Bilancio Sociale di Mandato Comune Putignano 04 09
Istant report Open Spece Technology "Facciamo il Macello"
1. Open Space Technology
CI AVANZA UN PEZZO.
CHE NE FACCIAMO?
INSTANT REPORT
22 novembre 2008
Auditorium “Luce e Vita”
Chiesa San Filippo Neri
2. se quest’anno avete tempo anche per una sola idea,
questa è la sola da non perdere
3. Il metodo
Secondo Harrison Owen, che ha sviluppato questa metodologia, passione e responsabilità sono fondamentali per promuovere il
cambiamento, e su questo concetto si basa l’Open Space Technology. L’OST è stato estensivamente utilizzato da organizzazioni
private e pubbliche, in tutto il mondo, per gestire convegni e laboratori di progettazione partecipata con un numero di partecipanti
compreso tra 5 e 2000 persone.
Questa tecnica è molto utile per aprire un confronto su questioni complesse dove non esiste una soluzione univoca.
L’OST è un modo nuovo di organizzare conferenze, è molto “libero” infatti non ci sono interventi programmati e predefiniti o una
scaletta di lavoro già organizzata. Tutto gira attorno ad una domanda/tema su cui si vuole discutere e chiunque è interessato a
proporre un tema che “gli sta a cuore”, può farlo assumendosi in questo modo la responsabilità di seguire la discussione del gruppo e
di restituirne i risultati rispondendo in questo alla domanda posta all’inizio alla plenaria.
In estrema sintesi, il processo si svolge in questo modo:
- apertura dei lavori da parte di un facilitatore;
- i presenti propongono i temi da discutere coerentemente con la domanda/tema principale;
- tutti i presenti scelgono i temi di cui vogliono discutere, aggregandosi a chi lo ha proposto;
- si formano i gruppi di lavoro sui singoli temi;
- alla conclusione i gruppi presentano a tutti ciò di cui hanno discusso;
- Votazione delle proposte per definire le priorità (facoltativo)
Per maggiori informazioni sull’Open Space Technology
• Open Space Institute: www.openspaceworld.org
• Open Space Training: www.openspaceworld.com
4. CAST: scuola di partecipazione della Regione Puglia
C.A.S.T. – Cittadini e Amministrazioni per lo Sviluppo dei Territori – è espressione della ferma volontà di dar corpo alla democrazia
partecipata; una vera scuola di partecipazione nata con l’obiettivo di diffondere la cultura della Cittadinanza Attiva.
CAST ha, nei fatti, dato impulso alla costruzione di una rete tra soggetti di particolare sensibilità, interessati ad acquisire strumenti e
metodi di partecipazione alla definizione di politiche pubbliche condivise.
Alla Scuola hanno partecipato 65 persone di diverso profilo professionale: amministratori, funzionari pubblici, professionisti,
associazioni e singoli cittadini che, insieme, hanno avuto modo di:
! riflettere in modo strutturato su temi strategici per lo sviluppo dei territori;
! conoscere metodi strutturati per favorire la partecipazione dei cittadini alla definizione
delle politiche pubbliche;
! scambiare esperienze innovative anche a livello internazionale;
! sperimentare le competenze acquisite in contesti reali sul territorio regionale;
La formazione si è sviluppata su 10 giornate di didattica con l’attivazione di laboratori, tre
giornate di visita studio presso altre amministrazioni, tre mesi solari di cantiere dedicati alla
realizzazione di alcuni project work.
Sono stati affrontati i temi della pianificazione strategica partecipata, della rigenerazione urbana
con il coinvolgimento degli abitanti e delle politiche giovanili discusse dai giovani.
Ogni tema è stato introdotto dalla testimonianza di casi che hanno trasmesso metodi, attività, strumenti attivati in esperienze reali. Si
è passati poi allo studio di metodologie di partecipazione della cittadinanza attiva e di facilitazione dei gruppi di lavoro. In particolare,
sono stati sperimentati strumenti diffusi a livello comunitario come il Metaplan, il Project Cycle Management e la Progettazione per
obiettivi, il metodo GOPP, il metodo degli scenari EASW, l’Open Space Technology.
Il percorso formativo si è arricchito anche attraverso uno scambio di esperienze con altre amministrazioni pubbliche in Europa.
5. HANNO PARTECIPATO
Gianvincenzo Angelini De Miccolis Gianluca Mezzapesa
Ezio Antonicci Ivan Nardelli
Rita Alessandra Aquilino Luigi Nardelli
Pietro Balta Luciano Notarangelo
Graziana Basile Francesco Panvarico
Giuseppe Luigi Bianco Margherita Pepe
Rino Carluccio Alessandro Petti
Alice Cellammare Germana Pignatelli
Livio Chiarullo Giovanni Pugliese
Fedele Congedo Vito Sabatelli
Roberto Cupertino Maria Sasso
Marianna D'aprile Federica Valentino
Albina De Lucia Vito Vippolis
Ivana Decataldo
Mario Delfine
Arcangela Di Gioia
Nicola Di Masi
Maurizio Difronzo
Valeria Fattibene
Giorgia Franco
Roberta Gagliano Candela
Andrea Gelao
Francesca Genco
Stefano Giotta
Giuseppe Luigi Laterza (detto Pepe)
Paolo Lippolis
Marisa Liuzzi
Giuseppe Loliva
Raffaele Lops
Domenico Maggipinto
Angela Mandes
Francesco Marocco
Francesco Marsico
7. Gruppo: Limone IDEA 1
Idea proposta da: Pepe OSTELLO
Hanno partecipato: Alessandra Di cosa abbiamo parlato
Aquilino, Francesca Sbiroli, Luciano
Notarangelo, Pepe, Alice Cellamare Luogo, grandezza e funzione dell’ostello. Verifica degli spazi disponibili.
Abbiamo discusso della gestione e del possibile problema dell’accesso indipendente e inoltre
si è verificata la necessità di altri wc di pertinenza
Cosa abbiamo deciso
Capacità: 6-10 posti
Ospiti : prevalentemente legati ad attività quali scambi culturali, laboratori, conferenze,
mobilità giovanile (servizio civile, volontariato, ecc)
Prezzo: abbordabile e competitivo
Gestione e pulizia: inserite in quelle dell’intera struttura
8. Gruppo: Cipolla IDEA 2
Idea proposta da: Luigi Nardelli MOVIMENTO LENTO
Hanno partecipato: Luigi Di cosa abbiamo parlato
Nardelli, Roberto Cupertino
L’idea “MOVIMENTO LENTO” nasce dalla considerazione che bisogna recuperare il gusto di
vivere ad una velocità compatibile con i ritmi della natura: le attività ludico-motorie e psico-
motorie( yoga, training autogeno) laboratori dei sensi, la palestra del pensiero…
Queste sono tutte attività innovative di particolare interesse per i giovani.
Cosa abbiamo deciso
La Polisportiva UISP’80 è in grado di attivare meccanismi autonomi di recupero di risorse
economiche.
10. Gruppo: Sedano IDEA 3
Idea proposta da: Rino Carluccio CICLO-OFFICINA
Hanno partecipato: Giuseppe Di cosa abbiamo parlato
Laterza, Rino Carluccio, Graziana
Basile Prendendo spunto dalle esperienze di Ciclofficine nate negli ultimi spazi sociali delle grandi
città europee, creare uno spazio da legare all’ostello della gioventù (noleggio bici).
Spazio utile come officina creativa e come luogo di divulgazione della mobilità sostenibile.
Macello molto vicino alla stazione.
Inaugurazione della pista ciclabile (ex autodromo) molto vicina al macello " progetto
Cyronmed
Il macello sarà comunque un luogo attrattore di utenza giovanile e quindi ottimo per essere
raggiunto in bicicletta.
Cosa abbiamo deciso
Ciclofficina: laboratorio di riparazione bici, spazio sociale per riparazione effettiva della bici e
divulgazione della mobilità sostenibile.
Noleggio sociale (un forte valore aggiunto è l’utilità di bici riciclate, quindi con un forte
valore ambientale e di diversificazione perché le bici sono più belle e colorate).
Le bici saranno disponibili per utenza locale e per gli ospiti dell’ostello.
Riciclo di bici inutilizzate.
La stanza ideale sarebbe quella vicino all’ingresso laterale (vedi mappa).
Punti di forza: vicinanza a stazione FSE e possibilità di inserire il macello nel progetto
Cyronmed come punto di ristoro. Si dovrà costruire in maniera informale un gruppo di
giovani appassionati come nucleo operativo e anche per altre attività.
L’obiettivo sarà anche quello di organizzare attività ed eventi sulla mobilità sostenibile:
mostre di bici d’epoca, passeggiate in bici (critical mass).
11. Gruppo: Zucca IDEA 4
Idea proposta da: Vito Sabatelli, CARTAPESTA
Associazione Trullando
Di cosa abbiamo parlato
Hanno partecipato: Vito
Sabatelli, Gianluca Mezzapesa, Dell’assenza di un luogo che renda visibile e tangibile e quindi fruibile l’unica risorsa turistico
Marianna Daprile culturale per cui Putignano è rinomata la cartapesta e il carnevale.
.
Cosa abbiamo deciso
Necessità di dedicare una parte del macello a vetrina/ museo/laboratorio della cartapesta e
del carnevale attraverso
- lavorazione cartapesta
- esposizione fotografica / pupi / bibliografica
- corsi e dimostrazioni per divulgare ai più giovani, putignanesi e turisti, l’arte
(tutoraggio dei cartapestai) " incubatrice giovani cartapestai apprendisti
- accoglienza turistica in autobus
13. Gruppo: Arancia IDEA 5
Idea proposta da: Stefano I MICROLAB DELLE IDEE E LA ZONA DEL BARATTO
Giotta, Fedele Congedo, Marianna
Daprile
Di cosa abbiamo parlato
Hanno partecipato: Gianluca Io cittadino cosa posso fare?
Mezzapesa, Stefano Giotta, I cittadini devono riconoscere il macello come spazio proprio dove mettersi in gioco
Alessandra Aquilino, Marianna attraverso:
Daprile, Fedele Congedo - microlaboratori per i cittadini: locali piccoli in alto al centro, una settimana per
proporsi con le proprie idee.
- baratto classico ampliato e collegato al book crossing
Cosa abbiamo deciso
Fissare forum periodici per scambio e raccolta di idee e oggetti valorizzati da storie personali
d’uso.
Creare vetrina – bacheca espositiva del baratto.
Book crossing e appuntamenti fissi (esempio: due domeniche al mese) per il baratto.
Collegare lo spazio fisico del Microlab – baratto ad una community / email / blog.
14. Gruppo: Pesca IDEA 6
Idea proposta da: Roberta IL MULTILABORATORIO
Gagliano Candela
Di cosa abbiamo parlato
Hanno partecipato: Luigina
Pascale, Marisa Liuzzi, Alice Gestione degli spazi e selezione delle attività realizzabili all’interno dei laboratori.
Cellamare, Francesca Stiroli, Ezio
Antonacci, Francesco Pagliarulo, Cosa abbiamo deciso
Domenico Maggipinto
Spazio razionalizzato in tre laboratori fissi:
Fotocinelaboratorio (con camera oscura), divulgazione storica e laboratorio teatrale (con
sartoria).
Uno spazio utilizzabile per seminari, mostre, proiezioni, pittura e ulteriori corsi.
Interazione tra laboratori interni e gli altri spazi del macello.
PROPOSTE PER IL MATERIALE
STANZA 1: deposito strumenti per attività temporanee (seminari, proiezioni, pittura, etc…).
STANZA 2: attività temporanee (quelle della stanza 1): sedie, proiettore, cavalletti.
STANZA 3 : divulgazione storica (libreria, pc).
STANZA 4: laboratorio teatrale.
STANZA 5: foto-cinelaboratorio (camera oscura): attrezzatura per camera oscura.
17. Gruppo: Ananas IDEA 7
Idea proposta da: Roberto SALA STUDIO RICREATIVA
Cupertino
Di cosa abbiamo parlato
Hanno partecipato: Roberto
Cupertino, Ezio Antonacci, Abbiamo discusso della creazione di uno spazio da dedicare allo studio, alla discussione e al
Francesco Pagliarulo, Luigina confronto per tutta la cittadinanza ma soprattutto per gli studenti.
Pascale, Domenico Maggipinto,
Alessandro Petti Cosa abbiamo deciso
Abbiamo discusso come si potrebbe dedicare uno spazio per permettere agli studenti e non
di riunirsi e avere un luogo dove poter studiare o anche solo confrontarsi avendo anche
l’accesso a postazioni multimediali.
18. Gruppo: Mela IDEA 8
Idea proposta da: Ezio PARTY ROOM
Antonacci
Di cosa abbiamo parlato
Hanno partecipato: Luciano
Nontarangelo, Giuseppe Laterza, Si è discusso di come impegnare una stanza del macello alla libera organizzazione di feste,
Alice Cellamare, Ezio Antonacci, eventi, ed iniziative proposte dalla cittadinanza, soprattutto giovanile.
Luigina Pascale, Stefano Giotta, Vuol dire puntare sulla responsabilità degli “organizzatori” e dare spazio alla creatività.
Luigi Nardelli, Alessandro Petti,
Roberto Cupertino, Francesco Cosa abbiamo deciso
Pagliarulo
Che si fa!
Servirebbe uno spazio abbastanza grande, polivalente da adibire all’uso di auditorium, sala
conferenze e soprattutto dove svolgere ed organizzare feste private e non.
19. I Report e
i saluti finali.
E’ stato un bel
lavoro!
20. QUESTO REPORT E’ STATO CURATO DA
Gruppo CAST
… il talking stick!
Stampato il
10 dicembre 2008