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TUBERCOLOSI: UNA
  MALATTIA SOCIALE
  Milano, 21-22 Settembre 2012

IIIa tappa: dall’isolamento
        al linezolid

                L. Paraboni MD
               Dept. of Pharmacology
                 School of medicine
               University of Milan, Italy
Lalloo UG. Curr HIV/AIDS Rep. 2010;7(3):
143-51
Chemotherapy in tuberculosis
Goals of anti-tubercular chemotherapy
n  Kill dividing bacilli: patient becomes non-
    contagious → transmission of TB is interrupted
n  Kill persisting bacilli: to effect cure and
    prevent relapse
n  Prevent emergence of resistance: so that the
    bacilli remain susceptible to the drugs
(WHO)




Lalloo UG. Curr HIV/AIDS Rep. 2010;7(3):
143-51
Drugs used in tuberculosis
                  1st line drugs                            2nd line drugs
                high efficacy, low toxicity         Low efficacy, high toxicity or both


      n    Isoniazid (INH)                   n    Ethionamide
      n    Rifampin                          n    Para aminosalicylic acid
                                              n    D-Cycloserine
      n    Pyrazinamide
                                              n    Amikacin/ Capreomycin
      n    Ethambutol
                                              n    Fluoroquinolones
      n    Streptomycin                      n    Rifabutin


n    Trattamento standard (raccomandazioni WHO): terapia con
      isoniazide, rifampicina, pirazinamide edetambutolo per 2
      mesi, seguita da almeno 4 mesi con rifampicina ed isoniazide
n    Ceppi MDR, resistenti a rifampicina ed isoniazide
      (raccomandazioni WHO): ulteriori 2 anni di terapia con
      farmaci di IIa linea
Antitubercular Agents –
               Mechanism of action
Three Groups
n    Protein wall synthesis inhibitors: streptomycin,
      kanamycin, capreomycin, rifampin, rifabutin
n    Cell wall synthesis inhibitors: cycloserine,
      ethionamide, isoniazid
n    Other mechanisms of action
Mycobacterial cell wall




 Baron S (ed.) Medical Microbiology. 4th edition. Chpater 33
Mechanism of action of 1st line drugs
  Isoniazid
                                                           Ethambutol
     -
Mycolic Acid                                                    -
                                                         Arabinogalactan
                                                         Peptidoglycan
Cell membrane

     -              Mitochondria
                        (ATP)
                                   Rifampin
Pyrazinamide    -
                                   -                    Streptomycin

                                                 -              Cytoplasm

                                          R
                                          I   Protein
                                          B
                                          O
                                          S
                                          O
                                          M
                                          e
Isoniazide (INH)
n    Idrazide dell’acido isonicotinico              CONHNH2
n    Scoperta casualmente nel 1945, è il
      farmaco anti-tubercolare più attivo
                                                     N
n    Battericida per i micobatteri a rapida
      crescita, batteriostatico per quelli a lenta
      crescita
n    Efficace sia contro i bacilli intra- che
      extracellulari, è attivo solo verso M.
      tubercolosis e M. kansasii
n    Dose usuale: 300 mg (10 mg/kg nei
      bambini, dose massima 300 mg)
Isoniazide (INH)
n    Facilmente assorbita per os, si distribuisce in tutti i liquidi
      e distretti organici, compreso il liquor
n    Viene metabolizzata a prodotti inattivi (metaboliti
      idrolizzati ed acetilati)      Acetilatori lenti e rapidi
n    Cibo e antiacidi, soprattutto a base di Al, interferiscono
      con l’assorbimento di INH, rallentandolo
n    Preferibile la somministrazione a stomaco vuoto
n    Meccanismo d’azione:
      n  Inibizione   sintesi acidi grassi → Inibizione sintesi acido micolico
      n  Biosintesi   di NAD+ fraudolento
n    Può determinare aumento dei livelli sierici di fenitoina,
      carbamazepina e teofillina (specie negli acetilatori lenti)
Isoniazide (INH)
n    INH complessa lo ione Cu++ (proprietà chelanti) e blocca la
      sintesi degli acidi grassi, precursori dell’acido micolico,
      componente essenziale della parete cellulare del M. TBC
      (giustifica la selettività)
                                         Scoperto 20 anni dopo


n    Biosintesi di NAD+ fraudolento: INH è trasformata in acido
      isonicotinico, che verrebbe incorporato nel NAD+
      (antimetabolita). NAD+ fraudolento non sarebbe più in
      grado di catalizzare le normali reazioni redox (teoria che
      necessita di ulteriori prove)
Isoniazide (INH)
n    Acetilatori
      1.    Lenti (scandinavi, ebrei, caucasici, nordafricani) →
            t1/2 INH di circa 3-4 ore. Più comune tossicità epatica
            (↑ transaminasi ed epatite multilobulare o “a ponte”)
            dopo 4-8 settimane dall’inizio della terapia
      2.   Rapidi (eschimesi, asiatici) → t1/2 INH di circa 70 min.
           Più comune tossicità neurologica (neurite periferica
           e, meno comunemente, neurite ottica, psicosi acute,
           convulsioni e vertigini), peraltro prevenibile
           somministrando piridossina
n    Altri effetti collaterali: tossicità midollare e reazioni da
      ipersensibilità (febbre, rush cutaneo, eosinofilia)
Ansamicine: Rifampicina
n    È il composto più interessante                              CH3        CH3


      delle Rifamicine, complesso di     O
                                                     HO

                                                                  CH3

      antibiotici caratterizzati da              O
                                                                  OH
                                                                        OH
                                                                             OH
                                                                                   O
                                                                                                CH3
                                       H3C      25          CH3
      un'ansa formata da una lunga     H3C
                                             O                                         NH


      catena carboniosa e da un                       CH3

                                                      O
                                                          3

      legame lattamico, saldata su di        O                               OH        N
                                                                        O                   N
      un nucleo naftalenico                           CH3
                                                                                                      N
                                                                                                          CH3
n    Battericida su M. tuberculosis e
      molti altri microrganismi gram +          Composto semisintetico
      e –, usata nella profilassi delle
      infezioni dovute a Neisseria
      meningitis
n    Efficace verso tutte le sottopopolazioni di micobatteri (eccetto
      quelli “dormenti”), è attivo sia verso I bacilli intra- che
      extracellulari
Ansamicine: Rifampicina
n    Ben assorbita nel tratto gastrointestinale e ben distribuita
      nell'organismo animale compreso il liquor
n    La sua azione potenzia l'attività della streptomicina e
      dell'isoniazide, non quella dell'etambutolo.
n    Per la sua capacità di legarsi alle proteine plasmatiche,
      la sua eliminazione epatobiliare, contrariamente a
      quanto avviene per le altre rifamicine, è molto lenta;
      trasformata in 25-desacetil derivato, non più riassorbibile
      nell'intestino, viene eliminata nelle feci
n    Non va associata all’acido para-aminosalicilico (PAS)
      che ne ritarda l'assorbimento
n    Induce le isoforme CYP3A4 e CYP2C, diminuendo
      l’efficacia di molti farmaci (antiretrovirali!!!!)
Ansamicine: Rifampicina
n    Meccanismo d’azione: impedisce nel micobatterio la
      sintesi di RNA-DNA dipendente, inibendo la RNA-
      polimerasi-DNA-dipendente. Si forma un complesso
      equimolecolare (1:1) con l’enzima molto stabile. Il
      risultato è il blocco dell'inizio della sintesi proteica. Il
      farmaco impedisce solo l'inizio della trascrizione; una
      volta che essa sia iniziata, non la ferma.
n    Effetti avversi: I più comuni sono rash cutanei, febbre,
      nausea e vomito, colorazione arancione di urine ed altri
      liquidi corporei. Ad alte dosi possibili quadri simil-
      influenzali. Rara ma grave l’epatite
n    I ceppi di M. tuberculosis resistenti alle rifamicine hanno
      prodotto per mutazione una RNA-polimerasi alterata
      incapace di complessarsi con le rifamicine nel sito
      d'azione
Pirazinamide
n    Debolmente battericida, è attiva contro i bacilli a
      localizzazione intracellulare (solo M. tubercolosis)
n    Meccanismo d’azione: inibizione della sintesi dei precursori
      degli acidi micolici
n    Effetti avversi più comuni sono l’iperuricemia (controllabile
      con la contemporanea somministrazione di allopurinolo) e la
      tossicità epatica (ipertransaminasemia e, più raramente,
      franca epatite), anoressia, nausea, vomito, febbre ed
      artralgie (dita, ginocchia ed articolazioni scapolo-omerali)
Etambutolo
 n    Batteriostatico nei confronti dei       H5C2
                                                      NH         C2 H5
       bacilli a più rapida crescita (M.     HOCH2 R*      NH
       tubercolosis, M. kansasii e MAC)                       R* CH 2OH

n     Sopprime la crescita della maggior parte dei ceppi resistenti
                                                      etambutolo
       all’isoniazide ed alla streptomicina; attivo anche nei confronti
       dei micobatteri atipici
n     Meccanismo d’azione: inibisce le arabinosiltranferasi
       implicate nella sintesi della parete batterica
n     Ben assorbito sia per via enterale che parenterale, viene
       eliminato in parte inalterato ed in parte in forma ossidata a
       dialdeide e/o diacido
n     Ha deboli effetti collaterali, il più temibile dei quali è
       rappresentato dalla neurite ottica retrobulbare (effetto dose-
       dipendente)
n    Primo farmaco
                         Streptomicina
                        clinicamente efficace
                                                    H2N

                                                                  NH
                                                                               OH

                                                                                     NH         NH


      disponibile per la terapia della TBC;             HN
                                                                                          NH2

      insieme alla kanamicina è l’unico
                                                                  O                  OH

                                                                               OH

      aminoglicoside utilizzato nella terapia
                                                             O




      della TBC
                                                  H3C                      O

                                                                                    NH
                                                                 OH
                                                                       O                 CH3

n    Attività battericida, è attivo solo sulle          OH
                                                                               3
      forme extracellulari di micobatteri                        OH        OH
                                                                                    OH




n    Meccanismo d’azione: inibizione della sintesi proteica
n    Principali effetti avversi: oto- e vestibolo tossicità, nefro-
      tossicità
n    Meccanismi di resistenza:
      q  Variazione di permeabilità del micobatterio

      q  Inattivazione enzimatica (adenilazione e fosforilazione in
          posizione 3)
Relative activity of first line drugs
n    INH: potent bactericidal           Combina(on	
  is	
  synergis(c	
  
n    Rifampin: potent bactericidal
n    Pyrazinamide: weak bactericidal, active against
      intracellular bacilli
n    Ethambutol: bacterisostatic, prevents resistance
      development
n    Streptomycin: bactericidal, active against
      extracellular rapid growers


Never use a single drug for chemotherapy
 in tuberculosis, a combination of two or
        more drugs must be used
Second line drugs in tuberculosis
n    Failure of clinical response to 1st line therapy
n    Serious adverse drug reactions to 1st line drugs
n    Development of resistance to first-line agents

n    Etionamide
n    PAS                   Generalmente mal tollerati o
                            con effetti collaterali più pesanti
n    Kanamicina
n    Cicloserina
n    Fluorochinoloni
Fluorochinoloni
n    Bersagli molecolari sono la DNA girasi e la DNA
      topoisomerasi IV, enzimi che controllano la topologia del DNA
n    Costituiscono gli agenti di seconda linea più importanti nel
      trattamento delle forme da ceppi di TBC MRD
n    Attivi sia contro bacilli extracellulari in fase replicativa che
      intracellulari in fase latente (attività concentrazione-
      dipendente)
n    Gatifloxacina e moxifloxacina attualmente in studi di fase III
      per valutare possibilità di rendere più breve (4 mesi) il
      trattamento combinato di forme sensibili di TBC (sostituzione
      con gatifloxacina di etambutolo o con moxifloxacina di
      etambutolo od isoniazide
n    Possibilità di resistenze acquisite per il frequente utilizzo di
      FQ in altre patologie infettive o quando il FQ è l’unico
      farmaco attivo in un regime anti-TBC fallimentare
Pharmacodynamic parameters
           predictive of outcome
Parameter
correlating   Cmax:MIC/AUC:MIC        AUC:MIC                   T>MIC
with efficacy Aminoglycosides         Tigecycline               Penicillins
              Fluoroquinolones        Glycopeptides             Cephalosporins
Examples      Daptomycin              Linezolid                 Carbapenems
              Metronidazole           Quinupristin/dalfopristin Clarithromycin
              Colistin                                          Lincosamides
             Rifampicin
Organism kill Concentration-          Time-dependent                      Time-dependent
              dependent

Therapeutic Maximise                  Maximise                            Optimise duration
goal        exposure                  exposure                            of exposure

                               Drusano & Craig. J Chemother 1997; 9:38–44
                               Drusano et al. Clin Microbiol Infect 1998; 4 (Suppl. 2):S27–S41
                               Paraboni L, Scaglione F. Int. J. Antimicrob. Agents 2008; 32: 294–301
Pharmacodynamic indices
              (in vivo potency)
Concentration

                Cmax:MIC or Peak:MIC
                                 AUC:MIC




                                                 MIC
                      T>MIC
      0
                                  Time (hours)
AUC = Area under the concentration–time curve
Cmax = Maximum plasma concentration
The antimicrobial therapy puzzle
E domani ?




      Ma Z. Lancet. 2010 Jun 12;375(9731):2100-9
Ma Z. Lancet. 2010 Jun 12;375(9731):2100-9
Ma Z. Lancet. 2010 Jun 12;375(9731):2100-9
Cole ST. Curr Opin Microbiol. 2011;14(5):570-6
TMC-207 (bedaquiline)
n    Appartenente alla famiglia delle
      diarilchinoline, inibisce la subunità c
      dell’ATP sintasi del micobatterio →
      riduzione dei livelli di ATP
n    Meccanismi di resistenza: la maggior parte sono
      associati a mutazioni del gene atpE, codificante la
      subunità c dell’ATP sintasi; altri casi di resistenza non
      correlati a mutazioni del suddetto gene
n    ATP sintasi mitocondriale umana ha una sensibilità 20000
      volte minore di quella micobatterica → tossicità selettiva
n    Elevata attività battericida sia verso bacilli in fase
      replicativa che “dormienti”
n    Attivo anche contro ceppi MDR e XDR
n    Metabolizzato dal CYP3A4 → interazione con rifampicina
Nitroimidazopirani: PA-824
n    Attivo sia verso bacilli in fase
      replicativa che “dormienti” (anche
      ceppi resistenti), potrebbe
      permettere trattamenti più brevi
n    Profarmaco attivato all’interno del
      micobatterio da una specifica
      reduttasi deaza-flavina dipendente
      (Ddn), con formazione di tre metaboliti primari, il
      principale dei quali è il corrispondente Des-
      nitroimidazolo. Durante tale processo si generano ROS,
      tra cui NO → inibizione della citocromo c ossidasi della
      catena respiratoria (meccanismo anaerobico)
n    Inibisce anche la biosintesi dell’acido micolico
      (meccanismo aerobico)
n    Attività tempo-dipendente in un modello murino di TBC
Nitroimidazoli: OPC67683
n    Attivo sia verso bacilli in fase
      replicativa che “dormienti”
n    Nitro-diidro-imidazooxazolo che necessita
      anch’esso di attivazione metabolica
      intracellulare (probabilmente ad opera
      della Ddn.
n    Inibisce la biosintesi dell’acido micolico
n    Probabile attività tempo-dipendente
Etilendiamine: SQ109
 n    Analogo 1,2-etilendiaminico
       dell’etambutolo
 n    Meccanismo d’azione non noto (nessun effetto su
       EmbA o EmbB, bersagli dell’etambutolo), probabile
       inibizione della sintesi della parete cellulare batterica
                            Rifamicine
n     Potenti inibitori della RNA polimerasi batterica,
       comprendono rifampicina, rifapentina e rifabutina
n     Rifapentina: emivita (16 h) e potenza maggiore rispetto a
       rifampicina, potrebbe permettere trattamenti più brevi od
       intermittenti
n     Induttore citocromo P450 (come rifampicina)
Oxazolidinoni (Linezolid,
                 PNU-100480, AZD5847)
n    Inibizione della sintesi proteica attraverso il legame
      alla subunità 50S dei ribosomi
n    Tossicità dopo trattamenti prolungati con linezolid
      (specie neuropatia ottica e periferica), utillizzato off-
      label per la terapia di MDR-TB (in combinazione);
      ruolo tuttora da definire
n    PNU-100480 e AZD5847: analoghi del linezolid ad
      elevata attività battericida e con miglior profilo di
      tossicità, potrebbero rendere più breve la terapia
      antitubercolare
Benzotiazinone (BTZ043) e
                 dinitrobenzamide (DNB)
n    Composti nitro-aromatici in sviluppo
      preclinico ad elevata attività anti-TBC,
      (anche verso ceppi MDR e XDR)
n    Stesso target, rappresentato dall’enzima
      eterodimerico decaprenil-fosforil-ß-D-
      ribosio 2’-epimerasi, codificato dai geni
      dprE1 e dprE2 ed implicato nella
      biosintesi di D-arabinosio (trasformazione
      di decaprenil-fosforil-D-ribosio (DPR) in
      decaprenil-fosforil-D-arabinosio (DPA))
n    DPA è un precursore della sintesi di
      arabinogalattano e liporabinomannano,
      componenti essenziali della parete
      batterica del micobatterio

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  • 1. TUBERCOLOSI: UNA MALATTIA SOCIALE Milano, 21-22 Settembre 2012 IIIa tappa: dall’isolamento al linezolid L. Paraboni MD Dept. of Pharmacology School of medicine University of Milan, Italy
  • 2. Lalloo UG. Curr HIV/AIDS Rep. 2010;7(3): 143-51
  • 3. Chemotherapy in tuberculosis Goals of anti-tubercular chemotherapy n  Kill dividing bacilli: patient becomes non- contagious → transmission of TB is interrupted n  Kill persisting bacilli: to effect cure and prevent relapse n  Prevent emergence of resistance: so that the bacilli remain susceptible to the drugs
  • 4. (WHO) Lalloo UG. Curr HIV/AIDS Rep. 2010;7(3): 143-51
  • 5. Drugs used in tuberculosis 1st line drugs 2nd line drugs high efficacy, low toxicity Low efficacy, high toxicity or both n  Isoniazid (INH) n  Ethionamide n  Rifampin n  Para aminosalicylic acid n  D-Cycloserine n  Pyrazinamide n  Amikacin/ Capreomycin n  Ethambutol n  Fluoroquinolones n  Streptomycin n  Rifabutin n  Trattamento standard (raccomandazioni WHO): terapia con isoniazide, rifampicina, pirazinamide edetambutolo per 2 mesi, seguita da almeno 4 mesi con rifampicina ed isoniazide n  Ceppi MDR, resistenti a rifampicina ed isoniazide (raccomandazioni WHO): ulteriori 2 anni di terapia con farmaci di IIa linea
  • 6. Antitubercular Agents – Mechanism of action Three Groups n  Protein wall synthesis inhibitors: streptomycin, kanamycin, capreomycin, rifampin, rifabutin n  Cell wall synthesis inhibitors: cycloserine, ethionamide, isoniazid n  Other mechanisms of action
  • 7. Mycobacterial cell wall Baron S (ed.) Medical Microbiology. 4th edition. Chpater 33
  • 8. Mechanism of action of 1st line drugs Isoniazid Ethambutol - Mycolic Acid - Arabinogalactan Peptidoglycan Cell membrane - Mitochondria (ATP) Rifampin Pyrazinamide - - Streptomycin - Cytoplasm R I Protein B O S O M e
  • 9. Isoniazide (INH) n  Idrazide dell’acido isonicotinico CONHNH2 n  Scoperta casualmente nel 1945, è il farmaco anti-tubercolare più attivo N n  Battericida per i micobatteri a rapida crescita, batteriostatico per quelli a lenta crescita n  Efficace sia contro i bacilli intra- che extracellulari, è attivo solo verso M. tubercolosis e M. kansasii n  Dose usuale: 300 mg (10 mg/kg nei bambini, dose massima 300 mg)
  • 10. Isoniazide (INH) n  Facilmente assorbita per os, si distribuisce in tutti i liquidi e distretti organici, compreso il liquor n  Viene metabolizzata a prodotti inattivi (metaboliti idrolizzati ed acetilati) Acetilatori lenti e rapidi n  Cibo e antiacidi, soprattutto a base di Al, interferiscono con l’assorbimento di INH, rallentandolo n  Preferibile la somministrazione a stomaco vuoto n  Meccanismo d’azione: n  Inibizione sintesi acidi grassi → Inibizione sintesi acido micolico n  Biosintesi di NAD+ fraudolento n  Può determinare aumento dei livelli sierici di fenitoina, carbamazepina e teofillina (specie negli acetilatori lenti)
  • 11. Isoniazide (INH) n  INH complessa lo ione Cu++ (proprietà chelanti) e blocca la sintesi degli acidi grassi, precursori dell’acido micolico, componente essenziale della parete cellulare del M. TBC (giustifica la selettività) Scoperto 20 anni dopo n  Biosintesi di NAD+ fraudolento: INH è trasformata in acido isonicotinico, che verrebbe incorporato nel NAD+ (antimetabolita). NAD+ fraudolento non sarebbe più in grado di catalizzare le normali reazioni redox (teoria che necessita di ulteriori prove)
  • 12. Isoniazide (INH) n  Acetilatori 1.  Lenti (scandinavi, ebrei, caucasici, nordafricani) → t1/2 INH di circa 3-4 ore. Più comune tossicità epatica (↑ transaminasi ed epatite multilobulare o “a ponte”) dopo 4-8 settimane dall’inizio della terapia 2.  Rapidi (eschimesi, asiatici) → t1/2 INH di circa 70 min. Più comune tossicità neurologica (neurite periferica e, meno comunemente, neurite ottica, psicosi acute, convulsioni e vertigini), peraltro prevenibile somministrando piridossina n  Altri effetti collaterali: tossicità midollare e reazioni da ipersensibilità (febbre, rush cutaneo, eosinofilia)
  • 13. Ansamicine: Rifampicina n  È il composto più interessante CH3 CH3 delle Rifamicine, complesso di O HO CH3 antibiotici caratterizzati da O OH OH OH O CH3 H3C 25 CH3 un'ansa formata da una lunga H3C O NH catena carboniosa e da un CH3 O 3 legame lattamico, saldata su di O OH N O N un nucleo naftalenico CH3 N CH3 n  Battericida su M. tuberculosis e molti altri microrganismi gram + Composto semisintetico e –, usata nella profilassi delle infezioni dovute a Neisseria meningitis n  Efficace verso tutte le sottopopolazioni di micobatteri (eccetto quelli “dormenti”), è attivo sia verso I bacilli intra- che extracellulari
  • 14. Ansamicine: Rifampicina n  Ben assorbita nel tratto gastrointestinale e ben distribuita nell'organismo animale compreso il liquor n  La sua azione potenzia l'attività della streptomicina e dell'isoniazide, non quella dell'etambutolo. n  Per la sua capacità di legarsi alle proteine plasmatiche, la sua eliminazione epatobiliare, contrariamente a quanto avviene per le altre rifamicine, è molto lenta; trasformata in 25-desacetil derivato, non più riassorbibile nell'intestino, viene eliminata nelle feci n  Non va associata all’acido para-aminosalicilico (PAS) che ne ritarda l'assorbimento n  Induce le isoforme CYP3A4 e CYP2C, diminuendo l’efficacia di molti farmaci (antiretrovirali!!!!)
  • 15. Ansamicine: Rifampicina n  Meccanismo d’azione: impedisce nel micobatterio la sintesi di RNA-DNA dipendente, inibendo la RNA- polimerasi-DNA-dipendente. Si forma un complesso equimolecolare (1:1) con l’enzima molto stabile. Il risultato è il blocco dell'inizio della sintesi proteica. Il farmaco impedisce solo l'inizio della trascrizione; una volta che essa sia iniziata, non la ferma. n  Effetti avversi: I più comuni sono rash cutanei, febbre, nausea e vomito, colorazione arancione di urine ed altri liquidi corporei. Ad alte dosi possibili quadri simil- influenzali. Rara ma grave l’epatite n  I ceppi di M. tuberculosis resistenti alle rifamicine hanno prodotto per mutazione una RNA-polimerasi alterata incapace di complessarsi con le rifamicine nel sito d'azione
  • 16. Pirazinamide n  Debolmente battericida, è attiva contro i bacilli a localizzazione intracellulare (solo M. tubercolosis) n  Meccanismo d’azione: inibizione della sintesi dei precursori degli acidi micolici n  Effetti avversi più comuni sono l’iperuricemia (controllabile con la contemporanea somministrazione di allopurinolo) e la tossicità epatica (ipertransaminasemia e, più raramente, franca epatite), anoressia, nausea, vomito, febbre ed artralgie (dita, ginocchia ed articolazioni scapolo-omerali)
  • 17. Etambutolo n  Batteriostatico nei confronti dei H5C2 NH C2 H5 bacilli a più rapida crescita (M. HOCH2 R* NH tubercolosis, M. kansasii e MAC) R* CH 2OH n  Sopprime la crescita della maggior parte dei ceppi resistenti etambutolo all’isoniazide ed alla streptomicina; attivo anche nei confronti dei micobatteri atipici n  Meccanismo d’azione: inibisce le arabinosiltranferasi implicate nella sintesi della parete batterica n  Ben assorbito sia per via enterale che parenterale, viene eliminato in parte inalterato ed in parte in forma ossidata a dialdeide e/o diacido n  Ha deboli effetti collaterali, il più temibile dei quali è rappresentato dalla neurite ottica retrobulbare (effetto dose- dipendente)
  • 18. n  Primo farmaco Streptomicina clinicamente efficace H2N NH OH NH NH disponibile per la terapia della TBC; HN NH2 insieme alla kanamicina è l’unico O OH OH aminoglicoside utilizzato nella terapia O della TBC H3C O NH OH O CH3 n  Attività battericida, è attivo solo sulle OH 3 forme extracellulari di micobatteri OH OH OH n  Meccanismo d’azione: inibizione della sintesi proteica n  Principali effetti avversi: oto- e vestibolo tossicità, nefro- tossicità n  Meccanismi di resistenza: q  Variazione di permeabilità del micobatterio q  Inattivazione enzimatica (adenilazione e fosforilazione in posizione 3)
  • 19. Relative activity of first line drugs n  INH: potent bactericidal Combina(on  is  synergis(c   n  Rifampin: potent bactericidal n  Pyrazinamide: weak bactericidal, active against intracellular bacilli n  Ethambutol: bacterisostatic, prevents resistance development n  Streptomycin: bactericidal, active against extracellular rapid growers Never use a single drug for chemotherapy in tuberculosis, a combination of two or more drugs must be used
  • 20. Second line drugs in tuberculosis n  Failure of clinical response to 1st line therapy n  Serious adverse drug reactions to 1st line drugs n  Development of resistance to first-line agents n  Etionamide n  PAS Generalmente mal tollerati o con effetti collaterali più pesanti n  Kanamicina n  Cicloserina n  Fluorochinoloni
  • 21. Fluorochinoloni n  Bersagli molecolari sono la DNA girasi e la DNA topoisomerasi IV, enzimi che controllano la topologia del DNA n  Costituiscono gli agenti di seconda linea più importanti nel trattamento delle forme da ceppi di TBC MRD n  Attivi sia contro bacilli extracellulari in fase replicativa che intracellulari in fase latente (attività concentrazione- dipendente) n  Gatifloxacina e moxifloxacina attualmente in studi di fase III per valutare possibilità di rendere più breve (4 mesi) il trattamento combinato di forme sensibili di TBC (sostituzione con gatifloxacina di etambutolo o con moxifloxacina di etambutolo od isoniazide n  Possibilità di resistenze acquisite per il frequente utilizzo di FQ in altre patologie infettive o quando il FQ è l’unico farmaco attivo in un regime anti-TBC fallimentare
  • 22. Pharmacodynamic parameters predictive of outcome Parameter correlating Cmax:MIC/AUC:MIC AUC:MIC T>MIC with efficacy Aminoglycosides Tigecycline Penicillins Fluoroquinolones Glycopeptides Cephalosporins Examples Daptomycin Linezolid Carbapenems Metronidazole Quinupristin/dalfopristin Clarithromycin Colistin Lincosamides Rifampicin Organism kill Concentration- Time-dependent Time-dependent dependent Therapeutic Maximise Maximise Optimise duration goal exposure exposure of exposure Drusano & Craig. J Chemother 1997; 9:38–44 Drusano et al. Clin Microbiol Infect 1998; 4 (Suppl. 2):S27–S41 Paraboni L, Scaglione F. Int. J. Antimicrob. Agents 2008; 32: 294–301
  • 23. Pharmacodynamic indices (in vivo potency) Concentration Cmax:MIC or Peak:MIC AUC:MIC MIC T>MIC 0 Time (hours) AUC = Area under the concentration–time curve Cmax = Maximum plasma concentration
  • 25.
  • 26. E domani ? Ma Z. Lancet. 2010 Jun 12;375(9731):2100-9
  • 27. Ma Z. Lancet. 2010 Jun 12;375(9731):2100-9
  • 28. Ma Z. Lancet. 2010 Jun 12;375(9731):2100-9
  • 29. Cole ST. Curr Opin Microbiol. 2011;14(5):570-6
  • 30. TMC-207 (bedaquiline) n  Appartenente alla famiglia delle diarilchinoline, inibisce la subunità c dell’ATP sintasi del micobatterio → riduzione dei livelli di ATP n  Meccanismi di resistenza: la maggior parte sono associati a mutazioni del gene atpE, codificante la subunità c dell’ATP sintasi; altri casi di resistenza non correlati a mutazioni del suddetto gene n  ATP sintasi mitocondriale umana ha una sensibilità 20000 volte minore di quella micobatterica → tossicità selettiva n  Elevata attività battericida sia verso bacilli in fase replicativa che “dormienti” n  Attivo anche contro ceppi MDR e XDR n  Metabolizzato dal CYP3A4 → interazione con rifampicina
  • 31. Nitroimidazopirani: PA-824 n  Attivo sia verso bacilli in fase replicativa che “dormienti” (anche ceppi resistenti), potrebbe permettere trattamenti più brevi n  Profarmaco attivato all’interno del micobatterio da una specifica reduttasi deaza-flavina dipendente (Ddn), con formazione di tre metaboliti primari, il principale dei quali è il corrispondente Des- nitroimidazolo. Durante tale processo si generano ROS, tra cui NO → inibizione della citocromo c ossidasi della catena respiratoria (meccanismo anaerobico) n  Inibisce anche la biosintesi dell’acido micolico (meccanismo aerobico) n  Attività tempo-dipendente in un modello murino di TBC
  • 32. Nitroimidazoli: OPC67683 n  Attivo sia verso bacilli in fase replicativa che “dormienti” n  Nitro-diidro-imidazooxazolo che necessita anch’esso di attivazione metabolica intracellulare (probabilmente ad opera della Ddn. n  Inibisce la biosintesi dell’acido micolico n  Probabile attività tempo-dipendente
  • 33. Etilendiamine: SQ109 n  Analogo 1,2-etilendiaminico dell’etambutolo n  Meccanismo d’azione non noto (nessun effetto su EmbA o EmbB, bersagli dell’etambutolo), probabile inibizione della sintesi della parete cellulare batterica Rifamicine n  Potenti inibitori della RNA polimerasi batterica, comprendono rifampicina, rifapentina e rifabutina n  Rifapentina: emivita (16 h) e potenza maggiore rispetto a rifampicina, potrebbe permettere trattamenti più brevi od intermittenti n  Induttore citocromo P450 (come rifampicina)
  • 34. Oxazolidinoni (Linezolid, PNU-100480, AZD5847) n  Inibizione della sintesi proteica attraverso il legame alla subunità 50S dei ribosomi n  Tossicità dopo trattamenti prolungati con linezolid (specie neuropatia ottica e periferica), utillizzato off- label per la terapia di MDR-TB (in combinazione); ruolo tuttora da definire n  PNU-100480 e AZD5847: analoghi del linezolid ad elevata attività battericida e con miglior profilo di tossicità, potrebbero rendere più breve la terapia antitubercolare
  • 35. Benzotiazinone (BTZ043) e dinitrobenzamide (DNB) n  Composti nitro-aromatici in sviluppo preclinico ad elevata attività anti-TBC, (anche verso ceppi MDR e XDR) n  Stesso target, rappresentato dall’enzima eterodimerico decaprenil-fosforil-ß-D- ribosio 2’-epimerasi, codificato dai geni dprE1 e dprE2 ed implicato nella biosintesi di D-arabinosio (trasformazione di decaprenil-fosforil-D-ribosio (DPR) in decaprenil-fosforil-D-arabinosio (DPA)) n  DPA è un precursore della sintesi di arabinogalattano e liporabinomannano, componenti essenziali della parete batterica del micobatterio