1. 1
Prof. Gilda Sensales - 1° Lezione a distanza: La psicologia del potere politico e la
psicologia del pubblico in Gabriele Tarde (1843-1904)
Corso di laurea Magistrale
in
Psicologia della comunicazione e del
marketing
Corso di Psicologia politica (cfu 9)
A.A. 2019-2020
3. Tarde delinea una psicologia politica
incentrata sui
"partiti-pubblico",
vero elemento di novità nelle
democrazie occidentali, essendo legata
alla circolazione dei quotidiani (cfr.
Lubek, 1981)
4. • Nel lavoro di Tarde, dedicato a Les trasformations du
pouvoir (Tarde, 1899/2003), si trova una proposta di una
modernità straordinaria, staccandosi nettamente sia dalla
tradizione criminologica che da quella della
Völkerpsychologie ad essa coeve.
• Il libro raccoglie le due serie di conferenze, tenute
rispettivamente, nel 1896, alla École libre des Sciences
Politiques e, nel 1898, al Collège libre des Sciences Sociales.
In esso la natura del potere è studiata “quasi
esclusivamente attraverso delle fonti di tipo squisitamente
psicologico e sociale”.
5. Nel testo il potere politico di una nazione è equiparato
alla volontà cosciente e personale di un cervello. Vi è
inoltre un intero capitolo dedicato alle fonti del potere
in cui alla famiglia è attribuito un ruolo prioritario
attraverso un processo che, con i termini della
psicologia contemporanea, definiremmo, di
socializzazione.
Il bisogno di protezione e di direzione e l’abitudine alla
disciplina e al rispetto permetterebbero infatti
l’interiorizzazione del principio di autorità.
6. Alcune delle pagine più interessanti sono centrate al ruolo generale
dei partiti in cui sono delineati processi che prenderanno corpo e
spessore nelle nostre società contemporanee.
In primo luogo Tarde individua una tendenza a sostituire i
“partiti-folle” con i “partiti-pubblico”,
attraverso il ruolo sempre più centrale dei
mezzi di comunicazione di massa.
Quindi nell’ultimo capitolo sviluppa proprio questo tema
occupandosi di quella che viene definita “l’arte politica”, intesa
come l’abilità di spostare e dirigere l’opinione pubblica: il
dono cioè di convincere ed appassionare i propri connazionali.
Ruolo fondamentale nella pratica di quest’arte è attribuito alla
stampa e ai giornalisti con una particolare attenzione per la
funzione della retorica.
7. Partendo dal presupposto che, rispetto all’uditorio classico,
già formato nel momento in cui è raccolto intorno al retore,
nel caso del quotidiano il problema principale è di formare il proprio
uditorio,
Tarde passa a illustrare le modalità specifiche attraverso cui ciò
avviene.
E cioè sia attraverso
“la ripetizione incessante delle stesse idee, delle stesse calunnie e
chimere”,
tattica che l’oratore non può utilizzare nel corto intervallo di tempo di
cui dispone,
sia su tattiche simili a quelle dell’oratore, impiegando le regole della
retorica che, nel caso “dell’arte della stampa”
sarebbero tutte ancora da studiare e scoprire.
8. Importanza del caso Dreyfus, capitano
alsaziano di origine ebraica accusato di
essere una spia al servizio della Germania,
che tra il 1894 e il 1906 vide confrontarsi
due schieramenti contrapposti.
Gli innocentisti e i colpevolisti si
fronteggiarono sulle pagine dei maggiori
quotidiani francesi dividendo l’opinione
pubblica.
Famoso l’articolo di Émile Zola “J’accuse”
pubblicato su l’Aurore
9. Così Tarde scriveva nel 1901 in
L’opinion et la foule:
«Je ne puis donc accorder à un
vigoureux écrivain, le Dr Le Bon, que
notre âge soit <l’ère des foules>.
Il est
l’ère du public ou des publics,
ce qui est bien différent»
(p. 11)
10. A differenza della folla il pubblico era
disperso fisicamente ma
unito mentalmente
in ragione della lettura dello stesso
quotidiano che riusciva a creare
orientamenti culturali e sentimenti
comuni nei suoi lettori.
Si inizia così ad affermare il concetto di
opinione pubblica