1. INTRODUZIONE
L'epistemologo Ernst Mach diceva: «perché pensare al
mondo come ad un mosaico, dal momento che non si
possano vedere i singoli pezzi?»
Se è vero che i nostri sensi non riescono a percepire
direttamente i componenti ultimi della materia, è
comunque altrettanto vero che ne conosciamo molte
proprietà, anche se attraverso misurazioni indirette.
2. Come è che percepiamo?
Per vedere un qualsiasi oggetto è necessario che questo sia
"illuminato" cioè investito da un'onda elettromagnetica la cui
lunghezza d'onda (l) sia minore delle dimensioni dell'oggetto
che si vuol vedere.
In definitiva, per vedere entità sempre più piccole è
necessario avere a disposizione onde elettromagnetiche
sempre più corte cioè con l sempre più piccola e quindi,
secondo la teoria del fisico francese De Broglie, fasci di
particelle (elettroni) di energia sempre maggiore.
Editor's Notes
Ogni oggetto, anche le particelle, sono caratterizzate da una loro lunghezza d’onda
I nostri occhi sono "sintonizzati" sulla luce visibile, la cui lunghezza d'onda è attorno a 0,0000005 metri. E'una lunghezza abbastanza piccola per non doverci preoccupare della risoluzione finché non andiamo a guardare oggetti della misura di 0,0000005 metri.
Il Radar usa onde elettromagnetiche di l = 10-1 m per vedere aerei, navi. Con questa lunghezza d'onda il Radar, però, non può vedere aghi, chiodi o cose di questo genere. Analogamente il microscopio ottico che opera con onde elettromagnetiche di l = 10-7 m può vedere un batterio (le cui dimensioni sono dell'ordine di 10-6 m), ma non può vedere un virus (dimensioni dell'ordine di 10-8 m) e tanto meno un nucleo di un atomo le cui dimensioni sono dell'ordine 10-15 m