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PROGRAMMA ELETTORALE PER LA LEGISLATURA 2014/2019
CITTADINI PER CAMBIARE CERRETO
PREMESSA
A dir poco ambizioso è il tentativo di spiegare le convinzioni profonde, le speranze e le aspettative
che, all'alba di nuova campagna elettorale, hanno spinto, ancora una volta, dei semplici cittadini ad
accettare la sfida di candidarsi in questa lista civica.
Perché a ben vedere non può che trattarsi di una vera e propria sfida contro poteri forti della nostra
realtà locale, consolidati da decenni, che sono ancora convinti di ricevere l'ennesima conferma al
Governo del Comune, a prescindere dai risultati concreti ottenuti in precedenza.
Tali poteri, infatti, si sentono forti del senso di appartenenza che vorrebbero continuasse ad ispirare
l'elettore nel segreto dell'urna e, di conseguenza, continuano, nonostante l'evidente fallimento della
loro opera amministrativa, ad evitare qualsivoglia forma di autocritica, quasi che a governare il
Comune ci fosse stato qualcun altro.
E' per la gravità ed urgenza di questa situazione, ormai non più tollerabile, che persone diverse per
età, estrazione, carattere e convincimenti politici, hanno deciso di lavorare insieme con impegno e
dedizione per mettere le gambe ad un progetto così ambizioso, addirittura epocale, come quello di
proporre una seria, consistente ed efficace alternativa per il governo del Comune di Cerreto Guidi.
Persone, queste, tutte convinte e pienamente consapevoli che per vincere la sfida non contano i
simboli, gli schieramenti, le appartenenze politiche, ma le persone, la loro dignità, il loro impegno e
la loro competenza e le idee, le buone e sane idee, ispirate, finalmente, ad obiettivi concreti e
pubblici che diano al Comune di Cerreto Guidi ed ai suoi abitanti una speranza per il futuro proprio
e delle generazioni a venire.
Il cittadino infatti, è sfiduciato, si sente lontano, per non dire addirittura in contrapposizione con chi
lo amministra, abbandonato a sé stesso nell'affrontare questo momento storico di particolare
difficoltà economica e sociale.
Partendo proprio da questo dato di fatto si origina la nostra sfida di riportare la fiducia, ormai quasi
del tutto persa, al centro del rapporto tra Comune e Cittadino.
Attraverso la realizzazione del nostro programma elettorale i Cerretesi da un lato, e
l'Amministrazione Comunale, dall'altro, torneranno a concedersi reciproca fiducia. I cittadini, per
primi, ritroveranno la credibilità, l'affidabilità di chi li amministra e torneranno a vedere nel
Comune un alleato, un soggetto che li aiuta a risolvere i problemi più diversi. Troveranno nel
Comune qualcuno che li sostiene e non un avversario, qualcuno che li sprona e non che li
demoralizza, qualcuno che li incentiva a prendere l'iniziativa, di qualsiasi tipo essa sia (per es.
imprenditoriale, di partecipazione sociale, etc.) e non che li spinge a vivere nell'indifferenza.
E, per questa via, l'Amministrazione stessa metterà al centro del suo agire proprio l'idea di fiducia
affidando sé medesima ai propri amministrati, coinvolgendoli in modo attivo e determinante alle
scelte amministrative e, soprattutto, considerandoli come i veri protagonisti dei processi decisionali
da adottare e come destinatari e beneficiari finali delle proprie politiche.
Il cerchio virtuoso che si ambisce così di costruire troverà modo di realizzarsi semplicemente
attraverso i progetti, descritti di seguito in dieci punti fondamentali, che animano il nostro
programma elettorale.
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1. AGRICOLTURA
Questo fiorente settore dell'economia del nostro Comune ha bisogno di essere
sostenuto ed incentivato, per quanto di competenza dell'Ente Locale,
attraverso iniziative di ampio raggio.
Con l'obiettivo di raggiungere un equilibrio virtuoso tra mantenimento della
qualità ambientale, valorizzazione delle colture tipiche e redditualità diffusa, intendiamo
promuovere ed incentivare l'uso di sistemi naturali di coltivazione, quali l'agricoltura biologica,
biodinamica.
Vogliamo dunque farci promotori di una nuova concezione dell'agricoltura dove questa assuma le
sembianze di un vero e proprio garante della tutela del territorio. Ovviamente, per incentivare i
coltivatori ad assumere direttamente questo ruolo, introdurremo precise riduzioni tributarie che
favoriscano l'adozione di sistemi di coltivazione sopra descritti.
Sotto il profilo poi della tutela dei prodotti tipici, riteniamo assolutamente necessario intensificare la
valorizzazione delle colture caratteristiche del territorio, anche incentivando la c.d. filiera corta. Per
fare ciò sarà necessario attuare, con forza, politiche di marketing, volte alla promozione
enogastronomica dei nostri prodotti locali.
Per questa via, oltre alla realizzazione di una vera e propria enoteca pubblica affidata ai produttori,
dovremo realizzare l’idea, ancora lasciata in un cassetto, di una oleoteca pubblica da realizzarsi in
collaborazione con il Comune di Vinci.
Infine, guardando al futuro, riteniamo assolutamente opportuna la realizzazione nel Comune di
Empoli di un Istituto Tecnico Agrario con Indirizzo Biologico e Biodinamico.
2. ASSETTO DELLE ISTITUZIONI
2.1 TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE NELL'ESERCIZIO
DELL'AZIONE AMMINISTRATIVA
In questi anni abbiamo assistito ad un’amministrazione chiusa e
autoreferenziale che ha fatto della segretezza il proprio agire amministrativo.
Crediamo fortemente che per il rilancio del nostro territorio ci debba essere un nuovo protagonismo
dal basso.
Il cittadino deve essere coinvolto nelle decisioni pubbliche attivando percorsi di democrazia
partecipativa. Troppo spesso infatti, i rappresentanti eletti finiscono per operare secondo i bisogni
del partito politico di appartenenza piuttosto che secondo quelli della comunità che rappresentano.
I cittadini invece con il loro sapere, la loro esperienza e conoscenza del territorio, possono essere
una risorsa importante per migliorare la qualità del nostro Comune.
E' per questo che intendiamo proporre alcune scelte di democrazia diretta:
• Avvicinare il cittadino alla politica del territorio: Come amministratori pubblici ci
impegneremo a organizzare e comunicare in maniera tempestiva ed efficace tavoli di lavoro
e incontri che verranno realizzati su materie di pubblico interesse;
• Senza perdere il ruolo istituzionale del Consiglio, sarà nostro impegno portare l’attività del
Consiglio Comunale periodicamente nelle singole frazioni;
• Referendum: permette ai cittadini, raggiunto un certo numero di firme, di dare avvivo a
referendum consultivi propositivi o abrogativi sulle decisioni prese dalla giunta,
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• Bilancio partecipativo: è un processo decisionale che permette ai cittadini di intervenire
nelle scelte economiche e finanziarie della propria amministrazione, individuando le
priorità su cui è necessario investire;
Dal punto di vista poi della trasparenza dell'agire amministrativo, occorre dare centralità al
consiglio comunale, quale momento fondante della partecipazione di tutti i cittadini al governo del
comune. E’ pertanto necessario che, tale luogo, torni ad essere sede di discussioni e di decisioni e
non mero ratificatore di decisioni prese in altre sedi.
A tale proposito si individuano alcune proposte specifiche:
• La celere modifica del vigente Statuto comunale, che ha peggiorato quello precedente, non
aumentando di fatto i poteri dei nostri concittadini. Si propone così l’elezione di un
Presidente del Consiglio Comunale tra i suoi membri con l’esclusione dall’elettorato
passivo dei componenti della giunta, il ricorso strutturale a consigli comunali aperti quali
momenti di vera partecipazione e trasparenza, il potenziamento di tutti gli istituti di
democrazia diretta incentivando i cittadini alla partecipazione nell’attività di governo del
comune e del suo territorio;
• La creazione di un vero Assessorato con delega per i rapporti con le società partecipate per
lo svolgimento di funzioni di mediazione, di indirizzo e di controllo che il consiglio
comunale dovrà assolutamente avere sulle scelte e sui relativi bilanci.
Inoltre, sempre con la finalità di una maggiore trasparenza riteniamo necessario:
• La realizzazione di un sito internet facile da usare e aggiornato: il sito internet
comunale deve essere organizzato in modo da essere di facile fruibilità per ogni cittadino.
Inoltre, l’aggiornamento deve essere continuo, in particolare le delibere di giunta devono
essere immediatamente disponibili in rete in modo da favorire l’attività di controllo sugli
atti.
• Più trasparenza e comunicazione: gli obiettivi del nuovo giornalino Comunale: in
questa consiliatura ci siamo battuti fortemente su questo tema, in quanto riteniamo che il
periodico comunale non deve essere uno strumento politico di propaganda della giunta e
della maggioranza, ma uno spazio a disposizione di tutti i gruppi del consiglio comunale
per far conoscere ai cittadini le notizie e i temi del territorio. Riteniamo inoltre che uno
spazio debba essere riservato ad ospitare a turno ogni singola voce della cittadinanza, dalle
associazioni ai commercianti, dalle contrade alle aziende agricole.
2.2 NUOVO ASSETTO DELLE ISTITUZIONI
Nel 2009, alla vigilia delle elezioni amministrative inserivamo nel nostro programma la richiesta di
abolizione delle province ma anche del Circondario Empolese Valdelsa. Eravamo gli unici a farlo.
Come sempre il tempo ci ha dato ragione.
La nostra, però, oltre ad essere una vittoria postuma è una vittoria amara.
Nell’area empolese e nella Valdelsa nessuna lista presente alle elezioni amministrative per il
rinnovo dei consigli comunali aveva indicato una strada così chiara e lineare per il riassetto
istituzionale. Quindi, prima della spending review e prima della legge regionale n. 68-2012, che
aboliva il circondario, noi indicavamo nelle Unioni di Comuni una possibile risposta alla necessità
di coordinamento della nostra area.
Ripetiamo che eravamo gli unici a farlo. Nessuno infatti indicava nell’Unione dei Comuni una
possibile risposta all’evidente crisi di un Circondario inutile ed inefficace che finiva per essere un
ulteriore appesantimento per i cittadini amministrati.
3
Il dibattito sulle province inoltre, tuttora in corso, è quantomeno surreale e non vorremmo che il
Parlamento facendole uscire dalla porta le tenesse in vita come aree metropolitane riportandole
nelle istituzioni dalla finestra.
Da unica lista che ha proposto le Unioni dei Comuni, e quindi, avendo le carte in regola per
esprimere dei giudizi al riguardo, ci permettiamo di esprimere un giudizio fortemente negativo
sull’esperienza fin qui portata avanti dall’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa.
Questo nuovo livello di autogoverno dell’area ha riprodotto pedissequamente un Circondario che a
parole si voleva abolire ma che nei fatti si è ricostituito sotto mentite spoglie.
Siamo in presenza quindi di un vizio tipicamente italiano, il gattopardismo delle istituzioni, si è
cercato infatti di far finta di cambiare tutto per non cambiare niente.
In questo senso abbiamo parlato di vittoria postuma ed amara.
Verificati gli effetti non positivi della gestione di servizi quali la protezione civile e la polizia
municipale trasferiti all’Unione dei Comuni, siamo a proporre ulteriori passaggi istituzionali da
sottoporre all’assenso dei cittadini.
La fusione tra comuni che abbiano caratteristiche geografiche, economiche e storico culturali
naturalmente integrabili è l’unica risposta alla crisi delle attuali istituzioni.
3. ASSOCIAZIONISMO, SANITA' E POLITICHE SOCIALI
3.1 ASSOCIAZIONISMO
A tutti i cittadini sarà noto come Cerreto e tutto il suo comune vantino
iniziative organizzate e sostenute da associazioni quali la Pro Loco, le
Contrade e tante altre...
Tutte queste iniziative portano nel comune numerosi visitatori, che ravvivano il paese ma che,
ancora oggi, nonostante i risultati ottenuti, non creano interesse nell'ente locale che, invece, deve
sostenere queste iniziative perché fanno bene al paese ed ai suoi cittadini.
Negli anni, molte associazioni, in particolare modo quelle che partecipano al Palio del Cerro, hanno
lamentato la mancanza di una struttura polifunzionale idonea, per dimensione, posizione e
materiali di realizzazione, al compimento di attività ludiche e musicali.
E' dunque nostro primario obiettivo quello di realizzare una struttura di tale genere, in grado di
poter essere utilizzata dai gruppi degli sbandieratori e musici delle contrade stesse e anche da
diverse realtà quali quelle, per esempio, delle associazioni teatrali che, oltre ad attività di tal genere
propongono anche attività di musica e di danza. A corredo della struttura porremo una cucina
attrezzata grazie alla quale poter usare il complesso polifunzionale per eventi di tipo ricreativo
finalizzati a sovvenzionare l'operato delle associazioni stesse.
Non solo. E' altresì nostra intenzione quella di destinare i locali della attuale biblioteca comunale
alla creazione di un forum per le associazioni, quale sede e luogo di incontro da parte delle
associazioni presenti sul territorio. Contrariamente a quanto avvenuto fino ad ora, l’associazionismo
dovrà avere un ruolo centrale nelle politiche sociali; le associazioni dovranno essere coinvolte nella
redazione del calendario delle iniziative di promozione del territorio con adeguata collaborazione da
parte del Comune nella realizzazione materiale dell’iniziativa: predisponendo un servizio di
vigilanza, materiale comunale dato in comodato gratuito (palchi, sedie, transenne e in generale il
materiale occorrente). Rivedere inoltre le tariffe di concessione delle strutture sportive che hanno
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visto nell’ultimo anno un aumento del 100%. Solo in questo modo potremmo dare linfa vitale alle
associazioni che rappresentano un pilastro fondamentale del nostro territorio.
Inoltre, l’Ente dovrà intervenire:
con maggiori sovvenzioni visto che quelle finora erogate sono irrisorie e garantendo una maggiore
partecipazione nelle scelte sia con l’Arcipretura e la Pro Loco per la realizzazione delle Feste di
Santa Liberata, sia con il centro commerciale naturale Buontalenti e sempre la Pro Loco nell'ottica
del rilancio del centro storico e di un'adeguata calendarizzazione di tutte le iniziative annuali.
Sempre nell'ottica di una maggiore collaborazione per l'organizzazione di feste e eventi
coinvolgenti la cittadinanza intera, il Comune si impegnerà a mettere a disposizione i propri uffici
per le attività di promozione degli eventi stessi.
3.2 SANITA' E POLITICHE SOCIALI
Gli interventi di politica sociale che ci prefiggiamo di attuare, non sono solo interventi di tipo
assistenzialistico, ma interventi di benessere diffuso, rivolti a tutti i cittadini e non mirati
unicamente a particolari fasce di bisogno.
L’Amministrazione Comunale dovrà, quindi, non solo sostenere e tutelare, in un’ottica anche di
prevenzione, i bisogni fondamentali della salute e del benessere, ma creare “percorsi” di
cittadinanza attiva come occasioni di aggregazione sociale che favoriscano i rapporti interpersonali,
la conoscenza e la valorizzazione dell’ambiente urbano, stimolando e crescendo il senso di
appartenenza alla comunità.
Nell’ambito delle iniziative a carattere sociale, saranno, così, adibiti, come hanno già fatto da tempo
altri Comuni della zona (Prato, Calenzano, Signa...) ad orti sociali degli appezzamenti di terreno di
proprietà comunale con lo scopo di dare la possibilità alle persone anziane di svolgere attività utili,
sia per la prevenzione, il mantenimento e la cura della salute, sia per il recupero di spazi pubblici
inutilizzati valorizzandoli a livello estetico e incrementandone l’efficienza.
Al fine di realizzare programmi didattici, formativi, sociali e riabilitativi, alcuni dei predetti
appezzamenti di terreno potranno essere destinati a scuole e associazioni presenti sul territorio che
ne facciano richiesta.
Per incentivare tutte quelle iniziative culturali, di gioco e di tempo libero che costituiscono momenti
di incontro, di scambio, di esperienze e di socializzazione per i ragazzi e non solo, saranno favoriti i
centri di aggregazione già esistenti (circoli, sedi associative, centri civici) e si adotteranno politiche
volte ad incentivarne la formazione di nuovi.
In alcuni Comuni del territorio di competenza dell’Azienda Sanitaria numero 11, dopo che
nell’anno 2008 alcuni medici di famiglia avevano rilevato un’incidenza di casi di leucemia mortale
superiore alla media, la USL 11 aveva attivato un approfondimento, durato circa tre anni, per
verificare se tali casi erano effettivamente in eccesso rispetto a quelli regionali. Il rapporto sulla
predetta indagine epidemiologica relativa all’andamento delle leucemie, dei linfomi e dei mielosi,
reso noto nell’anno 2012, evidenziava, senza riuscire, tuttavia, a rilevare, quelle che erano state le
effettive cause di incidenza mortale delle patologie maligne del sistema emolinfopoietico, che nel
territorio di competenza dell’Usl 11, nel periodo 2004-2008, si era verificata una mortalità per
leucemia superiore a quella regionale.
In particolare venivano registrati a Cerreto Guidi tre casi in più in media all’anno rispetto alla media
toscana e a Montopoli due in più.
Anche per tali ragioni l’Amministrazione Comunale dovrà svolgere un ruolo attivo e di controllo
nei confronti dei modelli organizzativi su cui è strutturata la Società della Salute, verificando i
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benefici dei programmi per la salute della popolazione in modo correlato con le strategie e le risorse
impiegate.
Per rendere i servizi sociali più efficienti ed adeguati alle concrete necessità ed esigenze della
collettività dovrà essere migliorata la collaborazione con le Associazioni del terzo settore sanitario
presenti sul territorio, in particolare con la Misericordia e la Pubblica Assistenza, riconoscendo loro
un ruolo fondamentale nei servizi socio-sanitari.
Saranno, inoltre, promosse e potenziate le forme di assistenza domiciliare (telesoccorso video) ed
extradomiciliare (centro ricreativo diurno) rivolte agli anziani soli e bisognosi; saranno promosse
forme di assistenza domiciliare per famiglie con figli colpiti da gravi Handicap, fisici e psichici,
sostenendo i centri per disabili. Saranno poi adottate tutte le misure necessarie per eliminare le
barriere architettoniche che a livello infrastrutturale rendono veramente difficoltosa la vita
quotidiana ai disabili, saranno inoltre previsti anche contributi per le famiglie bisognose che devono
adattare le proprie abitazioni con ascensori, scivoli etc...
4. COMMERCIO E LAVORO
La crisi economica in atto ha trovato il Comune di Cerreto in condizioni
disastrose. Dal 1999 ad oggi ci sono stati ritardi clamorosi nel mettere al
passo con i tempi le nostre aree produttive. Alcune delle nostre aree
produttive devono tuttora essere prese in carico dal Comune. La recente
chiusura della Manifattura di Stabbia ha inferto un ulteriore colpo al tessuto produttivo del nostro
comune.
I cittadini però devono sapere che nell’arco del decennio 1991/2001 gli addetti manifatturieri sono
diminuiti solo del 7,6% a Cerreto (circa 160 lavoratori in meno), a fronte di variazioni negative più
marcate nel circondario empolese -11,9%.
Purtroppo tra il 2001 ed il 2004 i dati di fonte camerale dimostrano che sono stati persi 350 posti di
lavoro, (-19,1%).
Il settore di maggiore specializzazione dell’apparato produttivo comunale (calzature, articoli in
pelle e cuoio) perde oltre 200 addetti (-28,2%) con una evoluzione assai peggiore di quella del
Circondario (-15,2%).
Anche il settore delle confezioni subisce un vero e proprio tracollo (-41,2%) pari a circa 100 addetti
con una riduzione percentuale più che di due volte superiore di quella del circondario (-19,4%).
Non siamo riusciti ad attirare investimenti, infatti nessun imprenditore avveduto si sogna di
investire in aree produttive così inadeguate come le nostre. Nel periodo 2001/2004 l’attuale sindaco
era assessore allo sviluppo economico già da 9 anni ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Crediamo che occorra un forte ricambio della classe dirigente del nostro comune e proponiamo
scelte di non difficile realizzazione.
Negli ultimi anni, la chiusura della Manifattura di Stabbia, con la perdita di circa 60 posti di lavoro
ha ulteriormente messo in ginocchio un apparato produttivo molto più in crisi rispetto agli altri
comuni dell’area.
Pochi negozi del centro storico riescono con fatica a continuare la propria attività.
INDUSTRIA ED ARTIGIANATO: Sviluppando una seria riflessione sugli insediamenti
produttivi del nostro territorio comunale balza agli occhi da sempre la loro inadeguatezza
infrastrutturale e la loro vulnerabilità. Non vi è una sola area industriale ed artigianale che sia al
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riparo da rischi idraulici e non presenti difficoltà di accesso per il traffico pesante. Occorre
affermare, ad alta voce, quello che tutti sanno. I nostri insediamenti produttivi più consistenti
(Stabbia, Bassa, Streda, Pieve a Ripoli) a causa di scelte opinabili sono sottoposti a rischi molto
elevati su questi versanti. Non possiamo fare gli struzzi. Noi crediamo sia propedeutico risolvere
problemi come quelli dell’arginatura dell’Arno (che nel nostro comune non conosce neppure
cateratte), del ponte sul Vincio per la Statale 436, degli accessi per il traffico pesante alle aree
produttive, della strettoia all’altezza del Circolo di Gavena, ecc... In questo programma tutto si
tiene. Le tematiche ambientali finiscono per ripercuotersi sulle attività produttive, e sulle scelte
infrastrutturali. La regimazione idraulica come chiave di volta per lo sviluppo futuro in un quadro di
ecosostenibilità e di sicurezza. Quante possibilità di sviluppo ulteriore e qualitativamente migliore
potrebbero dischiudersi mettendo in sicurezza dal rischio idraulico i nostri principali corsi d’acqua.
Quante delle nostre attività industriali presenti nei centri abitati potrebbero spostarsi sempre
all’interno dei confini di Cerreto Guidi senza essere costrette a trasferirsi, quando va bene, nelle
aree produttive dei comuni limitrofi. Con la messa in sicurezza dei nostri insediamenti produttivi e
delle aree circostanti ed attraverso lo spostamento conseguente delle attività produttive ancora
presenti nei centri abitati si migliorerebbero al tempo stesso le une e gli altri. Non è certo una prassi
quella di prendere ad esempio un altro comune per sostenere le proprie tesi, ma crediamo che quello
che ha compiuto Montelupo in questo campo sia da tenere in grande considerazione. In quel
comune si è spostata una intera realtà produttiva dal Centro dell’abitato ad aree più idonee e meglio
attrezzate. Su questi temi dobbiamo avere pensieri lunghi gestendo nel miglior modo possibile una
difficile fase di congiuntura economica. Non ci pare che questo sia stato ben chiaro a coloro i quali
hanno amministrato negli ultimi 5 anni. L’esempio di Stabbia è emblematico. L’area produttiva
anziché allontanarsi si è fusa con l’abitato. Pertanto, chiediamo agli elettori la forza di agire in
discontinuità rispetto a quelli che consideriamo veri e propri errori. Non è con il solo SUAP
(sportello unico attività produttive) che si agevolano le nostre aziende, bensì con reti infrastrutturali
al passo con i tempi e con scelte urbanistiche appropriate e lungimiranti. Questa è la direzione nella
quale vogliamo muoverci se si accetta la sfida della competitività.
COMMERCIO: E’ certamente vero che il commercio, in particolare quello al dettaglio, svolge un
opera di salvaguardia nei nostri relativamente piccoli centri urbani. La bottega ed il negozio come
momento non solo economico ma anche di incontro per la nostra cittadinanza. Il ritrovarsi in questi
luoghi, che sono anche e principalmente di socializzazione sta tenendo, con tutte le difficoltà del
caso, anche in un momento in cui la grande distribuzione la fa da padrona. Non dobbiamo lasciare
da sole queste realtà, esse devono percepire l’ente locale come un soggetto vicino alle loro esigenze.
Come però si può sostanziare questa vicinanza? A nostro avviso predisponendo dei momenti in cui
gli abitanti del nostro circondario e non solo, conoscano Cerreto nel suo insieme ed il Capoluogo in
particolare. Quindi esortiamo le varie realtà ad ingegnarsi in questa direzione. Ci sono esempi
associativi importanti che devono essere messi in condizione di interagire e svilupparsi. Il Comune
deve essere al loro fianco nella valorizzazione di quello che di importante c’è sul nostro territorio.
Che nascano quindi quante più Pro Loco nelle varie realtà, in un quadro però di collaborazione
comunale!!! Anche attraverso questo percorso passa lo sforzo di far conoscere Cerreto Guidi oltre i
propri confini.
Con un Centro Storico come quello del Capoluogo ogni sera d’estate dovrebbe vivere un evento,
una festa, un concerto, una proiezione cinematografica. I negozi del centro storico dovrebbero
rimanere aperti durante le iniziative organizzate dalle varie associazioni del paese. Mettiamo
qualche altro cartello che indichi la Villa Medicea e gli altri luoghi di interesse storico culturale.
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Vedrete che realizzando quanto appena detto e costruendo qualche parcheggio anche per gli
autobus, i commercianti troveranno dei benefici, con l’aiuto delle forze economiche sociali e con
l’insieme delle categorie. Al resto penseranno le previsioni del Piano Regolatore Generale, con le
varie ipotesi di parcheggio e con i nuovi insediamenti abitativi.
5. LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
L’obiettivo che ci prefiggiamo di raggiungere in materia di gestione delle
risorse umane è quello di premiare i soggetti che meglio operano. Il rilancio
della qualità dell’occupazione e quello della qualità dei servizi devono essere
punti fermi nel governo del Comune di Cerreto Guidi.
Vogliamo gratificare i risultati dei dipendenti comunali più meritevoli e consentire un loro costante
aggiornamento per migliorare la qualità del lavoro dagli stessi svolto.
E’, inoltre, nostra intenzione ridurre le attuali figure dirigenziali dell’Ente, in un ottica di economia
amministrativa, da due ad una, ritenendo più che sufficiente un solo dirigente per i compiti che
all’interno del Comune devono essere dallo stesso svolti.
Vogliamo anche valutare con il tempo le necessità organizzative di altri uffici e servizi dell’Ente,
senza l’utilizzo di forme di precariato, in modo da tutelare maggiormente la dignità di chi lavora,
dando certezza per il futuro e garantendo alla cittadinanza servizi ampi e qualificati.
La Polizia Municipale, che attualmente fa capo all’Unione dei Comune, così come la Protezione
Civile, devono tornare ad essere di competenza del Comune. Questo anche in considerazione della
sopravvenuta esigenza di maggiore sicurezza nelle strade e nelle abitazioni del nostro Comune a
seguito dei numerosi e recenti casi di furto in abitazione.
6. GESTIONE DEL TERRITORIO: INFRASTRUTTURE E
PAESAGGIO
6.1 LE RETI INFRASTRUTTURALI
Il piano regolatore generale approvato in via definitiva nell’aprile del 1999,
disegnava lo sviluppo del nostro territorio anche in relazione agli altri comuni dell’area, inserendosi
nel Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia e nello Schema di Coordinamento
Urbanistico dei comuni dell’area empolese. Occorre dare seguito e migliorare, dove è possibile,
quelle previsioni. Il Piano Strutturale e in particolar modo il Regolamento Urbanistico quindi
l’intero PIANO REGOLATORE GENERALE vigente, approvato in via definitiva alla fine del
2011, deve essere immediatamente cassato. Il territorio del comune di Cerreto Guidi è bellissimo e
delicatissimo, occorre governarlo con estrema attenzione. La sostenibilità deve essere la stella
polare delle politiche di governo di un territorio. Siamo convinti che l’economia si ammali se le
leggi ed i regolamenti sono tendenti a determinare convenienze economiche e fiscali che indirizzino
le risorse verso la speculazione e non verso la produzione e l’innovazione.
Dobbiamo quindi prendere le decisione atte a riequilibrare queste convenienze. Eliminando ad
esempio l’attuale Piano Regolatore, incentivando il recupero del patrimonio edilizio esistente e
creando strumenti urbanistici che rispondano in maniera adeguata alle piccole necessità ed alle reali
volontà di investimento privato. Tutto questo deve avvenire in un quadro di assoluta imparzialità.
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Sul tema delle reti infrastrutturali, l’amministrazione ha completamente disatteso il programma
presentato agli elettori. Manca la Viabilità di circonvallazione (Stabbia) e sono del tutto insufficienti
i parcheggi (Bassa, Gavena, Cerreto Guidi). Anche se il nuovo ponte di S:Pierino ha ridotto il
traffico di attraversamento nelle frazioni dell’Arno, è indispensabile rallentare la velocità di
percorrenza con più rotatorie (non è sufficiente quella all’altezza del Ponte di Marcignana) e con
altri strumenti idonei. A Pieve a Ripoli è prioritario prevedere marciapiedi e corsie di accesso alla
zona commerciale ed a quella industriale. Dobbiamo inoltre spingere con forza sui Comuni e sulla
Provincia di Pistoia per progettare un nuovo tracciato di Circonvallazione per la Statale 436
Francesca, tracciato che si collochi ad Est dell’abitato di Stabbia senza interessare quindi l’area del
cratere palustre. Intervento reso attualmente difficile da uno sviluppo sbagliato della zona
industriale. Per Stabbia è fondamentale la realizzazione di un nuovo ponte sul Vincio per l’attuale
tracciato della 436 che ampli, e notevolmente, la luce nella quale scorre il corso d’acqua
idrogeologicamente più pericoloso per l’abitato di quella frazione, e per la nostra più grande zona
industriale. Dobbiamo eliminare quella pericolosissima strozzatura se vogliamo mettere in sicurezza
l’intero bacino del Vincio nel nostro Comune. Non essendo una strada comunale, dobbiamo attivare
tutti gli enti preposti, se necessario coinvolgendo l’intera cittadinanza. Purtroppo, a questo
proposito, registriamo lo stop ad una cassa di espansione sul torrente Vincio.
Per Cerreto Guidi (capoluogo) dobbiamo mettere in cantiere una nuova viabilità interna per
risolvere gli annosi problemi di intasamento. E’ inoltre indispensabile ampliare il parcheggio su Via
dei Fossi che si ricolleghi a quello della Scuola elementare, consolidando al contempo gli instabili
versanti dell’abitato.
Siamo convinti che queste tematiche siano tra le più sentite all’interno della nostra cittadinanza ed
interessino la vita quotidiana di tutti noi. Dobbiamo quindi attivarci per dare risposte a queste
esigenze.
6.2 LE OPERE PUBBLICHE
Vogliamo realizzare il Parco Urbano di Stabbia.
Vogliamo realizzare una nuova area sportiva di Bassa.
Vogliamo realizzare un parcheggio sulla Provinciale 11 all’altezza di Gavena.
Vogliamo completare i marciapiedi su Via Pianello Valtidone.
Vogliamo realizzare adeguati parcheggi nel capoluogo.
Vogliamo estendere il marciapiede su Via Piave.
Vogliamo migliorare la viabilità in località Pieve a Ripoli.
Noi contiamo di realizzare tutto questo nei prossimi 5 anni, oltre ad interventi in località Poggio
Tempesti, quali l’estensione dell’illuminazione pubblica ed la realizzazione di una piazza a
parcheggio.
Inoltre, per il nostro comune riteniamo necessario:
completare e potenziare su tutto il territorio la rete di infrastrutture di pubblica utilità acqua, gas,
fognature, marciapiedi, illuminazione e verde pubblico attrezzato con giochi per bambini, senza
escludere le frazioni più isolate e la zona di Via Francesca.
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6.3 LE POLITICHE AMBIENTALI E LA TUTELA DEL TERRITORIO
FINALIZZATE ALLA SALUTE DEI CITTADINI, ALLE ATTIVITA’ SPORTIVE E
DI EDUCAZIONE FISICA ED AL TEMPO LIBERO
Riteniamo le politiche ambientali e la tutela del territorio delle priorità assolute proiettandole e
finalizzandole alla salute dei cittadini che vivono nel nostro territorio. Un corretto uso delle risorse
ambientali qualifica l’azione di una amministrazione comunale, rende appetibile la vocazione
agrituristica delle dolci colline cerretesi, stimola un turismo naturalistico interessato alla flora ed
alla fauna presente nel Padule, consentirebbe (ed il condizionale purtroppo è d’obbligo) l’utilizzo
per il tempo libero di quella splendida area, oggi lasciata all’incuria ed all’abbandono, sulle Rive
dell’Arno dal Rio di Streda fino a Pieve a Ripoli. Consideriamo prioritaria la depurazione dei reflui
del Capoluogo promessa già nelle elezioni del 1995, del 1999, del 2004 e del 2009, ma non ancora
realizzata. Gli effetti di tali ritardi sono sotto gli occhi di tutti i cittadini di Cerreto Guidi.
Con una superficialità che sfiora la disonestà intellettuale, si era promessa la progettazione e la
realizzazione del Parco Fluviale dell’Arno. Nonostante la finanziaria 2002 abbia stanziato 50
miliardi di vecchie lire per interventi sull’asta dell’Arno nell’empolese valdelsa, non uno di questi
soldi è stato dirottato su Cerreto. Hanno beneficiato di questi investimenti il comune di Montelupo,
quello di Capraia e Limite, infine Empoli e Castelfiorentino per la messa in sicurezza dell’Elsa.
Tutto il nostro territorio rivierasco (Bassa, Gavena, Pieve a Ripoli) resta esposto a forti rischi di
esondazione dell’Arno essendo rimasto tra i pochissimi a non avere arginatura (chissà perché?), pur
potendo mettere a disposizione dell’Autorità di Bacino quelle enormi casse di espansione naturale
costituite dalle draghe Borgioli. La nostra idea è che nei prossimi anni, la Regione Toscana,
l’Autorità di Bacino e tutti gli enti preposti, trasformino questa area in un Parco Fluviale sul
modello dei Renai, con aree a verde, piste ciclabili e meccanismi idraulici che impediscano,
sfruttando le draghe, esondazioni del fiume, anche attraverso opere di arginatura a difesa delle
abitazioni e delle aree industriali. Occorre anche un consolidamento delle sponde dell’Arno in
corrispondenza della foce del Rio Filicaia e del Rio Ganghereto divenuti con il passar del tempo
veri e propri Canyon che mettono a rischio case e persone.
Dobbiamo intervenire immediatamente sulla frana in località Giannini, consentendo alle famiglie
evacuate di rientrare nelle proprie abitazioni.
SIAMO STATI L’UNICO GRUPPO CONSILIARE A DENUNCIARE LA SITUAZIONE DI
GRAVITA’ ASSOLUTA PRESENTE IN VIA GIANNINI. PER BEN OTTO ANNI
ABBIAMO MESSO IN EVIDENZA LA PERICOLOSITA’ DELLA FRANA.
Per rispondere a queste esigenze occorre una continua collaborazione tra Autorità di Bacino,
Regione Toscana e Comune di Cerreto, collaborazione che purtroppo non abbiamo ancora registrato
neppure per l’ordinaria amministrazione, figuriamoci per interventi straordinari!!! Non è certo il
Comune che può realizzare questi interventi. Ma il suo compito è quello di accendere i riflettori su
queste problematiche.
Il punto qualificante del nostro programma elettorale sul tema delle politiche ambientali è, come già
ricordato nel capitolo opere pubbliche, il PARCO URBANO DI STABBIA. Questo dovrà servire
alla difesa nei confronti del rischio idraulico, ma anche come spazio fruibile per il tempo libero.
Vogliamo che diventi il polmone verde di una frazione che ha conosciuto un forte sviluppo
urbanistico negli ultimi anni. E’ attraverso interventi di questo tipo che si realizza la qualificazione
dei nostri centri urbani. La fruizione del nostro stupendo paesaggio può essere stimolata a fini
sportivi e di tempo libero non solo attraverso la realizzazione di un Parco come quello di Stabbia
ma anche con la realizzazione di PERCORSI VITA pedonali e ciclabili di Valbugiana, Valdinebbia,
10
Petriolo, Colle Alberti, S. Zio, ed utilizzando a tal fine anche la cassa di espansione di Bassa ed il
tracciato di Via Filicaia, nonché altri percorsi altrettanto suggestivi della nostra realtà comunale.
Quindi collegare mediante percorsi pedonali e ciclabili tutte le frazioni con il capoluogo e tra loro.
Nell’ottica del mantenimento della buona salute vista come patrimonio collettivo e non come
privilegio di pochi, abbiamo un progetto di Educazione Fisica che si pone tra le realtà agonistiche e
quelle delle ginnastiche specialistiche esistenti sul territorio, con l’obiettivo di coinvolgere la
maggioranza dei cittadini di qualsiasi sesso ed età. Secondo la tendenza delle logiche attuali, le
ginnastiche agli infanti, AFA (attività fisica adattata), ed agli anziani, vengono affidate sempre più
a persone non qualificate. Diversamente è nostra opinione affidare certe delicate ginnastiche agli
insegnanti di Educazione Fisica altamente specializzati a fare solo tali attività e questo perché
riteniamo l'educazione fisica patrimonio culturale di ognuno fruibile “per tutti e per tutta la vita”.
Dobbiamo inoltre lavorare in continua collaborazione con il Centro di Documentazione Promozione
e Ricerca del Padule di Fucecchio per la valorizzazione di una delle aree più belle ed al contempo
più delicate del nostro territorio. Il Centro in questi anni, grazie al lavoro dei suoi amministratori è
notevolmente cresciuto e costituisce una realtà imprescindibile per promuovere la tutela di un
ecosistema unico nel suo genere.
Esprimiamo un parere fortemente negativo sul cosiddetto progetto Tubone, perché in esso
intravediamo la possibilità di perdere la nostra più grande area umida interna ed il suo portato di
storia e di biodiversità. Siamo però contenti di aver contribuito, insieme ad altri, a modificare tale
progetto con ben due convegni organizzati sull’argomento.
Sul tema della regimazione idraulica è opportuno chiudere i consorzi di bonifica ed intervenire
come Comune sia per la tariffazione che per i relativi interventi.
Sul tema delle attività sportive e del tempo libero, oltre ai già ricordati interventi per la nuova area
sportiva di Bassa e per una struttura polivalente a Pieve, riteniamo doveroso dare una diversa
destinazione al vecchio Caracosta, confrontandoci su questo tema con tutta la cittadinanza e non
volendo imporre soluzioni preconfezionate. Al contempo vogliamo però rafforzare l’impianto
sussidiario di Gavonchi, che, riteniamo, abbia potenzialità inespresse.
Sui temi ambientali e di salute dei cittadini resta il nodo della discarica di Corliano. Noi diamo un
giudizio fortemente negativo sulle modalità con le quali si è giunti ad un opera che, nonostante le
promesse, ha disatteso totalmente le scadenze individuate dal Consiglio Comunale. Siamo di fronte
ad un opera nata sotto cattivi auspici, basti pensare all’incapacità di sottoscrivere con il Comitato
per le colline cerretesi un protocollo di intesa limitato anche solo alla parte in ampliamento. Per
molti era infatti inopportuno un risanamento che lasciasse i rifiuti in loco, non bonificando l’area
sulla quale insistevano e, tuttora, insistono i vecchi rifiuti. Ma preso atto di una non volontà al
confronto, speravamo nel rispetto dei tempi di chiusura, che purtroppo, sottolineiamo, essere stati
disattesi. Sulla Discarica di Corliano si dovrà proseguire ed incrementare un monitoraggio costante
delle acque sotterranee così come sollecitato dall’agenzia regionale per la Protezione Ambientale
della Toscana.
Siamo stati i primi, nella legislatura 2004/2009, a proporre la raccolta dei rifiuti porta a porta e
crediamo sia venuto il momento di pensare al suo superamento attraverso la realizzazione di vere e
proprie isole ecologiche per lo smaltimento dei rifiuti. Inoltre, occorre una drastica riduzione
della tariffa sui rifiuti, in particolare modo per le attività produttive e commerciali.
Vogliamo iniziare una vera e propria battaglia per l’interramento della linea Enel di San Zio, e per
la linea Enel di Bassa, veri e propri stupri ambientali e paesaggistici ad aree con vocazione
agrituristica. Ma come è possibile tutelare questa vocazione ed assistere da un lato all’innalzamento
di enormi tralicci?
11
Nella legislatura trascorsa, i consiglieri del nostro Gruppo si sono contraddistinti per la ricerca di
sistemi che utilizzino le fonti energia rinnovabile (solare, fotovoltaico, etc…) per ridurre i consumi,
quindi dobbiamo adottare un Piano di Risparmio Energetico per tutti gli edifici pubblici. Ci siamo
inoltre battuti per altri tipi di sistemi e di modalità per il risparmio, non solo energetico ma anche
idrico.
7. ISTRUZIONE ED EDILIZIA SCOLASTICA
I Cittadini per cambiare Cerreto credono fermamente che l’istruzione
rappresenti il motore silenzioso della crescita del paese, insieme alla cultura
più in generale, per uno sviluppo completo della persona.
Parlare di istruzione in una realtà comunale vuol dire parlare del futuro delle
generazioni, ma anche delle strutture che “ospitano” il futuro e alle quali bisogna dare maggiore
dignità. La scuola è l'istituzione che ha subito i colpi maggiori della crisi in termini di tagli di
bilancio e diminuzione delle risorse dallo Stato Centrale. Ma questo resta per noi il nodo centrale di
ogni politica di crescita che parta dal basso. Del resto, se non lo fa più lo Stato, e meno ancora lo
fanno le defunte provincie, deve essere l’ente più vicino al cittadino, cioè il Comune, a prendersi
cura del tema Scuola.
Il punto di partenza è certamente la scuola d’obbligo e, più in generale, tutta una serie di problemi ai
quali vogliamo dare una soluzione nel nostro Comune. Il lavoro non è di poco conto ma i nostri
obiettivi sono concreti:
• Abbattimento delle liste d’attesa degli asili nido;
• Risoluzione delle criticità strutturali dei plessi scolastici attuali e progetto di fattibilità per
la creazione di un grande e innovativo plesso scolastico da realizzarsi a Cerreto;
• A tale proposito si evidenzia che la passata amministrazione ha messo in programma di
realizzare un nuovo plesso scolastico nella zona dell’ex campo sportivo di Caracosta, perciò
spendendo soldi per un incarico esterno. Questa è per noi una scelta scellerata da cancellare
dalle mappe non appena saremo al governo del territorio;
• Sebbene la nostra volontà sia quella di realizzare un nuovo plesso scolastico, riteniamo che
esso non debba essere costruito in una zona franosa, ad alto rischio per la sicurezza, nella
quale i lavori costerebbero un occhio della testa e che non è nemmeno il massimo quanto a
viabilità e raggiungibilità;
• Stretta collaborazione con il corpo docente e il personale ATA per ogni iniziativa e
progetto realizzato dalla Scuola Pubblica;
• Finanziamento dei POF (Piano di offerta formativa) dell’Istituto Comprensivo;
• Continuo monitoraggio sulla qualità dei servizi essenziali connessi alla scuola, quali il
trasporto scolastico e il servizio di refezione e mensa, con la creazione di un “filo diretto”
tra scuola, genitori e comune;
• Apporto concreto dei servizi sociali del Comune per attuare strategie efficaci per
contrastare la dispersione scolastica e supportare tutti gli studenti svantaggiati con bisogni
educativi speciali;
• Razionalizzazione delle spesa attraverso un’accurata programmazione delle
manutenzioni ordinarie degli edifici di concerto con l’ufficio tecnico;
12
• Creazione di una “mappa” degli interventi prioritari da realizzare per la messa in
sicurezza, l’abbattimento delle barriere architettoniche e un miglior uso degli spazi;
• Supporto ai genitori e agli studenti per la scelta della scuola superiore.
Certo, vi starete chiedendo, come fare tutte queste cose?... Il primo modo è quello di operare delle
scelte di bilancio. Il nostro obiettivo di mandato è lavorare sulla scuola dell’obbligo e reperire
risorse facendo un uso più oculato di quelle già a disposizione, ma anche facendo sentire la voce
istituzionale del comune nelle sedi appropriate cioè Provincia (finché esisterà) e Unione dei
Comuni, di certo non come ha fatto sino a ora l’amministrazione di Cerreto!
Serve poi un maggiore apporto dei privati e una maggiore fiducia nei riguardi di soggetti che
operano molto bene sul territorio comunale.
8. CULTURA
Non è affatto vero che con la Cultura non si mangia. Serve però maggiore
attenzione negli investimenti, usare il buon senso, in poche parole, fare tutto il
contrario di quello che ha fatto l’Amministrazione Tempesti negli ultimi anni,
in particolare con il fallimento MuMeLoc!
In realtà, scelte mirate ed efficaci nell'ambito della cultura determinano importanti e concreti
risultati economici: posti di lavoro, maggiore indotto per piccoli commercianti e botteghe di paese,
un miglioramento generale dell’immagine del nostro territorio e, magari, finalmente anche il ritorno
di investimenti.
Sulla base di queste premesse, la Lista Cittadini per cambiare Cerreto propone un vero e proprio
Piano per il Rilancio Culturale di Cerreto Guidi.
Gli interventi sono mirati in tre ambiti specifici che riteniamo strategici e che sono collegati al
settore dell’istruzione, del turismo e del commercio.
I tre punti strategici del Piano per il Rilancio Culturale di Cerreto sono:
8.1 VILLA MEDICEA PATRIMONIO UNESCO
E’ il punto da cui partire per ogni azione tesa a riqualificare il centro storico, rilanciare il turismo e
il commercio. Ecco perché l’azione di valorizzazione culturale va di pari passo con quella
urbanistica e con il decoro dell’intero centro storico. Ridare centralità alla Villa e all’intero
complesso (Villa + Ponti Medicei + Pieve + paesaggio mozzafiato). In che modo?… Ecco le nostre
proposte:
• Farsi per la prima volta promotori di un Protocollo di intesa tra Ministero dei Beni Culturali
e Comune per la valorizzazione della Villa e il suo utilizzo;
• Rete di scambio e collaborazione con gli altri comuni che hanno sul territorio beni con tutela
UNESCO, per la promozione unitaria delle residenze medicee attraverso precisi percorsi;
• Coinvolgimento di tutte le associazioni di Cerreto per la programmazione delle attività
culturali durante l’intero anno, insieme alla Pro Loco e a tutti i soggetti qualificati;
• Offerta turistica integrata (O.T.I.) dentro un itinerario del centro storico che preveda anche
la degustazione di prodotti tipici e visite ai beni culturali ecclesiastici; favorire l'attività di
guide e accompagnatori turistici operanti sul territorio provinciale.
13
8.2 BIBLIOTECA: DAL CENTRO ALLE FRAZIONI
E' nostra intenzione spostare la Biblioteca Comunale dagli attuali locali all'interno dell’attuale
MuMeLoc (previa sua inevitabile chiusura). Questo perché tale esperienza museale in un anno si è
rivelata a dir poco disastrosa visto che, a fronte di spese annue per oltre € 20.000,00 ne ha incassati
poco più di € 500,00. Un fallimento su tutti i fronti che ci induce a pensare una riqualificazione
meno onerosa possibile della struttura sfruttandone i punti qualificanti, cioè la tecnologia al suo
interno.
In concreto, poi, abbiamo ulteriori proposte di immediata realizzazione, “a costo zero”. Tra queste
la “biblioteca itinerante”. Dobbiamo aumentare il numero di iscritti, di libri in prestito e di accessi.
Questo perché crediamo nel valore della lettura e nell’importanza che riveste per rendere davvero
liberi i cittadini!
Attraverso la collaborazione con circoli, associazioni, parrocchie, porteremo nelle frazioni una sorta
di Biblioteca itinerante per dare l’opportunità del prestito dei libri nei punti più lontani del comune.
Un costo davvero modico per un servizio che potrà cambiare il nostro modo di vivere la Biblioteca,
per grandi e piccini!
Infine, ci proponiamo di intensificare la collaborazione con l’Istituto comprensivo e le varie sedi
didattiche per la promozione della lettura sin dall’età infantile, attraverso progetti mirati di
avvicinamento al mondo dei libri e l’incremento delle biblioteche scolastiche.
8.3 ARCHIVIO
L’archivio, infine, vive una situazione di degrado. Sebbene vi siano stati spesi soldi e sia stato
affidato un lavoro di inventariazione dei fondi moderni, l’archivio, soprattutto per la sua parte più
consultata, quella urbanistica, è in situazioni pietose e tutti i tecnici del paese ne sono consapevoli.
Molte pratiche non si trovano, altre sono incomplete, altre fuori posto. L’archivio deve ritornare ad
avere la centralità per tutti gli studi storici, così come l’aveva concepito il compianto Giovanni
Micheli a cui vorremo intitolare l’archivio stesso.
Inoltre, vorremmo favorire, attraverso un apposito bando di finanziamento annuale, le pubblicazioni
delle fonti archivistiche, vero terreno di partenza per qualsiasi studio di storia locale e provvedere
alla digitalizzazione del patrimonio archivistico più importante e alla sua diffusione su piattaforma
web.
9. RECUPERO DEL CENTRO STORICO
“Al primo sguardo, Cerreto non si presenta come la tipica borgata toscana,
raggiungerla senza un trasporto privato è piuttosto difficile. La cittadina non
sembra aspettare orde di turisti: non ci sono negozietti di specialità toscane,
mentre l'unico ristorante è chiuso all'ora di pranzo.”
Questo è il glaciale affresco dipinto dalla Professoressa di Storia dell'Arte del Rinascimento
californiana Caroline P. Murphy, nel prologo alla biografia di Isabella De' Medici, pubblicata nel
2008.
E chissà cosa direbbe la prof. se venisse ora, nel 2014, a Cerreto Guidi. Non solo non troverebbe
negozi tipici ma, addirittura, non troverebbe quasi più attività commerciali.
Anzi. Potremmo ben dire che troverebbe un paese quasi vuoto e che cade a pezzi.
14
E' sotto gli occhi di tutti il degrado architettonico e ambientale nel quale il nostro delizioso centro è
lasciato andare. Per vedere lo scempio è infatti sufficiente alzare lo sguardo alle facciate delle case
di via Santi Saccenti o di via della Libertà, o guardare la via Pianello val Tidone, sempre lato centro
o, ancora, soffermarsi ad osservare l'orrore della sbarra elettronica che chiude al traffico via del
Mortaio.
In una situazione di questo genere è ovvio che abbia fatto seguito, con una certa facilità (complice
anche una difficile e complessiva situazione economica), la chiusura di quasi tutte le attività
commerciali.
Di fronte ad una situazione del genere il Comune ha il dovere di intervenire e, a nostro parere, in
modo anche significativo, attivando una serie di iniziative, inevitabilmente coinvolgenti i privati,
finalizzate a restituire lustro al nostro centro storico.
Le nostre proposte troveranno sviluppo attraverso, prima di tutto, un'attività di recupero del centro
storico e, poi, attraverso la promozione ed attivazione di una serie iniziative volte alla
rivitalizzazione del medesimo.
Tutto deve ricominciare dal soddisfare l'esigenza, semplice, ma imprescindibile, di un maggiore
decoro urbano. Da ciò consegue, in primo luogo, una cura più attenta alla pulizia delle strade del
centro e, poi, l'eliminazione di quanto risulti esteticamente non conforme al gusto architettonico del
nostro borgo. In quest'ottica diventa prioritaria la rimozione delle fioriere presenti in via Santi
Saccenti perché assolutamente incompatibili con il gusto rinascimentale che pervade Cerreto,
nonché di quella orribile sbarra elettronica posta a chiusura della via del Mortaio.
Sempre l'idea del decoro urbano implica, a nostro avviso, una maggiore attenzione alle facciate
delle abitazioni del centro storico e, per incentivare il loro rifacimento, si propone l'attivazione di
sovvenzioni comunali e di studi del colore, finalizzati proprio al loro ripristino nonché di incentivi
per la sostituzione edilizia della Via Pianello val Tidone, lato centro storico.
Passo ulteriore di questo nostro progetto è quello del recupero urbanistico del cono visivo della
Villa Medicea, attraverso la risistemazione della Palestrina. Quell'area, infatti, sebbene preziosa da
un punto di vista urbanistico è di fatto abbandonata a sé stessa. Noi proponiamo di recuperarla
attraverso la creazione di una zona giochi per i bambini. Il cono visivo sopra indicato sarà poi
completato attraverso la definitiva sistemazione del parcheggio del Casciaio.
Infine, sempre ispirati dal voler ripristinare l'originario gusto estetico del nostro prezioso centro, si
propone di eseguire una studio di fattibilità sulla sua pedonalizzazione previo recupero di tutti i
parcheggi già lì presenti e, comunque, previo parere imprescindibile degli abitanti e dei
commercianti.
Quali cittadini di Cerreto siamo infatti ben consapevoli che chi vive nel centro storico, ma anche chi
si vi si reca quotidianamente, ha problemi per trovare un parcheggio agevole e, in ragione di tale
difficoltà, potrebbe sembrare folle eliminare quei pochi parcheggi già presenti nel giro di Cerreto. In
ragione di tutto questo abbiamo pensato che la pedonalizzazione del centro possa avere luogo
soltanto, ed eventualmente, quando almeno il numero di posti auto presenti dentro al giro, sia
recuperato al suo esterno, nelle immediate vicinanze. E ciò sarebbe agevolmente possibile sia
estendo il parcheggio di Via Vittorio Veneto, accanto alla Scuola Elementare, sia quello del
Casciaio e perché no, anche collegando i due.
Inoltre, sempre in un'ottica di recupero del centro storico, riteniamo assolutamente urgente la
realizzazione di un'area di sosta per gli autobus. Quella segnalata come tale (cioè il parcheggio
presente in p.zza Saint Marcel davanti alle scuole Medie) non è adatta alla funzione attribuita,
perché la viabilità oggi presente, di fatto impedisce a questi mezzi un'agevole e sicura possibilità di
loro posteggio. E' sufficiente infatti che l'autobus si trovi a circolare in un momento di traffico
15
sostenuto nella zona (come quello, per esempio, che troviamo all'ora di entrata e dell'uscita della
scuola) che per i bus sarà impossibile non solo parcheggiare ma, anche, arrivare al parcheggio!
A tale riguardo proponiamo di risistemare il parcheggio già presente dietro il Comune rendendolo
idoneo a poter sopperire al parcheggio di almeno due autobus.
Il compimento di queste opere dovrà essere realizzato contemporaneamente alla attivazione di una
serie iniziative volte alla rivitalizzazione del centro storico.
Dopo un restyling di Cerreto bisognerà far tornare la gente a vivere lì.
Ciò sarà possibile in primo luogo, cercando di aiutare l'iniziativa economica privata sotto ogni
aspetto possibile.
Le nostre proposte al riguardo coinvolgono numerosi aspetti: oltre all'idea di agevolare la
costituzione nella nostra realtà di alberghi diffusi (dei quali si tratterà più approfonditamente nella
parte relativa al turismo) intendiamo riportare vita nel centro storico, mediante sgravi fiscali,
finalizzati alla conclusione di contratti di locazione sia abitativa che commerciale e dei quali potrà
fruire tanto il locatore quanto il conduttore, a prescindere dal fatto che si tratti di nuovi contratti o di
contratti già in essere.
Per far ritornare poi il centro vivo, bisognerà far tornare la gente, e soprattutto i giovani affinché
questi possano essere veicoli, nel mondo intero, di diffusione della nostra bellezza. A tale scopo
prenderemo contatto con le Facoltà Universitarie, o istituti Superiori sia italiani, che stranieri di arte
e comunicazione al fine di creare protocolli di collaborazione o di indire bandi per la realizzazione
di opere cinematografiche o teatrali che abbiano come luoghi di ambientazione proprio il nostro
Comune.
10. TURISMO
Non c’è turismo senza riqualificazione del centro storico, e d’altra parte non
serve nemmeno un bel centro storico senza turismo, senza vitalità.
Investire sul turismo è certamente alla base di ogni politica di crescita di
Cerreto. Le numerose aziende agrituristiche, fiore all'occhiello della nostra
realtà, meritano di essere ancor più valorizzate ponendole al centro, tra l'altro, di una sinergia con le
altre realtà territoriali.
La lista di Cittadini per Cerreto inoltre, propone alcune azioni concrete che sono indissolubilmente
legate a commercio e cultura, anzi sono tra loro integrate.
Consapevoli che alcune idee necessitano di tempi maggiori per la loro realizzazione, è opportuno
distinguere i punti strategici del nostro Piano per il turismo tra quelli di immediata realizzazione e
quelli con tempi più lunghi.
Prevediamo tempi di rapida realizzazione per:
• Eliminare la tassa di soggiorno;
• Valorizzare percorsi turistici che abbiano al centro la Villa patrimonio UNESCO;
• Istituire nella stagione estiva un servizio bus navetta da/per Vinci per intercettare una parte
degli oltre 100mila turisti che visitano la città natale di Leonardo;
• Rendere adeguato, funzionale ed efficiente l'Ufficio per il Turismo con ampi orari di
apertura e maggiori servizi per il turista;
• Creare un’area attrezzata per camperisti a Cerreto Guidi o in una frazione dotata di tutti i
servizi essenziali;
16
• Attuare strategie di rete con gli altri comuni che possano davvero favorire l’incremento dei
visitatori a Cerreto;
• Collaborare con Pro- loco, contrade e associazioni per studiare un calendario delle iniziative
il più possibile dilatato nell’anno per evitare “periodi morti”;
• Promuovere l’enoturismo attraverso il coinvolgimento diretto di aziende agricole, cantine e
venditori che avranno gestione diretta degli eventi e il pieno supporto dell’amministrazione;
• Investire sul turismo naturalistico a partire dagli itinerari nel Padule;
• Dotare il centro storico di illuminazione notturna finalizzata a creare atmosfere più
attrattive e segnalare le “emergenze” artistiche;
• Dotare di adeguati servizi igienici il centro storico;
• Integrare beni culturali visibili con beni invisibili;
• Ampliare l’offerta turistica attraverso la creazione di “itinerari del sacro”;
• Sostenere i privati nelle pratiche per la diffusione dell’albergo diffuso per rianimare il
centro storico e le frazioni creando quindi reddito e potenzialità di lavoro. Forse poco
conosciuto, l'albergo diffuso rappresenta un modello di turismo responsabile, ed
ecosostenibile che, dati alla mano, sta conquistando un numero sempre più elevato di
visitatori, soprattutto dall'estero. Si tratta di un sistema di ricettività turistica che di recente
ha trovato anche riconoscimento legislativo in Toscana, attraverso il quale si permette al
turista di vivere dentro il borgo, utilizzando edifici ormai dismessi. Il turista vivrebbe
Cerreto a pieno e, Cerreto proprio grazie al turista, tornerebbe a vivere...;
• Agevolare le imprese turistiche e i servizi turistici attraverso l’organizzazione di periodiche
attività di aggiornamento professionale offerte dal Comune.
A lungo termine, ma dobbiamo iniziare a lavorarci dal giorno successivo alle elezioni:
• Progetto unico tra i comuni che possiedono nel proprio territorio Ville e giardini patrimonio
UNESCO da presentare in Europa per l’accesso a finanziamenti mirati al turismo e alle
possibilità del settore.
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  • 1. PROGRAMMA ELETTORALE PER LA LEGISLATURA 2014/2019 CITTADINI PER CAMBIARE CERRETO PREMESSA A dir poco ambizioso è il tentativo di spiegare le convinzioni profonde, le speranze e le aspettative che, all'alba di nuova campagna elettorale, hanno spinto, ancora una volta, dei semplici cittadini ad accettare la sfida di candidarsi in questa lista civica. Perché a ben vedere non può che trattarsi di una vera e propria sfida contro poteri forti della nostra realtà locale, consolidati da decenni, che sono ancora convinti di ricevere l'ennesima conferma al Governo del Comune, a prescindere dai risultati concreti ottenuti in precedenza. Tali poteri, infatti, si sentono forti del senso di appartenenza che vorrebbero continuasse ad ispirare l'elettore nel segreto dell'urna e, di conseguenza, continuano, nonostante l'evidente fallimento della loro opera amministrativa, ad evitare qualsivoglia forma di autocritica, quasi che a governare il Comune ci fosse stato qualcun altro. E' per la gravità ed urgenza di questa situazione, ormai non più tollerabile, che persone diverse per età, estrazione, carattere e convincimenti politici, hanno deciso di lavorare insieme con impegno e dedizione per mettere le gambe ad un progetto così ambizioso, addirittura epocale, come quello di proporre una seria, consistente ed efficace alternativa per il governo del Comune di Cerreto Guidi. Persone, queste, tutte convinte e pienamente consapevoli che per vincere la sfida non contano i simboli, gli schieramenti, le appartenenze politiche, ma le persone, la loro dignità, il loro impegno e la loro competenza e le idee, le buone e sane idee, ispirate, finalmente, ad obiettivi concreti e pubblici che diano al Comune di Cerreto Guidi ed ai suoi abitanti una speranza per il futuro proprio e delle generazioni a venire. Il cittadino infatti, è sfiduciato, si sente lontano, per non dire addirittura in contrapposizione con chi lo amministra, abbandonato a sé stesso nell'affrontare questo momento storico di particolare difficoltà economica e sociale. Partendo proprio da questo dato di fatto si origina la nostra sfida di riportare la fiducia, ormai quasi del tutto persa, al centro del rapporto tra Comune e Cittadino. Attraverso la realizzazione del nostro programma elettorale i Cerretesi da un lato, e l'Amministrazione Comunale, dall'altro, torneranno a concedersi reciproca fiducia. I cittadini, per primi, ritroveranno la credibilità, l'affidabilità di chi li amministra e torneranno a vedere nel Comune un alleato, un soggetto che li aiuta a risolvere i problemi più diversi. Troveranno nel Comune qualcuno che li sostiene e non un avversario, qualcuno che li sprona e non che li demoralizza, qualcuno che li incentiva a prendere l'iniziativa, di qualsiasi tipo essa sia (per es. imprenditoriale, di partecipazione sociale, etc.) e non che li spinge a vivere nell'indifferenza. E, per questa via, l'Amministrazione stessa metterà al centro del suo agire proprio l'idea di fiducia affidando sé medesima ai propri amministrati, coinvolgendoli in modo attivo e determinante alle scelte amministrative e, soprattutto, considerandoli come i veri protagonisti dei processi decisionali da adottare e come destinatari e beneficiari finali delle proprie politiche. Il cerchio virtuoso che si ambisce così di costruire troverà modo di realizzarsi semplicemente attraverso i progetti, descritti di seguito in dieci punti fondamentali, che animano il nostro programma elettorale. 1
  • 2. 1. AGRICOLTURA Questo fiorente settore dell'economia del nostro Comune ha bisogno di essere sostenuto ed incentivato, per quanto di competenza dell'Ente Locale, attraverso iniziative di ampio raggio. Con l'obiettivo di raggiungere un equilibrio virtuoso tra mantenimento della qualità ambientale, valorizzazione delle colture tipiche e redditualità diffusa, intendiamo promuovere ed incentivare l'uso di sistemi naturali di coltivazione, quali l'agricoltura biologica, biodinamica. Vogliamo dunque farci promotori di una nuova concezione dell'agricoltura dove questa assuma le sembianze di un vero e proprio garante della tutela del territorio. Ovviamente, per incentivare i coltivatori ad assumere direttamente questo ruolo, introdurremo precise riduzioni tributarie che favoriscano l'adozione di sistemi di coltivazione sopra descritti. Sotto il profilo poi della tutela dei prodotti tipici, riteniamo assolutamente necessario intensificare la valorizzazione delle colture caratteristiche del territorio, anche incentivando la c.d. filiera corta. Per fare ciò sarà necessario attuare, con forza, politiche di marketing, volte alla promozione enogastronomica dei nostri prodotti locali. Per questa via, oltre alla realizzazione di una vera e propria enoteca pubblica affidata ai produttori, dovremo realizzare l’idea, ancora lasciata in un cassetto, di una oleoteca pubblica da realizzarsi in collaborazione con il Comune di Vinci. Infine, guardando al futuro, riteniamo assolutamente opportuna la realizzazione nel Comune di Empoli di un Istituto Tecnico Agrario con Indirizzo Biologico e Biodinamico. 2. ASSETTO DELLE ISTITUZIONI 2.1 TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE NELL'ESERCIZIO DELL'AZIONE AMMINISTRATIVA In questi anni abbiamo assistito ad un’amministrazione chiusa e autoreferenziale che ha fatto della segretezza il proprio agire amministrativo. Crediamo fortemente che per il rilancio del nostro territorio ci debba essere un nuovo protagonismo dal basso. Il cittadino deve essere coinvolto nelle decisioni pubbliche attivando percorsi di democrazia partecipativa. Troppo spesso infatti, i rappresentanti eletti finiscono per operare secondo i bisogni del partito politico di appartenenza piuttosto che secondo quelli della comunità che rappresentano. I cittadini invece con il loro sapere, la loro esperienza e conoscenza del territorio, possono essere una risorsa importante per migliorare la qualità del nostro Comune. E' per questo che intendiamo proporre alcune scelte di democrazia diretta: • Avvicinare il cittadino alla politica del territorio: Come amministratori pubblici ci impegneremo a organizzare e comunicare in maniera tempestiva ed efficace tavoli di lavoro e incontri che verranno realizzati su materie di pubblico interesse; • Senza perdere il ruolo istituzionale del Consiglio, sarà nostro impegno portare l’attività del Consiglio Comunale periodicamente nelle singole frazioni; • Referendum: permette ai cittadini, raggiunto un certo numero di firme, di dare avvivo a referendum consultivi propositivi o abrogativi sulle decisioni prese dalla giunta, 2
  • 3. • Bilancio partecipativo: è un processo decisionale che permette ai cittadini di intervenire nelle scelte economiche e finanziarie della propria amministrazione, individuando le priorità su cui è necessario investire; Dal punto di vista poi della trasparenza dell'agire amministrativo, occorre dare centralità al consiglio comunale, quale momento fondante della partecipazione di tutti i cittadini al governo del comune. E’ pertanto necessario che, tale luogo, torni ad essere sede di discussioni e di decisioni e non mero ratificatore di decisioni prese in altre sedi. A tale proposito si individuano alcune proposte specifiche: • La celere modifica del vigente Statuto comunale, che ha peggiorato quello precedente, non aumentando di fatto i poteri dei nostri concittadini. Si propone così l’elezione di un Presidente del Consiglio Comunale tra i suoi membri con l’esclusione dall’elettorato passivo dei componenti della giunta, il ricorso strutturale a consigli comunali aperti quali momenti di vera partecipazione e trasparenza, il potenziamento di tutti gli istituti di democrazia diretta incentivando i cittadini alla partecipazione nell’attività di governo del comune e del suo territorio; • La creazione di un vero Assessorato con delega per i rapporti con le società partecipate per lo svolgimento di funzioni di mediazione, di indirizzo e di controllo che il consiglio comunale dovrà assolutamente avere sulle scelte e sui relativi bilanci. Inoltre, sempre con la finalità di una maggiore trasparenza riteniamo necessario: • La realizzazione di un sito internet facile da usare e aggiornato: il sito internet comunale deve essere organizzato in modo da essere di facile fruibilità per ogni cittadino. Inoltre, l’aggiornamento deve essere continuo, in particolare le delibere di giunta devono essere immediatamente disponibili in rete in modo da favorire l’attività di controllo sugli atti. • Più trasparenza e comunicazione: gli obiettivi del nuovo giornalino Comunale: in questa consiliatura ci siamo battuti fortemente su questo tema, in quanto riteniamo che il periodico comunale non deve essere uno strumento politico di propaganda della giunta e della maggioranza, ma uno spazio a disposizione di tutti i gruppi del consiglio comunale per far conoscere ai cittadini le notizie e i temi del territorio. Riteniamo inoltre che uno spazio debba essere riservato ad ospitare a turno ogni singola voce della cittadinanza, dalle associazioni ai commercianti, dalle contrade alle aziende agricole. 2.2 NUOVO ASSETTO DELLE ISTITUZIONI Nel 2009, alla vigilia delle elezioni amministrative inserivamo nel nostro programma la richiesta di abolizione delle province ma anche del Circondario Empolese Valdelsa. Eravamo gli unici a farlo. Come sempre il tempo ci ha dato ragione. La nostra, però, oltre ad essere una vittoria postuma è una vittoria amara. Nell’area empolese e nella Valdelsa nessuna lista presente alle elezioni amministrative per il rinnovo dei consigli comunali aveva indicato una strada così chiara e lineare per il riassetto istituzionale. Quindi, prima della spending review e prima della legge regionale n. 68-2012, che aboliva il circondario, noi indicavamo nelle Unioni di Comuni una possibile risposta alla necessità di coordinamento della nostra area. Ripetiamo che eravamo gli unici a farlo. Nessuno infatti indicava nell’Unione dei Comuni una possibile risposta all’evidente crisi di un Circondario inutile ed inefficace che finiva per essere un ulteriore appesantimento per i cittadini amministrati. 3
  • 4. Il dibattito sulle province inoltre, tuttora in corso, è quantomeno surreale e non vorremmo che il Parlamento facendole uscire dalla porta le tenesse in vita come aree metropolitane riportandole nelle istituzioni dalla finestra. Da unica lista che ha proposto le Unioni dei Comuni, e quindi, avendo le carte in regola per esprimere dei giudizi al riguardo, ci permettiamo di esprimere un giudizio fortemente negativo sull’esperienza fin qui portata avanti dall’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa. Questo nuovo livello di autogoverno dell’area ha riprodotto pedissequamente un Circondario che a parole si voleva abolire ma che nei fatti si è ricostituito sotto mentite spoglie. Siamo in presenza quindi di un vizio tipicamente italiano, il gattopardismo delle istituzioni, si è cercato infatti di far finta di cambiare tutto per non cambiare niente. In questo senso abbiamo parlato di vittoria postuma ed amara. Verificati gli effetti non positivi della gestione di servizi quali la protezione civile e la polizia municipale trasferiti all’Unione dei Comuni, siamo a proporre ulteriori passaggi istituzionali da sottoporre all’assenso dei cittadini. La fusione tra comuni che abbiano caratteristiche geografiche, economiche e storico culturali naturalmente integrabili è l’unica risposta alla crisi delle attuali istituzioni. 3. ASSOCIAZIONISMO, SANITA' E POLITICHE SOCIALI 3.1 ASSOCIAZIONISMO A tutti i cittadini sarà noto come Cerreto e tutto il suo comune vantino iniziative organizzate e sostenute da associazioni quali la Pro Loco, le Contrade e tante altre... Tutte queste iniziative portano nel comune numerosi visitatori, che ravvivano il paese ma che, ancora oggi, nonostante i risultati ottenuti, non creano interesse nell'ente locale che, invece, deve sostenere queste iniziative perché fanno bene al paese ed ai suoi cittadini. Negli anni, molte associazioni, in particolare modo quelle che partecipano al Palio del Cerro, hanno lamentato la mancanza di una struttura polifunzionale idonea, per dimensione, posizione e materiali di realizzazione, al compimento di attività ludiche e musicali. E' dunque nostro primario obiettivo quello di realizzare una struttura di tale genere, in grado di poter essere utilizzata dai gruppi degli sbandieratori e musici delle contrade stesse e anche da diverse realtà quali quelle, per esempio, delle associazioni teatrali che, oltre ad attività di tal genere propongono anche attività di musica e di danza. A corredo della struttura porremo una cucina attrezzata grazie alla quale poter usare il complesso polifunzionale per eventi di tipo ricreativo finalizzati a sovvenzionare l'operato delle associazioni stesse. Non solo. E' altresì nostra intenzione quella di destinare i locali della attuale biblioteca comunale alla creazione di un forum per le associazioni, quale sede e luogo di incontro da parte delle associazioni presenti sul territorio. Contrariamente a quanto avvenuto fino ad ora, l’associazionismo dovrà avere un ruolo centrale nelle politiche sociali; le associazioni dovranno essere coinvolte nella redazione del calendario delle iniziative di promozione del territorio con adeguata collaborazione da parte del Comune nella realizzazione materiale dell’iniziativa: predisponendo un servizio di vigilanza, materiale comunale dato in comodato gratuito (palchi, sedie, transenne e in generale il materiale occorrente). Rivedere inoltre le tariffe di concessione delle strutture sportive che hanno 4
  • 5. visto nell’ultimo anno un aumento del 100%. Solo in questo modo potremmo dare linfa vitale alle associazioni che rappresentano un pilastro fondamentale del nostro territorio. Inoltre, l’Ente dovrà intervenire: con maggiori sovvenzioni visto che quelle finora erogate sono irrisorie e garantendo una maggiore partecipazione nelle scelte sia con l’Arcipretura e la Pro Loco per la realizzazione delle Feste di Santa Liberata, sia con il centro commerciale naturale Buontalenti e sempre la Pro Loco nell'ottica del rilancio del centro storico e di un'adeguata calendarizzazione di tutte le iniziative annuali. Sempre nell'ottica di una maggiore collaborazione per l'organizzazione di feste e eventi coinvolgenti la cittadinanza intera, il Comune si impegnerà a mettere a disposizione i propri uffici per le attività di promozione degli eventi stessi. 3.2 SANITA' E POLITICHE SOCIALI Gli interventi di politica sociale che ci prefiggiamo di attuare, non sono solo interventi di tipo assistenzialistico, ma interventi di benessere diffuso, rivolti a tutti i cittadini e non mirati unicamente a particolari fasce di bisogno. L’Amministrazione Comunale dovrà, quindi, non solo sostenere e tutelare, in un’ottica anche di prevenzione, i bisogni fondamentali della salute e del benessere, ma creare “percorsi” di cittadinanza attiva come occasioni di aggregazione sociale che favoriscano i rapporti interpersonali, la conoscenza e la valorizzazione dell’ambiente urbano, stimolando e crescendo il senso di appartenenza alla comunità. Nell’ambito delle iniziative a carattere sociale, saranno, così, adibiti, come hanno già fatto da tempo altri Comuni della zona (Prato, Calenzano, Signa...) ad orti sociali degli appezzamenti di terreno di proprietà comunale con lo scopo di dare la possibilità alle persone anziane di svolgere attività utili, sia per la prevenzione, il mantenimento e la cura della salute, sia per il recupero di spazi pubblici inutilizzati valorizzandoli a livello estetico e incrementandone l’efficienza. Al fine di realizzare programmi didattici, formativi, sociali e riabilitativi, alcuni dei predetti appezzamenti di terreno potranno essere destinati a scuole e associazioni presenti sul territorio che ne facciano richiesta. Per incentivare tutte quelle iniziative culturali, di gioco e di tempo libero che costituiscono momenti di incontro, di scambio, di esperienze e di socializzazione per i ragazzi e non solo, saranno favoriti i centri di aggregazione già esistenti (circoli, sedi associative, centri civici) e si adotteranno politiche volte ad incentivarne la formazione di nuovi. In alcuni Comuni del territorio di competenza dell’Azienda Sanitaria numero 11, dopo che nell’anno 2008 alcuni medici di famiglia avevano rilevato un’incidenza di casi di leucemia mortale superiore alla media, la USL 11 aveva attivato un approfondimento, durato circa tre anni, per verificare se tali casi erano effettivamente in eccesso rispetto a quelli regionali. Il rapporto sulla predetta indagine epidemiologica relativa all’andamento delle leucemie, dei linfomi e dei mielosi, reso noto nell’anno 2012, evidenziava, senza riuscire, tuttavia, a rilevare, quelle che erano state le effettive cause di incidenza mortale delle patologie maligne del sistema emolinfopoietico, che nel territorio di competenza dell’Usl 11, nel periodo 2004-2008, si era verificata una mortalità per leucemia superiore a quella regionale. In particolare venivano registrati a Cerreto Guidi tre casi in più in media all’anno rispetto alla media toscana e a Montopoli due in più. Anche per tali ragioni l’Amministrazione Comunale dovrà svolgere un ruolo attivo e di controllo nei confronti dei modelli organizzativi su cui è strutturata la Società della Salute, verificando i 5
  • 6. benefici dei programmi per la salute della popolazione in modo correlato con le strategie e le risorse impiegate. Per rendere i servizi sociali più efficienti ed adeguati alle concrete necessità ed esigenze della collettività dovrà essere migliorata la collaborazione con le Associazioni del terzo settore sanitario presenti sul territorio, in particolare con la Misericordia e la Pubblica Assistenza, riconoscendo loro un ruolo fondamentale nei servizi socio-sanitari. Saranno, inoltre, promosse e potenziate le forme di assistenza domiciliare (telesoccorso video) ed extradomiciliare (centro ricreativo diurno) rivolte agli anziani soli e bisognosi; saranno promosse forme di assistenza domiciliare per famiglie con figli colpiti da gravi Handicap, fisici e psichici, sostenendo i centri per disabili. Saranno poi adottate tutte le misure necessarie per eliminare le barriere architettoniche che a livello infrastrutturale rendono veramente difficoltosa la vita quotidiana ai disabili, saranno inoltre previsti anche contributi per le famiglie bisognose che devono adattare le proprie abitazioni con ascensori, scivoli etc... 4. COMMERCIO E LAVORO La crisi economica in atto ha trovato il Comune di Cerreto in condizioni disastrose. Dal 1999 ad oggi ci sono stati ritardi clamorosi nel mettere al passo con i tempi le nostre aree produttive. Alcune delle nostre aree produttive devono tuttora essere prese in carico dal Comune. La recente chiusura della Manifattura di Stabbia ha inferto un ulteriore colpo al tessuto produttivo del nostro comune. I cittadini però devono sapere che nell’arco del decennio 1991/2001 gli addetti manifatturieri sono diminuiti solo del 7,6% a Cerreto (circa 160 lavoratori in meno), a fronte di variazioni negative più marcate nel circondario empolese -11,9%. Purtroppo tra il 2001 ed il 2004 i dati di fonte camerale dimostrano che sono stati persi 350 posti di lavoro, (-19,1%). Il settore di maggiore specializzazione dell’apparato produttivo comunale (calzature, articoli in pelle e cuoio) perde oltre 200 addetti (-28,2%) con una evoluzione assai peggiore di quella del Circondario (-15,2%). Anche il settore delle confezioni subisce un vero e proprio tracollo (-41,2%) pari a circa 100 addetti con una riduzione percentuale più che di due volte superiore di quella del circondario (-19,4%). Non siamo riusciti ad attirare investimenti, infatti nessun imprenditore avveduto si sogna di investire in aree produttive così inadeguate come le nostre. Nel periodo 2001/2004 l’attuale sindaco era assessore allo sviluppo economico già da 9 anni ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Crediamo che occorra un forte ricambio della classe dirigente del nostro comune e proponiamo scelte di non difficile realizzazione. Negli ultimi anni, la chiusura della Manifattura di Stabbia, con la perdita di circa 60 posti di lavoro ha ulteriormente messo in ginocchio un apparato produttivo molto più in crisi rispetto agli altri comuni dell’area. Pochi negozi del centro storico riescono con fatica a continuare la propria attività. INDUSTRIA ED ARTIGIANATO: Sviluppando una seria riflessione sugli insediamenti produttivi del nostro territorio comunale balza agli occhi da sempre la loro inadeguatezza infrastrutturale e la loro vulnerabilità. Non vi è una sola area industriale ed artigianale che sia al 6
  • 7. riparo da rischi idraulici e non presenti difficoltà di accesso per il traffico pesante. Occorre affermare, ad alta voce, quello che tutti sanno. I nostri insediamenti produttivi più consistenti (Stabbia, Bassa, Streda, Pieve a Ripoli) a causa di scelte opinabili sono sottoposti a rischi molto elevati su questi versanti. Non possiamo fare gli struzzi. Noi crediamo sia propedeutico risolvere problemi come quelli dell’arginatura dell’Arno (che nel nostro comune non conosce neppure cateratte), del ponte sul Vincio per la Statale 436, degli accessi per il traffico pesante alle aree produttive, della strettoia all’altezza del Circolo di Gavena, ecc... In questo programma tutto si tiene. Le tematiche ambientali finiscono per ripercuotersi sulle attività produttive, e sulle scelte infrastrutturali. La regimazione idraulica come chiave di volta per lo sviluppo futuro in un quadro di ecosostenibilità e di sicurezza. Quante possibilità di sviluppo ulteriore e qualitativamente migliore potrebbero dischiudersi mettendo in sicurezza dal rischio idraulico i nostri principali corsi d’acqua. Quante delle nostre attività industriali presenti nei centri abitati potrebbero spostarsi sempre all’interno dei confini di Cerreto Guidi senza essere costrette a trasferirsi, quando va bene, nelle aree produttive dei comuni limitrofi. Con la messa in sicurezza dei nostri insediamenti produttivi e delle aree circostanti ed attraverso lo spostamento conseguente delle attività produttive ancora presenti nei centri abitati si migliorerebbero al tempo stesso le une e gli altri. Non è certo una prassi quella di prendere ad esempio un altro comune per sostenere le proprie tesi, ma crediamo che quello che ha compiuto Montelupo in questo campo sia da tenere in grande considerazione. In quel comune si è spostata una intera realtà produttiva dal Centro dell’abitato ad aree più idonee e meglio attrezzate. Su questi temi dobbiamo avere pensieri lunghi gestendo nel miglior modo possibile una difficile fase di congiuntura economica. Non ci pare che questo sia stato ben chiaro a coloro i quali hanno amministrato negli ultimi 5 anni. L’esempio di Stabbia è emblematico. L’area produttiva anziché allontanarsi si è fusa con l’abitato. Pertanto, chiediamo agli elettori la forza di agire in discontinuità rispetto a quelli che consideriamo veri e propri errori. Non è con il solo SUAP (sportello unico attività produttive) che si agevolano le nostre aziende, bensì con reti infrastrutturali al passo con i tempi e con scelte urbanistiche appropriate e lungimiranti. Questa è la direzione nella quale vogliamo muoverci se si accetta la sfida della competitività. COMMERCIO: E’ certamente vero che il commercio, in particolare quello al dettaglio, svolge un opera di salvaguardia nei nostri relativamente piccoli centri urbani. La bottega ed il negozio come momento non solo economico ma anche di incontro per la nostra cittadinanza. Il ritrovarsi in questi luoghi, che sono anche e principalmente di socializzazione sta tenendo, con tutte le difficoltà del caso, anche in un momento in cui la grande distribuzione la fa da padrona. Non dobbiamo lasciare da sole queste realtà, esse devono percepire l’ente locale come un soggetto vicino alle loro esigenze. Come però si può sostanziare questa vicinanza? A nostro avviso predisponendo dei momenti in cui gli abitanti del nostro circondario e non solo, conoscano Cerreto nel suo insieme ed il Capoluogo in particolare. Quindi esortiamo le varie realtà ad ingegnarsi in questa direzione. Ci sono esempi associativi importanti che devono essere messi in condizione di interagire e svilupparsi. Il Comune deve essere al loro fianco nella valorizzazione di quello che di importante c’è sul nostro territorio. Che nascano quindi quante più Pro Loco nelle varie realtà, in un quadro però di collaborazione comunale!!! Anche attraverso questo percorso passa lo sforzo di far conoscere Cerreto Guidi oltre i propri confini. Con un Centro Storico come quello del Capoluogo ogni sera d’estate dovrebbe vivere un evento, una festa, un concerto, una proiezione cinematografica. I negozi del centro storico dovrebbero rimanere aperti durante le iniziative organizzate dalle varie associazioni del paese. Mettiamo qualche altro cartello che indichi la Villa Medicea e gli altri luoghi di interesse storico culturale. 7
  • 8. Vedrete che realizzando quanto appena detto e costruendo qualche parcheggio anche per gli autobus, i commercianti troveranno dei benefici, con l’aiuto delle forze economiche sociali e con l’insieme delle categorie. Al resto penseranno le previsioni del Piano Regolatore Generale, con le varie ipotesi di parcheggio e con i nuovi insediamenti abitativi. 5. LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE L’obiettivo che ci prefiggiamo di raggiungere in materia di gestione delle risorse umane è quello di premiare i soggetti che meglio operano. Il rilancio della qualità dell’occupazione e quello della qualità dei servizi devono essere punti fermi nel governo del Comune di Cerreto Guidi. Vogliamo gratificare i risultati dei dipendenti comunali più meritevoli e consentire un loro costante aggiornamento per migliorare la qualità del lavoro dagli stessi svolto. E’, inoltre, nostra intenzione ridurre le attuali figure dirigenziali dell’Ente, in un ottica di economia amministrativa, da due ad una, ritenendo più che sufficiente un solo dirigente per i compiti che all’interno del Comune devono essere dallo stesso svolti. Vogliamo anche valutare con il tempo le necessità organizzative di altri uffici e servizi dell’Ente, senza l’utilizzo di forme di precariato, in modo da tutelare maggiormente la dignità di chi lavora, dando certezza per il futuro e garantendo alla cittadinanza servizi ampi e qualificati. La Polizia Municipale, che attualmente fa capo all’Unione dei Comune, così come la Protezione Civile, devono tornare ad essere di competenza del Comune. Questo anche in considerazione della sopravvenuta esigenza di maggiore sicurezza nelle strade e nelle abitazioni del nostro Comune a seguito dei numerosi e recenti casi di furto in abitazione. 6. GESTIONE DEL TERRITORIO: INFRASTRUTTURE E PAESAGGIO 6.1 LE RETI INFRASTRUTTURALI Il piano regolatore generale approvato in via definitiva nell’aprile del 1999, disegnava lo sviluppo del nostro territorio anche in relazione agli altri comuni dell’area, inserendosi nel Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia e nello Schema di Coordinamento Urbanistico dei comuni dell’area empolese. Occorre dare seguito e migliorare, dove è possibile, quelle previsioni. Il Piano Strutturale e in particolar modo il Regolamento Urbanistico quindi l’intero PIANO REGOLATORE GENERALE vigente, approvato in via definitiva alla fine del 2011, deve essere immediatamente cassato. Il territorio del comune di Cerreto Guidi è bellissimo e delicatissimo, occorre governarlo con estrema attenzione. La sostenibilità deve essere la stella polare delle politiche di governo di un territorio. Siamo convinti che l’economia si ammali se le leggi ed i regolamenti sono tendenti a determinare convenienze economiche e fiscali che indirizzino le risorse verso la speculazione e non verso la produzione e l’innovazione. Dobbiamo quindi prendere le decisione atte a riequilibrare queste convenienze. Eliminando ad esempio l’attuale Piano Regolatore, incentivando il recupero del patrimonio edilizio esistente e creando strumenti urbanistici che rispondano in maniera adeguata alle piccole necessità ed alle reali volontà di investimento privato. Tutto questo deve avvenire in un quadro di assoluta imparzialità. 8
  • 9. Sul tema delle reti infrastrutturali, l’amministrazione ha completamente disatteso il programma presentato agli elettori. Manca la Viabilità di circonvallazione (Stabbia) e sono del tutto insufficienti i parcheggi (Bassa, Gavena, Cerreto Guidi). Anche se il nuovo ponte di S:Pierino ha ridotto il traffico di attraversamento nelle frazioni dell’Arno, è indispensabile rallentare la velocità di percorrenza con più rotatorie (non è sufficiente quella all’altezza del Ponte di Marcignana) e con altri strumenti idonei. A Pieve a Ripoli è prioritario prevedere marciapiedi e corsie di accesso alla zona commerciale ed a quella industriale. Dobbiamo inoltre spingere con forza sui Comuni e sulla Provincia di Pistoia per progettare un nuovo tracciato di Circonvallazione per la Statale 436 Francesca, tracciato che si collochi ad Est dell’abitato di Stabbia senza interessare quindi l’area del cratere palustre. Intervento reso attualmente difficile da uno sviluppo sbagliato della zona industriale. Per Stabbia è fondamentale la realizzazione di un nuovo ponte sul Vincio per l’attuale tracciato della 436 che ampli, e notevolmente, la luce nella quale scorre il corso d’acqua idrogeologicamente più pericoloso per l’abitato di quella frazione, e per la nostra più grande zona industriale. Dobbiamo eliminare quella pericolosissima strozzatura se vogliamo mettere in sicurezza l’intero bacino del Vincio nel nostro Comune. Non essendo una strada comunale, dobbiamo attivare tutti gli enti preposti, se necessario coinvolgendo l’intera cittadinanza. Purtroppo, a questo proposito, registriamo lo stop ad una cassa di espansione sul torrente Vincio. Per Cerreto Guidi (capoluogo) dobbiamo mettere in cantiere una nuova viabilità interna per risolvere gli annosi problemi di intasamento. E’ inoltre indispensabile ampliare il parcheggio su Via dei Fossi che si ricolleghi a quello della Scuola elementare, consolidando al contempo gli instabili versanti dell’abitato. Siamo convinti che queste tematiche siano tra le più sentite all’interno della nostra cittadinanza ed interessino la vita quotidiana di tutti noi. Dobbiamo quindi attivarci per dare risposte a queste esigenze. 6.2 LE OPERE PUBBLICHE Vogliamo realizzare il Parco Urbano di Stabbia. Vogliamo realizzare una nuova area sportiva di Bassa. Vogliamo realizzare un parcheggio sulla Provinciale 11 all’altezza di Gavena. Vogliamo completare i marciapiedi su Via Pianello Valtidone. Vogliamo realizzare adeguati parcheggi nel capoluogo. Vogliamo estendere il marciapiede su Via Piave. Vogliamo migliorare la viabilità in località Pieve a Ripoli. Noi contiamo di realizzare tutto questo nei prossimi 5 anni, oltre ad interventi in località Poggio Tempesti, quali l’estensione dell’illuminazione pubblica ed la realizzazione di una piazza a parcheggio. Inoltre, per il nostro comune riteniamo necessario: completare e potenziare su tutto il territorio la rete di infrastrutture di pubblica utilità acqua, gas, fognature, marciapiedi, illuminazione e verde pubblico attrezzato con giochi per bambini, senza escludere le frazioni più isolate e la zona di Via Francesca. 9
  • 10. 6.3 LE POLITICHE AMBIENTALI E LA TUTELA DEL TERRITORIO FINALIZZATE ALLA SALUTE DEI CITTADINI, ALLE ATTIVITA’ SPORTIVE E DI EDUCAZIONE FISICA ED AL TEMPO LIBERO Riteniamo le politiche ambientali e la tutela del territorio delle priorità assolute proiettandole e finalizzandole alla salute dei cittadini che vivono nel nostro territorio. Un corretto uso delle risorse ambientali qualifica l’azione di una amministrazione comunale, rende appetibile la vocazione agrituristica delle dolci colline cerretesi, stimola un turismo naturalistico interessato alla flora ed alla fauna presente nel Padule, consentirebbe (ed il condizionale purtroppo è d’obbligo) l’utilizzo per il tempo libero di quella splendida area, oggi lasciata all’incuria ed all’abbandono, sulle Rive dell’Arno dal Rio di Streda fino a Pieve a Ripoli. Consideriamo prioritaria la depurazione dei reflui del Capoluogo promessa già nelle elezioni del 1995, del 1999, del 2004 e del 2009, ma non ancora realizzata. Gli effetti di tali ritardi sono sotto gli occhi di tutti i cittadini di Cerreto Guidi. Con una superficialità che sfiora la disonestà intellettuale, si era promessa la progettazione e la realizzazione del Parco Fluviale dell’Arno. Nonostante la finanziaria 2002 abbia stanziato 50 miliardi di vecchie lire per interventi sull’asta dell’Arno nell’empolese valdelsa, non uno di questi soldi è stato dirottato su Cerreto. Hanno beneficiato di questi investimenti il comune di Montelupo, quello di Capraia e Limite, infine Empoli e Castelfiorentino per la messa in sicurezza dell’Elsa. Tutto il nostro territorio rivierasco (Bassa, Gavena, Pieve a Ripoli) resta esposto a forti rischi di esondazione dell’Arno essendo rimasto tra i pochissimi a non avere arginatura (chissà perché?), pur potendo mettere a disposizione dell’Autorità di Bacino quelle enormi casse di espansione naturale costituite dalle draghe Borgioli. La nostra idea è che nei prossimi anni, la Regione Toscana, l’Autorità di Bacino e tutti gli enti preposti, trasformino questa area in un Parco Fluviale sul modello dei Renai, con aree a verde, piste ciclabili e meccanismi idraulici che impediscano, sfruttando le draghe, esondazioni del fiume, anche attraverso opere di arginatura a difesa delle abitazioni e delle aree industriali. Occorre anche un consolidamento delle sponde dell’Arno in corrispondenza della foce del Rio Filicaia e del Rio Ganghereto divenuti con il passar del tempo veri e propri Canyon che mettono a rischio case e persone. Dobbiamo intervenire immediatamente sulla frana in località Giannini, consentendo alle famiglie evacuate di rientrare nelle proprie abitazioni. SIAMO STATI L’UNICO GRUPPO CONSILIARE A DENUNCIARE LA SITUAZIONE DI GRAVITA’ ASSOLUTA PRESENTE IN VIA GIANNINI. PER BEN OTTO ANNI ABBIAMO MESSO IN EVIDENZA LA PERICOLOSITA’ DELLA FRANA. Per rispondere a queste esigenze occorre una continua collaborazione tra Autorità di Bacino, Regione Toscana e Comune di Cerreto, collaborazione che purtroppo non abbiamo ancora registrato neppure per l’ordinaria amministrazione, figuriamoci per interventi straordinari!!! Non è certo il Comune che può realizzare questi interventi. Ma il suo compito è quello di accendere i riflettori su queste problematiche. Il punto qualificante del nostro programma elettorale sul tema delle politiche ambientali è, come già ricordato nel capitolo opere pubbliche, il PARCO URBANO DI STABBIA. Questo dovrà servire alla difesa nei confronti del rischio idraulico, ma anche come spazio fruibile per il tempo libero. Vogliamo che diventi il polmone verde di una frazione che ha conosciuto un forte sviluppo urbanistico negli ultimi anni. E’ attraverso interventi di questo tipo che si realizza la qualificazione dei nostri centri urbani. La fruizione del nostro stupendo paesaggio può essere stimolata a fini sportivi e di tempo libero non solo attraverso la realizzazione di un Parco come quello di Stabbia ma anche con la realizzazione di PERCORSI VITA pedonali e ciclabili di Valbugiana, Valdinebbia, 10
  • 11. Petriolo, Colle Alberti, S. Zio, ed utilizzando a tal fine anche la cassa di espansione di Bassa ed il tracciato di Via Filicaia, nonché altri percorsi altrettanto suggestivi della nostra realtà comunale. Quindi collegare mediante percorsi pedonali e ciclabili tutte le frazioni con il capoluogo e tra loro. Nell’ottica del mantenimento della buona salute vista come patrimonio collettivo e non come privilegio di pochi, abbiamo un progetto di Educazione Fisica che si pone tra le realtà agonistiche e quelle delle ginnastiche specialistiche esistenti sul territorio, con l’obiettivo di coinvolgere la maggioranza dei cittadini di qualsiasi sesso ed età. Secondo la tendenza delle logiche attuali, le ginnastiche agli infanti, AFA (attività fisica adattata), ed agli anziani, vengono affidate sempre più a persone non qualificate. Diversamente è nostra opinione affidare certe delicate ginnastiche agli insegnanti di Educazione Fisica altamente specializzati a fare solo tali attività e questo perché riteniamo l'educazione fisica patrimonio culturale di ognuno fruibile “per tutti e per tutta la vita”. Dobbiamo inoltre lavorare in continua collaborazione con il Centro di Documentazione Promozione e Ricerca del Padule di Fucecchio per la valorizzazione di una delle aree più belle ed al contempo più delicate del nostro territorio. Il Centro in questi anni, grazie al lavoro dei suoi amministratori è notevolmente cresciuto e costituisce una realtà imprescindibile per promuovere la tutela di un ecosistema unico nel suo genere. Esprimiamo un parere fortemente negativo sul cosiddetto progetto Tubone, perché in esso intravediamo la possibilità di perdere la nostra più grande area umida interna ed il suo portato di storia e di biodiversità. Siamo però contenti di aver contribuito, insieme ad altri, a modificare tale progetto con ben due convegni organizzati sull’argomento. Sul tema della regimazione idraulica è opportuno chiudere i consorzi di bonifica ed intervenire come Comune sia per la tariffazione che per i relativi interventi. Sul tema delle attività sportive e del tempo libero, oltre ai già ricordati interventi per la nuova area sportiva di Bassa e per una struttura polivalente a Pieve, riteniamo doveroso dare una diversa destinazione al vecchio Caracosta, confrontandoci su questo tema con tutta la cittadinanza e non volendo imporre soluzioni preconfezionate. Al contempo vogliamo però rafforzare l’impianto sussidiario di Gavonchi, che, riteniamo, abbia potenzialità inespresse. Sui temi ambientali e di salute dei cittadini resta il nodo della discarica di Corliano. Noi diamo un giudizio fortemente negativo sulle modalità con le quali si è giunti ad un opera che, nonostante le promesse, ha disatteso totalmente le scadenze individuate dal Consiglio Comunale. Siamo di fronte ad un opera nata sotto cattivi auspici, basti pensare all’incapacità di sottoscrivere con il Comitato per le colline cerretesi un protocollo di intesa limitato anche solo alla parte in ampliamento. Per molti era infatti inopportuno un risanamento che lasciasse i rifiuti in loco, non bonificando l’area sulla quale insistevano e, tuttora, insistono i vecchi rifiuti. Ma preso atto di una non volontà al confronto, speravamo nel rispetto dei tempi di chiusura, che purtroppo, sottolineiamo, essere stati disattesi. Sulla Discarica di Corliano si dovrà proseguire ed incrementare un monitoraggio costante delle acque sotterranee così come sollecitato dall’agenzia regionale per la Protezione Ambientale della Toscana. Siamo stati i primi, nella legislatura 2004/2009, a proporre la raccolta dei rifiuti porta a porta e crediamo sia venuto il momento di pensare al suo superamento attraverso la realizzazione di vere e proprie isole ecologiche per lo smaltimento dei rifiuti. Inoltre, occorre una drastica riduzione della tariffa sui rifiuti, in particolare modo per le attività produttive e commerciali. Vogliamo iniziare una vera e propria battaglia per l’interramento della linea Enel di San Zio, e per la linea Enel di Bassa, veri e propri stupri ambientali e paesaggistici ad aree con vocazione agrituristica. Ma come è possibile tutelare questa vocazione ed assistere da un lato all’innalzamento di enormi tralicci? 11
  • 12. Nella legislatura trascorsa, i consiglieri del nostro Gruppo si sono contraddistinti per la ricerca di sistemi che utilizzino le fonti energia rinnovabile (solare, fotovoltaico, etc…) per ridurre i consumi, quindi dobbiamo adottare un Piano di Risparmio Energetico per tutti gli edifici pubblici. Ci siamo inoltre battuti per altri tipi di sistemi e di modalità per il risparmio, non solo energetico ma anche idrico. 7. ISTRUZIONE ED EDILIZIA SCOLASTICA I Cittadini per cambiare Cerreto credono fermamente che l’istruzione rappresenti il motore silenzioso della crescita del paese, insieme alla cultura più in generale, per uno sviluppo completo della persona. Parlare di istruzione in una realtà comunale vuol dire parlare del futuro delle generazioni, ma anche delle strutture che “ospitano” il futuro e alle quali bisogna dare maggiore dignità. La scuola è l'istituzione che ha subito i colpi maggiori della crisi in termini di tagli di bilancio e diminuzione delle risorse dallo Stato Centrale. Ma questo resta per noi il nodo centrale di ogni politica di crescita che parta dal basso. Del resto, se non lo fa più lo Stato, e meno ancora lo fanno le defunte provincie, deve essere l’ente più vicino al cittadino, cioè il Comune, a prendersi cura del tema Scuola. Il punto di partenza è certamente la scuola d’obbligo e, più in generale, tutta una serie di problemi ai quali vogliamo dare una soluzione nel nostro Comune. Il lavoro non è di poco conto ma i nostri obiettivi sono concreti: • Abbattimento delle liste d’attesa degli asili nido; • Risoluzione delle criticità strutturali dei plessi scolastici attuali e progetto di fattibilità per la creazione di un grande e innovativo plesso scolastico da realizzarsi a Cerreto; • A tale proposito si evidenzia che la passata amministrazione ha messo in programma di realizzare un nuovo plesso scolastico nella zona dell’ex campo sportivo di Caracosta, perciò spendendo soldi per un incarico esterno. Questa è per noi una scelta scellerata da cancellare dalle mappe non appena saremo al governo del territorio; • Sebbene la nostra volontà sia quella di realizzare un nuovo plesso scolastico, riteniamo che esso non debba essere costruito in una zona franosa, ad alto rischio per la sicurezza, nella quale i lavori costerebbero un occhio della testa e che non è nemmeno il massimo quanto a viabilità e raggiungibilità; • Stretta collaborazione con il corpo docente e il personale ATA per ogni iniziativa e progetto realizzato dalla Scuola Pubblica; • Finanziamento dei POF (Piano di offerta formativa) dell’Istituto Comprensivo; • Continuo monitoraggio sulla qualità dei servizi essenziali connessi alla scuola, quali il trasporto scolastico e il servizio di refezione e mensa, con la creazione di un “filo diretto” tra scuola, genitori e comune; • Apporto concreto dei servizi sociali del Comune per attuare strategie efficaci per contrastare la dispersione scolastica e supportare tutti gli studenti svantaggiati con bisogni educativi speciali; • Razionalizzazione delle spesa attraverso un’accurata programmazione delle manutenzioni ordinarie degli edifici di concerto con l’ufficio tecnico; 12
  • 13. • Creazione di una “mappa” degli interventi prioritari da realizzare per la messa in sicurezza, l’abbattimento delle barriere architettoniche e un miglior uso degli spazi; • Supporto ai genitori e agli studenti per la scelta della scuola superiore. Certo, vi starete chiedendo, come fare tutte queste cose?... Il primo modo è quello di operare delle scelte di bilancio. Il nostro obiettivo di mandato è lavorare sulla scuola dell’obbligo e reperire risorse facendo un uso più oculato di quelle già a disposizione, ma anche facendo sentire la voce istituzionale del comune nelle sedi appropriate cioè Provincia (finché esisterà) e Unione dei Comuni, di certo non come ha fatto sino a ora l’amministrazione di Cerreto! Serve poi un maggiore apporto dei privati e una maggiore fiducia nei riguardi di soggetti che operano molto bene sul territorio comunale. 8. CULTURA Non è affatto vero che con la Cultura non si mangia. Serve però maggiore attenzione negli investimenti, usare il buon senso, in poche parole, fare tutto il contrario di quello che ha fatto l’Amministrazione Tempesti negli ultimi anni, in particolare con il fallimento MuMeLoc! In realtà, scelte mirate ed efficaci nell'ambito della cultura determinano importanti e concreti risultati economici: posti di lavoro, maggiore indotto per piccoli commercianti e botteghe di paese, un miglioramento generale dell’immagine del nostro territorio e, magari, finalmente anche il ritorno di investimenti. Sulla base di queste premesse, la Lista Cittadini per cambiare Cerreto propone un vero e proprio Piano per il Rilancio Culturale di Cerreto Guidi. Gli interventi sono mirati in tre ambiti specifici che riteniamo strategici e che sono collegati al settore dell’istruzione, del turismo e del commercio. I tre punti strategici del Piano per il Rilancio Culturale di Cerreto sono: 8.1 VILLA MEDICEA PATRIMONIO UNESCO E’ il punto da cui partire per ogni azione tesa a riqualificare il centro storico, rilanciare il turismo e il commercio. Ecco perché l’azione di valorizzazione culturale va di pari passo con quella urbanistica e con il decoro dell’intero centro storico. Ridare centralità alla Villa e all’intero complesso (Villa + Ponti Medicei + Pieve + paesaggio mozzafiato). In che modo?… Ecco le nostre proposte: • Farsi per la prima volta promotori di un Protocollo di intesa tra Ministero dei Beni Culturali e Comune per la valorizzazione della Villa e il suo utilizzo; • Rete di scambio e collaborazione con gli altri comuni che hanno sul territorio beni con tutela UNESCO, per la promozione unitaria delle residenze medicee attraverso precisi percorsi; • Coinvolgimento di tutte le associazioni di Cerreto per la programmazione delle attività culturali durante l’intero anno, insieme alla Pro Loco e a tutti i soggetti qualificati; • Offerta turistica integrata (O.T.I.) dentro un itinerario del centro storico che preveda anche la degustazione di prodotti tipici e visite ai beni culturali ecclesiastici; favorire l'attività di guide e accompagnatori turistici operanti sul territorio provinciale. 13
  • 14. 8.2 BIBLIOTECA: DAL CENTRO ALLE FRAZIONI E' nostra intenzione spostare la Biblioteca Comunale dagli attuali locali all'interno dell’attuale MuMeLoc (previa sua inevitabile chiusura). Questo perché tale esperienza museale in un anno si è rivelata a dir poco disastrosa visto che, a fronte di spese annue per oltre € 20.000,00 ne ha incassati poco più di € 500,00. Un fallimento su tutti i fronti che ci induce a pensare una riqualificazione meno onerosa possibile della struttura sfruttandone i punti qualificanti, cioè la tecnologia al suo interno. In concreto, poi, abbiamo ulteriori proposte di immediata realizzazione, “a costo zero”. Tra queste la “biblioteca itinerante”. Dobbiamo aumentare il numero di iscritti, di libri in prestito e di accessi. Questo perché crediamo nel valore della lettura e nell’importanza che riveste per rendere davvero liberi i cittadini! Attraverso la collaborazione con circoli, associazioni, parrocchie, porteremo nelle frazioni una sorta di Biblioteca itinerante per dare l’opportunità del prestito dei libri nei punti più lontani del comune. Un costo davvero modico per un servizio che potrà cambiare il nostro modo di vivere la Biblioteca, per grandi e piccini! Infine, ci proponiamo di intensificare la collaborazione con l’Istituto comprensivo e le varie sedi didattiche per la promozione della lettura sin dall’età infantile, attraverso progetti mirati di avvicinamento al mondo dei libri e l’incremento delle biblioteche scolastiche. 8.3 ARCHIVIO L’archivio, infine, vive una situazione di degrado. Sebbene vi siano stati spesi soldi e sia stato affidato un lavoro di inventariazione dei fondi moderni, l’archivio, soprattutto per la sua parte più consultata, quella urbanistica, è in situazioni pietose e tutti i tecnici del paese ne sono consapevoli. Molte pratiche non si trovano, altre sono incomplete, altre fuori posto. L’archivio deve ritornare ad avere la centralità per tutti gli studi storici, così come l’aveva concepito il compianto Giovanni Micheli a cui vorremo intitolare l’archivio stesso. Inoltre, vorremmo favorire, attraverso un apposito bando di finanziamento annuale, le pubblicazioni delle fonti archivistiche, vero terreno di partenza per qualsiasi studio di storia locale e provvedere alla digitalizzazione del patrimonio archivistico più importante e alla sua diffusione su piattaforma web. 9. RECUPERO DEL CENTRO STORICO “Al primo sguardo, Cerreto non si presenta come la tipica borgata toscana, raggiungerla senza un trasporto privato è piuttosto difficile. La cittadina non sembra aspettare orde di turisti: non ci sono negozietti di specialità toscane, mentre l'unico ristorante è chiuso all'ora di pranzo.” Questo è il glaciale affresco dipinto dalla Professoressa di Storia dell'Arte del Rinascimento californiana Caroline P. Murphy, nel prologo alla biografia di Isabella De' Medici, pubblicata nel 2008. E chissà cosa direbbe la prof. se venisse ora, nel 2014, a Cerreto Guidi. Non solo non troverebbe negozi tipici ma, addirittura, non troverebbe quasi più attività commerciali. Anzi. Potremmo ben dire che troverebbe un paese quasi vuoto e che cade a pezzi. 14
  • 15. E' sotto gli occhi di tutti il degrado architettonico e ambientale nel quale il nostro delizioso centro è lasciato andare. Per vedere lo scempio è infatti sufficiente alzare lo sguardo alle facciate delle case di via Santi Saccenti o di via della Libertà, o guardare la via Pianello val Tidone, sempre lato centro o, ancora, soffermarsi ad osservare l'orrore della sbarra elettronica che chiude al traffico via del Mortaio. In una situazione di questo genere è ovvio che abbia fatto seguito, con una certa facilità (complice anche una difficile e complessiva situazione economica), la chiusura di quasi tutte le attività commerciali. Di fronte ad una situazione del genere il Comune ha il dovere di intervenire e, a nostro parere, in modo anche significativo, attivando una serie di iniziative, inevitabilmente coinvolgenti i privati, finalizzate a restituire lustro al nostro centro storico. Le nostre proposte troveranno sviluppo attraverso, prima di tutto, un'attività di recupero del centro storico e, poi, attraverso la promozione ed attivazione di una serie iniziative volte alla rivitalizzazione del medesimo. Tutto deve ricominciare dal soddisfare l'esigenza, semplice, ma imprescindibile, di un maggiore decoro urbano. Da ciò consegue, in primo luogo, una cura più attenta alla pulizia delle strade del centro e, poi, l'eliminazione di quanto risulti esteticamente non conforme al gusto architettonico del nostro borgo. In quest'ottica diventa prioritaria la rimozione delle fioriere presenti in via Santi Saccenti perché assolutamente incompatibili con il gusto rinascimentale che pervade Cerreto, nonché di quella orribile sbarra elettronica posta a chiusura della via del Mortaio. Sempre l'idea del decoro urbano implica, a nostro avviso, una maggiore attenzione alle facciate delle abitazioni del centro storico e, per incentivare il loro rifacimento, si propone l'attivazione di sovvenzioni comunali e di studi del colore, finalizzati proprio al loro ripristino nonché di incentivi per la sostituzione edilizia della Via Pianello val Tidone, lato centro storico. Passo ulteriore di questo nostro progetto è quello del recupero urbanistico del cono visivo della Villa Medicea, attraverso la risistemazione della Palestrina. Quell'area, infatti, sebbene preziosa da un punto di vista urbanistico è di fatto abbandonata a sé stessa. Noi proponiamo di recuperarla attraverso la creazione di una zona giochi per i bambini. Il cono visivo sopra indicato sarà poi completato attraverso la definitiva sistemazione del parcheggio del Casciaio. Infine, sempre ispirati dal voler ripristinare l'originario gusto estetico del nostro prezioso centro, si propone di eseguire una studio di fattibilità sulla sua pedonalizzazione previo recupero di tutti i parcheggi già lì presenti e, comunque, previo parere imprescindibile degli abitanti e dei commercianti. Quali cittadini di Cerreto siamo infatti ben consapevoli che chi vive nel centro storico, ma anche chi si vi si reca quotidianamente, ha problemi per trovare un parcheggio agevole e, in ragione di tale difficoltà, potrebbe sembrare folle eliminare quei pochi parcheggi già presenti nel giro di Cerreto. In ragione di tutto questo abbiamo pensato che la pedonalizzazione del centro possa avere luogo soltanto, ed eventualmente, quando almeno il numero di posti auto presenti dentro al giro, sia recuperato al suo esterno, nelle immediate vicinanze. E ciò sarebbe agevolmente possibile sia estendo il parcheggio di Via Vittorio Veneto, accanto alla Scuola Elementare, sia quello del Casciaio e perché no, anche collegando i due. Inoltre, sempre in un'ottica di recupero del centro storico, riteniamo assolutamente urgente la realizzazione di un'area di sosta per gli autobus. Quella segnalata come tale (cioè il parcheggio presente in p.zza Saint Marcel davanti alle scuole Medie) non è adatta alla funzione attribuita, perché la viabilità oggi presente, di fatto impedisce a questi mezzi un'agevole e sicura possibilità di loro posteggio. E' sufficiente infatti che l'autobus si trovi a circolare in un momento di traffico 15
  • 16. sostenuto nella zona (come quello, per esempio, che troviamo all'ora di entrata e dell'uscita della scuola) che per i bus sarà impossibile non solo parcheggiare ma, anche, arrivare al parcheggio! A tale riguardo proponiamo di risistemare il parcheggio già presente dietro il Comune rendendolo idoneo a poter sopperire al parcheggio di almeno due autobus. Il compimento di queste opere dovrà essere realizzato contemporaneamente alla attivazione di una serie iniziative volte alla rivitalizzazione del centro storico. Dopo un restyling di Cerreto bisognerà far tornare la gente a vivere lì. Ciò sarà possibile in primo luogo, cercando di aiutare l'iniziativa economica privata sotto ogni aspetto possibile. Le nostre proposte al riguardo coinvolgono numerosi aspetti: oltre all'idea di agevolare la costituzione nella nostra realtà di alberghi diffusi (dei quali si tratterà più approfonditamente nella parte relativa al turismo) intendiamo riportare vita nel centro storico, mediante sgravi fiscali, finalizzati alla conclusione di contratti di locazione sia abitativa che commerciale e dei quali potrà fruire tanto il locatore quanto il conduttore, a prescindere dal fatto che si tratti di nuovi contratti o di contratti già in essere. Per far ritornare poi il centro vivo, bisognerà far tornare la gente, e soprattutto i giovani affinché questi possano essere veicoli, nel mondo intero, di diffusione della nostra bellezza. A tale scopo prenderemo contatto con le Facoltà Universitarie, o istituti Superiori sia italiani, che stranieri di arte e comunicazione al fine di creare protocolli di collaborazione o di indire bandi per la realizzazione di opere cinematografiche o teatrali che abbiano come luoghi di ambientazione proprio il nostro Comune. 10. TURISMO Non c’è turismo senza riqualificazione del centro storico, e d’altra parte non serve nemmeno un bel centro storico senza turismo, senza vitalità. Investire sul turismo è certamente alla base di ogni politica di crescita di Cerreto. Le numerose aziende agrituristiche, fiore all'occhiello della nostra realtà, meritano di essere ancor più valorizzate ponendole al centro, tra l'altro, di una sinergia con le altre realtà territoriali. La lista di Cittadini per Cerreto inoltre, propone alcune azioni concrete che sono indissolubilmente legate a commercio e cultura, anzi sono tra loro integrate. Consapevoli che alcune idee necessitano di tempi maggiori per la loro realizzazione, è opportuno distinguere i punti strategici del nostro Piano per il turismo tra quelli di immediata realizzazione e quelli con tempi più lunghi. Prevediamo tempi di rapida realizzazione per: • Eliminare la tassa di soggiorno; • Valorizzare percorsi turistici che abbiano al centro la Villa patrimonio UNESCO; • Istituire nella stagione estiva un servizio bus navetta da/per Vinci per intercettare una parte degli oltre 100mila turisti che visitano la città natale di Leonardo; • Rendere adeguato, funzionale ed efficiente l'Ufficio per il Turismo con ampi orari di apertura e maggiori servizi per il turista; • Creare un’area attrezzata per camperisti a Cerreto Guidi o in una frazione dotata di tutti i servizi essenziali; 16
  • 17. • Attuare strategie di rete con gli altri comuni che possano davvero favorire l’incremento dei visitatori a Cerreto; • Collaborare con Pro- loco, contrade e associazioni per studiare un calendario delle iniziative il più possibile dilatato nell’anno per evitare “periodi morti”; • Promuovere l’enoturismo attraverso il coinvolgimento diretto di aziende agricole, cantine e venditori che avranno gestione diretta degli eventi e il pieno supporto dell’amministrazione; • Investire sul turismo naturalistico a partire dagli itinerari nel Padule; • Dotare il centro storico di illuminazione notturna finalizzata a creare atmosfere più attrattive e segnalare le “emergenze” artistiche; • Dotare di adeguati servizi igienici il centro storico; • Integrare beni culturali visibili con beni invisibili; • Ampliare l’offerta turistica attraverso la creazione di “itinerari del sacro”; • Sostenere i privati nelle pratiche per la diffusione dell’albergo diffuso per rianimare il centro storico e le frazioni creando quindi reddito e potenzialità di lavoro. Forse poco conosciuto, l'albergo diffuso rappresenta un modello di turismo responsabile, ed ecosostenibile che, dati alla mano, sta conquistando un numero sempre più elevato di visitatori, soprattutto dall'estero. Si tratta di un sistema di ricettività turistica che di recente ha trovato anche riconoscimento legislativo in Toscana, attraverso il quale si permette al turista di vivere dentro il borgo, utilizzando edifici ormai dismessi. Il turista vivrebbe Cerreto a pieno e, Cerreto proprio grazie al turista, tornerebbe a vivere...; • Agevolare le imprese turistiche e i servizi turistici attraverso l’organizzazione di periodiche attività di aggiornamento professionale offerte dal Comune. A lungo termine, ma dobbiamo iniziare a lavorarci dal giorno successivo alle elezioni: • Progetto unico tra i comuni che possiedono nel proprio territorio Ville e giardini patrimonio UNESCO da presentare in Europa per l’accesso a finanziamenti mirati al turismo e alle possibilità del settore. 17