Viti a Ricircolazione di sfere
Viti a ricircolo di sfere, rullate
Le viti a ricircolazione di sfere rettificate sono disponibili da diametro 16 a diametro 63 mm con passi da 5 a 40 mm. sia destro che sinistro (in alcune misure).
La chiocciola con precarico interno, con gioco o gioco ridotto, ha diverse esecuzioni di flangia.
La velocità di traslazione può arrivare ai 90 m/min. mentre viene sempre garantito un ottimo rendimento, ridotta rumorosità di funzionamento, grande affidabilità, ottima precisione di posizionamento.
Presentazione Mappe di Pericolosità e Rischio del Piano di Gestione delle Alluvioni ai sensi del D.Lgs. 49/2010 di recepimento della Direttiva 2007/60/CE
Per l’attuazione degli adempimenti di cui al D.Lgs. 49/2010, nell’ambito delle attività di coordinamento del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale, affidato all’AdB Nazionale Liri-Garigliano e Volturno, l’AdB Puglia ha dapprima adottato le Misure Transitorie ai sensi dell’art. 11 del D.Lgs. 49/2010 con Delibera Comitato Istituzionale AdBP n. 65/2010, e successivamente ha predisposto le Mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni sul territorio di propria competenza, secondo le linee guida contenute nel documento “Indirizzi Operativi per l’attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione ed alla gestione dei rischi da alluvioni con riferimento alla predisposizione delle mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni”, redatto dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM), in collaborazione con Autorità di Bacino Nazionali, Dipartimento di Protezione Civile ed ISPRA.
Le Mappe della pericolosità (art. 6 co. 2 e 3) contengono la perimetrazione delle aree geografiche che potrebbero essere interessate da alluvioni secondo i gli scenari aventi tempo di ritorno di 30, 200 e 500 anni, indicando per ogni scenario i seguenti elementi:
a) estensione dell'inondazione;
b) altezza idrica o livello;
c) caratteristiche del deflusso (velocità e portata).
Le Mappe del rischio (art. 6 co. 5) indicano le potenziali conseguenze negative derivanti dalle alluvioni in 4 classi di rischio di cui al DPCM 29 settembre 1998, espresse in termini di:
a) numero indicativo degli abitanti interessati;
b) infrastrutture e strutture strategiche (autostrade, ferrovie, ospedali, scuole, etc);
c) beni ambientali, storici e culturali di rilevante interesse;
d) distribuzione e tipologia delle attività economiche;
e) impianti che potrebbero provocare inquinamento accidentale in caso di alluvione e aree protette.
Le attività svolte per la produzione delle mappe di pericolosità e del rischio di alluvioni sono state approvate dal Comitato Tecnico dell’AdBP rispettivamente nelle sedute del 04/04/2013 e 20/05/2013.
Elementi di Idrologia Statistica // Short Course in HydrologyLia Romano
Corso di Formazione Professionale“Pericolosità Idraulica e misure di mitigazione.Idrologia ed idraulica applicate alla difesa del suolo”
6 novembre 2007
CORSO APPLICATIVO MODELLISTICA - modulo IDROLOGIA // Professional refresher c...Lia Romano
FINALITA’: Stima delle portate di piena per i bacini idrografici strumentati e non strumentati del territorio dell’Autorità di Bacino della Puglia, a partire dalle analisi geo-morfo-idrologiche in ambiente GIS per la determinazione dei parametri concorrenti agli studi idrologici.
ORGANIZZAZIONE: 8 ore di teoria + 8 ore di esercitazione
TEORIA. Elementi di idrologia statistica. Il tempo di ritorno. La curva di possibilità climatica. VAPI-Puglia: la stima delle precipitazioni di massima intensità e delle portate al colmo di piena. Calcolo della portata di piena per i bacini strumentati dei fiumi della Puglia Settentrionale: metodologia e caso studio. Calcolo della
portata di piena per i bacini non strumentati: metodologia e caso studio. Calcolo del volume di massimo invaso per i bacini endoreici: metodo di Horton e caso studio. Gli strati informativi in ambiente GIS. I modelli digitali del terreno. Direzioni di flusso e aree contribuenti. La funzione di ampiezza. La stima delle caratteristiche geomorfologiche dei bacini idrografici per la analisi idrologiche.
ESERCITAZIONE. Determinazione dei bacini idrografici, attraverso l’utilizzo di applicativi in ambiente GIS e stima dei parametri per le analisi idrologiche. Esercitazione su bacino strumentato della Puglia settentrionale per il calcolo della portata di piena. Esercitazione su bacino non strumentato per il calcolo della portata di piena. Esercitazione su un bacino endoreico per il calcolo del volume di massimo invaso.
Viti a Ricircolazione di sfere
Viti a ricircolo di sfere, rullate
Le viti a ricircolazione di sfere rettificate sono disponibili da diametro 16 a diametro 63 mm con passi da 5 a 40 mm. sia destro che sinistro (in alcune misure).
La chiocciola con precarico interno, con gioco o gioco ridotto, ha diverse esecuzioni di flangia.
La velocità di traslazione può arrivare ai 90 m/min. mentre viene sempre garantito un ottimo rendimento, ridotta rumorosità di funzionamento, grande affidabilità, ottima precisione di posizionamento.
Presentazione Mappe di Pericolosità e Rischio del Piano di Gestione delle Alluvioni ai sensi del D.Lgs. 49/2010 di recepimento della Direttiva 2007/60/CE
Per l’attuazione degli adempimenti di cui al D.Lgs. 49/2010, nell’ambito delle attività di coordinamento del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale, affidato all’AdB Nazionale Liri-Garigliano e Volturno, l’AdB Puglia ha dapprima adottato le Misure Transitorie ai sensi dell’art. 11 del D.Lgs. 49/2010 con Delibera Comitato Istituzionale AdBP n. 65/2010, e successivamente ha predisposto le Mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni sul territorio di propria competenza, secondo le linee guida contenute nel documento “Indirizzi Operativi per l’attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione ed alla gestione dei rischi da alluvioni con riferimento alla predisposizione delle mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni”, redatto dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM), in collaborazione con Autorità di Bacino Nazionali, Dipartimento di Protezione Civile ed ISPRA.
Le Mappe della pericolosità (art. 6 co. 2 e 3) contengono la perimetrazione delle aree geografiche che potrebbero essere interessate da alluvioni secondo i gli scenari aventi tempo di ritorno di 30, 200 e 500 anni, indicando per ogni scenario i seguenti elementi:
a) estensione dell'inondazione;
b) altezza idrica o livello;
c) caratteristiche del deflusso (velocità e portata).
Le Mappe del rischio (art. 6 co. 5) indicano le potenziali conseguenze negative derivanti dalle alluvioni in 4 classi di rischio di cui al DPCM 29 settembre 1998, espresse in termini di:
a) numero indicativo degli abitanti interessati;
b) infrastrutture e strutture strategiche (autostrade, ferrovie, ospedali, scuole, etc);
c) beni ambientali, storici e culturali di rilevante interesse;
d) distribuzione e tipologia delle attività economiche;
e) impianti che potrebbero provocare inquinamento accidentale in caso di alluvione e aree protette.
Le attività svolte per la produzione delle mappe di pericolosità e del rischio di alluvioni sono state approvate dal Comitato Tecnico dell’AdBP rispettivamente nelle sedute del 04/04/2013 e 20/05/2013.
Elementi di Idrologia Statistica // Short Course in HydrologyLia Romano
Corso di Formazione Professionale“Pericolosità Idraulica e misure di mitigazione.Idrologia ed idraulica applicate alla difesa del suolo”
6 novembre 2007
CORSO APPLICATIVO MODELLISTICA - modulo IDROLOGIA // Professional refresher c...Lia Romano
FINALITA’: Stima delle portate di piena per i bacini idrografici strumentati e non strumentati del territorio dell’Autorità di Bacino della Puglia, a partire dalle analisi geo-morfo-idrologiche in ambiente GIS per la determinazione dei parametri concorrenti agli studi idrologici.
ORGANIZZAZIONE: 8 ore di teoria + 8 ore di esercitazione
TEORIA. Elementi di idrologia statistica. Il tempo di ritorno. La curva di possibilità climatica. VAPI-Puglia: la stima delle precipitazioni di massima intensità e delle portate al colmo di piena. Calcolo della portata di piena per i bacini strumentati dei fiumi della Puglia Settentrionale: metodologia e caso studio. Calcolo della
portata di piena per i bacini non strumentati: metodologia e caso studio. Calcolo del volume di massimo invaso per i bacini endoreici: metodo di Horton e caso studio. Gli strati informativi in ambiente GIS. I modelli digitali del terreno. Direzioni di flusso e aree contribuenti. La funzione di ampiezza. La stima delle caratteristiche geomorfologiche dei bacini idrografici per la analisi idrologiche.
ESERCITAZIONE. Determinazione dei bacini idrografici, attraverso l’utilizzo di applicativi in ambiente GIS e stima dei parametri per le analisi idrologiche. Esercitazione su bacino strumentato della Puglia settentrionale per il calcolo della portata di piena. Esercitazione su bacino non strumentato per il calcolo della portata di piena. Esercitazione su un bacino endoreico per il calcolo del volume di massimo invaso.
IDRA 14 - XXXIV Convegno di Idraulica e Costruzioni Idrauliche, Bari, 7 - 10 Settembre 2014 - Sessione E12 - Open source computing per le applicazioni idrologiche e idrauliche
Analisi Idrologica e Geomorfologica su base DEM in ambiente GISFernando Nardi
Corso sull'utilizzo di software GIS per la redazione dei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) per Autorità di bacino del fiume Tevere.
Titolo lezione: Analisi Idrologica e Geomorfologica su base DEM in ambiente GIS
Applicazione di modelli mono e bidimensionali per la valutazione delle aree di allagamento per i bacini esoreici e di modelli hortoniani per i bacini endoreici
Concetti introduttivi sui sistemi di coordinate, sistemi di riferimento nazionali, creare una nuova location in GRASS GIS, importare ed esportare mappe raster e vettoriali. Lezioni 11/01/2012 e 12/01/2012.
Practicas y Estratégias de Cooperación Internacional Para el Desarrollo LocalPedro Valadares
Livro do Fondo Andaluz para la Solidariedad Internacional (FAMSI), que trata de boas práticas para o desenvolvimento local ao redor do mundo. A publicação traz, na página 72, um artigo sobre os Agentes de Desenvolvimento.
2012 vietnam pocket book final (small size)Bui Hang
Báo cáo chi tiết mọi mặt về "túi tiền" của người tiêu dùng VN lẫn các doanh nghiệp, nên kinh tế VN theo quý trong năm 2011. Nielsen có thể cung cấp số liệu cập nhật cho các quý đầu năm 2012 tại Hội nghị định hướng tiếp thị trực tuyến 2013 tổ chức vào tháng 11 sắp tới tại HN và HCM
Calcolo della perdita di carico in una tubazione percorsa da gasolio.Federico フェデリコ Guidi
Calcolo delle perdite di carico legate al flusso di un fluido viscoso (gasolio) all'interno di una tubazione di geometria nota. Nella soluzione proposta la densità e la viscosità del fluido sono considerate funzioni della temperatura.
IDRA 14 - XXXIV Convegno di Idraulica e Costruzioni Idrauliche, Bari, 7 - 10 Settembre 2014 - Sessione E12 - Open source computing per le applicazioni idrologiche e idrauliche
Analisi Idrologica e Geomorfologica su base DEM in ambiente GISFernando Nardi
Corso sull'utilizzo di software GIS per la redazione dei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) per Autorità di bacino del fiume Tevere.
Titolo lezione: Analisi Idrologica e Geomorfologica su base DEM in ambiente GIS
Applicazione di modelli mono e bidimensionali per la valutazione delle aree di allagamento per i bacini esoreici e di modelli hortoniani per i bacini endoreici
Concetti introduttivi sui sistemi di coordinate, sistemi di riferimento nazionali, creare una nuova location in GRASS GIS, importare ed esportare mappe raster e vettoriali. Lezioni 11/01/2012 e 12/01/2012.
Practicas y Estratégias de Cooperación Internacional Para el Desarrollo LocalPedro Valadares
Livro do Fondo Andaluz para la Solidariedad Internacional (FAMSI), que trata de boas práticas para o desenvolvimento local ao redor do mundo. A publicação traz, na página 72, um artigo sobre os Agentes de Desenvolvimento.
2012 vietnam pocket book final (small size)Bui Hang
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Calcolo della perdita di carico in una tubazione percorsa da gasolio.Federico フェデリコ Guidi
Calcolo delle perdite di carico legate al flusso di un fluido viscoso (gasolio) all'interno di una tubazione di geometria nota. Nella soluzione proposta la densità e la viscosità del fluido sono considerate funzioni della temperatura.
Annuario arpa 2004 pag 2.42 atmosfera fonte del copiato per il piano aria...Pino Ciampolillo
ANZA DOTTORE SALVATORE EX DIRIGENTE ASSESSORATO AMBIENTE REGIONE SICILIA Coordinatore PIANO QUALITA 'DELL'ARIA SICILIA COPIATO DAL PIANO RISANAMENTO ARIA DEL VENETO E DA 27 ALTRE FONTI "puo ritenersi accertato il Che Il Piano (ARIA REGIONE SICILIA) conteneva in sé non ERRORI comunque vistose copiature di UN piano di Altra Regione. Appare Evidente Che Gli ERRORI del Piano Regionale per la Tutela della Qualità dell'Aria non potevano Essere Semplici refusi, Giacchè non potrebbe giustificarsi Logicamente la Creazione ad hoc di Una Commissione Composta da tre soggetti Che ha Lavorato a quattro MESI la correzione di Elaborato di APPENA 385 pages Compresi Gli Allegati. Nello Stesso decreto di correzione Relativo al piano SI Legge di Comunità Montane argini DI Fiumi e Canali Intero territorio pianeggiante della Regione, bacino archeologico padano. Puo pertanto ritenersi accertato il Che Il Piano conteneva in sé non ERRORI, comunque vistose copiature di un piano di Altra Regione .... Tribunale di Palermo Sentenza di condanna a SALVATORE ANZA? Alla pena di 1 anno e 8 Mesi di reclusione n. 5455/18 ottobre 2012 http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/04/anza-salvatore.html
“50 ft Daysailer’s Preliminay Design” - master's degree thesis by Stefano MaranoStefano Marano
“50 ft Daysailer’s Preliminay Design” - master's degree thesis by Stefano Marano.
General plans, sail plan, performance prediction, stability and scantlings according to ISO regulations, canting keel, zero-emission propulsion, rig design
3. Basata sulle informazioni territoriali distribuite di ultima generazione
Fisicamente basata
Indipendente dall’estensione del bacino
Calibrata sul territorio carsico pugliese
Precipitazione da VAPI o da distribuzione spaziale
(es. meteo-radar)
Implementabile da DEM attraverso script ArcMapÒ
Pericolosità legata a frequenza evento
+ entità tiranti e velocità
valutandone accuratezza
4. INPUT: precipitazione variabile nel tempo e nello spazio
La risposta del bacino è lineare e stazionaria
(vale il principio di sovrapposizione degli effetti)
OUTPUT: idrogramma di piena
A(t) = Funzione di forma del bacino
IUH -Idrogramma Unitario Istantaneo
Equazione di convoluzione
fra pioggia netta p(t) e IUH
5. Distribuzione di frequenza dei tempi di arrivo alla sezione di chiusura,
in seguito ad una pioggia uniformemente distribuita,
di applicazione istantanea e di volume unitario
IUH
WIUH Modello basato sulla funzione di ampiezza (Width Function)
Criterio metrico alla base della definizione dei tempi di arrivo;
Implementabile a partire da DEM;
Modello convettivo per accoppiare l’informazione metrica ai tempi di arrivo;
Velocità di trasferimento fisicamente basate;
Consente di tener conto delle effettive lunghezze dei percorsi e della loro variabilità.
STRATI INFORMATIVI INPUT
RETICOLO FDIR
DEM
FLEN
FACC
SLOPE
FILL
VEL
NET
FTIME
LANDUSE MANNING
6. COSTRUZIONE WIUH
Campionamento delle lunghezze dei
percorsi che l’acqua compie a partire da
ciascun punto del bacino fino all’outlet.
Se divido il numero siti a distanza x dalla
sezione di chiusura per il numero totale dei
siti del bacino, ottengo la probabilità che
l’acqua cada ad una distanza x dall’outlet.
7. COSTRUZIONE WIUH
Valutazione dell’area contribuente in funzione
della distanza idrologica dalla sezione di chiusura:
approccio basato sulla funzione d’ampiezza.
11. Vh
Vc
Channel
head
A
vc [m/s] vh [m/s] CXIDRO CXWIUH QMAX TMAX TC
mean var mean var [h] [h] [mc/s] [h] [h]
A = 1 kmq 1.5 no 0.05 no 34.80 9.76 303.11 33 25.39
A = 1 kmq 1.5 no 0.04 no 35.76 10.78 265.68 33 30.24
A = 1 kmq 1.5 no 0.03 no 37.35 12.48 221.91 33 38.34
A = 1 kmq 1 no 0.03 no 40.72 15.34 204.18 37 41.33
A = 1 kmq 2 no 0.03 no 35.67 11.07 227.52 32 36.85
A = 1 kmq 1.5 f(A^0.5) 0.03 no 33.62 9.56 223.97 29 37.59
A = 1 kmq 1.5 f(A^0.5) 0.03 f(S^0.5) 36.02 12.30 197.34 29 67.43
A = 2 kmq 1.5 no 0.03 no 39.82 15.51 173.63 33 53.65
A = 0.5 kmq 1.5 no 0.03 no 35.39 10.50 282.44 33 34.0479
19. VELOCITA’ DI TRASFERIMENTO CANALE
y = 0.2034x0.1588
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
R2 / 3 = v × n =
0.00E+00 5.00E+07 1.00E+08 1.50E+08 2.00E+08 2.50E+08 3.00E+08 3.50E+08 4.00E+08
A media [mq]
R
y = 0.3458x0.1059
5
4.5
4
3.5
3
2.5
2
1.5
1
0.5
0
0.00E+00 5.00E+07 1.00E+08 1.50E+08 2.00E+08 2.50E+08 3.00E+08 3.50E+08 4.00E+08
A media [mq]
f(A)
f ( A)
S
TMAX
[h] tratto t
[s]
L
[m]
V
[m/s]
S
[m/m] n f(A) A media
[m2]
R
[m]
displuvio - channel head 4000 0.008 1280470
1.5 channel head - cassano 5400 14411 2.69 0.013 0.086 2.005 22423600 2.84
3.5 cassano - bitritto 7200 27851 3.87 0.016 0.089 2.713 83654800 4.47
4.5 bitritto - confluenza 3600 5274 1.46 0.013 0.057 0.727 107112000 0.62
2 channel head - acquaviva 7200 16296 2.26 0.010 0.091 2.050 27606600 2.93
5 confluenza - foce 1800 8817 4.90 0.006 0.040 2.602 335000000 4.20
20. VELOCITA’ DI TRASFERIMENTO VERSANTE
l = 30.49 × S
McCuen e Spiess (1995) n
0.6 0.6
i S
T K n l C U ×
= × 0.4 0.3
McCuen et al. (2002)
T = × n ×
l C ×
0.0913 ( )
P S
0.5 0.4
2
0.8
( )
0.5 0.4
2
0.8
0.2
328.68 n
v = l P ×
S hill
33. IETOGRAMMA SINTETICO CHICAGO T200
T200 QMAX VTOT
RETTANGOLARE 330.00 1.2347e+007
TRIANGOLARE 348.13 1.2378e+007
CPP 271.69 1.2256e+007
CHICAGO 355.17 1.5632e+007
34. DETERMINAZIONE PERICOLOSITA’ IDRAULICA
Pericolosità legata a ffrreeqquueennzzaa eevveennttoo + entità ttiirraannttii ee vveelloocciittàà
valutando
aaccccuurraatteezzzzaa
Forzante geometrica: TOPOGRAFIA
Forzante idrologica: PORTATA
Forzante idraulica: SCABREZZA
PAI ATTUALE
T Pericolosità di Inondazione
30
AP - Alta
200
MP - Media
500
BP - Bassa
40. UPSCALING 5m
QUANTIFICAZIONE DIFFERENZA TRA DATASET
Nearest Bilinear Cubic Neigh5 Neigh3
min -28.8209 -20.4627 -20.5050 -18.9268 -15.2857
Max 49.5916 39.8103 39.8788 25.7590 17.53785
Mean -0.0453 -0.04477 -0.0447 -4.1476e-005 -1.6109e-005
Std_dev 0.6336 0.5560 0.5712 0.5483 0.3628
41. INFLUENZA RISOLUZIONE TOPOGRAFICA CELLSIZE
upscaling
5m 10m 25m 50m 100m
439
439
438
438
437
437
436
436
435
435
434
434
0 20 40 60 80 100 120
DTM 8m CTR LIDAR DTM 20m CTR DTM 50m CTR
Y=0.2X-0.4
Y=0.5X-1
appiattimento della sezione
Tirante aumenta per d < 2m
diminuisce per d > 2m
Velocità aumenta per v < 1.5 m/s
diminuisce per d > 1.5 m/s
42. y = 0.6185x - 0.9912
y = 0.2451x - 0.3718
y = 0.0761x - 0.1421
1.50E+00
0.00E+00
0.00E+00 5.00E-01 1.00E+00 1.50E+00 2.00E+00 2.50E+00 3.00E+00 3.50E+00 4.00E+00
-1.50E+00
h [m]
dh [m]
D5-D10 D5-D25 D5-D50 Lineare (D5-D50) Lineare (D5-D25) Lineare (D5-D10)
y = 0.6472x - 1.2531
y = 0.5705x - 1.1782
y = 0.1786x - 0.347
4.00E+00
3.00E+00
2.00E+00
1.00E+00
0.00E+00
0.00E+00 1.00E+00 2.00E+00 3.00E+00 4.00E+00 5.00E+00 6.00E+00
-1.00E+00
-2.00E+00
-3.00E+00
-4.00E+00
v [m/s]
dv [m/s]
v10 V25 V50 Lineare (V50) Lineare (V25) Lineare (v10)
43. h(i-1,j-1)
PR(i-1,j-1)
h(i-1,j)
PR(i-1,j)
h(i-1,j+1)
PR(i-1,j+1)
h(i,j-1)
PR(i,j-1)
h(i,j)
PR(i,j)
h(i,j+1)
PR(i,j+1)
h(i+1,j-1)
PR(i+1,j-1)
h(i+1,j)
PR(i+1,j)
h(i+1,j+1)
PR(i+1,j+1)
if
h - h £
e
i , j dir 1:8
h
PR =
PR
i j dir
, 1:8
PR =
PR
i , j i ,
j
=
=
else
end
44. h2
h1
h - h £
e
i , j dir 1:8
h
PR =
PR
i j dir
, 1:8
PR =
PR
h - h £ eh 2 1
if
i , j i ,
j
=
=
else
end
DIAGRAMMA VULNERABILITA'
1.1
1
0.9
0.8
0.7
0.6
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
0
0 1 2 3 4 5 6 7 8
v [m/s]
h [m]
spinta 1250
spinta 1500
spinta 2500
spinta 5000
spinta 500
spinta 1000
AP
BP
45. h2
h1
h - h £
e
i , j dir 1:8
h
PR =
PR
i j dir
, 1:8
PR =
PR
h - h £ eh 2 1
if
i , j i ,
j
=
=
else
end
DIAGRAMMA VULNERABILITA'
1.1
1
0.9
0.8
0.7
0.6
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
0
0 1 2 3 4 5 6 7 8
v [m/s]
h [m]
spinta 1250
spinta 1500
spinta 2500
spinta 5000
spinta 500
spinta 1000
AP
BP
Le informazioni invece in possesso della comunità scientifica consentono di avere una conoscenza molto dettagliata del territorio.
Con l&apos;attuazione della direttiva europea 2007/60/CE e del relativo D.Lgs 49/2010, le AdB sono chiamate a redigere piani di gestione delle alluvioni che comportano la redazione di mappe della pericolosità e del rischio, individuando non solo l’estensione delle aree inondabili, ma anche caratterizzandole attraverso tiranti e velocità.
Va aggiunto che la combinazione di tali grandezze idrodinamiche determina la magnitudine della pericolosità: “tiranti maggiori di *** combinati con velocità maggiori di **** definiscono una alta pericolosità con tempo di ritorno di *****, viceversa definiscono la media pericolosità”
Per l’applicazione delle soglie di pericolosità, è opportuno associare una accuratezza alla stima delle grandezze idrodinamiche, strettamente legata ai parametri che entrano in gioco per determinarle ovvero:
- topografia-&gt; forzante geometrica
- portata-&gt; forzante idrologica
- scabrezza-&gt; forzante idraulica
Un bacino può essere schematizzato come un fascio di canali lineari che uniscono ciascun punto della superficie con la sezione di chiusura. Ad ogni punto può essere allora associato un tempo di trasferimento . Le linee che uniscono i punti con ugual tempo di trasferimento prendono il nome di isocorrive.
Il contributo al tempo t è dato dalla formula q(t).