Breve storia della Leadership. Teorie principali. A brief history of leadersh...dott. Domenico Bozzi
Breve storia della leadership. Teorie principali.
A brief history of leadership . Main theories.
a cura del dott. Bozzi Domenico.
by dr . Domenico Bozzi
doctor of Social and psychological disciplines .
Breve storia della Leadership. Teorie principali. A brief history of leadersh...dott. Domenico Bozzi
Breve storia della leadership. Teorie principali.
A brief history of leadership . Main theories.
a cura del dott. Bozzi Domenico.
by dr . Domenico Bozzi
doctor of Social and psychological disciplines .
Le organizzazioni economiche e sociali sono sempre più influenzate dalle dinamiche dell‟autorità e del conflitto. Nell‟ambito degli studi sul change management, il lavoro avvia una riflessione critica sulle pratiche dell‟identificazione evidenziandone gli effetti conflittuali. Per superare la dicotomia identità/conflitto proponiamo di analizzare le dinamiche del cambiamento adottando una prospettiva complessa.
Le organizzazioni come incubatori di conoscenza relazionaleMarinella De Simone
Articolo pubblicato su "Persone & Conoscenze", 2010
Prevedibilità, efficienza,routine, affidabilità: tutti questi concetti fanno parte del medesimo paradigma di pensiero. Nell’organizzazione tradizionale le persone che vi operano sono spesso considerate elementi di un ingranaggio che le trascende e che le confina alla funzione svolta. L’esecuzione dei compiti affidati si trasforma in una serie di comportamenti abitudinari e attesi, la cui responsabilità spetta a chi ha elaborato lo schema organizzativo di divisione, coordinamento e controllo del lavoro. Il considerare le organizzazioni come macchine è soprattutto un modello di pensiero, da cui è molto difficile staccarsi; il credere in un’organizzazione semplice e prevedibile all’interno di un ambiente semplice e prevedibile e i cui risultati devono essere i migliori possibili, è un’illusione a cui è molto difficile rinunciare.
Il Potere è (ir)Resistibile? - Nelle #organizzazioni, capita spesso di sentire parlare di “#ingiustizie subite”, di “#arbitrario” e di innumerevoli altri comportamenti che vengono criticati in quanto “hanno prevaricato la nostra #volontà” .
Molto meno frequente è la narrazione di come tentativi di #prevaricazione siano stati rintuzzati.
Propongo un metodo pratico per cercare di ottenere una maggiore diffusione della #consapevolezza e della #capacità di poter governare l’esercizio del #potere nelle organizzazioni. Viene anche presentato un #caso pratico della sua applicazione.
Lo stato dell'arte degli studi organizzativi e manageriali. Allargare lo sgua...Marinella De Simone
I Critical Management Studies (CMS) hanno focalizzato in questi anni l’attenzione sugli aspetti critici delle teorie manageriali ed organizzative, evidenziando le profonde lacune non solo esplicative, rispetto al divario tra prevedibilità dei comportamenti aziendali ottimali ed effettiva attuazione degli stessi, ma anche e soprattutto epistemologiche, rispetto a quali siano le premesse di fondo degli studi e delle pratiche manageriali ed organizzative.
Litigare fa bene! Seminario con metodologia psicodrammatica Luisa Ghianda
I conflitti sono eventi inevitabili tra esseri umani, momenti fisiologici della vita sociale e lavorativa. Nei conflitti si scatenano emozioni di vario tipo, che possono essere benefiche e produttive, oppure rappresentare un ostacolo alla relazione. Gestire i conflitti significa apprendere come districarsi tra gli aspetti emotivi e relazionali che questi sollecitano, separando le persone dal problema ed utilizzando criteri oggettivi per inventare soluzioni vantaggiose per tutti. In tal modo è possibile cogliere gli elementi costruttivi che il conflitto comporta, trasformandolo in un'occasione di conoscenza di sé e di incontro con gli altri.
Corso di comunicazione (2/5) - Comunicazione verbale e non verbalePaolo Savoldi
Seconda lezione del corso di comunicazione tenuto nel novembre del 2010 a Brescia per Atena, società di formazione e sviluppo delle risorse umane a Brescia. Comunicazione verbale e non verbale.
Al centro del processo d'insegnamento-apprendimento c'è il programma o il bisogno formativo dello studente? Questo testo parte dalla teoria di Rogers per cercare una risposta.
Dalla limerenza alla violenza di genere. Anna Carderi
Convegno “Violenza di Genere. Informarsi Riflettere Agire”.
Quando il disperato bisogno di reciprocità diventa la conditio sine qua non che alimenta il desiderio e orienta il comportamento la persona tende a fare di tutto pur di superare l’ostacolo alla reciprocità e quando la corrispondenza manca, il rifiuto che ne deriva può far emergere vissuti frustranti di tipo fallimentare tali da innescare meccanismi di riconquista di tipo aggressivo e la limerenza può assumere le connotazioni dello stalking e della violenza di genere.
Le organizzazioni economiche e sociali sono sempre più influenzate dalle dinamiche dell‟autorità e del conflitto. Nell‟ambito degli studi sul change management, il lavoro avvia una riflessione critica sulle pratiche dell‟identificazione evidenziandone gli effetti conflittuali. Per superare la dicotomia identità/conflitto proponiamo di analizzare le dinamiche del cambiamento adottando una prospettiva complessa.
Le organizzazioni come incubatori di conoscenza relazionaleMarinella De Simone
Articolo pubblicato su "Persone & Conoscenze", 2010
Prevedibilità, efficienza,routine, affidabilità: tutti questi concetti fanno parte del medesimo paradigma di pensiero. Nell’organizzazione tradizionale le persone che vi operano sono spesso considerate elementi di un ingranaggio che le trascende e che le confina alla funzione svolta. L’esecuzione dei compiti affidati si trasforma in una serie di comportamenti abitudinari e attesi, la cui responsabilità spetta a chi ha elaborato lo schema organizzativo di divisione, coordinamento e controllo del lavoro. Il considerare le organizzazioni come macchine è soprattutto un modello di pensiero, da cui è molto difficile staccarsi; il credere in un’organizzazione semplice e prevedibile all’interno di un ambiente semplice e prevedibile e i cui risultati devono essere i migliori possibili, è un’illusione a cui è molto difficile rinunciare.
Il Potere è (ir)Resistibile? - Nelle #organizzazioni, capita spesso di sentire parlare di “#ingiustizie subite”, di “#arbitrario” e di innumerevoli altri comportamenti che vengono criticati in quanto “hanno prevaricato la nostra #volontà” .
Molto meno frequente è la narrazione di come tentativi di #prevaricazione siano stati rintuzzati.
Propongo un metodo pratico per cercare di ottenere una maggiore diffusione della #consapevolezza e della #capacità di poter governare l’esercizio del #potere nelle organizzazioni. Viene anche presentato un #caso pratico della sua applicazione.
Lo stato dell'arte degli studi organizzativi e manageriali. Allargare lo sgua...Marinella De Simone
I Critical Management Studies (CMS) hanno focalizzato in questi anni l’attenzione sugli aspetti critici delle teorie manageriali ed organizzative, evidenziando le profonde lacune non solo esplicative, rispetto al divario tra prevedibilità dei comportamenti aziendali ottimali ed effettiva attuazione degli stessi, ma anche e soprattutto epistemologiche, rispetto a quali siano le premesse di fondo degli studi e delle pratiche manageriali ed organizzative.
Litigare fa bene! Seminario con metodologia psicodrammatica Luisa Ghianda
I conflitti sono eventi inevitabili tra esseri umani, momenti fisiologici della vita sociale e lavorativa. Nei conflitti si scatenano emozioni di vario tipo, che possono essere benefiche e produttive, oppure rappresentare un ostacolo alla relazione. Gestire i conflitti significa apprendere come districarsi tra gli aspetti emotivi e relazionali che questi sollecitano, separando le persone dal problema ed utilizzando criteri oggettivi per inventare soluzioni vantaggiose per tutti. In tal modo è possibile cogliere gli elementi costruttivi che il conflitto comporta, trasformandolo in un'occasione di conoscenza di sé e di incontro con gli altri.
Corso di comunicazione (2/5) - Comunicazione verbale e non verbalePaolo Savoldi
Seconda lezione del corso di comunicazione tenuto nel novembre del 2010 a Brescia per Atena, società di formazione e sviluppo delle risorse umane a Brescia. Comunicazione verbale e non verbale.
Al centro del processo d'insegnamento-apprendimento c'è il programma o il bisogno formativo dello studente? Questo testo parte dalla teoria di Rogers per cercare una risposta.
Dalla limerenza alla violenza di genere. Anna Carderi
Convegno “Violenza di Genere. Informarsi Riflettere Agire”.
Quando il disperato bisogno di reciprocità diventa la conditio sine qua non che alimenta il desiderio e orienta il comportamento la persona tende a fare di tutto pur di superare l’ostacolo alla reciprocità e quando la corrispondenza manca, il rifiuto che ne deriva può far emergere vissuti frustranti di tipo fallimentare tali da innescare meccanismi di riconquista di tipo aggressivo e la limerenza può assumere le connotazioni dello stalking e della violenza di genere.
1. Gruppi primari e secondari Cos’è un gruppo? Si definisce gruppo un insieme di persone che interagiscono le une con le altre in modo ordinato sulla base di aspettative condivise riguardanti il rispettivo comportamento. È un insieme di persone i cui status e i cui ruoli sono interrelati.