SlideShare a Scribd company logo
1 of 18
Download to read offline
COMITATO PER IL NO ALLA RIFORMA COSTITUZIONALE
www.comitatoperilno.it
DOSSIER REFERENDUM
14 settembre 2016
2
INDICE
2
 SONDAGGI: I ‘NO’ SEMPRE PIÙ IN VANTAGGIO SUI ‘SÌ’
 REFERENDUM, USA E INGERENZE ESTERNE
 INTERVENTO DEL SENATORE MATTEOLI
 BIVIO ITALICUM-CONSULTA (Augusto Minzolini per ‘Il Giornale’)
 DA RENZI PUBBLICITÀ INGANNEVOLE. SMONTIAMO IL QUESITO
DEL REFERENDUM COSTITUZIONALE PUNTO PER PUNTO:
 1. SUPERAMENTO DEL BICAMERALISMO PARITARIO
3
SONDAGGI: I ‘NO’ SEMPRE PIÙ IN VANTAGGIO SUI ‘Sì’
3
4
REFERENDUM, USA E INGERENZE ESTERNE (1/2)
 Le dichiarazioni di ieri dell’ambasciatore Usa in Italia, John Phillips, in merito al
referendum costituzionale che si dovrà tenere nei prossimi mesi rappresentano, e
lo diciamo da atlantisti convinti, un’ingerenza inaccettabile che rispediamo con
decisione al mittente.
 L’Italia è un Paese occidentale con una democrazia strutturata e matura. L’articolo
1 della nostra Carta fondamentale dice che ‘la sovranità appartiene al popolo,
che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione’. Il popolo, caro
ambasciatore Phillips, è quello italiano!
 Ci auguriamo che queste parole - contenute in una frase sbagliata pronunciata
dalla bocca sbagliata, magari detta con leggerezza - siano precisate e
auspicabilmente rettificate. Certamente sono controproducenti alla causa alla
quale dovevano giovare.
4
5
REFERENDUM, USA E INGERENZE ESTERNE (2/2)
 Chiediamo, ad ogni modo, una parola in merito da parte del presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella, e da parte del presidente del Consiglio, Matteo
Renzi, che fino a prova contraria è il premier di tutti gli italiani e che quindi ha il
dovere di garantire, a livello internazionale, l’onorabilità e la libertà del Paese e
dei loro cittadini.
 Ricordiamo analoghi interventi esterni anche nella recente campagna
referendaria britannica per la Brexit. Anche il quel caso le grandi potenze e i
poteri che contano si erano schierati apertamente e vivacemente per la
permanenza della Gran Bretagna nell’Unione europea. Tutti sappiamo come andò
a finire quella vicenda. Le ingerenze inopportune furono spazzate via dal voto
popolare.
 Adesso chiediamo a Phillips di correggere il tiro delle sue parole, e a Mattarella e
a Renzi di non permettere invasioni di campo inaccettabili e indigeribili per un
grande Paese come l’Italia.
5
6
INTERVENTO SEN. MATTEOLI (1/4)
 "La sovranità appartiene al popolo" è il principio fondante della nostra
Costituzione nel quale tutti si riconoscono. E' un valore assoluto, sacro che
nessuno pensa di potere mettere in discussione.
 Eppure, in questi giorni, l'ambasciatore Usa in Italia, John R. Phillips, con
un'entrata a gamba tesa, una sorta di indebita ingerenza negli affari
interni dell'Italia, ha provato a disarcionarlo quasi noi si fosse un Paese
a sovranità limitata. In effetti, il tentativo non ha avuto successo
perché, a parte il silenzio interessato della parte del Pd che tifa Renzi,
si è registrata una reazione all'unisono delle forze politiche e
parlamentari contro la non richiesta opinione del diplomatico Usa.
 Oggi è arrivata puntuale anche la dichiarazione del Capo dello Stato,
Sergio Mattarella, il quale, ribadendo il concetto della sovranità
popolare, ha rispedito al mittente la gaffe di Phillips.
6
7
INTERVENTO SEN. MATTEOLI (2/4)
 Ciò detto, ci sarebbe da capire se l'ambasciatore abbia agito sua
sponte o se invece abbia parlato dopo aver ricevuto una sorta di
delega dal Dipartimento di Stato o anche dal presidente uscente
Obama. Non è detto che questo particolare venga a galla, nei prossimi
giorni lo vedremo.
 E' indubbio che l'una o l'altra circostanza non sarebbero di poco conto.
In ogni caso, ci fa piacere che ci sia stata una reazione corale contro
l'opinione espressa da Phillips.
 Altrettanto gravi ma comprensibili sono in questi giorni le prese di
posizione a favore del Sì al referendum confermativo da parte dei
cosiddetti esponenti dei 'poteri forti', ultima in ordine di tempo quella
dell'agenzia di rating Fitch, che ha fatto seguito a quella di
Confindustria e di altri.
7
8
INTERVENTO SEN. MATTEOLI (3/4)
 Noi restiamo convinti che tali 'opinioni' non richieste non facciano alla
fine il gioco di Renzi perché gli italiani non sono stupidi nè tantomeno
degli allocchi che si lasciano impaurire o trascinare dalle autentiche
bugie elargite gratuitamente sui contenuti della riforma
costituzionale voluta da Renzi.
 Non è vero, e non sarebbe nemmeno dimostrabile, che la riforma
determini vantaggi economici e finanziari per l'Italia e per i suoi
sessanta milioni di abitanti. Siamo anzi convinti che gli effetti perversi
della riforma, che non elimina il bicameralismo ma ne istituisce uno
diverso e confuso, determinerebbero le condizioni per una nuova e più
grave instabilità politica e economica dovuta alla incapacità del
Parlamento di decidere in tempi ragionevoli.
8
9
INTERVENTO SEN. MATTEOLI (4/4)
 Se le prese di posizione dei 'poteri forti' non ci spaventano, esse
tuttavia non ci devono far abbassare la guardia. Dobbiamo tutti noi di
Forza Italia aumentare l'impegno per spiegare agli elettori le
perversità della riforma Renzi. Abbiamo almeno due mesi per farlo.
L'appuntamento con il referendum è troppo decisivo per il futuro per
non affrontarlo con la massima dedizione.
 Altero Matteoli
9
10
BIVIO ITALICUM-CONSULTA. Le trame di Napolitano per
depotenziare il ‘No’. La moral suasion di Re Giorgio sui
giudici, Amato punta al rinvio a dopo il referendum (1/4)
 Neanche un mese fa un esperto di Consulta (anche perché ne ha fatto parte) e grande consigliere del
presidente emerito Giorgio Napolitano, Sabino Cassese, dava l'Italicum già per morto.
 In un corridoio del meeting di Rimini confidava ad un senatore di Forza Italia la sua sentenza
lapidaria: «Non è assolutamente pensabile che la Corte Costituzionale possa accettare un premio di
maggioranza così esagerato...». Cassese gettava lì un segnale che in realtà rappresentava il pensiero
di King George, che anche dopo aver traslocato dal Quirinale non ha messo da parte il suo desiderio
di protagonismo.
 Un mese dopo, puntuale, è arrivato infatti con un'intervista a La Repubblica il siluro del Presidente
emerito alla legge elettorale voluta fortissimamente da Renzi. Nel frattempo, però, il grande
alchimista della politica italiana non è stato fermo. Anzi, il gran maestro della moral suasion, ha fatto
sapere a molti giudici della Corte (li conosce tutti e in buona parte li ha nominati lui stesso) il suo
pensiero sull'argomento: dato che c'è «una guerra» sul referendum, le polemiche andrebbero
sterilizzate e il togliere di mezzo l'Italicum dalla campagna referendaria sarebbe un modo per
abbassare i toni dello scontro, privando il fronte del «No» di un argomento efficace. Per dirla in sintesi:
liquidato l'Italicum nessuno - secondo il Nap - potrebbe parlare più di svolta autoritaria.
 Naturalmente un'operazione del genere difficilmente potrebbe metterla in atto Renzi: intanto perché
dovrebbe rimangiarsi un voto di fiducia sull'Italicum che lo farebbe passare alle cronache nel migliore
dei casi come uno sprovveduto, nel peggiore come un incapace. Senza contare che nessuno si
fiderebbe della sua parola e non c'è tempo per approvare una nuova legge elettorale prima del
referendum.
10
11
BIVIO ITALICUM-CONSULTA. Le trame di Napolitano per
depotenziare il ‘No’. La moral suasion di Re Giorgio sui
giudici, Amato punta al rinvio a dopo il referendum (2/4)
 L'opzione migliore, quindi, per il grande alchimista, tirerebbe in ballo direttamente la Consulta, che
potrebbe bocciare l'Italicum nelle sue parti salienti, a cominciare dal ballottaggio. A quel punto la
questione sarebbe azzerata, Renzi farebbe una figuraccia (ma al Nap importa poco), il Pd si
potrebbe ricompattare su una nuova legge elettorale e il «Sì» potrebbe risalire nei sondaggi (quelli
post-estivi danno tutti il «No» vincente: la Ghisleri 51 a 49%, Mannheimer 53 a 47). Ma, soprattutto, il
presidente emerito non correrebbe il rischio di perdere la faccia, perché una sconfitta nel referendum
sarebbe la sua sconfitta, visto che lo stesso Renzi non si stanca di ripetere che queste sono le riforme di
Giorgio Napolitano.
 Dei movimenti del grande alchimista sono giunti echi anche nel Palazzo. Ieri, alla ripresa, ne
parlavano, soprattutto, gli esponenti dell'area centrista della maggioranza rimasti sotto l'ala
protettrice di Renzi, che verrebbero spazzati via dalla vittoria del «No». «Vedrete - assicurava il
senatore Salvo Torrisi, ancora con Alfano - che alla fine la Consulta ci farà il lavoro sporco, ci toglierà
di mezzo l'Italicum. E noi dopo introdurremo il Provincellum». «Ormai - sostiene Riccardo Mazzoni, uomo
ombra di Denis Verdini - quella legge è morta. Nella nuova ci saranno grosse iniezioni di
proporzionale. Verrà fuori una legge simile a quella tedesca». E la moral suasion del presidente
emerito alchimista non dispiace poi tanto neppure alla minoranza del Pd. «Certo Renzi prenderebbe
una musata - osserva Federico Fornaro - visto che sull'Italicum ha preteso un voto di fiducia. Ma intanto
la Consulta toglierebbe le castagne dal fuoco a noi e a Napolitano: lui dopo 9 anni di Quirinale non
può permettersi una sconfitta sul referendum».
11
12
BIVIO ITALICUM-CONSULTA. Le trame di Napolitano per
depotenziare il ‘No’. La moral suasion di Re Giorgio sui
giudici, Amato punta al rinvio a dopo il referendum (3/4)
 Appunto, ogni giorno che passa aggiunge nuovi argomenti e nuovi significati alla battaglia del «No».
Se addirittura dopo le merchant bank americane, anche l'ambasciatore Usa (fatto inedito) si schiera
per il «Sì», compiendo un'ingerenza negli affari interni di un Paese alleato, si capisce che la posta in
gioco è davvero alta. C'è chi con quel «No» potrebbe mettere sotto accusa un'intera classe dirigente,
l'establishment che ha guidato il Paese negli ultimi anni, dal 2011 ad oggi. E chi, invece, con il «No»
stigmatizzerebbe un rapporto troppo subordinato con la Ue. Tant'è che qualcuno già paragona il
referendum ad una nuova Brexit. In fondo tutti i protagonisti che hanno avuto ruoli ai vertici dello Stato
in questi anni si sono schierati per il «Sì», da Monti, a Renzi al Nap. E visto che il rischio di perdere è
sempre più alto, è cominciato il gioco - spietato - dello scaricabarile. Il Nap non ci ha pensato due
volte a gettare a mare l'Italicum (e il premier che lo ha inventato).
 Renzi si è aggrappato al nuovo inquilino del Quirinale. «Qui tra ambasciatori americani, giudici
costituzionali e presidenti emeriti - sbotta l'ex ministro della Difesa, Mario Mauro - stiamo assistendo
ad uno scontro ai massimi livelli». E ora la battaglia avrà come teatro anche la Consulta. Se la moral
suasion del presidente emerito punta a togliere subito di mezzo l'Italicum, sull'alto Colle c'è chi, in
ossequio alla vecchia scuola democristiana, predica prudenza. «Da una parte c'è Napolitano - confida
Paolo Naccarato, dna democristiano e gran conoscitore del Palazzo - e dall'altra Amato, che è più
cauto, che non vuole investire la Consulta di una responsabilità rischiosa e ha sposato l'idea di rinviare
il giudizio sull'Italicum a dopo il referendum. La linea è non interferire e Amato è diventato il dottor
Sottile di Mattarella».
12
13
BIVIO ITALICUM-CONSULTA. Le trame di Napolitano per
depotenziare il ‘No’. La moral suasion di Re Giorgio sui
giudici, Amato punta al rinvio a dopo il referendum (4/4)
 Appunto, meglio essere prudenti, meglio restarne fuori. Anche perché gli arbitri hanno molti amici pure
sul Fronte del «No». A cominciare da quel Massimo D'Alema che ormai parla con tutti. «A noi Massimo
ci ha presentato - racconta il leghista Raffaele Volpi - una proposta di riforma su tre punti che
potrebbe coinvolgere tutto il Fronte del «N». E noi siamo d'accordo». À la guerre comme à la guerre.
di Augusto Minzolini
“Il Giornale”
13
14
DA RENZI PUBBLICITÀ INGANNEVOLE
COME EVITARE LE TRAPPOLE DENTRO LA SCHEDA.
DEMISTIFICHIAMO IL QUESITO REFERENDARIO
 Qualcuno avrà notato che Matteo Renzi si mostra sicuro di un’ultima carta che
giocherà all’ultimo istante per far vincere i sì: la lettura del quesito referendario,
spezzato in capitoli ingannevoli.
 Come si farà a resistere alle sintesi accattivanti che saranno propinate sulla
scheda consegnata ai votanti? Infatti le domande sono neutre, ma bugiarde in
sé. Fanno credere che si eliminerà il Cnel, un carrozzone costosissimo; che sarà
spazzato via il vecchio Senato caro-carissimo con i 315 stipendi d’oro dei senatori.
Eccetera.
 Sono pubblicità ingannevoli. Quel che la scheda promette con la vittoria del “sì”
non c’entra nulla con la realtà concreta, confusa, antidemocratica nascosta nei 47
articoli di questa schiforma costituzionale.
14
IL QUESITO DEL REFERENDUM COSTITUZIONALE
SMONTIAMO IL QUESITO
PUNTO PER PUNTO
15
DA RENZI PUBBLICITÀ INGANNEVOLE
15
16
DA RENZI PUBBLICITÀ INGANNEVOLE
1. Superamento del bicameralismo paritario
1. SUPERAMENTO DEL BICAMERALISMO PARITARIO
 Il superamento del bicameralismo paritario paventato si risolve in realtà in un
bicameralismo differenziato che contribuisce ad aumentare la confusione del
nostro sistema istituzionale. La riforma cancella l’elezione diretta dei senatori,
dando vita ad un nuovo Senato che assume una nuova configurazione a 100
membri scelti dai Consigli regionali, e che sarà quindi composto da persone
selezionate per la titolarità di un diverso mandato.
 I 100 senatori, continueranno, infatti, a svolgere part-time la funzione di consigliere
regionale o di sindaco, incorrendo il rischio di svolgere in modo precario sia la
funzione di consigliere regionale (o di sindaco), sia quella di senatore, con
spreco, e non risparmio, di pubblico denaro come invece sbandierato dal
Presidente del Consiglio e dalla Ministra delle riforme.
16
17
DA RENZI PUBBLICITÀ INGANNEVOLE
1. Superamento del bicameralismo paritario
 Per quanto riguarda il ruolo del Senato, le diverse competenze aggiunte nel corso
dell’esame parlamentare hanno nei fatti solo contribuito a determinare
confusione, a conferma della più che fondata impressione che il Governo abbia
voluto ottenere il superamento del bicameralismo perfetto lasciando
fondamentalmente inalterato il peso istituzionale della seconda Camera.
 Le funzioni attribuite al nuovo Senato sono infatti ambigue e il modo di elezione
dei nuovi senatori è totalmente confuso, prevedendo peraltro che siano
rappresentati enti territoriali (regioni e comuni) con funzioni molto diverse. Si tratta
di fattori colpiscono irrimediabilmente il principio della rappresentanza politica e
gli equilibri del sistema istituzionale. Non potrà funzionare.
 Inoltre, proprio perché i poteri legislativi del nuovo Senato sono configurati in
maniera confusa, nasceranno ulteriori conflitti di legittimità costituzionale
riguardo ai diversi procedimenti previsti nella riforma.
17
18
DA RENZI PUBBLICITÀ INGANNEVOLE
1. Superamento del bicameralismo paritario
 Riguardo al procedimento legislativo, non vi è infatti alcuna traccia di
semplificazione. La Costituzione vigente prevede un procedimento legislativo
sostanzialmente unico. Con la riforma Renzi-Boschi si passerebbe ad un numero
di procedimenti non ben definito. Ad ogni modo, se ne potrebbero contare anche
dieci (procedimento di tipo bicamerale paritario; procedimento di tipo
monocamerale; procedimento per l’approvazione di leggi che diano attuazione
all’articolo 117, quarto comma, della Costituzione -ovvero le leggi approvate in
forza della cosiddetta clausola di supremazia-; procedimento per l’approvazione
dei disegni di legge di cui all’articolo 81, quarto comma, della Costituzione -legge
di bilancio e rendiconto consuntivo-; procedimento abbreviato per ragioni di
urgenza; procedimento “a data certa”; procedimento di approvazione delle leggi
di conversione dei decreti-legge; procedimento avviato su richiesta del Senato;
procedimento relativo alle proposte di legge di iniziativa popolare;procedimento
riguardante le leggi di disciplina per l’elezione dei membri della Camera e del
Senato).
18

More Related Content

Viewers also liked

Pay pal overview peacesoft
Pay pal overview peacesoftPay pal overview peacesoft
Pay pal overview peacesoftTuấn Anh
 
Thanh toán Nds
Thanh toán NdsThanh toán Nds
Thanh toán NdsTuấn Anh
 
Kich ban vspace
Kich ban vspaceKich ban vspace
Kich ban vspaceTuấn Anh
 
Anmol sekhri brief profile
Anmol sekhri  brief profileAnmol sekhri  brief profile
Anmol sekhri brief profileSankar Agarwal
 
Css for Development
Css for DevelopmentCss for Development
Css for Developmenttsengsite
 
Introduction to User Experience Design
Introduction to User Experience DesignIntroduction to User Experience Design
Introduction to User Experience DesignTuấn Anh
 
Ban tin doi tac nl so 1
Ban tin doi tac nl so 1Ban tin doi tac nl so 1
Ban tin doi tac nl so 1Tuấn Anh
 
Ann Rockley — Managing the Complexities of the Core Data Sheet (CDS)
Ann Rockley — Managing the Complexities of the Core Data Sheet (CDS)Ann Rockley — Managing the Complexities of the Core Data Sheet (CDS)
Ann Rockley — Managing the Complexities of the Core Data Sheet (CDS)Ann Rockley
 
Structured Products
Structured ProductsStructured Products
Structured ProductsKhader Shaik
 
Religion & social media
Religion & social mediaReligion & social media
Religion & social mediaRadaharish
 
Packaging and labeling of apparel and tetiles
Packaging and labeling of apparel and tetilesPackaging and labeling of apparel and tetiles
Packaging and labeling of apparel and tetilesLily Bhagat
 
25 novedosas estrategias de trabajo para un grupo de sexto grado de educación...
25 novedosas estrategias de trabajo para un grupo de sexto grado de educación...25 novedosas estrategias de trabajo para un grupo de sexto grado de educación...
25 novedosas estrategias de trabajo para un grupo de sexto grado de educación...jo53r0
 
Labelling and packaging ppt
Labelling and packaging pptLabelling and packaging ppt
Labelling and packaging pptGITAM UNIVERSITY
 
Labelling And Packing
Labelling And PackingLabelling And Packing
Labelling And Packingrajesh panda
 
Branding packaging and labeling
Branding packaging and labelingBranding packaging and labeling
Branding packaging and labelingSagar Gadekar
 

Viewers also liked (18)

Pay pal overview peacesoft
Pay pal overview peacesoftPay pal overview peacesoft
Pay pal overview peacesoft
 
Thanh toán Nds
Thanh toán NdsThanh toán Nds
Thanh toán Nds
 
Kich ban vspace
Kich ban vspaceKich ban vspace
Kich ban vspace
 
Anmol sekhri brief profile
Anmol sekhri  brief profileAnmol sekhri  brief profile
Anmol sekhri brief profile
 
New client presentation
New client presentationNew client presentation
New client presentation
 
Lauren
LaurenLauren
Lauren
 
Hub internas
Hub internasHub internas
Hub internas
 
Css for Development
Css for DevelopmentCss for Development
Css for Development
 
Introduction to User Experience Design
Introduction to User Experience DesignIntroduction to User Experience Design
Introduction to User Experience Design
 
Ban tin doi tac nl so 1
Ban tin doi tac nl so 1Ban tin doi tac nl so 1
Ban tin doi tac nl so 1
 
Ann Rockley — Managing the Complexities of the Core Data Sheet (CDS)
Ann Rockley — Managing the Complexities of the Core Data Sheet (CDS)Ann Rockley — Managing the Complexities of the Core Data Sheet (CDS)
Ann Rockley — Managing the Complexities of the Core Data Sheet (CDS)
 
Structured Products
Structured ProductsStructured Products
Structured Products
 
Religion & social media
Religion & social mediaReligion & social media
Religion & social media
 
Packaging and labeling of apparel and tetiles
Packaging and labeling of apparel and tetilesPackaging and labeling of apparel and tetiles
Packaging and labeling of apparel and tetiles
 
25 novedosas estrategias de trabajo para un grupo de sexto grado de educación...
25 novedosas estrategias de trabajo para un grupo de sexto grado de educación...25 novedosas estrategias de trabajo para un grupo de sexto grado de educación...
25 novedosas estrategias de trabajo para un grupo de sexto grado de educación...
 
Labelling and packaging ppt
Labelling and packaging pptLabelling and packaging ppt
Labelling and packaging ppt
 
Labelling And Packing
Labelling And PackingLabelling And Packing
Labelling And Packing
 
Branding packaging and labeling
Branding packaging and labelingBranding packaging and labeling
Branding packaging and labeling
 

Similar to Dossier referendum

La nota del_mattino_del__10_novembre
La nota del_mattino_del__10_novembreLa nota del_mattino_del__10_novembre
La nota del_mattino_del__10_novembrejonathaninnocenti83
 
FAMIGLIA, IMPRESA E LIBERTA’. LE OTTO SFIDE DI FORZA ITALIA.
FAMIGLIA, IMPRESA E LIBERTA’. LE OTTO SFIDE DI FORZA ITALIA.FAMIGLIA, IMPRESA E LIBERTA’. LE OTTO SFIDE DI FORZA ITALIA.
FAMIGLIA, IMPRESA E LIBERTA’. LE OTTO SFIDE DI FORZA ITALIA.Forza Italia - Veneto
 
Volantino5stelle 24 06-2013
Volantino5stelle 24 06-2013Volantino5stelle 24 06-2013
Volantino5stelle 24 06-2013bugigattola
 
La vera storia di Mario Scaramella parte 2
La vera storia di Mario Scaramella parte 2La vera storia di Mario Scaramella parte 2
La vera storia di Mario Scaramella parte 2makesense19
 
Il Mattinale - Speciale UN GOLPE CHIAMATO RATING - 10 novembre 2014
Il Mattinale - Speciale UN GOLPE CHIAMATO RATING - 10 novembre 2014Il Mattinale - Speciale UN GOLPE CHIAMATO RATING - 10 novembre 2014
Il Mattinale - Speciale UN GOLPE CHIAMATO RATING - 10 novembre 2014Forza Italia
 
Zero riforme, solo tasse. Il disastroso bilancio di un premier inadatto
Zero riforme, solo tasse. Il disastroso bilancio di un premier inadattoZero riforme, solo tasse. Il disastroso bilancio di un premier inadatto
Zero riforme, solo tasse. Il disastroso bilancio di un premier inadattoForza Italia - Veneto
 

Similar to Dossier referendum (20)

La nota del_mattino_del__10_novembre
La nota del_mattino_del__10_novembreLa nota del_mattino_del__10_novembre
La nota del_mattino_del__10_novembre
 
Rottamation leaks
Rottamation leaksRottamation leaks
Rottamation leaks
 
Pieghevole20160317
Pieghevole20160317Pieghevole20160317
Pieghevole20160317
 
FAMIGLIA, IMPRESA E LIBERTA’. LE OTTO SFIDE DI FORZA ITALIA.
FAMIGLIA, IMPRESA E LIBERTA’. LE OTTO SFIDE DI FORZA ITALIA.FAMIGLIA, IMPRESA E LIBERTA’. LE OTTO SFIDE DI FORZA ITALIA.
FAMIGLIA, IMPRESA E LIBERTA’. LE OTTO SFIDE DI FORZA ITALIA.
 
Volantino5stelle 24 06-2013
Volantino5stelle 24 06-2013Volantino5stelle 24 06-2013
Volantino5stelle 24 06-2013
 
Pieghevole20141127orange
Pieghevole20141127orangePieghevole20141127orange
Pieghevole20141127orange
 
Pieghevole20141127orange
Pieghevole20141127orangePieghevole20141127orange
Pieghevole20141127orange
 
La vera storia di Mario Scaramella parte 2
La vera storia di Mario Scaramella parte 2La vera storia di Mario Scaramella parte 2
La vera storia di Mario Scaramella parte 2
 
Il Mattinale - Speciale UN GOLPE CHIAMATO RATING - 10 novembre 2014
Il Mattinale - Speciale UN GOLPE CHIAMATO RATING - 10 novembre 2014Il Mattinale - Speciale UN GOLPE CHIAMATO RATING - 10 novembre 2014
Il Mattinale - Speciale UN GOLPE CHIAMATO RATING - 10 novembre 2014
 
Pieghevole20141016
Pieghevole20141016Pieghevole20141016
Pieghevole20141016
 
I 10 no a Mario Monti
I 10 no a Mario MontiI 10 no a Mario Monti
I 10 no a Mario Monti
 
Ilfatto20111011
Ilfatto20111011Ilfatto20111011
Ilfatto20111011
 
Britalyca News Londra (La Voce Alternativa)
Britalyca News Londra (La Voce Alternativa)Britalyca News Londra (La Voce Alternativa)
Britalyca News Londra (La Voce Alternativa)
 
Zero riforme, solo tasse. Il disastroso bilancio di un premier inadatto
Zero riforme, solo tasse. Il disastroso bilancio di un premier inadattoZero riforme, solo tasse. Il disastroso bilancio di un premier inadatto
Zero riforme, solo tasse. Il disastroso bilancio di un premier inadatto
 
Zaiazione rev
Zaiazione revZaiazione rev
Zaiazione rev
 
Radio vs Tv
Radio vs TvRadio vs Tv
Radio vs Tv
 
Televisione vs Radio
Televisione vs RadioTelevisione vs Radio
Televisione vs Radio
 
Portico 272
Portico 272Portico 272
Portico 272
 
Portico 272
Portico 272Portico 272
Portico 272
 
Default 3
Default 3Default 3
Default 3
 

Dossier referendum

  • 1. COMITATO PER IL NO ALLA RIFORMA COSTITUZIONALE www.comitatoperilno.it DOSSIER REFERENDUM 14 settembre 2016
  • 2. 2 INDICE 2  SONDAGGI: I ‘NO’ SEMPRE PIÙ IN VANTAGGIO SUI ‘SÌ’  REFERENDUM, USA E INGERENZE ESTERNE  INTERVENTO DEL SENATORE MATTEOLI  BIVIO ITALICUM-CONSULTA (Augusto Minzolini per ‘Il Giornale’)  DA RENZI PUBBLICITÀ INGANNEVOLE. SMONTIAMO IL QUESITO DEL REFERENDUM COSTITUZIONALE PUNTO PER PUNTO:  1. SUPERAMENTO DEL BICAMERALISMO PARITARIO
  • 3. 3 SONDAGGI: I ‘NO’ SEMPRE PIÙ IN VANTAGGIO SUI ‘Sì’ 3
  • 4. 4 REFERENDUM, USA E INGERENZE ESTERNE (1/2)  Le dichiarazioni di ieri dell’ambasciatore Usa in Italia, John Phillips, in merito al referendum costituzionale che si dovrà tenere nei prossimi mesi rappresentano, e lo diciamo da atlantisti convinti, un’ingerenza inaccettabile che rispediamo con decisione al mittente.  L’Italia è un Paese occidentale con una democrazia strutturata e matura. L’articolo 1 della nostra Carta fondamentale dice che ‘la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione’. Il popolo, caro ambasciatore Phillips, è quello italiano!  Ci auguriamo che queste parole - contenute in una frase sbagliata pronunciata dalla bocca sbagliata, magari detta con leggerezza - siano precisate e auspicabilmente rettificate. Certamente sono controproducenti alla causa alla quale dovevano giovare. 4
  • 5. 5 REFERENDUM, USA E INGERENZE ESTERNE (2/2)  Chiediamo, ad ogni modo, una parola in merito da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e da parte del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che fino a prova contraria è il premier di tutti gli italiani e che quindi ha il dovere di garantire, a livello internazionale, l’onorabilità e la libertà del Paese e dei loro cittadini.  Ricordiamo analoghi interventi esterni anche nella recente campagna referendaria britannica per la Brexit. Anche il quel caso le grandi potenze e i poteri che contano si erano schierati apertamente e vivacemente per la permanenza della Gran Bretagna nell’Unione europea. Tutti sappiamo come andò a finire quella vicenda. Le ingerenze inopportune furono spazzate via dal voto popolare.  Adesso chiediamo a Phillips di correggere il tiro delle sue parole, e a Mattarella e a Renzi di non permettere invasioni di campo inaccettabili e indigeribili per un grande Paese come l’Italia. 5
  • 6. 6 INTERVENTO SEN. MATTEOLI (1/4)  "La sovranità appartiene al popolo" è il principio fondante della nostra Costituzione nel quale tutti si riconoscono. E' un valore assoluto, sacro che nessuno pensa di potere mettere in discussione.  Eppure, in questi giorni, l'ambasciatore Usa in Italia, John R. Phillips, con un'entrata a gamba tesa, una sorta di indebita ingerenza negli affari interni dell'Italia, ha provato a disarcionarlo quasi noi si fosse un Paese a sovranità limitata. In effetti, il tentativo non ha avuto successo perché, a parte il silenzio interessato della parte del Pd che tifa Renzi, si è registrata una reazione all'unisono delle forze politiche e parlamentari contro la non richiesta opinione del diplomatico Usa.  Oggi è arrivata puntuale anche la dichiarazione del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, il quale, ribadendo il concetto della sovranità popolare, ha rispedito al mittente la gaffe di Phillips. 6
  • 7. 7 INTERVENTO SEN. MATTEOLI (2/4)  Ciò detto, ci sarebbe da capire se l'ambasciatore abbia agito sua sponte o se invece abbia parlato dopo aver ricevuto una sorta di delega dal Dipartimento di Stato o anche dal presidente uscente Obama. Non è detto che questo particolare venga a galla, nei prossimi giorni lo vedremo.  E' indubbio che l'una o l'altra circostanza non sarebbero di poco conto. In ogni caso, ci fa piacere che ci sia stata una reazione corale contro l'opinione espressa da Phillips.  Altrettanto gravi ma comprensibili sono in questi giorni le prese di posizione a favore del Sì al referendum confermativo da parte dei cosiddetti esponenti dei 'poteri forti', ultima in ordine di tempo quella dell'agenzia di rating Fitch, che ha fatto seguito a quella di Confindustria e di altri. 7
  • 8. 8 INTERVENTO SEN. MATTEOLI (3/4)  Noi restiamo convinti che tali 'opinioni' non richieste non facciano alla fine il gioco di Renzi perché gli italiani non sono stupidi nè tantomeno degli allocchi che si lasciano impaurire o trascinare dalle autentiche bugie elargite gratuitamente sui contenuti della riforma costituzionale voluta da Renzi.  Non è vero, e non sarebbe nemmeno dimostrabile, che la riforma determini vantaggi economici e finanziari per l'Italia e per i suoi sessanta milioni di abitanti. Siamo anzi convinti che gli effetti perversi della riforma, che non elimina il bicameralismo ma ne istituisce uno diverso e confuso, determinerebbero le condizioni per una nuova e più grave instabilità politica e economica dovuta alla incapacità del Parlamento di decidere in tempi ragionevoli. 8
  • 9. 9 INTERVENTO SEN. MATTEOLI (4/4)  Se le prese di posizione dei 'poteri forti' non ci spaventano, esse tuttavia non ci devono far abbassare la guardia. Dobbiamo tutti noi di Forza Italia aumentare l'impegno per spiegare agli elettori le perversità della riforma Renzi. Abbiamo almeno due mesi per farlo. L'appuntamento con il referendum è troppo decisivo per il futuro per non affrontarlo con la massima dedizione.  Altero Matteoli 9
  • 10. 10 BIVIO ITALICUM-CONSULTA. Le trame di Napolitano per depotenziare il ‘No’. La moral suasion di Re Giorgio sui giudici, Amato punta al rinvio a dopo il referendum (1/4)  Neanche un mese fa un esperto di Consulta (anche perché ne ha fatto parte) e grande consigliere del presidente emerito Giorgio Napolitano, Sabino Cassese, dava l'Italicum già per morto.  In un corridoio del meeting di Rimini confidava ad un senatore di Forza Italia la sua sentenza lapidaria: «Non è assolutamente pensabile che la Corte Costituzionale possa accettare un premio di maggioranza così esagerato...». Cassese gettava lì un segnale che in realtà rappresentava il pensiero di King George, che anche dopo aver traslocato dal Quirinale non ha messo da parte il suo desiderio di protagonismo.  Un mese dopo, puntuale, è arrivato infatti con un'intervista a La Repubblica il siluro del Presidente emerito alla legge elettorale voluta fortissimamente da Renzi. Nel frattempo, però, il grande alchimista della politica italiana non è stato fermo. Anzi, il gran maestro della moral suasion, ha fatto sapere a molti giudici della Corte (li conosce tutti e in buona parte li ha nominati lui stesso) il suo pensiero sull'argomento: dato che c'è «una guerra» sul referendum, le polemiche andrebbero sterilizzate e il togliere di mezzo l'Italicum dalla campagna referendaria sarebbe un modo per abbassare i toni dello scontro, privando il fronte del «No» di un argomento efficace. Per dirla in sintesi: liquidato l'Italicum nessuno - secondo il Nap - potrebbe parlare più di svolta autoritaria.  Naturalmente un'operazione del genere difficilmente potrebbe metterla in atto Renzi: intanto perché dovrebbe rimangiarsi un voto di fiducia sull'Italicum che lo farebbe passare alle cronache nel migliore dei casi come uno sprovveduto, nel peggiore come un incapace. Senza contare che nessuno si fiderebbe della sua parola e non c'è tempo per approvare una nuova legge elettorale prima del referendum. 10
  • 11. 11 BIVIO ITALICUM-CONSULTA. Le trame di Napolitano per depotenziare il ‘No’. La moral suasion di Re Giorgio sui giudici, Amato punta al rinvio a dopo il referendum (2/4)  L'opzione migliore, quindi, per il grande alchimista, tirerebbe in ballo direttamente la Consulta, che potrebbe bocciare l'Italicum nelle sue parti salienti, a cominciare dal ballottaggio. A quel punto la questione sarebbe azzerata, Renzi farebbe una figuraccia (ma al Nap importa poco), il Pd si potrebbe ricompattare su una nuova legge elettorale e il «Sì» potrebbe risalire nei sondaggi (quelli post-estivi danno tutti il «No» vincente: la Ghisleri 51 a 49%, Mannheimer 53 a 47). Ma, soprattutto, il presidente emerito non correrebbe il rischio di perdere la faccia, perché una sconfitta nel referendum sarebbe la sua sconfitta, visto che lo stesso Renzi non si stanca di ripetere che queste sono le riforme di Giorgio Napolitano.  Dei movimenti del grande alchimista sono giunti echi anche nel Palazzo. Ieri, alla ripresa, ne parlavano, soprattutto, gli esponenti dell'area centrista della maggioranza rimasti sotto l'ala protettrice di Renzi, che verrebbero spazzati via dalla vittoria del «No». «Vedrete - assicurava il senatore Salvo Torrisi, ancora con Alfano - che alla fine la Consulta ci farà il lavoro sporco, ci toglierà di mezzo l'Italicum. E noi dopo introdurremo il Provincellum». «Ormai - sostiene Riccardo Mazzoni, uomo ombra di Denis Verdini - quella legge è morta. Nella nuova ci saranno grosse iniezioni di proporzionale. Verrà fuori una legge simile a quella tedesca». E la moral suasion del presidente emerito alchimista non dispiace poi tanto neppure alla minoranza del Pd. «Certo Renzi prenderebbe una musata - osserva Federico Fornaro - visto che sull'Italicum ha preteso un voto di fiducia. Ma intanto la Consulta toglierebbe le castagne dal fuoco a noi e a Napolitano: lui dopo 9 anni di Quirinale non può permettersi una sconfitta sul referendum». 11
  • 12. 12 BIVIO ITALICUM-CONSULTA. Le trame di Napolitano per depotenziare il ‘No’. La moral suasion di Re Giorgio sui giudici, Amato punta al rinvio a dopo il referendum (3/4)  Appunto, ogni giorno che passa aggiunge nuovi argomenti e nuovi significati alla battaglia del «No». Se addirittura dopo le merchant bank americane, anche l'ambasciatore Usa (fatto inedito) si schiera per il «Sì», compiendo un'ingerenza negli affari interni di un Paese alleato, si capisce che la posta in gioco è davvero alta. C'è chi con quel «No» potrebbe mettere sotto accusa un'intera classe dirigente, l'establishment che ha guidato il Paese negli ultimi anni, dal 2011 ad oggi. E chi, invece, con il «No» stigmatizzerebbe un rapporto troppo subordinato con la Ue. Tant'è che qualcuno già paragona il referendum ad una nuova Brexit. In fondo tutti i protagonisti che hanno avuto ruoli ai vertici dello Stato in questi anni si sono schierati per il «Sì», da Monti, a Renzi al Nap. E visto che il rischio di perdere è sempre più alto, è cominciato il gioco - spietato - dello scaricabarile. Il Nap non ci ha pensato due volte a gettare a mare l'Italicum (e il premier che lo ha inventato).  Renzi si è aggrappato al nuovo inquilino del Quirinale. «Qui tra ambasciatori americani, giudici costituzionali e presidenti emeriti - sbotta l'ex ministro della Difesa, Mario Mauro - stiamo assistendo ad uno scontro ai massimi livelli». E ora la battaglia avrà come teatro anche la Consulta. Se la moral suasion del presidente emerito punta a togliere subito di mezzo l'Italicum, sull'alto Colle c'è chi, in ossequio alla vecchia scuola democristiana, predica prudenza. «Da una parte c'è Napolitano - confida Paolo Naccarato, dna democristiano e gran conoscitore del Palazzo - e dall'altra Amato, che è più cauto, che non vuole investire la Consulta di una responsabilità rischiosa e ha sposato l'idea di rinviare il giudizio sull'Italicum a dopo il referendum. La linea è non interferire e Amato è diventato il dottor Sottile di Mattarella». 12
  • 13. 13 BIVIO ITALICUM-CONSULTA. Le trame di Napolitano per depotenziare il ‘No’. La moral suasion di Re Giorgio sui giudici, Amato punta al rinvio a dopo il referendum (4/4)  Appunto, meglio essere prudenti, meglio restarne fuori. Anche perché gli arbitri hanno molti amici pure sul Fronte del «No». A cominciare da quel Massimo D'Alema che ormai parla con tutti. «A noi Massimo ci ha presentato - racconta il leghista Raffaele Volpi - una proposta di riforma su tre punti che potrebbe coinvolgere tutto il Fronte del «N». E noi siamo d'accordo». À la guerre comme à la guerre. di Augusto Minzolini “Il Giornale” 13
  • 14. 14 DA RENZI PUBBLICITÀ INGANNEVOLE COME EVITARE LE TRAPPOLE DENTRO LA SCHEDA. DEMISTIFICHIAMO IL QUESITO REFERENDARIO  Qualcuno avrà notato che Matteo Renzi si mostra sicuro di un’ultima carta che giocherà all’ultimo istante per far vincere i sì: la lettura del quesito referendario, spezzato in capitoli ingannevoli.  Come si farà a resistere alle sintesi accattivanti che saranno propinate sulla scheda consegnata ai votanti? Infatti le domande sono neutre, ma bugiarde in sé. Fanno credere che si eliminerà il Cnel, un carrozzone costosissimo; che sarà spazzato via il vecchio Senato caro-carissimo con i 315 stipendi d’oro dei senatori. Eccetera.  Sono pubblicità ingannevoli. Quel che la scheda promette con la vittoria del “sì” non c’entra nulla con la realtà concreta, confusa, antidemocratica nascosta nei 47 articoli di questa schiforma costituzionale. 14
  • 15. IL QUESITO DEL REFERENDUM COSTITUZIONALE SMONTIAMO IL QUESITO PUNTO PER PUNTO 15 DA RENZI PUBBLICITÀ INGANNEVOLE 15
  • 16. 16 DA RENZI PUBBLICITÀ INGANNEVOLE 1. Superamento del bicameralismo paritario 1. SUPERAMENTO DEL BICAMERALISMO PARITARIO  Il superamento del bicameralismo paritario paventato si risolve in realtà in un bicameralismo differenziato che contribuisce ad aumentare la confusione del nostro sistema istituzionale. La riforma cancella l’elezione diretta dei senatori, dando vita ad un nuovo Senato che assume una nuova configurazione a 100 membri scelti dai Consigli regionali, e che sarà quindi composto da persone selezionate per la titolarità di un diverso mandato.  I 100 senatori, continueranno, infatti, a svolgere part-time la funzione di consigliere regionale o di sindaco, incorrendo il rischio di svolgere in modo precario sia la funzione di consigliere regionale (o di sindaco), sia quella di senatore, con spreco, e non risparmio, di pubblico denaro come invece sbandierato dal Presidente del Consiglio e dalla Ministra delle riforme. 16
  • 17. 17 DA RENZI PUBBLICITÀ INGANNEVOLE 1. Superamento del bicameralismo paritario  Per quanto riguarda il ruolo del Senato, le diverse competenze aggiunte nel corso dell’esame parlamentare hanno nei fatti solo contribuito a determinare confusione, a conferma della più che fondata impressione che il Governo abbia voluto ottenere il superamento del bicameralismo perfetto lasciando fondamentalmente inalterato il peso istituzionale della seconda Camera.  Le funzioni attribuite al nuovo Senato sono infatti ambigue e il modo di elezione dei nuovi senatori è totalmente confuso, prevedendo peraltro che siano rappresentati enti territoriali (regioni e comuni) con funzioni molto diverse. Si tratta di fattori colpiscono irrimediabilmente il principio della rappresentanza politica e gli equilibri del sistema istituzionale. Non potrà funzionare.  Inoltre, proprio perché i poteri legislativi del nuovo Senato sono configurati in maniera confusa, nasceranno ulteriori conflitti di legittimità costituzionale riguardo ai diversi procedimenti previsti nella riforma. 17
  • 18. 18 DA RENZI PUBBLICITÀ INGANNEVOLE 1. Superamento del bicameralismo paritario  Riguardo al procedimento legislativo, non vi è infatti alcuna traccia di semplificazione. La Costituzione vigente prevede un procedimento legislativo sostanzialmente unico. Con la riforma Renzi-Boschi si passerebbe ad un numero di procedimenti non ben definito. Ad ogni modo, se ne potrebbero contare anche dieci (procedimento di tipo bicamerale paritario; procedimento di tipo monocamerale; procedimento per l’approvazione di leggi che diano attuazione all’articolo 117, quarto comma, della Costituzione -ovvero le leggi approvate in forza della cosiddetta clausola di supremazia-; procedimento per l’approvazione dei disegni di legge di cui all’articolo 81, quarto comma, della Costituzione -legge di bilancio e rendiconto consuntivo-; procedimento abbreviato per ragioni di urgenza; procedimento “a data certa”; procedimento di approvazione delle leggi di conversione dei decreti-legge; procedimento avviato su richiesta del Senato; procedimento relativo alle proposte di legge di iniziativa popolare;procedimento riguardante le leggi di disciplina per l’elezione dei membri della Camera e del Senato). 18