1. PESACH E PASQUA CRISTIANA, AD APRILE IN ISRAELE
Dal 19 al 27 di aprile si festeggia la Pasqua ebraica, nota nei testi sacri dell’ebraismo anche
con il nome di Pesach (“passare oltre”). Questa ricorrenza, che dura 8 giorni, ha origini
molto più antiche della celebrazione cristiana, in quanto ricorda la liberazione del popolo
ebraico dall’Egitto e l’inizio del lungo esodo verso la Terra Promessa sotto la guida di Mosè.
Durante Pesach, che la tradizione colloca tra il 15 e il 22 di Nisan (il settimo mese del cal-
endario ebraico), non è concesso nutrirsi di Chametz, vale a dire di qualsiasi alimento che
contenga lievito. Il piatto tipico è invece il matzah, il caratteristico pane non lievitato che,
stando alle Scritture, fu l’alimento principale degli Israeliti durante la loro fuga dall’Egitto.
Si racconta infatti che, in quell’occasione, gli ebrei dovettero abbandonare tanto rapid-
amente le loro case da non avere il tempo di lasciare lievitare il pane appena impastato.
2. Le prime due sere di Pesach tutta la famiglia si riunisce intorno allo stesso tavolo per il
Seder, il rituale principale di questa festività. Prima di mangiare il tradizionale matzah
vengono letti i brani che ricordano la persecuzione e la liberazione degli ebrei dal giogo
del faraone, mentre per tutto il resto della cena si cantano poesie rituali che coinvolgo-
no soprattutto i più giovani, così da avvicinarli a questa tradizione millenaria. La tavola è
preparata con dei piatti decorati per l’occasione che spesso contengono erbe amare (sim-
bolo delle dure condizioni di vita sotto schiavitù) e carne di agnello, per ricordare il sangue
d’agnello che salvò i primogeniti degli ebrei durante la decima terribile piaga d’Egitto. La
tradizione vuole che si bevano quattro bicchieri di vino, per i più piccoli succo d’uva.
Nella settimana di Pesach spesso (dipende dal calendario) cade la Pasqua cristiana,
quest’anno 21 aprile. Fra tutte, questa è la festa religiosa che trova più ampio spazio in
Israele e ogni anno attira nel Paese diverse migliaia di pellegrini provenienti da tutto il
mondo. Quella di rivivere la Passione e la Resurrezione di Gesù nei luoghi dove è avvenuta
è un’esperienza unica che va fatta almeno una volta nella vita.
Dalla Domenica delle Palme, che commemora l’ingresso di Gesù in città, fino alla dome-
nica successiva, in cui si ricorda la resurrezione, la Città Vecchia si anima e si riempie di
solenni celebrazioni. Non mancano i momenti molto emozionanti, come la rievocazione
della Via Crucis lungo la Via Dolorosa, la strada che fu percorsa da un sofferente Gesù pri-
ma della crocifissione. Il cerimoniale si conclude la Domenica di Pasqua con un’affollata
messa nella Basilica del Santo Sepolcro, celebrata dal Patriarca di Gerusalemme dei Latini.
3. Le celebrazioni cominceranno la mattina del 14 aprile con la rievocazione della Domeni-
ca delle Palme presso la Basilica del Santo Sepolcro. Nel pomeriggio dello stesso giorno è
prevista anche una processione dal Monte degli Ulivi che porterà fino nel cuore della Città
Vecchia. Il 18 aprile toccherà alla tradizionale lavanda dei piedi, sempre presso la Basilica
del Santo Sepolcro (chiusa ai turisti e aperta solamente ai fedeli per l’occasione), mentre
venerdì 19 aprile verranno ricordate la crocifissione e la morte di Gesù Cristo con la Via
Crucis. Domenica 21 aprile, finalmente, andrà in scena la Messa Solenne di Pasqua,
sempre al Santo Sepolcro. La cerimonia coinciderà con la Domenica delle Palme del-
la Pasqua ortodossa, che ripercorrerà le stesse tappe di quella cattolica ma spostate in
avanti di una settimana esatta.
Pasqua in Israele quest’anno, oltre a un inestimabile valore spirituale, ha anche un forte
interesse storico. Il 2019, infatti, è l’anno in cui la Custodia della Terra Santa, la comunità
di frati francescani che risiede a Gerusalemme e da lì diffonde il messaggio evangelico,
festeggia il suo 800esimo anniversario.
Credit :
Pesach - Jorge Novominsky
Jerusalem Holy Sepulcher- Noam Chen