2. Nel 2016 sono stati oltre 75.000 gli infortuni
occorsi a studenti;
il 56% (42.000 casi) maschi e 44% femmine (33.000 casi).
Circa 200 infortuni
hanno comportato gravi conseguenze
di invalidità permanente.
3. Gli studenti più “esuberanti”
sono quelli di scuole elementari e medie inferiori
che rappresentano il 68% (circa 50.000)
del totale degli studenti infortunati;
quelli delle Superiori sono circa 23.000 pari al 31%,
mentre gli Universitari meno del 2% (circa 2.000).
4. La parte del corpo più colpita è il ginocchio
con il 27% del totale, la caviglia (20%), il polso (12%),
la colonna vertebrale (10%) e il braccio ( 7%).
Il tipo di lesione più frequente è la frattura
che è causa di oltre la metà delle inabilità permanenti;
il resto sono lussazioni, distorsioni e contusioni.
5. Il mese con il maggior numero
di infortuni è febbraio
con circa il 17% del totale;
il giorno più a rischio
è il lunedì
con il 25% di infortuni.
Quasi un terzo degli infortuni
si concentrano
nell’ora compresa
tra le 10 e le 11:
è questa, in genere,
l’ora della “ricreazione”.
6. Tra gli studenti infortunati ce ne sono
anche 4.300 di origine straniera (quasi 6% del totale);
appartengono prevalentemente
alla comunità rumena (circa 900 infortuni),
albanese (circa 400), marocchina (circa 350),
moldava (circa 250), ucraina (circa 170)
e indiana (circa 120).
7. Tra gli studenti infortunati ce ne sono
anche 4.300 di origine straniera (quasi 6% del totale);
appartengono prevalentemente
alla comunità rumena (circa 900 infortuni),
albanese (circa 400), marocchina (circa 350),
moldava (circa 250), ucraina (circa 170)
e indiana (circa 120).