L'intervento del prof. Maurizio Masi in occasione del terzo Seminario Faraday per presentare l'esperienza del Politecnico di Milano. I rapporti con il territorio e con il tessuto produttivo e i requisiti che deve avere un Ateneo per essere attrattiva per il mondo delle imprese.
Industry 4.0. and SMEs – S3 Platform for Industrial Modernization
Valorizzare la ricerca e il trasferimento tecnologico
1. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento
tecnologico: L’esperienza del Politecnico di Milano
Maurizio Masi - Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta”
SEMINARI FARADAY – Firenze 12 gennaio 2018
www.cmic.polimi.it
2. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
2
A partire dalla prima rivoluzione industriale in poi il tenore di vita dei popoli si è
indissolubilmente legato al grado del loro sviluppo tecnologico.
UN Roux 2007
Le “macchine”, costituiscono un importante moltiplicatore della mera produttività umana e
pertanto sono un fattore fondamentale nella creazione di ricchezza.
TECNOLOGIA E RICCHEZZA
Ribeiroetal2010
Roux2007
Log10(ProdottoInternoLordopro-capite)
3. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
3EVOLUZIONE DELLO SVILUPPO TECNOLOGICO
la storia identifica delle transizioni discontinue dove lo sviluppo tecnologico manifesta
un cambio di paradigma
4. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
4EVOLUZIONE DELLO SVILUPPO TECNOLOGICO
la storia identifica delle transizioni discontinue dove lo sviluppo
tecnologico manifesta un cambio di paradigma
5. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
5TECNOLOGIA E RICCHEZZA
Una scoperta scientifica produce benessere solo quando è disseminata nella società
tramite la commercializzazione delle sue applicazioni
dal laboratorio al mercato…..
…………..la strada è lunga:
- dall’idea
- al prototipo
- alla produzione su piccola serie
- alla commercializzazione
6. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
6SCIENZA & TECNOLOGIA
Lo scorso secolo sembrava aver definito un modello semplice: dalla ricerca di base delle
università e/o centri di ricerca (i luoghi deputati a fare scienza) si passava a quella applicata
nei centri di ricerca delle industrie così da tradurre la scoperta scientifica in applicazioni utili
al genere umano
Alcune applicazioni nascono dalle conoscenze scientifiche, in altre si sviluppa nuova
scienza per comprendere fenomeni e sviluppare teorie a partire da realizzazioni
decisamente basate sull’osservazione empirica.
vero falso
7. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
7SCIENZA & TECNOLOGIA
Il rapporto tra scienza e tecnologia non è lineare
In ogni caso i due mondi si fertilizzano a vicenda
(L’Incerta Alleanza).
Quasi sempre è più difficile avanzare nelle scoperte
scientifiche che non nelle applicazioni tecnologiche
tanto che recentemente il dibattito scientifico ha
affrontato il tema del The End of Science.
8. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
8SCIENZA & TECNOLOGIA
Filosoficamente:
La scienza soddisfa le necessità di conoscenza dell’uomo
La tecnologia ne soddisfa i bisogni materiali
Praticamente:
La scienza non è brevettabile
Un brevetto fornisce diritti sull’uso di una soluzione pratica ad un problema
Un articolo scientifico non costituisce una garanzia bancaria
Un brevetto protegge la proprietà intellettuale, garantisce spazio commerciale
9. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
9TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Uso del concetto improprio di “trasferimento tecnologico” per identificare il rapporto esistente
tra la “scienza” degli atenei e le “applicazioni tecnologiche” dell’industria.
inserito nella valutazione della cosiddetta “terza missione degli atenei”
visione della società dei cilindri (l’università, l’industria, il paese) che comunicano tra di
loro mediante una rete più o meno complessa, con flussi di trasferimento sostanzialmente
unidirezionali
ll paese trasferisce fondi (scarsi) agli atenei;
gli atenei formano i laureati che auspicabilmente
si occuperanno nelle imprese;
le università trasferiscono le loro scoperte scientifiche
alle imprese in cambio di denaro;
le industrie vorrebbero orientare la formazione
ma le università sovente sono reticenti;
se lo vogliono fare il complesso delle norme vigenti
non lo consente, …………..
10. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
10TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
All’atto pratico:
molti di questi scambi avvengono solo in linea teorica
e i sottosistemi non comunicano tra di loro.
Più regole e sedicenti “facilitatori” s’inseriscono e più
s’irrigidisce il sistema.
Modello fallimentare alla luce della corrente rivoluzione
industriale dell’industria 4.0, tutta basata sulla
comunicazione e interconnessioni tra “fare le cose” e
trasmissione di informazioni in rete dati.
11. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
11MODELLO COOPERATIVO
Ben diverso è il modello nel quale industria e università lavorano insieme su obiettivi
comuni
A parte poche grandi scoperte, che forse non raggiungono le dita di una mano in un
secolo, il progresso tecnologico progredisce in modo incrementale.
Da germi iniziali d’innovazione esso si accresce nel tempo sino a fondere insieme
applicazioni diverse in un unico prodotto (convergenza di tecnologie).
Non è più lecito parlare di “inventore”. Un prodotto di punta nel mercato presente è
sviluppato col contributo intellettuale di decine di persone se non centinaia
ll paradigma diviene l’interconnessione dei diversi sistemi che contribuiscono al
successo finale.
Necessità di rivedere il modello con il quale si compartecipa la proprietà
intellettuale
12. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
12MODELLO COOPERATIVO @ POLIMI
al Politecnico di Milano si ritiene da tempo che non abbia
senso pensare ad università e industria come entità separate.
Lo sviluppo deve essere creato insieme
L’università deve essere in grado di attrarre gli studenti
migliori che, una volta laureati diventeranno linfa vitale per le
imprese
“da ingegnere che cerca lavoro ad ingegnere che
crea lavoro”
Durante la sua tesi di laurea o di dottorato, lavorando su temi
d’interesse industriale, contribuirà a produrre proprietà
intellettuale che naturalmente sarà sviluppata e
commercializzata dalle imprese.
L’università deve fornire soluzioni ad un livello di
comprensione scientifica più elevato di quello
pragmaticamente richiesto dalle imprese. Questo differenziale
sarà la produzione di “scienza” in senso lato.
13. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
13OPZIONI PER LA COLLABORAZIONE POLIMI E INDUSTRIA
Vengono offerti tre “orizzonti”
Orizzonte 1:
prove e misure, con accesso diretto o
su servizio ai laboratori d’ateneo
spesso è il contatto di “attacco” con le PMI
Orizzonte 2:
sviluppo tecnologico, ricerca di soluzioni,
reverse engineering
è l’attività “core”
Orizzonte 3:
Ricerca clear sky
con “grande rapport fiduciario”
14. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
14OPZIONI PER LA COLLABORAZIONE POLIMI E INDUSTRIA
15. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
15POLIMI&INDUSTRIA: JOINT RESEARCH CENTERS
Il Joint Research Centre (JRC) è lo strumento per creare partnership
strategiche di medio/lungo termine tra aziende e Politecnico di Milano
su tematiche ricerca di interesse comune, con l’obiettivo di:
orientare la ricerca di base sviluppata in Ateneo all'integrazione in
contesti applicativi di interesse industriale;
creare degli osservatori congiunti sull’evoluzione tecnologica;
facilitare la creazione di progetti di ricerca congiunti, anche in
presenza di finanziamenti comunitari e/o nazionali;
incentivare la cooperazione fisica fra ricercatori del Politecnico e
delle imprese, anche attraverso laboratori congiunti;
creare gruppi di ricerca 'stabili' su temi di ricerca strategici comuni
definire stabilmente ed una volta per tutte gli accordi di gestione
della proprietà intellettuale e i dei costi di personale
definire il budget indicativo su un arco temporale dell’ordine del
triennio
16. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
16POLIMI&INDUSTRIA: JOINT RESEARCH CENTERS
2005-09 2010 2012 2013 2014 2015 2016
17. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
17POLIMI&INDUSTRIA: JOINT RESEARCH CENTERS
I JRC non sono interessanti in quanto semplici accordi di ricerca
strutturati, sono la traduzione che oggi il “trasferimento tecnologico”
implica un livello di relazioni complesso
Operativamente:
s’indicono dei tavoli di lavoro dove vengono discusse le diverse
tematiche con l’azienda di riferimento.
Dopo un primo brainstorming si procede col formalizzare in modo
molto informale delle proposte operative
Le proposte vengono elaborate insieme sino a definire quella
finale sulla quale è poi fissato il budget tramite un ordine di lavoro.
Inizialmente sono coinvolti i direttori di dipartimento per poi
arrivare a discutere con i docenti più competenti sull’argomento in
questione.
Il progetto finale vede sovente coinvolto più di un dipartimento,
indice della complessità e della multidisciplinarietà del problema.
18. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
18POLIMI&INDUSTRIA: JOINT RESEARCH CENTERS: creazione di valore congiunto
Esempio: POLIMI-PIRELLI Joint Labs
Pirelli è l’antesignano degli spin-off universitari, creata nel 1872 da Giovan Battista Pirelli su
suggerimento del prof. Giuseppe Colombo. Azienda finanziata da antesignani «venture
capitals»
Creazione di valore congiunto
Sviluppo delle attitudini a lavorare in
squadra
Creazione di valore mediante strategia di
creazione di proprietà intellettuale
3 famiglie brevettuali depositate
2015-2017
Pubblicazioni articoli, tesi
50 articoli
20 tesi DR
30 tesi LM
Acquisizione di competenze dal mondo
industriale
Generazione di royalties a seguito di utili
industriali
Opportunità d’impiego e carriera
20 assunzioni
19. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
19POLIMI&TERRITORIO: FONDAZIONE POLITECNICO DI MILANO
Uno strumento “leggero” del Politecnico di Milano in partnership con
importanti Industrie ed Enti (Soci Fondatori)
obiettivi:
Promuovere la ricerca applicate
Condividere l’innovazione con pubbliche amministrazioni ed imprese
Sostenere i progetti educativi
Sostenere i progetti congiunti Industria/Politecnico di Milano
Sviluppare progetti internazionali
Stimolare la creazione di nuove imprese orientate verso la
tecnologia
SOCI FONDATORI
a2a | ASSOCIAZIONE PARIZZI | CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO |
COMUNE DI CREMONA | COMUNE DI MILANO | COMUNE DI PIACENZA |
ENI | FONDAZIONE ALESSANDRO VOLTA | INDESIT | INTESA SANPAOLO |
PIRELLI | PROVINCIA DI CREMONA | REGIONE LOMBARDIA | SIEMENS | UNIVERLECCO
20. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
20POLIMI&INDUSTRIA: CATTEDRE CONVENZIONATE
Sovente, le relazioni con l’impresa divengono così consolidate essa si fa promotrice di un
sostegno alla didattica su temi di particolare rilevanza mediante l’istituzione di cattedre
convenzionate:
ASSOCIAZIONE PoliPiacenza, ATM, ECAP - EUROPEAN CONSORTIUM OF ANCHORS
PRODUCER, EUROCOATING, GHELFI ONDULATI, HOLCIM (Italia), ITERCHIMICA,
MAIRE-TECNIMONT, MAPEI, NANOSURFACES, NEMOS SOLUTIONS, PIRELLI TYRE,
SAMO, SOLVAY, TECNOMAGNETE, TERAMEDIA, TNT LOGISTICS, UNCSAAL,
UNIVERCOMO, UNIVERLECCO-SONDRIO, ZECCA PREFABBRICATI
21. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
21REQUISITI di ATENEO: ATTRATTIVITA’
Visibilità
essere presenti sul territorio
Infrastruttura
dotazioni di strumentazione scientifica e disponibilità al suo
uso da parte delle imprese del territorio
Regole d’ingaggio chiare e trasparenti
Affidabilità
Qualità del personale coinvolto nella ricerca
Elevata qualità scientifica e tecnica
Disponibilità a lavorare insieme alle imprese
22. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
22REQUISITI di ATENEO: ATTRATTIVITA’
Qualità del personale coinvolto nella ricerca
Elevata qualità scientifica e tecnica
Disponibilità a lavorare insieme alle imprese
SI
SINO
NO
Interessenellaricerca
Interesse nella tecnologia
NielsBohr
LuisPasteurThomasEdison
ANVUR “Le professioni
nell’università”
I docenti devono poter svolgere
attività professionali per poter
insegnare a dei futuri
professionisti. Superamento
dell’attuale tempo pieno/tempo
definito: è dimostrato che i
docenti con i migliori risultati in
termini di ricerca scientifica
sono anche i migliori
professionisti e viceversa
(Paolo Miccoli)
23. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
23REQUISITI di ATENEO: ATTRATTIVITA’
Importante sfatare il falso mito: se lavoro su argomenti industriali non faccio
«ricerca», non produco pubblicazioni
Dati CMIC. Tutti gruppi di AREA09 tranne G & F di AREA03
y = 0.0035x0.7908
0.00
50.00
100.00
150.00
200.00
250.00
300.00
350.00
400.00
450.00
500.00
0 500000 1000000 1500000 2000000 2500000 3000000
credenziali
autofinanziamento (euro)
credenziali vs autofinanziamento
E
C
A
B
DF
G
24. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
24REQUISITI di ATENEO: GESTIONE DELLE RISORSE
RESPONSABILITA’ NELLE SCELTE. Da più di 20 anni al Politecnico
di Milano le risorse umane sono distribuite ai dipartimenti su
logiche di produttività
45% sulla produttività didattica, espressa dai CFUxStudente,
40% sulle credenziali scientifiche – pubblicazioni e VQR,
15% sull’autofinanziamento.
Investire sul reclutamento di un docente “improduttivo” si traduce
alla lunga in una penalizzazione del dipartimento nella successiva
ripartizione delle risorse.
COFINANZIAMENTO. Il finanziamento alla ricerca (vedi borse di
dottorato di ricerca o acquisti di apparecchiature) privilegia il concetto
di cofinanziamento.
i dipartimenti debbono convogliare loro risorse per finanziare la
parte rimanente.
L’acquisto di apparecchiature rilevanti che possono essere
messe a sistema riceve cofinanziamento in relazione al numero
di dipartimenti che convergono nell’acquisto della stessa.
si deve credere al progetto sul quale si va ad investire.
25. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
25OSTACOLI
Il modello di relazioni sopra illustrato oggi ha un unico vero ostacolo:
la normativa vigente che impone regole forse valide per gli acquisti di
una pubblica burocrazia ma che mal si adattano ad un sistema che
richiede:
qualità - la strumentazione scientifica non è tutta uguale quando si
deve certificare il valore di una misura e da questa si debbono
generare interpretazioni teoriche
celerità - preso un impegno tutte le risorse sono dedicate a
svolgerlo nel tempo concordato, non è possibile impegnare sei mesi
per un acquisto o per assumere del personale collaborante alla
ricerca.
La società occidentale è basata sul riconoscere il valore del tempo,
variabile che purtroppo non è riconosciuta dalla normativa che insiste
sull’università al contrario delle imprese che basano una delle ragioni
del loro successo sul time to market.
26. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
26CONCLUSIONI
è possibile un’interazione tra atenei e industria in grado di
produrre progresso tecnologico in modo stabile e continuo
essere in due a volerlo
processo facilitato da un’unica azione: il rilascio delle rigidità
burocratiche.
è necessario che gli atenei si riapproprino di un’autonomia
responsabile
27. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
27CONCLUSIONI
Ignoranti quem portum petat
nullus suus ventus est
Lucio Anneo Seneca - Lettere a Lucilio,
28. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
28GRAZIE
Abbott, Roma; Alerion, Milano; Arthur D. Little, Milano; Assomineraria, Roma; Becromal,
Milano; Bozzetto, Filago; Caffaro-Snia, Torviscosa; Cardiocentro Ticino, Lugano; Carlo
Gavazzi Space, Milano; CEA, Milano; Condotte, Roma; Consorzio SGS, Santa Croce
sull’Arno; DSM, Geleen NL; ECIR, Pavia; Enel CRA, Milano; Eni, Milano; ETC, Catania;
Eurotecnica, Milano; Fater, Pescara; Fondazione Enrico Mattei, Milano; Fonderia
Battaglia, Milano; Garbo Servizi, Cerano; Gimac, Castronno; Glaris, Caronno Pertusella;
Golden Lady, Castiglione delle Stivere; IBChem, Brindisi; Industria e Innovazione, Milano;
Isoltech, Verdellino; Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, Milano;
Johnson&Johnson, Roma; Kendeil, Gallarate; Lineapelle, Milano; LPE Epitaxial
Technology, Bollate; Mazzucchelli1849, Varese; MEMC, Novara; Meliorbanca, Milano;
Metalli Preziosi, Paderno Dugnano; MG Chemtex, Tortona; Microsphere, Lugano; NBS
Morena Pelli, Santa Croce sull’Arno; Novaceta, Magenta; Novachem, Milano; Evonik,
Novara; Pirelli Cavi e Sistemi, Milano; Polioli, Milano; Prophos, S.Giovanni in Croce;
Provincia di Bolzano, Remedia, Milano; Silbemi, Milano; Snamprogetti, Milano; SOL,
Pioltello; Solarventures, Milano; Stahl, Paderno Dugnano; ST Microelectronics, Grenoble;
Tecnoforniture, Milano; T&P, Tradate; TMR, Torino; TognanaSuperoof, Treviso;
VeneziaTecnologie, Venezia.
Maurizio Masi deve tutto alla collaborazione continua con le imprese. Sono state le ispiratrici
della mia migliore ricerca scientifica
29. Valorizzazione della ricerca e del trasferimento tecnologico M. MASI
29Contatti
Prof. Maurizio Masi
Direttore del Dipartimento
Dipartimento di Chimica Materiali e Ingegeria Chimica “Giulio Natta”
Piazza Leonardo da Vinci 32
20133 Milano Italy
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