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Responsabilità
e Leadership
Sebastiano
Zanolli
presenta
Cosa potete fare ?
Tutte le rivoluzioni, tutti
i cambiamenti, tutti i grandi raggiungimenti, ma
anche le piccole vittorie, tutto ciò che gli esseri
umani hanno realizzato, compiuto, costruito,
eretto, concretizzato, attuato, sono state
frutto di fede.
Ogni rivoluzione
nasce da un No".
«Se un uomo è chiamato a fare lo spazzino, dovrebbe fare lo
spazzino come Michelangelo dipingeva o come
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poesia.
Dovrebbe spazzare le strade così bene da
fermare tutti quelli che abitano il cielo e la
terra e fargli esclamare “Qui ha vissuto un
grandeo spazzino, che faceva il suo lavoro
propri bene”».
Cosa potete fare ?
Polarizzazione giusta o ingiusta.
• CEOs of the 50 U.S. firms that slashed the
most jobs between November 2008 and
April 2010 took in 42 percent more than the
average CEO at an S&P 500 firm, according
to the 17th annual Executive Excess study
by the Institute for Policy Studies, a
progressive Washington think tank.
"Mentre molte aziende statunitensi diventano
globali, la maggior parte dei cittadini non può
farlo. Il risultato, in questi tempi di
globalizzazione, è una tensione crescente tra gli
interessi dei leader di impresa americani e gli
interessi della gran parte ella classe media."
• Chrystia Freeland
• 22.08.2010
• Global Editor at Large, Reuters
"I lavoratori più pagati, come dottori,
avvocati, manager, devono essere
soggetto alla competizione internazionale
nello stesso modo in cui sono stati
soggetto i lavoratori manifatturieri."
Dean Baker
20.08.2010
Co-Director of the Center for Economic and Policy Research
"According to Human Resources
Magazine, employee
disengagement is estimated to cost
the U.S. economy as much as 350
billion dollars every year"
The Huffington Post
Judah Schiller
CEO of Saatchi and Saatchi
• Percentage of Easily Replaced Laborers
• La tua attività di vendita appartiene a questa
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“Il modello perfetto deve essere
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• Michael Gerber
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“True patriotism isn't cheap. It's about taking on a fair
share of the burden of keeping America going”.
Robert Reich
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Se la causa dell'agire è in noi ne siamo
responsabili,
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Max Weber:
Etica della convinzione e della
responsabilità
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Jacques Darrida
“non c'è decisione da prendere, si applica un
programma...un altro concetto di responsabilità,
che diviene solidale con quello di «elezione».
Qualcosa o qualcuno viene preferito, e qualcosa o
qualcuno viene sacrificato.”.
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Hans Jonas
"Agisci in modo tale che gli effetti
della tua azione siano compatibili con
la continuazione di una vita
autenticamente umana"
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Luigi Einaudi
“il meccanismo del mercato è un impassibile strumento
economico, il quale ignora la giustizia, la morale, la carità, tutti
i valori umani. Sul mercato si soddisfano domande, non
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24
Paul Ginsborg
“il processo democratico è fortemente esposto a
quello che viene chiamato crony capitalism, un
capitalismo basato sulle amicizie strumentali”.
25
Manuel Castells
“Obama, il G20, l’UE, hanno riscoperto la necessità di
regolamentare pubblicamente l’irresponsabilità privata”.
26
Zygmunt Bauman
“Nella nuova società non esistono ingiustizie, ma
tutto viene ridotto ad offesa personale, l’impegno
collettivo e la responsabilità verso gli altri sono
debolezze da eliminare”.
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Viktor Frankl
“Suggerisco che la Statua della Libertà sia
completata da una Statua della Responsabilità
sulla West Coast”.
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Allenarsi ad essere disciplinati
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capacità
29
Come gli applausi
si guadagnano e non si pretendono.
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Le nostre azioni sono nostre.
Imparare a risponderne e accettarne il conto è la misura
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32
Servire chi non può è la via per la responsabilità.
Riempire la vita di atti di gentilezza fa la differenza.
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Il resto è solo egoismo che limita anziché innalzare.,
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Non siamo vittime
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“A leader is someone who steps back from the entire system and tries to
build a more collaborative, more innovative system that will work over the
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39
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Leadership
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Assicurarsi che i propri
punti di forza
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Assicurarsi che i propri punti di forza
consegnino valore.
Cosa sono bravissimo a fare ?
Quale è l’audience che voglio servire?
http://www.youtube.com/watch?
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I Millennials vogliono imparare e crescere con voi.
Sono tech-savvy multitasking.
Possono essere un megafono dei social media per la
vostra azienda.
Sono motivati da più del denaro.
Sono mobili.
Sfidare il Processo
69
• Incontrare e superare
gli ostacoli
• Mai temere il fallimento
Ispirate una visione comune
70
•Visione
•Obiettivi del Team
•Entusiasmo
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agire
71
•Decisioni condivise
•Significato
•Guidare e sostenere
•Fiducia e credibilità
Tracciare il sentiero
72
•Dare l’esempio
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•Piccole cose = successo
Incoraggiare il Cuore
73
•Continuare anche in
circostanze difficili
•Azioni semplici / gesti
rilevanti
•Incentivare
"Noi troveremo una strada. Oppure
ne apriremo una nuova"
Annibale ,Annibale ,
218 A.C.218 A.C.
Grazie!
Credits
Si ringraziano tutti gli utenti di
per la qualità impressionante delle foto scattate
e per averle condivise con tutti.
Per le altre foto ed immagini utilizzate il relatore ha
ricercato senza successo gli autori ed é disponibile
ad accordi per l'utilizzo delle stesse.
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  • 2. Cosa potete fare ? Tutte le rivoluzioni, tutti i cambiamenti, tutti i grandi raggiungimenti, ma anche le piccole vittorie, tutto ciò che gli esseri umani hanno realizzato, compiuto, costruito, eretto, concretizzato, attuato, sono state frutto di fede.
  • 4. «Se un uomo è chiamato a fare lo spazzino, dovrebbe fare lo spazzino come Michelangelo dipingeva o come Beethoven componeva musica, o Shakespeare scriveva poesia. Dovrebbe spazzare le strade così bene da fermare tutti quelli che abitano il cielo e la terra e fargli esclamare “Qui ha vissuto un grandeo spazzino, che faceva il suo lavoro propri bene”». Cosa potete fare ?
  • 5. Polarizzazione giusta o ingiusta. • CEOs of the 50 U.S. firms that slashed the most jobs between November 2008 and April 2010 took in 42 percent more than the average CEO at an S&P 500 firm, according to the 17th annual Executive Excess study by the Institute for Policy Studies, a progressive Washington think tank.
  • 6. "Mentre molte aziende statunitensi diventano globali, la maggior parte dei cittadini non può farlo. Il risultato, in questi tempi di globalizzazione, è una tensione crescente tra gli interessi dei leader di impresa americani e gli interessi della gran parte ella classe media." • Chrystia Freeland • 22.08.2010 • Global Editor at Large, Reuters
  • 7. "I lavoratori più pagati, come dottori, avvocati, manager, devono essere soggetto alla competizione internazionale nello stesso modo in cui sono stati soggetto i lavoratori manifatturieri." Dean Baker 20.08.2010 Co-Director of the Center for Economic and Policy Research
  • 8. "According to Human Resources Magazine, employee disengagement is estimated to cost the U.S. economy as much as 350 billion dollars every year" The Huffington Post Judah Schiller CEO of Saatchi and Saatchi
  • 9. • Percentage of Easily Replaced Laborers • La tua attività di vendita appartiene a questa categoria? P.E.R.L.
  • 10. “Il modello perfetto deve essere gestito attraverso le persone con la più bassa competenza possibile” • Michael Gerber • The E-mith revisited
  • 11. La fine dei posti di lavoro ABC. • Attendance Based Compensation
  • 12. Ci sentiamo dopo le Feste! Beau Toskich
  • 13. La Primavera non è garanzia di raccolto. La Primavera è una opportunità di raccolto
  • 14. Cerca. E troverai. Ma si deve cercare.
  • 16.
  • 17. 17
  • 18. 18 “True patriotism isn't cheap. It's about taking on a fair share of the burden of keeping America going”. Robert Reich
  • 19. 19 Aristotele Se la causa dell'agire è in noi ne siamo responsabili, il contrario se la causa è fuori di noi
  • 20. 20 Max Weber: Etica della convinzione e della responsabilità
  • 21. 21 Jacques Darrida “non c'è decisione da prendere, si applica un programma...un altro concetto di responsabilità, che diviene solidale con quello di «elezione». Qualcosa o qualcuno viene preferito, e qualcosa o qualcuno viene sacrificato.”.
  • 22. 22 Hans Jonas "Agisci in modo tale che gli effetti della tua azione siano compatibili con la continuazione di una vita autenticamente umana"
  • 23. 23 Luigi Einaudi “il meccanismo del mercato è un impassibile strumento economico, il quale ignora la giustizia, la morale, la carità, tutti i valori umani. Sul mercato si soddisfano domande, non bisogni
  • 24. 24 Paul Ginsborg “il processo democratico è fortemente esposto a quello che viene chiamato crony capitalism, un capitalismo basato sulle amicizie strumentali”.
  • 25. 25 Manuel Castells “Obama, il G20, l’UE, hanno riscoperto la necessità di regolamentare pubblicamente l’irresponsabilità privata”.
  • 26. 26 Zygmunt Bauman “Nella nuova società non esistono ingiustizie, ma tutto viene ridotto ad offesa personale, l’impegno collettivo e la responsabilità verso gli altri sono debolezze da eliminare”.
  • 27. 27 Viktor Frankl “Suggerisco che la Statua della Libertà sia completata da una Statua della Responsabilità sulla West Coast”.
  • 28. 28 Allenarsi ad essere disciplinati DA ORA! Iniziare a fare qualsiasi cosa al meglio delle nostre capacità
  • 29. 29 Come gli applausi si guadagnano e non si pretendono. Non si nasce responsabili. La responsabilità si guadagna.
  • 30. 30 I problemi aggiungono senso alla vita. Affrontarli fa parte del gioco. Evitarli serve solo a morire un milione di volte prima di morire.
  • 31. 31 Le nostre azioni sono nostre. Imparare a risponderne e accettarne il conto è la misura della nostra grandezza o della nostra bassezza. Non accettarlo equivale a non essere esistiti. Peggio, essere stati solo una enorme possibilità mancata.
  • 32. 32 Servire chi non può è la via per la responsabilità. Riempire la vita di atti di gentilezza fa la differenza. Siamo qui prima di tutto per essere di aiuto e soluzione al prossimo. Questo fa la differenza. Il resto è solo egoismo che limita anziché innalzare.,
  • 33. Per sempre vittima ? • Cosa cambieresti di quanto ti è stato insegnato ? • A cosa sono servite le esperienze finora ? • Perché le hai avute? • Qual è il filo rosso della tua vita? • Qual è il senso della tua vita ?
  • 34. 34 Non siamo vittime Non siamo vittime non siamo vittime
  • 35.
  • 36.
  • 37. 37 Responsabilità di alzarsi in piedi e fare scelte
  • 38. 38 “A leader is someone who steps back from the entire system and tries to build a more collaborative, more innovative system that will work over the long term”. Robert Reich
  • 39. 39 “Your most precious possession is not your financial assets. Your most precious possession is the people you have working there, and what they carry around in their heads, and their ability to work together”. Robert Reich
  • 40.
  • 41.
  • 42.
  • 43. I dirigenti dovranno investire sempre di più su questioni come la cultura, i valori, l'ethos e i beni immateriali. Piuttosto che manager, hanno bisogno di essere cultori e narratori, per catturare le menti". Leif Edvinsson
  • 44.
  • 45.
  • 46.
  • 47.
  • 48.
  • 49.
  • 50. 50
  • 51.   Noi stessi e la chiarezza di visione
  • 52. 1.   Noi stessi e la chiarezza di visione 2.  Il mondo inteso come condizioni oggettive su cui fare leva per realizzare i nostri obiettivi 3.  Gli altri, la loro influenza sui nostri progetti, strumenti per muoverli nella nostra direzione Non è possibile svincolare la nostra vita professionale da quella personale, ma è possibile cercare di semplificare, potare, focalizzare.
  • 53.
  • 54.
  • 58. Leadership Se un Leader ti ascolta davvero ti fa sentire apprezzato ed importante.
  • 59. "I Campioni non nascono sul ring, lì semplicemente si riconoscono" Joe Frazier
  • 60. Leadership Oltre l’intelligenza emotiva. L’ Intelligenza sociale è la base della leadership.
  • 63. Leadership Brand Assicurarsi che i propri punti di forza consegnino valore.
  • 64. Leadership Brand Assicurarsi che i propri punti di forza consegnino valore. Cosa sono bravissimo a fare ? Quale è l’audience che voglio servire?
  • 66.
  • 67. I Millennials vogliono imparare e crescere con voi. Sono tech-savvy multitasking. Possono essere un megafono dei social media per la vostra azienda. Sono motivati da più del denaro. Sono mobili.
  • 68.
  • 69. Sfidare il Processo 69 • Incontrare e superare gli ostacoli • Mai temere il fallimento
  • 70. Ispirate una visione comune 70 •Visione •Obiettivi del Team •Entusiasmo
  • 71. Permettere agli altri di agire 71 •Decisioni condivise •Significato •Guidare e sostenere •Fiducia e credibilità
  • 72. Tracciare il sentiero 72 •Dare l’esempio •I fatti corrispondono alle parole •Piccole cose = successo
  • 73. Incoraggiare il Cuore 73 •Continuare anche in circostanze difficili •Azioni semplici / gesti rilevanti •Incentivare
  • 74. "Noi troveremo una strada. Oppure ne apriremo una nuova" Annibale ,Annibale , 218 A.C.218 A.C.
  • 76. Credits Si ringraziano tutti gli utenti di per la qualità impressionante delle foto scattate e per averle condivise con tutti. Per le altre foto ed immagini utilizzate il relatore ha ricercato senza successo gli autori ed é disponibile ad accordi per l'utilizzo delle stesse.
  • 77. Links

Editor's Notes

  1. Esperto internazionale della COMUNICAZIONE COMMERCIALE COMPETITIVA. Definito "WORLD LEADER IN MARKETING " dal MANAGEMENT CENTRE EUROPE (MCE) di Bruxelles, Beau Toskich è l'autore di tre best seller in Italia: “ LA STRATEGIA DELL'UOVO FRITTO ” - Editoriale Itaca, “ VERBAL DRIVER ” - Sperling & Kupfer e “ DA TRENO A TAXI ” - Pagine Utili Ha parlato durante: - GLOBAL CONFERENCE ON MARKETING DI LONDRA - ALITALIA BUSINESS SCHOOL DI ROMA - UNIVERSITA' CATTOLICA DI MILANO - SWEDISH INSTITUTE OF MANAGEMENT DI BRUXELLES - GARF, GROUPEMENT DES ANIMETEURS RESPONSABLES FORMATION D'ENTREPRISE DI PARIGI - CONFERENZA QUATTRORUOTE ALLA BORSA DI MILANO - INCONTRO GIOVANI IMPRENDITORI AL CAMPIDOGLIO A ROMA - CONFERENZA TAMPA BAY BUSINESS JOURNAL, FLORIDA, USA e tanto altro ancora. Keynote speaker alle Convention nazionali di GLAXOSMITHKLINE, IBM, PIRELLI, TELECOM, ABBOTT, JCB, ALLIANCE UNICHEM, BANCA PER LA CASA GRUPPO UNICREDIT, BANCA REGIONALE EUROPEA, LEXUS e SIPRA, GRUPPO RAI
  2. Robert Bernard Reich ( /ˈraɪʃ/;[2] born June 24, 1946) is an American political economist, professor, author, and political commentator. He served in the administrations of Presidents Gerald Ford and Jimmy Carter and was Secretary of Labor under President Bill Clinton from 1993 to 1997. Reich is currently Chancellor's Professor of Public Policy at the Goldman School of Public Policy at the University of California, Berkeley. He was formerly a professor at Harvard University's John F. Kennedy School of Government[3] and professor of social and economic policy at the Heller School for Social Policy and Management of Brandeis University. He has also been a contributing editor of The New Republic, The American Prospect (also chairman and founding editor), Harvard Business Review, The Atlantic, New York Times, and The Wall Street Journal. Reich is a political commentator on programs including Hardball with Chris Matthews, This Week with George Stephanopoulos, CNBC's Kudlow & Company, and APM's Marketplace. In 2008, Time Magazine named him one of the Ten Best Cabinet Members of the century,[4] and The Wall Street Journal in 2008 placed him sixth on its list of the "Most Influential Business Thinkers".[5] He was appointed a member of President-elect Barack Obama's economic transition advisory board.[6] He has published 13 books, including the best-sellers, The Work of Nations, Reason, Supercapitalism, and, most recently, Aftershock: The Next Economy and America's Future. He is also chairman of Common Cause and writes his own blog about the political economy at robertreich.org.
  3. ristotele (in greco: Ἀριστοτέλης, Aristotéles; Stagira, 384 a.C. o 383 a.C.[1] – Calcide, 322 a.C.) è stato uno scienziato e filosofo greco antico, noto come il "filosofo dell'immanenza". È considerato uno dei più innovativi e prolifici uomini di cultura del mondo antico occidentale e una delle menti filosofiche più stimate e influenti, nonché un precursore di scoperte in vari campi della conoscenza.
  4. Max Weber analizzando il rapporto tra etica e politica chiama "etica della convinzione" quella che fa riferimento a valori morali tali che l'azione da questi ispirata possa essere valutata come giusta o ingiusta, senza tener conto delle possibili conseguenze. Questa etica si ritrova in tutte quelle ideologie , politiche o religiose, che esprimono principi assoluti tali che sia impossibile dubitarne così da giustificare un'azione rivoluzionaria o l'obbedienza cieca a degli imperativi . Vi è poi, secondo il sociologo tedesco, l'"etica della responsabilità" che si esprime nella vita sociale dove le conseguenze possibili delle proprie azioni vanno accuratamente valutate in base al principio dell' «agire razionale rispetto allo scopo». [3]
  5. Jacques Derrida Uno sviluppo più specificatamente filosofico di questo tema della responsabilità si deve alla più recente filosofia francese di Emmanuel Lévinas e di Jacques Derrida , i quali hanno notato la problematicità di questo concetto se lo si mette in relazione con il principio giuridico di " imputabilità ". Premesso che responsabilità vuol dire "rispondere" delle proprie azioni, questa risposta e la conseguente decisione non potrà attuarsi in senso assoluto. Per esempio un governante dovrà "rispondere" agli interessi dei suoi concittadini mettendo da parte, "non rispondendo" ai propri interessi personali. Ciascuno di noi non può rispondere a tutte le "chiamate" come Abramo che risponde a Dio che lo chiama al sacrificio del figlio Isacco, ma non risponde alla voce simultanea che lo chiama a salvargli la vita. Quand'è che l'uomo sarà allora "imputabile" per aver risposto responsabilmente a quali chiamate lasciando altre inascoltate? [5]
  6. Hans Jonas L'etica della responsabilità viene estesa da Hans Jonas nel tempo e nello spazio, nel senso che le nostre azioni vanno valutate per le conseguenze non solo nei confronti dei contemporanei ma anche di coloro che «non sono ancora nati» e verso l'intera biosfera che dobbiamo tutelare dalle nostre compromissioni. Nella sua opera Il principio responsabilità ("Das Prinzip Verantwortung"), edito nel 1979 , Jonas esprime il principio cardine di un'etica razionalista applicata in particolare ai temi dell' ecologia e della bioetica . Egli sostiene la necessità di applicare il principio di responsabilità ad ogni gesto dell'uomo che "deve" prendere in considerazione le conseguenze future delle sue scelte e dei suoi atti.
  7. Luigi Einaudi (Carrù, 24 marzo 1874 – Roma, 30 ottobre 1961) è stato un economista, politico e giornalista italiano, secondo Presidente della Repubblica Italiana. Intellettuale ed economista di fama mondiale, Luigi Einaudi è considerato uno dei padri della Repubblica Italiana. Vice Presidente del Consiglio dei ministri, Ministro delle Finanze, del Tesoro e del Bilancio nel IV Governo De Gasperi, tra il 1945 e il 1948 fu Governatore della Banca d'Italia. Dal 1948 al 1955 fu Presidente della Repubblica Italiana. Suo figlio, Giulio, fondò la famosa casa editrice che porta il suo nome.
  8. Paul Anthony Ginsborg ( Londra , 1945 ) è uno storico inglese , naturalizzato italiano, tra i più noti studiosi contemporanei della storia d'Italia. Fellow del Churchill College di Cambridge , nella cui Università ha insegnato presso la Facoltà di Scienze Sociali e Politiche. In Italia ha avuto incarichi di insegnamento alle Università degli Studi di Siena e Torino . Dal 1992 insegna Storia dell ’ Europa contemporanea nella Facoltà di Lettere di Firenze . È conosciuto al grande pubblico per aver collaborato con Francesco Pardi , detto Pancho , al lancio del movimento dei girotondi .
  9. Tank Man , or the Unknown Rebel , is the nickname of an anonymous man who stood in front of a column of Chinese Type 59 tanks the morning after the Chinese military forcibly removed protestors from in and around Beijing 's Tiananmen Square on June 5, 1989. The man achieved widespread international recognition due to the videotape and photographs taken of the incident. Despite his anonym
  10. Professor Leif Edvinsson, is the world's leading expert on Intellectual Capital (IC). He has been Vice President and the world's first Corporate Director of Intellectual Capital at Skandia of Stockholm, Sweden and has held the world´s first professorship on Intellectual Capital at Lund Universtiy, Sweden since 2000. In light of his work in both training and IC, Professor Edvinsson has been a special advisor on service trade to the Swedish Ministry of Foreign Affairs. He is also special advisor to the United Nations International Trade Centre. In January 1998, Professor Edvinsson won the prestigious 'Brain of the year' award, in competition with the likes of Bill Gates and Paul McCartney. Professor Edvinsson follows in the footsteps of illustrious former winners such as Gary Kasparov (World Chess Champion), Prof. Stephen Hawking, and the Poet Laureate Ted Hughes. In 2000, he was also listed in the Top 20 list of the most admired Knowledge Leaders in the world.
  11. Qui non va ma questo badabum cha cha Tira forte in Francia USA e Canada Fossi nato in altri paesi magari avevo il Mercedes Magari a saper l'inglese Farei il boom già, già Sono po-polare E sono bi-polare Troppo po-polare Per un bi-locale Zio vestito male Perché io ho la fame Quella mia di mio nonno e quella di mio padre Il lavoro lo preferivo manuale I poveri almeno ti ordinano cosa fare I ricchi invece, loro usano il plurale Prendiamo, spostiamo e alziamo e dopo restano a guardare Quindi è OK pure quando i miei fra' ridono E non vogliono il dramma perché già se lo vivono Dai palazzi come pino, brindo salute A fare le penne davanti alle major e le major mute Sotto il palco c'è un grosso bordello che fa Badabum badabum cha cha La mia gente ti prende ti porta di là e Badabum badabum cha cha E da noi per la strada c'è chi si arrangia e senza fare badabum Sa fare [1] E me ne fotto anche se questo suono non va Badabum badabum badabum cha cha Viene dalla strada questo badaboom cha cha Lo volevano la EMI Sony Universal Mi dicevano di esagerare un po' la realtà Ma diventa innocua senza credibilità Dice vendi ai dodicenni che quella è l'età Metti un po' di trucco in faccia che crea novità Gli ho risposto sono vero e serio Ecco la novità e in più sono un mezzo genio, ma nessuno lo sa È OK me ne resto tranquillo con lei Ma mettimi T.I. e leva i Coldplay O potrei sfasciare tutto come Kobain E lasciare tutti di stucco come a Pompei Il principe di Barona e non di Bel Air In sella ad un elefante come a Bombay Mi senti fra' quando arrivo io in città Badaboom badaboom badaboom cha cha Nella testa c'ho un grosso bordello che fa Badabum badabum cha cha Quando arrivo la prendo e la porto di là e Badabum badabum cha cha E se poi è Dogo Gang che ti fa clat clat [2] Tu fai solo badabum e non fai cha cha E me ne fotto anche se questo suono non va Badabum badabum badabum cha cha Kit Malossi, Polini, Arrow Leovince Pimp My ride già dal novantacinque Cresciuto con in testa questo Vruuuum vruuuuum waaaaaaa Martini rosso Gin Campari e Badabum da qua Sono un po' rotto è vero fra' a fare sta vita pesa Ma a te come t'han ridotto coi pasticcini e la chiesa Non hai presa, un po' di stile è quello che conta Non hai stile? Non lo dire zio, chi ti ascolta! E la gente lo sa che il mondo fa schifo, vuole dimenticarlo Sa per chi fare il tifo, capisce di che parlo Non come questi emo-omo e mucho macho È sangue e mercurio cromo, puro piombo, brucio e scalcio E se nomini me subito dopo fatti beccare - Zio Meglio due schiaffi se ti rispondo ti fa più male! - Zio D'ora in poi è grezzo perché tocca a noi Mi servi tu! Come quelli con i vassoi Sotto il palco c'è un grosso bordello che fa Badabum badabum cha cha La mia gente ti prende ti porta di là e Badabum badabum cha cha E da noi per la strada c'è chi si arrangia e senza fare badabum Sa fare [1] e me ne fotto anche se questo suono non va Badabum badabum badabum cha cha
  12. Area Giovani Fondazione Istud: "Generazione Y. I surfisti nella rete e il mondo del lavoro". La ricerca si è proposta di esplorare e identificare le peculiarità dei giovani italiani nati tra il 1980 e il 1990 – la cosiddetta "Generazione Y" – con particolare attenzione al tema delle aspettative nei confronti del proprio futuro, ai significati attribuiti al lavoro, alle visioni e attese nei confronti delle organizzazioni e alle esigenze in termini di orientamento e accompagnamento nella transizione dalla formazione al lavoro. Gli appartenenti alla Generazione del Millennio vengono a volte chiamati Trophy Generation o Trophy Kids un termine che riflette l'andamento negli sport competitivi, così come molti altri aspetti della vita, dove "non si perde", e ognuno ottiene un "grazie per la partecipazione" che simboleggia un senso e una percezione del diritto. È stato riportato che si tratta di un problema in ambienti aziendali in quanto alcuni datori di lavoro sono preoccupati che Millennials hanno troppe aspettative dal luogo di lavoro e il desiderio di plasmare il proprio lavoro per adattarlo alla loro vita, piuttosto che adattare la loro vita al lavoro. Per comprendere meglio questa mentalità, molte grandi aziende stanno studiando questo il conflitto e stanno cercando di elaborare nuovi programmi per aiutare i lavoratori più anziani a capire i Millennials, mentre allo stesso tempo, cercano di rendere più confortevole il lavoro ai Millennials. Ad esempio Goldman Sachs conduce programmi di formazione dove utilizzando degli attori per impersonare i Millennials che affermano di cercare più feedback, responsabilità e il coinvolgimento nel processo decisionale. Dopo lo spettacolo, i dipendenti discutono e dibattono sulle differenze generazionali che hanno visto in gioco. «Siamo la generazione del "tutto e subito"», hanno dichiarato alcuni dei giovani intervistati nel corso della ricerca, sottolineando con questa frase un elemento di forte discontinuità rispetto ai propri genitori. Questi ultimi, infatti, rappresentano, nell'immaginario dei giovani, un ideale di impegno e di disponibilità al sacrificio, un modello di approccio "etico" al lavoro del quale i giovani intervistati riconoscono il valore, ma che non sono disposti a fare proprio. Infatti, in relazione a questo punto, la ricerca ha evidenziato come l'approccio al lavoro di questa generazione sia orientato prevalentemente da investimenti nel breve-medio termine e dalla difesa/tutela dei propri interessi e valori. Nei confronti di questo approccio, gli obiettivi e i valori dell'azienda hanno senso per i giovani solo se appaiono coerenti con le proprie aspirazioni: in caso contrario, gli intervistati si dimostrano spesso disposti a rimettersi in gioco, rinunciando anche alle certezze lavorative già acquisite per abbracciare nuove sfide che, magari, considerano più coerenti con i propri interessi, ma che, forse, presentano anche un maggior livello di incertezza. Dal punto di vista delle imprese, questo approccio impone un ripensamento delle tradizionali leve utilizzate per attrarre, reclutare, gestire e trattenere i talenti. Queste ultime, infatti, rischiano di rivelarsi poco efficaci nei confronti di una Generazione che appare meno sensibile di fronte alle promesse di lungo periodo e che, invece, si dimostra orientata a massimizzare nel breve termine il valore della relazione con l'azienda. http://www.professionisti24.ilsole24ore.com/art/Professionisti24/Management/2009/09/MANAGEMENT_NOTEBOOK_4_GENARAZIONE_Y.shtml
  13. Area Giovani Fondazione Istud: "Generazione Y. I surfisti nella rete e il mondo del lavoro". La ricerca si è proposta di esplorare e identificare le peculiarità dei giovani italiani nati tra il 1980 e il 1990 – la cosiddetta "Generazione Y" – con particolare attenzione al tema delle aspettative nei confronti del proprio futuro, ai significati attribuiti al lavoro, alle visioni e attese nei confronti delle organizzazioni e alle esigenze in termini di orientamento e accompagnamento nella transizione dalla formazione al lavoro. Gli appartenenti alla Generazione del Millennio vengono a volte chiamati Trophy Generation o Trophy Kids un termine che riflette l'andamento negli sport competitivi, così come molti altri aspetti della vita, dove "non si perde", e ognuno ottiene un "grazie per la partecipazione" che simboleggia un senso e una percezione del diritto. È stato riportato che si tratta di un problema in ambienti aziendali in quanto alcuni datori di lavoro sono preoccupati che Millennials hanno troppe aspettative dal luogo di lavoro e il desiderio di plasmare il proprio lavoro per adattarlo alla loro vita, piuttosto che adattare la loro vita al lavoro. Per comprendere meglio questa mentalità, molte grandi aziende stanno studiando questo il conflitto e stanno cercando di elaborare nuovi programmi per aiutare i lavoratori più anziani a capire i Millennials, mentre allo stesso tempo, cercano di rendere più confortevole il lavoro ai Millennials. Ad esempio Goldman Sachs conduce programmi di formazione dove utilizzando degli attori per impersonare i Millennials che affermano di cercare più feedback, responsabilità e il coinvolgimento nel processo decisionale. Dopo lo spettacolo, i dipendenti discutono e dibattono sulle differenze generazionali che hanno visto in gioco. «Siamo la generazione del "tutto e subito"», hanno dichiarato alcuni dei giovani intervistati nel corso della ricerca, sottolineando con questa frase un elemento di forte discontinuità rispetto ai propri genitori. Questi ultimi, infatti, rappresentano, nell'immaginario dei giovani, un ideale di impegno e di disponibilità al sacrificio, un modello di approccio "etico" al lavoro del quale i giovani intervistati riconoscono il valore, ma che non sono disposti a fare proprio. Infatti, in relazione a questo punto, la ricerca ha evidenziato come l'approccio al lavoro di questa generazione sia orientato prevalentemente da investimenti nel breve-medio termine e dalla difesa/tutela dei propri interessi e valori. Nei confronti di questo approccio, gli obiettivi e i valori dell'azienda hanno senso per i giovani solo se appaiono coerenti con le proprie aspirazioni: in caso contrario, gli intervistati si dimostrano spesso disposti a rimettersi in gioco, rinunciando anche alle certezze lavorative già acquisite per abbracciare nuove sfide che, magari, considerano più coerenti con i propri interessi, ma che, forse, presentano anche un maggior livello di incertezza. Dal punto di vista delle imprese, questo approccio impone un ripensamento delle tradizionali leve utilizzate per attrarre, reclutare, gestire e trattenere i talenti. Queste ultime, infatti, rischiano di rivelarsi poco efficaci nei confronti di una Generazione che appare meno sensibile di fronte alle promesse di lungo periodo e che, invece, si dimostra orientata a massimizzare nel breve termine il valore della relazione con l'azienda. http://www.professionisti24.ilsole24ore.com/art/Professionisti24/Management/2009/09/MANAGEMENT_NOTEBOOK_4_GENARAZIONE_Y.shtml
  14. I sondaggi indicano che i leader più efficienti hanno affrontato sfide e cambiamenti. Hanno scoperto che bisogna sfidare il processo esistente per poter realizzare un compito importante, e un ’ eventuale possibilità di fallimento non li ha assolutamente ostacolati al raggiungimento degli obiettivi. Date un esempio di un leader cher ha sfidato il processo. Es. Nelson Mandela
  15. I Leader non controllano gli altri, essi: Riconoscono l ’ importanza che gli altri prendano le decisioni Riconoscere che i componenti della squadra devono sviluppare un senso di “ sicurezza ” perché il loro lavoro sia significativo Guidare e sostenere Stimolare i componenti della squadra ad avere fiducia e credibilità 2. Fornite l ’ esempio di un Leader che Vi viene in mente che ispira gli altri ad agire. Es. Melvin Jones (Potrete scegliere una guida o responsabile della Vostra zona che ha successo)