La medicina basada en la evidencia (MBE) utiliza las mejores pruebas disponibles para tomar decisiones sobre el cuidado de pacientes. El documento explica que la MBE incorpora el método científico en la práctica clínica y se basa en estudios de alta calidad. También describe los cuatro pasos de la MBE - formular una pregunta, localizar evidencia, evaluarla críticamente y aplicar las conclusiones - y resalta que la MBE puede mejorar los resultados y uso de recursos.
Universitas Umm Al-Qura adalah perguruan tinggi negeri di Arab Saudi yang didirikan pada 1981 untuk menyediakan pendidikan tinggi di bidang studi Islam dan bidang-bidang lain seperti manajemen, teknik, kedokteran, dan pendidikan. Universitas ini terletak di Mekkah dan dianggap sebagai salah satu universitas Islam terkemuka di dunia.
1. Amnion merupakan membran yang melindungi janin dan berisi cairan amnion. Amnion terdiri atas lima lapisan epitelial.
2. Ketuban pecah prematur (KPP) disebabkan berkurangnya kekuatan membran atau peningkatan tekanan intrauteri yang dapat dipicu oleh infeksi atau kontraksi rahim berulang.
3. Penanganan KPP meliputi konservatif dengan antibiotik dan pemantauan, atau aktif dengan induksi persalinan
La medicina basada en la evidencia (MBE) utiliza las mejores pruebas disponibles para tomar decisiones sobre el cuidado de pacientes. El documento explica que la MBE incorpora el método científico en la práctica clínica y se basa en estudios de alta calidad. También describe los cuatro pasos de la MBE - formular una pregunta, localizar evidencia, evaluarla críticamente y aplicar las conclusiones - y resalta que la MBE puede mejorar los resultados y uso de recursos.
Universitas Umm Al-Qura adalah perguruan tinggi negeri di Arab Saudi yang didirikan pada 1981 untuk menyediakan pendidikan tinggi di bidang studi Islam dan bidang-bidang lain seperti manajemen, teknik, kedokteran, dan pendidikan. Universitas ini terletak di Mekkah dan dianggap sebagai salah satu universitas Islam terkemuka di dunia.
1. Amnion merupakan membran yang melindungi janin dan berisi cairan amnion. Amnion terdiri atas lima lapisan epitelial.
2. Ketuban pecah prematur (KPP) disebabkan berkurangnya kekuatan membran atau peningkatan tekanan intrauteri yang dapat dipicu oleh infeksi atau kontraksi rahim berulang.
3. Penanganan KPP meliputi konservatif dengan antibiotik dan pemantauan, atau aktif dengan induksi persalinan
Michele Marotta, Neuropsicologia dello Sviluppo - Centro Medico Santagostino ...Anastasis Soc. Coop.
Presentazione di esperienze cliniche sulla Riabilitazione Online con RIDInet: primi risultati, ricadute, nuovi approcci e metodologie alla pratica clinica.
Creazione di un progetto di finestra 2.0 basandosi sugli elementi dell'architettura descritti da Rem Khoolaas.
La finestra, grazie a una pellicola smart e ad una persiana in vetrocamera, permette di avere una superficie su cui proiettare, direttamente in casa propria.
Presentazione di esperienze cliniche sulla Riabilitazione Online con RIDInet: primi risultati, ricadute, nuovi approcci e metodologie alla pratica clinica.
Daniele Arisi, Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza “Istituti Os...Anastasis Soc. Coop.
Presentazione di esperienze cliniche sulla Riabilitazione Online per la Dislessia e i DSA con RIDInet: primi risultati, ricadute, nuovi approcci e metodologie alla pratica clinica
Una piazza che torna a nuova vita grazie a un fruttuoso rapporto di collaborazione tra pubblico e privato. Lo spazio antistante il Centro Medico Santagostino di Sesto San Giovanni, in via Gorizia, verrà riqualificato a cura del Centro, in accordo con l’Amministrazione Comunale, con un intervento che riguarderà l’aiuola a fronte strada, la fioriera centrale e l'ex fontana, trasformata in un orto urbano a disposizione della piazza. Progetto a cura di Chiara Granata, responsabile della comunicazione e del marketing territoriale del Centro Medico Santagostino.
Marialuisa Martelli - Università La Sapienza di Roma - illustra i risultati di un percorso riabilitativo svolto utilizzando la app "RapWords" del servizio di Riabilitazione online RIDInet
Michele Marotta, Neuropsicologia dello Sviluppo - Centro Medico Santagostino ...Anastasis Soc. Coop.
Presentazione di esperienze cliniche sulla Riabilitazione Online con RIDInet: primi risultati, ricadute, nuovi approcci e metodologie alla pratica clinica.
Creazione di un progetto di finestra 2.0 basandosi sugli elementi dell'architettura descritti da Rem Khoolaas.
La finestra, grazie a una pellicola smart e ad una persiana in vetrocamera, permette di avere una superficie su cui proiettare, direttamente in casa propria.
Presentazione di esperienze cliniche sulla Riabilitazione Online con RIDInet: primi risultati, ricadute, nuovi approcci e metodologie alla pratica clinica.
Daniele Arisi, Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza “Istituti Os...Anastasis Soc. Coop.
Presentazione di esperienze cliniche sulla Riabilitazione Online per la Dislessia e i DSA con RIDInet: primi risultati, ricadute, nuovi approcci e metodologie alla pratica clinica
Una piazza che torna a nuova vita grazie a un fruttuoso rapporto di collaborazione tra pubblico e privato. Lo spazio antistante il Centro Medico Santagostino di Sesto San Giovanni, in via Gorizia, verrà riqualificato a cura del Centro, in accordo con l’Amministrazione Comunale, con un intervento che riguarderà l’aiuola a fronte strada, la fioriera centrale e l'ex fontana, trasformata in un orto urbano a disposizione della piazza. Progetto a cura di Chiara Granata, responsabile della comunicazione e del marketing territoriale del Centro Medico Santagostino.
Marialuisa Martelli - Università La Sapienza di Roma - illustra i risultati di un percorso riabilitativo svolto utilizzando la app "RapWords" del servizio di Riabilitazione online RIDInet
Progettazione di CDD
(contenuti didattici digitali)
per la Lingua Inglese nella Scuola Primaria:
eBook “English is fun through Fairytales”
- Anno Scolastico 2015/2016 – 2016/2017 -
Elaborato di fine corso di Traduzione Letteraria Lingua Inglese.
Semplici passi per avviare e concludere la traduzione di un testo, con esempio pratico
Relazione Ubiquitous e Context Aware ComputingSarah Cillo
Relazione del progetto per il corso Ubiquitous e Context Aware Computing
Progettazione e realizzazione di un'app per lo sviluppo del linguaggio nel bambino
Progetto del corso di Cognizione e Linguaggio; Università degli Studi di Milano-Bicocca, corso di laurea magistrale in Teoria e Tecnologia della Comunicazione
1. Università degli studi Milano-Bicocca
Laurea magistrale in Teoria e Tecnologia della Comunicazione
Materia: Cognizione e Linguaggio | Docente: Maria Teresa Guasti
LA FROG STORY
Daniela Belotti mat. 728896
d.belotti@campus.unimib.it
Giulia Cicchinè mat.779150
g.cicchine@campus.unimib.it
2. La Frog Story è composta da un insieme di immagini che stimolano
la produzione di un racconto esteso.
Nel nostro progetto essa è stata utilizzata per bambini di 9,11 e 13
anni in forma orale. È composta da 24 pagine.
Attraverso l’analisi del linguaggio prodotto è stato possibile ricavare
informazioni relative a:
- complessità o povertà della struttura frasale
- errori morfo-sintattici presenti
- capacità di tenere il filo del discorso
- uso dei pronomi
FROG STORY: WHERE ARE YOU?
3. Il problema del contesto
Nel nostro progetto non era presente alcun contesto di riferimento
quindi i bambini non conoscevano sulla storia.
Inoltre, non erano presenti informazioni nei riguardi delle immagini
che succedevano quella corrente, perciò il compito risultava
complesso soprattutto per le età degli intervistati. Una visione globale
avrebbe aiutato la comprensione
Da segnalare anche l’assenza di un titolo, in quanto le immagini
venivano presentate senza nessuna informazione aggiuntiva.
Il titolo per definizione serve per creare delle aspettative che in
questo caso sono venute a mancare, perciò per i bambini non c’è
stato nemmeno un appiglio possibile.
4. A partire da queste considerazioni abbiamo analizzato tutti quei
fattori che avrebbero potuto esserne influenzati.
Tra questi ci sono:
- Pause
- Tempi di racconto
- Numero di parole utilizzate
- Ripetizioni delle parole
- Possibili errori ed eventuali correzioni
7. Abbiamo poi notato che le pause sono principalmente concentrate
nei passaggi da una diapositiva ad un’altra.
Questo potrebbe essere relativo al fatto che i bambini hanno
bisogno di tempo per elaborare la nuova immagine e collegarla con
la precedente.
8. Tempi
Abbiamo tenuto in considerazione i tempi di esposizione,
facendone la media in base all’età.
La nostra ipotesi indicava che i bambini più piccoli avessero
bisogno di più tempo per l’elaborazione.
9.
10. I dati confermano la nostra ipotesi solo per i bambini tra 11 e 13
anni: è stato effettuato un T TEST che risulta non significativo.
Invece tra 9 e 11 anni risulta che i bambini di 11 anni hanno tempi
maggiori.
La nostra ipotesi è parzialmente confermata.
12. Non era stata fatta nessuna ipotesi al riguardo ma volevamo avere un’idea
complessiva di come, nelle varie fasce di età, vengono elaborate frasi che
compongono un testo.
È anche vero che dai dati non è possibile vedere differenze statisticamente
significative tra le fasce studiate.
13. Uso delle parole
VERBI AGGETTIVI NOMI
FRANCESCA 9 ANNI 53 10 66
MARTA 55 5 75
GIANNI 59 3 73
media 55,66666667 6 71,33333333
GIULIA 11 ANNI 62 15 77
CHIARA 59 13 78
ALEISA 58 16 76
media 59,66666667 14,66666667 77
FRANCESCO 13 ANNI 72 18 82
PABLO 75 17 79
CLARISSA 69 15 83
media 72 16,66666667 81,33333333
14.
15. Abbiamo analizzato le parole più usate dai bambini nelle
diverse fasce d’età.
Dai dati emerge che esistono differenze nell’uso delle
categorie di parole: tutte le categorie subiscono un aumento in
base all’età.
La categoria più usata è quella dei nomi; seguono i verbi e per
ultimi gli aggettivi.
16. Ripetizione parole
Abbiamo contato quante volte i bambini ripetevano le parole.
Abbiamo considerato i tre personaggi principali: BAMBINO, CANE e
RANA.
17. In via teorica le ripetizioni dovrebbero diminuire con
l’età.
Da questi dati emerge che questa tendenza non è
valida nella coppia 9-11 anni.
18. Repeat name penalty
Si parla di Penalità riferendosi alla “Massima della Quantità” di
Grice.
Questa dice che non bisogna dire troppo ne dire troppo poco.
L’essere espliciti non sempre aiuta la comprensione, anzi.
I nomi possono essere inseriti all’interno di una narrazione ma
genericamente servono per aggiungere delle informazioni nuove,
oppure quando il referente risulta lontano e la frase potrebbe essere
incoerente.
19. Repeat name penalty nei bambini
Da queste storie emerge che i bambini hanno la tendenza a ripetere
i nomi anche quando non sono necessari.
Probabilmente i bambini non hanno ancora del tutto sviluppato la
capacità di collegare le frasi senza ripetere i nomi.
Ma questo emerge quasi esclusivamente per il soggetto e poco per
il complemento oggetto: per quest’ultimo sono usati molti più
pronomi (lessicali).
20. Pronomi
È stata analizzata la presenza di pronomi nulli e lessicali
Negli adulti:
Pronomi nulli antecedenti salienti
Pronomi lessicali antecedenti meno salienti
Abbiamo voluto verificare se questa ipotesi fosse veritiera
anche nel nostro caso.
21. Nella nostra ipotesi il numero di pronomi nulli sarebbe dovuto
aumentare all’aumentare dell’età.
Questo non risulta confermato nel range 11-13 anni.
22. Nella nostra ipotesi i pronomi lessicali sarebbero dovuti aumentare
all’aumentare dell’età.
Ciò non risulta essere confermato per i bambini di 13 anni che
presentano un numero più basso di pronomi lessicali.
23. Errori della produzione
Dal momento che ci siamo occupate di Frog Story in forma orale,
abbiamo analizzato anche gli errori in fase di produzione delle
storie.
Abbiamo diviso la nostra analisi in due macrocategorie:
- Errori sematico-pragmatici
- Errori grammaticali
Evidenziando per entrambi i gruppi l’eventuale presenza di
autocorrezione.
24.
25. Alcuni esempi di errori semantico-pragmatici
Errori Possibile Correzione
Cucciolo della rana Girino
“Aspetta che la rana vola” Saltare
Figli della rana Girini
Nido di api Alveare
Errori Semantico-Pragmatici
26. Gli errori sematico-pragmatici, secondo la nostra ipotesi dovrebbero
diminuire con l’aumentare dell’età, in quanto si acquisiscono nuove
conoscenze.
Abbiamo effettuato un T TEST per confrontare le medie, pari a 0,05. In tal
modo è possibile dire che esiste una differenza significativa.
27. Errori Grammaticali
Errori Possibile Correzione
Mettendo a disordine Mettendo in disordine
Mentre invece Mentre / invece / intanto / ecc
Solo che però Solo che / però / se non fosse
che
C’era un cervo che lo montò …che lo caricò / lo portò in
sella
Verbi che non coincidono con i
soggetti
Non c’è il rispetto dei tempi
verbali, che cambiano di frase
in frase.
Alcuni esempi di errori grammaticali
28. Gli errori grammaticali potrebbero essere legati all’età ma
fondamentalmente per bambini di 9, 11 e 13 anni, è difficile attribuire
la causa di questo tipo di errori.
È stato infatti effettuato un T TEST da cui risulta che è impossibile dire
se esiste una differenza significativa tra le fasce di età.
29. Autocorrezione
Abbiamo notato che nella maggior parte dei casi non c’è
autocorrezione
in seguito ad un errore, indipendentemente dall’età.
Un elemento che ci ha però colpito è il fatto che 6 su 9 bambini, si
siano autocorretti in una sola e medesima occasione.
30. “Il bambino si aggrappò
a dei rami…”
“…ma non erano rami,
era un cervo…”
Al passaggio alla diapositiva successiva, si è modificata una
situazione, l’unica prontamente corretta.
31. Iconicità temporale
Basandoci sulle descrizioni delle immagini e sui racconti che
ne venivano, abbiamo anche studiato l’iconicità temporale
legata al Modello di Induzione di Eventi (EIM).
L’iconicità temporale indica che l’ordine in cui vengono
menzionati gli eventi è l’ordine in cui essi tendenzialmente
accadono.
Si basa su conoscenze pregresse:
- Schemi posseduti
- Indizi espliciti.
32. Nel nostro caso, l’ordine in cui abbiamo presentato gli eventi sotto
forma di immagini, era tendenzialmente l’ordine in cui essi
accadevano.
Perciò l’ordine in cui i bambini avrebbero dovuto raccontare la
storia dipende da:
- Elementi in primo e secondo piano per la stessa diapositiva;
- Ordine di presentazione delle diapositive.
33. Partendo da questa ipotesi, abbiamo analizzato le locuzioni
temporali come:
MENTRE
Utilizzato per descrivere scene
parallele in cui sono coinvolti più
personaggi.
“mentre il bambino
ha trovato una
talpa, il cane
abbaia
all’alveare…”
34. POI, DOPO Viene utilizzato per passare da una
scena ad un’altra, si sovrappone
spesso al cambio di diapositiva.
“Il cane cascò dalla
finestra…”
“…il bambino scese a
prenderlo…”
“…poi andarono fuori
casa a cercare la
rana”
35. INFINE Viene usato solamente per la scena
finale
“Infine il bambino prese un cucciolo della rana e se andò via”
36. Conclusioni
Possiamo concludere che:
- In generale i punti da noi analizzati presentano un
miglioramento all’aumentare dell’età;
- In alcuni casi i dati non sono coerenti con le ipotesi ma ciò è
probabilmente dovuto al fatto di avere pochi dati;