"SONAVA INTANTO D'OGNI PARTE UN GRIDO" Fatti e personaggidel Risorgimento riminese
A cura delle classi terze della scuola secondaria di primo grado Agostino di Duccio – Miramare
Docenti: Lorella Camporesi, Isabella Gabellini, Danila Masini, Rosanna Menghi, Morena Rocchi
In occasione delle Celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, la classe III C della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Siziano (PV), ha ripercorso le tappe fondamentali dell’Unificazione italiana e gli eventi più significativi che hanno caratterizzato il nostro Paese in questi 150 anni.
Con questo documento ha sottolineato il contributo che i cittadini di Siziano hanno apportato partecipando attivamente alla costruzione della storia d’Italia.
Presentazione di un approfondimento didattico sugli sviluppi dello sport tra la fine dell'Ottocento e la Prima guerra mondiale. Si pone particolare attenzione al caso italiano e alle dinamiche legate alle discipline più popolari.
"SONAVA INTANTO D'OGNI PARTE UN GRIDO" Fatti e personaggidel Risorgimento riminese
A cura delle classi terze della scuola secondaria di primo grado Agostino di Duccio – Miramare
Docenti: Lorella Camporesi, Isabella Gabellini, Danila Masini, Rosanna Menghi, Morena Rocchi
In occasione delle Celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, la classe III C della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Siziano (PV), ha ripercorso le tappe fondamentali dell’Unificazione italiana e gli eventi più significativi che hanno caratterizzato il nostro Paese in questi 150 anni.
Con questo documento ha sottolineato il contributo che i cittadini di Siziano hanno apportato partecipando attivamente alla costruzione della storia d’Italia.
Presentazione di un approfondimento didattico sugli sviluppi dello sport tra la fine dell'Ottocento e la Prima guerra mondiale. Si pone particolare attenzione al caso italiano e alle dinamiche legate alle discipline più popolari.
"Profughi”. L’evacuazione verso la Val Rendena durante la guerra 1914-1918Sergio Primo Del Bello
Marzo Zulberti, "“Profughi”. L’evacuazione verso la Val Rendena durante la guerra 1914-1918"
Gruppo Culturale "Quatar sorele"
video relazione: https://vimeo.com/album/3625498/video/141384108
video recita illustrata: https://vimeo.com/150599086
Asiago, 26/09/2015
ITM Incontri Tra Montani - http://www.incontritramontani.it/
Istituto di Cultura Cimbra di Roana
"Montagne di guerra, montagne di pace"
fotografie: https://picasaweb.google.com/117290793877692021380/ITMAsiago2015?authuser=0&feat=directlink
Il 1943 a Bassano del Grappa, dalla caduta del regime fascista all'8 settembre.
Le drammatiche vicende legate al rastrellamento del Grappa hanno sempre concentrato l’attenzione e le ricerche degli storici: gli innumerevoli atti di violenza, le fucilazioni, le case saccheggiate e messe a fuoco, il terrore sistematicamente portato in tutto il territorio circostante il massiccio, fino alla tragica impiccagione di 31 giovani lungo i viali più belli di Bassano del Grappa sono stati, già dall’immediato dopoguerra, oggetto di appassionate ricostruzioni e meticolose indagini; queste ricerche, tuttavia, hanno finito col porre in secondo piano l'approfondimento di quanto accadeva nella città ai piedi del Grappa, durante i venti lunghi mesi della guerra di liberazione.
A gettare nuova luce su quanto accadeva in città dal 7 ottobre 1943 alla tragica estate del 1944, è però arrivata nel settembre 2011 la pubblicazione del diario del giovane bassanese Lino Camonico, che ha permesso di illuminare in modo del tutto immediato ed assolutamente diretto la vita quotidiana e gli eventi salienti di una Bassano diventata, in pochi mesi, un centro nevralgico del sistema di potere della R.S.I. ed arroventata da un clima di diffidenza ed intimidazioni crescenti; particolarmente prezioso, perché del tutto inedito, il diario ha permesso di delineare con precisione una fitta rete di relazioni personali, appuntamenti, confidenze, commenti, timori ed attese condivisi da un'intera generazione, così come i luoghi di ritrovo cittadini, le letture, il cinema e l’ascolto delle emittenti radio; il quadro della città, puntualmente descritto nel diario, lascia intravedere nettamente in che modo il castello di illusioni propagandistiche, minuziosamente costruito dal regime fascista, fosse definitivamente crollato anche a Bassano e come al suo posto, tra mille incertezze e domande quotidiane, cominciasse a costruirsi un’alternativa, non ancora politica, ma sicuramente già di ordine morale e civile. Il presente lavoro riprende proprio tale quadro, cercando di approfondirne soprattutto il contesto generale e l'evoluzione locale, per mettere al centro dell'indagine il dipanarsi delle principali vicende cittadine e ricostruire il mutare di prospettive ed attese; si concentra però solo sugli eventi relativi al 1943, in considerazione del Settantesimo anniversario del loro accadere: la caduta del regime fascista, l'8 settembre, l’occupazione tedesca della città, il ritorno del fascismo, le prime manifestazioni della Resistenza. Tenendo conto dell'ampio apparato di note che aveva accompagnato la pubblicazione del diario di Lino Camonico, sono state ulteriormente analizzate le pagine del Prealpe, il principale periodico cittadino, ed è stata scandagliata la ricca documentazione dell'Archivio Storico del Comune di Bassano del Grappa.
Questi documenti sono stati realizzati dall’alunna della classe 4°H del Liceo Scienze Umane Economico Sociale Fabio Besta di Milano, nell’anno scolastico 2017-2018, con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
"Profughi”. L’evacuazione verso la Val Rendena durante la guerra 1914-1918Sergio Primo Del Bello
Marzo Zulberti, "“Profughi”. L’evacuazione verso la Val Rendena durante la guerra 1914-1918"
Gruppo Culturale "Quatar sorele"
video relazione: https://vimeo.com/album/3625498/video/141384108
video recita illustrata: https://vimeo.com/150599086
Asiago, 26/09/2015
ITM Incontri Tra Montani - http://www.incontritramontani.it/
Istituto di Cultura Cimbra di Roana
"Montagne di guerra, montagne di pace"
fotografie: https://picasaweb.google.com/117290793877692021380/ITMAsiago2015?authuser=0&feat=directlink
Il 1943 a Bassano del Grappa, dalla caduta del regime fascista all'8 settembre.
Le drammatiche vicende legate al rastrellamento del Grappa hanno sempre concentrato l’attenzione e le ricerche degli storici: gli innumerevoli atti di violenza, le fucilazioni, le case saccheggiate e messe a fuoco, il terrore sistematicamente portato in tutto il territorio circostante il massiccio, fino alla tragica impiccagione di 31 giovani lungo i viali più belli di Bassano del Grappa sono stati, già dall’immediato dopoguerra, oggetto di appassionate ricostruzioni e meticolose indagini; queste ricerche, tuttavia, hanno finito col porre in secondo piano l'approfondimento di quanto accadeva nella città ai piedi del Grappa, durante i venti lunghi mesi della guerra di liberazione.
A gettare nuova luce su quanto accadeva in città dal 7 ottobre 1943 alla tragica estate del 1944, è però arrivata nel settembre 2011 la pubblicazione del diario del giovane bassanese Lino Camonico, che ha permesso di illuminare in modo del tutto immediato ed assolutamente diretto la vita quotidiana e gli eventi salienti di una Bassano diventata, in pochi mesi, un centro nevralgico del sistema di potere della R.S.I. ed arroventata da un clima di diffidenza ed intimidazioni crescenti; particolarmente prezioso, perché del tutto inedito, il diario ha permesso di delineare con precisione una fitta rete di relazioni personali, appuntamenti, confidenze, commenti, timori ed attese condivisi da un'intera generazione, così come i luoghi di ritrovo cittadini, le letture, il cinema e l’ascolto delle emittenti radio; il quadro della città, puntualmente descritto nel diario, lascia intravedere nettamente in che modo il castello di illusioni propagandistiche, minuziosamente costruito dal regime fascista, fosse definitivamente crollato anche a Bassano e come al suo posto, tra mille incertezze e domande quotidiane, cominciasse a costruirsi un’alternativa, non ancora politica, ma sicuramente già di ordine morale e civile. Il presente lavoro riprende proprio tale quadro, cercando di approfondirne soprattutto il contesto generale e l'evoluzione locale, per mettere al centro dell'indagine il dipanarsi delle principali vicende cittadine e ricostruire il mutare di prospettive ed attese; si concentra però solo sugli eventi relativi al 1943, in considerazione del Settantesimo anniversario del loro accadere: la caduta del regime fascista, l'8 settembre, l’occupazione tedesca della città, il ritorno del fascismo, le prime manifestazioni della Resistenza. Tenendo conto dell'ampio apparato di note che aveva accompagnato la pubblicazione del diario di Lino Camonico, sono state ulteriormente analizzate le pagine del Prealpe, il principale periodico cittadino, ed è stata scandagliata la ricca documentazione dell'Archivio Storico del Comune di Bassano del Grappa.
Questi documenti sono stati realizzati dall’alunna della classe 4°H del Liceo Scienze Umane Economico Sociale Fabio Besta di Milano, nell’anno scolastico 2017-2018, con il progetto di alternanza scuola lavoro e sono il frutto della consultazione, analisi ed elaborazione di documenti dell’archivio storico del Museo Martinitt e Stelline di Milano. Rappresentano fonti scritte di memoria del lavoro.
us13005 - Sceneggiatura "i ragazzi del '99"articolo9
Sceneggiatura del cortometraggio/documento sulla Grande Guerra realizzato dagli alunni della classe V/As del Liceo Artistico di Marcianise (Prov. di Caserta), con il Prof. Pasquale Damiano.
Realizzazione della classe 5a F del Liceo Classico "Cairoli" di Varese, coordinata dai docenti Brochetta e Guerraggio: una panoramica completa del primo conflitto mondiale dal punto di vista storico, artistico e letterario precede la lettura della guerra in funzione della memoria del passato (art. 9 della Costituzione italiana) per ricostruire la propria identità di cittadino in rapporto all'art.11 della Costituzione.
*US13055 Uno sguardo di oggi su una guerra di ieri
1. Uno sguardo di oggi su
una guerra di ieri
LAVORO SVOLTO DALLA CLASSE IIIB
DEL LICEO CLASSICO RENATO CARTESIO
SEDE DI VILLARICCA
2. Finalità del lavoro
La nostra ricerca si pone lo scopo di
sottolineare come una guerra su così
larga scala, quale è stata la Prima
Guerra Mondiale, abbia influito non
solo sui soldati che sono partiti per il
fronte, ma anche sulla povera gente
che è rimasta nei propri paesi a
lavorare e a lottare per la
sopravvivenza. In particolare ci siamo
voluti soffermare sulla nostra
cittadina, Villaricca e le zone
limitrofe.
3. La nostra ricerca
Per trovare notizie su ciò che ha
dovuto vivere la nostra cittadina
durante la Prima Guerra
Mondiale, abbiamo deciso di
avvalerci dell’ausilio della
Biblioteca comunale, che è stata
una fonte preziosa per le nostre
ricerche. Abbiamo sfogliato
moltissimi testi e ci siamo
catapultati in un’epoca che
sembrava tanto lontana dalla
nostra, ma che in realtà è molto
più vicina a noi di quanto
immaginassimo.
4. Militari caduti – Albo d’oro
Lo staff della Biblioteca ci ha
gentilmente concesso di consultare
l’Albo d’Oro dei Militari campani,
che sono stati vittime della guerra
del 1915-1918. In quelle pagine è
racchiuso tutto il dolore, la perdita
e la sofferenza che la guerra porta
con sé.
5. Il Monumento ai caduti di Villaricca
Nel 1919 il Consiglio
Comunale per
celebrare i 53 caduti di
Villaricca ha eretto una
lapide marmorea in
onore dei soldati.
6. La guerra di quelli che restavano
Come già detto ad apertura del lavoro, la guerra non si combatte solo sul
fronte, ma anche nelle campagne, nelle città, dove ci si trova a lottare
con la fame, la miseria. A tal proposito abbiamo ritrovato una serie di
ordinanze e provvedimenti presi dal Comune di Villaricca negli anni
compresi tra il 1915 e il 1919 volte ad arginare la situazione di emergenza.
8. I disertori
Non tutti, però, ebbero il coraggio di
adempiere al proprio dovere e di partire per il
fronte; a tal proposito abbiamo trovato la
lettera del figlio di un contadino che spiega le
ragioni drammatiche di tale scelta.
9. Conclusione
Questo lavoro ha coinvolto l’intero
gruppo classe sia fisicamente che
emotivamente. Abbiamo vissuto
momenti intensi, ricercando fra le
pagine di libri ormai logori e rovistando
fra vecchie foto. Sicuramente ora siamo
più consapevoli delle ripercussioni che la
guerra ha avuto sul nostro territorio e
delle tracce indelebili che ha lasciato in
coloro che l’hanno vissuta e nei loro figli.