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da qualche parte dicono che vive
                             bene
‫في احدى الاماكن يقولون بانه يعيش بخير‬
e relativamente non le manca niente

  ً 
  ‫واجمال ل ينقصه شيء‬
              ً
può bere camminare scrivere respirare
‫يشرب ويمشي ويكتب ويتنفس‬
fantasma senza catene

 ‫شبح بدون قيود‬
           ٌ
da qualche parte dicono è sempre uguale
  ‫في احدى الاماكن يقولون بانه لم يتغير‬
anche se non si somiglia più

 ‫حتى ولو لم يشبه نفسه‬
la mattina di Pasqua con le mani in tasca

  ‫صباح الفصح ويديه بجيوبه‬
e una corona di spine

    ‫واكليل شوك‬
da qualche parte al mondo suonano le sirene
   ‫في احدى الاماكن يقرعون صفارة الظنظار‬
milioni di uomini continuano a pregare

‫امليين الناس تصلي‬
 ّ‫ي‬
si confondono il turno della notte e del giorno

                   ‫يتجمل’ الليل بالنهار‬
si confondono gli agnelli con le iene

‫ويتجملوا الحملن بالضباع‬
da qualche parte al mondo dicono va bene
    ً 
    ‫في احدى الاماكن يقولون: خيرا‬
con una colomba morta tra le mani

 ِ ‫وظير حمام اميت بين يدي‬
 ‫ه‬          ٌ
fuori dall’orizzonte con il muro di fronte

   ‫خارج الفق والجدار ااماامه‬
risultato senza soluzione

 ‫ظنتيجة دون حلول‬
          ٌ
religione può essere un sentimento
‫دياظنة اممكن ان تكون شعور‬
  ٌ                    ٌ
religione può essere una fuga d’amore

    ‫أو ان تكون هريبة حب‬
religione può essere intrattenimento

         ‫أو ان تكون  تسلية‬
religione può essere terrore
‫أو ان تكون إرهاب‬
da qualche parte dicono che vive bene

 ً 
 ‫في بعض الاماكن يقولون بانه يعيش جيدا‬
anche se gli fa paura ogni rumore
‫حتى ولو ترعبه أي ضوضاء‬
una foglia che cade una faccia che vede

       ‫ورقة تسقط ووجه ينظر‬
            ٌ         ٌ
quella notte che ha sentito abbaiare il suo cane

       ‫تلك اليلة عنداما سمع نباح كلبه‬
da qualche parte al mondo suonano le campane
‫في احدى ااماكن الكون يقرعون الجراس‬
milioni di uomini cominciano a pregare

      ‫امليين الناس تبدأ الصل ة‬
ognuno dal suo punto cardinale
‫كل منهم من طرفه الساسي‬
nella corrente dello stesso fiume
     ‫وفي نفس سير النهر‬
da qualche parte al mondo dicono va bene

 ‫في احدى الماكن يقولون :جيدا‬
  ً‫ا‬
disteso nella pioggia sopra la sua pietra
‫متمددأ تحت المطر فوق صخرته‬
      َ         َ
fin quando non avrà il suo posto al sole
‫لحد ما يحصل على مكانه تحت الشمس‬
ِ     َ
tutto quanto questo mondo sarà prigione

    ً‫ا‬
    ‫كل هذا الكون سيكون سجنا‬
         َ     ِ
C'e' un luogo su questo pianeta
                                           dove il sole
                                  tramonta alle due del
                                        pomeriggio…
Il muro. E la sua funzione: definire, arginare, limitare,
circoscrivere, rendere insuperabile. Omogeneità e confine,
delimitazione e frontiera, appartenenza e separazione, unità
e limite, di uno spazio, di un individuo, di una terra, di un
popolo, dell’esistenza stessa. E degli elementi che quella
esistenza contraddistingue, talvolta né esclusivi, né coerenti.
Elementi che configurano in senso culturale un territorio e un
destino, che non sono esistiti tutti da sempre, ma si sono
accumulati, e a volta contraddetti, nel corso del tempo. E la
libertà dell’estensione di ciascuno di essi coincide solo in
parte con la libertà degli altri; quali frontiere sfumate e
problematiche di un paese, un compromesso tra utopie e
realtà, tra tradizione e tradimento, tra disegno e progetto.
Re c he nu, Ere tz , Yis ra e l, Philis tia , Sy ria Jud e a , Ere tz Ha -
Ivrim , Pe le s e t, Sy ria Pa le s tina , Pəlé š e th, Fila s te e n, nel corso
del tempo la Palestina è stata chiamata con nomi diversi fino
a definizioni che si richiamano all’immaginario. Tutti nomi che
si riferiscono a entità diverse, corrispondenti però allo stesso
territorio geografico al quale conferiscono specifiche
caratteristiche che stanno più nella mente di chi li usa che
nella concreta realtà di questa terra. La Palestina è terra
attraversata da numerose frontiere interne, confini,
checkpoint, muri, divieti, posti di blocco, territori occupati,
spesso poco visibili per chi non vi è stato di persona. Una
frammentazione del reale territorio in una miriade di piccoli
spazi ognuno con la propria importante, dolorosa , profonda
storia. E’ qui, più che in altri casi, che la costruzione mentale
può avvenire, non solo ad opera di uomini e donne che quella
condizione vivono, ma anche di coloro che dall’esterno ne
We are in the same tear…


Gli israeliani ripongono nel muro le speranze di pace in
Medio Oriente. I palestinesi lo condannano come
espressione di razzismo che impedisce ogni equilibrato
sviluppo per i loro territori. La geografia insegna che dove si
affermano squilibri economici, si attivano anche tensioni
politiche e sociali. Il muro che divide impedisce una libera
circolazione di merci e persone, del pensiero democratico ed
alimenta per contro il consenso verso le frange
dell'estremismo più intransigente. Israele vede nel muro 
uno strumento di sicurezza ( d o ve a bbia m o c o s truito il m uro
a bbia m o un m a g g io r c o ntro llo s ul te rro ris m o e d è d im inuito il
num e ro d i a tte nta ti) .  In origine il progetto , sostenuto anche
dalla sinistra israeliana pacifista che oggi lo condanna,  
doveva essere lo strumento per demarcare la frontiera fra
Israele e Palestina e passare sulla cosiddetta linea-verde.
Doveva dividere il territorio israeliano da quello dei Territori
Occupati, creando sicurezza per Israele ma anche sicurezza
per i palestinesi, affermando che quella terra oltre il muro è
territorio palestinese. Nel corso della realizzazione sono
tuttavia cambiate molte cose: il muro non passa più lungo la
frontiera, ma nel profondo del territorio palestinese; ha
creato isole palestinesi in territorio israeliano. Come in alcuni
villaggi – la cittadina di Qalqilya , per esempio - circondati da
ogni lato dal filo spinato , isole dalle quali è difficile entrare
ed uscire,  dalle quali si può solo pensare di scappare.
Bisogna “ve d e rlo ” questo muro, in tutte le sue mostruose
dimensioni, bisogna entrarci, per capire che cosa significhi
per il popolo della Palestina vivere in quelle condizioni. Il
nostro sforzo è quello di contribuire a moltiplicare gli occhi
copyright – all diricts reserved
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  • 1.
  • 2. da qualche parte dicono che vive bene ‫في احدى الاماكن يقولون بانه يعيش بخير‬
  • 3. e relativamente non le manca niente ً ‫واجمال ل ينقصه شيء‬ ً
  • 4. può bere camminare scrivere respirare ‫يشرب ويمشي ويكتب ويتنفس‬
  • 5. fantasma senza catene ‫شبح بدون قيود‬ ٌ
  • 6. da qualche parte dicono è sempre uguale ‫في احدى الاماكن يقولون بانه لم يتغير‬
  • 7. anche se non si somiglia più ‫حتى ولو لم يشبه نفسه‬
  • 8. la mattina di Pasqua con le mani in tasca ‫صباح الفصح ويديه بجيوبه‬
  • 9. e una corona di spine ‫واكليل شوك‬
  • 10. da qualche parte al mondo suonano le sirene ‫في احدى الاماكن يقرعون صفارة الظنظار‬
  • 11. milioni di uomini continuano a pregare ‫امليين الناس تصلي‬ ّ‫ي‬
  • 12. si confondono il turno della notte e del giorno ‫يتجمل’ الليل بالنهار‬
  • 13. si confondono gli agnelli con le iene ‫ويتجملوا الحملن بالضباع‬
  • 14. da qualche parte al mondo dicono va bene ً ‫في احدى الاماكن يقولون: خيرا‬
  • 15. con una colomba morta tra le mani ِ ‫وظير حمام اميت بين يدي‬ ‫ه‬ ٌ
  • 16. fuori dall’orizzonte con il muro di fronte ‫خارج الفق والجدار ااماامه‬
  • 17. risultato senza soluzione ‫ظنتيجة دون حلول‬ ٌ
  • 18. religione può essere un sentimento ‫دياظنة اممكن ان تكون شعور‬ ٌ ٌ
  • 19. religione può essere una fuga d’amore ‫أو ان تكون هريبة حب‬
  • 20. religione può essere intrattenimento ‫أو ان تكون تسلية‬
  • 21. religione può essere terrore ‫أو ان تكون إرهاب‬
  • 22. da qualche parte dicono che vive bene ً ‫في بعض الاماكن يقولون بانه يعيش جيدا‬
  • 23. anche se gli fa paura ogni rumore ‫حتى ولو ترعبه أي ضوضاء‬
  • 24. una foglia che cade una faccia che vede ‫ورقة تسقط ووجه ينظر‬ ٌ ٌ
  • 25. quella notte che ha sentito abbaiare il suo cane ‫تلك اليلة عنداما سمع نباح كلبه‬
  • 26. da qualche parte al mondo suonano le campane ‫في احدى ااماكن الكون يقرعون الجراس‬
  • 27. milioni di uomini cominciano a pregare ‫امليين الناس تبدأ الصل ة‬
  • 28. ognuno dal suo punto cardinale ‫كل منهم من طرفه الساسي‬
  • 29. nella corrente dello stesso fiume ‫وفي نفس سير النهر‬
  • 30. da qualche parte al mondo dicono va bene ‫في احدى الماكن يقولون :جيدا‬ ً‫ا‬
  • 31. disteso nella pioggia sopra la sua pietra ‫متمددأ تحت المطر فوق صخرته‬ َ َ
  • 32. fin quando non avrà il suo posto al sole ‫لحد ما يحصل على مكانه تحت الشمس‬ ِ َ
  • 33. tutto quanto questo mondo sarà prigione ً‫ا‬ ‫كل هذا الكون سيكون سجنا‬ َ ِ
  • 34. C'e' un luogo su questo pianeta dove il sole tramonta alle due del pomeriggio… Il muro. E la sua funzione: definire, arginare, limitare, circoscrivere, rendere insuperabile. Omogeneità e confine, delimitazione e frontiera, appartenenza e separazione, unità e limite, di uno spazio, di un individuo, di una terra, di un popolo, dell’esistenza stessa. E degli elementi che quella esistenza contraddistingue, talvolta né esclusivi, né coerenti. Elementi che configurano in senso culturale un territorio e un destino, che non sono esistiti tutti da sempre, ma si sono accumulati, e a volta contraddetti, nel corso del tempo. E la libertà dell’estensione di ciascuno di essi coincide solo in parte con la libertà degli altri; quali frontiere sfumate e problematiche di un paese, un compromesso tra utopie e realtà, tra tradizione e tradimento, tra disegno e progetto. Re c he nu, Ere tz , Yis ra e l, Philis tia , Sy ria Jud e a , Ere tz Ha - Ivrim , Pe le s e t, Sy ria Pa le s tina , Pəlé š e th, Fila s te e n, nel corso del tempo la Palestina è stata chiamata con nomi diversi fino a definizioni che si richiamano all’immaginario. Tutti nomi che si riferiscono a entità diverse, corrispondenti però allo stesso territorio geografico al quale conferiscono specifiche caratteristiche che stanno più nella mente di chi li usa che nella concreta realtà di questa terra. La Palestina è terra attraversata da numerose frontiere interne, confini, checkpoint, muri, divieti, posti di blocco, territori occupati, spesso poco visibili per chi non vi è stato di persona. Una frammentazione del reale territorio in una miriade di piccoli spazi ognuno con la propria importante, dolorosa , profonda storia. E’ qui, più che in altri casi, che la costruzione mentale può avvenire, non solo ad opera di uomini e donne che quella condizione vivono, ma anche di coloro che dall’esterno ne
  • 35. We are in the same tear… Gli israeliani ripongono nel muro le speranze di pace in Medio Oriente. I palestinesi lo condannano come espressione di razzismo che impedisce ogni equilibrato sviluppo per i loro territori. La geografia insegna che dove si affermano squilibri economici, si attivano anche tensioni politiche e sociali. Il muro che divide impedisce una libera circolazione di merci e persone, del pensiero democratico ed alimenta per contro il consenso verso le frange dell'estremismo più intransigente. Israele vede nel muro  uno strumento di sicurezza ( d o ve a bbia m o c o s truito il m uro a bbia m o un m a g g io r c o ntro llo s ul te rro ris m o e d è d im inuito il num e ro d i a tte nta ti) .  In origine il progetto , sostenuto anche dalla sinistra israeliana pacifista che oggi lo condanna,   doveva essere lo strumento per demarcare la frontiera fra Israele e Palestina e passare sulla cosiddetta linea-verde. Doveva dividere il territorio israeliano da quello dei Territori Occupati, creando sicurezza per Israele ma anche sicurezza per i palestinesi, affermando che quella terra oltre il muro è territorio palestinese. Nel corso della realizzazione sono tuttavia cambiate molte cose: il muro non passa più lungo la frontiera, ma nel profondo del territorio palestinese; ha creato isole palestinesi in territorio israeliano. Come in alcuni villaggi – la cittadina di Qalqilya , per esempio - circondati da ogni lato dal filo spinato , isole dalle quali è difficile entrare ed uscire,  dalle quali si può solo pensare di scappare. Bisogna “ve d e rlo ” questo muro, in tutte le sue mostruose dimensioni, bisogna entrarci, per capire che cosa significhi per il popolo della Palestina vivere in quelle condizioni. Il nostro sforzo è quello di contribuire a moltiplicare gli occhi
  • 36. copyright – all diricts reserved 2006