1. Dokumen ini membahas tentang interpersonal atau proses komunikasi dua arah antara individu.
2. Beberapa senjata interpersonal yang disebutkan adalah telinga, mulut, dan situasi komunikasi antara berbagai kelompok umur.
3. Dokumen ini juga memberikan tips dalam berkomunikasi antara individu seperti tersenyum, memanggil nama, dan menghindari pertengkaran.
1. Dokumen ini membahas tentang interpersonal atau proses komunikasi dua arah antara individu.
2. Beberapa senjata interpersonal yang disebutkan adalah telinga, mulut, dan situasi komunikasi antara berbagai kelompok umur.
3. Dokumen ini juga memberikan tips dalam berkomunikasi antara individu seperti tersenyum, memanggil nama, dan menghindari pertengkaran.
El documento describe la organización del sistema educativo básico en España y los principales esfuerzos realizados para mejorar la calidad de la educación en los últimos años. Se destaca que la educación primaria se organiza en tres ciclos de dos años cada uno y se centra en áreas como lenguas, matemáticas y ciencias. También se han implementado medidas como la reducción del tamaño de las aulas, la contratación de más profesores y la mejora de la formación del profesorado. Sin embargo, todavía quedan retos como mejorar la educación
A food chain shows how each living thing gets energy by eating other organisms and being eaten by others. Producers, like plants, are the base of the food chain by producing their own food through photosynthesis. Consumers, like herbivores and carnivores, obtain energy by eating producers or other consumers. Decomposers, like bacteria and fungi, obtain energy by breaking down dead organisms and recycling nutrients in the ecosystem. A food web is more complex than a food chain, as organisms can be part of multiple food chains that interconnect in an ecosystem.
The document outlines the 5 step process nurses must follow when administering medication to clients: 1) assessing the client and their needs, 2) planning the administration, 3) administering the medication, 4) evaluating the effects of the medication, and 5) documenting the entire process. Following these steps minimizes medication errors and ensures individual nurses are accountable.
1. Dokumen tersebut merangkum program-program yang bertujuan meningkatkan kebersamaan, kesejahteraan, dan keunggulan ITS.
2. Program-program tersebut meliputi penguatan partisipasi berbagai pihak, peningkatan pendapatan dan kesejahteraan SDM, serta peningkatan reputasi internasional melalui inovasi dan kerjasama.
3. Visi untuk menjadikan ITS sebagai lembaga pendidikan yang inovatif dan berreputasi internasional men
L’intervento pone attenzione ai principali risultati, relativi alla Valle d’Aosta, emersi dai tre censimenti economici del 2011. Vengono trattati sia il quadro economico generale, sia le specificità dei settori produttivi, del non profit e delle istituzioni pubbliche, evidenziando le caratteristiche strutturali e i cambiamenti intervenuti rispetto alle precedenti rilevazioni. In particolare, l’analisi del settore pubblico viene contestualizzata tenendo conto delle specificità istituzionali della regione che influenzano significativamente i risultati finali.
VIAGGIO NEL VENETO DELLE QUALITA’ - Presentazione di Gabriella Chiellino, eAm...eAmbiente
14 gennaio 2013 - Padova.
Presentazione introduttiva di Gabriella Chiellino, Presidente di eAmbiente Srl, per l'evento di lancio della ricerca di Fondazione Symbola e Federparchi. eAmbiente è partner della ricerca, che ha visto lo studio delle aziende venete rivolte al settore Green: con il 24%, il Veneto è la seconda regione verde.
MILeS2015 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2015
Lombardia e Toscana sono regioni con una forte tradizione manifatturiera ma con specializzazioni settoriali diverse. In Lombardia il contributo principale alla formazione del valore aggiunto manifatturiero proviene dall’elettronica, i macchinari e la metallurgia; in Toscana dal tessile e l’abbigliamento e in misura minore dall’elettronica e macchinari. Il lavoro presenta un’analisi comparativa dell’andamento del comparto manifatturiero e dei relativi settori nelle due regioni al fine di indagare come la diversa struttura produttiva e specializzazione abbia contribuito alla performance produttiva e ad un aggiustamento strutturale negli anni, in particolare a seguito della grande recessione del 2008-2009. Dove le differenze di performance non sono attribuibili alla specializzazione produttiva, si individuano i fattori considerati determinanti, come la dimensione d’impresa, la produttività del lavoro, le caratteristiche del capitale umano. Al fine di rappresentare sinteticamente tale analisi, il lavoro propone anche una scomposizione della crescita del valore aggiunto in una componente strutturale ed una componente congiunturale per il complesso del settore manifatturiero.
L’esposizione si incentra sulla presentazione dei risultati relativi alla regione Umbria dei tre censimenti economici del 2011 (sulle imprese e servizi, sulle istituzioni non profit e sulle istituzioni pubbliche) che l’Istat ha diffuso tramite i propri canali istituzionali.
Sono trattati sia il quadro economico generale, in cui si evidenziano le caratteristiche strutturali e i cambiamenti intervenuti rispetto alle precedenti rilevazioni nelle strutture presenti nel territorio e nel mercato del lavoro. Sono presentati nel dettaglio approfondimenti per tipo di rilevazione censuaria a livello provinciale dimensionale e settoriale sottolineando gli aspetti innovativi delle rilevazioni con alcuni primi approfondimenti tratti dall’indagine campionaria sulle imprese. Sono inoltre analizzate le caratteristiche del multiforme mondo del non profit, l’articolazione delle strutture delle amministrazioni pubbliche e gli effetti di sostituzione fra settori e comparti che stanno avvenendo nel sistema economico della regione.
El documento describe la organización del sistema educativo básico en España y los principales esfuerzos realizados para mejorar la calidad de la educación en los últimos años. Se destaca que la educación primaria se organiza en tres ciclos de dos años cada uno y se centra en áreas como lenguas, matemáticas y ciencias. También se han implementado medidas como la reducción del tamaño de las aulas, la contratación de más profesores y la mejora de la formación del profesorado. Sin embargo, todavía quedan retos como mejorar la educación
A food chain shows how each living thing gets energy by eating other organisms and being eaten by others. Producers, like plants, are the base of the food chain by producing their own food through photosynthesis. Consumers, like herbivores and carnivores, obtain energy by eating producers or other consumers. Decomposers, like bacteria and fungi, obtain energy by breaking down dead organisms and recycling nutrients in the ecosystem. A food web is more complex than a food chain, as organisms can be part of multiple food chains that interconnect in an ecosystem.
The document outlines the 5 step process nurses must follow when administering medication to clients: 1) assessing the client and their needs, 2) planning the administration, 3) administering the medication, 4) evaluating the effects of the medication, and 5) documenting the entire process. Following these steps minimizes medication errors and ensures individual nurses are accountable.
1. Dokumen tersebut merangkum program-program yang bertujuan meningkatkan kebersamaan, kesejahteraan, dan keunggulan ITS.
2. Program-program tersebut meliputi penguatan partisipasi berbagai pihak, peningkatan pendapatan dan kesejahteraan SDM, serta peningkatan reputasi internasional melalui inovasi dan kerjasama.
3. Visi untuk menjadikan ITS sebagai lembaga pendidikan yang inovatif dan berreputasi internasional men
L’intervento pone attenzione ai principali risultati, relativi alla Valle d’Aosta, emersi dai tre censimenti economici del 2011. Vengono trattati sia il quadro economico generale, sia le specificità dei settori produttivi, del non profit e delle istituzioni pubbliche, evidenziando le caratteristiche strutturali e i cambiamenti intervenuti rispetto alle precedenti rilevazioni. In particolare, l’analisi del settore pubblico viene contestualizzata tenendo conto delle specificità istituzionali della regione che influenzano significativamente i risultati finali.
VIAGGIO NEL VENETO DELLE QUALITA’ - Presentazione di Gabriella Chiellino, eAm...eAmbiente
14 gennaio 2013 - Padova.
Presentazione introduttiva di Gabriella Chiellino, Presidente di eAmbiente Srl, per l'evento di lancio della ricerca di Fondazione Symbola e Federparchi. eAmbiente è partner della ricerca, che ha visto lo studio delle aziende venete rivolte al settore Green: con il 24%, il Veneto è la seconda regione verde.
MILeS2015 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2015
Lombardia e Toscana sono regioni con una forte tradizione manifatturiera ma con specializzazioni settoriali diverse. In Lombardia il contributo principale alla formazione del valore aggiunto manifatturiero proviene dall’elettronica, i macchinari e la metallurgia; in Toscana dal tessile e l’abbigliamento e in misura minore dall’elettronica e macchinari. Il lavoro presenta un’analisi comparativa dell’andamento del comparto manifatturiero e dei relativi settori nelle due regioni al fine di indagare come la diversa struttura produttiva e specializzazione abbia contribuito alla performance produttiva e ad un aggiustamento strutturale negli anni, in particolare a seguito della grande recessione del 2008-2009. Dove le differenze di performance non sono attribuibili alla specializzazione produttiva, si individuano i fattori considerati determinanti, come la dimensione d’impresa, la produttività del lavoro, le caratteristiche del capitale umano. Al fine di rappresentare sinteticamente tale analisi, il lavoro propone anche una scomposizione della crescita del valore aggiunto in una componente strutturale ed una componente congiunturale per il complesso del settore manifatturiero.
L’esposizione si incentra sulla presentazione dei risultati relativi alla regione Umbria dei tre censimenti economici del 2011 (sulle imprese e servizi, sulle istituzioni non profit e sulle istituzioni pubbliche) che l’Istat ha diffuso tramite i propri canali istituzionali.
Sono trattati sia il quadro economico generale, in cui si evidenziano le caratteristiche strutturali e i cambiamenti intervenuti rispetto alle precedenti rilevazioni nelle strutture presenti nel territorio e nel mercato del lavoro. Sono presentati nel dettaglio approfondimenti per tipo di rilevazione censuaria a livello provinciale dimensionale e settoriale sottolineando gli aspetti innovativi delle rilevazioni con alcuni primi approfondimenti tratti dall’indagine campionaria sulle imprese. Sono inoltre analizzate le caratteristiche del multiforme mondo del non profit, l’articolazione delle strutture delle amministrazioni pubbliche e gli effetti di sostituzione fra settori e comparti che stanno avvenendo nel sistema economico della regione.
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2° trimestre 2015
1. L’andamento dell’economia provinciale
Alberto Zambianchi
Presidente Camera di Commercio di Forlì-Cesena
Presidente Camera di Commercio di Forlì-Cesena
27 marzo 2012
27 marzo 2012
2. ANAGRAFE IMPRESE
STRUTTURA IMPRENDITORIALE al 31/12/2011
Variazione 31/12/2011 su 31/12/2010
Totale Imprese attive 40.448 delle imprese attive (esclusa
agricoltura)
Unità locali attive 47.919
+ 0,4% in provincia
+ 0,4% in regione
+ 0,4% in Italia
Imprese “femminili” attive Abitanti per impresa
(30/09/2011): 8.786 (+1,0%) abitanti al 31/12/2010
Imprese attive al 31/12/2011
Imprese individuali attive 9,8 Forlì-Cesena
con titolari stranieri 10,3 Emilia-Romagna
(31/12/2011): 2.632 (+4,1%) 11,5 Italia
3. ANAGRAFE IMPRESE
PRINCIPALI SETTORI NATURA GIURIDICA
(esclusa agricoltura)
al 31/12/11 var.2010 al 31/12/11 var. 2010
Totale Imprese attive Società di capitale 5.738 +2,3%
40.448 -0,2% Società di persone 8.006 -0,6%
di cui:
Ditte individuali 17.834 +0,3%
• commercio 8.728 -0,3%
Altre forme 829 +1,0%
• agricoltura 8.041 -2,8%
• costruzioni 6.717 -0,4%
• att.manifatturiere 3.996 -0,8%
• alloggio e ristoraz. 2.691 +1,1%
• att. immobiliari 2.546 +1,1%
• trasporti e magazz. 1.633 -1,2%
Il sistema produttivo locale soffre;
si registra una lieve perdita complessiva della base produttiva
con difficoltà più nette in alcuni settori.
4. AGRICOLTURA
STRUTTURA IMPRENDITORIALE al 31/12/2011
8.041 IMPRESE ATTIVE
Variazione rispetto al 2010
FORLÌ-CESENA -2,8%
EMILIA-ROMAGNA -2,2%
ITALIA -2,6%
Continua la diminuzione delle imprese in atto da tempo
• le imprese agricole sono il 19,9% del totale delle imprese della provincia
(15,7% in regione e in Italia)
• l’83,6% è costituito da imprese individuali
(83,6% in regione e 90,4% in Italia)
• forte presenza di aziende marginali con lavoro “part-time”
• percentuale ristretta di aziende strutturate
• elevato invecchiamento degli imprenditori (il 78,1% ha più di 50 anni)
e problemi di ricambio generazionale
5. AGRICOLTURA
PRODUZIONE LORDA VENDIBILE 2011 559 milioni di euro
Variazione su annata precedente per comparti
produzione
volume prezzi
lorda
fisico all’azienda
vendibile
In termini reali
il valore della
Coltivazioni erbacee -11,7% +2,5% -3,3% produzione agricola
Coltivazioni legnose -3,9% -21,8% -24,6% è nettamente inferiore
Prodotti zootecnici +1,3% +7,7% +9,1% rispetto a 15 anni fa
(-21,3%)
TOTALE GENERALE -2,3% +0,1% -1,1%
Stabile il comparto delle coltivazioni
erbacee, con buona performance dei
indici di composizione e cereali
variazione sul 2010
Criticità nel settore delle coltivazioni
legnose, con particolare riferimento alla
erbacee 19% frutta (soprattutto pesche)
legnose 17%
zootecnici 64% In ripresa il comparto della zootecnia
(soprattutto quello avicolo)
6. INDUSTRIA MANIFATTURIERA
STRUTTURA IMPRENDITORIALE E CONGIUNTURA al 31/12/2011
Dall’indagine della Camera di Commercio
3.996 IMPRESE ATTIVE sulle imprese da 10 addetti e oltre
emerge che:
Variazione rispetto al 2010
SEBBENE IL 2011 SIA STATO
FORLÌ-CESENA -0,8%
UN ANNO MIGLIORE DEL PRECEDENTE,
EMILIA-ROMAGNA -0,7% LA CRESCITA SI È ARRESTATA IN AUTUNNO
ITALIA -1,5% E NEL QUARTO TRIMESTRE GLI INDICI SONO
TORNATI IN TERRENO NEGATIVO.
10
8 LE PREVISIONI PER IL PRIMO TRIMESTRE 2012
6 SONO PESSIMISTICHE
4
2
Tassi di crescita
0 Secondo l’indagine Unioncamere
-2 sulle imprese da 1 a 500 addetti,
-4 il manifatturiero locale ha fatto rilevare una
-6 crescita inferiore a quella regionale e nazionale.
-8
PRODUZIONE INDUSTRIALE Produzione (variazione media nel 2011 rispetto al 2010):
-10
Indagine Camera di Commercio
-12 Imprese da 10 addetti e oltre
FORLÌ-CESENA +0,4%
-14
EMILIA-ROMAGNA +1,9%
1° t. 2009
1° t. 2010
1° t. 2011
2° t.
3° t.
4° t.
2° t.
3° t.
4° t.
2° t.
3° t.
4° t.
ITALIA +1,4%
7. INDUSTRIA MANIFATTURIERA
L’ANDAMENTO SETTORIALE
nelle imprese manifatturiere con 10 addetti e oltre
NEL 2010 NEL 2011
TUTTI I SETTORI PRINCIPALI AVEVANO QUASI TUTTI I SETTORI
OTTENUTO UN RISULTATO POSITIVO HANNO RIDOTTO I TASSI DI CRESCITA
PRODUZIONE (a volume fisico) PRODUZIONE (a volume fisico)
media 2010 rispetto a media 2009 media 2011 rispetto a media 2010
Alimentare +1,4 Alimentare +0,6
Confezioni +3,4 Confezioni -2,7
Calzature +5,1 Calzature +14,9
Legno +0,6 Legno +0,1
Chimica e plastica +8,2 Chimica e plastica +6,7
Prodotti in metallo +7,2 Prodotti in metallo +10,8
Macchinari +6,2 Macchinari +1,1
Mobili +7,6 Mobili -2,1
Manifatturiero +4,2 Manifatturiero +4,2
-6 -3 +0 +3 +6 +9 +12 +15 +18 -6 -3 +0 +3 +6 +9 +12 +15 +18
8. EDILIZIA
STRUTTURA IMPRENDITORIALE
al 31/12/2011
• TUTTO IL SETTORE IN GRAVE E
6.717 IMPRESE ATTIVE PERDURANTE DIFFICOLTÀ
Variazione rispetto al 2010 • DOMANDA STAGNANTE
FORLÌ-CESENA -0,4% • PRODUZIONE IN ULTERIORE
EMILIA-ROMAGNA -0,3% RALLENTAMENTO
ITALIA -0,2% • GRAVI E CRESCENTI DIFFICOLTÀ
FINANZIARIE
imprese con 0 o 1 addetto 67,6% • FORTE CALO OCCUPAZIONALE
imprese individuali 70,2% • STRUTTURA IMPRENDITORIALE
imprese artigiane 82,4% SEMPRE PIÙ FRAMMENTATA
ditte individuali con titolari stranieri 26,6%
VOLUME D’AFFARI CASSE EDILI
In imprese con dipendenti FORLÌ- CESENA
var. % media annata var.%
2011 su 2010 2010/2011 annua
Forlì-Cesena -2,0 IMPRESE 1.365 -3,4%
Emilia-Romagna -4,6 DIPENDENTI 7.437 -3,0%
Italia -3,5 ORE LAVORATE 8.704.279 -3,9%
9. COMMERCIO
STRUTTURA IMPRENDITORIALE al 31/12/2011
LE DITTE INDIVIDUALI:
8.728 IMPRESE ATTIVE
• sono il 66,1%
Variazione rispetto al 2010 • il 10,2% ha un titolare straniero
FORLÌ-CESENA -0,3%
EMILIA-ROMAGNA +0,1% Un altro anno molto difficile:
ITALIA +0,1%
• si protrae il forte calo dei consumi
• nel 2011 si è intensificata la flessione delle vendite, in
VENDITE linea con l’andamento generale, con un significativo
NEL COMMERCIO AL DETTAGLIO peggioramento nel quarto trimestre
IN IMPRESE CON DIPENDENTI • si registrano diffuse situazioni di crisi soprattutto nel
variazione media rispetto all’anno settore non alimentare; anche il comparto alimentare
precedente manifesta segnali di difficoltà
• in calo le vendite della Grande Distribuzione
Forlì- Emilia- • difficoltà molto intense per le imprese più piccole
Italia
Cesena Romagna
2011 -2,0 -1,6 -2,7
2010 -1,6 -0,7 -2,6 La contrazione delle vendite,
il forte aumento dei costi e la ripresa dell’inflazione
2009 -3,1 -2,9 -4,4 stanno determinando una caduta generalizzata della
redditività che interessa tutte le imprese
A livello provinciale, nel quarto trimestre 2011, e che compromette la tenuta della base
le vendite risultano in calo del 4,8% imprenditoriale, deteriorandone le prospettive.
(-8,6% nella piccola distribuzione)
10. COMMERCIO ESTERO
ESPORTAZIONI E IMPORTAZIONI
gennaio-dicembre 2011
Valore var.%
(migliaia di euro) sul 2010
ESPORTAZIONI FORLÌ-CESENA 2.762.105 +8,9%
EMILIA-ROMAGNA 47.933.718 +13,1%
ITALIA 375.849.581 +11,4%
IMPORTAZIONI FORLÌ-CESENA 1.668.078 +7,4%
EMILIA-ROMAGNA 29.925.467 +12,1%
ITALIA 400.479.614 +9,0%
SALDO COMMERCIALE FORLÌ-CESENA +1.094.027
QUOTA EXPORT
Esportazioni/valore aggiunto FORLÌ-CESENA 24,2%
(stime 2011)
EMILIA-ROMAGNA 37,8%
ITALIA 26,1%
11. EXPORT
LE ESPORTAZIONI DI FORLÌ-CESENA
gennaio-dicembre 2011
PRINCIPALI SETTORI
comp. % var.%
nel 2011 sul 2010
Macchinari e apparecchi mecc. 18,0% +14,9%
Metalli e prodotti in metallo 12,8% +5,7%
Articoli in pelle (calzature) 9,8% +18,8%
Prodotti dell’agricoltura 8,7% +1,1%
Prodotti alimentari 7,8% +2,9%
PRINCIPALI DESTINAZIONI
comp. % var.%
nel 2011 sul 2010
Unione Europea 68,4% +5,3%
Europa extra UE 12,5% +16,1%
Asia Orientale 7,9% +12,4%
America Settentrionale 5,3% +1,8%
Medio Oriente 4,2% +19,1%
12. TURISMO
STRUTTURA RICETTIVA Il sistema turistico “tiene”
nonostante un forte ridimensionamento
2.817 esercizi 68.136 posti letto degli utili dovuto alla crisi:
di cui 543 alberghi 38.143 posti letto
• arrivi e presenze in aumento
• stabile il movimento degli stranieri
MOVIMENTO TURISTICO IN COMPLESSO
valori assoluti var.% su
Da rilevare:
2011 2010
• Riqualificazioni in frenata
arrivi 1.050.216 +4,7% • interrogativi legati a: tassa di soggiorno,
concessioni demaniali, infrastrutture
presenze 5.930.979 +0,1% • auspicabile collaborazione tra pubblico e
di italiani +0,2% privato per la valorizzazione dei luoghi di
interesse turistico
di stranieri +0,03% • cultura: fattore di sviluppo
per l’intero territorio “allargato”
• marcato calo del settore termale
Periodo medio Quota di • andamento positivo per le località del
di soggiorno presenze straniere Parco, ma negativo per il resto del
territorio appenninico
2000 7,3 giorni 2000 22,4% • ottima performance
dei centri di Forlì e Cesena
2011 5,6 giorni 2011 17,7%
13. TRASPORTI
STRUTTURA al 31/12/2011
TRASPORTI TERRESTRI DI PASSEGGERI E DI MERCI (*)
1.451 IMPRESE ATTIVE
il 79,6% sono imprese individuali
Variazione rispetto al 2010
FORLÌ-CESENA -2,3%
EMILIA-ROMAGNA -3,2%
ITALIA -2,1%
TRASPORTO SU STRADA DI TRASPORTO SU STRADA DI MERCI
PERSONE E MERCI MONOVEICOLARI
Criticità competitive specifiche:
Continua la gravissima crisi del settore:
• le imprese operano in un’area limitata
• eccessiva frammentazione
• la maggior parte trasporta un’unica
• forte diminuzione delle merci
tipologia di merce e ha un unico
movimentate (a parte alcuni settori
committente
specialistici)
• gravi problemi di liquidità
• aumento vertiginoso dei costi aziendali
• forte indebitamento
• problemi di concorrenza sleale e con
• necessità di promuovere nuove forme
vettori esteri
di collaborazione / reti
(*) - Esclusi quelli ferroviari e mediante condotta
14. ARTIGIANATO
PRODUZIONE
STRUTTURA al 31/12/2011 ARTIGIANATO MANIFATTURIERO
DI FORLÌ-CESENA
6
13.664 IMPRESE ATTIVE 4
2
Variazione rispetto al 2010 0
-2
Tassi di crescita
-4
FORLÌ-CESENA -0,6% -6
EMILIA-ROMAGNA -0,4% -8
-10
ITALIA -0,6% -12
-14
-16
-18
1° t. 2009
1° t. 2010
1° t. 2011
2° t.
3° t.
4° t.
2° t.
3° t.
4° t.
2° t.
3° t.
4° t.
ANDAMENTO 2011
Il comparto soffre,
ma sino ad ora ha tenuto anche se un’estrema incertezza pesa sul futuro:
• in miglioramento il metalmeccanico
• si accentuano le difficoltà per edilizia e trasporti
• criticità: molte aziende in settori maturi e poche in settori high-tech
15. COOPERAZIONE
STRUTTURA
531 IMPRESE ATTIVE
al 31/12/2011
Variazione rispetto al 2010
FORLÌ-CESENA -1,8%
EMILIA-ROMAGNA -0,04%
ITALIA -1,6%
Nelle fasi più acute della crisi: Cooperative sociali 98
• capacità di reagire e tenuta dei livelli rispetto al 2010 +4
occupazionali
• attivati “ammortizzatori interni” per
garantire reddito e lavoro ai soci
Anche nel 2011: Cooperazione sociale:
• la cooperazione ha continuato a far leva • punto di riferimento per il welfare
sui propri fattori distintivi (spirito locale
solidaristico)
• le criticità maggiori si sono riscontrate • attraversa una fase molto difficile
nelle aree cultura, servizi, sociale, • ulteriori difficoltà per i tempi lunghi
edilizia autotrasporti e in alcuni di pagamento della PA
comparti dell’agricoltura
• strenua difesa dei livelli occupazionali • rallentamento nell’attività di
inserimento di soggetti svantaggiati
16. CREDITO
Sportelli ogni 100.000 abitanti (al 31/12/2010)
Sportelli bancari 346
al 30/09/2011
Forlì-Cesena 90
Emilia-Romagna 81
Italia 56
LA RACCOLTA BANCARIA
milioni var. dic 2011
DEPOSITI di euro su dic 2010
per localizzazione
della clientela Forlì-Cesena 7.342 +0,3%
Dati al 31/12/2011
Emilia-Romagna 87.621 +0,7%
Italia n.d. -0,5%
Forlì-Cesena 17.187
Rapporto
depositi per abitante Emilia-Romagna 17.991
(valori in euro al 31/12/2010)
Italia 15.113
17. CREDITO
IL FINANZIAMENTO ALLE FAMIGLIE E ALLE IMPRESE
PRESTITI “VIVI” IN PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA
Variazione dicembre 2011 su dicembre 2010
+2,1% alle famiglie consumatrici e assimilabili
-1,0% alle imprese, di cui:
-0,9% per quelle medio-grandi
-1,4% per quelle piccole
QUALITÀ DEL CREDITO
Nuove sofferenze
in rapporto ai prestiti in essere
Var. % sofferenze a inizio del 4° trimestre 2011
sett. 2011 su sett. 2010 Totale imprese
Forlì-Cesena + 77,2% Forlì-Cesena 2,1%
Emilia-Romagna + 36,9% Emilia-Romagna 2,5%
Italia + 39,9% Italia n.d.
18. CREDITO
ANDAMENTO DEL CREDITO
NEGLI ULTIMI SEI MESI DEL 2011
IMPIEGHI “VIVI” PER DIMENSIONE D’IMPRESA
Variazioni % dal 30 giugno 2011 al 31 dicembre 2011
Imprese Imprese
fino a 19 addetti da 20 addetti e oltre
Forlì-Cesena -2,3% -2,4%
Emilia-Romagna -1,9% -2,3%
Italia Nord Orientale -1,6% -2,6%
Italia -2,0% -1,8%
19. LAVORO
OCCUPAZIONE
QUADRO DI SINTESI DELLA DINAMICA PER GENERE E TERRITORIO
Tassi di occupazione - età 15-64 anni
Media primi tre trimestri - Valori percentuali
2010 2011
maschi e maschi e
maschi femmine
femmine femmine
FORLÌ-CESENA 68,8 65,7 72,0 59,4
EMILIA-ROMAGNA 67,5 67,9 75,1 60,7
ITALIA 56,9 57,0 67,6 46,4
Tasso di occupazione:
rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Il tasso di occupazione della provincia
è inferiore a quello regionale di due punti,
ma nettamente superiore al dato nazionale
20. LAVORO
DISOCCUPAZIONE
QUADRO DI SINTESI DELLA DINAMICA PER GENERE E TERRITORIO
Tassi di disoccupazione - età 15 anni e oltre
Media primi tre trimestri - Valori percentuali
2010 2011
maschi e maschi e
maschi femmine
femmine femmine
FORLÌ-CESENA 6,0 6,4 6,0 6,8
EMILIA-ROMAGNA 5,6 4,8 3,9 6,0
ITALIA 8,3 8,0 7,2 9,2
Tasso di disoccupazione:
rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Il livello di disoccupazione provinciale
è più alto di quasi due punti rispetto alla media regionale,
ma è nettamente migliore di quello nazionale.
La disoccupazione ha coinvolto pesantemente la componente maschile
21. LAVORO
CENTRI PER L’IMPIEGO quadro di sintesi al 31/12/2011
DISOCCUPATI
Prosegue l’aumento sostenuto del numero dei disoccupati
+8,5% rispetto al 2010
+10,9% per gli uomini e +6,8% per le donne
Disoccupati con precedenti lavorativi +9,3%
Inoccupati in cerca di prima occupazione +2,2%
ASSUNZIONI CESSAZIONI
+5,9% nel 2011 +5,3% nel 2011
LISTE DI MOBILITÀ
+10,2% Iscritti nelle liste al 31/12/2011 rispetto al 2010
CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI ore autorizzate nel 2011
Le imprese stanno esaurendo
CIG Ordinaria -53,2% le ore di CIGO, ma le situazioni
CIG Straordinaria +0,8% di criticità permangono e
CIG in Deroga -30,3% si sono accentuate
CIG Totale -28,2% nella seconda metà del 2011
22. SCENARI DI PREVISIONE
PROMETEIA E UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA
Febbraio 2012
PRODOTTO INTERNO LORDO
Variazione percentuale sull’anno precedente
2011 2012 2011 2012
Mondo +3,7 +3,3 UE27 +1,4 -0,1
Stati Uniti +1,7 +2,0 Germania +3,0 +0,4
Cina +9,3 +8,1 Francia +1,6 -0,2
India +7,6 +6,8 Spagna +0,7 -1,1
Giappone -0,7 +2,0 Regno Unito +0,9 +0,1
Russia +4,1 +3,9 Italia +0,3 -1,7
23. SCENARI DI PREVISIONE
PROMETEIA E UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA
Febbraio 2012
VALORE AGGIUNTO TOTALE
Variazione percentuale rispetto all’anno precedente
2011 2012
Forlì-Cesena +0,2 -1,5
Emilia-Romagna +0,8 -1,4
Italia +0,4 -1,6