Messaggio della Consigliera per le Missioni_14 agosto 2021 por
Sr. Maria Troncatti_Maggio_ITA
1. guardo alla Madre di
Dio e Madre Nostra
Sguardo no
. 9
Care sorelle, con gioia ed esultanza abbiamo celebrato la festa
in onore di Maria Ausiliatrice, istituita da Papa Pio VII il 24 maggio
1814. Nel 1863 Don Bosco inizia la costruzione della chiesa a
Torino, Italia, senza risorse, solo fiducioso nel fatto che si tratta di un
desiderio della Madre di Dio: da questo luogo, in pochi anni,
comincia a diffondersi in tutto il mondo la devozione a Maria sotto il
titolo di Ausiliatrice. Oggi la Famiglia Salesiana, attraverso le varie
opere, continua a proporre la fiducia filiale, la vicinanza e l’aiuto che
viene dalla Santissima Vergine.
Per ricordare in questo mese la Beata Maria Troncatti,
proponiamo la riflessione del suo sguardo alla Madre di Dio.
Questo sguardo dolce e confidente lo scoprì da bambina, in famiglia,
quando pregavano insieme il santo Rosario; negli anni giovanili
appartenne alla Pia Associazione delle Figlie di Maria e quando partì,
nella Chiesa della città affidò alle mani della Vergine tutta la sua
famiglia; poi, il 17 settembre 1908, fece la sua prima professione
come Figlia di Maria Ausiliatrice.
Un episodio significativo di protezione della Vergine Maria
nei confronti di Suor Troncatti avvenne con la tracimazione del fiume
2. Teiro, quando si trovava a Varazze ed ella promise alla Vergine che,
se si fosse salvata da quell’inondazione, sarebbe partita missionaria e
così fece: partì da Nizza per l’Ecuador in nome della Vergine
Ausiliatrice e di Don Bosco.
Nel suo primo viaggio in Amazzonia, il 9 novembre 1925, la
comitiva portava con sé un bellissimo quadro dell’Immacolata
Concezione che il Direttore, Padre Duroni, aveva fatto dipingere a
Cuenca, copia fedele di quello che avevano a Riobamba. Quando la
popolazione di Macas seppe che si stavano avvicinando, si
incamminarono desiderosi di andarle incontro perché sapevano che
passo dopo passo, avanzava in uno dei bauli della comitiva l’atteso
quadro della Vergine.
Nell’ultimo giorno del viaggio, dopo la Santa Messa,
l’immagine della Vergine fu messa a precedere la comitiva,
accompagnata dai cavalieri, tra cui Monsignore e tutti quelli che le
erano andati incontro. Verso mezzogiorno arrivarono alla casa del
sig. Dionisio, uomo distinto e molto rispettato da tutti. Suor Troncatti
ricordava gli applausi, l’emozione, le lacrime e come alcuni si
fossero inginocchiati quando entrò il bel quadro della Purissima nel
cortile della casa, molto ben organizzato per accoglierlo.
In quell’anno la festa dell’Immacolata fu memorabile: il
dipinto fu collocato sulla parete della chiesa, ornato di sete bianche e
azzurre che le suore avevano tirato fuori dalle loro valigie. La
sorpresa più piacevole fu scoprire l’Associazione delle Figlie di
Maria già organizzata, merito della signorina Mercedes Navarrete, in
cui le suore trovarono un vero sostegno. Cfr. Grassiano María, Selva
Patria del Cuore, Cap. V.
Nel mese di maggio, come regalo della Vergine ricevettero la
prima ragazza interna Shuar, Yampauch, orfana di padre, la quale
chiese di rimanere con le suore nella missione. Suor Troncatti
acconsentì, dicendole che sarebbe rimasta nella casa della Vergine. Il
24 maggio, la solennità di Maria Ausiliatrice, non avendo
un’immagine della Vergine, prepararono per la festa la statua
dell’Immacolata Concezione, dono di un protestante alla Signorina
3. Mercedes Navarrete. La statua dell’Ausiliatrice era nel desiderio e
nell’elenco degli acquisti dell’Ispettrice, Madre Carolina Mioletti.
Cfr. Grassiano María, Selva Patria del Corazón, Cap. VI
Coloro che hanno conosciuto Suor Maria Troncatti
testimoniano che era abituale vederla con il Rosario in mano in
qualsiasi ora del giorno, ripetendo spesso il suo consueto ritornello:
Maria Ausiliatrice ci sostiene e anche il nostro angelo custode.
Portava sempre in tasca medaglie della Vergine Ausiliatrice; nelle
preghiere di guarigione recitava l’Ave Maria e la faceva recitare a chi
l’accompagnava perché il malato o la malata da cui si stavano
recando guarisse. Questo fu il caso della figlia del capo shuar che
Suor Maria operò a Mendez nel suo viaggio di entrata a Macas; ella
attribuì la guarigione all’Ausiliatrice che l’aiutò in quel momento
cruciale.
L’invocazione alla Vergine la salvò da tanti pericoli, come
quando fu quasi trascinata dalla corrente di un fiume in piena, o
quando il serpente scivolò ai suoi piedi o quando l’aereo atterrò in
emergenza a Quito e, secondo il pilota, si salvarono per la preghiera
di Madre Maria, che recitava il Santo Rosario.
La Santissima Vergine mi aiuterà, in lei è tutta la mia fiducia,
ripeteva sovente e, quando le cure erano rischiose, ripeteva sempre la
giaculatoria Auxilium Christianorum, ora pro nobis; anche quando
vegliava la ripresa dei malati, faceva scorrere i grani del rosario.
Testimonianza della sua enorme fiducia nella Vergine è la
guarigione di Augusto Zúñiga, che cadde da un ponte in costruzione
e rimase molti giorni senza che nessuno potesse curare la sua spina
dorsale e le costole rotte: suor Maria passando per Mendez nella sua
andata a Cuenca, lo curò su richiesta insistente di padre Albino del
Curto, il quale era molto dispiaciuto per questo giovane che lo
aiutava nei lavori di apertura della strada. Suor Maria si trovò senza
risorse davanti alla delicata situazione e chiese al sacerdote di
lasciarla andare in chiesa, dicendo: Maria Ausiliatrice mi ispirerà
quello che devo fare; si fermò a lungo in preghiera, tanto che
dovettero andare a cercarla.
4. Davanti al giovane infermo trasse fuori dal suo libro di
preghiere un’immagine di Maria Ausiliatrice e gli disse di baciarla
perché quella era la medicina, poi toccò con la punta delle sue dita le
costole rotte e vi mise l’immagine e intanto pregava l’Ave Maria. Ora
toccava alla medicina per la colonna vertebrale: prese dal suo libro
un’immagine di Don Bosco, gliela diede da baciare, la posò sulla
schiena e lo bendò nuovamente dal collo in giù. Dopo 5 giorni gli
disse di provare a sedersi e Augusto si sedette senza sforzo, scese dal
letto e fece qualche passo… ; per ordine di Suor Maria tornò a letto,
il sesto giorno era guarito e il settimo lei gli tolse le bende, gli diede
nuovamente le immagini da baciare e le rimise nel suo libro; gli disse
poi di andare a bagnare a nuotare nel fiume e lui lo fece, sentendosi
completamente guarito. Cfr. Grassiano María, Selva Patria del Cuore, Cap.
IX
Nel frattempo, a casa sua, tutte le sere, sua sorella Lucia
faceva pregare un’Ave Maria alla Vergine specialmente per Suor
Maria che era lontana. A sua sorella Caterina scrisse con emozione
che il mese di maggio è il mese della nostra cara Madre Ausiliatrice;
sarà Lei che porterà tutta la nostra famiglia a Gesù. Cfr. Ciezkowska
Sylwia, Lettera 68
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rapporto della Beata Maria
Troncatti con la Vergine
Maria?
Ringrazia per le occasioni in
cui hai sentito l’aiuto
tangibile della Vergine
Maria.