“Aspetti della formazione accademica e dell’attività del farmacista nel Regno di Napoli nella prima metà dell’Ottocento”, Atti e Memorie, Rivista di Storia della Farmacia, Pubblicazione quadrimestrale dell’A.I.S.F. Anno XX n. 1, Belluno, 30 Aprile 2013, pp. 35-43.
R. Villano - Speziali nel Regno di Napoli - dagli Asburgo ai BorboneRaimondo Villano
R. Villano "Spectacular and Pharmaceutical Activities in the Kingdom of Naples" - Presentation by the President of the Italian Academy of Pharmacy History Dr. Antonio Corvi. The essay which represents a remarkable effort of synthesis for an exhaustive history of the pharmacy in the oldest Italian kingdom in which the author does not even forget the primordialities of a Mediterranean civilization that saw in Campania the birth of the extraordinary Salernitan School of origin uncertain but of fundamental importance, extended by Bologna, with Guglielmo da Saliceto, in Paris, with the Antidotario of Nicolò, proclaimed a pharmacopoeia official in '400; highlighted, then, the primacy of the birth of public pharmacy by a Genius, studying subsequent periods up to the nineteenth century and the influences of the many dynasties that succeeded in this strong state as well as the fundamental activity of the Church. The volume is in many specialized libraries. (Chiron, ISBN 978-88-904235-74, LCC DG 831, CDD 615 VIL att 2010, page 112 (richly illustrated), May 1st 2010, 1st October 2010 - Presented at the National AISF Congress ( Bari, Nov. 2010);
R. Villano - Gli Speziali nel Regno di Napoli - L’epoca aragonese e spagnolaRaimondo Villano
31. R. Villano “Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli” - presentazione del Presidente dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia Dott. Antonio Corvi. Il saggio che rappresenta un notevole sforzo di sintesi per una storia esaustiva della farmacia nel più antico Regno italiano in cui l’autore non dimentica neanche i primordi di una civiltà mediterranea che ha, poi, visto nascere in Campania la straordinaria Scuola Salernitana, di origine incerta ma di fondamentale importanza divulgativa, estesa da Bologna, con Guglielmo da Saliceto, a Parigi, con l’Antidotario di Nicolò, proclamato farmacopea ufficiale nel ‘400; evidenziato, poi, il primato della nascita della farmacia pubblica voluta da un Genio, studia i periodi successivi fino al XIX secolo e le influenze delle molte dinastie che si sono succedute in questo Stato forte nonché la fondamentale attività della Chiesa. Il volume è in molte Biblioteche specialistiche, tra cui: Ministero della Salute, Medica Statale, Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis; Soprintendenza Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento; Biblioteca di storia dell’arte Bruno Molajoli; Istituto Storico Italiano per il Medio Evo; Storia moderna e contemporanea di Roma; Studi meridionali Giustino Fortunato - Roma. (Chiron, ISBN 978-88-904235-74, LCC DG 831; CDD 615 VIL att 2010, pag. 112 (riccamente illustrato), 1^ ed. maggio 2010; 1^ rist. ottobre 2010 - presentata al Congresso Nazionale AISF (Bari, nov. 2010);
R. Villano - Spezierie a Napoli: dagli Asburgo ai BorboneRaimondo Villano
31. R. Villano “Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli” - presentazione del Presidente dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia Dott. Antonio Corvi. Il saggio che rappresenta un notevole sforzo di sintesi per una storia esaustiva della farmacia nel più antico Regno italiano in cui l’autore non dimentica neanche i primordi di una civiltà mediterranea che ha, poi, visto nascere in Campania la straordinaria Scuola Salernitana, di origine incerta ma di fondamentale importanza divulgativa, estesa da Bologna, con Guglielmo da Saliceto, a Parigi, con l’Antidotario di Nicolò, proclamato farmacopea ufficiale nel ‘400; evidenziato, poi, il primato della nascita della farmacia pubblica voluta da un Genio, studia i periodi successivi fino al XIX secolo e le influenze delle molte dinastie che si sono succedute in questo Stato forte nonché la fondamentale attività della Chiesa. Il volume è in molte Biblioteche specialistiche, tra cui: Ministero della Salute, Medica Statale, Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis; Soprintendenza Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento; Biblioteca di storia dell’arte Bruno Molajoli; Istituto Storico Italiano per il Medio Evo; Storia moderna e contemporanea di Roma; Studi meridionali Giustino Fortunato - Roma. (Chiron, ISBN 978-88-904235-74, LCC DG 831; CDD 615 VIL att 2010, pag. 112 (riccamente illustrato), 1^ ed. maggio 2010; 1^ rist. ottobre 2010;
R. Villano - Spezierie a Napoli: epoca aragonese e spagnolaRaimondo Villano
abs da libro “Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli” - presentazione del Presidente dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia Dott. Antonio Corvi. Il saggio che rappresenta un notevole sforzo di sintesi per una storia esaustiva della farmacia nel più antico Regno italiano in cui l’autore non dimentica neanche i primordi di una civiltà mediterranea che ha, poi, visto nascere in Campania la straordinaria Scuola Salernitana, di origine incerta ma di fondamentale importanza divulgativa, estesa da Bologna, con Guglielmo da Saliceto, a Parigi, con l’Antidotario di Nicolò, proclamato farmacopea ufficiale nel ‘400; evidenziato, poi, il primato della nascita della farmacia pubblica voluta da un Genio, studia i periodi successivi fino al XIX secolo e le influenze delle molte dinastie che si sono succedute in questo Stato forte nonché la fondamentale attività della Chiesa (Chiron, ISBN 978-88-904235-74, LCC DG 831; CDD 615 VIL att 2010, pag. 112 (riccamente illustrato).
R. Villano “Farmacopee dal Ducato di Napoli al Regno delle Due Sicilie”Raimondo Villano
Si passano in rassegna le opere prodotte nel Ducato intorno al X secolo e poi nel Regno svevo, antesignane della farmacopea; facendo una ricognizione sulle evoluzioni nazionali inferenti in aree partenopee nei secoli immediatamente successivi, si giunge ad una selezione delle principali opere edite nel Regno dal XVI al XIX secolo, distinguendole per città di pubblicazione (Catania, Messina, Palermo, Napoli) e prevalente uso e descrivendone per successione diacronica crescente analiticamente i contenuti e le caratteristiche. Vengono, poi, citate le opere annoverabili come farmacopee non ufficiali, di cui si descrivono in dettaglio la struttura le peculiarità della più importante. Si citano, infine, le maggiori opere partenopee prodotte nelle epoche sia pre-unitaria e che unitaria italiane soffermandosi sulla loro contestualizzazione nello scenario nazionale ed approfondendo il contesto delle prevalenti problematiche socio-politiche e tecniche di tali periodi. Esaminando più nel merito il lavoro, esso si apre con una cronologia essenziale di riferimento e con note introduttive di ricognizione sugli elementi indicativi degli ultimi secoli del primo millennio d.C. o prodromici di sviluppi sostanziali verificatisi nei secoli immediatamente seguenti, e tratta inizialmente l’Antidotario salernitano (2) e gli sviluppi successivi (3). È effettuata, di seguito, una ricognizione analitica sui principali testi ufficiali e sulle farmacopee (nelle specifiche versioni originali, e/o nuove e/o riformate) prodotti o promossi e supervisionati dalle competenti autorità sanitarie preposte (almi Collegi de’ Spetiali e Protomedicati) e dagli alti ranghi delle istituzioni governative ed ecclesiastiche del Regno di Napoli a partire dal XVI secolo (4, 5, 6), tra cui il Catanatense Dispensatorium, gli Antidotaria Messanense e Panormitanum, gli Antidotaria e i Petitoria Neapolitani. Segue una disamina essenziale sulle Farmacopee non ufficiali (7), in particolare sull’Antidotarium Pauli, sulle Tariffae apud Beltranum, su Ricette e Rimedi seicenteschi e sull’importante opera scientifica di Giuseppe Donzelli “Teatro farmaceutico dogmatico e spagirico”, forse già ultimato nel 1663 ma pubblicato a Napoli dal 1667 al 1763. Infine, tra le maggiori opere partenopee prodotte in epoca sia pre-unitaria (8) italiana il lavoro si sofferma su un Ricettario e sull’Elenco de’ rimedj semplici, editi agli inizi del XIX secolo, e sul Codice ministeriale farmaceutico della metà del medesimo secolo mentre tra quelle dell’epoca unitaria (9) nello studio si cita il Codice Farmaceutico Napoletano, compilato a cura del Collegio di Farmacia Napoletano presieduto dall’illustre Decano Gaetano Angioni. È in diverse istituzioni scientifiche, storiche, professionali e in molte Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali in Italia e all’estero
Raimondo Villano - Storia sanitaria: metà OttocentoRaimondo Villano
Articolo pubblicato il 30 settembre 2013 sulla Rivista nazionale professionale farmaceutica Punto effe nella Rubrica a cura di R. Villano "Come eravamo".
R. Villano - Speziali nel Regno di Napoli - dagli Asburgo ai BorboneRaimondo Villano
R. Villano "Spectacular and Pharmaceutical Activities in the Kingdom of Naples" - Presentation by the President of the Italian Academy of Pharmacy History Dr. Antonio Corvi. The essay which represents a remarkable effort of synthesis for an exhaustive history of the pharmacy in the oldest Italian kingdom in which the author does not even forget the primordialities of a Mediterranean civilization that saw in Campania the birth of the extraordinary Salernitan School of origin uncertain but of fundamental importance, extended by Bologna, with Guglielmo da Saliceto, in Paris, with the Antidotario of Nicolò, proclaimed a pharmacopoeia official in '400; highlighted, then, the primacy of the birth of public pharmacy by a Genius, studying subsequent periods up to the nineteenth century and the influences of the many dynasties that succeeded in this strong state as well as the fundamental activity of the Church. The volume is in many specialized libraries. (Chiron, ISBN 978-88-904235-74, LCC DG 831, CDD 615 VIL att 2010, page 112 (richly illustrated), May 1st 2010, 1st October 2010 - Presented at the National AISF Congress ( Bari, Nov. 2010);
R. Villano - Gli Speziali nel Regno di Napoli - L’epoca aragonese e spagnolaRaimondo Villano
31. R. Villano “Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli” - presentazione del Presidente dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia Dott. Antonio Corvi. Il saggio che rappresenta un notevole sforzo di sintesi per una storia esaustiva della farmacia nel più antico Regno italiano in cui l’autore non dimentica neanche i primordi di una civiltà mediterranea che ha, poi, visto nascere in Campania la straordinaria Scuola Salernitana, di origine incerta ma di fondamentale importanza divulgativa, estesa da Bologna, con Guglielmo da Saliceto, a Parigi, con l’Antidotario di Nicolò, proclamato farmacopea ufficiale nel ‘400; evidenziato, poi, il primato della nascita della farmacia pubblica voluta da un Genio, studia i periodi successivi fino al XIX secolo e le influenze delle molte dinastie che si sono succedute in questo Stato forte nonché la fondamentale attività della Chiesa. Il volume è in molte Biblioteche specialistiche, tra cui: Ministero della Salute, Medica Statale, Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis; Soprintendenza Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento; Biblioteca di storia dell’arte Bruno Molajoli; Istituto Storico Italiano per il Medio Evo; Storia moderna e contemporanea di Roma; Studi meridionali Giustino Fortunato - Roma. (Chiron, ISBN 978-88-904235-74, LCC DG 831; CDD 615 VIL att 2010, pag. 112 (riccamente illustrato), 1^ ed. maggio 2010; 1^ rist. ottobre 2010 - presentata al Congresso Nazionale AISF (Bari, nov. 2010);
R. Villano - Spezierie a Napoli: dagli Asburgo ai BorboneRaimondo Villano
31. R. Villano “Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli” - presentazione del Presidente dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia Dott. Antonio Corvi. Il saggio che rappresenta un notevole sforzo di sintesi per una storia esaustiva della farmacia nel più antico Regno italiano in cui l’autore non dimentica neanche i primordi di una civiltà mediterranea che ha, poi, visto nascere in Campania la straordinaria Scuola Salernitana, di origine incerta ma di fondamentale importanza divulgativa, estesa da Bologna, con Guglielmo da Saliceto, a Parigi, con l’Antidotario di Nicolò, proclamato farmacopea ufficiale nel ‘400; evidenziato, poi, il primato della nascita della farmacia pubblica voluta da un Genio, studia i periodi successivi fino al XIX secolo e le influenze delle molte dinastie che si sono succedute in questo Stato forte nonché la fondamentale attività della Chiesa. Il volume è in molte Biblioteche specialistiche, tra cui: Ministero della Salute, Medica Statale, Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis; Soprintendenza Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento; Biblioteca di storia dell’arte Bruno Molajoli; Istituto Storico Italiano per il Medio Evo; Storia moderna e contemporanea di Roma; Studi meridionali Giustino Fortunato - Roma. (Chiron, ISBN 978-88-904235-74, LCC DG 831; CDD 615 VIL att 2010, pag. 112 (riccamente illustrato), 1^ ed. maggio 2010; 1^ rist. ottobre 2010;
R. Villano - Spezierie a Napoli: epoca aragonese e spagnolaRaimondo Villano
abs da libro “Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli” - presentazione del Presidente dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia Dott. Antonio Corvi. Il saggio che rappresenta un notevole sforzo di sintesi per una storia esaustiva della farmacia nel più antico Regno italiano in cui l’autore non dimentica neanche i primordi di una civiltà mediterranea che ha, poi, visto nascere in Campania la straordinaria Scuola Salernitana, di origine incerta ma di fondamentale importanza divulgativa, estesa da Bologna, con Guglielmo da Saliceto, a Parigi, con l’Antidotario di Nicolò, proclamato farmacopea ufficiale nel ‘400; evidenziato, poi, il primato della nascita della farmacia pubblica voluta da un Genio, studia i periodi successivi fino al XIX secolo e le influenze delle molte dinastie che si sono succedute in questo Stato forte nonché la fondamentale attività della Chiesa (Chiron, ISBN 978-88-904235-74, LCC DG 831; CDD 615 VIL att 2010, pag. 112 (riccamente illustrato).
R. Villano “Farmacopee dal Ducato di Napoli al Regno delle Due Sicilie”Raimondo Villano
Si passano in rassegna le opere prodotte nel Ducato intorno al X secolo e poi nel Regno svevo, antesignane della farmacopea; facendo una ricognizione sulle evoluzioni nazionali inferenti in aree partenopee nei secoli immediatamente successivi, si giunge ad una selezione delle principali opere edite nel Regno dal XVI al XIX secolo, distinguendole per città di pubblicazione (Catania, Messina, Palermo, Napoli) e prevalente uso e descrivendone per successione diacronica crescente analiticamente i contenuti e le caratteristiche. Vengono, poi, citate le opere annoverabili come farmacopee non ufficiali, di cui si descrivono in dettaglio la struttura le peculiarità della più importante. Si citano, infine, le maggiori opere partenopee prodotte nelle epoche sia pre-unitaria e che unitaria italiane soffermandosi sulla loro contestualizzazione nello scenario nazionale ed approfondendo il contesto delle prevalenti problematiche socio-politiche e tecniche di tali periodi. Esaminando più nel merito il lavoro, esso si apre con una cronologia essenziale di riferimento e con note introduttive di ricognizione sugli elementi indicativi degli ultimi secoli del primo millennio d.C. o prodromici di sviluppi sostanziali verificatisi nei secoli immediatamente seguenti, e tratta inizialmente l’Antidotario salernitano (2) e gli sviluppi successivi (3). È effettuata, di seguito, una ricognizione analitica sui principali testi ufficiali e sulle farmacopee (nelle specifiche versioni originali, e/o nuove e/o riformate) prodotti o promossi e supervisionati dalle competenti autorità sanitarie preposte (almi Collegi de’ Spetiali e Protomedicati) e dagli alti ranghi delle istituzioni governative ed ecclesiastiche del Regno di Napoli a partire dal XVI secolo (4, 5, 6), tra cui il Catanatense Dispensatorium, gli Antidotaria Messanense e Panormitanum, gli Antidotaria e i Petitoria Neapolitani. Segue una disamina essenziale sulle Farmacopee non ufficiali (7), in particolare sull’Antidotarium Pauli, sulle Tariffae apud Beltranum, su Ricette e Rimedi seicenteschi e sull’importante opera scientifica di Giuseppe Donzelli “Teatro farmaceutico dogmatico e spagirico”, forse già ultimato nel 1663 ma pubblicato a Napoli dal 1667 al 1763. Infine, tra le maggiori opere partenopee prodotte in epoca sia pre-unitaria (8) italiana il lavoro si sofferma su un Ricettario e sull’Elenco de’ rimedj semplici, editi agli inizi del XIX secolo, e sul Codice ministeriale farmaceutico della metà del medesimo secolo mentre tra quelle dell’epoca unitaria (9) nello studio si cita il Codice Farmaceutico Napoletano, compilato a cura del Collegio di Farmacia Napoletano presieduto dall’illustre Decano Gaetano Angioni. È in diverse istituzioni scientifiche, storiche, professionali e in molte Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali in Italia e all’estero
Raimondo Villano - Storia sanitaria: metà OttocentoRaimondo Villano
Articolo pubblicato il 30 settembre 2013 sulla Rivista nazionale professionale farmaceutica Punto effe nella Rubrica a cura di R. Villano "Come eravamo".
31. R. Villano “Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli” - presentazione del Presidente dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia Dott. Antonio Corvi. Il saggio che rappresenta un notevole sforzo di sintesi per una storia esaustiva della farmacia nel più antico Regno italiano in cui l’autore non dimentica neanche i primordi di una civiltà mediterranea che ha, poi, visto nascere in Campania la straordinaria Scuola Salernitana, di origine incerta ma di fondamentale importanza divulgativa, estesa da Bologna, con Guglielmo da Saliceto, a Parigi, con l’Antidotario di Nicolò, proclamato farmacopea ufficiale nel ‘400; evidenziato, poi, il primato della nascita della farmacia pubblica voluta da un Genio, studia i periodi successivi fino al XIX secolo e le influenze delle molte dinastie che si sono succedute in questo Stato forte nonché la fondamentale attività della Chiesa. Il volume è in molte Biblioteche specialistiche, tra cui: Ministero della Salute, Medica Statale, Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis; Soprintendenza Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento; Biblioteca di storia dell’arte Bruno Molajoli; Istituto Storico Italiano per il Medio Evo; Storia moderna e contemporanea di Roma; Studi meridionali Giustino Fortunato - Roma. (Chiron, ISBN 978-88-904235-74, LCC DG 831; CDD 615 VIL att 2010,pag. 112 (riccamente illustrato), 1^ ed. maggio 2010; 1^ rist. ottobre 2010 - presentata al Congresso Nazionale AISF (Bari, nov. 2010);
Raimondo Vilano - Il profumo del tempo: abs. n. 2Raimondo Villano
bs. da: 10. R. Villano “Il profumo del tempo - cenni di arte e storia della farmacia” CD-ROM multimediale (1^ ediz. patrocinata dall’Accademia Italiana di Storia della Farmacia con presentazione del Presidente AISF Antonio Corvi, Ed. Eidos, 585 Mb - 139 file - 62 colonne sonore - 873 diapositive - 1093 pagine, Napoli, maggio 2002; 2^ Ediz.: patrocinata dall’Accademia Italiana di Storia Farmacia e dal Distretto 2100-Italia Rotary International; Presentazione del Presidente AISF A. Corvi, Ed. Eidos, 607 Mb - 146 file - 62 colonne sonore - 895 diapositive - 1248 pagine, Torre del Greco, novembre 2002; 2^ Ed., 1^ Rist.: Firenze, dicembre 2002; 3^ Ed.: patrocinato e realizzato da GioFil, distribuito da GioFil-Bayer SpA, (607 Mb - 146 file - 62 colonne sonore - 895 diapositive - 1248 pagine con grafica e presentazioni nuove; Roma, settembre 2003).
R. Villano - Speziali a Napoli - Da fine impero Romano a Ducato bizantinoRaimondo Villano
presentazione del Presidente dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia Dott. Antonio Corvi. Il saggio che rappresenta un notevole sforzo di sintesi per una storia esaustiva della farmacia nel più antico Regno italiano in cui l’autore non dimentica neanche i primordi di una civiltà mediterranea che ha, poi, visto nascere in Campania la straordinaria Scuola Salernitana, di origine incerta ma di fondamentale importanza divulgativa, estesa da Bologna, con Guglielmo da Saliceto, a Parigi, con l’Antidotario di Nicolò, proclamato farmacopea ufficiale nel ‘400; evidenziato, poi, il primato della nascita della farmacia pubblica voluta da un Genio, studia i periodi successivi fino al XIX secolo e le influenze delle molte dinastie che si sono succedute in questo Stato forte nonché la fondamentale attività della Chiesa. Il volume è in molte Biblioteche specialistiche, tra cui: Ministero della Salute, Medica Statale, Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis; Soprintendenza Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento; Biblioteca di storia dell’arte Bruno Molajoli; Istituto Storico Italiano per il Medio Evo; Storia moderna e contemporanea di Roma; Studi meridionali Giustino Fortunato - Roma. (Chiron, ISBN 978-88-904235-74, LCC DG 831; CDD 615 VIL att 2010, pag. 112 (riccamente illustrato), 1^ ed. maggio 2010; 1^ rist. ottobre 2010 - presentata al Congresso Nazionale AISF (Bari, nov.
R. Villano - Alcune prestigiose farmacie storiche di NapoliRaimondo Villano
31. R. Villano “Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli” - presentazione del Presidente dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia Dott. Antonio Corvi. Il saggio che rappresenta un notevole sforzo di sintesi per una storia esaustiva della farmacia nel più antico Regno italiano in cui l’autore non dimentica neanche i primordi di una civiltà mediterranea che ha, poi, visto nascere in Campania la straordinaria Scuola Salernitana, di origine incerta ma di fondamentale importanza divulgativa, estesa da Bologna, con Guglielmo da Saliceto, a Parigi, con l’Antidotario di Nicolò, proclamato farmacopea ufficiale nel ‘400; evidenziato, poi, il primato della nascita della farmacia pubblica voluta da un Genio, studia i periodi successivi fino al XIX secolo e le influenze delle molte dinastie che si sono succedute in questo Stato forte nonché la fondamentale attività della Chiesa. Il volume è in molte Biblioteche specialistiche, tra cui: Ministero della Salute, Medica Statale, Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis; Soprintendenza Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento; Biblioteca di storia dell’arte Bruno Molajoli; Istituto Storico Italiano per il Medio Evo; Storia moderna e contemporanea di Roma; Studi meridionali Giustino Fortunato - Roma. (Chiron, ISBN 978-88-904235-74, LCC DG 831; CDD 615 VIL att 2010, pag. 112 (riccamente illustrato), 1^ ed. maggio 2010; 1^ rist. ottobre 2010 - presentata al Congresso Nazionale AISF (Bari, nov. 2010);
15. R. Villano “Appunti di storia della Farmacia” cd rom multimediale a colori (24,5 Mb; 4 files, 72 diapositive, 4 colonne sonore) Chiron dpt Ph@rma, Pompei, giugno 2007;
R. VILLANO - Cenni di arte e storia della farmacia (parte 3)Raimondo Villano
19. R. Villano “Cenni di arte e storia della Farmacia”, con presentazioni del Prof. Dr. François Ledermann (Presidente dell’International Society for the History of Pharmacy) e del Prof. Antonio Carosella (Critico letterario). Dalla Presentazione di Ledermann: “Il libro presenta una favolosa raccolta riccamente illustrata di dati e di fatti sul passato della professione dai primi tempi fino ad oggi. L’opera offre una presentazione delle idee che attraversano la storia della farmacia ma anche della letteratura farmaceutica e delle legislazioni italiane ed europee, della preparazione dei medicinali nonché del materiale utilizzato per la loro preparazione dagli speziali. Questo vasto affresco dell’Autore è accompagnato da una moltitudine di informazioni pratiche sulle farmacie storiche, sui musei e sulle strutture della storia della farmacia nel Mondo ed in Italia che interessano i molti appassionati di storia della farmacia. Ma, nel contempo, il Dr. Villano efficacemente si indirizza pure all’ampio pubblico dei farmacisti dischiudendo loro una larga via che porta verso la conoscenza storica e culturale della farmacia”. (Longobardi Editore, pp. 266, Napoli, gen 2005; 2^ Edizione, pp. 266, Napoli, mar 2005);
10. R. Villano “Il profumo del tempo - cenni di arte e storia della farmacia” CD-ROM multimediale, vasta ed apprezzata opera eccellente nei contenuti, nell’architettura e negli allestimenti (1^ ediz. patrocinata dall’Accademia Italiana di Storia della Farmacia con presentazione del Presidente AISF Antonio Corvi, Ed. Eidos, 585 Mb - 139 file - 62 colonne sonore - 873 diapositive - 1093 pagine, Napoli, maggio 2002; 2^ Ediz.: patrocinata dall’Accademia Italiana di Storia Farmacia e dal Distretto 2100-Italia Rotary International; Presentazione del Presidente AISF A. Corvi, Eidos, 607 Mb - 146 file - 62 colonne sonore - 895 diapositive - 1248 pagine, Torre del Greco, novembre 2002; 2^ Ed., 1^ Rist.: Firenze, dic 2002; 3^ Ed.: patrocinato e realizzato da GioFil, distribuito da GioFil-Bayer SpA, (607 Mb - 146 file - 62 colonne sonore - 895 diapositive - pp. 1248 con grafica e presentazioni nuove; Roma, set 2003);
R. Villano - Il profumo del tempo (abstract n. 5)Raimondo Villano
Abs. da: 10. R. Villano “Il profumo del tempo - cenni di arte e storia della farmacia” CD-ROM multimediale (1^ ediz. patrocinata dall’Accademia Italiana di Storia della Farmacia con presentazione del Presidente AISF Antonio Corvi, Ed. Eidos, 585 Mb - 139 file - 62 colonne sonore - 873 diapositive - 1093 pagine, Napoli, maggio 2002; 2^ Ediz.: patrocinata dall’Accademia Italiana di Storia Farmacia e dal Distretto 2100-Italia Rotary International; Presentazione del Presidente AISF A. Corvi, Ed. Eidos, 607 Mb - 146 file - 62 colonne sonore - 895 diapositive - 1248 pagine, Torre del Greco, novembre 2002; 2^ Ed., 1^ Rist.: Firenze, dicembre 2002; 3^ Ed.: patrocinato e realizzato da GioFil, distribuito da GioFil-Bayer SpA, (607 Mb - 146 file - 62 colonne sonore - 895 diapositive - 1248 pagine con grafica e presentazioni nuove; Roma, settembre 2003);
R. Villano - IL PROFUMO DEL TEMPO (abstract: Aisf)Raimondo Villano
10. R. Villano “Il profumo del tempo - cenni di arte e storia della farmacia” CD-ROM multimediale, vasta ed apprezzata opera eccellente nei contenuti, nell’architettura e negli allestimenti (1^ ediz. patrocinata dall’Accademia Italiana di Storia della Farmacia con presentazione del Presidente AISF Antonio Corvi, Ed. Eidos, 585 Mb - 139 file - 62 colonne sonore - 873 diapositive - 1093 pagine, Napoli, maggio 2002; 2^ Ediz.: patrocinata dall’Accademia Italiana di Storia Farmacia e dal Distretto 2100-Italia Rotary International; Presentazione del Presidente AISF A. Corvi, Eidos, 607 Mb - 146 file - 62 colonne sonore - 895 diapositive - 1248 pagine, Torre del Greco, novembre 2002; 2^ Ed., 1^ Rist.: Firenze, dic 2002; 3^ Ed.: patrocinato e realizzato da GioFil, distribuito da GioFil-Bayer SpA, (607 Mb - 146 file - 62 colonne sonore - 895 diapositive - pp. 1248 con grafica e presentazioni nuove; Roma, set 2003);
R. Villano - Cenni di arte e storia della farmacia (parte 4/9)Raimondo Villano
Digital version from the volume of R. Villano "Art and History of Pharmacy". From the presentation by critics Prof. Carosella: "The author offers a further proof of his inexhaustible curiosity and his professional commitment to the present work, fruit, together with accurate research and intellectual passion. He was well known for his seriousness of a careful and diligent researcher through other testimonies of his working ability to scrutinize the reality of our time with great acumen (I think above all of Versa's Global Information Society of 1996), now the same seriousness is revived of passion and human participation in search of the forms that his profession has taken over the centuries through attempts and experiments that have marked and conveyed the development of the same cultural history of humanity. The history of the pharmacy, in fact, is felt and presented as the struggle that the ' humanity has fought against physical evil, engaging, under the dramatic urgency of suffering, its faith in divine help in the resources of his genius, so that the adventurous story of attempts crowned by success or denied by experience is identified with the way of man in the dimension of time to the tiring conquest of civilization as a slow but unstoppable release from subjection to hostile forces of nature and of gradual but also unstoppable dominion over nature itself. Hence the fascination of a search capable of gaining the interest not only of the workers but also, and perhaps above all, of those who, for the first time, as I have been to, overlook an unknown horizon that is discovered with welcomes harmoniously complementary to that of historical and literary studies. If we consider the rich documentation of professional, civil and political institutions as well as the variety of objects produced by the advancement of the history of pharmaceutical science, we will find wider and more satisfying the usefulness of the fatigue made by Villano in offering the vision of the many testimonies (books, drawings, museums, etc.) of the long journey of man from the heroic solitude of the origins to the comfortable assistance of modern valetudinaries. Therefore we are grateful to the Author of having offered us as a fruit of his hard work the opportunity to enrich our lack of knowledge of the long and difficult advancement of man on the path of civil progress with the discovery of an aspect of his achievements so far on the margins of common to know.
Google
Misteriose le origini di questo centro dedicato agli studi di medicina. Una contaminazione culturale che rappresenta uno dei maggiori eventi
scientifici del Medioevo
Raimondo Villano - Spunti di cultura farmaceutica correlati al senso della st...Raimondo Villano
This conference first discusses the issues, peculiarities and problems related to the barycentric sense of history, reaching in deductive should put emphasis on having a cultural, social and scientific memory, then develops an analysis on the role of memory as important element of collective identity, sense memory health in the arts, the essence and logic of subtraction facts to oblivion, and finally on the seat of divine epiphany in the interweaving of time and eternity. In the second part, however, have addressed the technical and methodological paradigms of historical sciences, the conceptual approach to history and methodology, heuristics historiography of science, the insights about the history of art and health, in particular, historical aspects of archiving and management of museums and various insights on the use values of information technology to improve the study and enhance the dissemination of medical history. Are also given notes and reflections relating to aspects of the historyof the Italian Risorgimento and, in particular, the process of unification of Italy in the healthcare and pharmaceutical. National days of pharmaceutical culture - First Session, Italian Academy of the History of Pharmacy, Regional Museum of Natural Science, Turin, 09 April 2011.
R. Villano - Libro Museo nazionale di Storia dell’Arte Sanitaria (3-4)Raimondo Villano
56. R. Villano “ L’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria”, testo integrale della comunicazione n. 78 del 13 settembre 2017 al Congresso internazionale di Storia della Farmacia (Reale Università, Varsavia 12/15 settembre 2017) a cura di: International Society History of the Pharmacy, Societé Francaise d’Histoire de Pharmacie, Acadèmie Internationale d’Histoire de Pharmacie. Fondata nel 1920, costituita Ente Morale per Regio Decreto nel 1922, sono Enti fondatori Asas: Ministero della Salute (che ha sostituito la Direzione Generale di Sanità del Ministero degli Interni); Ministero della Difesa - Ispettorato Sanità dell’Esercito; Ministero della Difesa - Ispettorato Sanità della Marina; Ministero Beni, Attività Culturali e Turistiche; Ministero Pubblica Istruzione; Ministero Università, Ricerca Scientifica e Tecnologica; Ordine Sovrano Militare dei SS. Maurizio e Lazzaro; Sovrano Militare Ordine di Malta; Croce Rossa Italiana; Pio Istituto di Santo Spirito (sostituito dall’ASL RM E); Comune di Roma. L’Accademia è sotto tutela e vigilanza del Ministero per i Beni, le Attività Culturali e Turistiche ed ha l’importante Museo storico nazionale d’arte sanitaria con superficie de 850 mq in cui sono esposti attrezzature e strumenti. Le personalità che vi appartengono (per Decreto di nomina del Ministro dei Beni Culturali) sono accademici e professori, ex ministri e dirigenti ministeriali. La sede è sul Tevere a Roma, adiacente al Vaticano, nel Complesso Monumentale dell’Ospedale Santo Spirito in Sassia (fondato nel 1205). (Chiron, ISBN 978-97303-29-9, CDD 613 VIL acc 2018, LCC R 131-687, pp. 76, Roma, gennaio 2018);
Villano - Cenni su aspetti sociosanitari di rilievo degli anni ‘70 del ‘900Raimondo Villano
ABS. DA :
R. Villano “Uomo - Malattia - Cura: storia, analisi e profili evolutivi”. Nell’incessante attività tra gli estremi della prevenzione dai malanni e della tutela della salute può insinuarsi la malattia, il cui rapporto con l’uomo ha come fulcro dell’azione di contrasto la cura e il farmaco; più in senso lato, la relazione uomo-malattia-cura (e/o tutela-prevenzione) è una relazione tra uomini e civiltà, sintesi di osmosi e baricentrici equilibri di competenze e prospettive tecniche, scientifiche, professionali, politiche, sociali, economiche, culturali e religiose. Attorno a questa triade ruota una galassia di problematiche delle quali si cerca in questo volume di delinearne le principali, beninteso senza alcuna velleitaria pretesa di esaustività. Il libro si sviluppa in 9 capitoli, con il 10° di riflessioni conclusive cui segue un apparato di sezioni tecniche dettagliate di ausilio, riferimento e approfondimento specifico.
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31. R. Villano “Attività speziali e farmaceutiche nel Regno di Napoli” - presentazione del Presidente dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia Dott. Antonio Corvi. Il saggio che rappresenta un notevole sforzo di sintesi per una storia esaustiva della farmacia nel più antico Regno italiano in cui l’autore non dimentica neanche i primordi di una civiltà mediterranea che ha, poi, visto nascere in Campania la straordinaria Scuola Salernitana, di origine incerta ma di fondamentale importanza divulgativa, estesa da Bologna, con Guglielmo da Saliceto, a Parigi, con l’Antidotario di Nicolò, proclamato farmacopea ufficiale nel ‘400; evidenziato, poi, il primato della nascita della farmacia pubblica voluta da un Genio, studia i periodi successivi fino al XIX secolo e le influenze delle molte dinastie che si sono succedute in questo Stato forte nonché la fondamentale attività della Chiesa. Il volume è in molte Biblioteche specialistiche, tra cui: Ministero della Salute, Medica Statale, Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis; Soprintendenza Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento; Biblioteca di storia dell’arte Bruno Molajoli; Istituto Storico Italiano per il Medio Evo; Storia moderna e contemporanea di Roma; Studi meridionali Giustino Fortunato - Roma. (Chiron, ISBN 978-88-904235-74, LCC DG 831; CDD 615 VIL att 2010,pag. 112 (riccamente illustrato), 1^ ed. maggio 2010; 1^ rist. ottobre 2010 - presentata al Congresso Nazionale AISF (Bari, nov. 2010);
Raimondo Vilano - Il profumo del tempo: abs. n. 2Raimondo Villano
bs. da: 10. R. Villano “Il profumo del tempo - cenni di arte e storia della farmacia” CD-ROM multimediale (1^ ediz. patrocinata dall’Accademia Italiana di Storia della Farmacia con presentazione del Presidente AISF Antonio Corvi, Ed. Eidos, 585 Mb - 139 file - 62 colonne sonore - 873 diapositive - 1093 pagine, Napoli, maggio 2002; 2^ Ediz.: patrocinata dall’Accademia Italiana di Storia Farmacia e dal Distretto 2100-Italia Rotary International; Presentazione del Presidente AISF A. Corvi, Ed. Eidos, 607 Mb - 146 file - 62 colonne sonore - 895 diapositive - 1248 pagine, Torre del Greco, novembre 2002; 2^ Ed., 1^ Rist.: Firenze, dicembre 2002; 3^ Ed.: patrocinato e realizzato da GioFil, distribuito da GioFil-Bayer SpA, (607 Mb - 146 file - 62 colonne sonore - 895 diapositive - 1248 pagine con grafica e presentazioni nuove; Roma, settembre 2003).
R. Villano - Speziali a Napoli - Da fine impero Romano a Ducato bizantinoRaimondo Villano
presentazione del Presidente dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia Dott. Antonio Corvi. Il saggio che rappresenta un notevole sforzo di sintesi per una storia esaustiva della farmacia nel più antico Regno italiano in cui l’autore non dimentica neanche i primordi di una civiltà mediterranea che ha, poi, visto nascere in Campania la straordinaria Scuola Salernitana, di origine incerta ma di fondamentale importanza divulgativa, estesa da Bologna, con Guglielmo da Saliceto, a Parigi, con l’Antidotario di Nicolò, proclamato farmacopea ufficiale nel ‘400; evidenziato, poi, il primato della nascita della farmacia pubblica voluta da un Genio, studia i periodi successivi fino al XIX secolo e le influenze delle molte dinastie che si sono succedute in questo Stato forte nonché la fondamentale attività della Chiesa. Il volume è in molte Biblioteche specialistiche, tra cui: Ministero della Salute, Medica Statale, Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis; Soprintendenza Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento; Biblioteca di storia dell’arte Bruno Molajoli; Istituto Storico Italiano per il Medio Evo; Storia moderna e contemporanea di Roma; Studi meridionali Giustino Fortunato - Roma. (Chiron, ISBN 978-88-904235-74, LCC DG 831; CDD 615 VIL att 2010, pag. 112 (riccamente illustrato), 1^ ed. maggio 2010; 1^ rist. ottobre 2010 - presentata al Congresso Nazionale AISF (Bari, nov.
R. Villano - Alcune prestigiose farmacie storiche di NapoliRaimondo Villano
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15. R. Villano “Appunti di storia della Farmacia” cd rom multimediale a colori (24,5 Mb; 4 files, 72 diapositive, 4 colonne sonore) Chiron dpt Ph@rma, Pompei, giugno 2007;
R. VILLANO - Cenni di arte e storia della farmacia (parte 3)Raimondo Villano
19. R. Villano “Cenni di arte e storia della Farmacia”, con presentazioni del Prof. Dr. François Ledermann (Presidente dell’International Society for the History of Pharmacy) e del Prof. Antonio Carosella (Critico letterario). Dalla Presentazione di Ledermann: “Il libro presenta una favolosa raccolta riccamente illustrata di dati e di fatti sul passato della professione dai primi tempi fino ad oggi. L’opera offre una presentazione delle idee che attraversano la storia della farmacia ma anche della letteratura farmaceutica e delle legislazioni italiane ed europee, della preparazione dei medicinali nonché del materiale utilizzato per la loro preparazione dagli speziali. Questo vasto affresco dell’Autore è accompagnato da una moltitudine di informazioni pratiche sulle farmacie storiche, sui musei e sulle strutture della storia della farmacia nel Mondo ed in Italia che interessano i molti appassionati di storia della farmacia. Ma, nel contempo, il Dr. Villano efficacemente si indirizza pure all’ampio pubblico dei farmacisti dischiudendo loro una larga via che porta verso la conoscenza storica e culturale della farmacia”. (Longobardi Editore, pp. 266, Napoli, gen 2005; 2^ Edizione, pp. 266, Napoli, mar 2005);
10. R. Villano “Il profumo del tempo - cenni di arte e storia della farmacia” CD-ROM multimediale, vasta ed apprezzata opera eccellente nei contenuti, nell’architettura e negli allestimenti (1^ ediz. patrocinata dall’Accademia Italiana di Storia della Farmacia con presentazione del Presidente AISF Antonio Corvi, Ed. Eidos, 585 Mb - 139 file - 62 colonne sonore - 873 diapositive - 1093 pagine, Napoli, maggio 2002; 2^ Ediz.: patrocinata dall’Accademia Italiana di Storia Farmacia e dal Distretto 2100-Italia Rotary International; Presentazione del Presidente AISF A. Corvi, Eidos, 607 Mb - 146 file - 62 colonne sonore - 895 diapositive - 1248 pagine, Torre del Greco, novembre 2002; 2^ Ed., 1^ Rist.: Firenze, dic 2002; 3^ Ed.: patrocinato e realizzato da GioFil, distribuito da GioFil-Bayer SpA, (607 Mb - 146 file - 62 colonne sonore - 895 diapositive - pp. 1248 con grafica e presentazioni nuove; Roma, set 2003);
R. Villano - Il profumo del tempo (abstract n. 5)Raimondo Villano
Abs. da: 10. R. Villano “Il profumo del tempo - cenni di arte e storia della farmacia” CD-ROM multimediale (1^ ediz. patrocinata dall’Accademia Italiana di Storia della Farmacia con presentazione del Presidente AISF Antonio Corvi, Ed. Eidos, 585 Mb - 139 file - 62 colonne sonore - 873 diapositive - 1093 pagine, Napoli, maggio 2002; 2^ Ediz.: patrocinata dall’Accademia Italiana di Storia Farmacia e dal Distretto 2100-Italia Rotary International; Presentazione del Presidente AISF A. Corvi, Ed. Eidos, 607 Mb - 146 file - 62 colonne sonore - 895 diapositive - 1248 pagine, Torre del Greco, novembre 2002; 2^ Ed., 1^ Rist.: Firenze, dicembre 2002; 3^ Ed.: patrocinato e realizzato da GioFil, distribuito da GioFil-Bayer SpA, (607 Mb - 146 file - 62 colonne sonore - 895 diapositive - 1248 pagine con grafica e presentazioni nuove; Roma, settembre 2003);
R. Villano - IL PROFUMO DEL TEMPO (abstract: Aisf)Raimondo Villano
10. R. Villano “Il profumo del tempo - cenni di arte e storia della farmacia” CD-ROM multimediale, vasta ed apprezzata opera eccellente nei contenuti, nell’architettura e negli allestimenti (1^ ediz. patrocinata dall’Accademia Italiana di Storia della Farmacia con presentazione del Presidente AISF Antonio Corvi, Ed. Eidos, 585 Mb - 139 file - 62 colonne sonore - 873 diapositive - 1093 pagine, Napoli, maggio 2002; 2^ Ediz.: patrocinata dall’Accademia Italiana di Storia Farmacia e dal Distretto 2100-Italia Rotary International; Presentazione del Presidente AISF A. Corvi, Eidos, 607 Mb - 146 file - 62 colonne sonore - 895 diapositive - 1248 pagine, Torre del Greco, novembre 2002; 2^ Ed., 1^ Rist.: Firenze, dic 2002; 3^ Ed.: patrocinato e realizzato da GioFil, distribuito da GioFil-Bayer SpA, (607 Mb - 146 file - 62 colonne sonore - 895 diapositive - pp. 1248 con grafica e presentazioni nuove; Roma, set 2003);
R. Villano - Cenni di arte e storia della farmacia (parte 4/9)Raimondo Villano
Digital version from the volume of R. Villano "Art and History of Pharmacy". From the presentation by critics Prof. Carosella: "The author offers a further proof of his inexhaustible curiosity and his professional commitment to the present work, fruit, together with accurate research and intellectual passion. He was well known for his seriousness of a careful and diligent researcher through other testimonies of his working ability to scrutinize the reality of our time with great acumen (I think above all of Versa's Global Information Society of 1996), now the same seriousness is revived of passion and human participation in search of the forms that his profession has taken over the centuries through attempts and experiments that have marked and conveyed the development of the same cultural history of humanity. The history of the pharmacy, in fact, is felt and presented as the struggle that the ' humanity has fought against physical evil, engaging, under the dramatic urgency of suffering, its faith in divine help in the resources of his genius, so that the adventurous story of attempts crowned by success or denied by experience is identified with the way of man in the dimension of time to the tiring conquest of civilization as a slow but unstoppable release from subjection to hostile forces of nature and of gradual but also unstoppable dominion over nature itself. Hence the fascination of a search capable of gaining the interest not only of the workers but also, and perhaps above all, of those who, for the first time, as I have been to, overlook an unknown horizon that is discovered with welcomes harmoniously complementary to that of historical and literary studies. If we consider the rich documentation of professional, civil and political institutions as well as the variety of objects produced by the advancement of the history of pharmaceutical science, we will find wider and more satisfying the usefulness of the fatigue made by Villano in offering the vision of the many testimonies (books, drawings, museums, etc.) of the long journey of man from the heroic solitude of the origins to the comfortable assistance of modern valetudinaries. Therefore we are grateful to the Author of having offered us as a fruit of his hard work the opportunity to enrich our lack of knowledge of the long and difficult advancement of man on the path of civil progress with the discovery of an aspect of his achievements so far on the margins of common to know.
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Misteriose le origini di questo centro dedicato agli studi di medicina. Una contaminazione culturale che rappresenta uno dei maggiori eventi
scientifici del Medioevo
Raimondo Villano - Spunti di cultura farmaceutica correlati al senso della st...Raimondo Villano
This conference first discusses the issues, peculiarities and problems related to the barycentric sense of history, reaching in deductive should put emphasis on having a cultural, social and scientific memory, then develops an analysis on the role of memory as important element of collective identity, sense memory health in the arts, the essence and logic of subtraction facts to oblivion, and finally on the seat of divine epiphany in the interweaving of time and eternity. In the second part, however, have addressed the technical and methodological paradigms of historical sciences, the conceptual approach to history and methodology, heuristics historiography of science, the insights about the history of art and health, in particular, historical aspects of archiving and management of museums and various insights on the use values of information technology to improve the study and enhance the dissemination of medical history. Are also given notes and reflections relating to aspects of the historyof the Italian Risorgimento and, in particular, the process of unification of Italy in the healthcare and pharmaceutical. National days of pharmaceutical culture - First Session, Italian Academy of the History of Pharmacy, Regional Museum of Natural Science, Turin, 09 April 2011.
R. Villano - Libro Museo nazionale di Storia dell’Arte Sanitaria (3-4)Raimondo Villano
56. R. Villano “ L’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria”, testo integrale della comunicazione n. 78 del 13 settembre 2017 al Congresso internazionale di Storia della Farmacia (Reale Università, Varsavia 12/15 settembre 2017) a cura di: International Society History of the Pharmacy, Societé Francaise d’Histoire de Pharmacie, Acadèmie Internationale d’Histoire de Pharmacie. Fondata nel 1920, costituita Ente Morale per Regio Decreto nel 1922, sono Enti fondatori Asas: Ministero della Salute (che ha sostituito la Direzione Generale di Sanità del Ministero degli Interni); Ministero della Difesa - Ispettorato Sanità dell’Esercito; Ministero della Difesa - Ispettorato Sanità della Marina; Ministero Beni, Attività Culturali e Turistiche; Ministero Pubblica Istruzione; Ministero Università, Ricerca Scientifica e Tecnologica; Ordine Sovrano Militare dei SS. Maurizio e Lazzaro; Sovrano Militare Ordine di Malta; Croce Rossa Italiana; Pio Istituto di Santo Spirito (sostituito dall’ASL RM E); Comune di Roma. L’Accademia è sotto tutela e vigilanza del Ministero per i Beni, le Attività Culturali e Turistiche ed ha l’importante Museo storico nazionale d’arte sanitaria con superficie de 850 mq in cui sono esposti attrezzature e strumenti. Le personalità che vi appartengono (per Decreto di nomina del Ministro dei Beni Culturali) sono accademici e professori, ex ministri e dirigenti ministeriali. La sede è sul Tevere a Roma, adiacente al Vaticano, nel Complesso Monumentale dell’Ospedale Santo Spirito in Sassia (fondato nel 1205). (Chiron, ISBN 978-97303-29-9, CDD 613 VIL acc 2018, LCC R 131-687, pp. 76, Roma, gennaio 2018);
Villano - Cenni su aspetti sociosanitari di rilievo degli anni ‘70 del ‘900Raimondo Villano
ABS. DA :
R. Villano “Uomo - Malattia - Cura: storia, analisi e profili evolutivi”. Nell’incessante attività tra gli estremi della prevenzione dai malanni e della tutela della salute può insinuarsi la malattia, il cui rapporto con l’uomo ha come fulcro dell’azione di contrasto la cura e il farmaco; più in senso lato, la relazione uomo-malattia-cura (e/o tutela-prevenzione) è una relazione tra uomini e civiltà, sintesi di osmosi e baricentrici equilibri di competenze e prospettive tecniche, scientifiche, professionali, politiche, sociali, economiche, culturali e religiose. Attorno a questa triade ruota una galassia di problematiche delle quali si cerca in questo volume di delinearne le principali, beninteso senza alcuna velleitaria pretesa di esaustività. Il libro si sviluppa in 9 capitoli, con il 10° di riflessioni conclusive cui segue un apparato di sezioni tecniche dettagliate di ausilio, riferimento e approfondimento specifico.
Villano Thesaurus Pharmacologicus: farmaci del XIX secolo con Regio Permesso ...Raimondo Villano
“Thesaurus Pharmacologicus: medicamenti, rimedi, segreti, strumenti e pratiche speziali”, con il patrocinio di: Pontificia Accademia Tiberina; Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico; Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali; con la presentazione del Presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani Dr. Andrea MANDELLI che, tra l’altro, afferma: “redatto con la tenacia del ricercatore, il gusto del bibliofilo e la mano sicura del farmacista. Con il merito della divulgazione delle origini della farmacologia, un merito da poco, in un’epoca che tende ad appiattire le discipline scientifiche in una sorta di eterno presente, nascondendone il faticoso divenire nell’arco dei secoli. In questo senso, il Thesaurus Pharmacologicus si inscrive nella giovane tradizione della storia del sapere scientifico, uno dei filoni più interessanti e fecondi della ricerca storica contemporanea”. Vincitore della LXXIV edizione del Premio nazionale Massimo Piccinini per la ricerca storico-scientifica (già assegnato ai massimi Storici Conci e Pedrazzini) conferito il 12 dicembre 2014 a Roma dall’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria-Mi.BACT. È in molte Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali in Italia e all’estero
R. Villano - S.M. Ordine di Malta - Aspetti nobiliariRaimondo Villano
24. R. Villano “Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum. Storia, spiritualità e sovranità nelle tradizioni e nella modernità del Sovrano Militare Ordine di Malta” con presentazione di Mons. Prof. Raffaele Ferriero, Penitenziere del Duomo di Napoli e Rettore della Chiesa di San Ferdinando di Napoli; con il patrocinio dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria e di Chiron dpt Hystart. Secondo S.E. Ven. Balì Gran Croce di Giustizia Fra’ Franz VON LOBSTEIN, già Gran Priore di Roma e Membro del Sovrano Consiglio del Sovrano Militare Ordine di Malta, “il libro si distingue per approfondita informazione e scorrevolezza di esposizione”. On. Giorgio NAPOLITANO, Presidente della Repubblica: “volume che costituisce un interessante excursus nella storia e nelle tradizioni dell’Ordine melitense”. Apprezzato da numerose altre Autorità civili, religiose e melitensi, tra cui: il Santo Padre, S.A. E.ma il Principe e Gran Maestro del SMOM, vari regnanti d’Europa e Alti Prelati. È in varie prestigiose istituzioni governative, scientifiche, storiche, professionali, in molti Istituti Italiani di Cultura, in diverse istituzioni religiose, pontificie e vaticane, in molte Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali in Italia e all’estero, tra cui: Quirinale; Città del Vaticano; Biblioteca Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta; Casa de la Zarzuela, Madrid-Spagna; Residenza dell’Arciduca del Lussemburgo; Palazzo Reale di Alberto II del Belgio; Palais du Prince de Monaco-Montecarlo; Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL; Centrale Giuridica-Roma; Braidense-Milano. (Digitall, pag. 335, 1^ edizione feb 2008; 2^ ed. Pergamena, mar 2008; 3^ ed., pag. 360, Pergamena, dic 2008; 4^ ed., ISBN 978-88-904235-43, LCC DG 831, CDD 900 VIL tui 2008, pp. 390, Pergamena, ott 2009);
Il rapporto tra malattia e organi viventi ha come fulcro la cura e il farmaco (e, in tempi recenti, la tutela e la prevenzione); la relazione uomo-malattia-cura (e/o tutela-prevenzione) è una relazione tra uomini e civiltà, sintesi di osmosi e baricentrici equilibri di competenze e prospettive tecniche, scientifiche, professionali, politiche, sociali, economiche, culturali e religiose.
Selezione di fotografie originali e inedite realizzate dal 2013 al 2020, con colonna sonora. L’autore, partendo dalla considerazione di Molière in ‘Anfitrione’ che “le bestie non sono tanto bestie come le considera l’uomo”, giunge a condividere appieno questo pensiero di San Giovanni Paolo II: “c’è nell’uomo un soffio, uno spirito che assomiglia al soffio e allo spirito di Dio. Gli animali non ne sono privi”. I soggetti sono sovente plastici nei riflessi di luce, catturati da un obiettivo introspettivo che sembra scavarne l’intimo intercettando percezioni e, in generale, esaltandone maestosità e dignità nella complessità del creato.(51,2 Mb; 1 file, 85 diapositive), Holding tutorial: Villano International Business Team; Direzione: VIBT Dpt no. 13 - Arte & Cultura; Supervisione: Fondazione Chiron; Realizzazione artistica: Photo Light creative fine art; Coordinamento editoriale: Chiron Edizioni; Elaborazione tecnica: ChironDpt Ph@rma, Roma
Già a partire dal titolo, il libro nasconde in sé una serie di domande fondamentali. La risposta di Villano è audace e serena. L’Autore non è intimorito dal tempo virtuale, che penetrando nella cultura ne condiziona le basi cambiandole e, non di rado, sconvolgendole. In un contesto socio-culturale in cui gradualmente vengono meno le certezze, e con esse anche la speranza, il tentativo di restituire fiducia offerto da Villano incoraggia e apre insperati laboratori di ricerca. Patrocinio della già Pontificia Accademia Tiberina e dell’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali; con presentazione del Rev. Mons. Tomasz TRAFNY, Responsabile del Dipartimento Scienza e Fede del Pontificio Consiglio della Cultura e Direttore esecutivo del Progetto STOQ - Science, Theology and the Ontological Quest - che, in collaborazione con le sette Università Pontificie Romane (Lateranense, Gregoriana, Regina Apostolorum, San Tommaso - Angelicum, Santa Croce, Salesiana, Urbaniana), è teso a sviluppare il dialogo fra scienza, filosofia e teologia, al fine di confrontare la visione cristiana del mondo, dell’uomo e della società con le molteplici sfide teoretiche, etiche e culturali che nascono dallo sviluppo della scienza ed è diretto a studenti, scienziati, filosofi e teologi e a quanti siano interessati ad approfondire le basi razionali della propria fede o ad approfondire la possibilità di divenire credenti all’inizio del Terzo Millennio.
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Rotary International District 2100 Italy - Study Group ExchangeRaimondo Villano
Rotary International District 2100 Italy - Study Group Exchange
September 2020
DOI: 10.13140/RG.2.2.24075.31527
Conference: SCAMBIO GRUPPI DI STUDIO ROTARIANI
Project: Organizzazioni non governative ONG
Villano - SMOM Granpriorati e Sottopriorati - Presidenti AcismomRaimondo Villano
24. R. Villano “Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum. Storia, spiritualità e sovranità nelle tradizioni e nella modernità del Sovrano Militare Ordine di Malta” con presentazione di Mons. Prof. Raffaele Ferriero, Penitenziere del Duomo di Napoli e Rettore della Chiesa di San Ferdinando di Napoli; con il patrocinio dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria e di Chiron dpt Hystart. Secondo S.E. Ven. Balì Gran Croce di Giustizia Fra’ Franz VON LOBSTEIN, già Gran Priore di Roma e Membro del Sovrano Consiglio del Sovrano Militare Ordine di Malta, “il libro si distingue per approfondita informazione e scorrevolezza di esposizione”. Apprezzato da numerose Autorità civili, religiose e melitensi, tra cui: il Capo dello Stato, il Santo Padre, S.A. E.ma il Principe e Gran Maestro del SMOM, vari regnanti d’Europa e Alti Prelati. È in varie prestigiose istituzioni governative, scientifiche, storiche, professionali, in molti Istituti Italiani di Cultura, in diverse istituzioni religiose, pontificie e vaticane, in molte Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali in Italia e all’estero, tra cui: Quirinale; Città del Vaticano; Biblioteca Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta; Casa de la Zarzuela, Madrid-Spagna; Residenza dell’Arciduca del Lussemburgo; Palazzo Reale di Alberto II del Belgio; Palais du Prince de Monaco-Montecarlo; Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL; Centrale Giuridica-Roma; Braidense-Milano. (Digitall, pag. 335, 1^ edizione feb 2008; 2^ ed. Pergamena, mar 2008; 3^ ed., pag. 360, Pergamena, dic 2008; 4^ ed., ISBN 978-88-904235-43, LCC DG 831, CDD 900 VIL tui 2008, pp. 390, Pergamena, ott 2009);
Ogni scatto, in effetti, condensa una sorta di plurisemanticità che dal singolo episodio sollecita un’interezza narrativa cui fa riferimento, avvalendosi della capacità della fotografia di introdurre tematiche di carattere emotivo e concettuale passando dalla rappresentazione del reale alla sua interpretazione o al suo coinvolgimento. In particolare, seguendo l’indole narrativa di un linguaggio a tratti esplicito o intuitivo o simbolico, silenzioso per natura ma sovente non disgiunto dalla riflessione filosofica o dalla creazione letteraria, lascio sostanzialmente percepire una sorta di battito ideale di un ‘cuore iconografico’. Non di rado le opere emanano l’aura di questo battito che, in una fluidità narrativa che lega una progenie di contenuti aperti, si unisce all’aura di luce e colore, trasformati in energia che riverbera. In vari momenti le immagini evocano narrazioni in cui il sentimento tocca un’ampia messe di sue forme nella vita quotidiana e si è coinvolti da un pathos dal senso dolente, drammatico, sacrale, la cui forza accompagna lo sguardo sulle immagini, catturate girovagando e scrutando per conoscere e comprendere, in continui toccanti e irripetibili incontri con l’altro e l’altrove. Dunque, lo sforzo complessivo è teso ad un uso del mezzo fotografico come strumento oltre che di partecipazione alla rapida e costante evoluzione della realtà circostante soprattutto di mediazione emotiva e concettuale con la società. Infine con la sintesi dell’autore, audiofilo sin dall’adolescenza, in questa sua opera multimediale la musica non è solo accompagnamento o commento ma anche protagonista insieme all’immagine, tendendo alla sinestesia di una prolungata e profonda contaminazione percettiva, in una poliedrica esperienza: una uditiva musicale, una visiva di contenuti sia iconografici che scoperti o evocati o intuiti con la musica ed una letteraria o concettuale. Non di rado poi la ricerca si cimenta nella selezione di musica che conduce di gradino in gradino dalla bellezza, dalla delicatezza e dall’armonia verso l’eterno e l’infinito, dunque grande musica di dimensione spirituale e dalle potenzialità espressive dell’ineffabile e dell’invisibile al tempo stesso, che peraltro sono l’anima della religione.
13. R. Villano “Manuale sanitario per la terza età”, patrocinio Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est. Opera largamente apprezzata e di grande popolarità. È in molte Biblioteche specialistiche, tra cui: Ministero della Salute; Istituto Culturale Rotariano dei Rotary Club d’Italia-Milano.(Eidos, pp. 114; Pompei, settembre 2000);
25. R. Villano “Thesaurus Pharmacologicus: medicamenti, rimedi, segreti, strumenti e pratiche speziali”, con il patrocinio di: Pontificia Accademia Tiberina; Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico; Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali; con la presentazione del Presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani Dr. Andrea MANDELLI che, tra l’altro, afferma: “redatto con la tenacia del ricercatore, il gusto del bibliofilo e la mano sicura del farmacista. Con il merito della divulgazione delle origini della farmacologia, un merito da poco, in un’epoca che tende ad appiattire le discipline scientifiche in una sorta di eterno presente, nascondendone il faticoso divenire nell’arco dei secoli. In questo senso, il Thesaurus Pharmacologicus si inscrive nella giovane tradizione della storia del sapere scientifico, uno dei filoni più interessanti e fecondi della ricerca storica contemporanea”. Vincitore della LXXIV edizione del Premio nazionale Massimo Piccinini per la ricerca storico-scientifica (già assegnato ai massimi Storici Conci e Pedrazzini) conferito il 12 dicembre 2014 a Roma dall’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria-Mi.BACT. È in molte Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali in Italia e all’estero, tra cui: Ministero della Salute; Soprintendenza Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per province Caserta e Benevento; Marciana-Venezia; Istituto Storico Italiano per il Medio Evo; Institute for the Preservation of Medical Traditions of Smithsonian Institution-Washington USA; Medica Statale; Archivio di Stato-Roma; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. (Ed. Chiron, ISBN 978-88-904235-05, pp. 115, giugno 2009; Prima ristampa, luglio 2009, pp. 115);
R. Villano - Assistenza sanitaria a cittadini stranieriRaimondo Villano
13. R. Villano “Manuale sanitario per la terza età”, patrocinio Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est. Opera largamente apprezzata e di grande popolarità. È in molte Biblioteche specialistiche, tra cui: Ministero della Salute; Istituto Culturale Rotariano dei Rotary Club d’Italia-Milano.(Eidos, pp. 114; Pompei, settembre 2000);
13. R. Villano “Manuale sanitario per la terza età”, patrocinio Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est. Opera largamente apprezzata e di grande popolarità. È in molte Biblioteche specialistiche, tra cui: Ministero della Salute; Istituto Culturale Rotariano dei Rotary Club d’Italia-Milano.(Eidos, pp. 114; Pompei, settembre 2000);
R. Villano - Thesaurus pharmacologicus: forme spezialiRaimondo Villano
. Villano “Thesaurus Pharmacologicus: medicamenti, rimedi, segreti, strumenti e pratiche speziali”, con il patrocinio di: Pontificia Accademia Tiberina; Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico; Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali; con la presentazione del Presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani Dr. Andrea MANDELLI che, tra l’altro, afferma: “redatto con la tenacia del ricercatore, il gusto del bibliofilo e la mano sicura del farmacista. Con il merito della divulgazione delle origini della farmacologia, un merito da poco, in un’epoca che tende ad appiattire le discipline scientifiche in una sorta di eterno presente, nascondendone il faticoso divenire nell’arco dei secoli. In questo senso, il Thesaurus Pharmacologicus si inscrive nella giovane tradizione della storia del sapere scientifico, uno dei filoni più interessanti e fecondi della ricerca storica contemporanea”. Vincitore della LXXIV edizione del Premio nazionale Massimo Piccinini per la ricerca storico-scientifica (già assegnato ai massimi Storici Conci e Pedrazzini) conferito il 12 dicembre 2014 a Roma dall’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria-Mi.BACT. È in molte Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali in Italia e all’estero, tra cui: Ministero della Salute; Soprintendenza Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per province Caserta e Benevento; Marciana-Venezia; Istituto Storico Italiano per il Medio Evo; Institute for the Preservation of Medical Traditions of Smithsonian Institution-Washington USA; Medica Statale; Archivio di Stato-Roma; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. (Ed. Chiron, ISBN 978-88-904235-05, pp. 115, giugno 2009; Prima ristampa, luglio 2009, pp. 115);
R. Villano - Thesaurus pharmacologicus: forme speziali
Raimondo Villano - Formazione accademica farmaceutica nel Regno di Napoli a metà XIX secolo
1. 35
Aspetti della formazione accademica E
dell’attività del farmacista nel Regno di Napoli
Nella prima metà dell’Ottocento
Raimondo Villano
Nel Regno di Napoli si rintraccia la presenza degli speziali ab antico o, in epoca arago-
nese, nel Liber examinationis aromatariorum del 1464(1)
o nelle Capitolazioni dell’Arte del
1496(2)
o in alcuni diplomi rilasciati dall’Almo Collegio Salernitano(3)
, benché non vi sia
notizia alcuna di studi specifici, recitandosi nella formula «idoneum, habilem ac sufficien-
tem ad conficiendum julepa, ac syrupia simplicia et composita (...) et omnia, quae ad dictam
artem peninent, peragere».
Nei primi anni dopo il Mille, inoltre, con l’estendersi del fervore religioso, nel Napo-
letano sono attivi ben 18 monasteri che all’assistenza spirituale uniscono quanto deriva
dalle tradizioni degli antichi parabolani «ad curanda debilium aegra corpora» sviluppando
una serie di opere di carità ed istituzioni con specifiche caratteristiche di assistenza di in-
fermi di tale entità da indurre Sant’Attanasio a definire Napoli la «città di misericordia, di
pietà, e seno di ogni bontà».(4)
Un profilo dettagliato dell’antico speziale partenopeo, poi, ci è tramandato dal pe-
riodo spagnolo con una Prammatica del 1577, contenente istruzioni per l’attività del
Protomedico(5)
, in cui sono con precisione riportati i «requisiti per l’idoneità o privilegio
all’esercizio pubblico di speziale»: nato da legittimo matrimonio, battezzato, non essere
inquisito da autorità giudiziaria, godere di buona fama; conoscere la grammatica e avere
un attestato rilasciato da un maestro di pubblica scuola; aver fatto pratica per almeno 6
anni presso uno speziale approvato.
Le prove di esame, davanti alla Commissione presieduta dal Protomedico con la pre-
senza di 8 rappresentanti del Ceto degli Speziali, consistono: nella selezione di medica-
(1)
Russo A., Un ignorato “Liber examinationi Aromatanorum” del sec. XV, in Atti 1° Congresso UMSHP
(Torino, 1967); Torino, Unigraf, 1967. Biblioteca Naz.le Napoli, Sez. Napoletana, Miscellanea B, IX,
4/27.
(2)
Russo A., L’Arte degli Speziali in Napoli, Napoli, Buona Stampa, 1966. Arch. Naz. Na, Sez. Na-
poletana, Misc. B, IX, 4/11.
(3)
Sinno A., Diplomi di laurea dell’Almo Collegio Salernitano in “Archivio Storico della Provincia di
Salerno” a. I, fasc. 11-111 (aprile/settembre 1921). Archivio Nazionale di Napoli, Sala Mod., n. 610.9.
STO. 12.
(4)
“Civitas haec civitas misericordiae, et pietatis, est. hin inde vallata omni bonitate”. Fonte: Russo Andrea,
Speziali e Farmacie d’ordini religiosi nel Napoletano (Comunicazione presentata al VII Convegno di
Studi dell’Associazione Nazionale di Storia della Farmacia, Pavia, 20-21 ottobre 1962), Agar Napoli,
Giugno 1967. Biblioteca Naz.le Napoli, Sez. Napoletana, Miscellanea B, IX, 4/23.
(5)
Giustiniani L., Nuolla raccolta tjelle Prammatiche del Regno di Napoli. Napoli, Simoniana, 1803-
1806. T. 111 e XII.
2. 36
Aspetti della formazione accademica e dell’attività del farmacista
menti buoni illustrandone le qualità; nell’attenersi
ai Canoni di Mesuè nel preparare i medicamenti;
nel conoscere leggi e consuetudini per il buon an-
damento della pubblica attività.
Un bando napoletano del 1581, inoltre, sotto-
linea la necessità di impedire che i praticanti non
patentati esercitino la medicina o dispensino me-
dicamenti.
Con questo bando, però, il Protomedicato non
cerca affatto di sopprimerli, cosa del resto al tem-
po impossibile, bensì di assicurarsi che si adope-
rino per ottenere presso i suoi uffici la necessaria
qualifica. Santorelli, a tal proposito, riferisce che
negli anni antecedenti al 1652 coloro che praticano
senza sottoporsi all’esame e senza farsi patentare
dal Protomedico vengono privati per confisca di
tutti i loro beni mobili.
Ai tempi del Santorelli, tuttavia, è necessario
che il paziente presenti una querela contro il ciar-
latano senza patente e, di solito, accade, invece,
che il paziente si accontenti di riavere dal ciarlata-
no i soldi spesi per il medicamento(6)
.
Con la Prammatica del 1581 e con quella del
1679, poi, si stabiliscono in modo chiaro i limiti
delle categorie degli speziali di medicina e degli speziali manuali e ne sono stabilite le com-
petenze in relazione alla formazione: agli speziali di medicina, quali artigiani specializzati,
sono riconosciute dignità e professionalità derivanti dalla specifica attività ed è richiesto
loro l’obbligo di frequentare un corso di studi al termine del quale, e dopo un’opportuna
verifica, sono dichiarati idonei all’esercizio(7)
.
Nel successivo 1614 a Napoli si verifica un importante evento: è pubblicato il Petitorio,
la prima farmacopea del Regno.
Intanto, nei secoli dal tredicesimo al diciottesimo incluso l’università, in generale, pur
essendo sotto le varie dominazioni oggetto di proposte e riforme, è prevalentemente inte-
ressata nel suo ordinamento interno, nelle istituzioni di cattedre e facoltà, fra cui quella di
medicina-chirurgia, nelle nomine di docenti e negli orari delle lezioni.
Due importanti interventi, poi, caratterizzano quasi l’inizio e la fine del periodo au-
striaco-borbonico, importante epoca durante la quale, tra l’altro, l’Università ottiene una
sede più ampia e più degna.
Il primo intervento risale al 1732 a Napoli allorché l’incaricato per la riorganizzazione
(6)
Bollettino Chimico Farmaceutico, SEF, Milano - Anno 88, 15-30 marzo 1949, n.ri 5-6, pag. 48. Arch.
Na, sez. Periodici.
(7)
Chichierchia L. - Papa S., Storia della farmacia a Napoli. Dalla Spetieria conventuale alle botteghe
dell’Ottocento, Electa Napoli, 1998. Arch. Naz. Na, Sez. Napoletana, n. 2173.
Federico II di Svevia: il 5 giugno 1224 con
Generalis lictera (editto) dà disposizioni
per l’istituzione dell’Università a Napoli;
essa entra subito in concorrenza con la
Schola Medica Salernitana relegandola
progressivamente ad un ruolo secondario.
3. 37
Raimondo Villano
dell’università Monsignor Galiani pone in opportuno rilievo che nello Studium napole-
tano addirittura ancora «mancarvi anche la cattedra per insegnare la natura dei minerali,
coll’uso de’ quali infiniti medicamenti si compongono. E sebbene sia una cattedra per insegna-
re a’ giovani l’uso dei semplici, e la natura delle erbe ch’entrano nella composizione d’infinite
medicine, cioè della Botanica; ad ogni modo in questa le lezioni per i giovani sono di niuna
utilità, poiché la descrizione di ciascun erba non viene accompagnata dall’osservazione ocu-
lare dell’erba medesima, non essendovi nello studio, l’orto dei semplici, come negli altri studi
d’Europa».(8)
La cattedra, senza orto per le esercitazioni, è assegnata ad Orazio Biancardo (o Blan-
cardo).(9)
Il secondo intervento è il Decreto n. 198 del 5 settembre 1806 che con maggior accu-
ratezza, in virtù dell’articolo 12, stabilisce che per poter esercitare la farmacia lo studente
(8)
Origlia G., Istoria dello Studio di Napoli, stamperia di G. Di Simone, Napoli MDCCLIV, vol. II,
pp. 301-302.
(9)
De Renzi S., Storia della Medicina Italiana, tipografia Filiatre Sebezio, Napoli, 1848, T.V.
Spezieria della Certosa di San Martino (Napoli, quartiere Vomero) fondata nel luogo noto come la
Campanara nel 1325 da Carlo di Calabria, primogenito di Roberto d’Angiò: ospitava i seguaci di San
Bruno ed era al servizio degli infermi del monastero ma anche aperta all’esterno (le prime citazioni
sono tratte dalle Notizie del Canonico Carlo Celano del 1692).
4. 38
Aspetti della formazione accademica e dell’attività del farmacista
deve conseguire il relativo grado accademico presso l’Università, dopo aver dimostrato di
aver fatto esercizio pratico nella professione mentre con l’articolo 33 dispone che tutte le
farmacie siano obbligatoriamente dirette da un farmacista abilitato.
Il 1° gennaio 1812 per Decreto Regio, inoltre, è stabilita la collazione dei gradi dotto-
rali per i farmacisti: approvazione, licenza, laurea. Il decreto, inoltre, dispone che: «per i
farmacisti l’esame sarà ugualmente verbale e in scritto: i soggetti delle dimande dovranno
essere presi dalla botanica, dalla chimica e dalla farmacia. Oltre a ciò si darà loro qualche
operazione farmaceutica a fare in presenza degli esaminatori. Gli esaminatori saranno in
Napoli i professori di botanica, di chimica e di materia medica, presieduti dal Decano della
Facoltà»; i requisiti per essere ammessi all’esame sono quelli di aver seguito per due anni
gli studi della professione, le lezioni di storia naturale e chimica farmaceutica; il titolo è
abilitante e per coloro che esercitano in comuni con oltre seimila abitanti la tassa è di Lire
100 mentre per tutti gli altri è di Lire 40; sia prestato giuramento obbligatorio per l’eser-
cizio al pubblico.(10)
Nel 1805, poi, per l’istruzione universitaria(11)
è avviato l’impianto dell’Orto Botanico
di Napoli, annoverabile tra gli Orti d’Italia più recenti e più importanti del Paese per il
numero e la qualità delle sue collezioni, ufficialmente istituito per decreto firmato il 28
dicembre 1807 da Giuseppe Bonaparte.
Gli architetti G. De Fazio e V. Paletti ne curano la realizzazione mentre il botanico
Michele Tenore si occupa dell’organizzazione scientifica e ne è Direttore dal 1810 al 1860.
Il 27 dicembre 1815, poi, per Regio Decreto è stabilito che l’Università di Napoli ha
facoltà di conferire tre specie di titoli accademici: approvazione col grado di “Baccelliere”,
licenza col grado di “Licenziato” e laurea col grado di “Dottore”. Tale decreto, inoltre,
dispone l’obbligo per i farmacisti di sostenere: due esami, uno «a voce ed un altro in iscrit-
to, fatto di proprio carattere dell’aspirante ed in lingua italiana. I soggetti delle dimande
dovranno prendersi dalla botanica, dalla chimica e dalla farmacia»; un saggio di pratica con
un’operazione chimicofarmaceutica in presenza di esaminatori; il pagamento di un diritto
pari a quello per le scienze naturali, ovvero ducati 2 per l’approvazione e ducati 4 per la
cedola. Le Lezioni, che si svolgono prevalentemente nei locali dell’Ospedale degli Incu-
rabili e dell’annessa farmacia(12)
, trattano: chimica, botanica, materia medica e chimica
farmaceutica.
Il decreto stabilisce, infine, che «i farmacisti che vorranno insegnare chimica e la farmacia
non potranno farlo senza prendere il grado di licenza in scienze fisiche e matematiche» e fa
esplicito divieto di contemporaneo esercizio di farmacia e medicina.
Nel successivo 1816, poi, un Regolamento regio impone l’obbligo di frequenza alle
(10)
Archivio Farmacie di Napoli A.F.N.; Fondo Prefettura di Napoli 1890-1891; Archivio di Stato di
Napoli, Fondo Regio Protomedicato, Fascicolo 142: registri di corrispondenze varie; documenti:
revisione ricette.
(11)
Sull’onda dello spirito illuminista del XVIII secolo e degli studi di Linneo, Ferdinando IV nel 1776
concede la somma di 600 ducati al marchese della Sambuca per realizzare l’Orto Botanico di Napoli
e l’Osservatorio Astronomico. Lo scopo è sviluppare la scienza botanica e la medicina dei semplici.
(12)
Talora si svolgono anche presso le abitazioni private dei docenti, previa apposita autorizzazione.
(Raimondo Villano, Aspetti della formazione accademica e dell’attività del farmacista nel Regno di
Napoli nella prima metà dell’Ottocento, Chiron, ISBN 978-88-904235-74, Napoli 2010, pp. 80).
5. 39
Raimondo Villano
lezioni universitarie di farmacia e gli esami possono essere sostenuti 4 volte al mese e con
non più di 15 candidati per volta.
Nel 1826, invece, una regia disposizione dà facoltà agli studenti di Farmacia di rifare
gli esami dopo tre mesi se respinti per la prima volta, dopo sei mesi per la seconda volta e
dopo un anno se respinti per la terza volta. Numerosi, d’altro canto, sono gli interventi del
legislatore regio e delle autorità deputate al controllo per regolare l’attività farmaceutica
nel Regno.
Nei primi anni dell’Ottocento nel Regno delle Due Sicilie la questione riguardante il
riconoscimento ufficiale dell’attività svolta nelle spezierie conventuali subisce un deciso
ricorso fatto dal Consiglio degli Otto, che salvaguarda i diritti degli Speziali Napoletani, in
cui si propone, tra l’altro, che gli speziali cedolati abbiano intestate a loro nome le farmacie
monastiche, che queste ultime siano anch’esse sottoposte alle normali ispezioni annuali da
parte del Protomedico e al versamento della relativa tassa annuale.
Al 1817 risale, invece, il più recente documentato ed ufficiale Giuramento Costituzio-
nale del Farmacista nel Regno di Napoli che recita: «Giuro al cospetto di Dio, e prometto al
nostro Re Ferdinando I di preparare con attenzione tutti i rimedi composti secondo il Ricetta-
rio Farmaceutico Napoletano(13)
; di conservar questi, come i rimedi semplici , in modo da non
soffrire adulteramento alcuno: di farne sempre la spedizione secondo le ricette de’ Medici, e
chirurghi e di non spedire mai senza ricetta i medicamenti sospetti».
Il 10 agosto 1811, per disposizioni ministeriali riprese, poi, da un Rescritto del 25 set-
tembre 1822 e da successivi Regolamenti, sono emanate le disposizioni inerenti l’oblazione
della tassa sanitaria,(14)(15)
che “è obbligativa” per chi esercita l’attività ed il cui importo
varia a seconda della “classe” di appartenenza: per la “classe” dei “farmacisti esercenti”
ammonta a “doc. 3 annui” mentre per le “classi” dei “droghieri e venditori di medicinali
ingrosso” e dei “semplicisti ed erbaioli” è di “carlini 15 annui”. Nel caso in cui, invece, non
si esercita più si può essere esentati purché sia constatato «il non esercizio con certificato di
due del mestiere, che han già soddisfatto la loro tassa, e con pari acertamento del sig. Sindaco
e Parroco, e tutti per la verità».
In caso non si eserciti più o si rinunzi all’esercizio, tuttavia, è precondizione per l’esen-
zione dalla tassa sanitaria l’obbligo di depositare presso la Cancelleria comunale la rela-
tiva Carta di autorizzazione. Gli incaricati della percezione della tassa sanitaria sono gli
agenti protomedicali e in caso di infrazioni sono comminate le “sovrane sanzioni” previste
dal sovrano Rescritto del 1822 e dall’art. 3 del “Regolamento pe’ Vice protomedicati”.
Qualora siano effettuati sequestri di medicamenti, essi vengono distribuiti gratuita-
mente ai poveri applicando le norme contenute nella Prammatica del 16 settembre 1585.
Nel caso in cui è individuato o denunciato l’arrivo nel Regno di un “cantabanco”,
l’Ufficio protomedicale attiva suoi funzionari delegati ad interdirgli l’esercizio dell’attivi-
(13)
Ricettario Farmaceutico Napolitano approvato dal Real Ministro dell’Interno sotto il Protomedicato
del famoso medicoscienziato Domenico Cotugno (1736-1822).
(14)
Archivio Farmacie di Napoli A.F.N.; Fondo Prefettura di Napoli 1890-1891; Archivio di Stato di
Napoli, Fondo Regio Protomedicato, Fascicolo 148: Circolari varie. Circolare a stampa emessa
dall’Ufficio del Protomedicato generale di Napoli n. 8198 del 12 maggio 1838.
(15)
Con essa il Protomedicato provvede alle spese correnti ed alle spese del personale.
6. 40
Aspetti della formazione accademica e dell’attività del farmacista
tà che è penalmente perseguibile; da un certo periodo, comunque, è documentato che al
“cantabanco” possono essere concesse autorizzazioni allo smercio di “segreti” e, più in
generale, gli è consentita un’attività commerciale ma senza ricorrere alla “ciarlataneria” e
allocandosi in idoneo locale o officina soggetta ai controlli protomedicali(16)
.
Per sovrano rescritto del 29 maggio 1832 e per Uffizio del 9 luglio 1833 n. 2585 art. V(17)
,
il “prattico” di un maestro è dichiarato illegale e gli è proibito l’esercizio professionale in
quanto «le conoscenze scientifiche sono individuali e non si possono delegare».
Il controllo delle forniture alle farmacie del Regno(18)
è appannaggio sempre del Ufficio
del Protomedico che si avvale di un Collegiale di Farmacia, selezionato da uno speciale
elenco rivisto annualmente, o talora dallo stesso Decano del Collegio che verifica(19)
se il
farmacista ha in ordine i documenti di rendicontazione dei movimenti con le annotazioni
dei medicinali e se tale documento sia munito di vidimazione e del previsto certificato mu-
nicipale. A controllo ultimato il Collegiale di Farmacia stila un verbale in cui si evidenzia
se quanto ispezionato sia o meno “a tenore della vigente tariffa”.
Tali procedure, a far data dal 1833, sono regolate dall’art. 19 del Regolamento del 13
marzo.
Nel 1835 il Regio Protomedicato del Regno di Napoli, al fine di pervenire a migliore
regolamentazione della misura della distanza tra farmacie, in risposta alla richiesta del
Collegio degli Speziali stabilisce che «ora che molte strade di questa Capitale si costruiscono
convesse e non più concave come prima di prendersi le misure e le strade nello mezzo delle
medesime, e per gli spiazzi accessibili al pubblico, per linea retta».
Nel 1846 sul servizio notturno delle farmacie sono emanate nuove norme(20)
a «far
prevenzione a tutti i farmacisti con officina a pubblico uso, che non potendo egli in questo
pernottare, pensino a tenervi persona, cui nelle circostanze possa fare regolare spedizione
secondo le leggi e regolamenti in vigore».
In tema di gestione dei veleni, poi, una Circolare protomedicale(21)
richiama agli obbli-
ghi che: siano detenuti in armadio separato e chiuso a chiave sempre custodita dal proprie-
tario della farmacia che «senza passare giammai in altre mani, sarà addetto a riporvi le cose
velenose e sospette. Queste niente avranno in comune col restante della spezieria, e perciò
(16)
Archivio Farmacie di Napoli A.F.N.; Fondo Prefettura di Napoli 1890-1891; Archivio di Stato di
Napoli, Fondo Regio Protomedicato, Fascicolo 148: Circolari varie. Circolare a stampa emessa
dall’Ufficio del Protomedicato generale di Napoli n. 3916 del 21 giugno 1834.
(17)
Archivio Farmacie di Napoli A.F.N.; Fondo Prefettura di Napoli 1890-1891; Archivio di Stato di
Napoli, Fondo Regio Protomedicato, Fascicolo 148: Circolari varie. Circolare a stampa emessa
dall’Ufficio del Protomedicato generale di Napoli n. 3919 del 21 giugno 1834.
(18)
Archivio Farmacie di Napoli A.F.N.; Fondo Prefettura di Napoli 1890-1891; Archivio di Stato di
Napoli, Fondo Regio Protomedicato, Fascicolo 142: registri di corrispondenze varie; revisione ricette.
(19)
Tali procedure, in particolare, a far data dal 1833 sono regolamentate dall’art. 19 del Regolamento
del 13 marzo.
(20)
Archivio Farmacie di Napoli A.F.N.; Fondo Prefettura di Napoli 1890-1891; Archivio di Stato di
Napoli, Fondo Regio Protomedicato, Fascicolo 148: Circolari varie. Circolare a stampa emessa
dall’Ufficio del Protomedicato generale di Napoli . 2000 del 7 dicembre 1846.
(21)
Archivio Farmacie di Napoli A.F.N.; Fondo Prefettura di Napoli 1890-1891; Archivio di Stato di
Napoli, Fondo Regio Protomedicato, Fascicolo 148: Circolari varie. Circolare interna alle Sezioni n.
3476 del 18 ottobre 1852 emessa dall’Ufficio del Protomedicato generale di Napoli.
7. 41
Raimondo Villano
avranno il suo tavolo particolare, le sue bilancie, mortai, spatole, cucchiai e vasi totalmente
separati, i quali mantenuti con tutta la possibile nettezza e chiusi nell’armadio non potranno
servire ad altri usi»; che i «proprietari delle spezierie per le droghe velenose o sospette non po-
tranno fare la spedizione che con le proprie mani e per gli altri medicamenti, se si avvaleranno
di giovani del mestiere, abili, probi ed attenti, non potranno giammai permettere di spedirsi
dai figli, dalla moglie o dai domestici».
Infine, nella Circolare è fatta un’ammonizione di alto valore professionale: «le farmacie
stando aperte a pubblico uso debbono essere non da altri presenziate che dalla persona legal-
mente autorizzata».
Non vanno sottaciute, più in generale, le numerose richieste, inoltrate all’Ufficio del
Protomedicato, di chiusura di farmacie gestite da persone non abilitate(22)
.
In tema di distanze tra le farmacie, nella prima metà del XIX secolo nel Regno delle
Due Sicilie l’assetto territoriale delle farmacie è regolato da permessi protomedicali e au-
torizzazioni ai trasferimenti sulla scorta della distanza controllata da una Commissione,
nominata dal Protomedico e composta dal decano del Collegio, da uno speziale di farma-
cia del Collegio stesso e da un altro speziale locale, nonché, quasi sempre inderogabilmen-
te, della vigente legislazione in materia ovvero, essenzialmente, dal Real Beneplacito del 14
febbraio 1706, dalla Collaterale del 17 settembre 1706, dalla Legge sovrana del 22 aprile
1829, dal Decreto di Ferdinando II del 29 gennaio 1853(23)
.
Ancora in tema di distanze tra le farmacie nel 1854 il Consiglio generale della Pubblica
Istruzione stabilisce(24)
che se una farmacia è al di sotto dei limiti minimi di distanza da al-
tro analogo esercizio, in caso di vendita trasmette all’acquirente il suo stesso privilegio; in
particolare l’istituzione ritiene «essere giusto che quel favore che si accorda al morto non sia
negato al vivo» e si pronuncia ritenendo che la negazione della concessione della dispensa
della distanza ad una farmacia, ovvero «quantunque non siavi legale distanza», sia pregiu-
dizievole per l’assetto proprietario. Per le farmacie di nuova istituzione o per le autorizza-
zioni ai trasferimenti, invece, è operativa una Commissione Protomedicale (composta dal
Decano, da uno speziale del Collegio di Farmacia e da uno speziale locale) deputata alla
misurazione della distanza(25)
.
Il 10 aprile 1850 un Regio Decreto del Regno delle Due Sicilie in merito alle problema-
tiche di “pianta organica” delle farmacie stabilisce, tra l’altro, che: «il numero delle farma-
cie in ciascun Comune non deve essere maggiore del bisogno della popolazione; e perciò non
potrà aprirsi una nuova spezieria senza il permesso della Commissione Protomedicale, che
verrà determinato dietro i ricorsi della municipalità che rappresenterà il bisogno di un nuovo
stabilimento (art. 67)»; «ciascuna farmacia sarà collocata nelle strade più frequentate e sane;
e dove ve ne sarà una sola, sarà aperta nel centro del Comune e non all’estremità, a ciò il
pubblico possa essere servito con comodo e prontezza ed i medicamenti possano conservarsi
(22)
Archivio di Stato di Napoli, Fondo Regio Protomedicato, Fascicolo 148.
(23)
Archivio di Stato di Napoli, Fondo Regio Protomedicato, Fascicolo 154.
(24)
Archivio Farmacie di Napoli A.F.N.; Fondo Prefettura di Napoli 1890-1891; Archivio di Stato di
Napoli, Fondo Regio Protomedicato, Fascicolo 148: Circolari varie. Circolare n. 6348 del 20 settembre
1854 emessa dall’Ufficio del Protomedicato generale di Napoli.
(25)
Archivio Farmacie di Napoli A.F.N.; Fondo Prefettura di Napoli 1890-1891; Archivio di Stato di
Napoli, Fondo Regio Protomedicato, Fascicolo 154: compravendite di farmacia di Napoli 1826/1850.
8. 42
Aspetti della formazione accademica e dell’attività del farmacista
efficaci (art. 68)»; «dove vi sono più spezierie deve ser-
barsi una distanza tra l’una e l’altra, perché il servizio
sia più pronto e per evitare molti inconvenienti, che per
la troppa vicinanza potrebbero accadere (art. 69)».
La legge, inoltre, affronta anche altri aspetti pro-
fessionali e dispone che: ogni spezieria sia dotata di
idoneo laboratorio protetto dagli incendi e disposto
in modo tale da non coinvolgere i passanti in caso di
fiamme o esplosioni («ogni spezieria deve essere forni-
ta di un buon laboratorio difeso dagli incidenti e fuori
del caso di poter nuocere ai passeggeri all’occasione di
qualche impreveduta esplosione (art. 70)»; la spedizio-
ne di droghe pericolose e veleni è appannaggio esclu-
sivo del farmacista mentre i restanti prodotti possono
essere venduti da collaboratori “del mestiere” e mai
da coniuge, figli o domestici; ogni spezieria «dovrà
anche avere tutti gli utensili necessari per le operazioni
farmaceutiche, che dovranno i farmacisti eseguire, onde
preparare da lor stessi la maggior parte dei composti.
Detti utensili debbono conservarsi con la maggiore net-
tezza (art. 71)»; che per i turni di servizio notturno a
battenti chiusi è previsto accanto alla porta d’ingresso
un campanello al cui suono è fatto obbligo di rispon-
dere; la distanza minima tra farmacie è di 50 passi
geometrici mentre, per la sola città di Napoli, è di 70
passi geometrici(26)
.
Il 29 gennaio 1853, infine, un Regolamento appro-
vato con Regio Decreto del Regno delle Due Sicilie
detta normative «per l’amministrazione, la distanza e quanto altro concerne il servizio delle
farmacie nella parte dei RR. Domini al di qua del Faro» stabilendo, in particolare, all’artico-
lo 3 che «in quei paesi del Regno dove vi ha più di una farmacia non se ne potrà aprire più di
una nuova se non dista dalle esistenti cinquanta passi geometrici, ciascuno di palmi otto ed un
terzo, ed in questa capitale settanta come da lungo tempo è in uso, e precisamente dopo pre-
scritto dalla Prammatica del 17 settembre 1706. Quelle che non hanno tale distanza, dopo la
morte di coloro che si trovano averne la proprietà nell’epoca della pubblicazione del presente
regolamento, resteranno abolite qualora però non vi fossero dei minori, dovendosi in tal caso
procedere, come si dirà (…)».
Raimondo Villano
Via Maresca, 12
80058 Torre Annunziata (Na)
farmavillano@gmail.com
(26)
La lunghezza di 1 passo geometrico corrisponde a 2 metri circa.
Anfora biansata di fabbrica napoleta-
na della seconda metà del XVII secolo
dell’antica spezieria monumentale del-
la Certosa di San Martino in Napoli.
9. 43
Raimondo Villano
Abstract
Dopo una preliminare ricognizione sulla presenza degli speziali laici e religiosi ab an-
tico nel Regno di Napoli su aspetti della loro formazione sin dalla Prammatica del 1577,
si giunge ad esaminare il percorso di formazione scolastica per l’accesso all’esercizio
professionale e l’istituzione dell’orto botanico ai primi del XIX secolo e, poi, la colla-
zione dei gradi dottorali, i gradi dei titoli accademici universitari, la regolamentazione
didattica, il Giuramento Costituzionale del Farmacista, le incompatibilità professionali,
i requisiti di idoneità dei locali commerciali, i principali adempimenti amministrativi e
tributari, i criteri inerenti pianta organica e distanza tra esercizi, talune funzioni delicate
come la gestione dei veleni e i turni di servizio, l’attività ispettiva e di controllo sugli eser-
cizi e la tutela dall’abusivismo professionale, il riconoscimento dell’attività nelle spezierie
conventuali.
Abstract
Après une enquête préliminaire sur la présence des apothicaires laïque et religieuse de
l’ancien dans le royaume de Naples et les aspects de leur formation depuis la Prammatica
de 1577, nous venons d’examiner le chemin de l’éducation pour l’accès à la formation et
à la création du jardin botanique dans le début du XIXe
siècle et, puis, à l’attribution des
doctorats, diplômes universitaires de réglementation d’enseignement universitaire, le ser-
ment constitutionnel du pharmacien, les exigences d’admissibilité des incompatibilités
professionnelles du marché local, les principaux conformité administrative et fiscale, les
critères relatifs à la plante organique et à la distance entre les exercices, certaines fonc-
tions sensibles telles que la gestion des substances toxiques et des listes de travailler, la
tâche de l’inspection et de l’application sur les exercices et la protection de la formation
non autorisée, la reconnaissance du épices dans le couvent.