Slide di presentazione del Documento di direttive del nuovo Piano regolatore generale di Pordenone, presentate dall'assessore all'urbanistica Martina Toffolo in Consiglio comunale nella seduta del 7 aprile 2014
Marco visconti Architetto, Le strategie di sostenibilità ispirano l’opera di ...infoprogetto
In risposta ad una riconosciuta emergenza ambientale, il progetto contemporaneo ha come obiettivo il raggiungimento della miglior relazione fra uomo, edificio e natura in una logica di rispetto e impiego dei valori ambientali. Come conseguenza, la progettazione architettonica in chiave passiva per noi ha costituito la base delle strategie di sostenibilità che governano il progetto di opere quali le fabbriche e il ristorante Ferrari di Maranello, il centro polifunzionale Iveco di Torino e la torre per uffici Zucchetti di Lodi.
Il documento di sintesi, pubblicato a completamento della fase di analisi per la redazione del nuovo Piano regolatore generale di Pordenone, è uno studio approfondito sullo stato del territorio e delle sue componenti.
Slide presentate da Monia Guarino al simposio conclusivo della prima fase di Pordenone più facile, percorso partecipativo verso il nuovo Piano regolatore generale
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F. Pace - La Regione Puglia e le politiche ambientali: sfide per il futuroGreen Bat 2014
15/05/214 - GREEN BAT 214 - Convegno "COSTRUIRE SOSTENIBILE: ANALISI, EFFICIENTAMENTO, CERTIFICAZIONE" Intervento dell'ing.Francesca PACE per Assessorato Regionale Assetto del Territorio
Il Presidio Territoriale di Sviluppo Locale PTS si configura come una identificazione, un riconoscimento, una certificazione di un’area particolarmente virtuosa nel valorizzare le proprie biodiversità, peculiarità paesaggistiche ed antropiche, in cui vengono tutelati non solo l’ambiente ed il territorio ma tutte le biodiversità presenti in tale area, dalla popolazione alle coltivazioni, dalla fauna alla vegetazione.
E’ un progetto multidisciplinare che studia e analizza l’area del Presidio in tutti i suoi aspetti, dalla popolazione locale, alle coltivazioni della tradizione sino al nucleo storico edificato, e proprio per questo è un piano che vede coinvolti personalità aventi competenze anche differenti venendo a creare una sinergia profonda tra le varie componenti del progetto in modo da poter fornire ai cittadini servizi innovativi.
Laboratorio a cielo aperto del Progetto Presidio Territoriale di Sviluppo Locale è la frazione di Cortereggio, luogo di produzione della Piattella Canavesana, primo presidio Slow Food del Canavese. La piattella è un fagiolo bianco rampicante caratterizzato da una buccia estremamente sottile che ne rende particolare il sapore.
Questo territorio ben si presta dunque all’attuazione dei principi del presidio territoriale sia per la presenza sul territorio di una biodiversità legata alla memoria e all’identità del luogo ma anche per le sue caratteristiche territoriali paesaggistiche antropologiche e culturali.
Negli ultimi anni sono state strette collaborazioni con diversi soggetti di rilevanza locale, regionale e nazionale quali Slow Food Italia, CSP innovazione nelle ICT, l’associazione Building Green Futures, il laboratorio chimico della Camera di Commercio di Torino, la Provincia di Torino.Tali collaborazioni hanno portato alla stesura di un protocollo d’intesa finalizzato all’innovazione urbana, alla tutela e alla salvaguardia non solo del prodotto ma anche dell’habitat in cui esso è inserito.
Quello del Presidio Territoriale di Sviluppo Locale è un progetto pensato per essere replicabile in diversi contesti. Fine ultimo del tavolo di lavoro, formato da personale competente in materia di certificazione ambiente e costruito e indagini sociali, è infatti proprio quello di individuare parametri e indicatori utili alla stesura di linee guida per la validazione di un modello scientifico esportabile in altre realtà imprenditoriali e territoriali.
Tale protocollo dovrà essere in grado di tutelare e valutare l’intero habitat favorendo la crescita economica e creando nuove opportunità per lo sviluppo di una Smart Community.
Presentazione del Piano delle Opere 2010 che fissa un programma di investimenti di oltre 18 milioni 770 mila euro dei quali più di 10 milioni in nuove realizzazioni e 5 milioni e mezzo di euro in interventi di manutenzione sul patrimonio comunale.
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"Eco-progettazione & LCA: dalla teoria alla pratica", presentazione di Emanuela Scimia, docente ISIA ed esperta LCA. Cosa significa design sostenibile? Perché e come può essere adottato nei processi e nei prodotti di un’impresa? A quali costi e con quali vantaggi? E anche con quali competenze?
Strategie di Eco-Design, Life Cycle Thinking, Life Cycle Assessment, Sostenibilità aziendale, sostenibilità di prodotto/servizio. Approfondimenti teorici e laboratori pratici ci hanno spiegato come.
Master in Architettura Bioecologia e Tecnologie Sostenibili per l'Ambiente, dipartimento DATA, Università "Sapienza"di Roma.
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Presentazione di Erica Alghisi (ERSAF) al webinar "Foreste su Marte", tenutosi mercoledì 11 maggio 2022.
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Regolamento per l'attribuzione e la gestione dei diritti volumetrici proposto dall'amministrazione comunale, in attuazione del nuovo Piano regolatore generale
Risposte dell'amministrazione comunale alle riserve vincolanti del Servizio Pianificazione Territoriale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia sul nuovo Piano regolatore generale comunale di Pordenone adottato dal Consiglio comunale del 7 luglio 2015
Controdeduzioni alle osservazioni/opposizioni sul Prgc di PordenoneComune di Pordenone
Controdeduzioni dell'amministrazione comunale di Pordenone sulle osservazioni e opposizioni dei cittadini riguardo alle previsioni del nuovo Piano regolatore generale comunale adottato il 7 luglio 2015, così come presentate al Consiglio comunale del 21/22/23 marzo 2016 per l'approvazione del Prgc.
Dichiarazione di sintesi sull'iter del nuovo Prgc di PordenoneComune di Pordenone
La storia del processo di pianificazione che ha portato al nuovo Piano regolatore generale comunale di Pordenone, redatta dal responsabile del procedimento ing. Marco Toneguzzi
Risposta ad architetti, ingegneri, agronomi e costruttori sullo studio di sic...Comune di Pordenone
Risposta dell'amministrazione comunale al documento presentato in modo congiunto dall'Ordine degli architetti pianificatori paesaggisti e consevatori, dall'Ordine degli Ingegneri, dal Collegio dei dottori agronomi e forestali e dall'Associazione costruttori Ance della provincia di Pordenone all'Amministrazione comunale in merito alle prime anticipazioni della relazione sulla sicurezza idraulica funzionale al nuovo Piano regolatore generale.
Per maggiori informazioni e per consultare la risposta dell'amministrazione: http://www.comune.pordenone.it/it/comunichiamo/pordenone-piu-facile/
Osservazioni di architetti, ingegneri, agronomi e costruttori sullo studio id...Comune di Pordenone
Documento presentato in modo congiunto dall'Ordine degli architetti pianificatori paesaggisti e consevatori, dall'Ordine degli Ingegneri, dal Collegio dei dottori agronomi e forestali e dall'Associazione costruttori Ance della provincia di Pordenone all'Amministrazione comunale in merito alle prime anticipazioni della relazione sulla sicurezza idraulica funzionale al nuovo Piano regolatore generale.
Per maggiori informazioni e per consultare la risposta dell'amministrazione: http://www.comune.pordenone.it/it/comunichiamo/pordenone-piu-facile/
Risposta alle osservazioni degli Ordini degli architetti e degli ingegneriComune di Pordenone
Risposta dell'Amministrazione comunale alle osservazioni sugli scenari del nuovo Piano regolatore di Pordenone presentate in modo congiunto dall'Ordine degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori e dall'Ordine degli ingegneri in occasione dell'incontro dell'8 gennaio 2015.
Per maggiori informazioni e per consultare il testo originale di Ance: http://www.comune.pordenone.it/it/comunichiamo/pordenone-piu-facile/come-procede/le-osservazioni-di-ance-e-ordini
Risposta dell'Amministrazione comunale alle osservazioni sugli scenari del nuovo Piano regolatore di Pordenone presentate dall'Associazione Costruttori Ance Pordenone in occasione dell'incontro dell'8 gennaio 2015.
Per maggiori informazioni e per consultare il testo originale di Ance: http://www.comune.pordenone.it/it/comunichiamo/pordenone-piu-facile/come-procede/le-osservazioni-di-ance-e-ordini
Documento presentato dall'Associazione Costruttori Ance Pordenone all'Amministrazione comunale in occasione di un incontro dedicato ai progressi del progetto di nuovo Piano regolatore generale di Pordenone l'8 gennaio 2015.
Per maggiori informazioni e per consultare la risposta dell'amministrazione: http://www.comune.pordenone.it/it/comunichiamo/pordenone-piu-facile/come-procede/le-osservazioni-di-ance-e-ordini
Slide presentate dal geologo Matteo Collareda nel corso dell'incontro di presentazione dello studio di Microzonazione sismica di primo livello sul territorio comunale di Pordenone, il 15 gennaio 2015 in Municipio.
Per maggiori informazioni: http://comune.pordenone.it/pnfacile
#pnfacile
Il Rapporto ambientale preliminare è il primo passo della procedura di Valutazione ambientale strategica sul nuovo Piano regolatore generale di Pordenone, in corso di elaborazione.
Il documento, elaborato dagli ingegneri Germana Bodi e Chiara Ghirardo, tiene conto del Documento di sintesi del nuovo Prgc, delle Direttive, degli obiettivi generali di Piano e degli scenari per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio.
Questo documento servirà ora all'amministrazione comunale per entrare in consultazione con gli enti competenti in materia ambientale, nel rispetto della normativa, in modo da definire la portata e il livello di dettaglio delle informazioni da includere nel successivo Rapporto ambientale.
Maggiori informazioni: http://comune.pordenone.it/pnfacile
#pnfacile
2. Che cos'è il PRGC?
• Piano Regolatore Generale Comunale
• è l'atto di pianificazione territoriale
• si fonda sulle caratteristiche di sviluppo della
popolazione e dell'economia
• disciplina l'utilizzo e la trasformazione del territorio
• fornisce le linee guida per le opere pubbliche
e per gli interventi privati
3. Che cosa sono le direttive?
• non è il progetto, è l'atto di indirizzo
• è il primo atto politico del nuovo PRGC
• esprime il mandato del Consiglio ai progettisti
• formula l'idea politica della città futura
• è la base per individuare obiettivi, azioni e strategie
4. Dove si collocano?
PROGETTO VALUTAZIONE
2012 2013 2014 2015
Laboratori S.M.A.R.T.
Studi scientifici
Bilanci tecnici
ANALISI
DIRETTIVE
Adozione ApprovazioneIncarico
6. Il metodo
• scenari diversificati, alternativi/complementari
• meccanismi di verifica periodica
• dall'espansione alla trasformazione qualitativa
• componente ambientale (Vas)
7. Il metodo
• scenari diversificati, alternativi/complementari
• meccanismi di verifica periodica
• dall'espansione alla trasformazione qualitativa
• componente ambientale (Vas)
8. Le invarianti di Piano
1. Aumento della sicurezza del sistema urbano
2. Salvaguardia ambientale
3. Contenimento del consumo di suolo
4. Cooperazione sovracomunale
9. Le invarianti di Piano
1. Aumento della sicurezza del sistema urbano
2. Salvaguardia ambientale
3. Contenimento del consumo di suolo
4. Cooperazione sovracomunale
10. 1. Un territorio più sicuro
• natura sismica del territorio
• condizione idrografica
• rischi generati da traffico veicolare
• rischi generati da alcune attività industriali
• aumento senso di insicurezza sociale che
diventa limitazione della libertà di
aggregazione e socialità
• prudenza insediativa
• buona convivenza con l'ambiente naturale
• azioni progettuali e normative per
aumentare la sicurezza degli insediamenti
• coordinamento con il PUMS per adozione
di azioni volte all'aumento della sicurezza
stradale
• aumento della sicurezza del sistema
urbano tutelando i luoghi della socialità
e impedendo chiusura
CRITICITÀ OPPORTUNITÀ
11. 2. Salvaguardia ambientale
• forte criticità dovuta al progressivo
aumento degli spazi costruiti
• pressione crescente delle aree antropizzate
• impoverimento del potenziale ecosistemico
degli spazi non costruiti
• ambiente naturale che conserva parti ancora
sostanzialmente integre
• azioni di tutela delle aree non costruite
• protezione attiva delle aree a valenza
ambientale
• diminuzione degli spazi costruiti
• riduzione degli impatti derivanti dalle
aree antropizzate
• riconoscimento dei servizi ecosistemi che
possono fornire le aree agricole
CRITICITÀ OPPORTUNITÀ
12. 3. Minor consumo di suolo
• consumo di patrimonio ambientale e
naturale per costruire il modello
industriale e produttivo!
• dispersione insediativa
• problemi sulla funzionalità delle reti
• problemi sulle funzionalità dei sottoservizi
• sovrapproduzione edilizia!
• crisi economica
• la città non si espande ma si trasforma!
• nel comune di Pordenone si devono
concentrare la maggior parte di servizi
comunali e sovracomunali
• le opportunità di sviluppo devono essere
ricavate al suo interno
• per ogni azione, confronto tra criticità e
opportunità
CRITICITÀ OPPORTUNITÀ
13. • i problemi del territorio e di frangia hanno
in molti casi valenza sovracomunale
• dimostrata incapacità di dialogo tra le
amministrazioni comunali
• con Porcia e Cordenons attivare azioni che
arrivino fino al livello delle destinazioni
urbanistiche!
• con Roveredo in Piano, San Quirino,
Fontanafredda, Zoppola e Fiume Veneto
porre l'attenzione su infrastrutture,
viabilità, ambiente e sistema produttivo
• a prescindere da quanto si riuscirà ad
attivare, valutare le ricadute esterne
delle scelte che saranno fatte a livello
comunale
CRITICITÀ OPPORTUNITÀ
4. Cooperazione sovracomunale
16. 1. Risparmio delle risorse
• aumentare l'efficienza di servizi e infrastrutture
• ridurre i fattori di costo di medio e lungo periodo
• adeguare infrastrutture e sottoservizi
• revisione complessiva degli oneri di urbanizzazione
• limitare sviluppi ulteriori fino a nuova pianificazione
17. 2. Valorizzazione energie
• volano per lo sviluppo
• innovazione delle strutture produttive
• nuove forme di aggregazione sociale
• riutilizzo di aree e spazi dismessi
• nuovi modi di concepire lo spazio urbano
18. 1. Rafforzamento del sistema dei servizi
2. Rafforzamento del sistema produttivo
3. Capacità attrattiva del sistema urbano
4. Rigenerazione urbana
5. Valorizzazione del sistema ambientale
6. Valorizzazione del potenziale ecosistemico
6 indirizzi
19. 1. Rafforzamento del sistema dei servizi
2. Rafforzamento del sistema produttivo
3. Capacità attrattiva del sistema urbano
4. Rigenerazione urbana
5. Valorizzazione del sistema ambientale
6. Valorizzazione del potenziale ecosistemico
6 indirizzi
20. 1. Sistema dei servizi
• città più equilibrata nelle sue parti!
• disegno a rete dello spazio pubblico
• sinergie con il Piano Urbano della
Mobilità Sostenibile
• sovrapproduzione edilizia!
• crisi economica
• verifica e potenziamento dei servizi pubblici
• nuove tipologie di servizi pubblici e privati
• relazione servizi-insediamenti residenziali
• miglioramento servizi in quartieri periferici
• miglioramento integrazione parchi-residenza
• centralità dello spazio pubblico
• completamento infrastrutture strategiche
• ridisegno sistema percorsi ciclo-pedonali,
collegandoli in rete con i servizi
• migliore accessibilità servizi sovracomunali
• obbligo quote di abitazioni a canone calmierato da
individuare come standard
• 20% di alloggi a canone calmierato da reperire
complessivamente e capillarmente
• meccanismi urbanistici per coniugare architettura,
tipologia e aspetti sociali
TEMA AZIONI
21. 2. Sistema produttivo
• investire in innovazione e sapere!
• promuovere innovazione sul piano
produttivo, tecnologico, culturale
• variazione dei contesti competitivi
nel settore produttivo/industriale!
• qualificazione dei luoghi della
produzione
• aumentare la capacità attrattiva del
commercio esistente
• qualità della vita per trattenere e attrarre talenti
• potenziare/individuare collegamento tra imprese innovative
e mondo della cultura e del sapere
• aree a valenza strategica per promuovere competitività
attraverso la rigenerazione/riqualificazione
• nuove forme di lavoro, spazi dismessi per start up
• potenziamento infrastrutture materiali/immateriali
• miglioramento accesso ai poli industriali esistenti
• superamento del concetto di monofunzionalità e
promozione di usi temporanei
• maggiori standard ambientali
• mix funzionale nel centro storico e promozione del centro
storico quale centro commerciale naturale
• commercio sinergico alle varie zone della città con
attenzione per la periferia
• azioni sinergiche di trasformazione del commercio esistente
anche con i comuni contermini
• completamento infrastrutture ciclo-pedonali
TEMA AZIONI
22. 3. Capacità attrattiva
• attrattività per i city user
• attrattività per i residenziali
• attrattività per le funzioni
produttive
• riorganizzazione dell'accesso all'area centrale
• riqualificazione spazi urbani e definizione nuovi usi
• mix funzionale delle aree prossime al centro
• identificazione di reti di servizi pubblici e privati
• miglioramento qualità spazi pubblici nei quartieri
• riqualificazione del patrimonio edilizio esistente
• migliore integrazione tra servizi, verde e residenza
• trasformazione viabilità/spazi pubblici delle aree
residenziali in spazi urbani
• flessibilità funzionale di servizi e spazi pubblici
• integrazione funzionale e flessibilità della domanda in
funzione dell'evoluzione e mix funzionale
• incentivi per investimenti in fonti rinnovabili
• ripristino, valorizzazione ambientale e miglioramento
architettonico
• completamento reti materiali e immateriali
TEMA AZIONI
23. 4. Rigenerazione urbana
• valorizzazione del patrimonio
edilizio esistente
• attenzione agli aspetti del consumo
energetico e inquinamento
• nuovo rapporto tra spazio pubblico
e spazio privato
• salvaguardia patrimonio storico/architettonico
• recupero fisico e/o simbolico delle rogge
• riqualificazione mediante coordinamento tra
adeguamento strutturale, energetico e qualità
architettonica
• attivazione di politiche per la casa
• introduzione del concetto di eco-design
• promozione migliore costruzione/tecnologie avanzate
• definizione parametri qualità/sostenibilità
• semplificazione normativa
• qualità urbana
• modulazione delle funzioni
• integrazione tra dimensioni ambientale, sociale,
economica ed estetica
TEMA AZIONI
24. 5. Sistema ambientale
• la parte non edificata del territorio
costituisce una risorsa fondamentale
• dispersione urbana
• in sinergia con il Piano Urbano della
Mobilità Sostenibile
• identificazione di progetti che abbiano finalità di
valorizzare il sistema ambientale
• infrastruttura a verde
• de-impermeabilizzazione del suolo
• impronta ecologica e bilanciamento
• ridefinizione del limite tra edificato e non edificato
• carta della qualità del suolo
• strategie di riuso aree compromesse e/o già occupate
• previsione di coordinamento tra reti ciclo-pedonali e
aree di valenza ambientale
• monitoraggio densità ottimale urbana per aree
compromesse
• azioni per la razionalizzazione dell'accessibilità ai
servizi territoriali sovracomunali
TEMA AZIONI
25. 6. Potenziale ecosistemico
• zone agricole
• adesione alle direttive europee
• previsione di azioni per riduzione degli spazi costruiti
• utilizzo delle aree agricole anche per la produzione di
servizi ecosistemici
• rafforzamento del valore ecosistemico delle aree
pubbliche
• previsione per le aree di trasformazione di azioni di
mitigazione ambientale
• azioni sovracomunali per coordinare norme
urbanistiche di innalzamento del valore ecosistemico
• creazione cintura verde di perimetrazione della zona
edificata e a protezione del territorio agricolo
• eco-account
• azioni di limitazione, mitigazione, compensazione delle
superfici impermeabilizzate
TEMA AZIONI
26. Salvaguardie
• previste dalla legge regionale 5/2007
• nuovi indirizzi richiedono strategie nuove
• previsioni potenzialmente diverse dal Piano in atto
• evitare che le nuove scelte siano vanificate
• durata limitata
27. Salvaguardie
• previste dalla legge regionale 5/2007
• nuovi indirizzi richiedono strategie nuove
• previsioni potenzialmente diverse dal Piano in atto
• evitare che le nuove scelte siano vanificate
• durata limitata
28. • carattere provvisorio: non normano ma sospendono
• sospensione su indirizzi politici
• non mette in discussione il diritto o il valore
• mette aree al servizio di piani di rilancio complessivo
• destino delle aree sarà definito dal Piano regolatore
Salvaguardie
29. Aree pericolo idraulico P.A.I.L.
• zone B ad attuazione diretta in area
P2: è sospeso il rilascio di titoli edilizi
per nuova edificazione
• zone B-att. indiretta, C, C1, D2 e H2 in
area P2: sono sospesi adozione,
approvazione e convenzionamento
• non si applica a P.A.C. con convenzione
già stipulata e non decaduti
• aree F: già vincolate da massima
tutela
30. Zone B ad attuazione indiretta
• zone interne all’”⁹area urbanizzata
• volumetria massima realizzabile
ridotta del 30%
• non si applica agli ampliamenti
consentiti per ragioni igieniche,
distributive, funzionali
• non si applica a P.A.C. con
convenzione già stipulata
e non decaduti
31. Zone B ad attuazione indiretta
volume rispetto previsione di piano
volume con incentivo volumetrico volume con incentivo
volume rispetto previsioni di piano
OGGI CON SALVAGUARDIE
32. Zone C e C1
• zone esterne all'area urbanizzata
• sono sospesi adozione,
approvazione e convenzionamento
• misura estesa alle richieste
pervenute prima dell'approvazione
delle direttive
• non si applica a P.A.C. con
convenzione già stipulata
e non decaduti
33. Zone D2 e H2
• sono sospesi adozione,
approvazione e convenzionamento
• misura estesa alle richieste
pervenute prima dell'approvazione
delle direttive
• non si applica a P.A.C. con
convenzione già stipulata
e non decaduti