La storia dell’isola di Pasqua rassomiglia un po’ alla “pasquinata” sul danneggiamento di storici edifici romani (quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini)
1. 5 aprile
UN’ISOLA SFORTUNATA
sergio benassai
Quando l'olandese Jakob Roggeveen sbarcò sull’isola di Rapa Nui il 5 aprile 1722 era il giorno di
Pasqua. Di qui il nome con la quale quest’isola è conosciuta: Isola di Pasqua.
In quegli anni sull’isola, praticamente priva di vegetazione, abitavano circa 2500 persone.
Si è poi scoperto che nel XVI-XVII secolo vi abitavano fino a 15.000 persone e che l’isola era coperta
da decine di milioni di palme giganti (consumate in gran parte per il trasporto dei “moai”, le grandi
sculture in pietra).
Nel XIX secolo, dopo l’arrivo dei colonialisti europei, causa deportazioni e malattie, la popolazione
scese a 111 abitanti.
Adesso la popolazione è risalita a circa 2500 abitanti.
Questa storia dell’isola rassomiglia un po’ alla “pasquinata” sul danneggiamento di storici edifici
romani (quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini), con gli abitanti di Rapa Nui del XVII secolo
nella parte dei “barbari” e i colonialisti europei in quella dei “Barberini”