Intervento all' Open access week del Politecnico di Torino. Torino, 22-24 ottobre 2018.
L'introduzione di incentivi che premiano le metriche di produzione e citazione corrompono le norme sociali e i valori che dovrebbero regolare le interazioni nella scienza. La priorità nella scoperta cessa di essere l'obiettivo principale di uno scienziato. Il nuovo obiettivo è quello di ottenere etichette appropriate e prestazioni migliori sulle metriche. Le verità provvisorie della scienza emergono dalla battaglia di idee contrastanti e sono il risultato dell‘«uso pubblico della ragione». Nel sistema attuale la verità scientifica definitiva è garantita da classifiche di scienziati o riviste. Nei sistemi istituzionalizzati di valutazione della ricerca, la verità scientifica definitiva è garantita da una qualche classifica governativa. La scienza aperta/accesso aperto senza modificazione delle condizioni istituzionali in cui si svolge la ricerca è destinata a piegarsi alle regole del publish or perish e/o della valutazione istituzionale. Per disporre di «buoni consigli» per le politiche (economiche) c’è bisogno di «buona scienza». Ma la «buona scienza» è danneggiata dai sistemi di valutazione della ricerca. I «buoni consigli» non nascono dalla battaglia per ottenere etichette o conquistare un posto in una rivista ad elevato IF. Che fare? 1.Ridurre al minimo l'impatto dei sistemi di valutazione della ricerca sulla scienza. 2.Eliminare i sistemi di valutazione istituzionale massiva della ricerca. (Almeno disaccoppiarli dal meccanismo di finanziamento automatico). 3.Considerare seriamente la crescente pressione dal basso scienza per sostituire l’«eccellenza» con la «scienza sana». 4.Considerare seriamente proposte innovative per il finanziamento della ricerca al fine di promuovere il pluralismo.
Napoleone, la valutazione della ricerca e le sue conseguenze prevedibili in I...Alberto Baccini
Intervento alla tavola rotonda del Convegno, La conoscenza organizzata, Trento, 6 dicembre 2013.
http://www.jus.unitn.it/services/arc/2013/1206i/home.html
Collaborazionisti o resistenti. L'accademia ai tempi della valutazione della ...Alberto Baccini
Ma una valutazione massiva della ricerca tipo REF o VQR serve davvero? E perché gli accademici accettano la retorica dell'eccellenza? La ricerca deve essere solida, non "eccellente". Intervento al XIII convegno STOREP, Catania, 24 giugno 2016
La valutazione massiva della ricerca: costi e beneficiAlberto Baccini
Gli argomenti usati per giustificare l’adozione di sistemi di valutazione massiva della ricerca del tipo VQR non sono basati su evidenze incontrovertibili. In particolare non esistono analisi che mostrino che i benefici sono superiori ai costi della valutazione. La valutazione massiva della ricerca è autoritaria e contraria alle prassi adottate nelle comunità scientifiche.
Napoleone, la valutazione della ricerca e le sue conseguenze prevedibili in I...Alberto Baccini
Intervento alla tavola rotonda del Convegno, La conoscenza organizzata, Trento, 6 dicembre 2013.
http://www.jus.unitn.it/services/arc/2013/1206i/home.html
Collaborazionisti o resistenti. L'accademia ai tempi della valutazione della ...Alberto Baccini
Ma una valutazione massiva della ricerca tipo REF o VQR serve davvero? E perché gli accademici accettano la retorica dell'eccellenza? La ricerca deve essere solida, non "eccellente". Intervento al XIII convegno STOREP, Catania, 24 giugno 2016
La valutazione massiva della ricerca: costi e beneficiAlberto Baccini
Gli argomenti usati per giustificare l’adozione di sistemi di valutazione massiva della ricerca del tipo VQR non sono basati su evidenze incontrovertibili. In particolare non esistono analisi che mostrino che i benefici sono superiori ai costi della valutazione. La valutazione massiva della ricerca è autoritaria e contraria alle prassi adottate nelle comunità scientifiche.
Intervento al convegno Evoluzione e valutazione della scienza giuridica tenutosi al Dipartimento di Giurisprudenza dell'università di Firenze il 18 ottobre 2013.
Il rapporto fornisce, attraverso l’uso di dati bibliometrici, un quadro dettagliato del capitale intellettuale locale analizzando l’attività di pubblicazione scientifica a livello internazionale nel corso del periodo 1990-2011 di università, enti di ricerca e imprese private che operano nella Regione Puglia. Il rapporto fornisce inoltre un orientamento scientifico-disciplinare degli studi pubblicati.
Slides preparate in occasione dell'incontro
"La ricerca umanistica: i risultati della VQR 2004-2010"
Milano 23 ottobre 2013, Università Statale di Milano
La valutazione della ricerca nelle aree 10 e 11: dati, contesti, risultati
I risultati della valutazione del nucleo / i risultati della VQR
Intervento a L'altraeconomia organizzato da Rethinking economics, Bologna, 6 maggio 2016. Cosa hanno a che fare pluralismo in economia e valutazione della ricerca?
I misteri dei dipartimenti di eccellenza: genesi, anatomia, ideologiaGiuseppe De Nicolao
Per primeggiare nella classifica 2017 dei dipartimenti di eccellenza, un premio Nobel come Giorgio Parisi contava assai poco, dato che un bravo storico della fisica pesava tre volte tanto. Ciò nonostante, la classifica "si fonda su un modello matematico solido", se si vuole prestar fede alla rassicurazione inviata dall'Anvur al Consiglio Universitario Nazionale. Talmente solido che l'Anvur e il Ministero hanno preferito tenere nascosto che ben 119 dipartimenti su 767 avevano meritato zero in pagella e che nel 2022 la situazione è verosimilmente peggiorata. Ma come nasce e come funziona questa classifica così strana, che oltre a penalizzare i Nobel, funge da "ammazza-Sud"? Nel seminario, vengono spiegati a uno a uno gli ingranaggi dell'algoritmo che genera i punteggi dell'ISPD, l'indicatore standardizzato di performance dipartimentale. La sua nascita risale al cosiddetto voto standardizzato, ideato nel 2014 da una commissione della CRUI. Nascita segnata da un peccato originale che si cercò di rendere invisibile attraverso modifiche che condussero all’indicatore ISPD, infine adottato nel 2017 come generatore della classifica dei dipartimenti di eccellenza. La ricostruzione storica e la dissezione anatomica aiuteranno a capire perché si diventa eccellenti o paria; per esempio perché nel 2017 il miglior dipartimento di fisica era quello che aveva pochi fisici e tanti psicologi. Verrà anche spiegato perché la presenza o l’assenza di ben precisi settori scientifici rende più o meno probabile la scalata verso l’eccellenza. Da ultimo, si cerca di capire quali motivazioni stanno alla base dell’adozione di una classifica così irrazionale.
_________
I misteri dei dipartimenti di eccellenza: genesi, anatomia, ideologia
Seminario di Giuseppe De Nicolao.
Organizzato da Roars, Rete 29 Aprile e Circolo Errera.
24 giugno 2022
Contenuti del video:
- Presentazione di Massimiliano Tabusi (Rete 29 Aprile)
- Introduzione
- La pietra filosofale della competizione
- Un grecista eccellente? Vale 4 Nobel per la Fisica!
- La legge dell’imbuto
- Perché ISPD è distribuito «a vasca da bagno»?
- Perché la classifica deve rimanere segreta?
- Una svista che vale un ricorso al TAR
- Ammazzare il Sud giustifica i mezzi
Video: https://www.youtube.com/watch?v=03E_5srlLPo
Intervento al convegno per i dieci anni di Roars. Trento 24 e 25 febbraio 2023. Compattare quindici anni di riforme dell'università in mezz'ora è impresa è impossibile. Quindi tento un taglio di tipo "valutazione ex post delle politiche". Parto dalla discussione che precedette la riforma Gelmini e tento di spiegare come quella discussione contribuì a determinare l'agenda politica dei governi di centro-destra e centro-sinistra che fecero la riforma e poi la attuarono. Vedrò e racconterò gli effetti della riforma nei documenti ufficiali e poi aggiungerò un po' di evidenze disponibili che non stanno nei documenti ufficiali.
Cuocere a bassa temperatura. Dalla scuola della Costituzione alla tecnocrazia...Alberto Baccini
La riduzione della istruzione da diritto a funzione affidata ad un governo tecnocratico svincolato dal controllo parlamentare ha dato l’avvio alla creazione di una élite di tecnici e un indotto di dimensioni non trascurabili (illiberal reformers!). A questo si accompagna la trasformazione progressiva dei «cittadini in sudditi» (Calvano). Rientra in questo percorso anche il recente cambio di retorica con l'inaugurazione della valutazione compassionevole.
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Intervento al convegno Evoluzione e valutazione della scienza giuridica tenutosi al Dipartimento di Giurisprudenza dell'università di Firenze il 18 ottobre 2013.
Il rapporto fornisce, attraverso l’uso di dati bibliometrici, un quadro dettagliato del capitale intellettuale locale analizzando l’attività di pubblicazione scientifica a livello internazionale nel corso del periodo 1990-2011 di università, enti di ricerca e imprese private che operano nella Regione Puglia. Il rapporto fornisce inoltre un orientamento scientifico-disciplinare degli studi pubblicati.
Slides preparate in occasione dell'incontro
"La ricerca umanistica: i risultati della VQR 2004-2010"
Milano 23 ottobre 2013, Università Statale di Milano
La valutazione della ricerca nelle aree 10 e 11: dati, contesti, risultati
I risultati della valutazione del nucleo / i risultati della VQR
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I misteri dei dipartimenti di eccellenza: genesi, anatomia, ideologiaGiuseppe De Nicolao
Per primeggiare nella classifica 2017 dei dipartimenti di eccellenza, un premio Nobel come Giorgio Parisi contava assai poco, dato che un bravo storico della fisica pesava tre volte tanto. Ciò nonostante, la classifica "si fonda su un modello matematico solido", se si vuole prestar fede alla rassicurazione inviata dall'Anvur al Consiglio Universitario Nazionale. Talmente solido che l'Anvur e il Ministero hanno preferito tenere nascosto che ben 119 dipartimenti su 767 avevano meritato zero in pagella e che nel 2022 la situazione è verosimilmente peggiorata. Ma come nasce e come funziona questa classifica così strana, che oltre a penalizzare i Nobel, funge da "ammazza-Sud"? Nel seminario, vengono spiegati a uno a uno gli ingranaggi dell'algoritmo che genera i punteggi dell'ISPD, l'indicatore standardizzato di performance dipartimentale. La sua nascita risale al cosiddetto voto standardizzato, ideato nel 2014 da una commissione della CRUI. Nascita segnata da un peccato originale che si cercò di rendere invisibile attraverso modifiche che condussero all’indicatore ISPD, infine adottato nel 2017 come generatore della classifica dei dipartimenti di eccellenza. La ricostruzione storica e la dissezione anatomica aiuteranno a capire perché si diventa eccellenti o paria; per esempio perché nel 2017 il miglior dipartimento di fisica era quello che aveva pochi fisici e tanti psicologi. Verrà anche spiegato perché la presenza o l’assenza di ben precisi settori scientifici rende più o meno probabile la scalata verso l’eccellenza. Da ultimo, si cerca di capire quali motivazioni stanno alla base dell’adozione di una classifica così irrazionale.
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I misteri dei dipartimenti di eccellenza: genesi, anatomia, ideologia
Seminario di Giuseppe De Nicolao.
Organizzato da Roars, Rete 29 Aprile e Circolo Errera.
24 giugno 2022
Contenuti del video:
- Presentazione di Massimiliano Tabusi (Rete 29 Aprile)
- Introduzione
- La pietra filosofale della competizione
- Un grecista eccellente? Vale 4 Nobel per la Fisica!
- La legge dell’imbuto
- Perché ISPD è distribuito «a vasca da bagno»?
- Perché la classifica deve rimanere segreta?
- Una svista che vale un ricorso al TAR
- Ammazzare il Sud giustifica i mezzi
Video: https://www.youtube.com/watch?v=03E_5srlLPo
Intervento al convegno per i dieci anni di Roars. Trento 24 e 25 febbraio 2023. Compattare quindici anni di riforme dell'università in mezz'ora è impresa è impossibile. Quindi tento un taglio di tipo "valutazione ex post delle politiche". Parto dalla discussione che precedette la riforma Gelmini e tento di spiegare come quella discussione contribuì a determinare l'agenda politica dei governi di centro-destra e centro-sinistra che fecero la riforma e poi la attuarono. Vedrò e racconterò gli effetti della riforma nei documenti ufficiali e poi aggiungerò un po' di evidenze disponibili che non stanno nei documenti ufficiali.
Cuocere a bassa temperatura. Dalla scuola della Costituzione alla tecnocrazia...Alberto Baccini
La riduzione della istruzione da diritto a funzione affidata ad un governo tecnocratico svincolato dal controllo parlamentare ha dato l’avvio alla creazione di una élite di tecnici e un indotto di dimensioni non trascurabili (illiberal reformers!). A questo si accompagna la trasformazione progressiva dei «cittadini in sudditi» (Calvano). Rientra in questo percorso anche il recente cambio di retorica con l'inaugurazione della valutazione compassionevole.
Research evaluation systems and the percolation of bad science Alberto Baccini
Slides of the speech at G20-Global solutions summit, Berlin 28-29 May 2018.
Performance-Based Incentives, Research Evaluation Systems and the Trickle-Down of Bad Science
MAY 2018 | PUBLIC & PRIVATE INSTITUTIONS | INSTITUTIONS, POLICY & POLITICS
DOWNLOAD PAPER
Alberto Baccini’s presentation for INET’s panel on research evaluation at the G20 Global Solutions Summit in Berlin, May 2018.
Governments or university managers, vice-chancellors or rectors need information about effectiveness of research funding. Governments are increasingly using monitoring tools as instruments for governance. The promise of bibliometric tools or journal rankings for reducing complexities is a feature that managers, policy-makers and academics find appealing. Systems of incentives are designed for steering scientists at a distance and indicators of scientific activities become more and more targets for scientists. It is the era of the governance of science by indicators.
My thesis here is that the adoption of a research policy based on research evaluation systems rewarding performance of scientists could be at the root of many deep problems afflicting contemporary science. And it could be also responsible for the growing difficulties of using the best available science for governmental regulation and policy, in particular for economic policy.
Text of the speech available at: https://www.ineteconomics.org/uploads/papers/Baccini-Value-for-money-Berlin-final.pdf
Intervento nel ciclo di conferenze Dentro al futuro: formazione e ricerca- L'università organizzate dal Comitato per l'attuazione della costituzione di San Casciano Val Di Pesa
Dati segreti e classifiche pseudoscientifiche: la via italiana alla valutazio...Alberto Baccini
Nelle slide si ripercorre la vicenda della prima Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR), mostrando come l'agenzia governativa ANVUR abbia elaborato statistiche e le abbia mascherate da scienza, negando l'accesso ai dati per la loro verifica.
Intervento al terzo convegno annuale di Roars. Come dovrebbe essere e come probabilmente sarà la prossima VQR (valutazione della qualità della ricerca).
La valutazione della ricerca di ateneo, i ranking internazionali e le graduat...Alberto Baccini
La valutazione della ricerca ed il suo finanziamento. Slide presentate alla giornata dedicata alla Valutazione della ricerca organizzata da Dario Braga a Bologna il 21 novembre 2014.
Le slide del mio intervento alla Notte dei ricercatori a Siena il 26 settembre 2014. Nella prima parte ci sono le slide sulla percezione nei media dell'università italiana. Poi mostro i dati sul finanzimaento ad università e ricerca in Italia.
L'istruzione: un diritto per tutti. Un commento a Ichino e TerlizzeseAlberto Baccini
Le slides del mio intervento alla presentazione del libro di Ichino e Terlizzese "Facoltà di scelta" all'università di Siena il 7 maggio 2014. Spiego perché l'istruzione è un diritto. Mostro che il libro di Ichino e Terlizzese è costruito su fonti informative ben poco salde. Infine ricordo che il modello di prestiti che propongono, quello inglese, sta incontrando problemi rilevanti anche oltre Manica.
La VQR di Area13: una riflessione di sintesi. Le slides presentate alla tavol...Alberto Baccini
I risultati della valutazione condotta dal GEV13 non sono credibili. Peer review e bibliometria hanno dato risultati non concordanti. Ma nelle altre aree non è andata meglio. Con alcune lezioni per il futuro.
BB: Burocrati Bibliometrici. La via italiana alla valutazione dell'universit...Alberto Baccini
Il cattivo disegno delle istituzioni preposte alla valutazione ha dato luogo ad un esercizio di valutazione della ricerca con notevoli errori metodologici. Gli effetti negativi non tarderanno a manifestarsi. Le slide della presentazione al convegno «Miti e riti della valutazione nell’università italiana» Dip. studi internazionali, giuridici e storico-politici
Università di Milano statale, 13 giugno 2014
Toulouse_Napoleon et la bibliometrie ItalienneAlberto Baccini
Alberto Baccini, professeur d'économie politique à l'université de Sienne en Italie, dresse un panorama critique des réformes de l'évaluation de la recherche universitaire en Italie. La question de la constitution de listes de revues "scientifiques" à but d'évaluation est au cœur de cet exposé, qui interroge sur la validité des listes imposées par le ministère de la recherche italien. Des exemples éloquents de revues officiellement reconnues de valeur scientifique sont présentés. Ils suggèrent une défaillance quant aux critères utilisés pour caractériser la scientificité des revues dans le contexte italien.
http://www.dailymotion.com/video/x16enfd_evaluation-de-la-recherche-en-italie-mes-usages-de-la-bibliometrie-et-l-initiative-roars-alberto-ba_school
Valutazione della ricerca, incentivi basati sulla performance e scienza aperta
1. INET ID # INO17-00015 is gratefully acknowledged
Valutazione della ricerca, incentivi
basati sulle performance e scienza
aperta
Alberto Baccini
2.
3.
4. La visione comune:
la mano invisibile della
competizione tra gli scienziati
migliora la scienza
5. La competizione per la priorità
nella scoperta è stata
trasformata nella
competizione per avere
risultati migliori secondo
qualche indicatore
6. La pubblicazione scientifica serve ad
aggiungere linee al curriculum in vista
dell’assunzione/promozione/tenure
o per essere premiati o finanziati
7. L’articolo scientifico ha cessato di svolgere la
funzione di «knowledge unit» e si è
trasformato in «accounting unit» per
l’accumulazione di «capitale simbolico»
(Gingras 2018)
8. La sede pubblicazione (rivista) è più
importante dei contenuti perché
trasmette «prestigio» ad un articolo
indipendentemente dai contenuti
9.
10.
11. I sistemi di valutazione
istituzionale massiva della ricerca
rinforzano gli incentivi
dell’ambiente «publish or perish»
15. Hindering interdisciplinarity (McNay 1998; Rafols et. al. 2011)
Suffocation of wider social engagement (Willmott 2011)
Avoiding risk in selecting research topics (Wouters 2015)
Altri effetti documentati dei sistemi di valutazione della ricerca
16. «The apparent endemicity of bad research behaviour is
alarming … National assessment procedures, such as the
Research Excellence Framework, incentivize bad practices»
National assessment procedures, such as the
Research Excellence Framework, incentivize bad
practices»
18. «Non esiste, a mio modo di
vedere, una evidenza empirica
robusta sul fatto che la
valutazione o anche i sistemi
di publish or perish, inducano
nel lungo periodo effetti
distorsivi permanenti sulla
ricerca. […] »
(Bonaccorsi, 2015: 170)
«Non esiste, a mio modo di
vedere, una evidenza empirica
robusta sul fatto che la
valutazione o anche i sistemi di
publish or perish, inducano nel
lungo periodo effetti distorsivi
permanenti sulla ricerca. […] »
(Bonaccorsi, 2015: 170)
19.
20.
21.
22.
23. “It is a lab’s almost entire
body of work, and therefore
almost an entire field of
research, put into question.”
Benoit Bruneau, associate director of
cardiovascular research at the Gladstone
Institutes in San Francisco:
https://www.nytimes.com/2018/10/15/hea
lth/piero-anversa-fraud-retractions.html
24.
25.
26. Modificare gli articoli per :
1. Incrementare indicatori di produttività
2. Incrementare indicatori citazionali
29. Gaming the rules: manipulating authorship
For being an author is sufficient
to be more senior than the
people who did the experiment
30.
31. Giocare con le regole in Italia
«All'indomani della VQR nel mio ateneo un direttore di
dipartimento, il cui posizionamento nel settore scientifico era
molto debole, ha scritto ai colleghi di provvedere, in vista della
successiva valutazione, a inserire come co-autori coloro che
risultavano inattivi, cioè con un numero di pubblicazioni inferiore
al richiesto» (Bonaccorsi 2017)
32. Giocare con le regole in Italia
«Per fare un altro esempio, all'indomani della uscita dei criteri per
l’Abilitazione scientifica ho visto con i miei occhi la tabellina di un
settore concorsuale nella quale veniva fatta la lista dei lavori
sottomessi a rivista o già accettati, con una ripartizione scientifica dei
casi nei quali agli autori (tutti giovani) sarebbe stato chiesto di
aggiungere il nome di un altro prima della pubblicazione finale, il
tutto controllato da un ben organizzato gruppo di professori ordinari.»
(Bonaccorsi 2017)
34. I professori ordinari giocano con le regole?
2010
2010
2010
2010
2010
Mathematics
Logic
Accounting
Management
Professor of geometry
Econometrics
2010
Political economy 2010
42. L'introduzione di incentivi che premiano le metriche
di produzione e citazione (e le revisioni paritarie),
corrompono le norme sociali e i valori che
dovrebbero regolare le interazioni nella scienza.
La priorità nella scoperta cessa di essere l'obiettivo
principale di uno scienziato.
Il nuovo obiettivo è quello di ottenere etichette
appropriate e prestazioni migliori sulle metriche.
Sintesi 1
43. Le verità provvisorie della scienza emergono dalla
battaglia di idee contrastanti e sono il risultato
dell‘«uso pubblico della ragione».
Nel sistema attuale la verità scientifica definitiva è
garantita da una qualche classifica di scienziati o
riviste.
Nei sistemi istituzionalizzati di valutazione della
ricerca, la verità scientifica definitiva è garantita da
una qualche classifica governativa.
Sintesi 2
44. I sistemi di valutazione della ricerca mettono a rischio
la libertà della scienza.
I governi possono orientare la scienza nella direzione
desiderata progettando adeguatamente la valutazione
della ricerca.
Ad esempio, una politica economica «mainstream»
può essere consolidata con appropriati sistemi di
valutazione che classifichino le riviste «mainstream»
nelle posizioni di vertice.
Sintesi 3
45. Accesso aperto e scienza
aperta sono la soluzione?
O sono del tutto
«compatibili» con l’attuale
sistema?
46. Problems of replication failure, growing retractions and wonky
statistics have motivated the proponents of open science to
suggest that it is the very institution of the scientific journal that is
irremediably rotten, and that a completely different approch is
warranted. Here the reformist stance has almost imperceptibly
shaded over into an economic reformation [into] different
business models covering not only publication but the peer review
process as well. (Mirowski 2018)
47.
48.
49.
50.
51.
52.
53.
54. La scienza aperta/accesso aperto senza modificazione delle
condizioni istituzionali in cui si svolge la ricerca è destinata a
piegarsi alle regole del publish or perish e/o della
valutazione istituzionale.
Per disporre di «buoni consigli» per le politiche c’è bisogno
di «buona scienza». Ma la «buona scienza» è danneggiata
dai sistemi di valutazione della ricerca. I «buoni consigli» non
nascono dalla battaglia per ottenere etichette o conquistare
un posto in una rivista ad elevato IF.
Una (non proprio) modesta proposta per le
politiche della ricerca
55. 1. Ridurre al minimo l'impatto dei sistemi di valutazione della
ricerca sulla scienza. Cioè: invertire la direzione degli ultimi
trent'anni di politiche della ricerca
2. Eliminare i sistemi di valutazione istituzionale massiva della
ricerca. (Almeno disaccoppiarli dal meccanismo di
finanziamento automatico).
3. Considerare seriamente la crescente pressione dal basso
scienza per sostituire l’«eccellenza» con la «scienza sana»
4. Considerare seriamente proposte innovative per il
finanziamento della ricerca al fine di promuovere il pluralismo
(ad esempio, finanziamenti casuali)
Una non proprio modesta proposta
56. Chi oppone all’ideologia dell’eccellenza l’onore del proprio
lavoro usi gli interstizi che rimangono nell’università iper-
organizzata dal big business e dal big government per creare
zone di resistenza e gettare – o conservare – il seme di
un’università pubblica fondata sul dialogo e sulla solidarietà.
Charte de la désexcellence , adattamento di Maria Chiara Pievatolo,
https://www.roars.it/online/un-antidoto-al-feticismo-delleccellenza-la-carta-per-
lineccellenza/
Nel frattempo