TUTTE LE EMOZIONI DI UNA GARA E DI UNA SETTIMANA INDIMENTICABILI
Sportweek
1. ISRAELE irradia un fascino davvero irresistibile
Storia, cultura, divertimento e spiritualità.
Dopo averne ammirato la bellezza nelle prime
tappe del Giro d’Italia partiamo per un itinerario
di viaggio alla scoperta di questa terra magica
18 pagine speciali
Un’avventura
attraverso
il tempo
DanaFriedlander
MARE SOLE
E CULTURA
L’infinita spiaggia della
soleggiata Tel Aviv è
l’icona di un paese dalle
tradizioni millenarie che
guarda al futuro con
l’entusiasmo di una
popolazione giovane e
multietnica sempre pronta
a divertirsi
INFORMAZIONE
PUBBLIREDAZIONALE
2. ISRAELE
Terra di natura,
spiritualità e
tradizione
DIDASCALIA
Ecto etus id quassendebis
dit endaesci uta int,
utesedignis pro eatur,
omniam exerios quiXima
ipsam labor ma utesedignis
INTRO
ISRAELE
Gerusalemme
Negev
Tel Aviv
Nazaret
IIIII
TelAviv
a
piedi
PAG
IV
Scoprire
Gerusalem
m
e
PAG
VI
N
eldeserto
deinabatei
PAG
VIII
Pedalare
in
Galilea
PAG
X
Viaggie
N
atura
PAG
XII
Le
M
aratone
PAG
XIV
Saporiin
tavola
PAG
XVI
Un viaggio e una scoperta, un racconto e un’avventura.
Se forse i più collegano Israele alla spiritualità, il cui simbolo è Gerusalemme, e molti
ormai sono coloro che pensano a questi luoghi come sinonimo di divertimento, e Tel Aviv
ne è i’icona, ancora davvero pochi sono quelli che conoscono tutti gli aspetti di Israele
come meta eccezionale per andare alla scoperta di un paesaggio naturale incredibile
Meravigliosa per scoprire la natura, i suoi parchi, il suo soleggiato ed eccezionale clima.
Dal rafting nel Giordano ai percorsi in bici in Galilea, dal surf tutto l’anno lungo le coste
mediterranee, al sub tanto nel Mar Rosso quanto nel Mediterraneo.
Divertimento con al centro lo sport con la grande novità che questo può essere praticato
tutto l’anno, con la possibilità di una vacanza balneare da marzo a novembre!
Sport e tanti hobby anche nel deserto, perfetto per una vacanza piena di luce, tutto
l’anno, dove l’inverno non esiste.
goisrael.com
citiesbreak.com
UN PAESE DI
SOLE
Da Nazaret a
Be’er Sheva,
Israele si può
pedalare nella
sua interezza
da nord a sud,
dalle alture del
Golan al
deserto del
Negev sino al
Mar Rosso,
scoprendone le
bellezze
naturalistiche e
incontrando gli
allegri ciclisti
goisrael.com
INFORMAZIONE PUBBLIREDAZIONALE
AlonRon
3. KfirSivanGuyYechiely
VandaBiffani
VandaBiffaniPicasa
Ministryoftourism
TEL AVIV
VINFORMAZIONE PUBBLIREDAZIONALEIV
P
erl’Unesco,lasuaarchitetturaall’insegnadel
Bauhausinchiaveorientaleèpatrimoniodell’U-
manità. Per il National Geographic la sua in-
finitaspiaggiameritaunpostodasemprenel-
la top ten degli arenili cittadini. Per la Lonely
Planet è forse la metropoli più edonistica della Terra,
amatissimaanchedallacomunitàLGBT.Perchisceglie
di scoprirla a piedi, Tel Aviv regala una sorpresa metro
dopo metro. Il punto di partenza del trekking urbano
piùvibranteedelettricodiIsraeleènaturalmentelasua
promenade dove si balla, si prende il sole, si pratica il
gioco dei racchettoni, si corre in bicicletta e soprattutto
si nuota, godendo di un sole sempre caldo, sempre ami-
co dei viaggiatori: oltre 300 sono i giorni in cui splende
il sole a Tel Aviv ogni anno e da marzo fino all’inizio di
novembre è possibile fare il bagno, godendo dei 14 km
dispiaggiacittadina.Allafinedellaspiaggia,siraggiun-
ge l’antichissima Jaffa, il porto dal quale per secoli sono
partiti gli agrumi diretti anche nel nostro paese: il labi-
rinto dei suoi vicoli pullula di gallerie di arte, piccoli
musei di scultura, ristoranti a gestione familiare. Da lì,
a piedi, dopo avere mangiato un baklava alla celebre
panetteriaAbouelafia,siraggiungeilmercatodelCarmel
GRATTACIELI
E ONDE
Tra i grattacieli
dell’area
finanziaria
spicca l’Azrieli
Center Square
alto 154 metri.
Il surf è lo sport
cittadino
insieme ai
racchettoni,
favorito dal
vento che
spazza spesso il
mare. L’area di
Neve Tzedek è
bohemien e un
po’ fané, ci sono
tanti caffè e
ristoranti,
anche il porto è
pittoresco,
mentre Jaffa,
sotto, dopo il
restauro,
richiama gli
amanti
dell’architettura.
di gastronomia, il Mercato delle Pulci a Jaffa è una mi-
nieraditesoriperchiadorailbrocantage.Lacittàsipuò
anchevisitarepedalandolungoi100kmdellesuepiste
ciclabili,anchesullaselladellebicipubblicheoffertenel
servizio Tel-O-Fun. Poi c’è la vita notturna: Carlebach
Street e ancora Rothschild Avenue sono sempre accese
così come la zona di Tel Aviv Port. Se andate lì capirete
perché questa è chiamata party city: qui non si smette
mai, a nessuna ora della notte, di divertirsi. Solo diver-
timento? Certamente no!
Tel Aviv e i suoi dintorni sono la sede della celeberrima
Silicon Wadi ovvero un’area dedicata alla tecnologia ed
alle start up, fucina di ricerca continua e di novità tec-
nologiche da inserire in ogni settore alimentata dalla
ricerca scientifica di eccellenza della TAU, la Tel Aviv
University,dalvicinissimoWeizmanInstitutediReho-
vot che, collegato con vari istituti tra cui l’Istituto Negri
di Milano, costituisce uno dei centri di eccellenza al
mondo per la ricerca scientifica e medica.
A Tel Aviv ogni giorno prendono vita oltre 4.000 start
up,simbolodell’innovazioneedellacreativitàisraeliana.
Tel Aviv ospita poi ogni estate una serie eccezionale di
concerti e di appuntamenti internazionali, meta perfet-
ta,insiemeaGerusalemme,perunCitiesbreakdavive-
perassaggiareidatteri,ilsuccodimelograno,circonda-
ti dall’inebriante profumo delle coloratissime spezie.
Lasciato il caos di sapori, voci, spezie alle vostre spalle,
potete perdervi un’altra volta, addentrandovi dentro
Neve Tzedek, l’affascinante quartiere un po’ bohemien
che ha resistito, grazie alla volontà dei suoi fieri abitan-
ti,allaspeculazioneedilizia.Quicisonotantissimicaffé,
palazzi dal fascino fané in cui trascorrere qualche ora
lietaosservandoilpassaggiodellagentevestitainmodo
alternativo. Voi, però, che siete indefessi camminatori,
avete ancora tante cose da scoprire nella città bianca.
BastaprendereRothschildBoulevardperapprezzarela
bellezzaarchitettonica,ilrazionalismoinchiaveebraica
deipalazzicheaffaccianosuquestostoricovialechepoi
sfociainDizengoff,altraarteriariccadibar,chioschiin
cui conoscere gli abitanti di questa città ricca anche di
proposte culturali. Il Museum of Modern Art contiene
una famosa collezione di opere del ‘900, l’Eretz Israel
Museum racconta la storia dell’archeologia, etnografia
edelfolkloregiudaico,mentrenellazonadiBenYehuda
e Gordon street si possono avvicinare i giovani talenti
dell’arte contemporanea, come del resto al Nahalat Bin-
yamin Arts&Crafts Market, aperto tutti i martedì e
venerdì. Il Sarona Market è ideale per gli appassionati
È in stile Bauhaus. La sua spiaggia è lunghissima e
soleggiata, il mercato del Carmelo pullula di merci e spezie,
i bar sono aperti giorno e notte e gay friendly. Jaffa è piena
di gallerie, il Musem of Art è l’orgoglio del Paese
La Tel Aviv
che non
dorme mai
ISRAELE
Gerusalemme
Negev
Tel Aviv
Nazaret
4. Ministryoftourism
GERUSALEMME
L
aCittàsantairradiadatremillenniunimmen-
so fascino sul mondo intero grazie al suo patri-
monio religioso che tocca nel profondo l’animo
delle tre principali fedi monoteistiche, storico-
culturale in virtù dei suoi oltre duemila siti
archeologici e sessanta musei, e umano per la quantità
di emozioni che si provano camminando sul suo suolo,
calpestando e toccando le pietre, specialmente, e non
solo, nella Città Vecchia. Gerusalemme è anche una
città molto contemporanea e ricca ogni anno di molte-
pliciiniziativecomedimostranoi60festivalorganizza-
ti.IlWesternWalloMurodellaPreghierasorgealatere
delle rovine del Secondo Tempio, reso straordinario da
Erode il Grande che rappresenta il luogo di culto più
importante, con i suoi tunnel che permettono di adden-
trarsi nel profondo di questa antichissima religione.
Quello di Siloam sfocia nella Città di Davide, il sito ar-
cheologico forse più interessante. Nel quartiere Cristia-
no, camminando lungo la Via Dolorosa ci si ritrova
presso il Santo Sepolcro che sorge laddove la tradizione
indica il Golgota e la Tomba di Gesù, poi si scopre il
quartiere armeno e infine ci si dirige alla Porta di Da-
mascoattraversandoilsukarabo.Trailuoghiimperdi-
bili c’è la Torre di Davide che corrisponde a quello che
era il forte abitato da Re Erode e da li, dopo aver attra-
versatoilquartierearmeno,siarrivaalcuoredellacittà
vecchia,ilquartiereebraicodimillenariamemoriareso
La città santa per le tre religioni monoteistiche piace
ai più giovani attratti dalla sua vita notturna, i mercati
multietnici, e il cibo di strada
VIIVI
A piedi
e in segway,
la città che
non ti aspetti NELLA CITTÀ
VECCHIA
La Torre di
Davide vista
dall’alto, è la
fortificazione
risalente al II
secolo avanti
Cristo che si
trova appena
oltre la Porta di
Jaffa nella città
santa. Nel
corso della
storia è stata
assalita da
cristiani,
musulmani,
ottomani.
DI GIORNO E
DI NOTTE
Gerusalemme
è una città
dinamica, dal
suo animato
centro storico
in cui spiccano
l’Old Market
con il suo suk. I
giovani amano
il Festival delle
Luci e fare
shopping nei
suoi mall alla
moda.
ISRAELE
Gerusalemme
Negev
Tel Aviv
Nazaret
to da artisti, scrittori, musicisti, mentre Ein Karem,
grazieallasuafavorevoleposizionepanoramica,sipre-
senta come il sobborgo più pittoresco con le tante case
piene di archi e camini. Gli israeliani sono molto orgo-
gliosi dell’Israel Museum perché nelle sue stanze essi
possono ripercorre le vicende che hanno portato alla
formazione, proprio settanta anni fa, dello stato in cui
vivono;nellesuestanze,inoltre,sonocustoditiantichis-
simi rotoli della Torah, all’interno del celebre Shrine of
the Book, il Tempio del Libro che conserva gli straordi-
nari Rotoli del Mar Morto. Aperto nel 2015, lo Zion Mu-
seum è un altro luogo molto amato ed emozionante
perchécelebral’aiutospontaneochetuttigliabitantidel
mondo hanno voluto dare alla formazione di Israele,
splendidodasimbolidellapiùanticatradizione,comeil
cardo, la famosissima sinagoga di Hurva e le differenti
scuole di tradizione rabbinica. Dall’antico al moderno,
proprio in prossimità del cardo, ecco prendere vita una
serie di gallerie d’arte e di atelier.
Gerusalemme è città di mercati, in cui le spezie sono le
vere indiscusse protagoniste, soprattutto al Machane
YehudaMarketchenegliultimitempièdiventatoanche
moltotrendyperlapresenzadilocali,ristoranti,cocktail
bar. Chi lo avrebbe mai pensato che qui ci fossero locali
apertisinoatardanotte,ristorantigourmetdialtissima
qualità,lostreetfoodpiùgustosoesanodelvicinoOrien-
te.L’architetturaèun’attrattivaanchedellaCittàSanta,
da Yemin Moshe che risale all’800 e da sempre è abita-
perciò è sempre visitato da moltissimi turisti provenien-
ti da ogni continente.
Gerusalemmeèunacittàshoppingaddicted,soprattutto
da Mamilia, il centro commerciale che vanta lussuosis-
siminegoziacieloaperto,allaFirstStationdovesivaper
divertirsi gustando anche straordinario cibo e vino. Es-
sendo Gerusalemme una città senza mare, durante l’e-
state si organizza una “beach” artificiale, per il diverti-
mento di abitanti e turisti. Nell’area di Nahalat Shiva si
incontrano boutique ed atelier durante il giorno e locali
con musica dal vivo aperti fino a tarda notte.
PerchèancheGerusalemme,soprattuttonellasuaanima
giovane, si unisce con Tel Aviv divenendo meta perfetta
per un Citiesbreak adatto ad ogni periodo dell’anno.
INFORMAZIONE PUBBLIREDAZIONALE
5. NEGEV
IXVIII
ISRAELE
Gerusalemme
Negev
Tel Aviv
Nazaret
INFORMAZIONE PUBBLIREDAZIONALE
D
all’alba al tramonto il deserto del Negev, che
si trova a circa due ore di guida da Gerusa-
lemme e Tel Aviv, con le sue meraviglie ge-
ologiche, le riserve naturali in cui andare a
fare hiking, i canyon aspri da attraversare
al volante di una jeep 4x4 è ammantato di un fascino
quasi lunare. Attraversarne alcuni tratti a piedi o in
bicicletta è di sicuro il modo più pionieristico per co-
noscerloeinnamorarsene.L’avventurapuò partiredal
Cratere Ramon, la depressione naturale più larga esi-
stente sul pianeta Terra (40 km di lunghezza, tra 2 e
10 di larghezza) che regala l’emozione di ammirare
sabbie colorate, rocce vulcaniche, formazioni fossili:
per tutti è il Grand Canyon di Israele, soprattutto se lo
si abbraccia in unico sguardo dal belvedere panora-
mico di Makhtesh Ramon. Questa è una terra dove
esistonoancoratantistoricikibbutzcomequellodiSde
Boker: David Ben Gurion, il primo premier del paese,
lo scelse per abitare a due passi dall’oasi di Ein Avadt,
uno dei canyon più affascinanti del paese, il cui pano-
rama mozzafiato vale da solo un’escursione. Anche
Nevatim merita di essere visitata per trascorrere al-
cune ore insieme agli ebrei bianchi di Cochin prove-
nienti dall’India. Altri incontri ravvicinati indimen-
ticabili viaggiando nel Negev in bicicletta sono quelli
con i beduini. Qui passava la via dell’incenso, le caro-
vane trasportavano merci, storie, leggende. Qui visse-
ro i popoli nabatei, dai quali discende la tradizione di
coltivare il vino continuata ancora oggi. Le loro citta-
Il Cratere Ramon è selvaggio, a Sde Boker ha vissuto Ben
Gurion. Il Timna Park l’ha scolpito il vento, c’è anche il
pazzo festival del MidBurn
Nel deserto
dei Nabatei in
bici da Be’er
Sheva a Eilat
MIRAGGI
Le rovine della chiesa di Shivta a
sud est di Be’er Sheva, stazione dei
pellegrini diretti al Monastero di
Santa Caterina nel Sinai. Al centro e
a destra: nel Ramon Crater si può
andare a cavallo, in bicicletta, fare
trekking o dedicarsi all’arrampicata
sulla roccia.
NEL SEGNO
DELLE
DUE RUOTE
Il deserto del
Negev è la meta
prediletta per
chi ama le
traversate in
bicicletta nel
segno
dell’avventura.
scelto come il Cooltest Hotel Pool in the World e da lì,
grazie ad una delle mountain bike messe per esempio
a disposizione dall’hotel stesso andare alla scoperta di
luoghi come Haluza, Mamshit e Shivta, le città dei
Nabatei, commercianti di spezie che attraversavano il
deserto per far giungere il loro “ in occidente. Una
scoperta eccezionale è il Trekking nel deserto per da-
re la possibilità agli appassionati di vivere la natura
alla scoperta dell’inedito percorso dell’Israel Trail che
può essere organizzato anche con guide competente e
dine di Haluza, Mamshit, Avdat e Shivta meritano di
essere raggiunte, anche in bicicletta. In mezzo a que-
sto panorama brullo, spunta Be’er Sheva, cittadina
depositaria di una storia antichissima, testimoniata
dai reperti conservati nel Museo del Negev dalle cera-
miche agli avori, dai gioielli ai mosaici. La sua contem-
poraneità è data invece dal Carasso Science Park,
centro interattivo in cui giocando i bambini e anche
gli adulti possono apprendere i segreti della genetica,
dell’energia nucleare, della microelettronica. Per gu-
stare la profonda bontà della cucina locale bisogna
invece raggiungere le cuoche del Culinary Queens of
Yeruham che all’interno delle proprie abitazioni non
soltanto cucinano, bensì intrattengono i visitatori sul-
le tradizioni delle varie etnie del Negev. Anche Arad
è interessante da visitare. Però è pur sempre la sua
natura magniloquente a rendere il Negev unico, spe-
cialmente il Timna Park tutto scolpito dal vento, e la
riserva di Yotvata Hai-Bar in cui gli animali del deser-
to sono curati prima di essere rimessi in libertà. Tan-
te sono anche le attività bizzarre che, scesi dalla sella,
si possono compiere: il sandboarding tra le dune, la
partecipazione al MidBurn ovvero l’edizione locale
del pazzo festival del Burning Man, l’osservazione
notturna delle costellazioni, e la vista del tramonto
rosa dalle alture di Masada, nel deserto della Giudea.
E per chi vuole davvero una vacanza indimenticabile,
ecco un suggerimento da non perdere: trascorrere
qualche notte presso l’hotel Bereshit, recentemente
DafnaTal
6. GALILEA
XIX
UNA MERAVIGLIA SUL LAGO
La città di Tiberiade sorge sulle
sponde del lago omonimo, è famosa
per le reminiscenze cattoliche e la
sua cucina di pesce
INFORMAZIONE PUBBLIREDAZIONALE
P
edalando tra il verde di una natura inaspet-
tata: alla scoperta della Galilea con un pizzi-
co di spiritualità Pedalare tra i dolci e sinuo-
si pendii della Galilea significa andare alla
scoperta di un paesaggio davvero ameno e
sorprendente,inoltrandosiinpiccolivillaggi,cittadine
dove la vita scorre placidamente. La zona sud è carat-
terizzata dalla Valle di Jezreel dove in tempi lontani si
svolsero infinite battaglie tra egiziani, assiri, persiani,
romani che si contendevano il dominio di quest’area
strategica. Il sito più conteso fu quello di Megiddo,
l’Armagheddon dell’Apocalisse, che controllava il pas-
saggio obbligato da Oriente verso il mare. Oggi le sue
rovine sono ancora ottimamente conservate dalla por-
ta a tenaglia alle tombe cananee, dal tempio al museo.
BellissimaèlavicinasinagogadiBethAlpha,villaggio
aipiedidelmonteGilboa.AncheBeit She’anvantauna
storia più che millenaria, perciò merita una sosta men-
tre si procede in questo viaggio a due ruote verso il
Lago di Tiberiade. La città omonima sorge sulle sue
sponde occidentali in una scenografia naturale davve-
ro unica per la depressione della Valle del Giordano, la
BELLE
SCOPERTE
Tra gli alberi
spunta la
cupola della
Basilica
dell’Annunzione
di Nazareth. Il
Gospel Trail si
può compiere a
piedi o in
bicicletta sui
luoghi
attraversati da
Gesù. Le rovine
della sinagoga
di Cafarnao.
mete predilette. Se si è in buona forma, si possono sfi-
dare i picchi più alti di questa regione, in particolare
Safed che si eleva sulle alture del Monte Canaan: è una
città santa per il Talmud, avrebbe dato origine proprio
allo studio della Cabala, adesso l’hanno adottata gli
artisti che occupano un intero quartiere vivendo nelle
case che prima del 1948 erano abitate dagli arabi. Per
soggiornare e riposare un po’ dalle fatiche si può sce-
gliere Rosh Pina, un villaggio ruspante in cui fare
colazioni e pranzi abbondanti. Uno dei percorsi più
emozionanti è il Gospel Trail, da Nazareth a Cafarnao,
sulle tracce del cammino compiuto da Gesù, 62 km che
lambiscono il parco Nazionale di Cafarnao attraversa-
bile anche a piedi, a cavallo, in automobile e, natural-
mente, in bicicletta. Per i temerari che realizzeranno
questo percorso il premio più “ambito”; è una certifica-
zione, una “compostela” della Terra Santa; da esibire
con orgoglio tra i trofei dei camminatori più zelanti.
Anche il Kursi National Park è una meta raggiungibi-
le in bicicletta. Si possono seguire anche le tappe del
classico itinerario di pellegrinaggio sulle orme della
Vergine Maria che partono dalla Basilica dell’Annun-
presenza di sorgenti naturali utilizzate sin dall’anti-
chità, le mura, i vicoli e le botteghe della città vecchia.
Da questo punto si può continuare seguendo la costa
della Galilea per poi compiere deviazioni all’interno
nel segno della religione cristiana. Qui, infatti, si con-
centrano i luoghi della vita di Gesù narrati nel Nuovo
Testamento: c’è Cafarnao con la sinagoga, la basilica
bizantina, mentre poco più a sud si erge Tabgha, ai
piedi del Monte delle Beatitudini in cui avvennero la
moltiplicazione dei pani e dei pesci (la chiesa attuale
vanta splendidi mosaici pavimentali), il discorso della
montagna e la pesca miracolosa. Le tappe successive
della pedalata toccano certamente Nazareth, il Monte
Tabor. Più selvaggia, verde e avventurosa è la parte
settentrionale della Galilea, che gli israeliani amano
frequentare per la possibilità di praticare le molteplici
attività outdoor che essa offre, dalle passeggiate a ca-
valloalbirdwatching,dallacanoaeilraftingallapesca
e persino lo sci nel periodo invernale: le cascate di Ba-
niaselaRiservaNaturalediHula,chesitrovaalcentro
delle maggiori rotte migratorie degli uccelli, sono le
LA RESURREZIONE
La Chiesa della
Trasfigurazione sorge
sulle alture del Monte
Tabor, è il luogo dove
secondo i vangeli Gesù
rivela ai discepoli diletti il
corpo del vero uomo e del
vero Dio, annunciano
la Resurrezione
Tra sinuosi pendii, siti archeologici, visitando le sinagoghe
e i luoghi di Gesù si scoprono riserve naturali, giungendo
a Safed, città sacra per il Talmud
In bicicletta
nel verde di
una natura
sorprendente
ISRAELE
Gerusalemme
Negev
Tel Aviv
Nazaret
ItamarGrinberg
ItamarGrinberg
Mnistryoftourism
7. MinistryoftourismItamarGrinberg
LA NATURA
XIIIXII
ISRAELE
Gerusalemme
Negev
Tel Aviv
Nazaret
I
l nord è la culla della spiritualità. Tra i verdi kib-
butz, oggi aziende agrituristiche di eccellenza, e
hotel lussuosi come l’area di Hamat Gader, ci sono
romantiche piscine di acqua calda, perché qui, da
sempre, i romani soggiornavano per vivere l’espe-
rienza di quello che oggi chiameremmo un vero e
proprio “turismo termale”.
La Galilea è il luogo in cui la natura si sposa con la
spiritualità più profonda, è davvero un’esperienza
unica di offerta turistica insostituibile.
Dal nord si scende verso il sud, lungo la strada 90,
raggiungendo il biblico deserto della Giudea, di evan-
gelica memoria. E da lì al Mar Morto.
E’ iI punto più basso della superficie terrestre, si trova
oltre a 400 metri sotto il livello del mare. Posto al cen-
tro del Deserto della Giudea, il Mar Morto rappresen-
ta un luogo unico al mondo, che nei secoli è stato rifu-
gio di personaggi centrali nella storia di Israele come
il Re Davide e il Profeta Elia, ma sono le acque l’attra-
zione principale di questa regione. Grazie alle loro
proprietà minerali e all’alta pressione barometrica,
infatti, producono numerosi benefici sulla salute. In-
numerevoli sono i centri balneari, gli hotel e le beauty
farm in cui rigenerarsi coi fanghi scuri che tanto bene
fanno alla pelle. E quanto è divertente galleggiare nel
Mar Morto dove, in virtù della salinità si sta a galla
praticamente sempre, anche da seduti. Una sensazio-
ne da provare nelle spiagge di Kalia, Neve Midbar,
Biankini o alla Ein Gedi Spa. A pochi chilometri di
Dalle oasi ai kibbutz, dalle alture del Golan
al mare di Eilat sino ai viaggi spirituali al Mar Morto,
Israele è piena di luoghi meravigliosi
Un viaggio
infinito
nella natura
UN MAR
ROSSO E BLU
Tante sono le
possibilità per
gli appassionati
dell’acqua. In
Israele si può
provare
l’esperienza
unica di
galleggiare,
anche stando
seduti, nel Mar
Morto dove la
quantità di sale
è tale che non si
riesce ad
affondare. Il
Paese affaccia
anche sul Mar
Rosso,
precisamente
nella località di
Eilat, in cui si
pratica lo scuba
diving e lo
snorkelling per
ammirare i
coloratissimi
pesci della
barriera
corallina.
DESERTO E
KIBBUTZ
Il Deserto della
Giudea sorprende
per la maestosità.
Qui si possono
compiere
trekking o
percorsi in
bicicletta o
andare a visitare i
kibbutz per
scoprire un modo
di vivere collettivo
che esiste
soltanto qui.
appuntamenti culturali che qui hanno luogo, non si
può dimenticare il famoso Red Sea Jazz festival che
richiama artisti ed appassionati da tutto il mondo e
che quest’anno si svolgerà il prossimo 26 – 28 agosto.
Anche il tax free shopping costituisce un’attrattiva
forte di questa città di frontiera, rinomata per la sua
cucina multietnica, la vita notturna che si svolge nei
pub, e i dintorni in cui spicca la regione di Arava, pun-
todipartenzaperandareallascopertadelRedCanyon.
I mesi di marzo e giugno sono ideali per praticare il
bird watching: passano da qui, infatti, le principali
rotte migratorie degli uccelli.
distanza si trova la fortezza di Masada, residenza in-
vernale di Erode il Grande, simbolo del coraggio eroi-
co dei Giudei che resistettero per anni ai tentativi
compiuti dalle legioni romane di portare felicemente
a termine il loro assedio. Oggi Masada è uno dei siti
archeologici più affascinanti del Paese che richiama
ogni settimana migliaia di turisti da tutto il mondo, il
secondo sito più visitato in Israele. Sempre a queste
latitudini si possono compiere altre esperienze come
viaggiare in jeep lungo le strade sterrate del Deserto
della Giudea oppure visitare il sito di Qumran, che fu
la tana segreta del Mar Morto per due mila anni: qui
si visitano anche le rovine del villaggio abitato dagli
Esseni e sono stati ritrovati importanti rotoli e perga-
mene. Bisogna visitare anche il Monastero di San
Giorgio e Qasr el Yahud dove secondo la tradizione
Gesù fu battezzato da Giovanni.
All’estremo sud sorge Eilat, destinazione balneare più
amata dagli israeliani per le sue acque cristalline, i
delfini, gli hotel a quattro e cinque stelle che ne fanno
una destinazione appetibile, grazie al clima sempre
mite, per tutto l’anno visto anche che sono garantiti
360 giorni di sole. Il Mar Rosso lambisce infatti Isra-
ele per 10 chilometri di costa in cui si praticano kayak,
jet skiiing, e sopratutto scuba diving nei venti siti in
cui è stimata la presenza di una fauna e flora marina
ricchissima. In particolare è famosissima la Coral
Beach per i giardini di coralli scintillanti e la possibi-
lità di scendere sino a 35 metri di profondità. Tra gli
INFORMAZIONE PUBBLIREDAZIONALE
8. MARATONE
XVXIV
ISRAELE
Gerusalemme
Negev
Tel Aviv
Nazaret
INFORMAZIONE PUBBLIREDAZIONALE
fine delle ostilità belliche tra Israeliti e Filistei: lo sco-
po era quello di far sapere a Eli, il sommo sacerdote di
Israele, della sconfitta avvenuta in battaglia e della
morte dei suoi figli. Alcuni secoli più tardi, fu Yosef
Yekutieli, fondatore dei Maccabiah Games, a scoprire
piuttostocasualmentecheladistanzatraRoshHa’ayin
e Silo corrispondeva praticamente in maniera esatta a
quella della distanza olimpica della maratona. Da lì
nacque dunque l’idea di proporre una Maratona Bibli-
ca. Lo scenario in cui si disputa è davvero eccezionale,
soprattutto per l’arrivo presso le rovine e i mosaici di
Silo e per il territorio che viene attraversato, nella re-
gione di Benjamin, pregno di reminescenze storiche e
religiose (www.biblemarathon.co.il/en). L’obiettivo
della quarta edizione in programma appunto il 28
settembre prossimo è di battere il record di mille par-
tecipanti che era stato raggiunto nella terza edizione e
quello del numero di nazioni di appartenenza dei po-
disti che un anno fa è stato di otto. Quello del running,
del resto, è uno sport in continua ascesa in Israele,
basti pensare che l’ultima maratona di Gerusalemme
ha visto trenta mila partecipanti e nella prossima edi-
zione, prevista per il 15 marzo 2019, si prevede una
presenza addirittura più massiccia, come denota il
numero di iscrizioni già raggiunto, con presenze da
ogni parte del mondo. Il tracciato è molto selettivo e
interessa praticamente tutti i quartieri della città san-
ta. La presenza di pubblico ai bordi del tracciato più o
meno sempre collinare è altissima e gli italiani parte-
cipano in modo crescente a quella che, secondo alcuni
La maratona della Bibbia è la corsa più appassionante
da Rosh Ha’ayin all’antica Silo calpestando le orme
dell’uomo di Benjamin. A Gerusalemme e Tel Aviv runner
da tutto il mondo si sfidano tra ali di folla festante
Correndo
dal Mare
al deserto
UNMONDO DI
PARTECIPANTI
Grande
partecipazione e
atleti da tutto il
mondo al via
della maratona
di Tel Aviv.
ITALIANI
DA CORSA
A sinistra Giorgio
Calcaterra,
recente vincitore
dellla maratona
di Roma.
Ha partecipato
due volte alla
gara di
Gerusalemme.
A destra,
Gianni Morandi,
appassionato
maratoneta.
re a contatto con i luoghi citati nel Nuovo Testamento,
di popolare memoria, come Cafarnao, Tabgha e Tibe-
riade stessa.
E infine la “più recente” tra le maratone di Israele: dal
deserto al mare, tra i colori del deserto roccioso del
Negev fino al blu di Eilat.
Paesaggi mozzafiato che inietteranno sempre energia
ai runners e che consentiranno di scoprire una zona
ancora sconosciuta, ma sicuramente affascinante, una
natura incontaminata ed inaspettata.
La Maratona del deserto consente di arrivare fino ad
Eilat, alla scoperta di un’estate che non finisce mai!!
atleti che vi hanno partecipato per ben due volte come
il recente vincitore della Maratona di Roma, Giorgio
Calcaterra (nella foto a sinistra), è davvero una delle
maratone più difficili, ma entusiasmanti, al mondo.
La Maratona è un punto di forza della città e del suo
sindaco, Nir Barkat, maratoneta lui stesso e sempre
presente ad ogni edizione di quello che è un appunta-
mento con la tradizione, ma anche con la modernità,
in quanto il percorso si snoda per tutti i quartieri più
famosi della città.
Un altro evento podistico di portata internazionale che
si corre in questo paese è la Maratona di Tel Aviv in
programma il 22 febbraio 2019.. Qui si comincia a di-
sporsi sulla linea di partenza molto presto, le band
musicali accompagnano i runner durante l’intera du-
ratadellamanifestazione,latemperaturaèabbastanza
alta perciò gli organizzatori preferiscono che l’inizio
avvengaaun’oramoltoprecocedelmattino.Ilpercorso,
rispetto a Gerusalemme, è piano, si tratta di una corsa
veloce, adatta per chi ha un passo rapido. Il percorso si
snoda sul lungo mare per poi addentrarsi all’interno
dellacittà,traesempistraordinaridiarchitetturacome
quelli di Rotschild Boulevard toccando anche i parchi
della città, come il celeberrimo Hayarkon park.
Rimangonopoialtridueimportantiappuntamenticon
la corsa: la Maratona di Tiberiade, che avrà luogo a
Gennaio 2019 e la Maratona del Deserto che si svolge-
rà nel prossimo autunno.
La Maratona di Tiberiade è considerata la più “bassa
del mondo”, si snoda intorno al lago e consente di veni-
L
a quarta edizione della Maratona della Bibbia
è fissata per il 28 settembre e c’è già da scom-
mettere che ci sarà una partecipazione epica
a questa corsa ammantata di profondi signi-
ficati etici, storici, religiosi oltre che sportivi.
I runner impegnati sulle distanze dei 5 e 10 chilometri,
quelli che disputeranno la mezza maratona e gli iscrit-
ti al percorso completo da Rosh Ha’ayin all’antica Silo
calpesteranno le orme dell’uomo di Benjamin, ovvero
di colui il quale, secondo quanto è scritto nei brani
iniziali del Libro di Samuele, corse dal campo di bat-
taglia di Eben-Ezer appunto a Silo per annunciare la
AnnaBenedetto
PierluigiBenini
PierluigiBenini
9. È
un momento davvero felice per la cucina isra-
eliana grazie agli squisiti piatti a base di legu-
mi, con l’humus principe della tavola. Orzo,
fave, lenticchie, miglio, spelta si trovano in
tantissime ricette, come la tahina, una salsa
di semi di sesamo bianco. L’eccellenza è merito degli
chef isralieani. Specialista in cucina biblica, Moshe
Basson è considerato una specie di archeologo del cibo.
Cresciuto nella panetteria del padre al villaggio di Beit
Safafaguardandoledonnedicasaaifornelli,aprìilsuo
ristorantepropriotraleparetidomesticheaccantoaun
albero di Eucalitptus, come il nome del suo ristorante
in cui cucina gli ingredienti citati nella Bibbia. Moshe
Segev, altro nome illustre, ha una formazione più con-
temporanea, la televisione lo ha portato nelle case di
tutti: il suo Segev Concept in Beer Sheva esalta dunque
i sapori kosher proposti secondo gli stilemi dei gusti
odierni. Un altro luogo da non perdere è Mizlala, la
nuova creatura di chef Meir Adoni dopo il ristorante
Catit:èunasortadibrasserieisraelianamoltoall’avan-
guardia, nella quale i sapori mediorientali stupicono il
Lo street food e i ristoranti vegani impazzano.
Gli chef Basson e Segev sono rinomati nel mondo.
Il vino della Toscana israeliana con la cantina
Montefiore ha conquistato i gusti dei più fini intenditori
Che sapori
e profumi
a tavola
palato. Anche lo street food è di gran moda, grazie al
gustosissimo falafel e il panino sabich arricchiti di
verdura fresca e spezie da tutto il mondo. Sono inoltre
oltre 400 i ristoranti vegan frienldy solo a Tel Aviv.
Il primo israeliano a libare con un calice di vino, alme-
nostandoallaGenesi,fuNoésulMonteAraratintorno
al 2500 avanti Cristo e ne restò così inebriato da pian-
tare subito un vigneto. Rispetto al vino biblico, però,
quello contemporaneo è decisamente più raffinato. Al
“vino della Bibbia” si connette l’eccellenza dello studio
e della ricerca italo-israeliana. Se l’Università di Ariel
è riuscita a riprodurre il vino così come era descritto
nella Bibbia è merito anche della strepitosa cantina
della famiglia Recanati che oggi lo produce: un bianco
fruttato che trasferisce in sé tutti i sapori dei vigneti
dell’area di Zichron Yacov, la strada del vino del nord
di Israele, una delle zone più caratteristiche dove il fa-
mosofilantropoebaroneEdmondDeRothschildiniziò
un’ampiacoltivazionediimponentivignetichesucces-
sivamente produsse uno Château Lafite kasher. La sua
Carmel Winery è tutt’oggi rinomatissima. A Zichron
Yacov è possibile visitare l’interessante centro della
“cultura” del vino.
Siamo non lontano dalla meravigliosa Cesarea, di ro-
mana memoria, oggi una zona così ricca per la coltiva-
zione del vino da essere paragonata alla Toscana. La
famiglia Montefiore di origine italiana è alquanto ap-
prezzata per la produzione e la winery boutique di
Jaffa. Piacciono molto anche i vini della Barkan Wine-
ry di Hulda, prodotti in quella zona della Giudea che
vieneparagonataalChiantid’IsraeletraGerusalemme
e il porto di Ashdod, e tante sono anche le etichette
piuttostodinicchiadellaGolanHeightsWinery.Quest’a-
reainsiemeall’AltaGalilea,lecollinesopraGerusalem-
me, il Monte Carmelo, il deserto del Negev vanta una
qualità altissima.
DanaFriedlander
DanaFriedlanderMinistryoftourism
CIBO E VINO
XVIIXVI
MERCATI DI LECCORNIE
Le ciliegie sono uno dei prodotti più
prelibati, anche quella dei formaggi,
soprattutto di capra, è una tradizione
gastronomica assai rinomata in tutto il
paese. Le spezie sono le padroni della
cucina insieme ai ceci e agli altri legumi,
usati per l’humus e la Shakshuka.
DOLCI E RISTORANTI GOURMAND
I dolci ripieni di miele e marmellate sono stati importati
principalmente dall’Est Europa dal quale arrivarono
molti pasticceri ebrei. Tel Aviv è la città più vegana del
mondo con oltre 400 ristoranti come questo in cui il
menù prevede piatti per chi non mangia carni e pesce.
INFORMAZIONE PUBBLIREDAZIONALE
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