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LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE   1




LABORATORIO DI
ASTRONOMIA SOLARE
CLASSE TERZA
Raccolta di esperimenti
2   Gli esperimenti
    Dalla qualità alla quantità…
    Determinazione della costante solare
    Il radiotelescopio SHF
    Il radiotelescopio VLF




          LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
3   Dalla qualità alla quantità…




        LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
Procedura per determinare le dimensioni di
    fenomeni osservati sul disco solare
4




     1.   Aprire l’immagine con il software SalsaJ
     2.   Ricavare dalla letteratura le dimensioni precise del raggio solare
     3.   Misurare utilizzando il pulsante “righello” le dimensioni del raggio
          solare espressa in pixel.
     4.   Applicare una semplice proporzione per determinare a quanti
          chilometri corrisponde un pixel sull’immagine ricavata al telescopio.
     5.   Sempre utilizzando il pulsante “righello” determinare la lunghezza
          espressa in      pixel del      fenomeno    presente    sul disco
          (filamento, macchia solare, granuli ecc...)
     6.   Moltiplicare il numero di pixel trovati per il coefficiente calcolato
          precedentemente che mi esprime a quanti chilometri corrisponde 1
          pixel.


                  LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
Prima misurazione: filamento e
granulazione solare
   In questa immagine, ottenuta                     Filamento
    con il telescopio H-alpha è                        solare
    possibile osservare, oltre alla
    granulazione      solare,     un
    filamento in alto a sinistra.
   Utilizzando     la    procedura
    precedentemente esposta, un
    gruppo      di    studenti   ha
    determinato le dimensioni del
    grano e del filamento.




                                    LABORATORIO DI
                                                          5
                                ASTRONOMIA SOLARE
Seconda misurazione: gruppo di
protuberanze solari

   In questa immagine abbiamo
    determinato le dimensioni delle
    protuberanze (in termini di
    altezza) e l’estensione sul
    disco solare del fenomeno
    (larghezza).




                                   LABORATORIO DI
                                                    6
                               ASTRONOMIA SOLARE
Terza misurazione: altezza di tre
protuberanze distinte

   In questa immagine, altamente
    spettacolare, siamo riusciti a
    determinare le       dimensioni
    delle tre protuberanze. In
    aggiunta abbiamo annotato
    anche le dimensioni del raggio
    terrestre per poter dare un
    indicazione    delle     enormi
    dimensioni    dei      fenomeni
    misurati.


                                   LABORATORIO DI
                                                    7
                               ASTRONOMIA SOLARE
Quarta misurazione: filamento sul
disco solare

   Immagine in H-alpha
   Si               evidenzia
    perfettamente un enorme
    filamento sul disco solare.




                               LABORATORIO DI
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                           ASTRONOMIA SOLARE
9
    Noi e la radiazione
    elettromagnetica “invisibile”




        LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
Noi e la radiazione elettromagnetica non visibile
10




        Nelle prossime esperienze, i ragazzi hanno
         studiato      la   radiazione    elettromagnetica
         “invisibile” proveniente dal Sole. Dovranno così
         abbandonare l’utilizzo degli occhi e farsi guidare
         dalla matematica. Numeri, grafici, suoni saranno
         la guida per scoprire altre informazioni
         interessantissime associate alla nostra stella.



                  LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
Energia termica ed il Sole: determinazione
     della costante solare
11




        La costante solare rappresenta la quantità di
         energia termica, proveniente dal Sole, che
         raggiunge       la Terra per metro quadrato
         nell’unità di tempo.
        Con un semplice esperimento, i ragazzi sono
         riusciti a determinare un valore sperimentale
         della costante solare.


                 LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
Procedura operativa
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        Procedura (Occorre una giornata limpida priva di nuvole)
        Misura la superficie del calorimetro di esposta al sole ed esprimi il dato in metri quadrati.
        Versa 75 ml di acqua in un calorimetro
        Aggiungi alcune gocce di inchiostro nero
        Inserisci la sonda di temperatura
        registra la temperatura ad intervalli regolari fino a quando questa non che si sia stabilizzata
         (primo equilibrio termico)
        Posiziona il calorimetro esponendolo al Sole in modo che la superficie superiore sia il più
         perpendicolare possibile alla radiazione solare
        Registra ad intervalli regolari, il tempo e la temperatura corrispondente (operazione svolta dal
         software)
        Raggiunto l’equilibrio termico, interponi uno schermo davanti al calorimetro
        Continua ad annotare la temperatura (in diminuzione) ed il tempo di esposizione
        Costruisci il grafico temperatura – tempo (operazione svolta dal software).




                            LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
Il tracciato grafico




   Il grafico è stato ottenuto utilizzando una sonda termica
    collegata ad una semplice interfaccia per la
    memorizzazione ed archiviazione dei dati sperimentali
    (eurolab). Le successive determinazioni sono ricavabili
    direttamente dal software di gestione delle sonde
    (CoachLab6).
                              LABORATORIO DI
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                          ASTRONOMIA SOLARE
I calcoli
14



      Scegliere due zone del diagramma temperatura – tempo “lineari” e
      determinare il rapporto tra il salto termico ed il tempo di
      esposizione alla radiazione solare. I dati ottenuti sono riportati nella
      tabella sottostante. Per il calcolo della costante solare abbiamo
      fatto uso della relazione fondamentale della calorimetria. Un corpo
      a temperatura Ta e uno a temperatura Tb si scambiano una certa
      quantità di calore:
        Q=c*m*∆T dove c = calore specifico dell’acqua; m = massa
                  dell’acqua; ∆T = variazione di temperatura.
      Per ricavare l’energia assorbita dalla Terra, è sufficiente dividere il
      calore assorbito per S*∆t ottenendo:
      energia assorbita per unità di superficie e di tempo = (c*m) *∆T
                                   /S =C*∆T/∆t
            dove C è la costante del calorimetro ed S la superficie di
                           esposizione del calorimetro.
                   LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
I calcoli
15




     La potenza che ci giunge dal Sole a livello del suolo
     vale:
        energia assorbita per unità di superficie e di
       tempo = C*[(∆T/∆t)salita + (∆T/∆t)discesa] joule/m2s
              (watt/m2) dove C è uguale a m*c/S
     (∆T/∆t)salita = pendenza della curva, nella fase di
     riscaldamento in un tratto rettilineo opportunamente
     scelto
     (∆T/∆t)discesa = pendenza della curva nella fase di
     raffreddamento         nello       stesso   intervallo di
     temperature considerate nellaSOLARE di riscaldamento.
                  LABORATORIO DI ASTRONOMIA
                                            fase
I risultati sperimentali
Costante   del   calorimetro   C    =
0,075*4186/0,00328 = 95626 Joule/m2
Energia assorbita per unità di
superficie   e    di   tempo    =
95626*(0,006275 + 0,002061) = 797
Watt/m2.
L’elaborazione dei dati sperimentali
porta a valori della radiazione solare al
suolo compresi tra 600 e 900 Watt/m2.
Le misure più recenti compiute dai
satelliti forniscono un valore di
1353 W/m². Questa enorme quantità di
energia non arriva tutta sulla superficie
terrestre. Infatti circa il 40% della
radiazione viene assorbita o riflessa
dalle nubi ed il 15% viene assorbita
dall'aria; arriva al suolo, quindi, circa il
45% della radiazione.                        LABORATORIO DI
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                                     ASTRONOMIA SOLARE
Programma osservativo – Sole
17   nella banda SHF (super high
     frequency)




        LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
PROGRAMMA OSSERVATIVO
18
     Studio del Sole nella banda SHF

        Strumentazione utilizzata: radiotelescopio SHF di nostra
         costruzione

     Descrizione strumentazione

        Radiotelescopio: SATFINDER + ADC (convertitore analogico –
         digitale) + antenna satellitare di forma parabolica

        Cosa osserviamo

        Il programma osservativo prevede lo studio del Sole nella banda
         delle onde SHF. In particolare vogliamo osservare il transito del
         Sole e la temperatura della fotosfera nella banda delle
         microonde. LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
Composizione del
radiotelescopio
   Come si può osservare il
    radiotelescopio è costituito da
    un antenna parabolica in grado
    di catturare la radiazione
    cosmica nella banda delle
    microonde,      un     ricevitore
    rappresentato       dal       Sat
    Finder,      un   sistema      di
    acquisizione e elaborazione
    dati costituito da un modulo
    elettronico      appositamente
    costituito, un PC e un software
    adatto.


                                    LABORATORIO DI
                                                     19
                                ASTRONOMIA SOLARE
Componenti del radiotelescopio
SHF
   L’antenna utilizzata, è del tipo
    “OFFSET” da 80 cm costo 40
    euro.       Nel      costo      era
    compreso, oltre al dispositivo per il
    suo orientamento verticale e alle
    staffe per il suo ancoraggio su un
    palo, anche un LNB avente una
    cifra di rumore di 0.6 dB con il
    relativo sostegno.
   Diametro Parabola = 80cm

   Nel fuoco della parabola è
    collocato il convertitore, detto
    LNB (letteralmente Low Noise
    Block converter), che tradotto
    significa “blocco convertitore a
    basso rumore”. Tale componente è
    il più importante di tutto il sistema
    di ricezione, perché stabilisce la
    qualità dei segnali.
                                        LABORATORIO DI
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                                    ASTRONOMIA SOLARE
Componenti del radiotelescopio
SHF
   Satfinder:                 questo
    strumento, che sembra a prima
    vista un voltmetro analogico, è
    dotato di una manopola
    che,       agendo       su    un
    potenziometro, permette la
    regolazione del guadagno.
   L’alimentazione in corrente
    continua del Sat Finder è
    fornita dal ricevitore mediante
    lo stesso cavo coassiale che
    trasferisce    il   segnale     a
    radiofrequenza.              Non
    utilizzando il ricevitore è stata
    fornita la tensione necessaria
    (+ 13 V) per mezzo di un
    decoder        digitale      SKY
    inutilizzato.
                                    LABORATORIO DI
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                                ASTRONOMIA SOLARE
Componenti del radiotelescopio
SHF
   Il segnale proveniente dal Sat
    Finder deve essere convertito
    in segnale “capibile” dal
    computer. Allo scopo è stato
    realizzato un semplice modulo
    di acquisizione dati controllato
    dallo stesso PC. Si è preso un
    progetto ricavato da internet
    realizzato dall’Ing. Falcinelli. Il
    modulo è costruito attorno ad
    un componente elettronico
    chiamato circuito integrato
    ADC0831,       in    grado      di
    convertire un segnale elettrico
    in segnale digitale elaborabile
    dal computer.
                                      LABORATORIO DI
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                                  ASTRONOMIA SOLARE
Il tracciato del Sole in SHF
23



     Tracciato del Sole
     ottenuto con circa
     1h di osservazione
     nella banda delle        0.234
     microonde (SHF).

     I dati sono poi stati    0.205
     elaborati
     utilizzando         il
     software PRESTO
     dove        abbiamo      0.176
     utilizzato         le
     seguenti aperture
     angolari
                              0.147
     dove D=3,3° e
     d=0,5° come si
     ricava seguendo un       0.118
     ragionamento
     analogo a quello
     sviluppato
     nell’articolo da cui     0.090
     abbiamo        preso
     spunto.                      -29.700   105.380   240.460     375.540   510.620   645.700




                               LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
Determinazione della temperatura
del Sole
   A causa della piccola estensione angolare del Sole, il segnale
    proveniente dalla nostra stella è stato “diluito” con quello del fondo
    cielo. Pertanto la Temperatura della nostra stella sarà quella delle Pareti
    Moltiplicata per un Coefficiente dato dal rapporto tra il campo coperto
    dall’antenna, di estensione angolare D (e quindi proporzionale a D2), e
    la superficie apparente occupata dal Sole che ha un’estensione
    angolare di diametro d ( e quindi proporzionale a d2).
   Mentre d è noto, circa mezzo grado, D non è conosciuta a priori. Calcoli
    non semplici permettono di determinare per D il valore di 3°.




                                      LABORATORIO DI
                                                                    24
                                  ASTRONOMIA SOLARE
25
     Programma osservativo Sole
     nella banda VLF




        LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
PROGRAMMA OSSERVATIVO
26
     Studio del Sole nella banda VLF

        Strumentazione utilizzata: radiotelescopio VLF di nostra costruzione

     Descrizione strumentazione

        Radiotelescopio: GYRATOR III + antenna loop magnetico a forma
         romboidale.

        Cosa osserviamo

        Il programma osservativo prevede lo studio del Sole nella banda
         delle onde VLF. In particolare vogliamo osservare e classificare
         fenomeni SID

                     LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
Il radiotelescopio VLF
27


        Un radiotelescopio come abbiamo visto è un dispositivo
         in grado di ricevere segnali radio provenienti da svariate
         sorgenti, chiamate più propriamente radio-sorgenti.
         Esistono tantissimi modelli di radiotelescopio che si
         differenziano tra loro per la banda radio di osservazione.
         Esistono così radiotelescopi che ricevono nella banda
         radio specifica delle microonde, telescopi che ricevono
         nella banda delle onde radio lunghe ecc. Il nostro
         radiotelescopio VLF ha un ricevitore sintonizzato sulla
         banda radio con frequenze dell’ordine 20-30 kHz.



                   LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
Il radiotelescopio VLF (very low
28
     frequency)
        Il nostro radiotelescopio VLF è costituito dai
         seguenti componenti:
        Ricevitore Gyrator III
        Antenna a telaio di forma quadrata
        Computer per registrazione ed analisi dei dati




                 LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
Il ricevitore

   Il ricevitore, che ha la funzione
    di ricevere, amplificare e
    convertire il segnale elettrico in
    segnale digitale, è costituito da
    diversi componenti elettronici
    collegati assieme secondo lo
    schema circuitale fornitoci
    dall’I.A.R.A. (Istituto Amatoriale
    di Radioastronomia).




                                     LABORATORIO DI
                                                      29
                                 ASTRONOMIA SOLARE
Antenna loop magnetico
   L’antenna a telaio da noi costruita ha la
    forma di un quadrato la cui diagonale
    misura 75 cm. Questa è molto
    sensibile ed è stata ideata per l’uso
    interno alle abitazioni in quanto i muri
    delle abitazioni sono trasparenti alle
    radiazioni VLF. L’antenna è direttiva in
    quanto riceve molto bene puntando
    uno dei vertici verso il trasmettitore e
    attenua moltissimo i segnali laterali.
    Questo significa che se puntiamo
    l’antenna verso Nord riceveremo i
    segnali provenienti dalle stazioni
    posizionate in questa posizione e
    nessun segnale proveniente dalle
    direzioni perpendicolari (EST OVEST).



                                           LABORATORIO DI
                                                            30
                                       ASTRONOMIA SOLARE
I fenomeni SID
31

        Un modo per poter osservare indirettamente un brillamento solare, è quello
         di monitorare la banda radio VLF, al fine di rilevare i SID (Sudden
         Ionospheric Disturbance).
        I SID sono degli improvvisi aumenti di segnale nella banda VLF che si
         propagano per riflessione, attraverso la ionosfera. Tali “rimbalzi
         , consentono al segnale di superare la curvatura terrestre e superare così
         distanze notevoli.
        Per poter registrare i cambiamenti solari su un segnale VLF bisogna
         eseguire un monitoraggio per buona parte della giornata (preferibilmente
         dall’alba al tramonto).
        Quando avviene un brillamento uno strato particolare della ionosfera (strato
         D) viene altamente ionizzato. Ora le onde radio VLF, invece di
         attraversarlo, vengono da questo strato riflesse. Il segnale allora aumenta
         notevolmente e viene registrato dal nostro radiotelescopio.


                       LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
Grafico di una giornata di Sole
quieto
   Il grafico che si ottiene in una
    giornata di sole quieto, è di
    rappresentato a fianco.
   In esso possiamo vedere come
    verso le ore 07:10UT il segnale
    ha un brusco calo dovuto al
    ripresentarsi dello strato D
    legato al sorgere del sole. La
    sua comparsa come detto
    poc’anzi attenua il segnale
    radio.    Questo   effetto    è
    chiamato “sunrise-effect” e
    precede appunto il sorgere del
    sole.
                                    LABORATORIO DI
                                                     32
                                ASTRONOMIA SOLARE
Evento SID

   Qualora          avvenisse        un
    brillamento, nelle ore centrali della
    giornata, il grafico assumerebbe il
    seguente andamento:
   Sul grafico risulta evidente il
    guizzo     del       segnale,    che
    rappresenta il brillamento generato
    sulla       superficie        solare.
    Nell’esempio di cui sopra, il
    brillamento è avvenuto verso le
    ore 09:15ut. Il brillamento aumenta
    in modo repentino la ionizzazione
    dello strato D, con conseguente
    aumento della sua reflettività.

                                        LABORATORIO DI
                                                         33
                                    ASTRONOMIA SOLARE
Alcune nostre analisi
   Data 20/02/09
   Luogo Belfiore (VR)
   Direzione antenna Nord
   Frequenza 23.4 kHz
   Software Logger
   Note: si osservano parecchi aumenti di
    segnale di tipo “sospetto” In questo
    caso è stato necessario inviare i dati al
    nostro coordinatore di riferimento il
    quale dopo un’attenta analisi basata
    sul confronto con ltri centri di
    osservazione           nazionale      ed
    internazionale ha escluso che si
    trattasse di fenomeni di radiazioni
    naturali di tipo solare.


                                           LABORATORIO DI
                                                            34
                                       ASTRONOMIA SOLARE
Alcune nostre analisi
   Data 12/01/09
   Luogo Belfiore (VR)
   Direzione antenna Nord
   Frequenza 23.4 kHz
   Software Logger
   Note: è possibile rilevare
    numerosi     innalzamenti   di
    segnale di natura artificiale
    evidenziati dal fatto che la
    forma del picco si ripete con
    periodicità.



                                  LABORATORIO DI
                                                   35
                              ASTRONOMIA SOLARE
Alcune nostre analisi
   Data 03/12/09
   Luogo Belfiore (VR)
   Direzione antenna Nord
   Frequenza 23.4 kHz
   Software Logger
   Note: giornata di Sole quieto




                                   LABORATORIO DI
                                                    36
                               ASTRONOMIA SOLARE
Alcune nostre analisi
   Data 02/12/09
   Luogo Belfiore (VR)
   Direzione antenna Nord
   Frequenza 23.4 kHz
   Software Logger
   Note: giornata di Sole quieto




                                   LABORATORIO DI
                                                    37
                               ASTRONOMIA SOLARE
Alcune nostre analisi
   Data 03/12/09
   Luogo Belfiore (VR)
   Direzione antenna Nord
   Frequenza 23.4 kHz
   Software Logger
   Note: giornata di Sole quieto




                                   LABORATORIO DI
                                                    38
                               ASTRONOMIA SOLARE

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  • 1. LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE 1 LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE CLASSE TERZA Raccolta di esperimenti
  • 2. 2 Gli esperimenti Dalla qualità alla quantità… Determinazione della costante solare Il radiotelescopio SHF Il radiotelescopio VLF LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
  • 3. 3 Dalla qualità alla quantità… LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
  • 4. Procedura per determinare le dimensioni di fenomeni osservati sul disco solare 4 1. Aprire l’immagine con il software SalsaJ 2. Ricavare dalla letteratura le dimensioni precise del raggio solare 3. Misurare utilizzando il pulsante “righello” le dimensioni del raggio solare espressa in pixel. 4. Applicare una semplice proporzione per determinare a quanti chilometri corrisponde un pixel sull’immagine ricavata al telescopio. 5. Sempre utilizzando il pulsante “righello” determinare la lunghezza espressa in pixel del fenomeno presente sul disco (filamento, macchia solare, granuli ecc...) 6. Moltiplicare il numero di pixel trovati per il coefficiente calcolato precedentemente che mi esprime a quanti chilometri corrisponde 1 pixel. LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
  • 5. Prima misurazione: filamento e granulazione solare  In questa immagine, ottenuta Filamento con il telescopio H-alpha è solare possibile osservare, oltre alla granulazione solare, un filamento in alto a sinistra.  Utilizzando la procedura precedentemente esposta, un gruppo di studenti ha determinato le dimensioni del grano e del filamento. LABORATORIO DI 5 ASTRONOMIA SOLARE
  • 6. Seconda misurazione: gruppo di protuberanze solari  In questa immagine abbiamo determinato le dimensioni delle protuberanze (in termini di altezza) e l’estensione sul disco solare del fenomeno (larghezza). LABORATORIO DI 6 ASTRONOMIA SOLARE
  • 7. Terza misurazione: altezza di tre protuberanze distinte  In questa immagine, altamente spettacolare, siamo riusciti a determinare le dimensioni delle tre protuberanze. In aggiunta abbiamo annotato anche le dimensioni del raggio terrestre per poter dare un indicazione delle enormi dimensioni dei fenomeni misurati. LABORATORIO DI 7 ASTRONOMIA SOLARE
  • 8. Quarta misurazione: filamento sul disco solare  Immagine in H-alpha  Si evidenzia perfettamente un enorme filamento sul disco solare. LABORATORIO DI 8 ASTRONOMIA SOLARE
  • 9. 9 Noi e la radiazione elettromagnetica “invisibile” LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
  • 10. Noi e la radiazione elettromagnetica non visibile 10  Nelle prossime esperienze, i ragazzi hanno studiato la radiazione elettromagnetica “invisibile” proveniente dal Sole. Dovranno così abbandonare l’utilizzo degli occhi e farsi guidare dalla matematica. Numeri, grafici, suoni saranno la guida per scoprire altre informazioni interessantissime associate alla nostra stella. LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
  • 11. Energia termica ed il Sole: determinazione della costante solare 11  La costante solare rappresenta la quantità di energia termica, proveniente dal Sole, che raggiunge la Terra per metro quadrato nell’unità di tempo.  Con un semplice esperimento, i ragazzi sono riusciti a determinare un valore sperimentale della costante solare. LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
  • 12. Procedura operativa 12  Procedura (Occorre una giornata limpida priva di nuvole)  Misura la superficie del calorimetro di esposta al sole ed esprimi il dato in metri quadrati.  Versa 75 ml di acqua in un calorimetro  Aggiungi alcune gocce di inchiostro nero  Inserisci la sonda di temperatura  registra la temperatura ad intervalli regolari fino a quando questa non che si sia stabilizzata (primo equilibrio termico)  Posiziona il calorimetro esponendolo al Sole in modo che la superficie superiore sia il più perpendicolare possibile alla radiazione solare  Registra ad intervalli regolari, il tempo e la temperatura corrispondente (operazione svolta dal software)  Raggiunto l’equilibrio termico, interponi uno schermo davanti al calorimetro  Continua ad annotare la temperatura (in diminuzione) ed il tempo di esposizione  Costruisci il grafico temperatura – tempo (operazione svolta dal software). LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
  • 13. Il tracciato grafico  Il grafico è stato ottenuto utilizzando una sonda termica collegata ad una semplice interfaccia per la memorizzazione ed archiviazione dei dati sperimentali (eurolab). Le successive determinazioni sono ricavabili direttamente dal software di gestione delle sonde (CoachLab6). LABORATORIO DI 13 ASTRONOMIA SOLARE
  • 14. I calcoli 14 Scegliere due zone del diagramma temperatura – tempo “lineari” e determinare il rapporto tra il salto termico ed il tempo di esposizione alla radiazione solare. I dati ottenuti sono riportati nella tabella sottostante. Per il calcolo della costante solare abbiamo fatto uso della relazione fondamentale della calorimetria. Un corpo a temperatura Ta e uno a temperatura Tb si scambiano una certa quantità di calore: Q=c*m*∆T dove c = calore specifico dell’acqua; m = massa dell’acqua; ∆T = variazione di temperatura. Per ricavare l’energia assorbita dalla Terra, è sufficiente dividere il calore assorbito per S*∆t ottenendo: energia assorbita per unità di superficie e di tempo = (c*m) *∆T /S =C*∆T/∆t dove C è la costante del calorimetro ed S la superficie di esposizione del calorimetro. LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
  • 15. I calcoli 15 La potenza che ci giunge dal Sole a livello del suolo vale: energia assorbita per unità di superficie e di tempo = C*[(∆T/∆t)salita + (∆T/∆t)discesa] joule/m2s (watt/m2) dove C è uguale a m*c/S (∆T/∆t)salita = pendenza della curva, nella fase di riscaldamento in un tratto rettilineo opportunamente scelto (∆T/∆t)discesa = pendenza della curva nella fase di raffreddamento nello stesso intervallo di temperature considerate nellaSOLARE di riscaldamento. LABORATORIO DI ASTRONOMIA fase
  • 16. I risultati sperimentali Costante del calorimetro C = 0,075*4186/0,00328 = 95626 Joule/m2 Energia assorbita per unità di superficie e di tempo = 95626*(0,006275 + 0,002061) = 797 Watt/m2. L’elaborazione dei dati sperimentali porta a valori della radiazione solare al suolo compresi tra 600 e 900 Watt/m2. Le misure più recenti compiute dai satelliti forniscono un valore di 1353 W/m². Questa enorme quantità di energia non arriva tutta sulla superficie terrestre. Infatti circa il 40% della radiazione viene assorbita o riflessa dalle nubi ed il 15% viene assorbita dall'aria; arriva al suolo, quindi, circa il 45% della radiazione. LABORATORIO DI 16 ASTRONOMIA SOLARE
  • 17. Programma osservativo – Sole 17 nella banda SHF (super high frequency) LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
  • 18. PROGRAMMA OSSERVATIVO 18 Studio del Sole nella banda SHF  Strumentazione utilizzata: radiotelescopio SHF di nostra costruzione Descrizione strumentazione  Radiotelescopio: SATFINDER + ADC (convertitore analogico – digitale) + antenna satellitare di forma parabolica  Cosa osserviamo  Il programma osservativo prevede lo studio del Sole nella banda delle onde SHF. In particolare vogliamo osservare il transito del Sole e la temperatura della fotosfera nella banda delle microonde. LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
  • 19. Composizione del radiotelescopio  Come si può osservare il radiotelescopio è costituito da un antenna parabolica in grado di catturare la radiazione cosmica nella banda delle microonde, un ricevitore rappresentato dal Sat Finder, un sistema di acquisizione e elaborazione dati costituito da un modulo elettronico appositamente costituito, un PC e un software adatto. LABORATORIO DI 19 ASTRONOMIA SOLARE
  • 20. Componenti del radiotelescopio SHF  L’antenna utilizzata, è del tipo “OFFSET” da 80 cm costo 40 euro. Nel costo era compreso, oltre al dispositivo per il suo orientamento verticale e alle staffe per il suo ancoraggio su un palo, anche un LNB avente una cifra di rumore di 0.6 dB con il relativo sostegno.  Diametro Parabola = 80cm  Nel fuoco della parabola è collocato il convertitore, detto LNB (letteralmente Low Noise Block converter), che tradotto significa “blocco convertitore a basso rumore”. Tale componente è il più importante di tutto il sistema di ricezione, perché stabilisce la qualità dei segnali. LABORATORIO DI 20 ASTRONOMIA SOLARE
  • 21. Componenti del radiotelescopio SHF  Satfinder: questo strumento, che sembra a prima vista un voltmetro analogico, è dotato di una manopola che, agendo su un potenziometro, permette la regolazione del guadagno.  L’alimentazione in corrente continua del Sat Finder è fornita dal ricevitore mediante lo stesso cavo coassiale che trasferisce il segnale a radiofrequenza. Non utilizzando il ricevitore è stata fornita la tensione necessaria (+ 13 V) per mezzo di un decoder digitale SKY inutilizzato. LABORATORIO DI 21 ASTRONOMIA SOLARE
  • 22. Componenti del radiotelescopio SHF  Il segnale proveniente dal Sat Finder deve essere convertito in segnale “capibile” dal computer. Allo scopo è stato realizzato un semplice modulo di acquisizione dati controllato dallo stesso PC. Si è preso un progetto ricavato da internet realizzato dall’Ing. Falcinelli. Il modulo è costruito attorno ad un componente elettronico chiamato circuito integrato ADC0831, in grado di convertire un segnale elettrico in segnale digitale elaborabile dal computer. LABORATORIO DI 22 ASTRONOMIA SOLARE
  • 23. Il tracciato del Sole in SHF 23 Tracciato del Sole ottenuto con circa 1h di osservazione nella banda delle 0.234 microonde (SHF). I dati sono poi stati 0.205 elaborati utilizzando il software PRESTO dove abbiamo 0.176 utilizzato le seguenti aperture angolari 0.147 dove D=3,3° e d=0,5° come si ricava seguendo un 0.118 ragionamento analogo a quello sviluppato nell’articolo da cui 0.090 abbiamo preso spunto. -29.700 105.380 240.460 375.540 510.620 645.700 LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
  • 24. Determinazione della temperatura del Sole  A causa della piccola estensione angolare del Sole, il segnale proveniente dalla nostra stella è stato “diluito” con quello del fondo cielo. Pertanto la Temperatura della nostra stella sarà quella delle Pareti Moltiplicata per un Coefficiente dato dal rapporto tra il campo coperto dall’antenna, di estensione angolare D (e quindi proporzionale a D2), e la superficie apparente occupata dal Sole che ha un’estensione angolare di diametro d ( e quindi proporzionale a d2).  Mentre d è noto, circa mezzo grado, D non è conosciuta a priori. Calcoli non semplici permettono di determinare per D il valore di 3°. LABORATORIO DI 24 ASTRONOMIA SOLARE
  • 25. 25 Programma osservativo Sole nella banda VLF LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
  • 26. PROGRAMMA OSSERVATIVO 26 Studio del Sole nella banda VLF  Strumentazione utilizzata: radiotelescopio VLF di nostra costruzione Descrizione strumentazione  Radiotelescopio: GYRATOR III + antenna loop magnetico a forma romboidale.  Cosa osserviamo  Il programma osservativo prevede lo studio del Sole nella banda delle onde VLF. In particolare vogliamo osservare e classificare fenomeni SID LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
  • 27. Il radiotelescopio VLF 27  Un radiotelescopio come abbiamo visto è un dispositivo in grado di ricevere segnali radio provenienti da svariate sorgenti, chiamate più propriamente radio-sorgenti. Esistono tantissimi modelli di radiotelescopio che si differenziano tra loro per la banda radio di osservazione. Esistono così radiotelescopi che ricevono nella banda radio specifica delle microonde, telescopi che ricevono nella banda delle onde radio lunghe ecc. Il nostro radiotelescopio VLF ha un ricevitore sintonizzato sulla banda radio con frequenze dell’ordine 20-30 kHz. LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
  • 28. Il radiotelescopio VLF (very low 28 frequency)  Il nostro radiotelescopio VLF è costituito dai seguenti componenti:  Ricevitore Gyrator III  Antenna a telaio di forma quadrata  Computer per registrazione ed analisi dei dati LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
  • 29. Il ricevitore  Il ricevitore, che ha la funzione di ricevere, amplificare e convertire il segnale elettrico in segnale digitale, è costituito da diversi componenti elettronici collegati assieme secondo lo schema circuitale fornitoci dall’I.A.R.A. (Istituto Amatoriale di Radioastronomia). LABORATORIO DI 29 ASTRONOMIA SOLARE
  • 30. Antenna loop magnetico  L’antenna a telaio da noi costruita ha la forma di un quadrato la cui diagonale misura 75 cm. Questa è molto sensibile ed è stata ideata per l’uso interno alle abitazioni in quanto i muri delle abitazioni sono trasparenti alle radiazioni VLF. L’antenna è direttiva in quanto riceve molto bene puntando uno dei vertici verso il trasmettitore e attenua moltissimo i segnali laterali. Questo significa che se puntiamo l’antenna verso Nord riceveremo i segnali provenienti dalle stazioni posizionate in questa posizione e nessun segnale proveniente dalle direzioni perpendicolari (EST OVEST). LABORATORIO DI 30 ASTRONOMIA SOLARE
  • 31. I fenomeni SID 31  Un modo per poter osservare indirettamente un brillamento solare, è quello di monitorare la banda radio VLF, al fine di rilevare i SID (Sudden Ionospheric Disturbance).  I SID sono degli improvvisi aumenti di segnale nella banda VLF che si propagano per riflessione, attraverso la ionosfera. Tali “rimbalzi , consentono al segnale di superare la curvatura terrestre e superare così distanze notevoli.  Per poter registrare i cambiamenti solari su un segnale VLF bisogna eseguire un monitoraggio per buona parte della giornata (preferibilmente dall’alba al tramonto).  Quando avviene un brillamento uno strato particolare della ionosfera (strato D) viene altamente ionizzato. Ora le onde radio VLF, invece di attraversarlo, vengono da questo strato riflesse. Il segnale allora aumenta notevolmente e viene registrato dal nostro radiotelescopio. LABORATORIO DI ASTRONOMIA SOLARE
  • 32. Grafico di una giornata di Sole quieto  Il grafico che si ottiene in una giornata di sole quieto, è di rappresentato a fianco.  In esso possiamo vedere come verso le ore 07:10UT il segnale ha un brusco calo dovuto al ripresentarsi dello strato D legato al sorgere del sole. La sua comparsa come detto poc’anzi attenua il segnale radio. Questo effetto è chiamato “sunrise-effect” e precede appunto il sorgere del sole. LABORATORIO DI 32 ASTRONOMIA SOLARE
  • 33. Evento SID  Qualora avvenisse un brillamento, nelle ore centrali della giornata, il grafico assumerebbe il seguente andamento:  Sul grafico risulta evidente il guizzo del segnale, che rappresenta il brillamento generato sulla superficie solare. Nell’esempio di cui sopra, il brillamento è avvenuto verso le ore 09:15ut. Il brillamento aumenta in modo repentino la ionizzazione dello strato D, con conseguente aumento della sua reflettività. LABORATORIO DI 33 ASTRONOMIA SOLARE
  • 34. Alcune nostre analisi  Data 20/02/09  Luogo Belfiore (VR)  Direzione antenna Nord  Frequenza 23.4 kHz  Software Logger  Note: si osservano parecchi aumenti di segnale di tipo “sospetto” In questo caso è stato necessario inviare i dati al nostro coordinatore di riferimento il quale dopo un’attenta analisi basata sul confronto con ltri centri di osservazione nazionale ed internazionale ha escluso che si trattasse di fenomeni di radiazioni naturali di tipo solare. LABORATORIO DI 34 ASTRONOMIA SOLARE
  • 35. Alcune nostre analisi  Data 12/01/09  Luogo Belfiore (VR)  Direzione antenna Nord  Frequenza 23.4 kHz  Software Logger  Note: è possibile rilevare numerosi innalzamenti di segnale di natura artificiale evidenziati dal fatto che la forma del picco si ripete con periodicità. LABORATORIO DI 35 ASTRONOMIA SOLARE
  • 36. Alcune nostre analisi  Data 03/12/09  Luogo Belfiore (VR)  Direzione antenna Nord  Frequenza 23.4 kHz  Software Logger  Note: giornata di Sole quieto LABORATORIO DI 36 ASTRONOMIA SOLARE
  • 37. Alcune nostre analisi  Data 02/12/09  Luogo Belfiore (VR)  Direzione antenna Nord  Frequenza 23.4 kHz  Software Logger  Note: giornata di Sole quieto LABORATORIO DI 37 ASTRONOMIA SOLARE
  • 38. Alcune nostre analisi  Data 03/12/09  Luogo Belfiore (VR)  Direzione antenna Nord  Frequenza 23.4 kHz  Software Logger  Note: giornata di Sole quieto LABORATORIO DI 38 ASTRONOMIA SOLARE