2. Educare ed istruire
è un’impresa complessa
Per crescere un bambino ci vuole un
villaggio intero
In un villaggio coeso c’è unità di vincoli
parentali, produttivi ed educazione
Nel ‘villaggio globale’ questa unità è rotta, i
luoghi della relazione, dell’educazione, del
sociale e della produzione sono separati e
governati da logiche diverse. Da qui la
necessità di progetti educativi integrati.
3. Il mandato sociale
A lungo il mandato sociale della scuola
di massa è stato di fornire a bambini e
giovani già socializzati conoscenze di
base, alfabeti che consentivamo loro
l’accesso a funzioni produttive più
complesse.
4. Il mandato paradossale
Il mandato sociale oggi non è univoco,
proviene da fonti tra loro contraddittorie
e contiene contraddizioni interne.
Da un lato abbiamo una scuola centrata
sull’istruzione e sulle discipline dall’altra
si vorrebbe una formazione umana a
tutto campo e competenze professionali.
Da un lato si vuole alimentare la
competizione sociale, dall’altro non si
vorrebbero vittime e scarti nella corsa al
successo.
5. Il mandato educativo responsabile;
l’alleanza educativa
Occorre ricostruire il mandato educativo
nell’alleanza tra le componenti della
comunità educativa attraverso l’assunzione
della responsabilità verso i giovani.
Il mandato educativo comunitario può
entrare in conflitto con altri ‘mandati’. Un
progetto educativo deve necessariamente
prevedere strutture di mediazione e di
gestione creativa dei conflitti.
7. Cura
è l’insieme di attenzioni e di scambi
emotivi che sostengono il giovane
dandogli le sicurezze primarie. La cura
educativa rappresenta il punto di
incontro e mediazione tra la cura
parentale e il lavoro educativo.
8. Educazione
è l’attività di trasformazione di sé che si
realizza nei contesti di vita e che porta la
giovane persona ad assumere identità,
senso di appartenenza, potere sulla
propria vita.
9. Formazione
è apprendimento di competenze
cooperative e lavorative. Le competenze
operative si trasmettono attraverso un
addestramento imitativo centrato sulla
presenza di operatori esperti.
10. Istruzione
è attività finalizzata allo sviluppo del
pensiero attraverso la riflessione sulle
esperienze, la loro concettualizzazione,
la loro organizzazione in discipline.
11. Le quattro figure
di una istituzione educativa integrata
Il parente
L’educatore
Il formatore
Il docente
12. Il parente
è il titolare della cura, la persona che
stabilisce una relazione esclusiva,
personale, duratura. L’ambiente di
apprendimento è caratterizzato da
scambi di significati reciproci, da
dialogo, conversazione sociale, dono di
tempo, attenzione, ascolto. La cura
parentale è alla base dello sviluppo delle
capacità relazionali, della fiducia in sé e
negli altri.
13. L’educatore
accompagna i giovani nella presa di potere
su di sé e sul mondo, aiuta a sviluppare le
abilità per la vita, collabora e accompagna
nello sviluppo del progetto di vita.
L’ambiente di apprendimento è il contesto
d’azione in cui si apprende informalmente,
per immersione e contatto diretto.
L’educazione sostiene soprattutto il
processo di sviluppo della cittadinanza
attiva, il civismo.
14. Il formatore
è il rappresentante di una cultura professionale
che accompagna il giovane nella presa di
possesso di competenze proprie della
professione e lo inizia ai comportamenti e alla
cultura di quella professione. L’ambiente di
apprendimento è caratterizzato dagli oggetti
materiali e culturali tipici della professione in
una situazione protetta rispetto al contesto
d’azione e lavorativo, propone conoscenze
contestualizzate e connotate dalle culture
professionali. La formazione conduce al
possesso di competenze lavorative e
cooperative.
15. Il docente
è lo specialista dell’apprendimento, colui che
aiuta nella conquista degli strumenti del
pensiero, che aiuta i giovani a fornirsi di una
potente gamma di attrezzi mentali. L’ambiente
di apprendimento scolastico è caratterizzato da
oggetti materiali e culturali in grado di
sollecitare lo sviluppo di concetti e
conoscenze decontestualizzate, cioè di
carattere generale ed astratto dai particolari
contesti. L’istruzione fornisce alla giovane
persona gli attrezzi mentali per organizzare la
realtà, per affrontare la complessità delle
interazioni con il mondo.
16. Integrazione per ristabilire le
condizioni dell’apprendimento
Integrazione è quindi la ricostituzione di un
ambiente di apprendimento complesso in
cui tutte le dimensioni dell’apprendimento e
della crescita sono organizzate in modo
consapevole. Il sostegno emotivo, la
capacità di cura sono alla base della ri-
motivazione all’apprendimento e del
desiderio di cambiare la propria condizione.
La partecipazione sociale e
l’apprendimento lavorativo servono a
sviluppare la presa di possesso delle
proprie risorse,
18. Il pensiero
Il pensiero non è un prodotto ma è la
funzione vitale della comunità di
apprendimento, ciò che rende possibile
apprendimento, comunicazione e
cooperazione;
la funzione di pensiero nella scuola, è
ciò che cerchiamo di attivare per rendere
possibile l’integrazione, il costante
riferimento all’interezza della persona
che apprende.
19. La comunità
di apprendimento professionale
Con il Progetto “insieme si può…” noi
cercheremo di attivare una “ comunità
di apprendimento professionale situato
ed assistito” che è un gruppo di
riflessione che rende possibile
l’apprendimento dall’esperienza.
20. La comunità
di apprendimento professionale
è il luogo in cui
educatori, docenti, formatori,
crescono apprendendo ad essere:
professionisti riflessivi
operatori gruppali
contenitori per ansie e disagi delle
giovani persone impegnate nell’educarsi.
21. La comunità
di apprendimento professionale
Questa comunità è assistita da
professionisti in grado di contenere le
dinamiche emotive e relazionali, operare
in campi di forza complessi e di difficile
governo.
23. Integrazione di saperi
Integrazione di competenze situate,
conoscenze concettuali, esperienze
emotive.
24. Integrazione tra luoghi e modi
Integrazione tra luoghi e modi degli
apprendimenti: spazio educativo esteso
comprendente oltre agli apprendimenti
formali anche apprendimenti informali,
saperi taciti, tirocini, campi scuola,
educazione nel territorio.
Integrazione dei tempi dell’apprendimento
in quanto la documentazione e la continua
riorganizzazione dei portfolio consente di
costituire la memoria di sé e le certificazioni
che sono alla base di un percorso
educativo lungo l’arco della vita.
25. Integrazione di istruzione e
formazione
Integrazione di istruzione, formazione
professionale, partecipazione civile, cura
parentale in quanto l’interscambio
organizzato tra i diversi ambienti di
apprendimento e le regole delle interazioni
tra le diverse figure professionali, si sviluppa
un sistema di riconoscimenti reciproci che
consente all’allievo di attraversare le
frontiere tra i diversi ambienti senza dover
pagare pesanti pedaggi e senza doversi
spogliare di preziose competenze
informalmente accumulate.
26. Un progetto integrato è una
organizzazione comunitaria,
in cui si stabiliscono legami, si
configurano obblighi condivisi (cum-
munus), si stabilisce reciprocità delle
relazioni, circolarità nei processi di
apprendimento insegnamento, si
agiscono i diritti, si apprende la
cittadinanza praticando la cittadinanza.
27. Un progetto integrato è una
organizzazione per la progettazione
educativa partecipata orientativa
Il progetto educativo integrato non nasce
come oggetto mentale derivante dallo sforzo
di un progettista isolato
È il risultato di una pratica interattiva che
coinvolge la giovane persona in crescita
chiamata ad una continua autovalutazione e
bilancio di competenze, a definire i propri
progetti in un processo di continuo sviluppo
di ciò che è allo stato nascente ossia che è
‘oriente’.