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Analisi e confronto dei risultati 2008-2009

Italian edition
1
2
Linee strategiche di Unicredit Group
Group
Finance
Department

Suddivisione in
business area

Corporate
&
Investment
Banking

Governance e
coordinamento
Group Finance Department
Il Group Finance Department svolge
funzioni di indirizzo, coordinamento e
controllo secondo un modello che
accentra funzioni e competenze
specialistiche a beneficio di tutto il
Gruppo. Tali funzioni hanno per oggetto
la gestione del rischio di liquidità, l’Asset
& Liability Management, il monitoraggio
delle performance economiche dei
portafogli in carico al Department
(tesoreria in particolare) ed il
finanziamento dell’attività commerciale
dell’intero Gruppo.

Il Group Finance Department ha svolto
attività tese a migliorare il profilo
rischio/rendimento delle poste attive e
passive sia della Holding che a livello
consolidato, attraverso operazioni di
copertura del rischio di cambio connesso
ai dividendi e agli utili delle partecipate
estere. Sono state, inoltre, poste in essere
operazioni su partecipazioni, detenute
direttamente e indirettamente, con
l’obiettivo di rendere più efficiente
l’utilizzo del capitale.
Corporate & Investment Banking
Con la creazione della Strategic
Business Area (SBA) “Corporate,
Investment Banking & Private
Banking” si è proceduti ad una
riorganizzazione delle precedenti
Divisioni Corporate e Markets &
Investment Banking con l’obiettivo
strategico di razionalizzare la struttura
di governo delle varie attività coinvolte
e di accentrare le competenze.

Il nuovo modello organizzativo di
CIB sarà fondato su una struttura a
matrice che si distingue per la
chiara separazione delle
competenze di carattere
commerciale dalle competenze di
prodotto, accentrate nelle
cosiddette Product Line.
Governance e coordinamento
Lo sviluppo di attività
progettuali con l’obiettivo di
migliorare la performance

Il rafforzamento delle
Competence Lines

Il processo di rafforzamento dei presidi
dedicati all’attività di Risk
Management e della Direzione
Compliance

L’implementazione del
nuovo modello
organizzativo
7
Linee strategiche del Gruppo Intesa Sanpaolo 1/2
Gruppo Intesa Sanpaolo: impegno a promuovere il benessere di persone, imprese,
territori, società.
 Prudente gestione delle attività ha permesso un posizionamento fra i gruppi
bancari più solidi al mondo, mantenendo livelli di liquidità, di qualità
dell’attivo e di leverage di vera eccellenza.
 Orientamenti assunti volti a soddisfare le esigenze dei territori e le aspettative
degli attori economici operanti nelle dimensioni locali.
 Sviluppo di accordi con enti locali, associazioni e organismi che operano sul
territorio per assistere le famiglie in difficoltà nel pagamento delle rate dei
mutui, oltre a numerose iniziative di interesse sociale, a favore dei
cassintegrati, degli immigrati e degli studenti.

Obiettivo: essere un intermediario finanziario responsabile verso la società non
solo nei momenti di sviluppo, ma soprattutto in quelli di crisi, ricercando le
risposte più adatte a generare valore collettivo.
8
Linee strategiche del Gruppo Intesa Sanpaolo 2/2
Sebbene l’attuale situazione macroeconomica risulti delicata (incertezze legate
alla presenza di capacità produttiva inutilizzata, elevata disoccupazione,
difficile situazione conti pubblici in molti paesi), Intesa Sanpaolo conferma
le proprie strategie puntando a uno sviluppo dei principali settori di attività
nei confronti delle diverse tipologie di clientela servite.
Quattro sono le linee strategiche che il Gruppo intende perseguire:
1)
Rafforzamento della qualità della relazione con la clientela servita
(elemento distintivo della vicinanza alle famiglie e alle imprese).
2)
Ascolto e coinvolgimento delle persone che lavorano per il Gruppo (vero
motore della competitività delle aziende).
3)
Ulteriore innovazione dell’offerta commerciale (capacità di anticipare le
esigenze del cliente e offrire soluzioni innovative).
4)
Semplificazione di processi organizzativi (procedure, linguaggio e modalità
di relazione con i clienti, i collaboratori, ecc.)

9
Risultati strategie 1/2
Realizzazione di numerose attività di coinvolgimento e ascolto dei collaboratori e
delle Organizzazioni sindacali e invio di un questionario a tutte le Associazioni
dei Consumatori.
Collaboratori e Organizzazioni sindacali :
 comunicazione ritenuta inefficace;
 scarsa attenzione ai sistemi di valutazione e incentivazione;
 grande rilevanza della formazione.
Clienti :
 percezione che le comunicazioni a loro inviate sono migliorate in termini di
chiarezza, mentre andrebbe ottimizzata la tempestività, soprattutto nel caso di
nuove procedure e normative;
 positivo apprezzamento per il forte impegno sociale (rinegoziazione dei mutui
e azione a supporto delle PMI);
 clienti mid e large corporate: soddisfazione per la relazione con i gestori sul
territorio, per la loro disponibilità e professionalità.
10
Risultati strategie 2/2
Ambiente :
 riconoscimento di un forte impegno e di ottimi risultati relativamente alla
diminuzione degli impatti ambientali diretti
 richiesta di maggiore impegno nella mitigazione degli impatti ambientali
indiretti delle attività
 clienti mid e large corporate: esigenza di affiancamento, da parte della Banca,
delle considerazioni economiche e di quelle strategiche (personale, ambiente,
ecc.)

11
12
Analisi per indici Unicredit Group 1/2
2009

2008

Variazione

312

1012

-69,2%

Margine d’interesse

17.616

19.385

-9,1%

Proventi di intermediazione e diversi

9.956

7.492

+32,9%

Margine di intermediazione

27.572 mln

26.877 mln

+2,6%

Risultato di gestione

12.248 mln

10.185 mln

+20,3%

1.959

4.313

-54,6%

1.702 mln

4.012 mln

-57,6%

ROE

3,8%

9,5%

-5,7%

Core Tier 1

6,85%

6,02%

+0,83%

Dividendi e altri proventi su partecipazione

Utile netto di pertinenza del gruppo ante PPA
Utile Netto

13
Analisi per indici Unicredit Group 2/2
Esercizio

Variazione

2009

2008

Assoluta

%

Capitale assorbito (milioni €)

4.991

5.892

-902

-15,3

Cost/income

71,4%

66,4%

497pb

+5

Costo del rischio (sofferenze nette su crediti)

0,98%

0,64%

34pb

+0,34

347

379

-32

-8,44

69,8%

60,4%

n.s

+9,4

361

417

-56

-13,4

62,0%

46,7%

n.s

+15,3

Retail

Private Banking
Capitale assorbito (milioni di €)
Cost /income

Asset Management
Capitale assorbito (milioni di €)
Cost/ income

14
Analisi per indici Intesa Sanpaolo 1/2
2009
Core Tier 1
Crediti in sofferenza
Attività finanziarie
della clientela
Utile Netto
Patrimonio netto

2008

Variazione

7,1%

6,3%

+0,8%

5.365 mln

3.968 mln

+35,2%

813 mld

805 mld

+1%

2.805 mln

2597 mln

+10%

52.681

48.954

+7,6%

15
Analisi per indici Intesa Sanpaolo 2/2
2009

2008

Variazione

14,1%

12,4%

+1,7%

Core Tier1 ratio

7,1%

6,3%

+0,8%

Total capitale ratio

11,8%

10,2%

+1,6%

5,5%

5,1%

+0,4%

Sofferenze nette su crediti verso
clientela/ crediti verso clientela

1,4%

1,0%

+0,4%

ROE

5,32%

5,30%

+0,02%

Indici patrimoniali
Patrimonio netto/crediti
verso clientela
Coefficienti di solvibilità

Indici reddituali
Utile di esercizio/patrimonio
netto medio
Indici di rischiosità

16
Conclusioni su Unicredit Group
• Ha puntato al rafforzamento della struttura dello stato patrimoniale attraverso:
- la riduzione dell’attivo totale;
- attività di negoziazione e esposizione interbancaria netta;
- miglioramento del leverage ratio.
• Rafforzamento del capitale : Core tier 1 ratio.
• Miglioramento dei costi operativi.
• Aumento della Margine di intermediazione e Risultato di gestione.
• Diminuzione dello utile netto.

Conclusioni su Intesa Sanpaolo
• Riduzione dell’apporto del margine di interesse per effetto soprattutto della riduzione dei tassi.
• Graduale ripresa delle componenti commissionali, per l’aumento delle commissioni di
intermediazione di titoli e sulle gestioni patrimoniali conseguenti alla ripresa dei mercati finanziari
nel secondo e terzo trimestre.
• Basso livello di leverage e un rapporto tra il patrimonio netto e totale attività al netto delle poste
intangibili pari quasi al 5%, il più elevato tra le principali banche europee e in crecita rispetto allo
scorso esercizio.
• Peggioramento della qualità del credito.

I valori di ROE, Core Tier 1 ratio e Utile Netto di
Intesa Sanpaolo sono superiori ai valori di Unicredit Group.

17
18
Valore creato da
Unicredit Group e Intesa Sanpaolo
Le strategie delle due banche sono state valutate
attraverso il calcolo dei margini di soglia …

… e del valore economico in
termini assoluti
19
Calcolo delle variabili
Per calcolare i margini di soglia di un bilancio bancario bisogna:
1)
2)
3)
4)
5)

scomporre le singole voci del bilancio bancario per differenziare le attività con
scadenza a breve e a lunga scadenza per ottenere attivo circolante (W) e fisso (F);
ottenere le vendite incrementali (IS) sottraendo dai risultati netti i relativi costi;
calcolare il costo del capitale (k0) dividendo la somma del interessi passivi e costo del
capitale per la somma tra debiti e capitale proprio;
ipotizzare l’aliquota d’imposta (T), nel nostro caso 40%;
assumere il margine operativo come l’utile (perdita) dell’operatività corrente al lordo
delle imposte (corrispondente alla voce 280 di bilancio).
Anno

2008

2008

2009

2009

W

731˙219

574˙629

400˙945

380˙865

F

312˙235

301˙071

223˙619

223˙522

IS

11˙853

-21˙062

-89

-677

K0

4,24%

2,35%

3,91 %

2,51%

MO

9˙380

11˙117

8˙221

8˙021

S

65˙388

44˙410

18˙157

17˙480

20
Confronto dei risultati ottenuti

21
22
Ripartizione del valore economico
 Al fine di creare valore per gli azionisti, le linee guida strategiche dei 2 Gruppi sono
molto simili e sono rivolte ad ottimizzare la composizione del proprio portafoglio di
attività. Tale obiettivo è perseguito attraverso il processo di allocazione del capitale alle
differenti linee di business in rapporto agli specifici profili di rischio e alla capacità di
generare extra reddito, misurato come EVA, il principale indicatore di performance
correlato al TSR (Total Shareholder Return).
 Lo sviluppo dell’operatività del Gruppo in ottica di creazione di valore richiede un
processo di allocazione e gestione del capitale disciplinato nelle diverse fasi del
processo di pianificazione e controllo, in cui si articolano:
• la formulazione della proposta di propensione al rischio e degli obiettivi di
patrimonializzazione;
• l’analisi dei rischi associati ai driver del valore e conseguente allocazione del
capitale alle linee di attività ed alle Business Unit;
• l’assegnazione degli obiettivi di performance aggiustate per il rischio;
• l’analisi dell’impatto sul valore del Gruppo e della creazione di valore per gli
azionisti;
• l’elaborazione e proposta del piano finanziario e della dividend policy.
23
Ripartizione del valore in
Unicredit Group
Milioni di €
Valore Economico Generato
Valore Economico Distribuito:
Collaboratori
Fornitori
Stato, Enti e Istituzioni, Comunità
Azionisti
Valore Economico Trattenuto

2009
19.989
-17.485
-9.584
-4.928
-2.093
-0.882
2.504

2008
23.898
-19.939
-10.314
-5.491
-3615
-0.518
3.958

Ripartizione valore economico
Distribuito ai Collaboratori
47,95%
Distribuito ai Fornitori
24,6%

Distribuito a Stato, Enti etc
10,47%
Distribuito agli Azionisti
4,45%
Trattenuto dall' Impresa
12,53%

24
Ripartizione del valore in
Intesa Sanpaolo
Milioni di €
Valore Economico Generato
Valore Economico Distribuito:
Collaboratori
Fornitori
Stato, Enti e Istituzioni, Comunità
Azionisti
Valore Economico Trattenuto

2009
14.907
-13.495
-6.138
-3.172
-3.019
-1.166
1.412

2008
16.340
-13.511
-6.763
-3.511
-3.084
-153
2.829

Ripartizione valore economico
Distribuito ai Collaboratori
41,18%
Distribuito ai Fornitori
21,28%
Distribuito a Stato, Enti etc
20,25%
Distribuito agli Azionisti
7,82%
Trattenuto dall' Impresa
9,47%

25
Conclusioni 1/2
 L’importo distribuito ai collaboratori include, oltre alle retribuzioni del personale
dipendente, anche i compensi corrisposti alle reti di promotori finanziari.
 I fornitori hanno beneficiato di un ammontare compreso tra il 21% e il 25% del valore
creato corrisposti a fronte dell’acquisto di beni e della fornitura di servizi.
 Il valore economico distribuito allo Stato è riferibile per la parte preponderante alle
imposte correnti sul reddito dell’esercizio. Per quanto riguarda la quota assegnata alla
comunità essa fa riferimento alla devoluzione di utili ai Fondi di beneficenza e da
elargizioni ed erogazioni liberali.

26
Conclusioni 2/2
 L’importo distribuito agli azionisti, ha risentito, per l’esercizio 2008 e in minore misura
per l’esercizio 2009, della decisione di rafforzare ulteriormente i mezzi propri in un
contesto in cui il mercato percepiva come particolarmente importante il livello di
patrimonializzazione delle banche, in linea con le indicazioni fornite dagli Organismi
internazionali e dall’Organismo di vigilanza.
 Il valore residuo è

trattenuto dall’ impresa. Si tratta della fiscalità anticipata e

differita, degli ammortamenti, degli accantonamenti a Fondi rischi e oneri e degli utili
non distribuiti. L’autofinanziamento è da considerare come investimento che le altre
categorie di stakeholder effettuano ogni anno al fine di mantenere in efficienza il
complesso aziendale e permetterne lo sviluppo.

27
28
Situazione del mercato bancario
• Cenni di ripresa dei mercati finanziari
• Alta volatilità delle attività
• Tassi d’interesse molto bassi

Variabili in gioco
• Attivi deteriorati
• Ricavi compressi
• Onerosità delle provviste di capitali

29
STRATEGIE
Trasparenza

•Prossimità
•Semplicità
Solidità
•Riduzione attività non strategiche
•Recupero efficienza
•Aumento di capitale

30
STRATEGIE
Trasparenza
• Coinvolgimento stakeholders
• Educazione finanziaria

31
ANDAMENTO AZIONARIO

32
Azienda

P/E

P/BV

Dividend Yield %

Unicredit

24,4

0,70

1,39%

Intesa Sanpaolo

12,31

0,66

2,96%

33

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Strategie di creazione di valore: due banche italiane a confronto

  • 1. Analisi e confronto dei risultati 2008-2009 Italian edition 1
  • 2. 2
  • 3. Linee strategiche di Unicredit Group Group Finance Department Suddivisione in business area Corporate & Investment Banking Governance e coordinamento
  • 4. Group Finance Department Il Group Finance Department svolge funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo secondo un modello che accentra funzioni e competenze specialistiche a beneficio di tutto il Gruppo. Tali funzioni hanno per oggetto la gestione del rischio di liquidità, l’Asset & Liability Management, il monitoraggio delle performance economiche dei portafogli in carico al Department (tesoreria in particolare) ed il finanziamento dell’attività commerciale dell’intero Gruppo. Il Group Finance Department ha svolto attività tese a migliorare il profilo rischio/rendimento delle poste attive e passive sia della Holding che a livello consolidato, attraverso operazioni di copertura del rischio di cambio connesso ai dividendi e agli utili delle partecipate estere. Sono state, inoltre, poste in essere operazioni su partecipazioni, detenute direttamente e indirettamente, con l’obiettivo di rendere più efficiente l’utilizzo del capitale.
  • 5. Corporate & Investment Banking Con la creazione della Strategic Business Area (SBA) “Corporate, Investment Banking & Private Banking” si è proceduti ad una riorganizzazione delle precedenti Divisioni Corporate e Markets & Investment Banking con l’obiettivo strategico di razionalizzare la struttura di governo delle varie attività coinvolte e di accentrare le competenze. Il nuovo modello organizzativo di CIB sarà fondato su una struttura a matrice che si distingue per la chiara separazione delle competenze di carattere commerciale dalle competenze di prodotto, accentrate nelle cosiddette Product Line.
  • 6. Governance e coordinamento Lo sviluppo di attività progettuali con l’obiettivo di migliorare la performance Il rafforzamento delle Competence Lines Il processo di rafforzamento dei presidi dedicati all’attività di Risk Management e della Direzione Compliance L’implementazione del nuovo modello organizzativo
  • 7. 7
  • 8. Linee strategiche del Gruppo Intesa Sanpaolo 1/2 Gruppo Intesa Sanpaolo: impegno a promuovere il benessere di persone, imprese, territori, società.  Prudente gestione delle attività ha permesso un posizionamento fra i gruppi bancari più solidi al mondo, mantenendo livelli di liquidità, di qualità dell’attivo e di leverage di vera eccellenza.  Orientamenti assunti volti a soddisfare le esigenze dei territori e le aspettative degli attori economici operanti nelle dimensioni locali.  Sviluppo di accordi con enti locali, associazioni e organismi che operano sul territorio per assistere le famiglie in difficoltà nel pagamento delle rate dei mutui, oltre a numerose iniziative di interesse sociale, a favore dei cassintegrati, degli immigrati e degli studenti. Obiettivo: essere un intermediario finanziario responsabile verso la società non solo nei momenti di sviluppo, ma soprattutto in quelli di crisi, ricercando le risposte più adatte a generare valore collettivo. 8
  • 9. Linee strategiche del Gruppo Intesa Sanpaolo 2/2 Sebbene l’attuale situazione macroeconomica risulti delicata (incertezze legate alla presenza di capacità produttiva inutilizzata, elevata disoccupazione, difficile situazione conti pubblici in molti paesi), Intesa Sanpaolo conferma le proprie strategie puntando a uno sviluppo dei principali settori di attività nei confronti delle diverse tipologie di clientela servite. Quattro sono le linee strategiche che il Gruppo intende perseguire: 1) Rafforzamento della qualità della relazione con la clientela servita (elemento distintivo della vicinanza alle famiglie e alle imprese). 2) Ascolto e coinvolgimento delle persone che lavorano per il Gruppo (vero motore della competitività delle aziende). 3) Ulteriore innovazione dell’offerta commerciale (capacità di anticipare le esigenze del cliente e offrire soluzioni innovative). 4) Semplificazione di processi organizzativi (procedure, linguaggio e modalità di relazione con i clienti, i collaboratori, ecc.) 9
  • 10. Risultati strategie 1/2 Realizzazione di numerose attività di coinvolgimento e ascolto dei collaboratori e delle Organizzazioni sindacali e invio di un questionario a tutte le Associazioni dei Consumatori. Collaboratori e Organizzazioni sindacali :  comunicazione ritenuta inefficace;  scarsa attenzione ai sistemi di valutazione e incentivazione;  grande rilevanza della formazione. Clienti :  percezione che le comunicazioni a loro inviate sono migliorate in termini di chiarezza, mentre andrebbe ottimizzata la tempestività, soprattutto nel caso di nuove procedure e normative;  positivo apprezzamento per il forte impegno sociale (rinegoziazione dei mutui e azione a supporto delle PMI);  clienti mid e large corporate: soddisfazione per la relazione con i gestori sul territorio, per la loro disponibilità e professionalità. 10
  • 11. Risultati strategie 2/2 Ambiente :  riconoscimento di un forte impegno e di ottimi risultati relativamente alla diminuzione degli impatti ambientali diretti  richiesta di maggiore impegno nella mitigazione degli impatti ambientali indiretti delle attività  clienti mid e large corporate: esigenza di affiancamento, da parte della Banca, delle considerazioni economiche e di quelle strategiche (personale, ambiente, ecc.) 11
  • 12. 12
  • 13. Analisi per indici Unicredit Group 1/2 2009 2008 Variazione 312 1012 -69,2% Margine d’interesse 17.616 19.385 -9,1% Proventi di intermediazione e diversi 9.956 7.492 +32,9% Margine di intermediazione 27.572 mln 26.877 mln +2,6% Risultato di gestione 12.248 mln 10.185 mln +20,3% 1.959 4.313 -54,6% 1.702 mln 4.012 mln -57,6% ROE 3,8% 9,5% -5,7% Core Tier 1 6,85% 6,02% +0,83% Dividendi e altri proventi su partecipazione Utile netto di pertinenza del gruppo ante PPA Utile Netto 13
  • 14. Analisi per indici Unicredit Group 2/2 Esercizio Variazione 2009 2008 Assoluta % Capitale assorbito (milioni €) 4.991 5.892 -902 -15,3 Cost/income 71,4% 66,4% 497pb +5 Costo del rischio (sofferenze nette su crediti) 0,98% 0,64% 34pb +0,34 347 379 -32 -8,44 69,8% 60,4% n.s +9,4 361 417 -56 -13,4 62,0% 46,7% n.s +15,3 Retail Private Banking Capitale assorbito (milioni di €) Cost /income Asset Management Capitale assorbito (milioni di €) Cost/ income 14
  • 15. Analisi per indici Intesa Sanpaolo 1/2 2009 Core Tier 1 Crediti in sofferenza Attività finanziarie della clientela Utile Netto Patrimonio netto 2008 Variazione 7,1% 6,3% +0,8% 5.365 mln 3.968 mln +35,2% 813 mld 805 mld +1% 2.805 mln 2597 mln +10% 52.681 48.954 +7,6% 15
  • 16. Analisi per indici Intesa Sanpaolo 2/2 2009 2008 Variazione 14,1% 12,4% +1,7% Core Tier1 ratio 7,1% 6,3% +0,8% Total capitale ratio 11,8% 10,2% +1,6% 5,5% 5,1% +0,4% Sofferenze nette su crediti verso clientela/ crediti verso clientela 1,4% 1,0% +0,4% ROE 5,32% 5,30% +0,02% Indici patrimoniali Patrimonio netto/crediti verso clientela Coefficienti di solvibilità Indici reddituali Utile di esercizio/patrimonio netto medio Indici di rischiosità 16
  • 17. Conclusioni su Unicredit Group • Ha puntato al rafforzamento della struttura dello stato patrimoniale attraverso: - la riduzione dell’attivo totale; - attività di negoziazione e esposizione interbancaria netta; - miglioramento del leverage ratio. • Rafforzamento del capitale : Core tier 1 ratio. • Miglioramento dei costi operativi. • Aumento della Margine di intermediazione e Risultato di gestione. • Diminuzione dello utile netto. Conclusioni su Intesa Sanpaolo • Riduzione dell’apporto del margine di interesse per effetto soprattutto della riduzione dei tassi. • Graduale ripresa delle componenti commissionali, per l’aumento delle commissioni di intermediazione di titoli e sulle gestioni patrimoniali conseguenti alla ripresa dei mercati finanziari nel secondo e terzo trimestre. • Basso livello di leverage e un rapporto tra il patrimonio netto e totale attività al netto delle poste intangibili pari quasi al 5%, il più elevato tra le principali banche europee e in crecita rispetto allo scorso esercizio. • Peggioramento della qualità del credito. I valori di ROE, Core Tier 1 ratio e Utile Netto di Intesa Sanpaolo sono superiori ai valori di Unicredit Group. 17
  • 18. 18
  • 19. Valore creato da Unicredit Group e Intesa Sanpaolo Le strategie delle due banche sono state valutate attraverso il calcolo dei margini di soglia … … e del valore economico in termini assoluti 19
  • 20. Calcolo delle variabili Per calcolare i margini di soglia di un bilancio bancario bisogna: 1) 2) 3) 4) 5) scomporre le singole voci del bilancio bancario per differenziare le attività con scadenza a breve e a lunga scadenza per ottenere attivo circolante (W) e fisso (F); ottenere le vendite incrementali (IS) sottraendo dai risultati netti i relativi costi; calcolare il costo del capitale (k0) dividendo la somma del interessi passivi e costo del capitale per la somma tra debiti e capitale proprio; ipotizzare l’aliquota d’imposta (T), nel nostro caso 40%; assumere il margine operativo come l’utile (perdita) dell’operatività corrente al lordo delle imposte (corrispondente alla voce 280 di bilancio). Anno 2008 2008 2009 2009 W 731˙219 574˙629 400˙945 380˙865 F 312˙235 301˙071 223˙619 223˙522 IS 11˙853 -21˙062 -89 -677 K0 4,24% 2,35% 3,91 % 2,51% MO 9˙380 11˙117 8˙221 8˙021 S 65˙388 44˙410 18˙157 17˙480 20
  • 21. Confronto dei risultati ottenuti 21
  • 22. 22
  • 23. Ripartizione del valore economico  Al fine di creare valore per gli azionisti, le linee guida strategiche dei 2 Gruppi sono molto simili e sono rivolte ad ottimizzare la composizione del proprio portafoglio di attività. Tale obiettivo è perseguito attraverso il processo di allocazione del capitale alle differenti linee di business in rapporto agli specifici profili di rischio e alla capacità di generare extra reddito, misurato come EVA, il principale indicatore di performance correlato al TSR (Total Shareholder Return).  Lo sviluppo dell’operatività del Gruppo in ottica di creazione di valore richiede un processo di allocazione e gestione del capitale disciplinato nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo, in cui si articolano: • la formulazione della proposta di propensione al rischio e degli obiettivi di patrimonializzazione; • l’analisi dei rischi associati ai driver del valore e conseguente allocazione del capitale alle linee di attività ed alle Business Unit; • l’assegnazione degli obiettivi di performance aggiustate per il rischio; • l’analisi dell’impatto sul valore del Gruppo e della creazione di valore per gli azionisti; • l’elaborazione e proposta del piano finanziario e della dividend policy. 23
  • 24. Ripartizione del valore in Unicredit Group Milioni di € Valore Economico Generato Valore Economico Distribuito: Collaboratori Fornitori Stato, Enti e Istituzioni, Comunità Azionisti Valore Economico Trattenuto 2009 19.989 -17.485 -9.584 -4.928 -2.093 -0.882 2.504 2008 23.898 -19.939 -10.314 -5.491 -3615 -0.518 3.958 Ripartizione valore economico Distribuito ai Collaboratori 47,95% Distribuito ai Fornitori 24,6% Distribuito a Stato, Enti etc 10,47% Distribuito agli Azionisti 4,45% Trattenuto dall' Impresa 12,53% 24
  • 25. Ripartizione del valore in Intesa Sanpaolo Milioni di € Valore Economico Generato Valore Economico Distribuito: Collaboratori Fornitori Stato, Enti e Istituzioni, Comunità Azionisti Valore Economico Trattenuto 2009 14.907 -13.495 -6.138 -3.172 -3.019 -1.166 1.412 2008 16.340 -13.511 -6.763 -3.511 -3.084 -153 2.829 Ripartizione valore economico Distribuito ai Collaboratori 41,18% Distribuito ai Fornitori 21,28% Distribuito a Stato, Enti etc 20,25% Distribuito agli Azionisti 7,82% Trattenuto dall' Impresa 9,47% 25
  • 26. Conclusioni 1/2  L’importo distribuito ai collaboratori include, oltre alle retribuzioni del personale dipendente, anche i compensi corrisposti alle reti di promotori finanziari.  I fornitori hanno beneficiato di un ammontare compreso tra il 21% e il 25% del valore creato corrisposti a fronte dell’acquisto di beni e della fornitura di servizi.  Il valore economico distribuito allo Stato è riferibile per la parte preponderante alle imposte correnti sul reddito dell’esercizio. Per quanto riguarda la quota assegnata alla comunità essa fa riferimento alla devoluzione di utili ai Fondi di beneficenza e da elargizioni ed erogazioni liberali. 26
  • 27. Conclusioni 2/2  L’importo distribuito agli azionisti, ha risentito, per l’esercizio 2008 e in minore misura per l’esercizio 2009, della decisione di rafforzare ulteriormente i mezzi propri in un contesto in cui il mercato percepiva come particolarmente importante il livello di patrimonializzazione delle banche, in linea con le indicazioni fornite dagli Organismi internazionali e dall’Organismo di vigilanza.  Il valore residuo è trattenuto dall’ impresa. Si tratta della fiscalità anticipata e differita, degli ammortamenti, degli accantonamenti a Fondi rischi e oneri e degli utili non distribuiti. L’autofinanziamento è da considerare come investimento che le altre categorie di stakeholder effettuano ogni anno al fine di mantenere in efficienza il complesso aziendale e permetterne lo sviluppo. 27
  • 28. 28
  • 29. Situazione del mercato bancario • Cenni di ripresa dei mercati finanziari • Alta volatilità delle attività • Tassi d’interesse molto bassi Variabili in gioco • Attivi deteriorati • Ricavi compressi • Onerosità delle provviste di capitali 29
  • 30. STRATEGIE Trasparenza •Prossimità •Semplicità Solidità •Riduzione attività non strategiche •Recupero efficienza •Aumento di capitale 30