1. GLI EVENTI 2019 DI MOTOTURISMO: CON NOI IN USA E IN GIAPPONE
®
Il piacere di andare in moto
SARDEGNA
GALLURA e ANGLONA da scoprire in moto
MONGOLIA per vivere un sogno
SLOVACCHIA
La bella sconosciuta dell’est
METE ITALIANE
In attesa della primavera
DESERTI DI STAGIONE
Tre proposte in inverno
TOSCANA Strade pisane della musica
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2. I
ISRAELE
IL DESERTO DEL NEGEV
Storia, natura, bellezza e mito si fondono nel deserto del Negev,
un territorio capace di offrire spunti non solo per un elettrizzante viaggio
avventuroso ma anche per un’esperienza mototuristica varia e a portata di tutti.
l DESERTO DEL NEGEV, a soli novanta
minuti da Gerusalemme e Tel Aviv, si estende
dalla regione a nord di Be’er Sheva fino al
Mar Rosso. Il suo fascino nasce non soltanto
dalle sue indubbie bellezze e ricchezze
naturalistiche e culturali, ma anche per la varietà di
esperienze che offre a chi decide di visitarlo. Il suo
paesaggio, infatti, cambia significativamente man
mano che lo si attraversa: dalle spettacolari dune di
sabbia a nord, si passa attraverso ampie savane e alberi
di acacia ad est che lasciano spazio al granito rosso e
nero, in contrasto con le colline di arenaria del sud. A
differenza della maggior parte dei deserti del mondo,
il Negev è docile da scoprire e offre l’opportunità di
visitarlo anche se non si è degli esperti avventurieri.
Un modo inaspettato quanto sorprendente è quello
di seguire la STRADA DEL VINO del Negev:
un percorso attraverso una tradizione vinicola che
definire eroica è dir poco. Qui la determinazione
dell’uomo, con il supporto della tecnologia, è riuscita
a fare l’impossibile: ottenere uva da vino da un terreno
roccioso. Inseriti nel selvaggio scenario del deserto
spiccano quindi verdissimi vigneti ricchi di uva da cui
si producono eccellenti vini. Potrebbe sembrare un
ossimoro, ma il Negev è davvero un deserto verde
e fertile. Questo ha aperto la strada allo sviluppo di
un’articolata green economy con strutture turistiche
ecocompatibili, SPA e cantine vinicole.
Chi invece vuole immergersi nella pura
“wilderness”, può trovare facilmente la propria
dimensione: il Negev, per quanto verde e in parte
“addomesticato”, è pur sempre selvaggio. Il deserto
scolpito, come viene definito, lascia senza fiato per
i suoi paesaggi lunari fatti di dune aspre e meraviglie
geologiche, come il CRATERE RAMON, il più
grande del mondo. Inserito oggi in un parco geologico
e tra i luoghi più visitati del Negev, è lungo quaranta
chilometri e profondo circa cinquecento metri, con
una caratteristica forma di cuore allungato. Stupore
è la parola più giusta per esprimere l’emozione che
si prova quando si circumnaviga dall’alto questa
impressionante bocca di roccia che si apre nella terra.
Deserti di stagione
3. Nel punto più profondo del cratere c’è l’unica fonte
d’acqua naturale del luogo che attrae una grande
varietà di fauna selvatica. Da non perdere poi il
muro delle ammoniti del cratere Ramon. Si tratta di
un’ampia parete di roccia che contiene i resti fossili di
questi grandi molluschi vissuti duecentotrenta milioni
di anni fa.
Un’altra meraviglia del deserto è il PARCO
NAZIONALE EIN AVDAT, Patrimonio
dell’umanità UNESCO, situato a sud di Sde Boker.
Cascate, alberi, rocce, grotte e i canyon di Nakhal Tsin
caratterizzano un paesaggio tra i più belli di Israele.
È difficile non rimanere affascinati dalla sua natura e
geologia, ma anche dalla sua fauna: in questo parco
è possibile avvistare rapaci e altri animali selvatici. Il
parco ha due accessi - a nord e a sud - caratterizzati
da panorami completamente diversi. Per questa
ragione si può entrare da entrambi gli ingressi con un
unico biglietto, purché nella stessa giornata.
Il Parco viene inoltre attraversato dall’antica VIA
DELL’INCENSO E DELLE SPEZIE, chepassava
dall’antica città nabatea di AVDAT,di cui oggirimane
il sito archeologico con lo spettacolo delle rovine
circondate dalla selvaggia solitudine del deserto. I
cinefili riconosceranno in Avdat la location che fu set
del film Jesus Christ Superstar. LaVia dell’Incenso e
delle Spezie partiva dai territori dove ora sono Oman
e Yemen e terminava sul Mediterraneo. Per trasportare
ibeni preziosi daquesti due punti geografici- distanti
tra loro oltre duemila chilometri - occorrevano due
mesi. Al di là dell’importanza economica delle merci,
questa via è stata fruttuosa per la storia dell’umanità,
perché attraverso di essa sono venuti in contatto
mondi lontanissimi geograficamente e culturalmente,
dall’India al vicino Oriente. Oltre ad Avdat, la via
attraversa la città di SHIVTA, il gioiello del deserto,
nel Negev occidentale. Per raggiungerla bisogna
percorrere l’ovest da Tlalim Junction verso Nitsana
(strada 211) e dopo una ventina di chilometri, a
Shivta Junction, bisogna svoltare in direzione sud
e proseguire per altri dieci chilometri fino alla
destinazione.Lacittàeraunprosperocentroagricolo,
un’oasi nel bel mezzo del deserto fossile, e ancora
oggi stupisce il visitatore per la sofisticata rete idrica
oltre che per i numerosissimi edifici e monumenti.
MAMSHIT, ultima città del Negev sulla
Via dell’Incenso e delle Spezie, la si raggiunge
percorrendo la strada che collega Dimona al Mar
Morto (strada 25). Fu fondata durante la seconda
ondata di insediamenti nabatei nel Negev, dopo
la metà del I secolo a C.. Oltre all’allevamento e
all’agricoltura, qui furono sviluppate insolite forme
di sussistenza, tra cui una scuola di architettura e
l’allevamento di cavalli. Il celebre cavallo arabo
venne infatti allevato qui per la prima volta. Mamshit
è ricca di stupende architetture tra cui spicca
Nabato House, una maestosa dimora, la chiesa di
San Nilo, la chiesa dei Santi e Martiri, le terme e
una piscina pubblica.
Non si può andare nel Negev senza aver conosciuto
la cultura dell’antico popolo dei Beduini. Molti
hanno abbandonato la vita nomade e sono diventati
sedentari, marimangono ancoratribùchecontinuano
a vivere in maniera tradizionale. Celebri per la grande
ospitalità, i beduini del deserto aprono le loro dimore
ai viaggiatori. Per una full immersion in questa
cultura è possibile pernottare nelle tende tradizionali
e gustare l’ottimo cibo e il leggendario caffè.
A BE’ER SHEVA, capitale del Negev, ogni giovedì si
tiene il mercato beduino, pullulante di merci, spezie
98
4. e persone. Il mercato del popolo nomade non è la
sola attrazione di questa città Patrimonio UNESCO.
Secondo la tradizione, qui si stabilì Abramo che
ottennedalre filisteoilpermesso diattingerel’acqua
da uno dei tanti pozzi della città, il cui nome significa
appunto “sette pozzi”. Oggi l’antica TEL BE’ER
SHEVA è un’area archeologica aperta al pubblico a
pochi chilometri dalla città moderna.
Non lontana da Be’er Sheva c’è ARAD, sul bordo
del deserto del Negev, a poca distanza dal Mar Morto.
Città multiculturale e dinamica, la nuova Arad venne
fondata negli anni Sessanta. Antico e modernosono
qui intrecciati perché a pochi chilometri dal centro
sorgono le rovine di TEL ARAD, sito archeologico
abitato dal Calcolitico fino all’epoca del Regno
di Giuda.
La scoperta del Negev non può che concludersi
con il TIMNA PARK, paradiso degli escursionisti,
con i suoi 15.000 ettari all’interno di una vallata
a ferro di cavallo, circondata da ripide scogliere.
Un’esperienza assoluta, fatta di sabbie colorate,
montagne rocciose, animali selvatici e star geologiche
come il celeberrimo “Fungo”.
COME RAGGIUNGERE IL NEGEV?
Per un viaggio in moto nel Negev conviene affidarsi
alla formula Fly&Ride. Israele ha due aeroporti in
prossimità del deserto: l’aeroporto principale di
Israele, Ben Gurion (vicinoTelAviv), e uno più piccolo
a Ovda (nel Negev meridionale). Il nuovo aeroporto
Ramon è progettato per essere aperto nei prossimi
mesi nella Valle di Timna, a circa ottanta chilometri
dallacittàdiEilatesaràunmodernoaeroportocapace
di gestire oltre 2 milioni di passeggeri all’anno.
Per il noleggio moto, suggeriamoTamar Mediterranean
Mototours - www.tamarbikes.com.
Info aggiuntive su Israele e sul deserto del Negev:
www.goisrael.com
Deserti di stagione