Esperienze innovative nell'industria delle lingue. Presentazione di Andrea Spila e Marco Cevoli in occasione della Giornata del Traduttore 2016, Pisa, 14-15 ottobre 2016.
Incontro organizzato dal Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Piemonte Orientale al Forum di omegna, per la seconda settimana del sociale. Interventi di Samuel Piana (delegato VCO Movimento giovnai Imprenditori), Andrea Del Duca (direttore di Ecomuseo del lago d'Orta e Mottarone), Nellea Cafagna e Davide Cristina (Parco della Fantasia e Forum Omegna), Andrea Avogadro e Daniele Bottoni (Coworking) e Luca Ciurleo, antropologo.
"Mondo che cambia.. ricchezza che cambia lavoro che cambia.
Serve un panorama.. con un acquarello di parole.. una sintesi..
In quel panorama chi collabora esiste.. gli altri .. che fanno ?
La sopravvivenza: intellettuale.. economica.. politica culturale.. diventa un problema..
La comunicazione in tutte le sue forme apre possibilità.. rendiamocene conto..!
La collaborazione attraverso le tecnologie.. è la risposta..? "
GDA
Esperienze innovative nell'industria delle lingue. Presentazione di Andrea Spila e Marco Cevoli in occasione della Giornata del Traduttore 2016, Pisa, 14-15 ottobre 2016.
Incontro organizzato dal Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Piemonte Orientale al Forum di omegna, per la seconda settimana del sociale. Interventi di Samuel Piana (delegato VCO Movimento giovnai Imprenditori), Andrea Del Duca (direttore di Ecomuseo del lago d'Orta e Mottarone), Nellea Cafagna e Davide Cristina (Parco della Fantasia e Forum Omegna), Andrea Avogadro e Daniele Bottoni (Coworking) e Luca Ciurleo, antropologo.
"Mondo che cambia.. ricchezza che cambia lavoro che cambia.
Serve un panorama.. con un acquarello di parole.. una sintesi..
In quel panorama chi collabora esiste.. gli altri .. che fanno ?
La sopravvivenza: intellettuale.. economica.. politica culturale.. diventa un problema..
La comunicazione in tutte le sue forme apre possibilità.. rendiamocene conto..!
La collaborazione attraverso le tecnologie.. è la risposta..? "
GDA
Social & Business Networking.
Andrea Genovese Ceo & Founder 7th Floor,
Free Business Magazine in Italy.
Share your vision for the future.
http://www.7thfloor.it
Presentazione docenti sul web e l'introduzione digitale nel design didattico Matteo Adamoli
Presentazione fatta ai docenti delle scuole medie Don Bosco di Verona riguardante le tematiche del web e dell'introduzione dei dispositivi digitali negli spazi didattici e nel design di apprendimento.
Il valore del digitale | Quattro chiacchiere sulla ReteMatteo Troìa
Slide sull'introduzione ai corsi di informatica (di base e indirizzati ad internet e ai social network) che ho tenuto nel periodo di marzo - maggio 2014.
RUPEXTRE 2013, rassegna di residenze artistiche organizata da Arterìa, ha come tema l'ETERE. Le slides affrontano le relazione tra ETERE e RETE partendo dal processo di candidatura di Matera 2019 e sfociando in OpenData e OpenStreetMap nella città dei Sassi.
IX Summit Italiano
di Architettura dell’Informazione Bologna 23 – 24 ottobre 2015
dall’ascolto
alla progettazione
Il percorso del senso: persone contesti e signi cati
Il IX Summit Italiano di Architettura dell’Informazione vuole essere un momento di crescita e di confronto per la comunità di pratica italiana. Portiamo avanti con convinzione il percorso di ibridazione professionale iniziato da chi ci ha preceduto, aprendoci all’ascolto e facendo di questa pratica un tratto identitario della nostra rete: saper ascoltare gli utenti per progettare meglio e, con lo stesso spirito, rimanere aperti
a stimoli esterni, discipline complementari all’architettura dell’informazione.
Architecta vuole continuare ad essere un’associazione plurale nei suoi interpreti e capillare sul territorio, proponendo e organizzando percorsi di formazione ed eventi di divulgazione ma soprattutto ascoltando e, il psupportando le attività dei propri soci. Il 2016 sarà un anno importante per Architecta che culminerà con la celebrazione dei primi dieci anni di attività dell’associazione e il X Summit Italiano.
Un invito a collaborare e a rimanere in ascolto.
Il board di architecta
L’impegno di OGC per gli standard e la loro divulgazione: benefici per la dif...Andrea Borruso
Si è fatta e si fa divulgazione sugli OpenGeoData? C'è una consapevolezza del valore "vero" che hanno per un cittadino, per un'azienda, per un decisore, per il paese? Noi pensiamo che sugli OpenGeoData ancora manchi lo sforzo culturale fatto sugli OpenData. Realizzarlo può contribuire in modo sostanziale ad evitare che fare OpenGeoData non rimanga soltanto una moda, un sfogo per il "geogeek" e un obbligo normativo.
Questo convegno è una grande occasione - vista la presenza di tecnici specializzati, riviste di settore, grandi e piccole aziende della geomatica, decisori e politici, blogger, geogeek, cittadini - per dare una vasta eco al tema, verificarne i presupposti e proporre un'azione a supporto di una crescita diffusa di una consapevolezza sul tema.
Social & Business Networking.
Andrea Genovese Ceo & Founder 7th Floor,
Free Business Magazine in Italy.
Share your vision for the future.
http://www.7thfloor.it
Presentazione docenti sul web e l'introduzione digitale nel design didattico Matteo Adamoli
Presentazione fatta ai docenti delle scuole medie Don Bosco di Verona riguardante le tematiche del web e dell'introduzione dei dispositivi digitali negli spazi didattici e nel design di apprendimento.
Il valore del digitale | Quattro chiacchiere sulla ReteMatteo Troìa
Slide sull'introduzione ai corsi di informatica (di base e indirizzati ad internet e ai social network) che ho tenuto nel periodo di marzo - maggio 2014.
RUPEXTRE 2013, rassegna di residenze artistiche organizata da Arterìa, ha come tema l'ETERE. Le slides affrontano le relazione tra ETERE e RETE partendo dal processo di candidatura di Matera 2019 e sfociando in OpenData e OpenStreetMap nella città dei Sassi.
IX Summit Italiano
di Architettura dell’Informazione Bologna 23 – 24 ottobre 2015
dall’ascolto
alla progettazione
Il percorso del senso: persone contesti e signi cati
Il IX Summit Italiano di Architettura dell’Informazione vuole essere un momento di crescita e di confronto per la comunità di pratica italiana. Portiamo avanti con convinzione il percorso di ibridazione professionale iniziato da chi ci ha preceduto, aprendoci all’ascolto e facendo di questa pratica un tratto identitario della nostra rete: saper ascoltare gli utenti per progettare meglio e, con lo stesso spirito, rimanere aperti
a stimoli esterni, discipline complementari all’architettura dell’informazione.
Architecta vuole continuare ad essere un’associazione plurale nei suoi interpreti e capillare sul territorio, proponendo e organizzando percorsi di formazione ed eventi di divulgazione ma soprattutto ascoltando e, il psupportando le attività dei propri soci. Il 2016 sarà un anno importante per Architecta che culminerà con la celebrazione dei primi dieci anni di attività dell’associazione e il X Summit Italiano.
Un invito a collaborare e a rimanere in ascolto.
Il board di architecta
L’impegno di OGC per gli standard e la loro divulgazione: benefici per la dif...Andrea Borruso
Si è fatta e si fa divulgazione sugli OpenGeoData? C'è una consapevolezza del valore "vero" che hanno per un cittadino, per un'azienda, per un decisore, per il paese? Noi pensiamo che sugli OpenGeoData ancora manchi lo sforzo culturale fatto sugli OpenData. Realizzarlo può contribuire in modo sostanziale ad evitare che fare OpenGeoData non rimanga soltanto una moda, un sfogo per il "geogeek" e un obbligo normativo.
Questo convegno è una grande occasione - vista la presenza di tecnici specializzati, riviste di settore, grandi e piccole aziende della geomatica, decisori e politici, blogger, geogeek, cittadini - per dare una vasta eco al tema, verificarne i presupposti e proporre un'azione a supporto di una crescita diffusa di una consapevolezza sul tema.
Motori di ricerca, SEO e PPC per traduttori e interpreti. Come farsi pubblici...Andrea Spila
Il seminario è rivolto ai traduttori ed interpreti che hanno un proprio sito professionale (o intendono crearne uno nel prossimo futuro) e che desiderano conoscere le tecniche e gli strumenti per migliorare la propria visibilità sul web, ottenendo un posizionamento naturale migliore sui motori di ricerca o promuovendosi tramite annunci a pagamento con campagne pubblicitarie mirate, con investimenti estremamente ridotti. Il seminario può inoltre offrire nozioni utili per tutti i traduttori e interpreti che intendano migliorare le proprie competenze di traduzione per il web (servizi SEO e PPC per i propri clienti).
56. Lezioni apprese
1. Iniziativa di un singolo che diventa progetto
compiuto
2. Iniziativa innovativa, che colma un vuoto
3. Iniziativa che è in grado di trasformarsi,
seguendo le esigenze del mercato
74. Lezioni apprese
1. È facile avere un’idea. Il difficile è realizzarla.
2. Come traduttori, dovremmo essere abituati a
gestire progetti a distanza. Tuttavia, il contatto
umano è ancora essenziale.
3. È facile far sviluppare un’idea. Il difficile è la
commercializzazione.
84. Tecnologia o impegno sociale?
Ognuno di noi ha un sogno, una
cattedrale da costruire
Nessuna cattedrale si costruisce
da soli
Con i nostri mattoni possiamo
contribuire a un mondo migliore
E SOPRATTUTTO
Quando scopriamo quanto valiamo,
quando smettiamo di lamentarci,
di dare la colpa al mondo
esterno, quando apprezziamo
quello che siamo e sappiamo
fare si aprono per noi enormi
opportunità
Le tecnologie ci aiutano a
realizzare i nostri sogni
Le tecnologie ci permettono di
collaborare
Le tecnologie ci permettono di
comunicare a livello mondiale,
abbattendo frontiere
E SOPRATTUTTO
Le tecnologie possono essere
alleate fondamentali per
crescere ed essere felici, a
condizione di non temerle e di
saperle usare per il nostro e
altrui bene
85. “The world will become only as great a
place to live in as we make it. And, for
that, the world needs us. It needs us to
get invested. It needs us to be more
grateful. It needs us to take things
personally! And, I know together we
can make it happen. I know wherever
you’ll go; you’ll stand for change, for
peace, for justice, for equality, for each
other, and for a better tomorrow.
You’ll put in your brick. I know. I
know.”
― Sharad Vivek Sagar
86. The more time you spend outside of your
comfort zone, the larger your comfort
zone becomes.
❝
87. Grazie.
Andrea Spila
Mi potete anche contattare
qui
andrea.spila@gmail.com
https://www.facebook.com/a
ndrea.spila
www.andreaspila.wordpress.
com
https://twitter.com/andrea
spila
Ci sono domande?
Editor's Notes
Buongiorno a tutti,
Perché dovremmo uscire dal guscio? In fondo piace a tutti essere nella propria comfort zone, o no?
Che cos'è la comfort zone?
"Where our uncertainty, scarcity and vulnerability are minimized — where we believe we’ll have access to enough love, food, talent, time, admiration. Where we feel we have some control." (Brené Brown)
Che cos'è l'industria delle lingue?
"L'industria linguistica comprende servizi e prodotti relativi ai settori della traduzione, della revisione di testi, dell'interpretariato, della localizzazione di software, CD-Rom, DVD e videogiochi, della internazionalizzazione di siti web, della sottotitolazione e del doppiaggio, delle tecnologie per la traduzione, dell'insegnamento delle lingue, della gestione terminologica, della terminografia e della lessicografia."
GALA
https://www.gala-global.org/industry/industry-facts-and-data
The size of the overall global language industry in 2016 is estimated at $40 Billion (USD), with estimates of up to $45 Billion by 2020 2
The projected growth rate is 6.5-7.5% annually through 2018 3
The size of the language technology industry is estimated at €29 Billion
Services can include translation – including machine translation – transcreation, localization and localization engineering, dubbing, voice-over, and narration for audio and video content, desktop publishing, consulting, and more.
Buongiorno a tutti,
Perché dovremmo uscire dal guscio? In fondo piace a tutti essere nella propria comfort zone, o no?
Che cos'è la comfort zone?
"Where our uncertainty, scarcity and vulnerability are minimized — where we believe we’ll have access to enough love, food, talent, time, admiration. Where we feel we have some control." (Brené Brown)
Che cos'è l'industria delle lingue?
"L'industria linguistica comprende servizi e prodotti relativi ai settori della traduzione, della revisione di testi, dell'interpretariato, della localizzazione di software, CD-Rom, DVD e videogiochi, della internazionalizzazione di siti web, della sottotitolazione e del doppiaggio, delle tecnologie per la traduzione, dell'insegnamento delle lingue, della gestione terminologica, della terminografia e della lessicografia."
GALA
https://www.gala-global.org/industry/industry-facts-and-data
The size of the overall global language industry in 2016 is estimated at $40 Billion (USD), with estimates of up to $45 Billion by 2020 2
The projected growth rate is 6.5-7.5% annually through 2018 3
The size of the language technology industry is estimated at €29 Billion
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Buongiorno a tutti,
Perché dovremmo uscire dal guscio? In fondo piace a tutti essere nella propria comfort zone, o no?
Che cos'è la comfort zone?
"Where our uncertainty, scarcity and vulnerability are minimized — where we believe we’ll have access to enough love, food, talent, time, admiration. Where we feel we have some control." (Brené Brown)
Che cos'è l'industria delle lingue?
"L'industria linguistica comprende servizi e prodotti relativi ai settori della traduzione, della revisione di testi, dell'interpretariato, della localizzazione di software, CD-Rom, DVD e videogiochi, della internazionalizzazione di siti web, della sottotitolazione e del doppiaggio, delle tecnologie per la traduzione, dell'insegnamento delle lingue, della gestione terminologica, della terminografia e della lessicografia."
GALA
https://www.gala-global.org/industry/industry-facts-and-data
The size of the overall global language industry in 2016 is estimated at $40 Billion (USD), with estimates of up to $45 Billion by 2020 2
The projected growth rate is 6.5-7.5% annually through 2018 3
The size of the language technology industry is estimated at €29 Billion
Services can include translation – including machine translation – transcreation, localization and localization engineering, dubbing, voice-over, and narration for audio and video content, desktop publishing, consulting, and more.
Questo intervento è teso a smuovere le coscienze, dare qualche spunto a chi è in cerca di risposte sul grande vero quesito: "che cosa voglio fare da grande".
Quanti di voi siete interessati a diventare traduttori "da grandi"? Potete alzare la mano?
La brutta notizia è questa: il traduttore è morto.
No, aspettate: il traduttore "antico", "convenzionale"...
...quello che usava la Lettera 22...
...che accumulava dizionari e cataloghi per costruirsi una biblioteca di riferimento...
...quello che soffriva da solo, in silenzio...
Ma c’è anche un altro traduttore
...quello che abbraccia la tecnologia, che si mantiene aggiornato...
...quello che comprende che gli strumenti informatici usati nel modo giusto servono ad agevolare il lavoro, non a complicarlo...
...quello che non vive più in una torre d'avorio, ma frequenta eventi di networking, socializza, partecipa a congressi, convegni, come questo...
E il traduttore ha anche scoperto che il suo lavoro ha un impatto sociale e che tale impatto si può coltivare e ampliare. Il traduttore scopre che può guardare oltre, essere un protagonista delle proprie scelte e del mondo in cui vive.
Probabilmente qualcuno di voi conoscerà già la storia dei tre uomini che lavorano in una cava dove estraggono pietre. Il primo è disperato, dice che non fa altro tutto il giorno che spaccare pietre e dargli la forma di mattoni. Il secondo sorride, dice che lui lavora tutto il giorno per dare un alloggio e cibo alla sua famiglia. E il terzo...
Il terzo è entusiasta, anche lui è lì che spacca pietre, ma quando gli si chiede che fa dice: "Costruisco una grande cattedrale".
È il traduttore che ha una visione, che guarda oltre i mattoncini che produce tutti i giorni, per crescere come professionista, ma anche come individuo che fa parte di un contesto sociale più ampio.
Oggi racconteremo storie di linguisti che stanno costruendo cattedrali e ne sono consapevoli.
Questo traduttore ha dinanzi a sé un cammino ancora lungo.
I due assi lungo i quali snoderemo questa presentazione sono la tecnologia e il sociale. La tecnologia come forza che ci obbliga a cambiare, a restare sempre allerta. E il sociale come aspetto chiave di una professione che, nella sua essenza, colma i divari, avvicina, unisce le persone, il sociale come carburante imprescindibile, quello che dà un senso al nostro lavoro, che impedisce che ci sentiamo meri esecutori, criceti in una ruota, spaccatori di pietre.
Abbiamo scelto alcuni testimoni importanti per introdurre questi due grandi temi che tanto influenzano il nostro lavoro. E che sono strettamente interconnessi e integrati tra loroIniziamo con una citazione di Jack Kornfield, maestro di mindfulness, una disciplina che ci esorta a trasformare noi stessi prima di provare a cambiare il mondo. Dice Kornfield: "Quando osserviamo ciò che accade nel mondo, la realtà ci può apparire impossibile da affrontare, e a volte lo è: i cambiamenti climatici, le diseguaglianze economiche, il razzismo, la povertà, le carceri, l'ingiustizia infinita, la guerra infinita, sono tutte cose che le moderne tecnologie non sono riuscite a fermare: Internet, le nanotecnologie e le biotecnologie non sono riuscite a fermarle, perché ciò di cui abbiamo bisogno per uguagliare questo sviluppo esteriore è lo sviluppo interiore del cuore umano: comprendere la nostra interdipendenza, apprendere la compassione per noi stessi e per tutti gli esseri viventi."Vedremo tra poco esempi di imprese linguistiche che hanno adottato questo approccio e che hanno un reale impatto sociale.
A proposito di interconnessione e interdipendenza Desmond Tutu, premio Nobel per la Pace, lo esprime così, semplicemente: « In Africa, quando si chiede a qualcuno ‘Come stai?’ si ottiene una risposta al plurale, anche se ci si era rivolti a una persona sola. Un uomo ti può rispondere ‘Stiamo bene’ o ‘Non stiamo bene’: lui stesso magari starà piuttosto bene ma sua nonna no, dunque non sta bene neanche lui (…). L’essere umano solitario, isolato, è una vera e propria contraddizione in termini ».
Fortunatamente stiamo prendendo sempre più consapevolezza della nostra interconnessione a livello globale.
Oggi racconteremo anche di storie che parlano di questa consapevolezza e del nostro ruolo nella società.
(Qui vediamo alcuni raccoglitori di arance di Rosarno, il loro benessere ci riguarda, anzi meglio: il loro benessere è il nostro benessere)
Fra le persone che studiano da anni l’influsso della tecnologia sulla società, ho scelto Ray Kurzweil per sottolineare un aspetto fondamentale della rivoluzione tecnologica che ci circonda: la velocità. Immagino che conosciate Ray Kurzweil. Per chi non lo conosce, è un inventore (uno degli inventori dell’OCR, fra l’altro), ricercatore, scienzato e “futurologo”, nel senso che si è lanciato in più occasioni in esercizi degni di Nostradamus, prevedendo gli sviluppi della tecnologia e i suoi effetti su di noi. Predisse che il computer avrebbe sconfitto l’uomo a scacchi, sbagliandosi di un anno (successe un anno prima, nel 1997, rispetto al 1998 da lui predetto). Senza entrare nei dettagli più controversi della persona (il fatto che assume oltre un centinaio di integratori al giorno per allungare la vita fino a quando il suo cervello potrà essere riversato in una nube di nanobot e quindi diventare immortale)...
...soffermiamoci sul fatto che Kurzweil ha identificato 3 aree che avranno un impatto enorme sulla società, anzi, lo stanno già avendo: la genetica, la nanotecnologia e la robotica. La robotica intesa come intelligenza artificiale dotata di corpo. Senza arrivare ai robot che ci ruberanno il lavoro, un effetto di questi sviluppi lo stiamo già vivendo: moltissime traduzioni che prima ci venivano richieste “solo per avere un’idea del testo”, oggigiorno vengono richieste ai traduttori automatici generalisti presenti in rete. Ma se questo nuovo paradigma tecnologico da un lato screma il mercato, dall’altro offre nuove opportunità, come...
..Anna. Che cosa c’entra l’intelligenza artificiale con il nostro ruolo di traduttori? C’entra, eccome! Per illustrare l’evoluzione da traduttore vecchio a traduttore nuovo abbiamo deciso di presentarvi vari casi reali. Il primo riguarda Anna.
Tay, il chatbot di Microsoft che è stato ritirato dopo un giorno perché usava frasi naziste e parolacce
Un chatbot che fa la parodia di Trump
Tempo fa vidi un’offerta di lavoro su LinkedIn. Fra parentesi, anche se siamo occupati a tempo pieno, osservare il mercato del lavoro è un ottimo modo per capire “che aria tira”, anche in vista delle abilità che dovremmo sviluppare nel nostro processo di formazione continua. In quest’offerta si cercava un “linguista computazionale”...
...Con delle caratteristiche ben precise: “una solida conoscenza della struttura del linguaggio”, capacità di “pianificazione, gestione del tempo, abilità commerciali” (siamo noi, no?). Si richiedeva esperienza nel campo delle tecnologie di linguaggio naturale, che potremmo non conoscere, ma nel complesso era un profilo che corrisponde abbastanza a un certo tipo di traduttore...
Ma che cosa fa il “linguista computazionale” di questo annuncio: deve usare le sue conoscenze linguistiche (in questo caso l’annuncio era per madrelingua tedeschi) per costruire “elementi e soluzioni” in linguaggio naturale… ancora non è chiarissimo, ma lo sarà fra poco...
...qual è il candidato ideale? Vediamo che buona parte dei requisiti coincide con quelli che possiede un traduttore con seri studi di linguistica alle spalle, ma… c’è un grosso “ma”: si richiede un alto livello in almeno un linguaggio di programmazione, Java, Groovy o Python… e tutto questo per che cosa?
Per “animare” Anna.
Penso l’abbiate riconosciuta. Anna è un chatbot, fra l’altro andato in pensione circa un anno fa, dopo 10 anni di onorato servizio, in cui ha fornito informazioni in 21 lingue su un sito visitato annualmente da milioni di persone…
https://chatbotsmagazine.com/the-complete-beginner-s-guide-to-chatbots-8280b7b906ca#.mxmu14oai
Il mercato dei bot è uno degli esempi più chiari della convergenza fra linguistica, informatica e servizio al cliente. Oggigiorno esistono bot per realizzare infinità di operazioni… presumo che gli utenti Mac qui dentro (chi siete? palesatevi!) conosceranno bene...
...Siri.
Chiaramente la tecnologia è ancora perfettibile… ma non ci dobbiamo preoccupare, il futuro è roseo, come professionisti, esperti linguisti, ma anche come utenti, purché...
...non indulgiamo troppo alla tecnologia… altrimenti i rischi sono noti e ampiamente documentati.
Il nostro secondo esempio è quello dei Dragomanni, che alcuni di voi conosceranno...
I Dragomanni sono nati da un'idea di Daniele Gewurz, collega traduttore e matematico, che ha fondato questa (non) casa editrice gestita da traduttori per curare, tradurre, rivedere e pubblicare testi in formato di e-book. È un'esperienza interessante sia dal punto di vista tecnologico (la creazione di libri elettronici, la collaborazione online), sia dal punto di vista più ampio della visione. Ancora una volta, le relazioni tra i traduttori e il loro ruolo sociale. Collaborazione, anche con figure professionali diverse. Visibilità della professione grazie alla capacità di gestire in autonomia tutta la filiera editoriale.
Ho parlato in questi giorni con una delle animatrici dei Dragomanni, Marta Graziani, che ha avviato nel 2014 una collana dedicata ai testi teatrali, Dragomanni Teatro. Parola chiave, più volte ripetuta: collaborazione. Tra cui anche con Strade, il sindacato dei trad. editoriali, per la parte contrattuale.
La collaborazione online fa uso di Skype, e-mail e software collaborativi come Asana. (Trad. sono a Londra, Madrid, Messico, Argentina)...
Marta mi dice: "Le persone devono trovare la bellezza in quello che fanno". Ancora una volta il cuore, lo sguardo che va oltre il mattoncino.
Parliamo anche della parte economica e promozionale. Hanno creato un video promozionale per l'opera teatrale "Il signor Ye ama i draghi" di Paco Bezerra.
"Facciamo una cosa coraggiosa, non ci limitiamo a tradurre. È la storia che ce lo richiede: saper fare altre cose, curare tutta la filiera, è fondamentale per capire e migliorare il prodotto editoriale". Il traduttore diventa protagonista, supera i limiti e assume un ruolo di promozione dell'editoria, nella nuova forma degli e-book. Autoproduzione, autopromozione, in una parola autonomia...
Da un progetto collaborativo di European School of Translation e Dragomanniè nato l’ebook Sul treno per Dovevuoiandaretu. Storie per bambini e ragazzi da mondi vicini e lontani (Narcissus.me, luglio 2013). Un’antologia di testi per bambini e ragazzi che vi farà scoprire o riscoprire ventitré autori di lingua inglese, tedesca, nederlandese, francese e spagnola, vi porterà in Irlanda, Inghilterra, Scozia, Stati Uniti, Canada, Germania, Austria, Olanda, Francia, Spagna, Perù e vi farà viaggiare fra Ottocento e Novecento, con un salto nel Siglo de Oro spagnolo e un ritorno alla contemporaneità.
Racconti, brani da romanzi, ballate, fiabe, poesie, saghe e un testo teatrale destinati a un pubblico di bambini e ragazzi, ai genitori e agli educatori, trasportati in italiano e in un dialetto (il genovese) da diciotto traduttori/redattori/revisori/impaginatori/editori, che dedicano il loro lavoro all’Associazione Genitori Ematologia Oncologia Pediatrica – A.G.E.O.P. Ricerca Onlus.
Ho anche parlato con Daniele del futuro dei Dragomanni:
I Dragomanni, oltre alle iniziative teatrali di cui ti
ha parlato Marta, stanno attraversando un momento di difficoltà
tecnica. Come forse avrai notato, il nostro sito è morto da qualche
mese, il che non aiuta tutto il resto (ed essendo un'attività a cui
dedichiamo il non-esattamente-copioso tempo libero, non abbiamo un
team di tecnici al lavoro giorno e notte per provvedere a queste
cose). Quindi alcuni progetti e idee sono rimasti in attesa.
Conto che entro questo mese rifunzioni tutto, e ci sono sia singoli
testi che aspettano di partire (o di arrivare), sia proposte più
vaghe, ma soprattutto un'idea a più ampio respiro che spero possa
decollare nei prossimi mesi.
Inoltre, anche sulla scia dei Dragomanni Teatro, dovrebbe partire
un'articolazione in collane delle uscite vecchie e nuove dei
Dragomanni: raccolte di racconti, narrativa di “genere”, saggistica...
Poi altre cose collaterali ma importanti, come una maggior
attenzione agli aspetti “social”, che sono indispensabili per un
progetto di questo tipo. Un aspetto di cui parliamo da tempo, e che
forse varrebbe la pena di considerare sul serio, è quello di prevedere
anche la versione cartacea, “on demand”, dei testi dragomannici.
Qualche rara volta qualcuno ha scritto per chiedere se esisteva;
bisognerà pensare se varrà la pena lavorarci.
Quindi: per ora non si pensa a levare formalmente il “non”, ma a
darsi più da fare per farsi vedere (e comprare!), quello senz'altro.
Il prossimo esempio è un caso di imprenditoria, un progetto a cui abbiamo avuto la fortuna di partecipare. Si tratta della conversione da cartaceo a digitale di un dizionario, il DCL, Dizionario delle Combinazioni Lessicali.
Francesco Urzì, laureato in Glottologia all’Università di Messina, dal 1982 al 2014 ha lavorato come traduttore e revisore al Parlamento europeo. Nel 2009 pubblica il Dizionario delle Combinazioni Lessicali, primo dizionario di collocazioni ad essere pubblicato per la lingua italiana.
Il DCL permette, partendo da un sostantivo, da un verbo o un avverbio (la "base"), di reperire la parola che con la base forma una combinazione frequente o consolidata dall'uso. È uno strumento utilissimo per tutti coloro che vogliono scrivere correttamente e con proprietà di linguaggio. Presenta 6.700 lemmi e oltre 110.000 combinazioni tratte dall'italiano realmente utilizzato.
Dopo il successo della prima edizione cartacea pubblicata nel 2009, l'autore, Francesco Urzì, decide di allestire una versione digitale dell'opera, chiedendo a noi di Qabiria di assisterlo nella stesura delle specifiche, nella gestione del progetto e nei rapporti con gli sviluppatori. La storia del DCL è molto interessante e ve la racconto nei dettagli
Per quanto riguarda il lavoro svolto da noi di Qabiria, traduttori con il pallino dell’informatica, dopo una prima fase di analisi dell'opera e delle esigenze del cliente, abbiamo redatto le specifiche tecniche dell'applicazione e individuato il framework appropriato per lo sviluppo del progetto (una soluzione open source chiamata TemaTres).
Successivamente abbiamo assistito gli sviluppatori e coordinato le comunicazioni e il progetto, che è stato portato a termine fra Argentina, Italia e Spagna. Il dizionario è stato integrato all'interno del sito del cliente, in WordPress, e lanciato a metà del 2014...
...con una serie di funzionalità e un aspetto grafico all'altezza dei migliori prodotti lessicografici di tipo analogo disponibili sul mercato.
Quindi, riassumendo, il progetto ha visto l’interazione fra quattro interlocutori diversi: il protagonista, Francesco Urzì, io e il mio socio per la gestione, Diego Ferreyra di TemaTres e infine l’agenzia Nexnova che ha integrato l’applicazione all’interno del sito esistente.
Traducendo questi profili vediamo che ancora una volta linguisti e programmatori insieme possono raggiungere ottimi risultati.
In sostanza,
Social Marketing, ossia il marketing delle non profit e delle aziende che hanno un impatto sociale.
Le Società Benefit sono una nuova forma giuridica di impresa, introdotta in Italia con la legge 28 dicembre 2015, n. 208 (commi 376-384) entrata in vigore dal primo Gennaio 2016. La Società Benefit garantisce una solida base per allineare la missione e creare valore condiviso nel lungo termine, oltre a proteggere la missione dell’azienda in caso di entrata di nuovi investitori, cambi di leadership e passaggi generazionali. La Società Benefit offre maggiore flessibilità e solidità in caso di vendita e prepara le aziende perché mantengano la loro missione dalla fase di startup alla quotazione in borsa.
Le Società Benefit (SB) rappresentano una evoluzione del concetto stesso di azienda. Mentre le società tradizionali esistono con l’unico scopo di distribuire dividendi agli azionisti, le società benefit sono espressione di un paradigma più evoluto: integrano nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera. Una Società Benefit è un nuovo strumento legale che crea una solida base per l’allineamento della missione nel lungo termine e la creazione di valore condiviso. La società benefit proteggono la missione attraverso aumenti di capitale e cambi di leadership, creano una maggiore flessibilità nel valutare i potenziali di vendita e consentono di mantenere la missione anche in caso di passaggi generazionali o quotazione in borsa. Non si tratta di Imprese Sociali o di una evoluzione del non profit, ma di una trasformazione positiva dei modelli dominanti di impresa a scopo di lucro, per renderli più adeguati alle sfide e alle opportunità dei mercati del XXI secolo. Dal gennaio 2016 l’Italia ha introdotto, prima in Europa e prima al mondo fuori dagli USA (dove la forma giuridica di Benefit Corporation, equivalente alla Società Benefit italiana, è stata introdotta dal 2010 e ora esiste in 31 Stati), la Società Benefit per consentire a imprenditori, manager, azionisti e investitori di proteggere la missione dell’azienda e distinguersi sul mercato rispetto a tutte le altre forme societarie attraverso una forma giuridica virtuosa e innovativa.
Worldways has helped more than 150 clients on 5 continents change the way people behave when it comes to health, environmental, economic and social behavior. From lifting people from poverty, reducing racial and ethnic disparities in health status, conserving scarce natural resources and promoting healthy lifestyles, their work has been recognized as a catalyst for change. Their clients include government agencies, foundations, nonprofits and social enterprises exclusively. Worldways' multi-lingual, multi-cultural focus and progressive integration of digital and traditional approaches provides unparalleled experience in diverse communities.
In 2014, they contributed over $500,000 to nonprofits in pro-bono work and grants to advance their use of social marketing to bring about the positive change THEY seek in the world. Worldways looks forward to a day when socially conscious business behavior is the norm, and everyone is swapping tales about the good old days when it just wasn’t so!
Il mio terzo e ultimo contributo ai casi trattati oggi è un altro progetto che ci ha visti coinvolti personalmente. Si tratta di Allerglobal,
L’idea per questo progetto nasce nel 2009, dal racconto di un amico, molto preoccupato per un viaggio d’affari che doveva compiere in Ucraina. Affetto da una grave allergia alle arachidi, aveva paura di non riuscire a spiegare la sua condizione al personale dell’hotel e dei ristoranti del paese. Un problema legato alla comunicazione e alle lingue... di quelli che amiamo risolvere!
Ci venne così l’idea di creare Allerglobal.com: un servizio online gratuito che traduce automaticamente decine di allergie alimentari in praticamente tutte le lingue dell’Europa centrale e orientale. Dal sito si può creare una scheda personalizzata tascabile con le informazioni relative alle allergie dell’utente. La scheda si stampa, si infila nel portafogli ed è sempre a portata di mano quando si va al ristorante, all’hotel od ovunque sia necessario in un paese di cui non si conosce la lingua.
Anche questo è un esempio di sinergia, di collaborazione. La prima versione del servizio nasce in collaborazione con un programmatore indipendente, un amico, che ci aiuta a scrivere il codice PHP e ad allestire il sito. Dopo un primo prototipo che includeva le lingue più comuni, decidiamo di ampliare il database aggiungendo la maggior parte delle lingue dell’Europa centrale e orientale. Il servizio riscuote un certo successo e viene recensito su alcuni blog mediamente famosi, generando un discreto traffico. A quel punto decidiamo di cercare alcuni finanziatori per trasformare il sito in una app per smartphone. Si dà il caso che uno dei nostri clienti svolge attività di marketing on-line ed è interessato all’idea.
Nuovamente ci troviamo ad occupare il ruolo di project manager, lavorando a stretto contatto con il team di sviluppatori di una software house di San Marino, incaricata dello sviluppo vero e proprio. Scriviamo un documento con le specifiche del progetto, che viene usato come base per lo sviluppo, allo stesso tempo completiamo e facciamo tradurre l’elenco di allergeni ad altre lingue.
Il risultato è quello che vedete sullo schermo in questo momento. Una volta di più, essere traduttori non significa soltanto pensare a “come dire le cose”, ma significa mettersi nella pelle degli altri, sfruttare la nostra presunta maggiore apertura mentale per essere in grado di risolvere problemi che non esisterebbero in un contesto monolingue, chiuso.
Anche gli stessi utenti ci hanno fatto arrivare il loro parere. Siamo lieti di aver ricevuto centinaia di messaggi, molti complimenti, qualche critica per i cibi o le lingue mancanti e anche qualche... storia personale. Ci siamo resi conto che per chi soffre di allergie severe, un servizio come Allerglobal può rappresentare uno strumento prezioso per affrontare le vacanze con maggior serenità. Poter offrire un servizio di utilità sociale ci riempie di soddisfazione. È la dimostrazione che ci sono tanti modi originali ed intelligenti di utilizzare le conoscenze linguistiche e la passione per la tecnologia. Le buone idee funzionano sempre.
Per risolvere questi problemi nuovi è necessario avvalersi dell’aiuto di varie altre figure: figure tecnologiche, come abbiamo detto, quindi sviluppatori, programmatori, progettisti, ma anche e forse soprattutto profili commerciali, in grado di interpretare il mercato e di aiutarci a promuovere e vendere il prodotto o il servizio.
Allerglobal è stato per noi un importante banco di prova. Ci ha insegnato che il passaggio dall’idea alla realtà è irto di ostacoli, ma percorribile. La fase successiva, quella della diffusione, della promozione, è spesso sottovalutata, ma è fondamentale per il successo del progetto. È in tutto questo la componente umana, l’interazione fra le persone, la comunicazione, il sostegno reciproco, giocano ancora un ruolo preponderante e determinano in parte uguale, se non superiore, il successo dell’iniziativa.
Ho parlato con Lori Thicke, la fondatrice di TWB, passeggiando per le strade di Parigi...
Our Vision: A world where knowledge knows no language barriers.
Our Mission: To provide people access to vital knowledge in their language by:
Providing aid in humanitarian crisis response through translation and interpreting
Providing translation and simplification services that are culturally appropriate, accessible and open-source
Building language translation capacity at the local level
Raising awareness globally of language barriers
Lori Thicke: "For NGOs LANGUAGE is INNOVATION"
Durante la crisi di Ebola in Africa, si è vista l'importanza della comunicazione nell'ambito dell'educazione sanitaria nelle lingue africane locali, perché molti non parlano inglese
I TWB hanno trovato molti sostegni, sia per la parte tecnologica (il workplace dove si gestisce il project management è stato realizzato da Proz.com)...
Sia da parte di alcuni importanti partner
Nella discussione con Lori Thicke abbiamo anche parlato della sua azienda, Lexcelera, un LSP.Anche se l'attività dei TWB e del LSP sono separate, si stabiliscono dei circuiti virtuosi, sia in termini di tecnologie, sia in termini di conoscenza di altre realtà
Le nostre chiacchiere ci portano a fantasticare un progetto di mentoring per traduttori nei paesi in via di sviluppo. Ci diamo appuntamento a Parigi per parlarne...
Voglio chiudere questa storia con un breve cenno ai nostri Traduttori per la pace, TpP per gli amici. Nati nel 1999 e oggi presenti su FB e sul web.
Qualcuno vuole darci una mano?