività soggette solo a comunicazione, ovvero ad autorizzazione dia comunicazione, ovvero ad autorizzazione di carattere generale, ferma restando la presentazione della comunicazione o dell'istanza per il tramite del SUAP. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 57
  • 58. AUA E VIA Nei casi in cui si procede alla verifica di VIA, l'autorizzazione unica ambientale può essere richiesta solo dopo che l'autorità competente a tale verifica abbia valutato di nona tale verifica abbia valutato di non assoggettare alla VIA i relativi progetti. Dott. Marco Grondacci ricercatore in diritto e processi decisionali a rilevanza ambientale Telefono Mobile: 347 0935524 - e-mail: marco.grondacci@libero.it - sito 58