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PROF. CIANCIABELLA SALVATORE
1.
L’HARDWARE
3.
LA
PROGRAMMAZIONE
2.
IL SOFTWARE
(presentazione generale)
CORSO DI TECNOLOGIE INFORMATICHE
FILM -
DOCUMENTARI
WWW.TECNOLOGIEINFORMATIKE.ALTERVISTA.ORG
Presentazione del corso
TEORIA E PRATICA
I CONCETTI DI BASE DELL’INFORMATICA: bit e byte, segnale analogico e digitale,
sistema binario, rappresentazione digitale dei dati (testi, immagini, video).
L'ARCHITETTURA DI UN PERSONAL COMPUTER. Il processore; la ALU, la CU.
Le periferiche di input/output. Le memorie. Classificazione delle memorie.
La memoria principale (RAM e ROM). Le memorie di massa. Memorie magnetiche,
ottiche, elettroniche. Le memorie del futuro.
PARTETEORICAPARTEPRATICAPROGRAMMA DEL CORSO (TEORIA + PRATICA)
IL SOFTWARE:
1. Introduzione al Software ( di Base, Applicativo, Proprietario e OpenSource )
2. Software Applicativo ( WORD, EXCEL, POWERPOINT );
3. Elementi di Programmazione: I diagrammi di flusso, Flowgorithm.
Introduzione al Software
Software di Base e Applicativo
Software Proprietario e Free Software
Obiettivi del modulo
Saper distinguere tra Software di Base e Applicativo
Conoscere le differenze fondamentali tra Software Proprietario e Free
Comprendere i motivi delle diverse versioni di software
Tipi di Software
Concetti teorici di base
IL SOFTWARE
È costituito dall’insieme dei programmi che forniscono le istruzioni necessarie per il funzionamento
dell’hardware e per svolgere tutte le operazioni che si possono eseguire con un computer.
Ogni sistema di elaborazione
per poter funzionare necessita
di Software:
• di Sistema (o di Base)
• Applicativo
IL SOFTWARE
SOFTWARE DI SISTEMA
Il software di sistema è costituito da una serie di programmi che ci permettono di interagire con la macchina,
che controllano il funzionamento del computer e che devono garantire l'esecuzione delle funzioni base come
il BIOS e il sistema operativo.
SOFTWARE DI SISTEMA
(o DI BASE)
IL SOFTWARE
Rappresentano lo strato di programmi più prossimo all’hardware. Fanno parte dei software di base:
• i Firmware (es. il BIOS);
• i Sistemi Operativi.
IL SOFTWARE
SOFTWARE DI SISTEMA
Il software di sistema è costituito da una serie di programmi che ci permettono di interagire con la macchina,
che controllano il funzionamento del computer e che devono garantire l'esecuzione delle funzioni base come
il BIOS e il sistema operativo.
SOFTWARE DI SISTEMA (o DI BASE)
Il Firmware è caratterizzato da un insieme di istruzioni integrate in un componente elettronico e non sono
modificabili dall’utente. Il più conosciuto è quello della scheda madre:
• il BIOS (Basic Input/Output System), ovvero il primo programma eseguito all’accensione.
IL SOFTWARE
SOFTWARE DI SISTEMA (o DI BASE)
SOFTWARE DI SISTEMA
Il software di sistema è costituito da una serie di programmi che ci permettono di interagire con la macchina, che
controllano il funzionamento del computer e che devono garantire l'esecuzione delle funzioni base come il BIOS e il
Sistema Operativo.
Il BIOS esegue la procedura di autodiagnostica
dei componenti del sistema ed abilita varie
periferiche.
Successivamente trasferisce il sistema operativo
dall’hard disk alla RAM, dove risiede fino allo
spegnimento del computer.
IL SOFTWARE
SOFTWARE DI SISTEMA (o DI BASE)
Un Sistema Operativo è un insieme di programmi che gestiscono e controllano le risorse e le attività del
computer interagendo con le unità hardware da un lato e con l'utente dall'altro.
Esempi di Sistemi Operativi
SOFTWARE DI SISTEMA
Esempi di sistemi operativi sono: Microsoft Windows, Mac OS, Linux, Android.
IL SOFTWARE
SOFTWARE DI SISTEMA (o DI BASE)
SOFTWARE APPLICATIVI
I software applicativi si riferiscono a ciò che comunemente chiamiamo programmi che hanno lo scopo di soddisfare
specifiche esigenze dell'utente, come scrivere, gestire dei dati, preparare una presentazione, studiare una lingua
straniera.
Programmi che sono stati sviluppati per consentire all'utente di svolgere
particolari compiti utilizzando il computer.
• Scrittura
• Elaborazione dati e rappresentazione grafica
• Presentazioni
• Apprendimento di una lingua straniera
IL SOFTWARE
SOFTWARE APPLICATIVI
SOFTWARE DI RETE e SOFTWARE DI SVILUPPO
- I SOFTWARE DI RETE permettono a gruppi di computer di comunicare tra loro.
- I SOFTWARE DI LINGUAGGIO consentono ai programmatori di scrivere e sviluppare i programmi traducendo
le istruzioni da loro trascritte in codice binario.
1. SOFTWARE DI SISTEMA (O DI BASE)
2. SOFTWARE APPLICATIVI
3. SOFTWARE DI RETE
4. SOFTWARE DI LINGUAGGIO
IL SOFTWARE
SOFTWARE FREEWARE e SHAREWARE
- I software freeware sono resi disponibili gratuitamente dagli sviluppatori
- I software shareware richiedono una modesta spesa per gli utenti
Oltre alla classificazione basata sui compiti svolti, i software possono essere definiti sulla base del METODO
DI DISTRIBUZIONE.
1. I PROGRAMMI PACCHETTIZZATI che sono sviluppati e venduti al dettaglio.
2. I SOFTWARE FREEWARE (o software di dominio pubblico) sono resi disponibili gratuitamente dagli
sviluppatori;
3. I SOFTWARE SHAREWARE, sono simili ai freeware ma in genere richiedono una modesta spesa per gli
utenti che trovano il programma soddisfacente.
IL SOFTWARE
DIVERSE VERSIONI DI UNO STESSO SOFTWARE
Uno stesso programma, ad esempio, può essere progettato per uso domestico (versione «HOME
EDITION») oppure per un uso professionale (versione «PROFESSIONAL EDITION»).
IL SOFTWARE
Concetti teorici di base
Software di sistema
Obiettivi del modulo
SAPER DESCRIVERE LE PRINCIPALI FUNZIONI DI UN SISTEMA OPERATIVO
ESSERE IN GRADO DI CITARE ALCUNI COMUNI SISTEMI OPERATIVI
IL SISTEMA OPERATIVO
È un insieme di programmi che gestiscono e controllano le risorse e le attività del computer, interagendo con le unità
hardware da un lato e con l’utente dall’altro.
Le FUNZIONI PRINCIPALI svolte dal Sistema Operativo sono:
• fornire e gestire l’interfaccia tra il computer e l’uomo
• gestire le risorse del sistema e organizzare tutte le comunicazioni tra l’hardware e le applicazioni
SOFTWARE DI SISTEMA
IL SISTEMA OPERATIVO
• Il sistema operativo è il software più importante presente sul computer
• Senza un sistema operativo, nessun computer sarebbe in grado di funzionare
• Tra i sistemi operativi più noti ricordiamo:
 l’MS DOS, Unix, Windows (in tutte le molteplici versioni… a partire dalla 3.1 fino alla
recente versione 10),
 MacOS (utilizzato dai computer Macintosh), Linux (sistema operativo open source)
• Il sistema operativo rimane sempre attivo dal momento in cui viene caricato all’accensione
del computer e fino al suo spegnimento
• Il sistema operativo è generalmente costituito da un insieme di moduli che interagiscono tra
loro secondo regole precise:
 ciascun modulo svolge una determinata funzione
SOFTWARE DI SISTEMA
IL SISTEMA OPERATIVO
SOFTWARE DI SISTEMA
WWW.TECNOLOGIEINFORMATICHE.TK
WWW.TECNOLOGIEINFORMATICHE.TK
WWW.TECNOLOGIEINFORMATICHE.TK
WWW.TECNOLOGIEINFORMATICHE.TK
WWW.TECNOLOGIEINFORMATICHE.TK
WWW.TECNOLOGIEINFORMATICHE.TK
IL SISTEMA OPERATIVO
Essendo composto da programmi, il sistema operativo, per poter funzionare deve essere presente nella memoria
centrale. Tuttavia i programmi non vengono caricati tutti contemporaneamente in memoria.
MEMORIA CENTRALE
SOFTWARE DI SISTEMA
IL SISTEMA OPERATIVO
Al momento dell'accensione del computer dall‘hard-disk, viene caricato sulla RAM solo una parte del sistema
operativo, detta nucleo, che svolge le funzioni principali, mentre gli altri programmi vengono caricati solo
all'occorrenza.
La fase di caricamento iniziale del sistema operativo è chiamata in gergo bootstrap.
BOOTSTRAP
NUCLEO
SOFTWARE DI SISTEMA
IL SISTEMA OPERATIVO
L’utente interagisce direttamente con il sistema operativo ed è quest’ultimo che traduce al computer le
richieste effettuate.
SOFTWARE DI SISTEMA
MS-DOS
Il sistema operativo dei primi personal computer, costruiti da IBM nel 1981, si chiamava MS-DOS, acronimo
di MicroSoft Disk Operating System. Caratterizzato da un’interfaccia testuale detta anche interfaccia a
caratteri o a linea di comando.
IBM
1981 MS-DOS
MicroSoft Disk Operating System
SOFTWARE DI SISTEMA
Mac-OS
Nel 1984 Apple ha introdotto il primo Sistema Operativo a interfaccia grafica basata su icone e finestre,
che facilita enormemente l’uso del computer.
APPLE - 1984
IBM
SOFTWARE DI SISTEMA
MICROSOFT WINDOWS
Microsoft Windows è oggi il software di sistema più utilizzato.
Nato con la denominazione Windows 3.0, si è evoluto in Windows 95, Windows 98, Windows ME
(Millenium Edition), Windows Xp, Windows Vista, Windows 7, Windows 8, Windows 10.
SOFTWARE DI SISTEMA
UNIX
Comprende funzionalità molto potenti per garantire una gestione stabile ed efficiente di un elevato
numero di utenti che contemporaneamente attingono alle risorse di un unico computer.
Il sistema operativo UNIX
sviluppato nel 1969 permette:
• gestione stabile ed efficiente
• accesso contemporaneo alla
rete di un gran numero di
utenti
SOFTWARE DI SISTEMA
LINUX
Nel 1991 è stato introdotto il sistema operativo Linux per opera del suo inventore Linus Torwalds. Linux
rappresenta uno degli esempi più efficaci di software libero e di progetto open source.
Il sistema operativo LINUX
sviluppato nel 1991 da
Linus Torwalds
Software:
• Open source (codice sorgente aperto)
• gratuito
SOFTWARE DI SISTEMA
LINUX
Si differenzia da Unix per la maggiore semplicità di installazione e configurazione.
La presenza della componente grafica lo rende più semplice e più intuitivo, tuttavia possiede i pregi di Unix
per quanto riguarda sicurezza, stabilità e affidabilità.
SOFTWARE DI SISTEMA
Concetti teorici di base
Software applicativo
Obiettivi
Saper elencare alcuni PROGRAMMI APPLICATIVI più comuni ed il loro uso, quali:
elaboratore testi, foglio elettronico, database, browser web, desktop publishing,
contabilità
È costituito da programmi sviluppati per consentire all’utente di svolgere particolari compiti utilizzando il
computer.
IL SOFTWARE APPLICATIVO
SOFTWARE APPLICATIVO
Sono i software applicativi più utilizzati e consentono di scrivere, impaginare e stampare documenti di
testo di qualsiasi tipo.
GLI ELABORATORI DI TESTO
(Programmi di videoscrittura - Word processor)
LibreOffice Writer
Microsoft Office Word 2010
SOFTWARE APPLICATIVO
Consentono di eseguire calcoli ed elaborazioni matematiche e di rappresentare graficamente i
risultati.
I FOGLI ELETTRONICI
SOFTWARE APPLICATIVO
I PROGRAMMI PER CREARE PRESENTAZIONI
Sono utilizzati soprattutto per creare presentazioni multimediali da mostrare in pubblico.
Molto utili per chi si occupa di:
• Formazione
• Marketing
Esempi:
• Microsoft PowerPoint
• LibreOffice Impress
• Prezi
PRESENTAZIONE
SOFTWARE APPLICATIVO
I PROGRAMMI PER LA GESTIONE DI DATABASE
Consentono di memorizzare e gestire una grande quantità di dati.
GESTIONE DATABASE
I DATABASE consentono di:
• Memorizzare
• Aggiornare
• Organizzare
• Cercare
• Stampare
i dati contenuti negli archivi elettronici
SOFTWARE APPLICATIVO
Sono applicativi specifici per la visualizzazione delle pagine web e la navigazione in Internet.
I BROWSER
(Programmi per la navigazione Internet)
SOFTWARE APPLICATIVO
I PROGRAMMI PER LA GESTIONE DELLA POSTA ELETTRONICA
Sono gli applicativi che consentono di gestire le caselle e-mail per la ricezione e l’invio di messaggi di posta
elettronica tramite internet.
GESTIONE POSTA ELETTRONICA
• Ricezione
• Invio
• Catalogazione
• Archiviazione
SOFTWARE APPLICATIVO
I Programmi di Desktop Publishing
Sono software utilizzati nel marketing, nell’insegnamento, nell’editoria digitale, nel marketing, nel
mondo dell’ «immagine» in generale.
Applicativi di GRAFICA
• Elaborazione immagini
• Fotoritocco
• Impaginazione
SOFTWARE APPLICATIVO
Altri Programmi Applicativi
Sono tantissimi gli applicativi sviluppati per risolvere problemi specifici: programmi per la contabilità, la
gestione delle vendite e del magazzino, la gestione del personale, la prenotazione alberghiera, la
gestione dei conti correnti bancari, archivio cellulare…
Altri Programmi
Applicativi
SOFTWARE APPLICATIVO
Riconoscete
questo
programma?
PROGRAMMA: insieme di istruzioni per far sì che il computer svolga determinate funzioni.
Il computer “ragiona” in sistema binario in cui ogni informazione deve essere codificata in una serie
composta da sole due cifre: “0” e “1”.
Il programmatore scrive il programma in un
determinato linguaggio, dopo di che un altro
programma (chiamato COMPILATORE)
trasformerà automaticamente durante
l’istallazione le istruzioni in linguaggio binario
rendendole così assimilabili da parte del
computer.
SOFTWARE OPENSOURCE
1. CHE COSA SI INTENDE PER «OPENSOURCE»
SOFTWARE OPENSOURCE
Il codice binario viene denominato “CODICE OGGETTO”, mentre il codice con cui è stato sviluppato il
software rappresenta il “CODICE SORGENTE”, comprensibile e modificabile da qualunque
programmatore che conosca il determinato linguaggio informatico usato.
‘Sorgente’ in Inglese si traduce ‘source’ e sottintende
in un'unica parola il sostantivo ‘codice’: è per questo
che, per trasposizione, nel gergo corrente italiano è
più facile trovare ‘il sorgente’, unendo un articolo
maschile con un sostantivo femminile in quanto si fa
riferimento al ‘codice sorgente’.
1. CHE COSA SI INTENDE PER «OPENSOURCE»
SOFTWARE OPENSOURCE
La traduzione letterale di ‘open source’ diviene dunque ‘sorgente aperto’ (e non ‘sorgente aperta’).
L’aggettivo ‘open’ sta a significare che il codice sorgente rimane accessibile a chiunque voglia intervenire
sul programma, correggerne gli errori (detti in gergo ‘bug’) sorti durante la sua compilazione, aggiornarlo,
perfezionare le sue funzioni, oppure semplicemente
studiarne i meccanismi e prendere spunto per altri
programmi.
1. CHE COSA SI INTENDE PER «OPENSOURCE»
SOFTWARE OPENSOURCE
I primi calcolatori comparvero già nei primi anni 50;
rimasero operanti a livello di università e centri
militari.
Nel 1969, la prima ristretta comunità HACKER
venne costretta (dalla rivoluzione culturale in atto
in quel periodo) ad uscire dal suo originario
isolamento nelle università e nei centri di ricerca e
ad affacciarsi al mondo reale.
2. RADICI STORICHE
SOFTWARE OPENSOURCE
Sistema operativo Unix
Sviluppatore dei laboratori Bell: Ken Thompson, prima generazione di hacker.
Unix era il primo sistema operativo sviluppato in linguaggio C (un particolare linguaggio di
programmazione) e non in linguaggio macchina (binario) ed era il primo a ricercare l’idea di portabilità e
compatibilità.
2. RADICI STORICHE
SOFTWARE OPENSOURCE
1969: collegati per via telematica i nodi dei centri di ricerca
informatici di quattro grandi università statunitensi (Los Angeles,
Santa Barbara, Stanford, Utah):
nacque così ARPAnet,
riconosciuta da tutti
come l’effettivo
embrione dell’Internet
dei nostri tempi.
2. RADICI STORICHE
SOFTWARE OPENSOURCE
In questo periodo apparvero i primi computer in kit di
montaggio.
È sempre in questo periodo che si cominciò a sentir parlare di
BILL GATES (il magnate di Microsoft) il quale ebbe il merito
assieme a Paul Allen di aver utilizzato efficacemente il
linguaggio Basic per rendere più semplice il funzionamento dei
computer Altair.
2. RADICI STORICHE
SOFTWARE OPENSOURCE
Nacque dunque nei primi anni 80
il concetto di personal computer:
• impegno degli hacker nel “liberare l’hardware”,
• venali interessi economici da parte delle imprese che iniziarono a sentire
odore di affari.
• La International Business Machine infatti mise sul mercato il suo primo
computer da tavolo chiamato appunto IBM-PC;
• in contemporanea la stessa scelta di marketing venne compiuta dalla
Apple e dalla Atari.
2. RADICI STORICHE
SOFTWARE OPENSOURCE
Soffermiamoci ora sugli aspetti più
rappresentativi dell’etica hacker.
I principi di questa “filosofia
sotterranea” hanno influito
maggiormente sulle nuove istanze
in fatto di copyright del software.
3. LA CULTURA HACKER
SOFTWARE OPENSOURCE
I PUNTI CARDINE di questa filosofia:
• libertà di accesso alle risorse;
• condivisione delle conoscenze e degli strumenti;
• cooperazione ed unità nella realizzazione dei progetti utili alla comunità;
• semplificazione sia a livello tecnico sia a livello burocratico;
• creatività: la progettazione, conoscenza dei sistemi informatici è
considerata un’arte;
• onore e credibilità: senso dell’onore, della reputazione, della
rispettabilità che pervadono la comunità hacker; presenza di un leader
che si è guadagnato la credibilità con i meriti e l’anzianità;
• un proprio linguaggio originale formatosi con anni di strambe etimologie e distorsioni
linguistiche (tratte magari da termini ultra-tecnici);
• spirito ironico e dissacratorio che fa apparire spesso come goliardiche anche le
incursioni più fastidiose.
3. LA CULTURA HACKER
SOFTWARE OPENSOURCE
Richard M. Stallman, abile ed esperto programmatore indipendente, appartiene a quella prima
generazione di hacker, è il primo a muoversi concretamente nella direzione del risveglio delle
coscienze. Nel 1983 poteva già vantare:
• una laurea in fisica cum laude
• una decina d’anni d’esperienza come programmatore (nel
1971 era stato assunto nel laboratorio di Artificial
Intelligence del MIT)
Aveva avviato la prassi di distribuire gratuitamente e
liberamente i suoi programmi, incoraggiando chiunque a
modificarli e migliorarli: fu questa la sorte dell’Emacs, il
diffusissimo programma di videoscrittura da lui stesso creato.
4. STALLMAN E IL FREE SOFTWARE
SOFTWARE OPENSOURCE
• ribellione contro i nuovi criteri di diffusione del
software;
• Stallman si sentiva l’ultimo vero hacker
sopravvissuto al cambiamento del suo habitat
naturale.
• Nel 1983 decide di abbandonare il MIT, per dedicarsi a progetti personali: primo fra tutti, la
realizzazione di un sistema operativo di tipo Unix che fosse però dall’impostazione esclusiva del
copyright e distribuibile liberamente: nasce il Progetto GNU, acronimo ricorsivo che sta per Gnu’s Not
Unix (Gnu non è Unix) con un’espressa vena di antagonismo e di sfida.
4. STALLMAN E IL FREE SOFTWARE
SOFTWARE OPENSOURCE
Free Software Foundation
• organizzazione no-profit mirata alla raccolta di fondi, al coordinamento dei progetti e alla sensibilizzazione
del popolo dell’informatica.
• verso la fine degli anni 80 il messaggio della Free Software Foundation (FSF) poté raggiungere gli hacker di
vecchio stampo sparsi per il mondo, che erano rimasti anch’essi disorientati e isolati dal cambiamento.
Richard Stallman, fu il primo a formalizzare il concetto di software libero.
Tale software deve offrire alcune libertà fondamentali per essere considerato tale:
• Libertà 0, libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo, senza vincoli sul suo utilizzo;
• Libertà 1, libertà di studiare il funzionamento del programma,
e di adattarlo alle proprio esigenze;
• Libertà 2, libertà di ridistribuire copie del programma;
• Libertà 3, libertà di migliorare il programma e di distribuirne i
miglioramenti. Il software libero è accompagnato da una licenza
che definisce in termini legali le libertà garantite.
4. STALLMAN E IL FREE SOFTWARE
SOFTWARE OPENSOURCE
Free Software Foundation
• Stallman decise che GNU non sarebbe stato di pubblico dominio.
• Fu scelto di proteggere il prodotto con un nuovo tipo di licenza, chiamata da Stallman e dai suoi
collaboratori GPL (General Public Licence), che chiarisce in termini legali cosa gli utenti possono fare e
non fare con il software.
• La licenza fu scherzosamente detta "copyleft", un gioco di parole fra il diritto d'autore ("copyright") e la
contrapposizione dell'idea di Stallman ("right" significa anche "destra", mentre "left" che significa sia
"sinistra", sia "concessione").
• Il "copyleft" fu chiamato da Stallman "permesso d'autore", in modo da distinguerlo dal "diritto d'autore",
concetto strettamente correlato con il copyright.
Stallman riferendosi al «copyleft» afferma:
«Il software è coperto da copyright e gli autori danno il permesso agli utenti di studiarlo, modificarlo,
apportare dei cambiamenti. Ma quando lo ridistribuite dovete farlo a certe condizioni,
né più né meno. In questo modo le persone a cui lo darete saranno in grado, se vorranno, di cooperare con
gli altri utenti. In questo modo, dove va il software, va anche la libertà».
4. STALLMAN E IL FREE SOFTWARE
SOFTWARE OPENSOURCE
Nel 1990 il sistema GNU era quasi ultimato:
mancava ancora il "kernel", cioè l'insieme di
programmi base che consentono la gestione delle
risorse fondamentali come l'unità di calcolo e la
memoria centrale.
"Avevamo appena iniziato a lavorare sul kernel,
quando arrivò Linus Torvalds", racconta Stallman.
Linus Torvalds, uno studente ventenne
dell'università di Helsinki, aveva sviluppato un
kernel che qualcuno riuscì a far funzionare molto
velocemente con GNU.
5. L’ARRIVO DI LINUX
SOFTWARE OPENSOURCE
Linus aveva deciso infatti di creare un sistema
simile ad UNIX, che aveva conosciuto presso
l'università, per farlo "girare" sul suo nuovo
computer.
La sua "creatura" fu chiamata
Linux, e dal 1996 ebbe come
mascotte il simpatico pinguino
chiamato "Tux".
5. L’ARRIVO DI LINUX
SOFTWARE OPENSOURCE
Tra i punti di forza dell’utilizzo del software libero si annoverano sicuramente:
l’affidabilità, l’efficienza, la sicurezza e la gratuità.
1. Affidabilità: il software libero è in primo luogo affidabile. Nel senso che è molto stabile, ed è
difficile che presenti errori o bug per il semplice fatto che, essendo i codici sorgente disponibili
per tutti, migliaia di programmatori possono leggere il codice sorgente, aumentando
esponenzialmente le possibilità di scoprire eventuali problemi.
Al contrario, le aziende che vendono software senza rendere disponibile il codice sorgente,
rilasciano correzioni dopo lunghi lassi di tempo, che spesso sono incluse nel nuovo prodotto che
l'utente può ottenere solo dietro pagamento.
VANTAGGI DEL SOFTWARE LIBERO
6. VANTAGGI E SVANTAGGI DELL’USO DEL SOFTWARE LIBERO
SOFTWARE OPENSOURCE
Tra i punti di forza dell’utilizzo del software libero si annoverano sicuramente:
l’affidabilità, l’efficienza, la sicurezza e la gratuità.
2. Efficienza: il software libero è in generale molto efficiente, cioè è in grado di "girare" anche su
computer abbastanza vecchi. Ciò porta con sé due vantaggi:
I. in primo luogo permette di risparmiare tanti soldi sull'acquisto di una nuova macchina ed
evitare di contribuire a far aumentare i tecno-rifiuti, che sono tra i più dannosi per l'ambiente
(chi l'avrebbe mai detto: il software libero è anche amico dell'ambiente!);
II. in secondo luogo permette a chi possiede nuove macchine di lavorare in maniera molto più
rapida. Il vantaggio sarebbe anche dei produttori di computer, a pensarci bene: potrebbero
infatti produrre macchine di "basso profilo" che, equipaggiate con software libero, possono
fare più o meno quello che facevano i computer vecchi.
VANTAGGI DEL SOFTWARE LIBERO
6. VANTAGGI E SVANTAGGI DELL’USO DEL SOFTWARE LIBERO
SOFTWARE OPENSOURCE
3. Sicurezza: il software libero è sicuro, solo per fare un esempio, un utente di GNU/Linux non
deve preoccuparsi di contrarre virus mentre naviga in rete o scarica la posta elettronica,
semplicemente perché non esistono (o comunque sono ben pochi) virus destinati ad attaccare
certi sistemi.
Il vantaggio della sicurezza deriva ancora una volta dal lavoro della comunità di programmatori,
che sono sempre alla ricerca di vulnerabilità nel software da correggere.
4. Gratuità, senza pirateria: sul piano pratico è importante considerare un altro importante
vantaggio del software libero: nella maggior parte dei casi è gratuito.
VANTAGGI DEL SOFTWARE LIBERO
6. VANTAGGI E SVANTAGGI DELL’USO DEL SOFTWARE LIBERO
SOFTWARE OPENSOURCE
1. L'utente finale deve avere una solida (o almeno basilare) competenza informatica
2. deve conoscere a sufficienza il sistema operativo con cui interagisce per poter proficuamente
operare nell'ambito di software libero. Le grandi aziende invece vogliono esattamente il
contrario: la loro politica è rivolta a creare ed allargare un tipo di utenza "ignorante", che si
abbandoni alla guida rappresentata dal produttore.
SVANTAGGI DEL SOFTWARE LIBERO
6. VANTAGGI E SVANTAGGI DELL’USO DEL SOFTWARE LIBERO
SOFTWARE OPENSOURCE
Il software libero, a differenza di quello proprietario, oltre a creare una benefica cultura del dono e della
condivisione, stimola il ragionamento e la creatività.
Naturalmente non bisogna essere spaventati da queste considerazioni se si è deciso di intraprendere un
viaggio nel mondo del software libero: tutte le distribuzioni GNU/Linux attuali hanno una interfaccia
grafica molto semplice, funzionale e gradevole che rende, specie per l'ex utente Windows, meno
"traumatico" il passaggio (è il caso della famosa distribuzione "Ubuntu", nota per la sua grafica e per la
sua semplicità di utilizzo attraverso interfaccia grafica).
SVANTAGGI DEL SOFTWARE LIBERO
6. VANTAGGI E SVANTAGGI DELL’USO DEL SOFTWARE LIBERO
SOFTWARE OPENSOURCE
Il software libero, a differenza di quello proprietario, oltre a
• creare una benefica cultura del dono e della condivisione,
• stimola il ragionamento e la creatività.
Naturalmente non bisogna essere spaventati da queste considerazioni se si è deciso di intraprendere un
viaggio nel mondo del software libero:
• tutte le distribuzioni GNU/Linux attuali hanno un’interfaccia grafica molto semplice, funzionale e
gradevole che rende, specie per l'ex utente Windows, meno "traumatico" il passaggio (è il caso della
famosa distribuzione "Ubuntu", nota per la sua grafica e per la sua semplicità di utilizzo attraverso
interfaccia grafica).
PER CONCLUDERE
6. VANTAGGI E SVANTAGGI DELL’USO DEL SOFTWARE LIBERO
SOFTWARE OPENSOURCE
Fonti e risorse:
• Articolo «GNU/Linux: la rivoluzione culturale», in http://www.megalab.it/4394/gnu-linux-la-rivoluzione-culturale.
• Tesi di Simone Aliprandi «Opensource e opere non software», tesi di laurea in giurisprudenza dell'Università di Pavia
discussa nell’anno accademico 2002-2003.
• Sito: http://www.tecnologieinformatike.altervista.org di Salvatore Cianciabella.
• Revolution OS: documentario statunitense del 2001, diretto da J.T.S. Moore. Nel film si ripercorrono venti anni di storia di
GNU, Linux, del software libero e dell'open source.
• Revolution OS II: questo libro e questo film sono idealmente il seguito di Revolution OS. Accanto al film, il libro raccoglie
un gruppo di saggi che approfondiscono gli stessi temi, del curatore Arturo Di Corinto, di Raffaele Meo, Richard Stallman,
Lawrence Lessig, Eric Kluytens.
• Intervista a Richard Stallman, fondatore della «Free Software Foundation» e ispiratore del sistema operativo per
computer Gnu-Linux in http://dicorinto.it/testate/il-manifesto/codici-ribelli-la-liberta-corre-sulla-tastiera-il-manifesto-20-
marzo-2003/
• «Perché scegliere il software libero nella didattica». Intervista ad Antonio Bernardi, responsabile del progetto “Software
libero nella scuola”, in http://linuxdidattica.org.
6. VANTAGGI E SVANTAGGI DELL’USO DEL SOFTWARE LIBERO
Ti base 2020b

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  • 1. PROF. CIANCIABELLA SALVATORE 1. L’HARDWARE 3. LA PROGRAMMAZIONE 2. IL SOFTWARE (presentazione generale) CORSO DI TECNOLOGIE INFORMATICHE FILM - DOCUMENTARI WWW.TECNOLOGIEINFORMATIKE.ALTERVISTA.ORG
  • 3. I CONCETTI DI BASE DELL’INFORMATICA: bit e byte, segnale analogico e digitale, sistema binario, rappresentazione digitale dei dati (testi, immagini, video). L'ARCHITETTURA DI UN PERSONAL COMPUTER. Il processore; la ALU, la CU. Le periferiche di input/output. Le memorie. Classificazione delle memorie. La memoria principale (RAM e ROM). Le memorie di massa. Memorie magnetiche, ottiche, elettroniche. Le memorie del futuro. PARTETEORICAPARTEPRATICAPROGRAMMA DEL CORSO (TEORIA + PRATICA) IL SOFTWARE: 1. Introduzione al Software ( di Base, Applicativo, Proprietario e OpenSource ) 2. Software Applicativo ( WORD, EXCEL, POWERPOINT ); 3. Elementi di Programmazione: I diagrammi di flusso, Flowgorithm.
  • 4. Introduzione al Software Software di Base e Applicativo Software Proprietario e Free Software
  • 5. Obiettivi del modulo Saper distinguere tra Software di Base e Applicativo Conoscere le differenze fondamentali tra Software Proprietario e Free Comprendere i motivi delle diverse versioni di software
  • 6. Tipi di Software Concetti teorici di base
  • 7. IL SOFTWARE È costituito dall’insieme dei programmi che forniscono le istruzioni necessarie per il funzionamento dell’hardware e per svolgere tutte le operazioni che si possono eseguire con un computer. Ogni sistema di elaborazione per poter funzionare necessita di Software: • di Sistema (o di Base) • Applicativo IL SOFTWARE
  • 8. SOFTWARE DI SISTEMA Il software di sistema è costituito da una serie di programmi che ci permettono di interagire con la macchina, che controllano il funzionamento del computer e che devono garantire l'esecuzione delle funzioni base come il BIOS e il sistema operativo. SOFTWARE DI SISTEMA (o DI BASE) IL SOFTWARE
  • 9. Rappresentano lo strato di programmi più prossimo all’hardware. Fanno parte dei software di base: • i Firmware (es. il BIOS); • i Sistemi Operativi. IL SOFTWARE SOFTWARE DI SISTEMA Il software di sistema è costituito da una serie di programmi che ci permettono di interagire con la macchina, che controllano il funzionamento del computer e che devono garantire l'esecuzione delle funzioni base come il BIOS e il sistema operativo. SOFTWARE DI SISTEMA (o DI BASE)
  • 10. Il Firmware è caratterizzato da un insieme di istruzioni integrate in un componente elettronico e non sono modificabili dall’utente. Il più conosciuto è quello della scheda madre: • il BIOS (Basic Input/Output System), ovvero il primo programma eseguito all’accensione. IL SOFTWARE SOFTWARE DI SISTEMA (o DI BASE)
  • 11. SOFTWARE DI SISTEMA Il software di sistema è costituito da una serie di programmi che ci permettono di interagire con la macchina, che controllano il funzionamento del computer e che devono garantire l'esecuzione delle funzioni base come il BIOS e il Sistema Operativo. Il BIOS esegue la procedura di autodiagnostica dei componenti del sistema ed abilita varie periferiche. Successivamente trasferisce il sistema operativo dall’hard disk alla RAM, dove risiede fino allo spegnimento del computer. IL SOFTWARE SOFTWARE DI SISTEMA (o DI BASE)
  • 12. Un Sistema Operativo è un insieme di programmi che gestiscono e controllano le risorse e le attività del computer interagendo con le unità hardware da un lato e con l'utente dall'altro. Esempi di Sistemi Operativi SOFTWARE DI SISTEMA Esempi di sistemi operativi sono: Microsoft Windows, Mac OS, Linux, Android. IL SOFTWARE SOFTWARE DI SISTEMA (o DI BASE)
  • 13. SOFTWARE APPLICATIVI I software applicativi si riferiscono a ciò che comunemente chiamiamo programmi che hanno lo scopo di soddisfare specifiche esigenze dell'utente, come scrivere, gestire dei dati, preparare una presentazione, studiare una lingua straniera. Programmi che sono stati sviluppati per consentire all'utente di svolgere particolari compiti utilizzando il computer. • Scrittura • Elaborazione dati e rappresentazione grafica • Presentazioni • Apprendimento di una lingua straniera IL SOFTWARE SOFTWARE APPLICATIVI
  • 14. SOFTWARE DI RETE e SOFTWARE DI SVILUPPO - I SOFTWARE DI RETE permettono a gruppi di computer di comunicare tra loro. - I SOFTWARE DI LINGUAGGIO consentono ai programmatori di scrivere e sviluppare i programmi traducendo le istruzioni da loro trascritte in codice binario. 1. SOFTWARE DI SISTEMA (O DI BASE) 2. SOFTWARE APPLICATIVI 3. SOFTWARE DI RETE 4. SOFTWARE DI LINGUAGGIO IL SOFTWARE
  • 15. SOFTWARE FREEWARE e SHAREWARE - I software freeware sono resi disponibili gratuitamente dagli sviluppatori - I software shareware richiedono una modesta spesa per gli utenti Oltre alla classificazione basata sui compiti svolti, i software possono essere definiti sulla base del METODO DI DISTRIBUZIONE. 1. I PROGRAMMI PACCHETTIZZATI che sono sviluppati e venduti al dettaglio. 2. I SOFTWARE FREEWARE (o software di dominio pubblico) sono resi disponibili gratuitamente dagli sviluppatori; 3. I SOFTWARE SHAREWARE, sono simili ai freeware ma in genere richiedono una modesta spesa per gli utenti che trovano il programma soddisfacente. IL SOFTWARE
  • 16. DIVERSE VERSIONI DI UNO STESSO SOFTWARE Uno stesso programma, ad esempio, può essere progettato per uso domestico (versione «HOME EDITION») oppure per un uso professionale (versione «PROFESSIONAL EDITION»). IL SOFTWARE
  • 17. Concetti teorici di base Software di sistema
  • 18. Obiettivi del modulo SAPER DESCRIVERE LE PRINCIPALI FUNZIONI DI UN SISTEMA OPERATIVO ESSERE IN GRADO DI CITARE ALCUNI COMUNI SISTEMI OPERATIVI
  • 19. IL SISTEMA OPERATIVO È un insieme di programmi che gestiscono e controllano le risorse e le attività del computer, interagendo con le unità hardware da un lato e con l’utente dall’altro. Le FUNZIONI PRINCIPALI svolte dal Sistema Operativo sono: • fornire e gestire l’interfaccia tra il computer e l’uomo • gestire le risorse del sistema e organizzare tutte le comunicazioni tra l’hardware e le applicazioni SOFTWARE DI SISTEMA
  • 20. IL SISTEMA OPERATIVO • Il sistema operativo è il software più importante presente sul computer • Senza un sistema operativo, nessun computer sarebbe in grado di funzionare • Tra i sistemi operativi più noti ricordiamo:  l’MS DOS, Unix, Windows (in tutte le molteplici versioni… a partire dalla 3.1 fino alla recente versione 10),  MacOS (utilizzato dai computer Macintosh), Linux (sistema operativo open source) • Il sistema operativo rimane sempre attivo dal momento in cui viene caricato all’accensione del computer e fino al suo spegnimento • Il sistema operativo è generalmente costituito da un insieme di moduli che interagiscono tra loro secondo regole precise:  ciascun modulo svolge una determinata funzione SOFTWARE DI SISTEMA
  • 28. IL SISTEMA OPERATIVO Essendo composto da programmi, il sistema operativo, per poter funzionare deve essere presente nella memoria centrale. Tuttavia i programmi non vengono caricati tutti contemporaneamente in memoria. MEMORIA CENTRALE SOFTWARE DI SISTEMA
  • 29. IL SISTEMA OPERATIVO Al momento dell'accensione del computer dall‘hard-disk, viene caricato sulla RAM solo una parte del sistema operativo, detta nucleo, che svolge le funzioni principali, mentre gli altri programmi vengono caricati solo all'occorrenza. La fase di caricamento iniziale del sistema operativo è chiamata in gergo bootstrap. BOOTSTRAP NUCLEO SOFTWARE DI SISTEMA
  • 30. IL SISTEMA OPERATIVO L’utente interagisce direttamente con il sistema operativo ed è quest’ultimo che traduce al computer le richieste effettuate. SOFTWARE DI SISTEMA
  • 31. MS-DOS Il sistema operativo dei primi personal computer, costruiti da IBM nel 1981, si chiamava MS-DOS, acronimo di MicroSoft Disk Operating System. Caratterizzato da un’interfaccia testuale detta anche interfaccia a caratteri o a linea di comando. IBM 1981 MS-DOS MicroSoft Disk Operating System SOFTWARE DI SISTEMA
  • 32. Mac-OS Nel 1984 Apple ha introdotto il primo Sistema Operativo a interfaccia grafica basata su icone e finestre, che facilita enormemente l’uso del computer. APPLE - 1984 IBM SOFTWARE DI SISTEMA
  • 33. MICROSOFT WINDOWS Microsoft Windows è oggi il software di sistema più utilizzato. Nato con la denominazione Windows 3.0, si è evoluto in Windows 95, Windows 98, Windows ME (Millenium Edition), Windows Xp, Windows Vista, Windows 7, Windows 8, Windows 10. SOFTWARE DI SISTEMA
  • 34. UNIX Comprende funzionalità molto potenti per garantire una gestione stabile ed efficiente di un elevato numero di utenti che contemporaneamente attingono alle risorse di un unico computer. Il sistema operativo UNIX sviluppato nel 1969 permette: • gestione stabile ed efficiente • accesso contemporaneo alla rete di un gran numero di utenti SOFTWARE DI SISTEMA
  • 35. LINUX Nel 1991 è stato introdotto il sistema operativo Linux per opera del suo inventore Linus Torwalds. Linux rappresenta uno degli esempi più efficaci di software libero e di progetto open source. Il sistema operativo LINUX sviluppato nel 1991 da Linus Torwalds Software: • Open source (codice sorgente aperto) • gratuito SOFTWARE DI SISTEMA
  • 36. LINUX Si differenzia da Unix per la maggiore semplicità di installazione e configurazione. La presenza della componente grafica lo rende più semplice e più intuitivo, tuttavia possiede i pregi di Unix per quanto riguarda sicurezza, stabilità e affidabilità. SOFTWARE DI SISTEMA
  • 37. Concetti teorici di base Software applicativo
  • 38. Obiettivi Saper elencare alcuni PROGRAMMI APPLICATIVI più comuni ed il loro uso, quali: elaboratore testi, foglio elettronico, database, browser web, desktop publishing, contabilità
  • 39. È costituito da programmi sviluppati per consentire all’utente di svolgere particolari compiti utilizzando il computer. IL SOFTWARE APPLICATIVO SOFTWARE APPLICATIVO
  • 40. Sono i software applicativi più utilizzati e consentono di scrivere, impaginare e stampare documenti di testo di qualsiasi tipo. GLI ELABORATORI DI TESTO (Programmi di videoscrittura - Word processor) LibreOffice Writer Microsoft Office Word 2010 SOFTWARE APPLICATIVO
  • 41. Consentono di eseguire calcoli ed elaborazioni matematiche e di rappresentare graficamente i risultati. I FOGLI ELETTRONICI SOFTWARE APPLICATIVO
  • 42. I PROGRAMMI PER CREARE PRESENTAZIONI Sono utilizzati soprattutto per creare presentazioni multimediali da mostrare in pubblico. Molto utili per chi si occupa di: • Formazione • Marketing Esempi: • Microsoft PowerPoint • LibreOffice Impress • Prezi PRESENTAZIONE SOFTWARE APPLICATIVO
  • 43. I PROGRAMMI PER LA GESTIONE DI DATABASE Consentono di memorizzare e gestire una grande quantità di dati. GESTIONE DATABASE I DATABASE consentono di: • Memorizzare • Aggiornare • Organizzare • Cercare • Stampare i dati contenuti negli archivi elettronici SOFTWARE APPLICATIVO
  • 44. Sono applicativi specifici per la visualizzazione delle pagine web e la navigazione in Internet. I BROWSER (Programmi per la navigazione Internet) SOFTWARE APPLICATIVO
  • 45. I PROGRAMMI PER LA GESTIONE DELLA POSTA ELETTRONICA Sono gli applicativi che consentono di gestire le caselle e-mail per la ricezione e l’invio di messaggi di posta elettronica tramite internet. GESTIONE POSTA ELETTRONICA • Ricezione • Invio • Catalogazione • Archiviazione SOFTWARE APPLICATIVO
  • 46. I Programmi di Desktop Publishing Sono software utilizzati nel marketing, nell’insegnamento, nell’editoria digitale, nel marketing, nel mondo dell’ «immagine» in generale. Applicativi di GRAFICA • Elaborazione immagini • Fotoritocco • Impaginazione SOFTWARE APPLICATIVO
  • 47. Altri Programmi Applicativi Sono tantissimi gli applicativi sviluppati per risolvere problemi specifici: programmi per la contabilità, la gestione delle vendite e del magazzino, la gestione del personale, la prenotazione alberghiera, la gestione dei conti correnti bancari, archivio cellulare… Altri Programmi Applicativi SOFTWARE APPLICATIVO
  • 48.
  • 50.
  • 51. PROGRAMMA: insieme di istruzioni per far sì che il computer svolga determinate funzioni. Il computer “ragiona” in sistema binario in cui ogni informazione deve essere codificata in una serie composta da sole due cifre: “0” e “1”. Il programmatore scrive il programma in un determinato linguaggio, dopo di che un altro programma (chiamato COMPILATORE) trasformerà automaticamente durante l’istallazione le istruzioni in linguaggio binario rendendole così assimilabili da parte del computer. SOFTWARE OPENSOURCE 1. CHE COSA SI INTENDE PER «OPENSOURCE»
  • 52. SOFTWARE OPENSOURCE Il codice binario viene denominato “CODICE OGGETTO”, mentre il codice con cui è stato sviluppato il software rappresenta il “CODICE SORGENTE”, comprensibile e modificabile da qualunque programmatore che conosca il determinato linguaggio informatico usato. ‘Sorgente’ in Inglese si traduce ‘source’ e sottintende in un'unica parola il sostantivo ‘codice’: è per questo che, per trasposizione, nel gergo corrente italiano è più facile trovare ‘il sorgente’, unendo un articolo maschile con un sostantivo femminile in quanto si fa riferimento al ‘codice sorgente’. 1. CHE COSA SI INTENDE PER «OPENSOURCE»
  • 53. SOFTWARE OPENSOURCE La traduzione letterale di ‘open source’ diviene dunque ‘sorgente aperto’ (e non ‘sorgente aperta’). L’aggettivo ‘open’ sta a significare che il codice sorgente rimane accessibile a chiunque voglia intervenire sul programma, correggerne gli errori (detti in gergo ‘bug’) sorti durante la sua compilazione, aggiornarlo, perfezionare le sue funzioni, oppure semplicemente studiarne i meccanismi e prendere spunto per altri programmi. 1. CHE COSA SI INTENDE PER «OPENSOURCE»
  • 54. SOFTWARE OPENSOURCE I primi calcolatori comparvero già nei primi anni 50; rimasero operanti a livello di università e centri militari. Nel 1969, la prima ristretta comunità HACKER venne costretta (dalla rivoluzione culturale in atto in quel periodo) ad uscire dal suo originario isolamento nelle università e nei centri di ricerca e ad affacciarsi al mondo reale. 2. RADICI STORICHE
  • 55. SOFTWARE OPENSOURCE Sistema operativo Unix Sviluppatore dei laboratori Bell: Ken Thompson, prima generazione di hacker. Unix era il primo sistema operativo sviluppato in linguaggio C (un particolare linguaggio di programmazione) e non in linguaggio macchina (binario) ed era il primo a ricercare l’idea di portabilità e compatibilità. 2. RADICI STORICHE
  • 56. SOFTWARE OPENSOURCE 1969: collegati per via telematica i nodi dei centri di ricerca informatici di quattro grandi università statunitensi (Los Angeles, Santa Barbara, Stanford, Utah): nacque così ARPAnet, riconosciuta da tutti come l’effettivo embrione dell’Internet dei nostri tempi. 2. RADICI STORICHE
  • 57. SOFTWARE OPENSOURCE In questo periodo apparvero i primi computer in kit di montaggio. È sempre in questo periodo che si cominciò a sentir parlare di BILL GATES (il magnate di Microsoft) il quale ebbe il merito assieme a Paul Allen di aver utilizzato efficacemente il linguaggio Basic per rendere più semplice il funzionamento dei computer Altair. 2. RADICI STORICHE
  • 58. SOFTWARE OPENSOURCE Nacque dunque nei primi anni 80 il concetto di personal computer: • impegno degli hacker nel “liberare l’hardware”, • venali interessi economici da parte delle imprese che iniziarono a sentire odore di affari. • La International Business Machine infatti mise sul mercato il suo primo computer da tavolo chiamato appunto IBM-PC; • in contemporanea la stessa scelta di marketing venne compiuta dalla Apple e dalla Atari. 2. RADICI STORICHE
  • 59. SOFTWARE OPENSOURCE Soffermiamoci ora sugli aspetti più rappresentativi dell’etica hacker. I principi di questa “filosofia sotterranea” hanno influito maggiormente sulle nuove istanze in fatto di copyright del software. 3. LA CULTURA HACKER
  • 60. SOFTWARE OPENSOURCE I PUNTI CARDINE di questa filosofia: • libertà di accesso alle risorse; • condivisione delle conoscenze e degli strumenti; • cooperazione ed unità nella realizzazione dei progetti utili alla comunità; • semplificazione sia a livello tecnico sia a livello burocratico; • creatività: la progettazione, conoscenza dei sistemi informatici è considerata un’arte; • onore e credibilità: senso dell’onore, della reputazione, della rispettabilità che pervadono la comunità hacker; presenza di un leader che si è guadagnato la credibilità con i meriti e l’anzianità; • un proprio linguaggio originale formatosi con anni di strambe etimologie e distorsioni linguistiche (tratte magari da termini ultra-tecnici); • spirito ironico e dissacratorio che fa apparire spesso come goliardiche anche le incursioni più fastidiose. 3. LA CULTURA HACKER
  • 61. SOFTWARE OPENSOURCE Richard M. Stallman, abile ed esperto programmatore indipendente, appartiene a quella prima generazione di hacker, è il primo a muoversi concretamente nella direzione del risveglio delle coscienze. Nel 1983 poteva già vantare: • una laurea in fisica cum laude • una decina d’anni d’esperienza come programmatore (nel 1971 era stato assunto nel laboratorio di Artificial Intelligence del MIT) Aveva avviato la prassi di distribuire gratuitamente e liberamente i suoi programmi, incoraggiando chiunque a modificarli e migliorarli: fu questa la sorte dell’Emacs, il diffusissimo programma di videoscrittura da lui stesso creato. 4. STALLMAN E IL FREE SOFTWARE
  • 62. SOFTWARE OPENSOURCE • ribellione contro i nuovi criteri di diffusione del software; • Stallman si sentiva l’ultimo vero hacker sopravvissuto al cambiamento del suo habitat naturale. • Nel 1983 decide di abbandonare il MIT, per dedicarsi a progetti personali: primo fra tutti, la realizzazione di un sistema operativo di tipo Unix che fosse però dall’impostazione esclusiva del copyright e distribuibile liberamente: nasce il Progetto GNU, acronimo ricorsivo che sta per Gnu’s Not Unix (Gnu non è Unix) con un’espressa vena di antagonismo e di sfida. 4. STALLMAN E IL FREE SOFTWARE
  • 63. SOFTWARE OPENSOURCE Free Software Foundation • organizzazione no-profit mirata alla raccolta di fondi, al coordinamento dei progetti e alla sensibilizzazione del popolo dell’informatica. • verso la fine degli anni 80 il messaggio della Free Software Foundation (FSF) poté raggiungere gli hacker di vecchio stampo sparsi per il mondo, che erano rimasti anch’essi disorientati e isolati dal cambiamento. Richard Stallman, fu il primo a formalizzare il concetto di software libero. Tale software deve offrire alcune libertà fondamentali per essere considerato tale: • Libertà 0, libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo, senza vincoli sul suo utilizzo; • Libertà 1, libertà di studiare il funzionamento del programma, e di adattarlo alle proprio esigenze; • Libertà 2, libertà di ridistribuire copie del programma; • Libertà 3, libertà di migliorare il programma e di distribuirne i miglioramenti. Il software libero è accompagnato da una licenza che definisce in termini legali le libertà garantite. 4. STALLMAN E IL FREE SOFTWARE
  • 64. SOFTWARE OPENSOURCE Free Software Foundation • Stallman decise che GNU non sarebbe stato di pubblico dominio. • Fu scelto di proteggere il prodotto con un nuovo tipo di licenza, chiamata da Stallman e dai suoi collaboratori GPL (General Public Licence), che chiarisce in termini legali cosa gli utenti possono fare e non fare con il software. • La licenza fu scherzosamente detta "copyleft", un gioco di parole fra il diritto d'autore ("copyright") e la contrapposizione dell'idea di Stallman ("right" significa anche "destra", mentre "left" che significa sia "sinistra", sia "concessione"). • Il "copyleft" fu chiamato da Stallman "permesso d'autore", in modo da distinguerlo dal "diritto d'autore", concetto strettamente correlato con il copyright. Stallman riferendosi al «copyleft» afferma: «Il software è coperto da copyright e gli autori danno il permesso agli utenti di studiarlo, modificarlo, apportare dei cambiamenti. Ma quando lo ridistribuite dovete farlo a certe condizioni, né più né meno. In questo modo le persone a cui lo darete saranno in grado, se vorranno, di cooperare con gli altri utenti. In questo modo, dove va il software, va anche la libertà». 4. STALLMAN E IL FREE SOFTWARE
  • 65. SOFTWARE OPENSOURCE Nel 1990 il sistema GNU era quasi ultimato: mancava ancora il "kernel", cioè l'insieme di programmi base che consentono la gestione delle risorse fondamentali come l'unità di calcolo e la memoria centrale. "Avevamo appena iniziato a lavorare sul kernel, quando arrivò Linus Torvalds", racconta Stallman. Linus Torvalds, uno studente ventenne dell'università di Helsinki, aveva sviluppato un kernel che qualcuno riuscì a far funzionare molto velocemente con GNU. 5. L’ARRIVO DI LINUX
  • 66. SOFTWARE OPENSOURCE Linus aveva deciso infatti di creare un sistema simile ad UNIX, che aveva conosciuto presso l'università, per farlo "girare" sul suo nuovo computer. La sua "creatura" fu chiamata Linux, e dal 1996 ebbe come mascotte il simpatico pinguino chiamato "Tux". 5. L’ARRIVO DI LINUX
  • 67. SOFTWARE OPENSOURCE Tra i punti di forza dell’utilizzo del software libero si annoverano sicuramente: l’affidabilità, l’efficienza, la sicurezza e la gratuità. 1. Affidabilità: il software libero è in primo luogo affidabile. Nel senso che è molto stabile, ed è difficile che presenti errori o bug per il semplice fatto che, essendo i codici sorgente disponibili per tutti, migliaia di programmatori possono leggere il codice sorgente, aumentando esponenzialmente le possibilità di scoprire eventuali problemi. Al contrario, le aziende che vendono software senza rendere disponibile il codice sorgente, rilasciano correzioni dopo lunghi lassi di tempo, che spesso sono incluse nel nuovo prodotto che l'utente può ottenere solo dietro pagamento. VANTAGGI DEL SOFTWARE LIBERO 6. VANTAGGI E SVANTAGGI DELL’USO DEL SOFTWARE LIBERO
  • 68. SOFTWARE OPENSOURCE Tra i punti di forza dell’utilizzo del software libero si annoverano sicuramente: l’affidabilità, l’efficienza, la sicurezza e la gratuità. 2. Efficienza: il software libero è in generale molto efficiente, cioè è in grado di "girare" anche su computer abbastanza vecchi. Ciò porta con sé due vantaggi: I. in primo luogo permette di risparmiare tanti soldi sull'acquisto di una nuova macchina ed evitare di contribuire a far aumentare i tecno-rifiuti, che sono tra i più dannosi per l'ambiente (chi l'avrebbe mai detto: il software libero è anche amico dell'ambiente!); II. in secondo luogo permette a chi possiede nuove macchine di lavorare in maniera molto più rapida. Il vantaggio sarebbe anche dei produttori di computer, a pensarci bene: potrebbero infatti produrre macchine di "basso profilo" che, equipaggiate con software libero, possono fare più o meno quello che facevano i computer vecchi. VANTAGGI DEL SOFTWARE LIBERO 6. VANTAGGI E SVANTAGGI DELL’USO DEL SOFTWARE LIBERO
  • 69. SOFTWARE OPENSOURCE 3. Sicurezza: il software libero è sicuro, solo per fare un esempio, un utente di GNU/Linux non deve preoccuparsi di contrarre virus mentre naviga in rete o scarica la posta elettronica, semplicemente perché non esistono (o comunque sono ben pochi) virus destinati ad attaccare certi sistemi. Il vantaggio della sicurezza deriva ancora una volta dal lavoro della comunità di programmatori, che sono sempre alla ricerca di vulnerabilità nel software da correggere. 4. Gratuità, senza pirateria: sul piano pratico è importante considerare un altro importante vantaggio del software libero: nella maggior parte dei casi è gratuito. VANTAGGI DEL SOFTWARE LIBERO 6. VANTAGGI E SVANTAGGI DELL’USO DEL SOFTWARE LIBERO
  • 70. SOFTWARE OPENSOURCE 1. L'utente finale deve avere una solida (o almeno basilare) competenza informatica 2. deve conoscere a sufficienza il sistema operativo con cui interagisce per poter proficuamente operare nell'ambito di software libero. Le grandi aziende invece vogliono esattamente il contrario: la loro politica è rivolta a creare ed allargare un tipo di utenza "ignorante", che si abbandoni alla guida rappresentata dal produttore. SVANTAGGI DEL SOFTWARE LIBERO 6. VANTAGGI E SVANTAGGI DELL’USO DEL SOFTWARE LIBERO
  • 71. SOFTWARE OPENSOURCE Il software libero, a differenza di quello proprietario, oltre a creare una benefica cultura del dono e della condivisione, stimola il ragionamento e la creatività. Naturalmente non bisogna essere spaventati da queste considerazioni se si è deciso di intraprendere un viaggio nel mondo del software libero: tutte le distribuzioni GNU/Linux attuali hanno una interfaccia grafica molto semplice, funzionale e gradevole che rende, specie per l'ex utente Windows, meno "traumatico" il passaggio (è il caso della famosa distribuzione "Ubuntu", nota per la sua grafica e per la sua semplicità di utilizzo attraverso interfaccia grafica). SVANTAGGI DEL SOFTWARE LIBERO 6. VANTAGGI E SVANTAGGI DELL’USO DEL SOFTWARE LIBERO
  • 72. SOFTWARE OPENSOURCE Il software libero, a differenza di quello proprietario, oltre a • creare una benefica cultura del dono e della condivisione, • stimola il ragionamento e la creatività. Naturalmente non bisogna essere spaventati da queste considerazioni se si è deciso di intraprendere un viaggio nel mondo del software libero: • tutte le distribuzioni GNU/Linux attuali hanno un’interfaccia grafica molto semplice, funzionale e gradevole che rende, specie per l'ex utente Windows, meno "traumatico" il passaggio (è il caso della famosa distribuzione "Ubuntu", nota per la sua grafica e per la sua semplicità di utilizzo attraverso interfaccia grafica). PER CONCLUDERE 6. VANTAGGI E SVANTAGGI DELL’USO DEL SOFTWARE LIBERO
  • 73. SOFTWARE OPENSOURCE Fonti e risorse: • Articolo «GNU/Linux: la rivoluzione culturale», in http://www.megalab.it/4394/gnu-linux-la-rivoluzione-culturale. • Tesi di Simone Aliprandi «Opensource e opere non software», tesi di laurea in giurisprudenza dell'Università di Pavia discussa nell’anno accademico 2002-2003. • Sito: http://www.tecnologieinformatike.altervista.org di Salvatore Cianciabella. • Revolution OS: documentario statunitense del 2001, diretto da J.T.S. Moore. Nel film si ripercorrono venti anni di storia di GNU, Linux, del software libero e dell'open source. • Revolution OS II: questo libro e questo film sono idealmente il seguito di Revolution OS. Accanto al film, il libro raccoglie un gruppo di saggi che approfondiscono gli stessi temi, del curatore Arturo Di Corinto, di Raffaele Meo, Richard Stallman, Lawrence Lessig, Eric Kluytens. • Intervista a Richard Stallman, fondatore della «Free Software Foundation» e ispiratore del sistema operativo per computer Gnu-Linux in http://dicorinto.it/testate/il-manifesto/codici-ribelli-la-liberta-corre-sulla-tastiera-il-manifesto-20- marzo-2003/ • «Perché scegliere il software libero nella didattica». Intervista ad Antonio Bernardi, responsabile del progetto “Software libero nella scuola”, in http://linuxdidattica.org. 6. VANTAGGI E SVANTAGGI DELL’USO DEL SOFTWARE LIBERO