Contesto, casi e proposte per i platform workers. Relazione sulla gig economy in Italia in occasione del Convegno EZA-UNAIE "Nuove forme di lavoro e mobilità europea" - Levico Terme (TN),
19-21 ottobre 2018
Il framing secondo Berlusconi - La comunicazione politica del premier
Serve Jeeg per la Gig?
1. Convegno EZA-UNAIE
Nuove forme di lavoro
e mobilità europea
Levico Terme (TN)
19-21 ottobre 2018
Serve Jeeg
per la Gig?
Contesto, casi e proposte
per i platform workers
Mario Grasso
UILTuCS Nazionale
3. “Avete sentito parlare di software-as-a-service.
Bene, questo è human-as-a-service”.
Jeff Bezos durante la presentazione di Mechanical Turk (2006)
4. "Prima di internet, era difficile trovare qualcuno, farlo lavorare 10
minuti per te e poi licenziarlo. Con la tecnologia puoi trovarli, pagarli
poco, ehm, e poi licenziarli quando non ti servono più”.
Lukas Biewald, Crowdflower, evento sul crowdsourcing (3/3/2010)
6. Foto: Jan-Joost Verhoef
(CC BY-NC 2.0)
Crowdwork
Lavoro dato in outsourcing su piattaforme
online in maniera spesso molto parcellizzata
e che può potenzialmente essere svolto
da qualsiasi parte del mondo.
7. Lavoro a chiamata tramite app
Lavoro gestito da piattaforme che mettono in
contatto clienti e lavoratori per il trasporto di
cose e persone, l’esecuzione di lavori domestici,
la preparazione di cibo, ecc.
9. Digital Footprint Project
Ricerca condotta da UNI Europa, FEPS, Università di Hertfordshire
2.190.000 di italiani guadagnano fino al 50% del proprio reddito
dal lavoro su piattaforme.
5.310.000 di italiani usano settimanalmente le piattaforme.
Fondazione Rodolfo De Benedetti
700.000 – 1.000.000 di italiani lavorano sulle piattaforme.
I fattorini sono circa 10.000.
Mappa dei platform workers
(Digital Footprint Project)
10. Piattaforme di lavoro
5indicatori
di sfruttamento
The architecture of digital labour platforms:
Policy recommendations on platform
design for worker well-being
Sangeet Paul Choudary, ILO, 2018
Foto.BurnoutdiJan-JoostVerhoef(CCBY-NC2.0)
11. 1. Rimozione della libertà di contratto
La libertà di contratto è centrale
per l'imprenditoria e per le scelte personali.
Rimuovendo questa libertà, la piattaforma toglie potere ai lavoratori,
correndo il rischio di vedere disattesi gli interessi
dei lavoratori a favore di un mercato efficiente sulla piattaforma
o il solo profitto della piattaforma.
12. 2. Poteri e diritti
di contrattazione ridotti
Se il design e le politiche
di una piattaforma riducono
il potere di contrattazione
e i diritti dei lavoratori,
il lavoratore è più soggetto
allo sfruttamento.
13. 3. Dominio
Se le politiche di una
piattaforma sottomettono
i lavoratori alla piattaforma,
la piattaforma può usare
la sua superiorità
per sfruttare i lavoratori.
14. 4. Dipendenza
Se le decisioni del design di piattaforma rendono
i lavoratori dipendenti da una piattaforma, bloccandoli
effettivamente al suo interno - per esempio, rendendo
loro difficile lo spostamento su un'altra piattaforma -
i lavoratori sono più suscettibili di sfruttamento
da parte della piattaforma.
15. 5. Correttezza
Una piattaforma che non ripartisce rischi
e ricompense in maniera equa all'interno del proprio
ecosistema può sfruttare i lavoratori forzandoli
a prendere rischi maggiori o avendo una retribuzione
non sufficiente.
18. I temi caldi
- Il contratto
- L’organizzazione del lavoro
- Le tutele
19. Cosa ci hanno detto?
L'importante che mi paghino.
Le condizioni di lavoro sono giuste.
Lavori quando e quanto vuoi. È flessibile.
19 anni, Milano
Prima non avevo niente. Oggi posso vivere in una casa,
fare la spesa e tornare in vacanza nel mio paese di origine.
Migrante adulto, Milano
Credo che il sindacato sia l'ente con più esperienza
per poter rappresentare una nuova tipologia di lavoro.
22 anni, Milano
Nonostante debba esserci una certa libertà
nello scegliere i propri turni di lavoro,
molti colleghi ed io veniamo costantemente e velatamente minacciati
se non diamo disponibilità per i weekend
22 anni, Bari
21. I temi caldi
- Il contratto
- L’organizzazione del lavoro
- Le tutele
22. Piattaforma vs Ccnl lavoro domestico
Note positive sulla piattaforma
- Miglior trattamento economico se assunti come impiegati
- Preavviso per licenziamento di 30 giorni è migliorativo
Note negative sulla piattaforma
- Contratto non professionalizzante
- Solo due livelli di inquadramento (operaio e impiegato)
- Manca la valorizzazione delle competenze e delle mansioni
- Non esistono permessi retribuiti in caso di un'esigenza personale: solo congedi
classici come matrimonio, etc
- Periodo di prova troppo lungo (30 giorni vs 8 giorni)
- Dimissioni: 30 giorni di preavviso non è migliorativo soprattutto sapendo che
mediamente è tra gli 8 e 15 giorni per la lavoratrice
- La malattia è utile ai fini del computo dell'indennità di preavviso: cioè, se sono
in malattia il preavviso continua a decorrere anziché sospendersi.
23. Cosa ci hanno detto?
Il lavoro va bene. Della retribuzione non mi lamento.
L’unica cosa che chiedo è di avere
un’indennità per il costo degli spostamenti
da una parte all’altra della città.
Lavoratrice domestica adulta, Milano
25. I temi caldi
- Il contratto
- L’organizzazione del lavoro
- Le tutele
26. Cosa ci hanno detto?
Molto positiva. Mi sono accordato tramite app. Ho svolto il lavoro.
Sono stato pagato con voucher e ci siamo lasciati un feedback reciproco.
Questo è il futuro.
Con alcune persone siamo rimasti in contatto
e il lavoro è diventato "ripetitivo".
Lavoratore Gogojobo, 32 anni, Trieste
Più che altro l'ho usata per curiosità e per misurare le mie capacità,
non l'ho mai ritenuta una possibilità concreta
per poter guadagnarsi da vivere.
C'è una grande concorrenza con persone che vivono in paesi
dove le cifre che per noi sono piccole diventano consistenti.
Inoltre la piattaforma trattiene un dollaro ogni 5, non è poco.
Lavoratrice Fiverr, 44 anni, Vicenza
Le tariffe pagate sono talmente basse che questi lavori
rappresentano un sfruttamento dei freelance.
Le percentuali applicate dalle piattaforme penalizzano il freelance,
meno gli inserzionisti.
Lavoratore Upwork, 60 anni, Firenze
Essenzialmente dedico 1 ora al giorno a guadagnare
con vari siti che pagano per determinati servizi.
Non c’è alcuna garanzia. Lo uso per integrare le entrate mensili.
Lavoratore ClixSense, 47 anni, Sassari
28. Le 3 proposte dell’ETUI
“The platform economy and the disruption of the employment Relationship”
Jan Drahokoupil e Brian Fabo
Tutela speciale per i crowd worker
Tutele come per i part-time, somministrati, a tempo determinato.
Esempio specifico: nessun impatto negativo sulla disattivazione
temporanea dell’account
Un contratto collettivo per le piattaforme di
crowd working
Includere i lavoratori delle piattaforme nei Ccnl
Tutele digitali per i lavoratori autonomi
Migliorare le norme sul lavoro autonomo e sul lavoro occasionale.
Esempio: assicurazioni, salute e sicurezza.
29. La nostra proposta
Come nasce?
“Digital Footprint”
(Uni Europa, FEPS, Università di Hertfordshire)
“Carta di Francoforte”
(Rete di sindacati europei e nordamericani, confederazioni generali
e organizzazioni dei lavoratori con supporto di vari studiosi)
“Manifesto per salvare la gig economy”
(Valerio De Stefano, Antonio Aloisi, Six Silberman)
31. La nostra proposta
In cosa consiste? (punti principali)
Distinzione tra:
lavoro on demand
(subordinato / parasubordinato)
crowd working
(autonomo / occasionale)
Contrattazione
Bilateralità per
Formazione / assistenza sanitaria
/ previdenza
Policy multilingua
Gestione controversie
Fondo di protezione sociale
Portabilità del rating
Valutazione dei clienti
Protezione dei dati
Trasparenza
(condivisione periodica con
stakeholder tramite open data)