1. #corriconnoi
oco meno di quindici chilometri
che partono in piano, nei pressi
del kibbutz di Sde Boker, e che poi
si arrampicano fino al pianoro del
monte Retamim. La seconda tappa della
DM Negev Adventure premia la fatica con
un tramonto spettacolare. Mentre si corre,
i raggi del sole che si abbassa accendono
il deserto di infinite sfumature di rosso. E,
una volta in cima, lo sguardo corre libero
fino all’orizzonte, che cambia rapidamente
di colore, passando dal rosa all’indaco e al
blu. Nel giro di poco arriva il buio e il cielo
si illumina di milioni di stelle, rimanendo il
protagonista assoluto dello spettacolo.
SullaViadell’incensoA pochi chilometri
da Retamim, il sito archeologico di
Avdat compare all’improvviso, sullo sfondo
del deserto. La città venne fondata dai
Nabatei, il popolo di commercianti che,
con le carovane cariche di profumi,
unguenti e spezie, percorreva la Via
dell’incenso e si fermava nel cuore del
Negev per interrompere il viaggio fra la
Ildesertosiaccendealtramonto
Penisola arabica e il Mediterraneo.
Oggi conserva ancora il tempio
nabateo, le statue antiche, gli archi delle
chiese bizantine, gli altari costruiti
dai romani e i pozzi che ne decretarono la
fortuna. Dalla torre della cittadella
il panorama a 360 gradi è straordinario:
oltre mille anni di storia e una quinta
di rilievi a perdita d’occhio. Sembrano
ricoperti da un sottile velo di cipria,
punteggiati da arbusti e, ogni tanto, dalla
sagoma scura di una tenda beduina.
NelkibbutzdelleaderNon sono solo
i panorami, ma è anche la lunga storia di
questi luoghi a rendere la tappa difficile
da dimenticare. In un quarto d’ora di auto
si arriva al kibbutz di Sde Boker. Il politico
David Ben Gurion vi trascorse insieme
alla moglie gli ultimi anni, con la volontà di
trasformare il deserto in una terra fertile e
ospitale. La casa di legno della coppia oggi
è un museo che si visita e che conserva
il memoriale del leader dell’indipendenza
dello Stato (visitnegev.com).
La seconda
tappa
NELL’AREA
DELWADIBOKIR-
SDEBOKER-
AVDAT-HABESOR
alcentronorddel
desertodelNegev
Lunghezza
percorso:14,920km
Dislivello
complessivo
positivo*:284m
Dislivello
complessivo
negativo**:89m
Ristoro:
alkm8
* somma di tutte le salite
** somma di tutte
le discese
di Carla Diamanti
P
2. er l’ultima tappa abbiamo scelto
il panorama più bello». Gianni
Maccagni, race director del tour
operator AvdTime ha curato
ogni dettaglio della mezza maratona finale
(sono proprio 21 km) con il coach Federico
Bertone. Si parte a sud del parco di Timna,
dove le formazioni di roccia sono uniche
e spettacolari. Qui il Negev comincia a
sfumare e ad assottigliarsi fino ad arrivare
al mare. Qualche chilometro per scaldare i
muscoli sul fondo del canyon di Etek e poi
si affronta la salita, a tratti ripida.
UnavistaindimenticabileLe gambe
spingono fino al punto più alto, sul passo
di Sayyarim: da qui la quinta di montagne
si insegue e si alterna confondendosi
e perdendosi verso il monte Sinai. Il
traguardo non poteva essere più suggestivo
e lo spettacolo compensa gli sforzi e
amplifica l’emozione. L’arrivederci al Negev
è accompagnato da un caleidoscopio di
Ultimatappa
traicanyon
deifaraoni
colori. All’interno del parco di Timna le
sfumature di rosso prendono le forme
più strane. Rocce che sembrano funghi,
pinnacoli, archi, canyon e sagome di pietra
color aragosta, antichissime miniere di
rame, a cui attinsero anche i faraoni. Questa
grande valle a forma di ferro di
cavallo, da esplorare a piedi o in bicicletta,
sembra un’enorme finestra
geologica sul passato del Pianeta.
Untuffonelleacquecristalline Il vento
del deserto porta il profumo del
mare. In effetti Eilat e la costa distano
poco più di una ventina di chilometri.
Sulle sponde del Mar Rosso, colori e
atmosfere cambiano di nuovo: le acque
turchesi che lambiscono la sabbia
hanno una trasparenza eccezionale e una
temperatura che anche in inverno
non scende sotto i 22 gradi. È il momento
del relax e dell’esplorazione dei
fondali marini che nascondono un
arcobaleno di coralli e di mille
pesci variopinti (visitnegev.com).
La quarta
tappa
AREAETEK
CANYON-WADI
ETEK- SUDDEL
TIMNAPARK
asuddeldeserto
delNegev
Lunghezza
percorso:21,097km
Dislivello
complessivo
positivo*:659m
Dislivello
complessivo
negativo**:102m
Ristori:
alkm9eal km15
* somma di tutte le salite
** somma di tutte
le discese
A ottobre cinque runner potranno volare gratuitamente per
una settimana in Israele, dove vivranno l’emozione di
correre 80 km alla scoperta del magico DESERTO DEL NEGEV
e delle meraviglie del Paese. Vuoi essere una di loro? Hai
tempo fino al 2 settembre per candidarti, inserendo i tuoi
dati e una foto nel form che trovi su www.donnamoderna.
com/negev-adventure-corri-con-noi. Buona fortuna!
PARTI CON NOI PER IL DESERTO
#corriconnoi
di Carla Diamanti
«P
3. #corriconnoi
utto quello che finora faceva da
sfondo all’avventura della DM
Negev Adventure e che si lasciava
contemplare dall’alto, ora è qui,
pronto per essere vissuto. È giunto il
momento di esplorare Maktesh Ramon, il
più grande cratere del deserto israeliano
e il terzo del mondo. Quaranta chilometri
di lunghezza e un bacino che accoglie
formazioni geologiche uniche, dune di
sabbia, pareti di basalto, formazioni di
calcare, ogni tanto una sorgente. Ovunque
colori che cambiano con le ore del giorno.
LagaratraleparetidirocciaComincia
qui la terza tappa: 22 chilometri di
emozioni disegnati dal coach Federico
Bertone e da Gianni Maccagni,
race director di AdvTime, tour operator
specializzato in itinerari sportivi e
rispettosi dell’ambiente. Man mano che
si avanza sullo sterrato, il mondo diventa
un universo a sé stante, racchiuso fra
pareti rocciose. Il Maktesh Ramon è
modellato dagli agenti atmosferici che
Nel cratere si corre
con le gazzelle
hanno scolpito e disegnato i fianchi
del cratere, hanno prosciugato fiumi e
trasformato i loro letti in vallate. Le rocce
striate da venature antiche accolgono
stormi di uccelli che migrano verso il
caldo africano. Le capre di montagna e
gli stambecchi rincorrono i rari fili d’erba.
Federico Bertone racconta la corsa fra le
gazzelle del deserto come un’esperienza
unica: «Questi animali sono di una bellezza
aliena, quasi innaturali, agili e graziosi».
Ilrelaxnelkibbutz Il modo giusto
per prolungare il contatto con l’atmosfera
del luogo è fermarsi per la notte
nel kibbutz di Yahel. Fra i vialetti ordinati,
si rimane proiettati in una dimensione
dove non c’è posto per il superfluo, dove
il quotidiano è condivisione, dove i pasti
si consumano insieme attorno alla stessa
tavola. Dove capisci che il successo della
comunità è frutto della collaborazione
dei singoli. Una giornata che riempie
gli occhi e carica di emozioni da portare a
casa (visitnegev.com).
di Carla Diamanti
T
La terza tappa
AREADEL
MAKTESHRAMON
alcentronorddel
desertodelNegev
Lunghezza
percorso:22km
Dislivello
complessivo
positivo*:288m
Dislivello
complessivo
negativo**:193m
Ristori:
alkm8eal km16
* somma di tutte le salite
** somma di tutte
le discese