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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA
                          Facoltà di Sociologia
       Corso di Laurea in Scienze del Turismo e Comunità Locale




   NUOVE TECNOLOGIE E TURISMO: PROGETTAZIONE DI UN

 ITINERARIO MULTIMEDIALE TRA LE VILLE STORICHE DELLA

                       PROVINCIA DI MILANO




Relatore: Prof. Cesare A. Massarenti




                                                     Tesi di Laurea di:
                                                  Aurora RIPAMONTI
                                                      Matr. N. 711781




                      Anno Accademico 2009-2010
INDICE


    INTRODUZIONE                                                                        5


    Capitolo 1 DIGITALIZZAZIONE E NUOVI MEDIA                                           7

    1.1 Dalla comunicazione faccia-a-faccia al digitale                                 8

    1.2 Le caratteristiche dei nuovi media                                              10

    1.3 L’interfaccia e la possibilità di scegliere                                     10

    1.4 Internet: lo sviluppo, i vantaggi e il futuro del New Medium principale         11

    1.5 La digitalizzazione dei media tradizionali                                      13

            1.5.1 Televisione digitale                                                  13

            1.5.2 Telefonia mobile                                                      15

            1.5.3 Radio digitale                                                        18

            1.5.4 Libri elettronici                                                     19

    1.6 iPhone e iPad: tutto in un solo strumento                                       21

    1.7 e-display a impatto zero                                                        23




    Capitolo 2 NUOVE TECNOLOGIE E TURISMO                                               24

    2.1 Internet: il turismo fai-da-te                                                  25

    2.2 Il turismo mobile                                                               28

    2.3 Gli obiettivi da raggiungere                                                    29

    2.4 Tutte le guide in un solo media                                                 30

    2.5 Strumenti necessari e il QR: una “risposta rapida” alle richieste del turista   31


                                                                                             2 

 
2.6 L’audio guida per smartphone                             32

    2.7 Le guide cartacee diventano digitali: Lonely Planet      33

    2.8 Dalla carta all’iPad: le scelte di Touring editore       34

    2.9 GPS e smartphones                                        35

    2.10 Visitare i musei di New York con l’iPhone               36

    2.11 In Italia: monumenti e musei a portata di smartphones   37

    2.12 Lo SmartMuseum                                          37




    CAPITOLO 3: ITINERARIO MULTIMEDIALE TRA LE VILLE STORICHE DELLA
    PROVINCIA DI MILANO                                          39

    3.1 Creazione dell’itinerario                                41

           3.1.1 Visita off-site                                 41

           3.1.2 Visita on-site                                  41

    3.2 Gli obiettivi da raggiungere                             42

    3.3 Strumenti                                                43

    3.4 Prima tappa: Villa Burba                                 45

           3.4.1    Brevi cenni storici                          45

           3.4.2    Proposta                                     46

    3.5 Seconda tappa: Villa Litta                               46

           3.5.1 Brevi cenni storici                             46

           3.5.2 Proposta                                        47

    3.6 Terza tappa: Villa la “Valera”                           48

           3.6.1 Brevi cenni storici                             48
                                                                      3 

 
3.6.2 Proposta                  48

    3.7 Quarta tappa: Villa Arconati       49

           3.7.1 Brevi cenni storici       49

           3.7.2 Proposta                  50

    3.8 Soggetti interessati               50




    CONCLUSIONI                            51


    BIBLIOGRAFIA                           53




                                        

                                                4 

 
INTRODUZIONE 
 




Questo lavoro intende sottolineare come le nuove tecnologie stiano cambiando il modo di fare
turismo.

Nella prima parte vengono delineati i cambiamenti causati dal fenomeno di digitalizzazione: uno
dei risultati è la nascita dei nuovi media con i quali interagiamo quotidianamente, dall’invio di un
sms alla risposta ad una mail.

Lo sviluppo delle nuove tecnologie è, infatti, dovuto al cambiamento della società la quale chiede
sempre più dettagli, qualità, rapidità nella trasmissione di informazioni e possibilità di scelta; tali
aspetti possono essere garantiti dai nuovi media. Ed è proprio per questo motivo che anche i media
tradizionali, la televisione, il telefono mobile, la radio ed il libro elettronico, sono stati interessati
dal fenomeno di digitalizzazione. In particolar modo mi soffermo sullo sviluppo della telefonia
mobile in quanto, come si vedrà nel secondo capitolo, sta giocando un ruolo fondamentale
nell’affermarsi del turismo fai-da-te, una tendenza in continua crescita.

Inoltre la possibilità di interagire con il mondo digitale, di poter modificare le informazioni secondo
i propri gusti, di poter scambiare opinioni anche con altri utenti, si stanno rivelando essere molto
utili a fini turistici, non solo per il turista ma anche per l’operatore turistico stesso.

    In particolare da una ricerca effettuata nel febbraio del 2010 da Hitwise viene mostrato come
sempre più crescente è la fruizione delle mappe e delle informazioni stradali e geografiche. Altri
dati mostrano l’aumento dell’accesso ad Internet tramite gli smartphones o altri terminali mobili,
strumenti per i quali sono state create numerose applicazioni in ambito turistico. La società odierna
è infatti sempre più mobile, esempio lampante è il fenomeno del pendolarismo, e la mobilità è di
significativa rilevanza nel concetto stesso di turismo. Inoltre in un solo device convergono
numerose funzioni svolte tipicamente da più guide o diversi strumenti: la guida cartacea e la cartina
ad esempio.

Nella terza parte dell’elaborato, mi occupo della progettazione di un itinerario multimediale nella
provincia di Milano, creando un percorso che ha come tappe Villa Burba a Rho, Villa Litta a
Lainate, Villa “la Valera” ad Arese, Villa Arconati a Castellazzo di Bollate. La scelta di questa zona
come banco di prova per l’utilizzo delle nuove tecnologie mobili in campo turistico, è dovuta in
                                                                                                        5 

 
primo luogo alla vicinanza del nuovo polo fieristico di Milano, che ha sede appunto a Rho. Infatti il
turismo che interessa il capoluogo lombardo è prevalentemente di tipo business e, con
l’inaugurazione della nuova Fiera nel 2005, gran parte di questo flusso si è spostato nella zona nord
ovest dell’hinterland.

L‘intento è anche quello di raggiungere obiettivi quali:

     la promozione di luoghi sconosciuti

     l’incontro tra turista e comunità locale

     pubblicizzare attività e business tipici

     riqualificare il territorio.




                                                                                                   6 

 
CAPITOLO 1: DIGITALIZZAZIONE e NUOVI MEDIA 
 

 

Nel 1989 la Fondazione americana Markle dichiarò nel suo Rapporto annuale : ” La convergenza
dei media ha trasformato le comunicazioni […] Con l’odierna ampia disponibilità di nuovi servizi,
cambiano i modi in cui viviamo e lavoriamo, e mutano le nostre percezioni, le nostre convinzioni e
le nostre istituzioni. E’ essenziale che capiamo questi effetti, per poter sviluppare le nostre risorse
elettroniche a beneficio della società”.

La digitalizzazione, la quale ha generato a sua volta la tendenza nota come fenomeno della
convergenza, rappresenta infatti uno dei fenomeni maggiormente caratterizzanti gli ultimi cinquanta
- sessant’anni, tanto da far parlare di rivoluzione digitale, digital revolution, e cultura digitale,
digital culture.

Il fenomeno di digitalizzazione ha portato alla nascita dei cosiddetti New Media, nuovi media,
definiti come l’insieme dei mezzi di comunicazione che utilizzano il linguaggio digitale nella
codifica delle informazioni.

Sono sempre più le tecnologie che si stanno convertendo al digitale: si pensi alla televisione e ai
telefoni cellulari, i libri elettronici ed internet. Aspetto ancor più rilevante è il progressivo
adattamento alle nuove tecnologie che compaiono sul mercato da parte della società: vi è, infatti,
una continua offerta di nuove tecnologie sul mercato con le quali, oggigiorno, interagiamo
abitualmente per esempio rispondendo ad una mail, inviando un sms, ascoltando la musica con
l’mp3 o guardando una partita sul digitale terrestre.




                                                                                                     7 

 
1.1 Dalla comunicazione faccia-a-faccia al digitale

Si parta dalla definizione di medium: con questo termine si intende ogni strumento, artefatto, in
grado di permettere ai soggetti di superare i vincoli della comunicazione faccia-a-faccia, la
situazione interattiva più naturale. Giuseppe Riva nel testo da lui curato “Psicologia dei nuovi
media” delinea tre punti caratterizzanti il tipo di comunicazione faccia-a-faccia:

     Una contiguità spaziotemporale: i diversi soggetti interagenti sono necessariamente presenti
       all’interno dello stesso sistema di riferimento spaziotemporale.
     Una struttura dialogica:        attraverso un flusso comunicativo bidirezionale il soggetto
       ricevente può rispondere al soggetto emittente diventando a sua volta emittente.
     Una molteplicità di canali comunicativi: il soggetto emittente e quello ricevente utilizzano
       nella trasmissione e nell’interpretazione del messaggio differenti canali comunicativi:
       verbale, paralinguistico, extralinguistico e comunicazione cinesica.

I media, definibili come dispositivi di mediazione, rompono i vincoli imposti dal faccia-a-faccia,
l’essere cioè obbligatoriamente contigui sia spazialmente che temporalmente, facilitando il processo
di comunicazione.

I microprocessori che costituiscono il cuore dei nuovi media sono in grado di elaborare
informazioni di tipo binario, con valore compreso tra 0 e 1 bit, ed è per questo                      che
un’informazione, per essere trasmessa, deve essere digitalizzata; questo processo corrisponde, dal
punto di vista tecnologico, alla trasformazione di qualsiasi tipo di comunicazione dal formato
analogico a quello digitale . Meduini [2007] sottolinea che prima dei nuovi media ogni medium era
caratterizzato da una propria tecnologia: acustica ed elettronica per la radio, ottico-acustica ed
elettronica per la televisione, ottico-chimica e meccanica per la fotografia e il cinema, tipografica
per i giornali e i libri. Con i nuovi media abbiamo una sola tecnologia: digitale.

Lo strumento utilizzato per trasformare in formato digitale delle immagini statiche è lo scanner, di
cui ne esistono diversi tipi. L’immagine, appoggiata sul piano di vetro dello scanner, viene
illuminata e “letta” da una testina scorrevole. Vi è una sovrapposizione ideale di una griglia
sull’immagine in grado di leggere il colore che si trova in ogni cella della griglia, il pixel, sulla base
della palette di colori da lui riconosciuta. Lo scanner acquisisce così l’immagine e trasmette al
computer a cui è collegato la serie di 0 e 1, risultato del processo di digitalizzazione. Il computer,
quindi, elabora l’immagine attraverso programmi predisposti.

                                                                                                        8 

 
Ormai vi è la tendenza ad acquisire le immagini direttamente in formato digitale evitando quindi lo
stadio analogico; ad esempio dalla macchina fotografica digitale, che salva direttamente l’immagine
su un supporto quale la scheda di memoria rimovibile.

Per quanto riguarda i testi il metodo più comune per digitalizzarli è la scrittura tramite tastiera. Se si
vuole copiare un intero testo e se la qualità di stampa è buona, lo si copia attraverso scanner
associato a un programma di riconoscimento ottico dei caratteri (OCR, Optical Character
Recognition), programma senza il quale lo scanner non potrebbe riconoscere che l’oggetto che sta
“leggendo” è composto da un testo. Vi è un terzo modo per digitalizzare un testo: leggerlo ad alta
voce al computer. Per far questo necessitano un buon microfono e un programma in grado di
riconoscere le singole lettere e le singole parole.

Per convertire i suoni in formato digitale si utilizza una scheda di acquisizione sonora. Quest’ultima
è in grado di digitalizzare in tempo reale il suono proveniente dal microfono o lo strumento
collegato al computer. L’acquisizione in formato digitale dei suoni può avvenire anche attraverso
registratori digitali, utilizzando la tecnologia DAT (Digital Audio Tape).

Per quanto riguarda i video, la conversione da analogico a digitale avverrà tramite una scheda di
acquisizione video collegata direttamente all’apparato video tradizionale: il televisore, il registratore
o la cinepresa. Si stanno però vendendo sempre più videocamere digitali, attraverso le quali è
possibile acquisire direttamente il video in formato digitale.

La digitalizzazione delinea quindi un contesto di omogeneità in cui, ad esempio, testo verbale e
sequenza musicale o audiovisiva sono tradotti nello stesso tipo di bit. Questa omogeneità costituisce
uno dei fattori che contribuiscono al processo di convergenza dei media, dato che la differenza tra
tipologie di segnali non risulta più pertinente rispetto alla scelta dei canali di trasmissione o dei
supporti di memorizzazione. In altre parole la digitalizzazione rende uguali informazioni
provenienti da canali comunicativi differenti facilitandone l’integrazione: fenomeno questo che
prende il nome di multimedialità. Inoltre vi è una più semplice memorizzazione dell’informazione
poiché questa può essere compressa in modo da occupare meno spazio; il successo di formati di
codifica digitale come il formato audio mp3 e i formati video MPEG4 è legato proprio a questa
possibilità. Altro vantaggio che si presenta con le informazioni digitali è la possibilità di
manipolarle: esse possono essere modificate e, poiché vi è il vantaggio di poterle tradurre in
numeri, possono essere copiate semplicemente utilizzando formule matematiche.


                                                                                                        9 

 
1.2 Le caratteristiche dei nuovi media

Alcune caratteristiche importanti dei nuovi media, conseguenti al processo di digitalizzazione, sono:

     Modularità: la possibilità di scomporre il contenuto di un nuovo medium- un’immagine, un
        suono, un video- in una serie di elementi discreti, i moduli. Ad esempio una pagina web, pur
        presentandosi come un insieme omogeneo, è composta da più elementi modificabili
        singolarmente.
     Interattività: la possibilità di fruire il contenuto dei nuovi media per mezzo della navigazione
        tra una serie di nodi – immagini, suoni o video- collegati tra loro. Ad esempio la possibilità
        di visitare un sito internet e navigare al suo interno attraverso collegamenti ipermediali. Con
        il termine ipermediale ci si riferisce ad ogni contenuto di un nuovo medium collegato e
        recuperato mediante i link, i collegamenti. Si parla invece di ipertesti quando l’informazione
        è esclusivamente di tipo testuale. Ipermedia, invece, include immagini, suoni e animazioni.
     Multimedialità: la compresenza e interazione di più mezzi di comunicazione in uno stesso
        supporto o contesto informativo. Ci si avvale di molti media diversi: immagini in
        movimento, immagini statiche, musica e testo.
     Automazione: la possibilità dei nuovi media di svolgere in modo automatico e invisibile
        all’utente una serie di operazioni sui propri contenuti. Le fotocamere digitali, per esempio,
        correggono automaticamente il livello di luminosità di un’immagine.
     Variabilità: la possibilità di riutilizzare e modificare il contenuto dei nuovi media
        producendo molte versioni diverse dello stesso oggetto. Una fotografia scattata con il
        cellulare la si può modificare ritagliandola o aggiungendo cornici e effetti.

Queste consentono lo sviluppo di applicazioni e di esperienze comunicative totalmente nuove che
comportano di conseguenza il continuo adattamento alle nuove situazioni che si creano da parte
degli utenti.

1.3 L’interfaccia: la possibilità di scegliere

In particolare, grazie alla digitalizzazione, i nuovi media sono caratterizzati da un’interfaccia che si
pone tra l’utente e il medium e determina la capacità di filtrare le informazioni consentendo
all’utente di trovare e fruire ciò a cui è interessato. Essa consiste in una finestra contenente un alto
numero di informazioni tra le quali l’utente può navigare analizzandole e selezionandole;
l’interfaccia rende visibili gli elementi digitali contenuti nel nuovo media e ne facilita l’utilizzo

                                                                                                     10 

 
mediante un’operazione di filtro e di selezione. L’efficacia di un medium si misura in relazione alla
capacità di supportare le azioni e le intenzioni dell’utente. Nel secondo capitolo si vedrà infatti che
la possibilità della scelta da parte del turista è una caratteristica importantissima: i New Media
offrono la capacità di scegliere, scegliere cosa leggere, cosa guardare, cosa ascoltare, scegliere cosa
cercare e cosa scrivere. Questa capacità di scelta e la responsabilità che ne deriva influenza il
concetto stesso di informazione ed il modo in cui questa viene trovata, comunicata, consumata e
diffusa.

Da qui si può intuire come il termine interfaccia sia divenuto ormai una sorta di termine “ombrello”
che definisce il complesso degli strumenti tecnologici che mediano la comunicazione a distanza tra
due o più soggetti. Infatti , come sostiene Fausto Colombo, l’evoluzione dell’interfaccia si colloca
all’intersezione di tre diversi processi:

     Lo sviluppo tecnologico dei media digitali
     L’evoluzione delle dinamiche di consumo delle tecnologie
     Le forme della loro rappresentazione sociale

A tal proposito lo sviluppo della grafica digitale, l’introduzione del mouse e la diffusione del
personal computer dagli anni ottanta, si accompagnano al paradigma della manipolazione. Il
monitor del computer rappresenta la finestra di cui si è parlato prima; esso rappresenta il luogo di
lavoro dentro al quale ci si può muovere. L’interfaccia assume così un ruolo centrale in quanto
rappresenta lo spazio che racchiude un mondo modulabile da parte dell’utente, che deve rispondere
alle necessità dello stesso. Funzione ancor più consolidata con la nascita e lo sviluppo del web che,
a partire dagli anni ’90, introduce il paradigma della navigazione. Si torna quindi al concetto di
interattività: la fruizione del contenuto è lasciata libera all’utente mediante l’interazione.

In ultimo bisogna sottolineare come oggi sia esplosa la touchscreen mania: schermi sempre più
grandi e risoluzioni migliori stanno migliorando la qualità delle nuove tecnologie rendendole
facilmente utilizzabili anche ai meno esperti in materia. iPhone e iPad, nonché tutti gli smartphones
con touchscreen, stanno infatti riscuotendo sempre più successo.

1.4 Internet: lo sviluppo, i vantaggi e il futuro del New Medium principale

Il principale nuovo medium è Internet, nato alla fine degli anni ’60 su iniziativa del dipartimento
della Difesa USA: una rete di computer che potesse continuare a comunicare tra loro anche se una
parte fosse stata danneggiata da malfunzionamenti, siano stati essi casuali o deliberati. Tale rete
                                                                                                    11 

 
prese il nome di ARPAnet ( Advanced Research Agency Network). Presentato nel 1967 da L.
Roberts, il modello di ARPAnet si basava sulle ricerche condotte da P. Baran della Rand
Corporation, il cui compito era quello di costruire un modello di rete in grado di funzionare anche
in caso di guasto o malfunzionamento di uno o più nodi della rete stessa. Infatti, come ARPAnet,
anche internet è priva di un nodo centrale.

E’ possibile identificare tre fasi nello sviluppo di questo medium:

    1   Fase testuale : questa fase è caratterizzata dallo sviluppo di interfacce basate sul testo, i
        media testuali. Vi è la possibilità di comunicare a distanza e di creare comunità virtuali
        svincolate da limiti spaziotemporali. Di questa fase fanno parte la posta elettronica e la chat.
    2   Fase del web: il world-wide-web è l’interfaccia grafica che permette di esplorare in maniera
        ipermediale i contenuti dei server che formano la Rete. E’ consentito l’accesso a
        informazioni specifiche e multimediali all’interno di grandi quantità di dati. Ne fanno parte i
        siti di ricerca, i portali e la messaggistica istantanea.
    3 Fase del web 2.0: attraverso una serie di applicazioni innovative, rese possibili
        dall’emergere di nuovi linguaggi e nuove interfacce, gli utenti possono creare e condividere
        con facilità contenuti multimediali. Ad esempio fanno parte di questa fase i social network e
        i blog.

Vengono create sempre più opportunità per l’utente. Inoltre la possibilità data da internet di trovare
un numero crescente di informazioni ha aumentato la presenza degli utenti facendo emergere nuove
applicazioni. Con il web 2.0 in particolar modo viene data la possibilità di essere inseriti in un
“luogo digitale”, così da poter interagire con gli altri utenti anche per fini commerciali.

La posta elettronica offre vantaggi quali la gratuità del servizio, la velocità della comunicazione ed
è chiaro esempio di come il vincolo spaziotemporale imposto, come suddetto, dalla comunicazione
faccia-a-faccia, venga oltrepassato. Internet inoltre rende disponibili numerosi servizi distribuiti in
siti orientativi, siti informativi, siti comunicativi e siti strumentali e , con l’avvento del web 2.0,
viene offerta la possibilità di creare o condividere propri contenuti, come ad esempio nei blog, di
collaborare con altri utenti e relazionarsi con questi. La possibilità di modificare le informazioni
offerte dai nuovi media, è anche causa dell’aumento di lettori di giornali online: in Italia i primi
giornali online sono comparsi nel 1996. La Repubblica, in particolar modo, ha da subito fruito delle
possibilità concesse dai nuovi strumenti: aggiornamento in tempo reale, integrazione di spazi di e-
commerce, la vendita di spazi pubblicitari ma soprattutto, dal punto di vista dell’offerta informativa,
                                                                                                      12 

 
l’aggiunta di link, documentazioni fotografiche e spazi di interattività. Attraverso i weblog, inseriti
appunto nella versione online delle grandi testate , ad esempio The Guardian e La Repubblica, i
lettori vengono chiamati ad interagire commentando o segnalando delle notizie.

Il portale assume un ruolo essenziale nel web. Esso è definibile come un gruppo di siti che hanno
come obiettivo quello di essere un punto privilegiato di accesso al web svolgendo funzioni di
ricerca, informazione, ricerca commerciale e comunità virtuale. Unisce tutte le funzioni di cui un
utente ha bisogno per soddisfare necessità di ogni tipo, facilitando la navigazione all’interno della
finestra sul mondo digitale. La ricerca è semplificata in quanto vi è una catalogazione di parole
chiave, vi sono scelte editoriali, vengono offerti servizi di compravendita e, inoltre, è agevolata la
comunicazione tra i propri utenti. Un portale deve essere in grado dapprima di attrarre l’interesse
del pubblico generale e , secondariamente, di offrire servizi utili e significativi per il singolo utente.

1.5 La digitalizzazione dei media tradizionali

I nuovi media, caratterizzati dall’elaborazione digitale dell’informazione e di conseguenza dalla
modularità, l’interattività, l’automazione e la variabilità, sono continuamente sottoposti ad un
processo di cambiamento ed evoluzione così come a cambiare e ad evolversi sono i bisogni della
società. L’utente dei nuovi media esige più qualità, più dettagli, rapidità nello scambio di
informazioni e disponibilità di una varietà di informazioni diverse. Si instaura così un rapporto di
fiducia tra lettore e nuovo media, che tenta di avvicinarsi sempre più alle aspettative dell’audience.
Aspetto rilevante della nuova società è la mobilità, conseguenza della crescente dispersione
territoriale dei nuclei familiari e del necessario pendolarismo quotidiano verso il luogo di lavoro.
Vedremo quindi come mezzi fissi, quali il computer o la televisione interattiva, siano stati
incorporati ai telefoni cellulari, accessorio fondamentale per la maggior parte della società. Per
adattarsi quindi ai cambiamenti sociali ecco che il processo di digitalizzazione sta prendendo il
sopravvento sui media tradizionali.

1.5.1 Televisione digitale

Il libro bianco sulla televisione digitale terrestre pubblicato dall’autorità per le garanzie nella
comunicazione sottolinea che “La trasmissione digitale […] rappresenta il passaggio essenziale
verso la convergenza di informatica e telecomunicazioni e consente di trasformare l’apparecchio
televisivo in una piattaforma per lo sviluppo dei servizi interattivi, che si aggiungono così alla
funzione tradizionale di diffusione circolare dei segnali.”

                                                                                                        13 

 
Il cuore della televisione digitale è lo standard di codifica video MPEG nelle sue varie evoluzioni.
MPEG è l’acronimo per Moving Pictures Express Group, un gruppo di ricerca creato all’interno
dell’International Organization for Standardization. Il Moving Pictures Express Group ha preso
vita nel 1988, all’interno del progetto Eureka, finanziato dall’Unione Europea e attivo tra il 1987 e
il 1994. Scopo del gruppo è mettere a punto degli standard per la codifica digitale di contenuti
audiovisivi.

Tuttavia uno standard di codifica video non è sufficiente per realizzare la televisione digitale.
Vanno anche definiti degli standard adeguati per la trasmissione del segnale video. Si possono
elencare diverse tipologie di televisione digitale poiché vengono adottate diverse modalità di
trasmissione:

    1. Mediante internet: IPTV (Internet Protocol Television), WEB TV, P2P TV
    2. Mediante altri media: televisione digitale terrestre (DVB-T), televisione digitale via cavo
       (DVB-C), televisione digitale satellitare (DVB-S), televisione mobile (DVB-H)

Tra i vantaggi che offre la televisione digitale si possono elencare:

     Il miglioramento della qualità di trasmissione: viene offerta una qualità visiva e sonora
       migliore rispetto alla televisione analogica.
     L’aumento del numero di canali disponibili: la possibilità di compressione offerta dalla
       televisione digitale consente di trasmettere da quattro a sei canali per ogni frequenza,
       sistema che prende il nome di multiplex televisivo.
     L’introduzione di modalità di trasmissione e di ricezione del segnale completamente nuove:
       vi è una varietà di formati digitali i quali consentono molteplici possibilità di distribuzione e
       di fruizione di contenuti a differenza della televisione tradizionali.
     La possibilità di interagire con i contenuti trasmessi: poter ottenere informazione ed
       approfondimenti riguardanti il programma scelto ad esempio.
     La possibilità di integrare segnali audiovisivi con altri tipi di contenuti: la possibilità di
       affiancare al programma i commenti testuali ricevuti in tempo reale dagli spettatori.

In Italia la versione più diffusa di televisione digitale è quella satellitare: perché sia visibile bisogna
munirsi di decoder digitale, un’antenna parabolica e , in quanto molti programmi sono in formato
criptato, è richiesto il pagamento di un abbonamento per poter essere visti.



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1.5.2 Telefonia mobile

“Se consideriamo il grande futuro del telefono mobile […] possiamo dire col senno di poi che i più
preveggenti sono stati quegli esperti di comunicazione che si sono concentrati sulla mobilità.” Così
esordiscono Ana Briggs e Peter Burke nel testo “Storia sociale dei media” da loro curato. Con il
termine telefonia mobile si intende infatti l’insieme di tecnologie e servizi che consentono di
telefonare senza usare il cavo telefonico.

Il telefonino, chiamato anche cellulare poiché la copertura telefonica si ottiene suddividendo l’area
di servizio in zone chiamate, appunto, celle, è l’elemento centrale delle tecnologie della telefonia
mobile. Le celle vengono servite da una stazione radio cui il terminale mobile in transito si
connette.

Esistono diversi standard di telefonia mobile digitale: in Italia viene utilizzato lo standard GSM,
Global System for Mobile Communication. Il cuore di questo sistema è la SIM, Subscriber Identity
Module, una smartcard contenente un microprocessore protetto da codice segreto, il PIN. Essa
contiene una serie di dati : numero di telefono, i dati del gestore della telefonia cellulare e l’agenda
con memorizzati i numeri telefonici dei contatti dell’utente. I dati contenuti in essa possono essere
trasferiti su altri strumenti digitali, ad esempio sul computer.

Il GSM ha un limite: la bassa velocità di trasmissione di dati. Per questo motivo è stato creato un
nuovo standard, il GPRS, General Packet-Radio Service. I dati da trasmettere vengono suddivisi in
pacchetti, ognuno dei quali contiene le informazioni sulla propria destinazione. Questa operazione,
che prende il nome di commutazione di pacchetto, permette la divisione delle risorse di rete tra
diversi utenti. Per aumentare le capacità di trasmissione del GSM la Ericsson ha creato l’EDGE, un
nuovo standard di trasmissione con velocità che diventa cinque volte superiore (da 40 kbit/s del
GPRS a 200 kbit/s). L’UMTS, Universal Mobile Telecommunication Standard, lo standard di terza
generazione, utilizza anch’esso la commutazione a pacchetto, ma si differenzia per una maggiore
ampiezza di banda e un interfaccia radio evoluta. La sua velocità di trasmissione infatti è molto alta
e arriva ai 2 Mbit/s sebbene la velocità di trasmissione raggiungibile durante il trasferimento di dati
sia più bassa fermandosi ai 384 kbit/s in condizioni di alta mobilità. Per questo si vuole aumentare
la capacità di trasmissione e per raggiungere tale obiettivo è stato creato l’High Speed
Upload/Dowlink Packet Access (HSUPA/HSDPA), in grado di aumentare la larghezza di banda
nelle reti. Numerose società stanno lavorando per migliorare ulteriormente la trasmissione di dati al
fine di renderla più veloce.
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Sebbene gli SMS, Short Message System, protocollo che consente di ricevere brevi messaggi di
testo, rivestano ancora un ruolo preponderante, il 45 % degli italiani infatti lo utilizza come mezzo
per comunicare, servizi quali gli MMS e nuove applicazioni, come ad esempio fotocamera o
touchscreen integrati, sono sempre più richiesti. E’ inoltre in continua crescita l’utilizzo di telefoni
cellulari in grado di connettersi ad internet; i telefoni cellulari con connessione ad internet e dotati
di tecnologie a banda larga, riflettono l’aspetto della mobilità che caratterizza, come già
evidenziato, la nuova società. La connessione ad internet è possibile grazie alla connessione
wireless, senza filo, sfruttata dalle tecnologie che, appunto come i telefoni cellulari, si servono di
emissioni ad onde. Oltre al Wi-fi, Wireless Fidelity, la telefonia mobile si serve anche del Bluetooth
come mezzo per trasmettere i dati. La tecnologia Bluetooth permette a due o più terminali di
collegarsi fra di loro, oppure di collegare una determinata interfaccia ad un terminale predisposto:
perché venga trasmessa l’informazione, le distanze devono essere modeste.

Tornando alla possibilità di connettersi ad internet, inizialmente si è pensato di creare due standard,
WAP      (Wireless Application Protocol) e I-mode (Information Mode), che permettessero di
visualizzare pagine web realizzate appositamente per il monitor del cellulare. Sempre più cellulari
però sono dotati di sistemi operativi (Symbian, Windows Mobile o Mac Os) e browser (Safari o
Opera Mini) in grado di far visualizzare le pagine web tradizionali. Ma, a causa delle ridotte
dimensioni dell’interfaccia, non è permessa una buona interazione: il successo di iPhone fa intuire
come una buona interfaccia faccia la differenza, rendendo soddisfatto l’utente, facilitato dalla
dimensione dello schermo. Secondo i dati diffusi da Google, il possessore di un iPhone visita il
motore di ricerca dieci volte di più dei possessori di qualsiasi altro telefono.

Tutti i telefoni in commercio sono sostanzialmente piccoli computer con un sistema operativo e
funzionalità di comunicazione. Si tratta quindi di telefoni intelligenti, telefoni smart. Da qui il
termine smartphone: chattare, navigare in rete, scaricare e inviare foto, leggere e-mail, accedere al
proprio conto bancario sono diventate attività gestibili con un unico strumento, ovunque e in
qualsiasi ora della giornata. Il primo smartphone, chiamato Simon, è stato progettato nel 1992 dalla
IBM e commercializzato nel 1993 dalla BellSouth. Oltre alle normali funzioni di telefono,
incorporava calendario, rubrica, orologio, calcolatore, blocco note, e-mail e giochi. Era dotato di
una penna per scrivere direttamente sullo schermo. Nel corso degli anni ci sono state numerose
innovazioni in grado di soddisfare sempre più le esigenze del consumatore: da qui la possibilità di
connessione GSM, GPRS, EDGE, UMTS, HSDPA, HSUPA e l’utilizzo di tecnologie Bluetooth e
Wi-Fi per le comunicazioni con altri dispositivi. Da sottolineare il GPS, Global Positioning System
                                                                                                     16 

 
sistema di posizionamento su base satellitare, a copertura globale e continua, gestito dal
dipartimento della difesa statunitense, integrato negli ultimissimi modelli di smartphone, ad
esempio l’iPhone.

Lo smartphone rappresenta un concentrato di tecnologia che assicura una completa connettività e
l’accesso a un’infinità di servizi online impensabili fino a pochi anni fa. La caratteristica più
interessante degli smartphone è infatti la possibilità di installarvi ulteriori programmi applicativi,
che aggiungono nuove funzionalità. Questi programmi possono essere sviluppati dal produttore
dello smartphone, dallo stesso utilizzatore, o da parti terze. Chiaro esempio di quel fenomeno già
citato che prende il nome di convergenza digitale.

Audio, video, informazione, relazioni sociali: tutto passa oggi attraverso un device di pochi
centimetri che segna l’evoluzione e l’integrazione di due dispositivi che in poco tempo hanno
vissuto una rivoluzione totale. Da un lato il palmare ha ampliato le sue funzioni trasformandosi in
un telefono cellulare in grado di svolgere numerose operazioni; dall’altra il cellulare, che da
semplice telefono ha via via conquistato il campo della multimedialità, un tempo appannaggio di
sistemi più potenti e performanti come i pc. Grazie a una maggiore autonomia delle batterie, il
telefono cellulare ha potuto implementare hardware e software in grado di trasformarlo in una sorta
di ufficio viaggiante: la soluzione ideale per il manager che vuole mantenere un’operatività
pressoché completa, anche durante gli spostamenti di lavoro.

A questo punto aprirei una breve parentesi sulle modifiche apportate ai computer: anch’essi da
portatili sono stati ridotti ulteriormente di dimensione, facilitando quindi lo spostamento. Anche se i
nuovi tablet, iPad primo fra tutti, si rivelano essere molto più funzionali.

Un successo sempre crescente lo ha l’iPhone, che grazie alle numerose funzioni e la possibilità di
interagire, come già visto, attraverso il touchscreen in modo semplice, riesce a soddisfare al meglio
le necessità dell’utente. Uno studio effettuato dalla rinomata J.D. Power and Associates ha rilevato
che gli utenti più soddisfatti del proprio smartphone sono proprio quelli che possiedono un iPhone
(800 su 1000), seguiti dagli utenti Motorola (791 su 1000) e HTC (781 su 1000). 1
                                                            
1
    L’indagine è stata condotta su un campionario di oltre 6500 possessori di smartphones, nel periodo che va da gennaio
a giugno 2010.


 

                                                                                                                     17 

 
Il successo di iPhone sta causando il declino, inevitabilmente, dei concorrenti che di conseguenza
puntano al rinnovo: Nokia, sempre leader mondiale, 36,4% del mercato secondo Gartner, è pronta a
lanciare la nuova versione di Symbian, sistema operativo leader tra gli smartphone con il 46,9% del
mercato, e si è alleata con Intel per dar vita alla piattaforma MeeGo. I canadesi di RIM sviluppano i
loro BlackBerry sulla strada della multimedialità per catturare anche il pubblico extra-aziendale.
Samsung punta sui display Super-Amoled, luminosissimi, e sul nuovo sistema operativo Bada.
Motorola e Sony Ericsson si rilanciano con nuovi potenti smartphones, come al passo stanno Lg,
Htc e Acer che propongono novità a getto continuo. Una buona parte di questi cellulari gira grazie
ad Android, il sistema sviluppato da Google che rappresenta la principale minaccia a Apple. Anche
Microsoft ha saputo stupire presentando la versione 7 del suo Windows Mobile.

1.5.3 Radio digitale

Così come la televisione e il telefono cellulare, anche la radio è sottoposta alla spinta del digitale.
Giuseppe Riva elenca quattro vantaggi che la radio digitale può offrire:

       1. Qualità del suono migliore
       2. La frequenza utilizzata da una radio viene mantenuta costante su tutto il territorio nazionale
       3. Un maggior numero e un migliore sfruttamento delle frequenze disponibili.
       4. La possibilità di trasmettere strisce di dati di vario genere permette l’ampliamento dei servizi
          radiofonici proposti agli ascoltatori che possono ad esempio avere maggiori informazioni su
          cantanti e brani musicali, possono usufruire di giornali elettronici e consultare mappe
          stradali e satellitari.

Non essendoci però uno standard di riferimento condiviso da tutti gli operatori ed essendo i costi
elevati, la radio digitale è un passo indietro rispetto allo sviluppo degli altri media.

    Lo standard di riferimento sarebbe il Digital Audio Broadcasting (DAB), sviluppato a fine anni ’80
dal progetto Eureka, basato sui sistemi di compressione già accennati MPEG mentre il nuovo
standard introdotto, DAB +, non compatibile con lo standard precedente, utilizza il sistema di
compressione MPEG-4. Il ripiego sul satellite come sistema alternativo di trasmissione ha avuto la
meglio, in particolar modo negli Stati Uniti, in quanto vi è stata una dura opposizione agli elevati
costi richiesti agli operatori radiofonici.



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1.5.4 Libri elettronici

Anche conosciuti come e-book, contrazione di Electronic Book, il libro elettronico consiste in
un’opera letteraria monografica pubblicata in forma digitale e consultabile mediante appositi
dispositivi informatici. In realtà la disponibilità di opere in formato digitale non rappresenta una
novità nel mondo dei nuovi media: come evidenzia Fausto Colombo il progetto Gutenberg, il più
noto archivio testuale presente su internet, trova le sue origini nel 1971. Verso la metà degli anni
’80 inoltre, l’editoria elettronica commerciale vede le sue prime pubblicazioni su supporto
elettronico, floppy disk e cd-rom, mentre il lancio dei primi e-book si manifesta verso la fine del
1998. Il libro digitale grazie alle sue potenzialità, versatilità della fruizione, ecologia, riduzione dei
costi di produzione e vendita, si prospetta come strumento ottimale per la consultazione di opere di
riferimento e per la didattica.

La diffusione dell’e-book inizialmente era alquanto limitata. Tra le cause di questo insuccesso vi
sono:

     I prezzi di vendita degli e-book e degli hardware di lettura elevati
     Autonomia limitata a poche ore
     Inesistenza al momento di uno standard di visualizzazione condiviso: Adobe e Microsoft si
        stanno contendendo la supremazia nel settore

Risolto il primo ostacolo, quello dei prezzi, l’e-book sta sempre più diventando parte integrante
dell’industria editoriale. I recenti sviluppi tecnologici infatti hanno permesso di orientarsi verso
modelli di business che garantissero la riduzione dei prezzi dei contenuti editoriali e dei dispositivi
hardware di lettura. Nel corso del 2003 le vendite di libri elettronici a livello internazionale sono
aumentate a più di 8 milioni di euro.

I principali canali di distribuzione sono i grandi rivenditori di libri online, come Amazon, e le stesse
case editrici. Vengono investite grande somme ma lo si fa con l’intento di rimanere a passo con i
tempi sfruttando le nuove tecnologie per rispondere alle nuove attese che si vengono a creare da
parte degli utenti. In particolare per gli autori esordienti, l’e-book rappresenta un ottimo strumento
promozionale; lo stesso per le case editrici che utilizzano internet come mezzo per pubblicizzare le
novità permettendo talvolta la vendita diretta dell’opera.

È importante osservare come la maggior parte degli operatori del settore siano concordi
sull’affermare che la rapida consultazione consentita dagli e-book agevola la fruizione di dizionari o
                                                                                                       19 

 
letteratura per la documentazione tecnica su argomenti scientifici o turistici piuttosto che per la
narrativa e la saggistica leggera, per le quali il medium preferenziale resta e resterà il libro cartaceo.

L'Amazon Kindle, o Kindle è un lettore di libri elettronici commercializzato da Amazon.com.
Inizialmente destinato al mercato statunitense, è stato poi lanciato in tutto il mondo a partire dallo
ottobre 2009, ma solo nella versione in lingua inglese. Amazon è la più grande libreria online al
mondo in lingua inglese, una piattaforma a cui lo strumento ha libero accesso senza necessità di
pagare il traffico dati.

In America si è verificato il sorpasso degli e-book sui libri di carta “Negli ultimi tre mesi, per ogni
100 libri rilegati venduti, Amazon.com ne ha venduti 143 in versione digitale sul lettore Kindle”, ha
reso noto la società, precisando che il dato riguarda soltanto le nuove pubblicazioni. Lo
scavalcamento è stato favorito dalla nuova politica dei prezzi di Kindle: Amazon lo ha abbassato di
recente a 189 dollari per far fronte alla concorrenza con la popolare tavoletta iPad della Apple.
Infatti quest’ultima è in grado di svolgere, tra le altre, la funzione di lettore di libri elettronici.

La prima piattaforma italiana dedicata esclusivamente alla distribuzione degli e-book è Edigita,
promosso da tre tra i maggiori gruppi editoriali italiani, Feltrinelli, Messaggerie Italiane con Gems e
Rcs Libri, che insieme raggruppano oltre quaranta sigle editoriali. Il progetto è mettere gli editori
italiani in condizione di offrire le proprie edizioni anche in formato e-book attraverso i più popolari
device presenti e futuri (Kindle, Ipad ecc.), agendo come fornitore di servizi sia per le librerie
online (ibs.it, LibreriaRizzoli.it e laFeltrinelli.it in primo luogo) che per i siti di e-commerce
stranieri (come Amazon.com o iBooks.com). Edigita prevede che il mercato italiano possa
raggiungere almeno i 60-70 milioni di euro nel 2015 con una quota non inferiore al 4-5%.
Mondadori e Telecom hanno lanciato il portale Biblet Store. Vengono proposti milleduecento titoli
Mondadori, Einaudi, Sperling & Kupfer e Piemme, quattrocento dei quali sono novità. Biblet Store
venderà presto online anche i lettori infatti tra qualche mese saranno in commercio gli eReader
targati Telecom e Olivetti. I libri venduti su Biblet Store saranno tutti in formato ePub e PDF, cioè
scaricabili e leggibili su ogni tipo di tavoletta o lettore, oltre che sul computer, con il software
gratuito Adobe Digital Editions. Gli eBook saranno protetti da un sistema Digital Rights
Management (DRM), a tutela dei i diritti degli autori. 2



                                                            
2
    Il lancio di Edigita è avvenuto il 18 ottobre 2010; il lancio di Biblet Store l’8 ottobre 2010

                                                                                                          20 

 
1.6 iPhone e iPad: tutto in un solo strumento.

Nel giugno del 2007 il capo esecutivo della Apple, Steven P. Jobes, introdusse l’iPhone, affermando
«Questo è il telefono che ha cambiato il telefono per sempre». L'iPhone è quad-band e utilizza
tecnologie GSM EDGE, ma è dotato anche di connettività Wi-Fi e bluetooth. Le funzionalità
relative alla telefonia sono quelle classiche di uno smartphone, e comprendono anche la possibilità
di effettuare un'audioconferenza unendo più telefonate; durante la presentazione del prodotto, Steve
Jobs ha utilizzato una conferenza a tre, ma il telefono supporta fino a 5 partecipanti, lasciando
comunque disponibile una seconda linea per le chiamate in entrata. Le funzioni di palmare
comprendono il multitasking, animazioni e multimedialità, schermo tattile evoluto, denominato
dalla stessa Apple Inc. Multi-touch, ampia connettività, navigazione Web mediante browser Safari,
sincronizzazione con il computer, sia sistemi Windows che Mac, tramite iTunes con il connettore
dock utilizzato dagli iPod, lettura dei file di testo, documenti in formato PDF, RTF solo on-line,
Microsoft Office, iWork, immagini e filmati allegati alle e-mail o collegati a una pagina web.

Le funzioni del dispositivo, a parte alcune svolte ancora attraverso i tasti, sono accessibili mediate il
Multi-touch, che occupa tutto il lato frontale del dispositivo e non necessita di pennino ma si
utilizza direttamente con le dita e permette di gestire il tocco di più dita contemporaneamente.
Questa caratteristica permette di implementare le cosiddette gesture, ovvero combinazioni di gesti,
movimenti di più dita, che permettono di controllare l'interfaccia del dispositivo.

Grazie al modulo A-GPS integrato, consente il geotagging delle foto, ovvero la possibilità di
salvare informazioni quali latitudine e longitudine del luogo in cui è stata scattata la foto.

iPhone OS, una versione leggera del sistema operativo Mac OS X, mediante touchscreen, permette
di svolgere attività quali, ad esempio, vedere video di YouTube.

Fra le applicazioni native presenti, oltre quelle necessarie alla riproduzione audio/video e alle
funzionalità telefoniche, ci sono naturalmente quelle che permettono di accedere alle funzionalità di
agenda, calendario, calcolatrice, blocco note, bussola, foto e videocamera e impostazioni, più un
client di posta elettronica che utilizza protocolli IMAP e POP3 mediante il quale si gestisce anche
un servizio di segreteria telefonica via e-mail, Visualvoicemail. Il browser derivato da Safari per la
navigazione web permette di accedere rapidamente a Google Maps, oltre a due applicazioni che
permettono di avere in tempo reale le quotazioni della borsa e le previsioni meteo.

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Tre anni dopo compare sul mercato l’iPhone 4, presentato ufficialmente il 7 giugno 2010 al
WWDC, il quale offre una qualità e nitidezza di immagine altissime, grazie al numero di pixel
quattro volte superiore ai modelli di iPhone precedenti. Il numero di pixel per pollice è stato
aumento a 326, con risoluzione del display 960×640 pixel, contrasto 400:1 e tecnologia IPS che
garantisce colori più nitidi e profondi, con un angolo di visualizzazione più ampio. I dettagli delle
immagini sono quindi precisi e nitidi. Aspetto questo che va a sommarsi alle qualità che concorrono
a consolidare questa nuova tecnologia come protagonista nella scena di numerosi settori, in
particolare, come mostrerò nel corso del secondo capitolo, nel settore turistico.

Sempre nel 2010, presentato il 27 gennaio, compare sul mercato il prodotto Apple che sta
rivoluzionando il mondo digitale: si parla della tavoletta iPad. Cinquemilioni di tablet venduti nel
primo semestre del 2010, trentacinquemilioni di download in due mesi dallo store di Apple, il
negozio online. Questi dati fanno intuire il successo immediato della tavoletta prodotta da Apple.
Cifre destinate a crescere, non solo per le vendite super del tablet e delle sue applicazioni software
molte delle quali gratuite, dalla qualità della risoluzione e dalla facilità di utilizzo, come per
l' iPhone, ma anche per il mercato degli accessori. L' iPad è infatti uno strumento modulare, ovvero
può essere arricchito e plasmato dai più disparati accessori. Come sistemi per guardare la tv
digitale in viaggio, collegare lettori di dvd e blue-ray, connettere via bluetooth la tavoletta a volanti
o cloche per giocare. Per quanto riguarda i sistemi di scrittura è stato prodotto           Apple iPad
Keyboard Dock, una dock station con tastiera incorporata che trasforma la tavoletta in un sistema di
scrittura avanzato. Basta collegare l' iPad al connettore posteriore della dock e si ha la sensazione di
lavorare con un computer con una vera tastiera, più veloce, precisa e completa di quella virtuale del
sistema. È già sul mercato Camera Connection Kit, un piccolo adattatore fotografico per importare
le immagini e i video da una videocamera digitale sia con il connettore Usb sia direttamente da una
scheda di memoria del tipo Sd Card. È utile durante i viaggi per guardare le foto, selezionare le
migliori e magari memorizzarle su Internet o spedirle via mail.




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1.7 E-display a impatto zero

“L' e-display a colori che funziona a energia zero”: così recita il titolo di un articolo de Il Corriere
della Sera del 12 ottobre 2010. Negli Stati Uniti è stato sviluppato nel corso di 7 anni uno schermo a
colori e ad alta risoluzione paragonabile allo schermo dell’iPad e dai consumi più bassi rispetto a
Kindle. Vi è la possibilità di processare le informazioni in modo veloce, dimostrato dalla rapidità
dello scorrimento delle foto, senza consumo di batteria: l’e-display funziona ad energia zero.
Caratteristica questa in grado di rivoluzionare il mondo dei tablet e degli smartphones. Altro
vantaggio dato dall’e-display è la possibilità di leggere senza problemi sotto al sole, così come
accade con gli schermi retroilluminati.




                                                    

                                                    

                                                    

                                                    

                                                    

                                                    

                                                    

                                                    

                                                    

                                                    

                                                    

                                                    

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CAPITOLO 2: NUOVE TECNOLOGIE E TURISMO 
 




La prima parte della tesi evidenzia alcuni tra i più importanti cambiamenti apportati al mondo dei
media negli ultimi anni, cambiamenti avvenuti soprattutto con la diffusione continua di nuove
tecnologie in grado di migliorare numerose funzioni di base dei media stessi. Tali sviluppi sono nati
dalla necessità di appagare i bisogni dei consumatori che richiedono più qualità, più rapidità nello
scambio di informazioni e la possibilità di usufruire dei servizi anche in movimento; qualità
migliorata grazie alla varietà di informazioni che i nuovi media mettono a disposizione degli utenti,
i quali a loro volta selezionano ciò a cui realmente interessati o qualsiasi cosa che venga reputata
essere in grado di soddisfare i bisogni dello stesso utente; le informazioni vengono scambiate in
modo sempre più rapido e, come nel caso della messaggistica istantanea, in modo gratuito.

Come sottolineato più volte nel primo capitolo, oggi ci troviamo in una società che è mobile: si
pensi al fenomeno del pendolarismo. Per questo motivo la digitalizzazione ha investito anche media
quali il telefono cellulare o il libro elettronico. Mezzi questi che vengono sempre più adottati nel
settore turistico: la mobilità è infatti di significativa rilevanza nel concetto stesso di turismo.

Mi accingo quindi a descrivere strumenti e applicazioni che vengono sempre più utilizzate nel
settore turistico. Inoltre le nuove tecnologie risultano essere il mezzo migliore per i turisti che
ripiegano al “turismo fai-da-te”. Nelle nuove frontiere del turismo fai-da-te i turisti creano
autonomamente i propri percorsi usando le mappe rintracciabili su Internet, basando la scelta
talvolta sul giudizio che altri utenti hanno espresso nei commenti da loro inseriti. Smartphones e
Internet assemblati creano uno strumento che si sta rivelando essere un accessorio sempre più di
fondamentale importanza nell’equipaggiamento di un turista!




                                                                                                      24 

 
2.1 Internet: il turismo fai-da-te.

Internet è il principale nuovo medium e offre opportunità che vengono sfruttate anche nel settore
turistico. In rete, infatti, si trovano tutte le informazioni sulle destinazioni, sui diversi servizi offerti
come trasporti, ristoranti, autonoleggio, alberghi e via dicendo, nonché la possibilità di prenotare
on-line i servizi appena elencati e richiedere assistenza via mail.

In particolare da una ricerca effettuata nel febbraio del 2010 da Hitwise3, società che offre
monitoraggio e analisi gestendo un portafoglio di oltre 100.000 clienti in 65 paesi del mondo, viene
mostrato come dall’analisi dei flussi di traffico online legati al turismo sempre più crescente è la
fruizione delle mappe e delle informazioni stradali e geografiche.

Per quanto concerne il mercato americano, sul quale si è concentrata la ricerca da parte di Hitwise,
all'interno della Top 20 dei Most Visited Travel related Web sites , i siti più visitati di argomento
viaggi, le mappe e gli strumenti che contengono informazioni stradali occupano quattro importanti
posizioni. Google Maps (1°), MapQuest (2°), Yahoo! Maps (8°) e Bing Maps (11°) si trovano a
competere con gli altri giganti del settore.

                                              1 Top 20 dei "Most Visited Travel related Web sites ", Hitwise 




                                                            
3
  Hitwise effettua il suo monitoraggio su circa 1 milione di siti unici su base giornaliera, includendo i sub-domini dei
più grandi 

                                                                                                                           25 

 
Nella classifica ci sono siti di booking online, guide e pubblicazioni, agenzie di viaggio, tour
operator, informazioni legate ai trasporti pubblici, ma anche particolari destinazioni e resort.

Nelle prime venti posizioni troviamo Expedia, Southwest Airlines, Travelocity, Priceline,
TripAdvisor, Orbitz, Delta Air Lines, Cheapoair e molti altri.

La raccolta di dati prevede la categorizzazione dei siti sulla base dell'argomento che trattano e dei
loro contenuti, la propensione al mercato e la collocazione all'interno di un contesto di forte
competitività e concorrenza.

Per quanto riguarda i siti che offrono mappe stradali e itinerari, Google Maps et similia, pur non
essendo stati previsti come strumenti per effettuare le prenotazioni online, dispongono di una
pluralità di servizi aggiuntivi legati al mondo dei viaggi, come il geotagging e tutto ciò che permette
di trovare informazioni di interesse storico-culturale o commerciale attraverso l'esplorazione
spaziale. E’ importante per una struttura ricettiva essere ben visibile e capace di sfruttare un mezzo
come                                           Google                                              Maps.
L’industria dei viaggi online durante il periodo analizzato da Hitwise, che risale a febbraio 2010,
ha ricevuto una media del 38,78% del traffico direttamente dai motori di ricerca.
Le keywords più gettonate sui search engine americani sono:

    1. mapquest 2.98%
    2. mapquest driving directions 1.52%
    3. google maps 1.17%
    4. maps 0.87%
    5. southwest airlines 0.82%
    6. google earth 0.58%
    7. map quest 0.58%
    8. expedia 0.49%
    9. cheap flights 0.48%
    10. travelocity 0.47%

Questi risultati dimostrano come la tendenza a progettare le proprie vacanze autonomamente stia
crescendo. Come in America così in Europa. A confermarlo vi è, tra gli altri, un articolo apparso tra
le pagine del quotidiano americano The New York Times il 2 aprile 2005. “More Europeans go


                                                                                                      26 

 
online for vacation”4, questo il titolo scelto dal giornalista Kevin O’Brien. Dall’articolo risulta che
nel febbraio dello stesso anno il sito più visitato, sempre parlando in ambiti turistici, sia stato
Expedia. Inoltre                       Simon Breakwell , capo esecutivo della IAC’s European travel               division
intervistato da O’Brien, fa intuire come il turismo online già cinque anni fa si stava continuamente
sviluppando. Egli afferma “Online tourism is definitely the future. In 10 to 15 years, there will be
almost nobody who doesn't book their travel over the Internet." 5

Le previsioni di Simon Breakwall si stanno effettivamente verificando, a partire dalle numerose
prenotazioni online per voli, alberghi e via dicendo. Più scelta per un target allargato e quindi in
grado di soddisfare bisogni differenti convince sempre più persone ad utilizzare Internet come
mezzo per informarsi per poi organizzare e prenotare le proprie vacanze.

Sempre prendendo in esame l’Europa dal 2010 al 2012, la crescita del segmento online continuerà a
tassi di circa l`11,4% per raggiungere un valore di circa 91 miliardi di euro, mentre l`offline
continuerà la discesa con tassi negativi del 3,9%, 1,2% e 1,6% e assestarsi su circa 182 miliardi di
euro nel 2012. Questi sono i primi dati della ricerca di Simon Carkeek, direttore esecutivo di
Eyefortravel, istituto di ricerca inglese, specializzato in Travel Intelligence.

La Stampa il 18 novembre 2009 prende in esame la situazione del Belpaese, mettendola a confronto
con quella relativa agli altri stati europei :“ La Gran Bretagna è di gran lunga il primo mercato
europeo per l`online, con un 29,6% del totale, seguito dalla Germania, con un 18,2% e dalla
Francia, con un 14,4%. L`Italia rappresenta il 5,4%, una percentuale ancora ridotta rispetto ai key
market, ma con tassi di crescita stimati intorno al 13,9% rispetto all`11,4% del totale Europa”

Inoltre, ricollegandoci al concetto di mobilità più volte citato, il quotidiano aggiunge :”[…]c`è un
fattore che può rappresentare la chiave di volta nell`espansione del turismo online in Italia: grazie
all`altissima diffusione dei mobile device e alla disponibilità della banda larga, la crescita
dell`online                  business                 potrebbe   "saltare"   direttamente   dal   pc   al      telefonino.
Infatti nel 2008, l`abitudine di navigare in Internet dal cellulare è cresciuta del 56,7% e in
particolare l`utilizzo di servizi web o sms per il turismo è cresciuto del 54,2%. “.

                                                            
4
     “Sempre più europei  ripiegano ad internet per decidere le vacanze.” 
5
  “Il turismo online è definitivamente il futuro. Tra 10 o 15 anni non ci  sarà più nessuno che organizzerà i suoi viaggi se 
non su Internet” 

                                                                                                                         27 

 
Sono infatti sempre più i produttori di smartphones che migliorano la qualità dei loro prodotti
aggiungendo applicazioni utili a fini turistici. La società Deloitte Consulting prevede che nel 2010
si venderanno 400 milioni di smartphones, arrivando a uno storico sorpasso sui personal computer.
Un boom segnato soprattutto dalla possibilità di accedere ai servizi Internet in mobilità. Alberto
Donato, Partner di Deloitte e Responsabile del settore Telecommunications, ha dichiarato per il
Corriere della Sera: «Entro fine anno la funzionalità di ricerca mobile sarà una della cinque
applicazioni più usate, insieme a chiamate, sms, agenda e navigazione». Insomma, si effettueranno
ricerche su Google più con il telefonino che con il computer, grazie anche agli abbonamenti “flat”
per cellulari sempre più diffusi; con il termine flat si intende una connessione ad Internet con la
particolarità che il costo del collegamento non è calcolato in base al tempo di connessione, ma in
base ad un canone mensile predeterminato .

Sono due le tendenze principali nel mondo degli smartphone. Da una parte, abbiamo apparecchi
sempre più vicini ai computer, per potenza e applicazioni utilizzabili. Dall'altra, al contrario di
quanto succedeva negli anni Novanta, gli schermi diventano sempre più grandi e i terminali sono
sempre meno “tascabili”.

2.2 Il turismo mobile

La possibilità di portare Internet sempre con sé è la caratteristica che maggiormente ha portato
numerosi smartphones, ad essere utilizzati anche nel settore turistico. Come il boom iniziale di
Internet ha cambiato il modo in cui i turisti effettuano prenotazioni negli hotel, acquistano servizi,
creano itinerari, rimangono in contatto con gli amici, così questa nuova estensione del web
provvederà agli stessi scopi. Il turismo diventa sempre meno “cartaceo” e sempre più digitale.
Il progressivo passaggio dal turismo “analogico” a quello “digitale” è stato spinto dagli stessi tour
operator, dagli editori di guide e perfino dalle compagnie aeree, che hanno iniziato a produrre e
distribuire tutta una serie di informazioni e utilità, dedicate al viaggiatore, accessibili da lettore
Mp3, tramite Podcasting, da Pda o cellulare, spesso sfruttando Internet. Questo ha permesso loro di
stare al passo coi tempi e personalizzare i servizi offerti in base alle caratteristiche e alle esigenze di
ciascun soggetto che si stanno via via modificando: come specificato precedentemente, rapidità,
maggiore qualità e più dettagli vengono sempre più richiesti da parte dall’utente, in questo caso dal
turista, e Internet è il media che meglio degli altri può garantire il soddisfacimento completo da tutti
i punti di vista.


                                                                                                        28 

 
Con poche e semplici mosse è possibile scaricare itinerari predefiniti o la mappa del luogo
interessato per seguirli direttamente dal proprio dispositivo wireless; mobilità ancora maggiore è
consentita dagli apparecchi dotati di sistemi di navigazione Gps, in grado di calcolare in tempo reale
qualsiasi itinerario pedonale o automobilistico, fornendo inoltre informazioni quali la distanza dal
prossimo distributore di carburante, le postazioni degli autovelox, la recensione di un ristorante
segnalato dalle principali guide internazionali o l'ubicazione di un museo. E proprio lungo le vie
delle città d'arte e all'interno dei musei la tecnologia mobile torna a rivelarsi di grande utilità per il
turista senza filo, che sempre attraverso podcasting e altri programmi scaricati sul proprio
dispositivo ha la possibilità di ascoltare la storia di luoghi, fatti e persone. Ecco quindi il sorpasso
dell’audioguida tradizionale con l’incorporamento di questa nei nuovi dispositivi mobili.

Chi volesse approfondire la propria conoscenza di Venezia per esempio, potrebbe rivolgersi
all'indirizzo del progetto sperimentale History Unwired del MIT Massachusetts Institute of
Technology e approfittare della guida multimediale dedicata al sestiere di Castello, lungo le cui
calli sono stati collocati degli hotspot Bluetooth: così, chiunque disponga di smartphone o palmare
dotati della tecnologia Bluetooth potrà ottenere informazioni di vario tipo, utilità, storia, folklore,
descrizioni di quadri e sculture e via dicendo, relativamente a quella specifica zona, proprio mentre
la sta visitando.


2.3 Gli obiettivi da raggiungere


Non solo i contenuti multimediali potranno essere veicolati attraverso tecnologie mobili, ma
l’informazione potrà essere filtrata per la localizzazione dell’utente. “Dove si trova il ristorante più
vicino?”, “A quale palazzo mi trovo di fronte?”: a queste domande si potrà ricevere risposta
immediata attraverso le tecnologie mobili. Il promotore turistico deve infatti progettare possibili
applicazioni cercando di riflettere su come queste tecnologie possano essere usate per promuovere
alcuni comportamenti desiderati da parte del turista, come ad esempio:
     Sviluppare le applicazioni in modo tale da influenzare l’escursionista a fermarsi una notte in
        più nella zona.
     Promuovere itinerari meno conosciuti, per esempio nella provincia di Milano.
     Pubblicizzare attività e business tipici; alberghi, ristoranti, boutique.
     Avvicinare il turista al cittadino locale, rendendo possibile, attraverso la rete, uno scambio di
        conoscenze di interesse comune.

                                                                                                       29 

 
 Riqualificare il territorio.


2.4 Tutte le guide in un solo media


In un solo strumento convergono numerose informazioni riguardanti:
     Trasporto: orari,     tariffe, linee ed eventualmente la presenza di shuttle che effettuano
       collegamenti con l’aeroporto. Notizie utili anche per i locali.
     Eventi collaterali: voler vivere appieno il luogo visitato. Non c’è modo migliore per avere
       informazioni aggiornate e precise se non attraverso Internet. È inoltre possibile filtrare la
       ricerca a seconda del tipo di evento che si sta ricercando: musicale, mostra d’arte,
       fotografia…
     Itinerari: come più volte evidenziato, la mappa sul proprio cellulare è di enorme utilità. È
       precisa ed è possibile consultarla in modo più semplice rispetto alla cartina tradizionale. È
       infatti possibile vedere la propria posizione sulla mappa stessa.
     Lingua: su molti smartphones è già installato il dizionario, altrimenti vi è la possibilità di
       aggiungerlo come applicazione. In ambito turistico è molto importante: più rapido da
       consultare e sicuramente meno ingombrante!
     Ricordi: la fotocamera è ormai una prerogativa di numerosi mobile device. Foto, video,
       anche in HD, come nel caso dell’iPhone 4, potranno essere scattate con un unico strumento
       e, se lo si desidera, caricate su social networks.
     Luoghi “sconosciuti”: come verrà illustrato nella terza parte, la provincia di Milano, per
       esempio, è ricca di possibili risorse turistiche non sfruttate. Attraverso il proprio smartphone
       o libro elettronico vi è la possibilità di conoscere luoghi caratteristici e, servendosi della
       propria mappa digitale, vi è l’opportunità di creare un itinerario che conduca al posto
       desiderato.
     Acquisto online: i biglietti di musei, trasporti, alloggi direttamente acquistabili nel momento
       in cui se ne ha bisogno. Evitando talvolta code, come nel caso del museo, quindi
       invogliando ancor di più il turista ad effettuare la visita.
     Interagire con la comunità virtuale: i social networks, già citati, hanno un ruolo
       importantissimo nel settore turistico. Si tratta infatti di un luogo dove confrontare i pareri,
       vedere le foto o i video altrui e caricare i propri. Farsi dare consigli su luoghi già visitati o
       sconsigliarne di altri. Dal punto di vista delle strutture ricettive, su siti predisposti, è
       possibile mettere foto e descrizioni e consentire ai clienti di commentare: questo può
                                                                                                     30 

 
rappresentare sia vantaggi che svantaggi dal momento che i pareri possono risultare essere
       sia positivi che negativi.
     Selezionare l’informazione: come spiegato nel primo capitolo, le nuove tecnologie
       permettono di interagire con il media, filtrando le informazioni e selezionando quelle
       necessarie. Si evita così perdita di tempo e nervosismo.


2.5 Strumenti necessari e il Qr : una “risposta rapida” alle richieste del turista


Smartphones, computer portatili, oggi anche di dimensioni ridotte, audio guide e libri elettronici
sono gli strumenti che meglio svolgono le funzioni sopra elencate. In particolar modo, come
evidenziato, lo smartphone. L’iPhone per esempio è in grado di contenere tutte le funzioni dei
quattro strumenti elencati. È maneggevole e semplice da usare: perfetto come strumento di viaggio!
Rete wireless, GPS, bluetooth, infrarossi rappresentano le tecnologie di trasmissione dati.

Sempre più utilizzato è anche il Qr, quick response, l’erede del codice a barre [figura 1]. Il Qr è una
sorta di trait d’union tra il mondo cartaceo e quello multimediale di Internet. Una porta d’accesso a
contenuti aggiuntivi che per la loro natura digitale non troverebbero spazio sulla carta e che invece
arrivano, via web, direttamente sullo schermo del telefonino. Se si inquadra con l’obiettivo del
cellulare il codice Qr sul display vengono proiettati video e pagine internet preparate ad hoc per
approfondire l’argomento a cui è legato.




                                                                                       Figura 1 QR Code 

In Giappone, patria della corporation Denso-Wave che lo ha inventato, il codice Qr è approdato
praticamente ovunque: se ne vedono gigantesche riproduzioni sulle facciate dei grattacieli,
compaiono sui prodotti al supermercato e al posto della foto sulle lapidi al cimitero. Se si compra un


                                                                                                    31 

 
cheeseburger al McDonald’s di Tokyo, sulla carta che lo avvolge si può inquadrare il codice Qr che
svela quante sono le calorie e quali gli ingredienti del panino che si sta per addentare.

A Londra i grandi magazzini Harrods ne hanno affisso uno di 3 metri sulla facciata, si trovano sulle
pubblicità in metropolitana, ma anche sui muri di Camden Town e Soho dove vengono affissi
volantini che riportano codici Qr con le indicazioni per feste underground.

Il codice Qr può contenere fino a 4.296 caratteri di testo. Non sempre conduce, quindi, a un video o
a una pagina web. Sul display del cellulare compaiono, talvolta, solo una serie di informazioni
testuali. Per questo molte aziende come l’americana Google hanno cominciato a stamparlo sui
biglietti da visita dei dipendenti; basta un clic con il telefonino per memorizzare tutte le
informazioni nella rubrica del cellulare e anche in quella del computer. Dove questo codice è già
diventato di uso comune, come in Svezia e Danimarca, lo si trova in vetrina accanto ai prezzi.

Le prime a cogliere l’opportunità offerta da questo codice sono state le multinazionali: l’Ikea, per
esempio, negli Stati Uniti lo pubblica sui volantini pubblicitari e chi lo fotografa ottiene un coupon
di sconto. La Pepsi, in Danimarca, ha stampato il Qr code sulle lattine e chi lo inquadra ottiene una
bibita gratis e le informazioni sui concerti che Pepsi sponsorizza a Copenaghen.

È quindi evidente come possa essere utilizzato anche a fine turistico: in tal senso la Ibm, per il
Comune di Venezia, ha disseminato i codici Qr sui monumenti della città e con un clic del
cellulare i turisti possono sapere dove si trovano e che monumento stanno ammirando.

Rapidità ancora una volta garantita con l’utilizzo delle nuove tecnologie.

2.6 L’audio guida per smartphone

Passeggiare per la città e ascoltare la storia tramite auricolari interagendo con l’ambiente
circostante: questo l’obiettivo, raggiunto, di Soundwalk.

Creato a New York da Stephan Crasneanscki agli inizi del 2000, Soundwalk si occupa della
creazione di audio guide di diverse città da utilizzare su iPod, iPhone e iPod Touch. Utilizzando e
plasmando i suoni, assicura un senso di partecipazione alla realtà che si sta visitando, catapultando
il turista anche nel passato. Creando un viaggio nella storia, Soundwalk porta il visitatore a scoprire
luoghi “nascosti” all’interno della città.

                                                                                                    32 

 
Partendo dalla creazione dell’audio guida per New York, la squadra di Stephan Crazneanscki ha
prodotto audio guide anche per Parigi, Londra, Ibiza, Berlino, Beijing, Hong Kong ,Shangai e
Varanasi. La prima audio guida per New York è stata creata su Cd, ma anche Soundtrack si è
adeguata ai cambiamenti creando dapprima le guide MP3 scaricabili dal sito Soundwalk.com,
secondariamente le applicazioni per iPhone e iPod, come nel caso di Parigi nel 2009. I tour durano
un’ora e la voce narrante è di attrici o personaggi famosi originari della città descritta: per Beijing
l’attrice Gong Li, per Hong Kong l’attrice Shu Qi, per Shangai l’attrice Joan Chen. A guidare per le
strade di Ibiza sarà invece Paz Vega, mentre Florence Loiret-Caille, Isild Le Besco, Helene
Fillieres, Lou Doillon, Virginie Ledoyen, Jean Reno guideranno per le strade di Parigi, musei
compresi. Altra curiosità riguardante Soundwalk, è la collaborazione di questa con Puma e Adidas
nella creazione di itinerari da percorrere correndo: una visita alternativa della città! Un modo di
vivere la città alternativo e divertente. Così come grande successo riscuotono i tour a tema
sviluppati per New York: Hip-Hop Walk, nel Bronx accompagnati dalla voce di Jazzy Jay, e il
Baseball Walk, nello Yankee Stadium con la voce di Tony Morante sono due esempi.

Ancora itinerari americani a disposizione del giramondo tecnologico su Talkingstreet.com , dove le
audio-guide di alcune città americane sono raccontate dalle voci di personaggi celebri: chi volesse
recarsi a Boston sarebbe infatti accompagnato dalla descrizione del luogo narrata dal cantante degli
Aerosmith, Steven Tyler, mentre l'attrice di Alien Sigourney Weaver, fa da cicerone ai turisti in
visita a New York.

Due esempi quelli appena citati che fanno intuire come i nuovi media interagiscano tra loro al fine
di creare un prodotto nato dalla creatività e l’innovazione che soddisfi appieno l’utente, dando
talvolta più di quanto si aspetterebbe.

2.7 Le guide cartacee diventano digitali: Lonely Planet

La compagnia aerea di Richard Branson, la Virgin Atlantic, ha pensato bene di mettere a
disposizione dei viaggiatori un catalogo di podcast che forniscano informazioni su una grandissima
varietà di destinazioni turistiche, aiutando il cliente a pianificare al meglio le proprie vacanze e a
gestire in modo ottimale il tempo da dedicare alle escursioni. Anche la Lonely Planet, una tra le più
autorevoli guide di tutto il mondo, nonostante rifiuti categoricamente l'idea che un giorno i suoi libri
possano passare di moda ed essere definitivamente sostituiti da un cicerone digitale, ha comunque
messo a disposizione dei suoi lettori dei podcast gratuiti a complemento delle informazioni cartacee.

                                                                                                     33 

 
Inoltre da agosto 2010 la Lonely Planet è disponibile in formato e-book: Italia, Spagna, Francia,
Gran Bretagna e Irlanda i primi Paesi a poter essere esplorati per via digitale. Ogni guida contiene
oltre trecento link e può essere acquistata sull'iBookstores di Apple.

Specificamente pensata per l'iPad, la Lonely Planet digitale può essere consultata anche sugli
iPhone con sistema operativo iOS 4.0. Dopo i primi cinque titoli elettronici, toccherà anche a
Giappone, Thailandia e Australia. Secondo John Boris, vicepresidente esecutivo del gruppo, le
guide in formato e-book consentiranno ai lettori di programmare le loro vacanze, inserendo al
contempo segnalibri, prendendo appunti e selezionando punti d'interesse: «E' per chiunque voglia
raggiungere il cuore di una località e scovare tutti i luoghi imperdibili […] Rispondiamo alla nostra
missione di sempre di pubblicare una guida il più perfetta possibile. E la tecnologia è un grande
alleato».

2.8 Dalla carta all’iPad: le scelte di Touring Editore

Il navigatore satellitare è sempre stato di grande aiuto e con i recenti sviluppi si sta rivelando essere
utile per fini turistici. Esso è diventato, come le altre tecnologie mobili, uno strumento molto
utilizzato dai turisti e la tendenza al turismo fai-da-te incrementa senza dubbio questa evoluzione.
Ecco infatti che dalla collaborazione tra AvMap, azienda italiana nel settore GPS, e Touring Editore
il navigatore diventa anche guida turistica multimediale. L’AvMap G6 Touring è infatti un
navigatore satellitare per auto e una guida multimediale portatile: contiene informazioni su tragitti
turistici, luoghi di ristoro e luoghi di pernottamento e presenta all’utente circa 6 mila convenzioni
con alberghi, esercizi commerciali e ristoranti dedicate ai soci Touring Club. Touring Editore ha
fornito circa 20.000 punti di interesse da aggiungere ai 318 mila già presenti nel database di
AvMap. Il navigatore-guida è in grado di fornire informazioni e immagini dei punti di interesse
turistico, nome, descrizione, tipologia, classificazione, indirizzo, mail, sito web, modalità di visita e
di pagamento, facilitazioni e servizi accessori, ed è in grado di guidare l’utente nelle proprie visite,
suggerendo itinerari turistici e fornendone dettagli relativi a lunghezza del percorso e a tappe
effettuabili. Grazie alla tecnologia di sintesi vocale “text-to-spech” della Loquendo, il G6 Touring,
è in grado anche di fornire all’utente una lettura vocale delle descrizioni presenti.
Inoltre Touring Editore ha scelto la trentesima edizione della Borsa Internazionale del Turismo per
presentare tre novità in ambito multimediale: le guide per iPhone, su Kindle e il nuovo sito internet
www.touringclub.com. Dopo le audio guide e i navigatori satellitari ecco dunque la prima guida
Touring per iPhone: è Roma a inaugurare la collana, ma nel corso del 2010 si aggiungeranno
                                                                                                      34 

 
Firenze, Venezia, Torino, Milano, Napoli, tutte in italiano e inglese e tutte acquistabili unicamente
su iTunes. L'applicazione permette una personalizzazione grafica ed offre la possibilità di
geolocalizzare i punti di interesse sulla mappa Touring offline senza costi aggiuntivi oltre che sulle
mappe Google online. La classica Guida Rossa di Roma e la Guida Gialla della Lombardia, sono
invece i volumi scaricabili sul Kindle. Il nuovo sito www.touringclub.com si propone invece il
nuovo punto di riferimento per i viaggiatori in termini di informazioni turistiche e servizi correlati.
È stato impostato per garantire una navigazione rapida, minimizzando il numero di clic necessari
per arrivare ai contenuti e alle informazioni di interesse per l'utente. Nell'homepage è stato aggiunto
anche lo spazio community per condividere le esperienze di viaggio, la sezione prenota attraverso la
quale grazie alla collaborazione con Expedia è possibile acquistare voli, alberghi, servizi e lo store
dove acquistare le pubblicazioni Touring. Touring rappresenta dunque un ottimo esempio di come il
settore turistico stia trovando vantaggiosa la digitalizzazione al fine di promuovere e vendere i
propri servizi.

2.9 GPS e smartphones

Con la diffusione capillare dei sistemi GPS, e il conseguente abbattimento dei costi dei ricevitori,
molti produttori di telefoni cellulari hanno cercato di inserire un modulo GPS all'interno dei loro
prodotti, aprendosi quindi al nuovo mercato dei servizi LBS, Location Based Service, servizi basati
sul posizionamento. Tali servizi vengono sempre più sfruttati per offrire anche sul web dei servizi
molto utili. Tuttavia, la relativa lentezza con cui un terminale GPS acquisisce la propria posizione al
momento dell'accensione, dovuta alla necessità di cercare i satelliti in vista, ed il conseguente
notevole impegno di risorse hardware ed energetiche, ha frenato in un primo momento questo tipo
di abbinamento. Negli ultimi anni è stato introdotto in questo tipo di telefoni il sistema Assisted
GPS, A-GPS, con cui è possibile ovviare a tali problemi: si fanno pervenire al terminale GPS,
attraverso la rete di telefonia mobile, le informazioni sui satelliti visibili dalla cella a cui l'utente è
agganciato. In questo modo un telefono A-GPS può in pochi secondi ricavare la propria posizione
iniziale, in quanto si assume che i satelliti in vista dalla cella siano gli stessi visibili dai terminali
sotto la sua copertura radio. Così, anche le case produttrici di navigatori satellitari, ad esempio
l’olandese    Tom Tom, stanno perfezionando applicazioni per iPhone: Tom Tom ha infatti
sviluppato un programma text-to-speech, con la possibilità di controllare la musica proveniente
dall’iPod.



                                                                                                        35 

 
Ora è possibile anche essere guidati all’interno di edifici: sempre più innovazioni facilitano la visita
all’interno di musei, ma anche l’orientamento dentro centri congresso e centri commerciali.

2.10 Visitare i musei di New York con l’iPhone

Negli ultimi mesi sono state realizzate delle applicazioni da svariati musei: Museum of Modern Art
e American Museum of Natural History, a New York; il Los Angeles Museum of the Holocaust; e il
San Francisco Museum of Modern Art , che ha creato un’applicazione anche per Android. Le nuove
tecnologie aiutano un visitatore a vivere il museo in una maniera nuova e appagante. Inoltre,
scherza Bob Tedeschi, autore dell’articolo comparso su nytimes.com l’8 settembre del 2010, i
servizi si trovano in fretta! D’altronde anche quello dei servizi è sempre stato un problema per molti
nelle grandi strutture e le tecnologie sono evidentemente utili anche per questo tipo di ricerche.

The Museum of Natural History Explorer, arrivato in luglio, aiuta i visitatori a trovare più
facilmente esibizioni e servizi offerti dal museo rispetto alle mappe cartacee. All’interno
dell’applicazione è possibile scegliere il proprio tipo di tour nell’apposita sezione. Informa riguardo
ad attrazioni situate nelle vicinanze e rende visibili sulla mappa punti d’interesse quali l’uscita, i
servizi, bar o boutique. L’applicazione è gratuita.

Applicazione simile è stata creata anche per il MoMA, Museum of Modern Art; lo sviluppatore
Spencer Kiser ha sottolineato che è in corso il perfezionamento per l’applicazione per Android e si
pensa sarà possibile anche per altri device, quali il Blackberry.

La mappa creata per l’iPhone è un ottima guida e dispone di un elenco delle esibizioni floor-by-
floor. Inoltre l’applicazione permette all’iPhone di diventare l’audio guida che assicura una
piacevole visita e accurate descrizioni di alcune opere presenti nel museo, facendo evitare così code
per ritirare l’audio guida messa a disposizione dal museo stesso. Con la stessa applicazione è
possibile inviare un’istantanea via mail con il marchio MoMA sulla stessa.

L’iPhone è inoltre d’aiuto per trovare musei e esibizioni in New York, essendo presente le
applicazioni Museum Guide, di cui The New York Art è rivale.

Chi possiede un iPad può inoltre scaricare la nuova applicazione Diana Curran, che consiste in un
libro interattivo che raccoglie le foto scattate durante la visita al museo Ms. Curran.



                                                                                                     36 

 
Il turista viene immerso completamente, attraverso la tecnologia digitale, all’interno del museo. La
qualità della visita risulta migliore, agevolata anche dal risparmio di tempo e la possibilità di girare
per il museo guidati dal proprio smartphone.

2.11 In Italia: monumenti e musei a portata di smartphone

Anche l’Italia si sta muovendo in direzione “turismo mobile”. Con l’applicazione i-MiBAC – Top
40 è possibile infatti vedere la mappa del Colosseo, prenotare un biglietto per visitare il Foro
Romano, calcolare l'itinerario per arrivare a un museo o avere informazioni dettagliate sul
monumento che si ha di fronte. Il tutto utilizzando solo il proprio smartphone. Questa applicazione,
messa a disposizione dal Ministero dei Beni e le Attività Culturali dal 1° luglio del 2010, è la prima
di una serie di applicazioni per telefonia mobile rilasciata ufficialmente da un ministero italiano. È
scaricabile gratuitamente dall’AppStore e dai siti web istituzionali, inizialmente solo su iPhone,
iPod Touch e iPad, ma presto anche con tutti gli smartphones, anche in lingua inglese. Il progetto
ruota attorno ai 40 musei e aree archeologiche più visitati d’Italia. Ogni luogo dei 40 contenuti
nell'applicazione è descritto attraverso una scheda con le informazioni generali di accesso e una
ricca galleria iconografica. Sono presenti poi numerose sezioni che implementano l’utilità
dell’applicazione: la sezione «Mappa», con i percorsi culturali connessi, quella «Percorsi», con
georeferenziazione dei luoghi, immagini e brevi schede storiche degli stessi, quella «Morphing» sui
restauri delle opere d'arte. C'è poi una sezione «Top Secret» che contiene video e gallerie
fotografiche dei luoghi nei pressi dei Top 40 meno accessibili al pubblico e anche una sezione
«Tickets» che consente di prenotare e acquistare il biglietto per i siti MiBAC direttamente dal
proprio telefono, fino a 24 ore prima dell’ingresso.

Altro caso italiano è l’applicazione “When in Rome” che si propone come guida turistica per
visitare Roma con il proprio iPhone. Infatti grazie al GPS integrato nel telefono l’applicazione
fornirà un elenco di tutti i locali richiesti divisi anche per categoria e in ordine di prossimità.

2.12 Lo SmartMuseum

Scegliere un museo o un itinerario turistico secondo i propri interessi, le proprie disponibilità
economiche e di tempo, con la possibilità di variarlo sul momento se qualcosa di imprevisto attrae
l’attenzione sarà possibile con «SmartMuseum», la nuova tecnologia applicabile agli smartphones
di ultima generazione che diventeranno così video guide per musei e città con un profilo che sarà
stabilito e personalizzato dal fruitore che avrà dato una serie di indicazioni preventivamente.
                                                                                                      37 

 
«SmartMuseum» è stato presentato a Firenze ad alcuni addetti ai lavori da Marco Berni, un
architetto fiorentino di 49 anni che ha affermato che la nuova tecnologia consiste nella possibilità
per ogni visitatore, di creare il proprio profilo e di poterlo modificare durante la visita grazie ad un
sistema di voti che l’utente può esprimere in diretta su un quadro, su un museo o su un oggetto che
lo attrae più di altri. I voti serviranno per le visite future: quando il fruitore chiederà un nuovo
profilo, il sistema ne terrà conto guidandolo verso destinazioni che combaciano col profilo che si è
venuto a creare. Grazie alle indicazioni ricevute dall’utente, «SmartMuseum è in grado di scegliere
le sue preferenze culturali, capire la finalità della visita e anche il tempo che si vuol dedicare ad un
certo luogo, sia esso un museo o una piazza». L’obiettivo è creare, grazie alle nuove tecnologie, un
rapporto inedito e organizzato tra istituzioni culturali e utenza, ovvero una piattaforma digitale
capace di offrire servizi avanzati e personalizzati.




                                                                                                     38 

 
CAPITOLO 3: Itinerario multimediale tra le ville storiche della 
                          provincia di Milano 
 

 

Parallelamente all’incremento dell’utilizzo delle tecnologie cresce il fenomeno del turismo “su
misura”: si assiste all’affermazione della soggettività attraverso esperienze sempre meno
preconfezionate, costruite dal singolo su misura al fine di rispondere a bisogni ben specifici. Si va
diffondendo la ricerca di vacanze personalizzate rispetto alla meta, alle modalità di viaggio, allo
sviluppo dello stesso magari in itinere. Come abbiamo visto internet facilita questo processo: i
turisti in procinto di organizzare il proprio viaggio vengono facilitati nell’organizzazione della
propria esperienza turistica.

    Infatti, i vantaggi e le possibilità che scaturiscono dal turismo fai da te o su misura, come emerge
dagli esempi trattati nel secondo capitolo, sono molteplici: le informazioni, numerosissime,
vengono trasmesse con rapidità; l’utente può interagire col mondo digitale; più utenti interagiscono
tra loro scambiandosi informazioni e riportando esperienze personali di viaggio ad esempio, o
commentando una struttura ricettiva; l’utilizzo delle nuove tecnologie viene reso sempre più
semplice così da poter far usufruire di questi servizi anche utenti meno esperti.

Ecco perché le nuove tecnologie, soprattutto se si parla di quelle mobili, possono giocare un ruolo
importante nell’organizzazione di percorsi ed itinerari turistici che hanno come fini anche quelli di :

        Promuovere percorsi meno conosciuti
        Pubblicizzare attività e business tipici
        Avvicinare il turista al cittadino locale
        Riqualificare il territorio


La provincia di Milano costituisce una zona idonea a mettere in gioco questo nuovo modo di fare
turismo, un tipo di turismo che nel secondo capitolo ho voluto chiamare “mobile”. Ha ottimi
requisiti per essere utilizzata come zona pilota per lo sviluppo di questa recente proposta.
Infatti come banco di prova ho scelto un itinerario comprendente quattro ville storiche situate nella
provincia nord di Milano: Villa Burba a Rho, Villa la “Valera” situato nell’omonima frazione di
Arese, Villa Arconati con sede a Castellazzo, frazione di Bollate Milanese e Villa Litta a Lainate.


                                                                                                     39 

 
La villa di Arese e Castellazzo non sono sempre visitabili ma vantano di corti caratteristiche e
degne di visita.
“Il turismo - dichiara nel 2007 Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di
commercio di Milano - rappresenta per Milano un settore importante su cui occorre sempre di più
puntare per la crescita economica del nostro territorio e in vista dell’Expo 2015. Ecco perché il
coordinamento delle istituzioni deve rappresenta un punto di riferimento, di coordinamento
organizzativo, di promozione del territorio nel suo complesso.”

Per questo motivo ho scelto di svolgere la progettazione selezionando come tappe dell’itinerario
quattro ville dell’hinterland milanese: le ville le ho scelte in base alla vicinanza alla metropoli, tra i
5 e 10 km dalla città, facilmente raggiungibili in auto e con i mezzi pubblici ma al contempo
immerse in un ambiente che rappresenta la tipica campagna milanese.

Il turismo a Milano è un turismo prevalentemente di tipo business e d’affari.6 Il turismo d’affari,
che tende a concentrarsi a ridosso delle aree produttive, risente meno della variabile stagionale e
offre maggiore certezza economica, ma è caratterizzato da breve permanenza e da un turista molto
mobile.
Con l’inaugurazione nel 2005 del nuovo polo fieristico a Rho, anche la provincia nord ovest è stata
interessata dai flussi turistici milanesi. Propongo quindi un itinerario comprendente le 4 ville sopra
elencate in quanto poco distanti l’una dall’altra e con attrattive differenti. Uno degli obiettivi è
incentivare l’interesse dei visitatori delle fiere a conoscere la storia e la cultura milanese nonché
rendere servizi utili anche per la comunità locale.




                                                            
6
  Ricerca effettuata nel 2007 dalla Camera di Commercio in collaborazione con Fondazione Università Iulm: Turismo 
d’affari a Milano 72%, turismo leisure 20%, turismo congressuale 4%. Giorni di permanenza media: 2,13. 

                                                                                                                 40 

 
3.1 Creazione dell’itinerario

Definite le tappe dell’itinerario è bene renderlo visibile sia a visitatori “off-site”, per esempio da
casa attraverso il proprio computer, che ai visitatori “on-site”, ai quali vengono proposte
applicazioni in grado di rendere il loro smartphone o il loro e-book dei veri e propri strumenti di
viaggio.

3.1.1 Visita off-site

Per quanto riguarda il primo tipo di visitatori, bisognerebbe perfezionare i siti internet di ciascuna
villa: ad esempio Villa Burba è sprovvista di un proprio sito internet. All’interno di ciascuno
bisogna inserire tutte le informazioni necessarie al fine di soddisfare il maggior numero di richieste
e curiosità: come raggiungere la villa, gli orari di apertura, i contatti, la posizione geografica, la sua
storia, una galleria fotografica, un itinerario virtuale, eventi in villa, eventi collaterali, informazioni
riguardanti la città o la frazione in cui ha sede, strutture ricettive in zona, osterie tipiche e
quant’altro. È importante dedicare uno spazio nel quale gli utenti possano lasciare commenti e
suggerimenti ad altri visitatori con la possibilità di inserire immagini relative alla loro visita.
Informazioni queste che rendono possibile una “visita” della villa anche da casa o che permettano
l’organizzazione della visita vera e propria.

Perfezionati i siti internet, si crea un collegamento collocando all’interno delle diverse pagine dei
link ipermediali che rimandano ai siti delle altre ville facenti parte l’itinerario. All’interno dei siti
vengono pubblicizzate le applicazioni per smartphones grazie alle quali è possibile effettuare il
percorso consigliato.

3.1.2 Visita on-site

Come già evidenziato, la zona nord della provincia di Milano è interessata prevalentemente da un
flusso di turisti business. L’intento è però quello di creare strumenti utili anche per la comunità
locale, nonché per i turisti leisure. Proporre applicazioni per mobile device renderebbe più semplice
e “libera” la visita alle diverse ville in quanto, sebbene venga proposto un itinerario preciso, l’utente
può organizzare come meglio crede il proprio percorso.

In ogni villa deve essere quindi presente un’infrastruttura di rete in grado di garantire la
connessione ad internet tramite rete wi-fi: abbiamo già visto nel secondo capitolo come internet
risulti essere molto utile in ambito turistico. Un’altra idea è quella di istallare pannelli nelle aree
delle ville con codici QR relativi, come ad esempio è stato fatto a Venezia. Si tratta quindi di
                                                                                                        41 

 
Nuove tecnologie e turismo: itinerario multimediale tra le ville storiche della provincia di Milano
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Nuove tecnologie e turismo: itinerario multimediale tra le ville storiche della provincia di Milano

  • 1. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA Facoltà di Sociologia Corso di Laurea in Scienze del Turismo e Comunità Locale NUOVE TECNOLOGIE E TURISMO: PROGETTAZIONE DI UN ITINERARIO MULTIMEDIALE TRA LE VILLE STORICHE DELLA PROVINCIA DI MILANO Relatore: Prof. Cesare A. Massarenti Tesi di Laurea di: Aurora RIPAMONTI Matr. N. 711781 Anno Accademico 2009-2010
  • 2. INDICE INTRODUZIONE 5 Capitolo 1 DIGITALIZZAZIONE E NUOVI MEDIA 7 1.1 Dalla comunicazione faccia-a-faccia al digitale 8 1.2 Le caratteristiche dei nuovi media 10 1.3 L’interfaccia e la possibilità di scegliere 10 1.4 Internet: lo sviluppo, i vantaggi e il futuro del New Medium principale 11 1.5 La digitalizzazione dei media tradizionali 13 1.5.1 Televisione digitale 13 1.5.2 Telefonia mobile 15 1.5.3 Radio digitale 18 1.5.4 Libri elettronici 19 1.6 iPhone e iPad: tutto in un solo strumento 21 1.7 e-display a impatto zero 23 Capitolo 2 NUOVE TECNOLOGIE E TURISMO 24 2.1 Internet: il turismo fai-da-te 25 2.2 Il turismo mobile 28 2.3 Gli obiettivi da raggiungere 29 2.4 Tutte le guide in un solo media 30 2.5 Strumenti necessari e il QR: una “risposta rapida” alle richieste del turista 31 2   
  • 3. 2.6 L’audio guida per smartphone 32 2.7 Le guide cartacee diventano digitali: Lonely Planet 33 2.8 Dalla carta all’iPad: le scelte di Touring editore 34 2.9 GPS e smartphones 35 2.10 Visitare i musei di New York con l’iPhone 36 2.11 In Italia: monumenti e musei a portata di smartphones 37 2.12 Lo SmartMuseum 37 CAPITOLO 3: ITINERARIO MULTIMEDIALE TRA LE VILLE STORICHE DELLA PROVINCIA DI MILANO 39 3.1 Creazione dell’itinerario 41 3.1.1 Visita off-site 41 3.1.2 Visita on-site 41 3.2 Gli obiettivi da raggiungere 42 3.3 Strumenti 43 3.4 Prima tappa: Villa Burba 45 3.4.1 Brevi cenni storici 45 3.4.2 Proposta 46 3.5 Seconda tappa: Villa Litta 46 3.5.1 Brevi cenni storici 46 3.5.2 Proposta 47 3.6 Terza tappa: Villa la “Valera” 48 3.6.1 Brevi cenni storici 48 3   
  • 4. 3.6.2 Proposta 48 3.7 Quarta tappa: Villa Arconati 49 3.7.1 Brevi cenni storici 49 3.7.2 Proposta 50 3.8 Soggetti interessati 50 CONCLUSIONI 51 BIBLIOGRAFIA 53   4   
  • 5. INTRODUZIONE    Questo lavoro intende sottolineare come le nuove tecnologie stiano cambiando il modo di fare turismo. Nella prima parte vengono delineati i cambiamenti causati dal fenomeno di digitalizzazione: uno dei risultati è la nascita dei nuovi media con i quali interagiamo quotidianamente, dall’invio di un sms alla risposta ad una mail. Lo sviluppo delle nuove tecnologie è, infatti, dovuto al cambiamento della società la quale chiede sempre più dettagli, qualità, rapidità nella trasmissione di informazioni e possibilità di scelta; tali aspetti possono essere garantiti dai nuovi media. Ed è proprio per questo motivo che anche i media tradizionali, la televisione, il telefono mobile, la radio ed il libro elettronico, sono stati interessati dal fenomeno di digitalizzazione. In particolar modo mi soffermo sullo sviluppo della telefonia mobile in quanto, come si vedrà nel secondo capitolo, sta giocando un ruolo fondamentale nell’affermarsi del turismo fai-da-te, una tendenza in continua crescita. Inoltre la possibilità di interagire con il mondo digitale, di poter modificare le informazioni secondo i propri gusti, di poter scambiare opinioni anche con altri utenti, si stanno rivelando essere molto utili a fini turistici, non solo per il turista ma anche per l’operatore turistico stesso. In particolare da una ricerca effettuata nel febbraio del 2010 da Hitwise viene mostrato come sempre più crescente è la fruizione delle mappe e delle informazioni stradali e geografiche. Altri dati mostrano l’aumento dell’accesso ad Internet tramite gli smartphones o altri terminali mobili, strumenti per i quali sono state create numerose applicazioni in ambito turistico. La società odierna è infatti sempre più mobile, esempio lampante è il fenomeno del pendolarismo, e la mobilità è di significativa rilevanza nel concetto stesso di turismo. Inoltre in un solo device convergono numerose funzioni svolte tipicamente da più guide o diversi strumenti: la guida cartacea e la cartina ad esempio. Nella terza parte dell’elaborato, mi occupo della progettazione di un itinerario multimediale nella provincia di Milano, creando un percorso che ha come tappe Villa Burba a Rho, Villa Litta a Lainate, Villa “la Valera” ad Arese, Villa Arconati a Castellazzo di Bollate. La scelta di questa zona come banco di prova per l’utilizzo delle nuove tecnologie mobili in campo turistico, è dovuta in 5   
  • 6. primo luogo alla vicinanza del nuovo polo fieristico di Milano, che ha sede appunto a Rho. Infatti il turismo che interessa il capoluogo lombardo è prevalentemente di tipo business e, con l’inaugurazione della nuova Fiera nel 2005, gran parte di questo flusso si è spostato nella zona nord ovest dell’hinterland. L‘intento è anche quello di raggiungere obiettivi quali:  la promozione di luoghi sconosciuti  l’incontro tra turista e comunità locale  pubblicizzare attività e business tipici  riqualificare il territorio. 6   
  • 7. CAPITOLO 1: DIGITALIZZAZIONE e NUOVI MEDIA      Nel 1989 la Fondazione americana Markle dichiarò nel suo Rapporto annuale : ” La convergenza dei media ha trasformato le comunicazioni […] Con l’odierna ampia disponibilità di nuovi servizi, cambiano i modi in cui viviamo e lavoriamo, e mutano le nostre percezioni, le nostre convinzioni e le nostre istituzioni. E’ essenziale che capiamo questi effetti, per poter sviluppare le nostre risorse elettroniche a beneficio della società”. La digitalizzazione, la quale ha generato a sua volta la tendenza nota come fenomeno della convergenza, rappresenta infatti uno dei fenomeni maggiormente caratterizzanti gli ultimi cinquanta - sessant’anni, tanto da far parlare di rivoluzione digitale, digital revolution, e cultura digitale, digital culture. Il fenomeno di digitalizzazione ha portato alla nascita dei cosiddetti New Media, nuovi media, definiti come l’insieme dei mezzi di comunicazione che utilizzano il linguaggio digitale nella codifica delle informazioni. Sono sempre più le tecnologie che si stanno convertendo al digitale: si pensi alla televisione e ai telefoni cellulari, i libri elettronici ed internet. Aspetto ancor più rilevante è il progressivo adattamento alle nuove tecnologie che compaiono sul mercato da parte della società: vi è, infatti, una continua offerta di nuove tecnologie sul mercato con le quali, oggigiorno, interagiamo abitualmente per esempio rispondendo ad una mail, inviando un sms, ascoltando la musica con l’mp3 o guardando una partita sul digitale terrestre. 7   
  • 8. 1.1 Dalla comunicazione faccia-a-faccia al digitale Si parta dalla definizione di medium: con questo termine si intende ogni strumento, artefatto, in grado di permettere ai soggetti di superare i vincoli della comunicazione faccia-a-faccia, la situazione interattiva più naturale. Giuseppe Riva nel testo da lui curato “Psicologia dei nuovi media” delinea tre punti caratterizzanti il tipo di comunicazione faccia-a-faccia:  Una contiguità spaziotemporale: i diversi soggetti interagenti sono necessariamente presenti all’interno dello stesso sistema di riferimento spaziotemporale.  Una struttura dialogica: attraverso un flusso comunicativo bidirezionale il soggetto ricevente può rispondere al soggetto emittente diventando a sua volta emittente.  Una molteplicità di canali comunicativi: il soggetto emittente e quello ricevente utilizzano nella trasmissione e nell’interpretazione del messaggio differenti canali comunicativi: verbale, paralinguistico, extralinguistico e comunicazione cinesica. I media, definibili come dispositivi di mediazione, rompono i vincoli imposti dal faccia-a-faccia, l’essere cioè obbligatoriamente contigui sia spazialmente che temporalmente, facilitando il processo di comunicazione. I microprocessori che costituiscono il cuore dei nuovi media sono in grado di elaborare informazioni di tipo binario, con valore compreso tra 0 e 1 bit, ed è per questo che un’informazione, per essere trasmessa, deve essere digitalizzata; questo processo corrisponde, dal punto di vista tecnologico, alla trasformazione di qualsiasi tipo di comunicazione dal formato analogico a quello digitale . Meduini [2007] sottolinea che prima dei nuovi media ogni medium era caratterizzato da una propria tecnologia: acustica ed elettronica per la radio, ottico-acustica ed elettronica per la televisione, ottico-chimica e meccanica per la fotografia e il cinema, tipografica per i giornali e i libri. Con i nuovi media abbiamo una sola tecnologia: digitale. Lo strumento utilizzato per trasformare in formato digitale delle immagini statiche è lo scanner, di cui ne esistono diversi tipi. L’immagine, appoggiata sul piano di vetro dello scanner, viene illuminata e “letta” da una testina scorrevole. Vi è una sovrapposizione ideale di una griglia sull’immagine in grado di leggere il colore che si trova in ogni cella della griglia, il pixel, sulla base della palette di colori da lui riconosciuta. Lo scanner acquisisce così l’immagine e trasmette al computer a cui è collegato la serie di 0 e 1, risultato del processo di digitalizzazione. Il computer, quindi, elabora l’immagine attraverso programmi predisposti. 8   
  • 9. Ormai vi è la tendenza ad acquisire le immagini direttamente in formato digitale evitando quindi lo stadio analogico; ad esempio dalla macchina fotografica digitale, che salva direttamente l’immagine su un supporto quale la scheda di memoria rimovibile. Per quanto riguarda i testi il metodo più comune per digitalizzarli è la scrittura tramite tastiera. Se si vuole copiare un intero testo e se la qualità di stampa è buona, lo si copia attraverso scanner associato a un programma di riconoscimento ottico dei caratteri (OCR, Optical Character Recognition), programma senza il quale lo scanner non potrebbe riconoscere che l’oggetto che sta “leggendo” è composto da un testo. Vi è un terzo modo per digitalizzare un testo: leggerlo ad alta voce al computer. Per far questo necessitano un buon microfono e un programma in grado di riconoscere le singole lettere e le singole parole. Per convertire i suoni in formato digitale si utilizza una scheda di acquisizione sonora. Quest’ultima è in grado di digitalizzare in tempo reale il suono proveniente dal microfono o lo strumento collegato al computer. L’acquisizione in formato digitale dei suoni può avvenire anche attraverso registratori digitali, utilizzando la tecnologia DAT (Digital Audio Tape). Per quanto riguarda i video, la conversione da analogico a digitale avverrà tramite una scheda di acquisizione video collegata direttamente all’apparato video tradizionale: il televisore, il registratore o la cinepresa. Si stanno però vendendo sempre più videocamere digitali, attraverso le quali è possibile acquisire direttamente il video in formato digitale. La digitalizzazione delinea quindi un contesto di omogeneità in cui, ad esempio, testo verbale e sequenza musicale o audiovisiva sono tradotti nello stesso tipo di bit. Questa omogeneità costituisce uno dei fattori che contribuiscono al processo di convergenza dei media, dato che la differenza tra tipologie di segnali non risulta più pertinente rispetto alla scelta dei canali di trasmissione o dei supporti di memorizzazione. In altre parole la digitalizzazione rende uguali informazioni provenienti da canali comunicativi differenti facilitandone l’integrazione: fenomeno questo che prende il nome di multimedialità. Inoltre vi è una più semplice memorizzazione dell’informazione poiché questa può essere compressa in modo da occupare meno spazio; il successo di formati di codifica digitale come il formato audio mp3 e i formati video MPEG4 è legato proprio a questa possibilità. Altro vantaggio che si presenta con le informazioni digitali è la possibilità di manipolarle: esse possono essere modificate e, poiché vi è il vantaggio di poterle tradurre in numeri, possono essere copiate semplicemente utilizzando formule matematiche. 9   
  • 10. 1.2 Le caratteristiche dei nuovi media Alcune caratteristiche importanti dei nuovi media, conseguenti al processo di digitalizzazione, sono:  Modularità: la possibilità di scomporre il contenuto di un nuovo medium- un’immagine, un suono, un video- in una serie di elementi discreti, i moduli. Ad esempio una pagina web, pur presentandosi come un insieme omogeneo, è composta da più elementi modificabili singolarmente.  Interattività: la possibilità di fruire il contenuto dei nuovi media per mezzo della navigazione tra una serie di nodi – immagini, suoni o video- collegati tra loro. Ad esempio la possibilità di visitare un sito internet e navigare al suo interno attraverso collegamenti ipermediali. Con il termine ipermediale ci si riferisce ad ogni contenuto di un nuovo medium collegato e recuperato mediante i link, i collegamenti. Si parla invece di ipertesti quando l’informazione è esclusivamente di tipo testuale. Ipermedia, invece, include immagini, suoni e animazioni.  Multimedialità: la compresenza e interazione di più mezzi di comunicazione in uno stesso supporto o contesto informativo. Ci si avvale di molti media diversi: immagini in movimento, immagini statiche, musica e testo.  Automazione: la possibilità dei nuovi media di svolgere in modo automatico e invisibile all’utente una serie di operazioni sui propri contenuti. Le fotocamere digitali, per esempio, correggono automaticamente il livello di luminosità di un’immagine.  Variabilità: la possibilità di riutilizzare e modificare il contenuto dei nuovi media producendo molte versioni diverse dello stesso oggetto. Una fotografia scattata con il cellulare la si può modificare ritagliandola o aggiungendo cornici e effetti. Queste consentono lo sviluppo di applicazioni e di esperienze comunicative totalmente nuove che comportano di conseguenza il continuo adattamento alle nuove situazioni che si creano da parte degli utenti. 1.3 L’interfaccia: la possibilità di scegliere In particolare, grazie alla digitalizzazione, i nuovi media sono caratterizzati da un’interfaccia che si pone tra l’utente e il medium e determina la capacità di filtrare le informazioni consentendo all’utente di trovare e fruire ciò a cui è interessato. Essa consiste in una finestra contenente un alto numero di informazioni tra le quali l’utente può navigare analizzandole e selezionandole; l’interfaccia rende visibili gli elementi digitali contenuti nel nuovo media e ne facilita l’utilizzo 10   
  • 11. mediante un’operazione di filtro e di selezione. L’efficacia di un medium si misura in relazione alla capacità di supportare le azioni e le intenzioni dell’utente. Nel secondo capitolo si vedrà infatti che la possibilità della scelta da parte del turista è una caratteristica importantissima: i New Media offrono la capacità di scegliere, scegliere cosa leggere, cosa guardare, cosa ascoltare, scegliere cosa cercare e cosa scrivere. Questa capacità di scelta e la responsabilità che ne deriva influenza il concetto stesso di informazione ed il modo in cui questa viene trovata, comunicata, consumata e diffusa. Da qui si può intuire come il termine interfaccia sia divenuto ormai una sorta di termine “ombrello” che definisce il complesso degli strumenti tecnologici che mediano la comunicazione a distanza tra due o più soggetti. Infatti , come sostiene Fausto Colombo, l’evoluzione dell’interfaccia si colloca all’intersezione di tre diversi processi:  Lo sviluppo tecnologico dei media digitali  L’evoluzione delle dinamiche di consumo delle tecnologie  Le forme della loro rappresentazione sociale A tal proposito lo sviluppo della grafica digitale, l’introduzione del mouse e la diffusione del personal computer dagli anni ottanta, si accompagnano al paradigma della manipolazione. Il monitor del computer rappresenta la finestra di cui si è parlato prima; esso rappresenta il luogo di lavoro dentro al quale ci si può muovere. L’interfaccia assume così un ruolo centrale in quanto rappresenta lo spazio che racchiude un mondo modulabile da parte dell’utente, che deve rispondere alle necessità dello stesso. Funzione ancor più consolidata con la nascita e lo sviluppo del web che, a partire dagli anni ’90, introduce il paradigma della navigazione. Si torna quindi al concetto di interattività: la fruizione del contenuto è lasciata libera all’utente mediante l’interazione. In ultimo bisogna sottolineare come oggi sia esplosa la touchscreen mania: schermi sempre più grandi e risoluzioni migliori stanno migliorando la qualità delle nuove tecnologie rendendole facilmente utilizzabili anche ai meno esperti in materia. iPhone e iPad, nonché tutti gli smartphones con touchscreen, stanno infatti riscuotendo sempre più successo. 1.4 Internet: lo sviluppo, i vantaggi e il futuro del New Medium principale Il principale nuovo medium è Internet, nato alla fine degli anni ’60 su iniziativa del dipartimento della Difesa USA: una rete di computer che potesse continuare a comunicare tra loro anche se una parte fosse stata danneggiata da malfunzionamenti, siano stati essi casuali o deliberati. Tale rete 11   
  • 12. prese il nome di ARPAnet ( Advanced Research Agency Network). Presentato nel 1967 da L. Roberts, il modello di ARPAnet si basava sulle ricerche condotte da P. Baran della Rand Corporation, il cui compito era quello di costruire un modello di rete in grado di funzionare anche in caso di guasto o malfunzionamento di uno o più nodi della rete stessa. Infatti, come ARPAnet, anche internet è priva di un nodo centrale. E’ possibile identificare tre fasi nello sviluppo di questo medium: 1 Fase testuale : questa fase è caratterizzata dallo sviluppo di interfacce basate sul testo, i media testuali. Vi è la possibilità di comunicare a distanza e di creare comunità virtuali svincolate da limiti spaziotemporali. Di questa fase fanno parte la posta elettronica e la chat. 2 Fase del web: il world-wide-web è l’interfaccia grafica che permette di esplorare in maniera ipermediale i contenuti dei server che formano la Rete. E’ consentito l’accesso a informazioni specifiche e multimediali all’interno di grandi quantità di dati. Ne fanno parte i siti di ricerca, i portali e la messaggistica istantanea. 3 Fase del web 2.0: attraverso una serie di applicazioni innovative, rese possibili dall’emergere di nuovi linguaggi e nuove interfacce, gli utenti possono creare e condividere con facilità contenuti multimediali. Ad esempio fanno parte di questa fase i social network e i blog. Vengono create sempre più opportunità per l’utente. Inoltre la possibilità data da internet di trovare un numero crescente di informazioni ha aumentato la presenza degli utenti facendo emergere nuove applicazioni. Con il web 2.0 in particolar modo viene data la possibilità di essere inseriti in un “luogo digitale”, così da poter interagire con gli altri utenti anche per fini commerciali. La posta elettronica offre vantaggi quali la gratuità del servizio, la velocità della comunicazione ed è chiaro esempio di come il vincolo spaziotemporale imposto, come suddetto, dalla comunicazione faccia-a-faccia, venga oltrepassato. Internet inoltre rende disponibili numerosi servizi distribuiti in siti orientativi, siti informativi, siti comunicativi e siti strumentali e , con l’avvento del web 2.0, viene offerta la possibilità di creare o condividere propri contenuti, come ad esempio nei blog, di collaborare con altri utenti e relazionarsi con questi. La possibilità di modificare le informazioni offerte dai nuovi media, è anche causa dell’aumento di lettori di giornali online: in Italia i primi giornali online sono comparsi nel 1996. La Repubblica, in particolar modo, ha da subito fruito delle possibilità concesse dai nuovi strumenti: aggiornamento in tempo reale, integrazione di spazi di e- commerce, la vendita di spazi pubblicitari ma soprattutto, dal punto di vista dell’offerta informativa, 12   
  • 13. l’aggiunta di link, documentazioni fotografiche e spazi di interattività. Attraverso i weblog, inseriti appunto nella versione online delle grandi testate , ad esempio The Guardian e La Repubblica, i lettori vengono chiamati ad interagire commentando o segnalando delle notizie. Il portale assume un ruolo essenziale nel web. Esso è definibile come un gruppo di siti che hanno come obiettivo quello di essere un punto privilegiato di accesso al web svolgendo funzioni di ricerca, informazione, ricerca commerciale e comunità virtuale. Unisce tutte le funzioni di cui un utente ha bisogno per soddisfare necessità di ogni tipo, facilitando la navigazione all’interno della finestra sul mondo digitale. La ricerca è semplificata in quanto vi è una catalogazione di parole chiave, vi sono scelte editoriali, vengono offerti servizi di compravendita e, inoltre, è agevolata la comunicazione tra i propri utenti. Un portale deve essere in grado dapprima di attrarre l’interesse del pubblico generale e , secondariamente, di offrire servizi utili e significativi per il singolo utente. 1.5 La digitalizzazione dei media tradizionali I nuovi media, caratterizzati dall’elaborazione digitale dell’informazione e di conseguenza dalla modularità, l’interattività, l’automazione e la variabilità, sono continuamente sottoposti ad un processo di cambiamento ed evoluzione così come a cambiare e ad evolversi sono i bisogni della società. L’utente dei nuovi media esige più qualità, più dettagli, rapidità nello scambio di informazioni e disponibilità di una varietà di informazioni diverse. Si instaura così un rapporto di fiducia tra lettore e nuovo media, che tenta di avvicinarsi sempre più alle aspettative dell’audience. Aspetto rilevante della nuova società è la mobilità, conseguenza della crescente dispersione territoriale dei nuclei familiari e del necessario pendolarismo quotidiano verso il luogo di lavoro. Vedremo quindi come mezzi fissi, quali il computer o la televisione interattiva, siano stati incorporati ai telefoni cellulari, accessorio fondamentale per la maggior parte della società. Per adattarsi quindi ai cambiamenti sociali ecco che il processo di digitalizzazione sta prendendo il sopravvento sui media tradizionali. 1.5.1 Televisione digitale Il libro bianco sulla televisione digitale terrestre pubblicato dall’autorità per le garanzie nella comunicazione sottolinea che “La trasmissione digitale […] rappresenta il passaggio essenziale verso la convergenza di informatica e telecomunicazioni e consente di trasformare l’apparecchio televisivo in una piattaforma per lo sviluppo dei servizi interattivi, che si aggiungono così alla funzione tradizionale di diffusione circolare dei segnali.” 13   
  • 14. Il cuore della televisione digitale è lo standard di codifica video MPEG nelle sue varie evoluzioni. MPEG è l’acronimo per Moving Pictures Express Group, un gruppo di ricerca creato all’interno dell’International Organization for Standardization. Il Moving Pictures Express Group ha preso vita nel 1988, all’interno del progetto Eureka, finanziato dall’Unione Europea e attivo tra il 1987 e il 1994. Scopo del gruppo è mettere a punto degli standard per la codifica digitale di contenuti audiovisivi. Tuttavia uno standard di codifica video non è sufficiente per realizzare la televisione digitale. Vanno anche definiti degli standard adeguati per la trasmissione del segnale video. Si possono elencare diverse tipologie di televisione digitale poiché vengono adottate diverse modalità di trasmissione: 1. Mediante internet: IPTV (Internet Protocol Television), WEB TV, P2P TV 2. Mediante altri media: televisione digitale terrestre (DVB-T), televisione digitale via cavo (DVB-C), televisione digitale satellitare (DVB-S), televisione mobile (DVB-H) Tra i vantaggi che offre la televisione digitale si possono elencare:  Il miglioramento della qualità di trasmissione: viene offerta una qualità visiva e sonora migliore rispetto alla televisione analogica.  L’aumento del numero di canali disponibili: la possibilità di compressione offerta dalla televisione digitale consente di trasmettere da quattro a sei canali per ogni frequenza, sistema che prende il nome di multiplex televisivo.  L’introduzione di modalità di trasmissione e di ricezione del segnale completamente nuove: vi è una varietà di formati digitali i quali consentono molteplici possibilità di distribuzione e di fruizione di contenuti a differenza della televisione tradizionali.  La possibilità di interagire con i contenuti trasmessi: poter ottenere informazione ed approfondimenti riguardanti il programma scelto ad esempio.  La possibilità di integrare segnali audiovisivi con altri tipi di contenuti: la possibilità di affiancare al programma i commenti testuali ricevuti in tempo reale dagli spettatori. In Italia la versione più diffusa di televisione digitale è quella satellitare: perché sia visibile bisogna munirsi di decoder digitale, un’antenna parabolica e , in quanto molti programmi sono in formato criptato, è richiesto il pagamento di un abbonamento per poter essere visti. 14   
  • 15. 1.5.2 Telefonia mobile “Se consideriamo il grande futuro del telefono mobile […] possiamo dire col senno di poi che i più preveggenti sono stati quegli esperti di comunicazione che si sono concentrati sulla mobilità.” Così esordiscono Ana Briggs e Peter Burke nel testo “Storia sociale dei media” da loro curato. Con il termine telefonia mobile si intende infatti l’insieme di tecnologie e servizi che consentono di telefonare senza usare il cavo telefonico. Il telefonino, chiamato anche cellulare poiché la copertura telefonica si ottiene suddividendo l’area di servizio in zone chiamate, appunto, celle, è l’elemento centrale delle tecnologie della telefonia mobile. Le celle vengono servite da una stazione radio cui il terminale mobile in transito si connette. Esistono diversi standard di telefonia mobile digitale: in Italia viene utilizzato lo standard GSM, Global System for Mobile Communication. Il cuore di questo sistema è la SIM, Subscriber Identity Module, una smartcard contenente un microprocessore protetto da codice segreto, il PIN. Essa contiene una serie di dati : numero di telefono, i dati del gestore della telefonia cellulare e l’agenda con memorizzati i numeri telefonici dei contatti dell’utente. I dati contenuti in essa possono essere trasferiti su altri strumenti digitali, ad esempio sul computer. Il GSM ha un limite: la bassa velocità di trasmissione di dati. Per questo motivo è stato creato un nuovo standard, il GPRS, General Packet-Radio Service. I dati da trasmettere vengono suddivisi in pacchetti, ognuno dei quali contiene le informazioni sulla propria destinazione. Questa operazione, che prende il nome di commutazione di pacchetto, permette la divisione delle risorse di rete tra diversi utenti. Per aumentare le capacità di trasmissione del GSM la Ericsson ha creato l’EDGE, un nuovo standard di trasmissione con velocità che diventa cinque volte superiore (da 40 kbit/s del GPRS a 200 kbit/s). L’UMTS, Universal Mobile Telecommunication Standard, lo standard di terza generazione, utilizza anch’esso la commutazione a pacchetto, ma si differenzia per una maggiore ampiezza di banda e un interfaccia radio evoluta. La sua velocità di trasmissione infatti è molto alta e arriva ai 2 Mbit/s sebbene la velocità di trasmissione raggiungibile durante il trasferimento di dati sia più bassa fermandosi ai 384 kbit/s in condizioni di alta mobilità. Per questo si vuole aumentare la capacità di trasmissione e per raggiungere tale obiettivo è stato creato l’High Speed Upload/Dowlink Packet Access (HSUPA/HSDPA), in grado di aumentare la larghezza di banda nelle reti. Numerose società stanno lavorando per migliorare ulteriormente la trasmissione di dati al fine di renderla più veloce. 15   
  • 16. Sebbene gli SMS, Short Message System, protocollo che consente di ricevere brevi messaggi di testo, rivestano ancora un ruolo preponderante, il 45 % degli italiani infatti lo utilizza come mezzo per comunicare, servizi quali gli MMS e nuove applicazioni, come ad esempio fotocamera o touchscreen integrati, sono sempre più richiesti. E’ inoltre in continua crescita l’utilizzo di telefoni cellulari in grado di connettersi ad internet; i telefoni cellulari con connessione ad internet e dotati di tecnologie a banda larga, riflettono l’aspetto della mobilità che caratterizza, come già evidenziato, la nuova società. La connessione ad internet è possibile grazie alla connessione wireless, senza filo, sfruttata dalle tecnologie che, appunto come i telefoni cellulari, si servono di emissioni ad onde. Oltre al Wi-fi, Wireless Fidelity, la telefonia mobile si serve anche del Bluetooth come mezzo per trasmettere i dati. La tecnologia Bluetooth permette a due o più terminali di collegarsi fra di loro, oppure di collegare una determinata interfaccia ad un terminale predisposto: perché venga trasmessa l’informazione, le distanze devono essere modeste. Tornando alla possibilità di connettersi ad internet, inizialmente si è pensato di creare due standard, WAP (Wireless Application Protocol) e I-mode (Information Mode), che permettessero di visualizzare pagine web realizzate appositamente per il monitor del cellulare. Sempre più cellulari però sono dotati di sistemi operativi (Symbian, Windows Mobile o Mac Os) e browser (Safari o Opera Mini) in grado di far visualizzare le pagine web tradizionali. Ma, a causa delle ridotte dimensioni dell’interfaccia, non è permessa una buona interazione: il successo di iPhone fa intuire come una buona interfaccia faccia la differenza, rendendo soddisfatto l’utente, facilitato dalla dimensione dello schermo. Secondo i dati diffusi da Google, il possessore di un iPhone visita il motore di ricerca dieci volte di più dei possessori di qualsiasi altro telefono. Tutti i telefoni in commercio sono sostanzialmente piccoli computer con un sistema operativo e funzionalità di comunicazione. Si tratta quindi di telefoni intelligenti, telefoni smart. Da qui il termine smartphone: chattare, navigare in rete, scaricare e inviare foto, leggere e-mail, accedere al proprio conto bancario sono diventate attività gestibili con un unico strumento, ovunque e in qualsiasi ora della giornata. Il primo smartphone, chiamato Simon, è stato progettato nel 1992 dalla IBM e commercializzato nel 1993 dalla BellSouth. Oltre alle normali funzioni di telefono, incorporava calendario, rubrica, orologio, calcolatore, blocco note, e-mail e giochi. Era dotato di una penna per scrivere direttamente sullo schermo. Nel corso degli anni ci sono state numerose innovazioni in grado di soddisfare sempre più le esigenze del consumatore: da qui la possibilità di connessione GSM, GPRS, EDGE, UMTS, HSDPA, HSUPA e l’utilizzo di tecnologie Bluetooth e Wi-Fi per le comunicazioni con altri dispositivi. Da sottolineare il GPS, Global Positioning System 16   
  • 17. sistema di posizionamento su base satellitare, a copertura globale e continua, gestito dal dipartimento della difesa statunitense, integrato negli ultimissimi modelli di smartphone, ad esempio l’iPhone. Lo smartphone rappresenta un concentrato di tecnologia che assicura una completa connettività e l’accesso a un’infinità di servizi online impensabili fino a pochi anni fa. La caratteristica più interessante degli smartphone è infatti la possibilità di installarvi ulteriori programmi applicativi, che aggiungono nuove funzionalità. Questi programmi possono essere sviluppati dal produttore dello smartphone, dallo stesso utilizzatore, o da parti terze. Chiaro esempio di quel fenomeno già citato che prende il nome di convergenza digitale. Audio, video, informazione, relazioni sociali: tutto passa oggi attraverso un device di pochi centimetri che segna l’evoluzione e l’integrazione di due dispositivi che in poco tempo hanno vissuto una rivoluzione totale. Da un lato il palmare ha ampliato le sue funzioni trasformandosi in un telefono cellulare in grado di svolgere numerose operazioni; dall’altra il cellulare, che da semplice telefono ha via via conquistato il campo della multimedialità, un tempo appannaggio di sistemi più potenti e performanti come i pc. Grazie a una maggiore autonomia delle batterie, il telefono cellulare ha potuto implementare hardware e software in grado di trasformarlo in una sorta di ufficio viaggiante: la soluzione ideale per il manager che vuole mantenere un’operatività pressoché completa, anche durante gli spostamenti di lavoro. A questo punto aprirei una breve parentesi sulle modifiche apportate ai computer: anch’essi da portatili sono stati ridotti ulteriormente di dimensione, facilitando quindi lo spostamento. Anche se i nuovi tablet, iPad primo fra tutti, si rivelano essere molto più funzionali. Un successo sempre crescente lo ha l’iPhone, che grazie alle numerose funzioni e la possibilità di interagire, come già visto, attraverso il touchscreen in modo semplice, riesce a soddisfare al meglio le necessità dell’utente. Uno studio effettuato dalla rinomata J.D. Power and Associates ha rilevato che gli utenti più soddisfatti del proprio smartphone sono proprio quelli che possiedono un iPhone (800 su 1000), seguiti dagli utenti Motorola (791 su 1000) e HTC (781 su 1000). 1                                                              1 L’indagine è stata condotta su un campionario di oltre 6500 possessori di smartphones, nel periodo che va da gennaio a giugno 2010.   17   
  • 18. Il successo di iPhone sta causando il declino, inevitabilmente, dei concorrenti che di conseguenza puntano al rinnovo: Nokia, sempre leader mondiale, 36,4% del mercato secondo Gartner, è pronta a lanciare la nuova versione di Symbian, sistema operativo leader tra gli smartphone con il 46,9% del mercato, e si è alleata con Intel per dar vita alla piattaforma MeeGo. I canadesi di RIM sviluppano i loro BlackBerry sulla strada della multimedialità per catturare anche il pubblico extra-aziendale. Samsung punta sui display Super-Amoled, luminosissimi, e sul nuovo sistema operativo Bada. Motorola e Sony Ericsson si rilanciano con nuovi potenti smartphones, come al passo stanno Lg, Htc e Acer che propongono novità a getto continuo. Una buona parte di questi cellulari gira grazie ad Android, il sistema sviluppato da Google che rappresenta la principale minaccia a Apple. Anche Microsoft ha saputo stupire presentando la versione 7 del suo Windows Mobile. 1.5.3 Radio digitale Così come la televisione e il telefono cellulare, anche la radio è sottoposta alla spinta del digitale. Giuseppe Riva elenca quattro vantaggi che la radio digitale può offrire: 1. Qualità del suono migliore 2. La frequenza utilizzata da una radio viene mantenuta costante su tutto il territorio nazionale 3. Un maggior numero e un migliore sfruttamento delle frequenze disponibili. 4. La possibilità di trasmettere strisce di dati di vario genere permette l’ampliamento dei servizi radiofonici proposti agli ascoltatori che possono ad esempio avere maggiori informazioni su cantanti e brani musicali, possono usufruire di giornali elettronici e consultare mappe stradali e satellitari. Non essendoci però uno standard di riferimento condiviso da tutti gli operatori ed essendo i costi elevati, la radio digitale è un passo indietro rispetto allo sviluppo degli altri media. Lo standard di riferimento sarebbe il Digital Audio Broadcasting (DAB), sviluppato a fine anni ’80 dal progetto Eureka, basato sui sistemi di compressione già accennati MPEG mentre il nuovo standard introdotto, DAB +, non compatibile con lo standard precedente, utilizza il sistema di compressione MPEG-4. Il ripiego sul satellite come sistema alternativo di trasmissione ha avuto la meglio, in particolar modo negli Stati Uniti, in quanto vi è stata una dura opposizione agli elevati costi richiesti agli operatori radiofonici. 18   
  • 19. 1.5.4 Libri elettronici Anche conosciuti come e-book, contrazione di Electronic Book, il libro elettronico consiste in un’opera letteraria monografica pubblicata in forma digitale e consultabile mediante appositi dispositivi informatici. In realtà la disponibilità di opere in formato digitale non rappresenta una novità nel mondo dei nuovi media: come evidenzia Fausto Colombo il progetto Gutenberg, il più noto archivio testuale presente su internet, trova le sue origini nel 1971. Verso la metà degli anni ’80 inoltre, l’editoria elettronica commerciale vede le sue prime pubblicazioni su supporto elettronico, floppy disk e cd-rom, mentre il lancio dei primi e-book si manifesta verso la fine del 1998. Il libro digitale grazie alle sue potenzialità, versatilità della fruizione, ecologia, riduzione dei costi di produzione e vendita, si prospetta come strumento ottimale per la consultazione di opere di riferimento e per la didattica. La diffusione dell’e-book inizialmente era alquanto limitata. Tra le cause di questo insuccesso vi sono:  I prezzi di vendita degli e-book e degli hardware di lettura elevati  Autonomia limitata a poche ore  Inesistenza al momento di uno standard di visualizzazione condiviso: Adobe e Microsoft si stanno contendendo la supremazia nel settore Risolto il primo ostacolo, quello dei prezzi, l’e-book sta sempre più diventando parte integrante dell’industria editoriale. I recenti sviluppi tecnologici infatti hanno permesso di orientarsi verso modelli di business che garantissero la riduzione dei prezzi dei contenuti editoriali e dei dispositivi hardware di lettura. Nel corso del 2003 le vendite di libri elettronici a livello internazionale sono aumentate a più di 8 milioni di euro. I principali canali di distribuzione sono i grandi rivenditori di libri online, come Amazon, e le stesse case editrici. Vengono investite grande somme ma lo si fa con l’intento di rimanere a passo con i tempi sfruttando le nuove tecnologie per rispondere alle nuove attese che si vengono a creare da parte degli utenti. In particolare per gli autori esordienti, l’e-book rappresenta un ottimo strumento promozionale; lo stesso per le case editrici che utilizzano internet come mezzo per pubblicizzare le novità permettendo talvolta la vendita diretta dell’opera. È importante osservare come la maggior parte degli operatori del settore siano concordi sull’affermare che la rapida consultazione consentita dagli e-book agevola la fruizione di dizionari o 19   
  • 20. letteratura per la documentazione tecnica su argomenti scientifici o turistici piuttosto che per la narrativa e la saggistica leggera, per le quali il medium preferenziale resta e resterà il libro cartaceo. L'Amazon Kindle, o Kindle è un lettore di libri elettronici commercializzato da Amazon.com. Inizialmente destinato al mercato statunitense, è stato poi lanciato in tutto il mondo a partire dallo ottobre 2009, ma solo nella versione in lingua inglese. Amazon è la più grande libreria online al mondo in lingua inglese, una piattaforma a cui lo strumento ha libero accesso senza necessità di pagare il traffico dati. In America si è verificato il sorpasso degli e-book sui libri di carta “Negli ultimi tre mesi, per ogni 100 libri rilegati venduti, Amazon.com ne ha venduti 143 in versione digitale sul lettore Kindle”, ha reso noto la società, precisando che il dato riguarda soltanto le nuove pubblicazioni. Lo scavalcamento è stato favorito dalla nuova politica dei prezzi di Kindle: Amazon lo ha abbassato di recente a 189 dollari per far fronte alla concorrenza con la popolare tavoletta iPad della Apple. Infatti quest’ultima è in grado di svolgere, tra le altre, la funzione di lettore di libri elettronici. La prima piattaforma italiana dedicata esclusivamente alla distribuzione degli e-book è Edigita, promosso da tre tra i maggiori gruppi editoriali italiani, Feltrinelli, Messaggerie Italiane con Gems e Rcs Libri, che insieme raggruppano oltre quaranta sigle editoriali. Il progetto è mettere gli editori italiani in condizione di offrire le proprie edizioni anche in formato e-book attraverso i più popolari device presenti e futuri (Kindle, Ipad ecc.), agendo come fornitore di servizi sia per le librerie online (ibs.it, LibreriaRizzoli.it e laFeltrinelli.it in primo luogo) che per i siti di e-commerce stranieri (come Amazon.com o iBooks.com). Edigita prevede che il mercato italiano possa raggiungere almeno i 60-70 milioni di euro nel 2015 con una quota non inferiore al 4-5%. Mondadori e Telecom hanno lanciato il portale Biblet Store. Vengono proposti milleduecento titoli Mondadori, Einaudi, Sperling & Kupfer e Piemme, quattrocento dei quali sono novità. Biblet Store venderà presto online anche i lettori infatti tra qualche mese saranno in commercio gli eReader targati Telecom e Olivetti. I libri venduti su Biblet Store saranno tutti in formato ePub e PDF, cioè scaricabili e leggibili su ogni tipo di tavoletta o lettore, oltre che sul computer, con il software gratuito Adobe Digital Editions. Gli eBook saranno protetti da un sistema Digital Rights Management (DRM), a tutela dei i diritti degli autori. 2                                                              2 Il lancio di Edigita è avvenuto il 18 ottobre 2010; il lancio di Biblet Store l’8 ottobre 2010 20   
  • 21. 1.6 iPhone e iPad: tutto in un solo strumento. Nel giugno del 2007 il capo esecutivo della Apple, Steven P. Jobes, introdusse l’iPhone, affermando «Questo è il telefono che ha cambiato il telefono per sempre». L'iPhone è quad-band e utilizza tecnologie GSM EDGE, ma è dotato anche di connettività Wi-Fi e bluetooth. Le funzionalità relative alla telefonia sono quelle classiche di uno smartphone, e comprendono anche la possibilità di effettuare un'audioconferenza unendo più telefonate; durante la presentazione del prodotto, Steve Jobs ha utilizzato una conferenza a tre, ma il telefono supporta fino a 5 partecipanti, lasciando comunque disponibile una seconda linea per le chiamate in entrata. Le funzioni di palmare comprendono il multitasking, animazioni e multimedialità, schermo tattile evoluto, denominato dalla stessa Apple Inc. Multi-touch, ampia connettività, navigazione Web mediante browser Safari, sincronizzazione con il computer, sia sistemi Windows che Mac, tramite iTunes con il connettore dock utilizzato dagli iPod, lettura dei file di testo, documenti in formato PDF, RTF solo on-line, Microsoft Office, iWork, immagini e filmati allegati alle e-mail o collegati a una pagina web. Le funzioni del dispositivo, a parte alcune svolte ancora attraverso i tasti, sono accessibili mediate il Multi-touch, che occupa tutto il lato frontale del dispositivo e non necessita di pennino ma si utilizza direttamente con le dita e permette di gestire il tocco di più dita contemporaneamente. Questa caratteristica permette di implementare le cosiddette gesture, ovvero combinazioni di gesti, movimenti di più dita, che permettono di controllare l'interfaccia del dispositivo. Grazie al modulo A-GPS integrato, consente il geotagging delle foto, ovvero la possibilità di salvare informazioni quali latitudine e longitudine del luogo in cui è stata scattata la foto. iPhone OS, una versione leggera del sistema operativo Mac OS X, mediante touchscreen, permette di svolgere attività quali, ad esempio, vedere video di YouTube. Fra le applicazioni native presenti, oltre quelle necessarie alla riproduzione audio/video e alle funzionalità telefoniche, ci sono naturalmente quelle che permettono di accedere alle funzionalità di agenda, calendario, calcolatrice, blocco note, bussola, foto e videocamera e impostazioni, più un client di posta elettronica che utilizza protocolli IMAP e POP3 mediante il quale si gestisce anche un servizio di segreteria telefonica via e-mail, Visualvoicemail. Il browser derivato da Safari per la navigazione web permette di accedere rapidamente a Google Maps, oltre a due applicazioni che permettono di avere in tempo reale le quotazioni della borsa e le previsioni meteo. 21   
  • 22. Tre anni dopo compare sul mercato l’iPhone 4, presentato ufficialmente il 7 giugno 2010 al WWDC, il quale offre una qualità e nitidezza di immagine altissime, grazie al numero di pixel quattro volte superiore ai modelli di iPhone precedenti. Il numero di pixel per pollice è stato aumento a 326, con risoluzione del display 960×640 pixel, contrasto 400:1 e tecnologia IPS che garantisce colori più nitidi e profondi, con un angolo di visualizzazione più ampio. I dettagli delle immagini sono quindi precisi e nitidi. Aspetto questo che va a sommarsi alle qualità che concorrono a consolidare questa nuova tecnologia come protagonista nella scena di numerosi settori, in particolare, come mostrerò nel corso del secondo capitolo, nel settore turistico. Sempre nel 2010, presentato il 27 gennaio, compare sul mercato il prodotto Apple che sta rivoluzionando il mondo digitale: si parla della tavoletta iPad. Cinquemilioni di tablet venduti nel primo semestre del 2010, trentacinquemilioni di download in due mesi dallo store di Apple, il negozio online. Questi dati fanno intuire il successo immediato della tavoletta prodotta da Apple. Cifre destinate a crescere, non solo per le vendite super del tablet e delle sue applicazioni software molte delle quali gratuite, dalla qualità della risoluzione e dalla facilità di utilizzo, come per l' iPhone, ma anche per il mercato degli accessori. L' iPad è infatti uno strumento modulare, ovvero può essere arricchito e plasmato dai più disparati accessori. Come sistemi per guardare la tv digitale in viaggio, collegare lettori di dvd e blue-ray, connettere via bluetooth la tavoletta a volanti o cloche per giocare. Per quanto riguarda i sistemi di scrittura è stato prodotto Apple iPad Keyboard Dock, una dock station con tastiera incorporata che trasforma la tavoletta in un sistema di scrittura avanzato. Basta collegare l' iPad al connettore posteriore della dock e si ha la sensazione di lavorare con un computer con una vera tastiera, più veloce, precisa e completa di quella virtuale del sistema. È già sul mercato Camera Connection Kit, un piccolo adattatore fotografico per importare le immagini e i video da una videocamera digitale sia con il connettore Usb sia direttamente da una scheda di memoria del tipo Sd Card. È utile durante i viaggi per guardare le foto, selezionare le migliori e magari memorizzarle su Internet o spedirle via mail. 22   
  • 23. 1.7 E-display a impatto zero “L' e-display a colori che funziona a energia zero”: così recita il titolo di un articolo de Il Corriere della Sera del 12 ottobre 2010. Negli Stati Uniti è stato sviluppato nel corso di 7 anni uno schermo a colori e ad alta risoluzione paragonabile allo schermo dell’iPad e dai consumi più bassi rispetto a Kindle. Vi è la possibilità di processare le informazioni in modo veloce, dimostrato dalla rapidità dello scorrimento delle foto, senza consumo di batteria: l’e-display funziona ad energia zero. Caratteristica questa in grado di rivoluzionare il mondo dei tablet e degli smartphones. Altro vantaggio dato dall’e-display è la possibilità di leggere senza problemi sotto al sole, così come accade con gli schermi retroilluminati.                         23   
  • 24. CAPITOLO 2: NUOVE TECNOLOGIE E TURISMO    La prima parte della tesi evidenzia alcuni tra i più importanti cambiamenti apportati al mondo dei media negli ultimi anni, cambiamenti avvenuti soprattutto con la diffusione continua di nuove tecnologie in grado di migliorare numerose funzioni di base dei media stessi. Tali sviluppi sono nati dalla necessità di appagare i bisogni dei consumatori che richiedono più qualità, più rapidità nello scambio di informazioni e la possibilità di usufruire dei servizi anche in movimento; qualità migliorata grazie alla varietà di informazioni che i nuovi media mettono a disposizione degli utenti, i quali a loro volta selezionano ciò a cui realmente interessati o qualsiasi cosa che venga reputata essere in grado di soddisfare i bisogni dello stesso utente; le informazioni vengono scambiate in modo sempre più rapido e, come nel caso della messaggistica istantanea, in modo gratuito. Come sottolineato più volte nel primo capitolo, oggi ci troviamo in una società che è mobile: si pensi al fenomeno del pendolarismo. Per questo motivo la digitalizzazione ha investito anche media quali il telefono cellulare o il libro elettronico. Mezzi questi che vengono sempre più adottati nel settore turistico: la mobilità è infatti di significativa rilevanza nel concetto stesso di turismo. Mi accingo quindi a descrivere strumenti e applicazioni che vengono sempre più utilizzate nel settore turistico. Inoltre le nuove tecnologie risultano essere il mezzo migliore per i turisti che ripiegano al “turismo fai-da-te”. Nelle nuove frontiere del turismo fai-da-te i turisti creano autonomamente i propri percorsi usando le mappe rintracciabili su Internet, basando la scelta talvolta sul giudizio che altri utenti hanno espresso nei commenti da loro inseriti. Smartphones e Internet assemblati creano uno strumento che si sta rivelando essere un accessorio sempre più di fondamentale importanza nell’equipaggiamento di un turista! 24   
  • 25. 2.1 Internet: il turismo fai-da-te. Internet è il principale nuovo medium e offre opportunità che vengono sfruttate anche nel settore turistico. In rete, infatti, si trovano tutte le informazioni sulle destinazioni, sui diversi servizi offerti come trasporti, ristoranti, autonoleggio, alberghi e via dicendo, nonché la possibilità di prenotare on-line i servizi appena elencati e richiedere assistenza via mail. In particolare da una ricerca effettuata nel febbraio del 2010 da Hitwise3, società che offre monitoraggio e analisi gestendo un portafoglio di oltre 100.000 clienti in 65 paesi del mondo, viene mostrato come dall’analisi dei flussi di traffico online legati al turismo sempre più crescente è la fruizione delle mappe e delle informazioni stradali e geografiche. Per quanto concerne il mercato americano, sul quale si è concentrata la ricerca da parte di Hitwise, all'interno della Top 20 dei Most Visited Travel related Web sites , i siti più visitati di argomento viaggi, le mappe e gli strumenti che contengono informazioni stradali occupano quattro importanti posizioni. Google Maps (1°), MapQuest (2°), Yahoo! Maps (8°) e Bing Maps (11°) si trovano a competere con gli altri giganti del settore. 1 Top 20 dei "Most Visited Travel related Web sites ", Hitwise                                                               3  Hitwise effettua il suo monitoraggio su circa 1 milione di siti unici su base giornaliera, includendo i sub-domini dei più grandi  25   
  • 26. Nella classifica ci sono siti di booking online, guide e pubblicazioni, agenzie di viaggio, tour operator, informazioni legate ai trasporti pubblici, ma anche particolari destinazioni e resort. Nelle prime venti posizioni troviamo Expedia, Southwest Airlines, Travelocity, Priceline, TripAdvisor, Orbitz, Delta Air Lines, Cheapoair e molti altri. La raccolta di dati prevede la categorizzazione dei siti sulla base dell'argomento che trattano e dei loro contenuti, la propensione al mercato e la collocazione all'interno di un contesto di forte competitività e concorrenza. Per quanto riguarda i siti che offrono mappe stradali e itinerari, Google Maps et similia, pur non essendo stati previsti come strumenti per effettuare le prenotazioni online, dispongono di una pluralità di servizi aggiuntivi legati al mondo dei viaggi, come il geotagging e tutto ciò che permette di trovare informazioni di interesse storico-culturale o commerciale attraverso l'esplorazione spaziale. E’ importante per una struttura ricettiva essere ben visibile e capace di sfruttare un mezzo come Google Maps. L’industria dei viaggi online durante il periodo analizzato da Hitwise, che risale a febbraio 2010, ha ricevuto una media del 38,78% del traffico direttamente dai motori di ricerca. Le keywords più gettonate sui search engine americani sono: 1. mapquest 2.98% 2. mapquest driving directions 1.52% 3. google maps 1.17% 4. maps 0.87% 5. southwest airlines 0.82% 6. google earth 0.58% 7. map quest 0.58% 8. expedia 0.49% 9. cheap flights 0.48% 10. travelocity 0.47% Questi risultati dimostrano come la tendenza a progettare le proprie vacanze autonomamente stia crescendo. Come in America così in Europa. A confermarlo vi è, tra gli altri, un articolo apparso tra le pagine del quotidiano americano The New York Times il 2 aprile 2005. “More Europeans go 26   
  • 27. online for vacation”4, questo il titolo scelto dal giornalista Kevin O’Brien. Dall’articolo risulta che nel febbraio dello stesso anno il sito più visitato, sempre parlando in ambiti turistici, sia stato Expedia. Inoltre Simon Breakwell , capo esecutivo della IAC’s European travel division intervistato da O’Brien, fa intuire come il turismo online già cinque anni fa si stava continuamente sviluppando. Egli afferma “Online tourism is definitely the future. In 10 to 15 years, there will be almost nobody who doesn't book their travel over the Internet." 5 Le previsioni di Simon Breakwall si stanno effettivamente verificando, a partire dalle numerose prenotazioni online per voli, alberghi e via dicendo. Più scelta per un target allargato e quindi in grado di soddisfare bisogni differenti convince sempre più persone ad utilizzare Internet come mezzo per informarsi per poi organizzare e prenotare le proprie vacanze. Sempre prendendo in esame l’Europa dal 2010 al 2012, la crescita del segmento online continuerà a tassi di circa l`11,4% per raggiungere un valore di circa 91 miliardi di euro, mentre l`offline continuerà la discesa con tassi negativi del 3,9%, 1,2% e 1,6% e assestarsi su circa 182 miliardi di euro nel 2012. Questi sono i primi dati della ricerca di Simon Carkeek, direttore esecutivo di Eyefortravel, istituto di ricerca inglese, specializzato in Travel Intelligence. La Stampa il 18 novembre 2009 prende in esame la situazione del Belpaese, mettendola a confronto con quella relativa agli altri stati europei :“ La Gran Bretagna è di gran lunga il primo mercato europeo per l`online, con un 29,6% del totale, seguito dalla Germania, con un 18,2% e dalla Francia, con un 14,4%. L`Italia rappresenta il 5,4%, una percentuale ancora ridotta rispetto ai key market, ma con tassi di crescita stimati intorno al 13,9% rispetto all`11,4% del totale Europa” Inoltre, ricollegandoci al concetto di mobilità più volte citato, il quotidiano aggiunge :”[…]c`è un fattore che può rappresentare la chiave di volta nell`espansione del turismo online in Italia: grazie all`altissima diffusione dei mobile device e alla disponibilità della banda larga, la crescita dell`online business potrebbe "saltare" direttamente dal pc al telefonino. Infatti nel 2008, l`abitudine di navigare in Internet dal cellulare è cresciuta del 56,7% e in particolare l`utilizzo di servizi web o sms per il turismo è cresciuto del 54,2%. “.                                                              4  “Sempre più europei  ripiegano ad internet per decidere le vacanze.”  5  “Il turismo online è definitivamente il futuro. Tra 10 o 15 anni non ci  sarà più nessuno che organizzerà i suoi viaggi se  non su Internet”  27   
  • 28. Sono infatti sempre più i produttori di smartphones che migliorano la qualità dei loro prodotti aggiungendo applicazioni utili a fini turistici. La società Deloitte Consulting prevede che nel 2010 si venderanno 400 milioni di smartphones, arrivando a uno storico sorpasso sui personal computer. Un boom segnato soprattutto dalla possibilità di accedere ai servizi Internet in mobilità. Alberto Donato, Partner di Deloitte e Responsabile del settore Telecommunications, ha dichiarato per il Corriere della Sera: «Entro fine anno la funzionalità di ricerca mobile sarà una della cinque applicazioni più usate, insieme a chiamate, sms, agenda e navigazione». Insomma, si effettueranno ricerche su Google più con il telefonino che con il computer, grazie anche agli abbonamenti “flat” per cellulari sempre più diffusi; con il termine flat si intende una connessione ad Internet con la particolarità che il costo del collegamento non è calcolato in base al tempo di connessione, ma in base ad un canone mensile predeterminato . Sono due le tendenze principali nel mondo degli smartphone. Da una parte, abbiamo apparecchi sempre più vicini ai computer, per potenza e applicazioni utilizzabili. Dall'altra, al contrario di quanto succedeva negli anni Novanta, gli schermi diventano sempre più grandi e i terminali sono sempre meno “tascabili”. 2.2 Il turismo mobile La possibilità di portare Internet sempre con sé è la caratteristica che maggiormente ha portato numerosi smartphones, ad essere utilizzati anche nel settore turistico. Come il boom iniziale di Internet ha cambiato il modo in cui i turisti effettuano prenotazioni negli hotel, acquistano servizi, creano itinerari, rimangono in contatto con gli amici, così questa nuova estensione del web provvederà agli stessi scopi. Il turismo diventa sempre meno “cartaceo” e sempre più digitale. Il progressivo passaggio dal turismo “analogico” a quello “digitale” è stato spinto dagli stessi tour operator, dagli editori di guide e perfino dalle compagnie aeree, che hanno iniziato a produrre e distribuire tutta una serie di informazioni e utilità, dedicate al viaggiatore, accessibili da lettore Mp3, tramite Podcasting, da Pda o cellulare, spesso sfruttando Internet. Questo ha permesso loro di stare al passo coi tempi e personalizzare i servizi offerti in base alle caratteristiche e alle esigenze di ciascun soggetto che si stanno via via modificando: come specificato precedentemente, rapidità, maggiore qualità e più dettagli vengono sempre più richiesti da parte dall’utente, in questo caso dal turista, e Internet è il media che meglio degli altri può garantire il soddisfacimento completo da tutti i punti di vista. 28   
  • 29. Con poche e semplici mosse è possibile scaricare itinerari predefiniti o la mappa del luogo interessato per seguirli direttamente dal proprio dispositivo wireless; mobilità ancora maggiore è consentita dagli apparecchi dotati di sistemi di navigazione Gps, in grado di calcolare in tempo reale qualsiasi itinerario pedonale o automobilistico, fornendo inoltre informazioni quali la distanza dal prossimo distributore di carburante, le postazioni degli autovelox, la recensione di un ristorante segnalato dalle principali guide internazionali o l'ubicazione di un museo. E proprio lungo le vie delle città d'arte e all'interno dei musei la tecnologia mobile torna a rivelarsi di grande utilità per il turista senza filo, che sempre attraverso podcasting e altri programmi scaricati sul proprio dispositivo ha la possibilità di ascoltare la storia di luoghi, fatti e persone. Ecco quindi il sorpasso dell’audioguida tradizionale con l’incorporamento di questa nei nuovi dispositivi mobili. Chi volesse approfondire la propria conoscenza di Venezia per esempio, potrebbe rivolgersi all'indirizzo del progetto sperimentale History Unwired del MIT Massachusetts Institute of Technology e approfittare della guida multimediale dedicata al sestiere di Castello, lungo le cui calli sono stati collocati degli hotspot Bluetooth: così, chiunque disponga di smartphone o palmare dotati della tecnologia Bluetooth potrà ottenere informazioni di vario tipo, utilità, storia, folklore, descrizioni di quadri e sculture e via dicendo, relativamente a quella specifica zona, proprio mentre la sta visitando. 2.3 Gli obiettivi da raggiungere Non solo i contenuti multimediali potranno essere veicolati attraverso tecnologie mobili, ma l’informazione potrà essere filtrata per la localizzazione dell’utente. “Dove si trova il ristorante più vicino?”, “A quale palazzo mi trovo di fronte?”: a queste domande si potrà ricevere risposta immediata attraverso le tecnologie mobili. Il promotore turistico deve infatti progettare possibili applicazioni cercando di riflettere su come queste tecnologie possano essere usate per promuovere alcuni comportamenti desiderati da parte del turista, come ad esempio:  Sviluppare le applicazioni in modo tale da influenzare l’escursionista a fermarsi una notte in più nella zona.  Promuovere itinerari meno conosciuti, per esempio nella provincia di Milano.  Pubblicizzare attività e business tipici; alberghi, ristoranti, boutique.  Avvicinare il turista al cittadino locale, rendendo possibile, attraverso la rete, uno scambio di conoscenze di interesse comune. 29   
  • 30.  Riqualificare il territorio. 2.4 Tutte le guide in un solo media In un solo strumento convergono numerose informazioni riguardanti:  Trasporto: orari, tariffe, linee ed eventualmente la presenza di shuttle che effettuano collegamenti con l’aeroporto. Notizie utili anche per i locali.  Eventi collaterali: voler vivere appieno il luogo visitato. Non c’è modo migliore per avere informazioni aggiornate e precise se non attraverso Internet. È inoltre possibile filtrare la ricerca a seconda del tipo di evento che si sta ricercando: musicale, mostra d’arte, fotografia…  Itinerari: come più volte evidenziato, la mappa sul proprio cellulare è di enorme utilità. È precisa ed è possibile consultarla in modo più semplice rispetto alla cartina tradizionale. È infatti possibile vedere la propria posizione sulla mappa stessa.  Lingua: su molti smartphones è già installato il dizionario, altrimenti vi è la possibilità di aggiungerlo come applicazione. In ambito turistico è molto importante: più rapido da consultare e sicuramente meno ingombrante!  Ricordi: la fotocamera è ormai una prerogativa di numerosi mobile device. Foto, video, anche in HD, come nel caso dell’iPhone 4, potranno essere scattate con un unico strumento e, se lo si desidera, caricate su social networks.  Luoghi “sconosciuti”: come verrà illustrato nella terza parte, la provincia di Milano, per esempio, è ricca di possibili risorse turistiche non sfruttate. Attraverso il proprio smartphone o libro elettronico vi è la possibilità di conoscere luoghi caratteristici e, servendosi della propria mappa digitale, vi è l’opportunità di creare un itinerario che conduca al posto desiderato.  Acquisto online: i biglietti di musei, trasporti, alloggi direttamente acquistabili nel momento in cui se ne ha bisogno. Evitando talvolta code, come nel caso del museo, quindi invogliando ancor di più il turista ad effettuare la visita.  Interagire con la comunità virtuale: i social networks, già citati, hanno un ruolo importantissimo nel settore turistico. Si tratta infatti di un luogo dove confrontare i pareri, vedere le foto o i video altrui e caricare i propri. Farsi dare consigli su luoghi già visitati o sconsigliarne di altri. Dal punto di vista delle strutture ricettive, su siti predisposti, è possibile mettere foto e descrizioni e consentire ai clienti di commentare: questo può 30   
  • 31. rappresentare sia vantaggi che svantaggi dal momento che i pareri possono risultare essere sia positivi che negativi.  Selezionare l’informazione: come spiegato nel primo capitolo, le nuove tecnologie permettono di interagire con il media, filtrando le informazioni e selezionando quelle necessarie. Si evita così perdita di tempo e nervosismo. 2.5 Strumenti necessari e il Qr : una “risposta rapida” alle richieste del turista Smartphones, computer portatili, oggi anche di dimensioni ridotte, audio guide e libri elettronici sono gli strumenti che meglio svolgono le funzioni sopra elencate. In particolar modo, come evidenziato, lo smartphone. L’iPhone per esempio è in grado di contenere tutte le funzioni dei quattro strumenti elencati. È maneggevole e semplice da usare: perfetto come strumento di viaggio! Rete wireless, GPS, bluetooth, infrarossi rappresentano le tecnologie di trasmissione dati. Sempre più utilizzato è anche il Qr, quick response, l’erede del codice a barre [figura 1]. Il Qr è una sorta di trait d’union tra il mondo cartaceo e quello multimediale di Internet. Una porta d’accesso a contenuti aggiuntivi che per la loro natura digitale non troverebbero spazio sulla carta e che invece arrivano, via web, direttamente sullo schermo del telefonino. Se si inquadra con l’obiettivo del cellulare il codice Qr sul display vengono proiettati video e pagine internet preparate ad hoc per approfondire l’argomento a cui è legato. Figura 1 QR Code  In Giappone, patria della corporation Denso-Wave che lo ha inventato, il codice Qr è approdato praticamente ovunque: se ne vedono gigantesche riproduzioni sulle facciate dei grattacieli, compaiono sui prodotti al supermercato e al posto della foto sulle lapidi al cimitero. Se si compra un 31   
  • 32. cheeseburger al McDonald’s di Tokyo, sulla carta che lo avvolge si può inquadrare il codice Qr che svela quante sono le calorie e quali gli ingredienti del panino che si sta per addentare. A Londra i grandi magazzini Harrods ne hanno affisso uno di 3 metri sulla facciata, si trovano sulle pubblicità in metropolitana, ma anche sui muri di Camden Town e Soho dove vengono affissi volantini che riportano codici Qr con le indicazioni per feste underground. Il codice Qr può contenere fino a 4.296 caratteri di testo. Non sempre conduce, quindi, a un video o a una pagina web. Sul display del cellulare compaiono, talvolta, solo una serie di informazioni testuali. Per questo molte aziende come l’americana Google hanno cominciato a stamparlo sui biglietti da visita dei dipendenti; basta un clic con il telefonino per memorizzare tutte le informazioni nella rubrica del cellulare e anche in quella del computer. Dove questo codice è già diventato di uso comune, come in Svezia e Danimarca, lo si trova in vetrina accanto ai prezzi. Le prime a cogliere l’opportunità offerta da questo codice sono state le multinazionali: l’Ikea, per esempio, negli Stati Uniti lo pubblica sui volantini pubblicitari e chi lo fotografa ottiene un coupon di sconto. La Pepsi, in Danimarca, ha stampato il Qr code sulle lattine e chi lo inquadra ottiene una bibita gratis e le informazioni sui concerti che Pepsi sponsorizza a Copenaghen. È quindi evidente come possa essere utilizzato anche a fine turistico: in tal senso la Ibm, per il Comune di Venezia, ha disseminato i codici Qr sui monumenti della città e con un clic del cellulare i turisti possono sapere dove si trovano e che monumento stanno ammirando. Rapidità ancora una volta garantita con l’utilizzo delle nuove tecnologie. 2.6 L’audio guida per smartphone Passeggiare per la città e ascoltare la storia tramite auricolari interagendo con l’ambiente circostante: questo l’obiettivo, raggiunto, di Soundwalk. Creato a New York da Stephan Crasneanscki agli inizi del 2000, Soundwalk si occupa della creazione di audio guide di diverse città da utilizzare su iPod, iPhone e iPod Touch. Utilizzando e plasmando i suoni, assicura un senso di partecipazione alla realtà che si sta visitando, catapultando il turista anche nel passato. Creando un viaggio nella storia, Soundwalk porta il visitatore a scoprire luoghi “nascosti” all’interno della città. 32   
  • 33. Partendo dalla creazione dell’audio guida per New York, la squadra di Stephan Crazneanscki ha prodotto audio guide anche per Parigi, Londra, Ibiza, Berlino, Beijing, Hong Kong ,Shangai e Varanasi. La prima audio guida per New York è stata creata su Cd, ma anche Soundtrack si è adeguata ai cambiamenti creando dapprima le guide MP3 scaricabili dal sito Soundwalk.com, secondariamente le applicazioni per iPhone e iPod, come nel caso di Parigi nel 2009. I tour durano un’ora e la voce narrante è di attrici o personaggi famosi originari della città descritta: per Beijing l’attrice Gong Li, per Hong Kong l’attrice Shu Qi, per Shangai l’attrice Joan Chen. A guidare per le strade di Ibiza sarà invece Paz Vega, mentre Florence Loiret-Caille, Isild Le Besco, Helene Fillieres, Lou Doillon, Virginie Ledoyen, Jean Reno guideranno per le strade di Parigi, musei compresi. Altra curiosità riguardante Soundwalk, è la collaborazione di questa con Puma e Adidas nella creazione di itinerari da percorrere correndo: una visita alternativa della città! Un modo di vivere la città alternativo e divertente. Così come grande successo riscuotono i tour a tema sviluppati per New York: Hip-Hop Walk, nel Bronx accompagnati dalla voce di Jazzy Jay, e il Baseball Walk, nello Yankee Stadium con la voce di Tony Morante sono due esempi. Ancora itinerari americani a disposizione del giramondo tecnologico su Talkingstreet.com , dove le audio-guide di alcune città americane sono raccontate dalle voci di personaggi celebri: chi volesse recarsi a Boston sarebbe infatti accompagnato dalla descrizione del luogo narrata dal cantante degli Aerosmith, Steven Tyler, mentre l'attrice di Alien Sigourney Weaver, fa da cicerone ai turisti in visita a New York. Due esempi quelli appena citati che fanno intuire come i nuovi media interagiscano tra loro al fine di creare un prodotto nato dalla creatività e l’innovazione che soddisfi appieno l’utente, dando talvolta più di quanto si aspetterebbe. 2.7 Le guide cartacee diventano digitali: Lonely Planet La compagnia aerea di Richard Branson, la Virgin Atlantic, ha pensato bene di mettere a disposizione dei viaggiatori un catalogo di podcast che forniscano informazioni su una grandissima varietà di destinazioni turistiche, aiutando il cliente a pianificare al meglio le proprie vacanze e a gestire in modo ottimale il tempo da dedicare alle escursioni. Anche la Lonely Planet, una tra le più autorevoli guide di tutto il mondo, nonostante rifiuti categoricamente l'idea che un giorno i suoi libri possano passare di moda ed essere definitivamente sostituiti da un cicerone digitale, ha comunque messo a disposizione dei suoi lettori dei podcast gratuiti a complemento delle informazioni cartacee. 33   
  • 34. Inoltre da agosto 2010 la Lonely Planet è disponibile in formato e-book: Italia, Spagna, Francia, Gran Bretagna e Irlanda i primi Paesi a poter essere esplorati per via digitale. Ogni guida contiene oltre trecento link e può essere acquistata sull'iBookstores di Apple. Specificamente pensata per l'iPad, la Lonely Planet digitale può essere consultata anche sugli iPhone con sistema operativo iOS 4.0. Dopo i primi cinque titoli elettronici, toccherà anche a Giappone, Thailandia e Australia. Secondo John Boris, vicepresidente esecutivo del gruppo, le guide in formato e-book consentiranno ai lettori di programmare le loro vacanze, inserendo al contempo segnalibri, prendendo appunti e selezionando punti d'interesse: «E' per chiunque voglia raggiungere il cuore di una località e scovare tutti i luoghi imperdibili […] Rispondiamo alla nostra missione di sempre di pubblicare una guida il più perfetta possibile. E la tecnologia è un grande alleato». 2.8 Dalla carta all’iPad: le scelte di Touring Editore Il navigatore satellitare è sempre stato di grande aiuto e con i recenti sviluppi si sta rivelando essere utile per fini turistici. Esso è diventato, come le altre tecnologie mobili, uno strumento molto utilizzato dai turisti e la tendenza al turismo fai-da-te incrementa senza dubbio questa evoluzione. Ecco infatti che dalla collaborazione tra AvMap, azienda italiana nel settore GPS, e Touring Editore il navigatore diventa anche guida turistica multimediale. L’AvMap G6 Touring è infatti un navigatore satellitare per auto e una guida multimediale portatile: contiene informazioni su tragitti turistici, luoghi di ristoro e luoghi di pernottamento e presenta all’utente circa 6 mila convenzioni con alberghi, esercizi commerciali e ristoranti dedicate ai soci Touring Club. Touring Editore ha fornito circa 20.000 punti di interesse da aggiungere ai 318 mila già presenti nel database di AvMap. Il navigatore-guida è in grado di fornire informazioni e immagini dei punti di interesse turistico, nome, descrizione, tipologia, classificazione, indirizzo, mail, sito web, modalità di visita e di pagamento, facilitazioni e servizi accessori, ed è in grado di guidare l’utente nelle proprie visite, suggerendo itinerari turistici e fornendone dettagli relativi a lunghezza del percorso e a tappe effettuabili. Grazie alla tecnologia di sintesi vocale “text-to-spech” della Loquendo, il G6 Touring, è in grado anche di fornire all’utente una lettura vocale delle descrizioni presenti. Inoltre Touring Editore ha scelto la trentesima edizione della Borsa Internazionale del Turismo per presentare tre novità in ambito multimediale: le guide per iPhone, su Kindle e il nuovo sito internet www.touringclub.com. Dopo le audio guide e i navigatori satellitari ecco dunque la prima guida Touring per iPhone: è Roma a inaugurare la collana, ma nel corso del 2010 si aggiungeranno 34   
  • 35. Firenze, Venezia, Torino, Milano, Napoli, tutte in italiano e inglese e tutte acquistabili unicamente su iTunes. L'applicazione permette una personalizzazione grafica ed offre la possibilità di geolocalizzare i punti di interesse sulla mappa Touring offline senza costi aggiuntivi oltre che sulle mappe Google online. La classica Guida Rossa di Roma e la Guida Gialla della Lombardia, sono invece i volumi scaricabili sul Kindle. Il nuovo sito www.touringclub.com si propone invece il nuovo punto di riferimento per i viaggiatori in termini di informazioni turistiche e servizi correlati. È stato impostato per garantire una navigazione rapida, minimizzando il numero di clic necessari per arrivare ai contenuti e alle informazioni di interesse per l'utente. Nell'homepage è stato aggiunto anche lo spazio community per condividere le esperienze di viaggio, la sezione prenota attraverso la quale grazie alla collaborazione con Expedia è possibile acquistare voli, alberghi, servizi e lo store dove acquistare le pubblicazioni Touring. Touring rappresenta dunque un ottimo esempio di come il settore turistico stia trovando vantaggiosa la digitalizzazione al fine di promuovere e vendere i propri servizi. 2.9 GPS e smartphones Con la diffusione capillare dei sistemi GPS, e il conseguente abbattimento dei costi dei ricevitori, molti produttori di telefoni cellulari hanno cercato di inserire un modulo GPS all'interno dei loro prodotti, aprendosi quindi al nuovo mercato dei servizi LBS, Location Based Service, servizi basati sul posizionamento. Tali servizi vengono sempre più sfruttati per offrire anche sul web dei servizi molto utili. Tuttavia, la relativa lentezza con cui un terminale GPS acquisisce la propria posizione al momento dell'accensione, dovuta alla necessità di cercare i satelliti in vista, ed il conseguente notevole impegno di risorse hardware ed energetiche, ha frenato in un primo momento questo tipo di abbinamento. Negli ultimi anni è stato introdotto in questo tipo di telefoni il sistema Assisted GPS, A-GPS, con cui è possibile ovviare a tali problemi: si fanno pervenire al terminale GPS, attraverso la rete di telefonia mobile, le informazioni sui satelliti visibili dalla cella a cui l'utente è agganciato. In questo modo un telefono A-GPS può in pochi secondi ricavare la propria posizione iniziale, in quanto si assume che i satelliti in vista dalla cella siano gli stessi visibili dai terminali sotto la sua copertura radio. Così, anche le case produttrici di navigatori satellitari, ad esempio l’olandese Tom Tom, stanno perfezionando applicazioni per iPhone: Tom Tom ha infatti sviluppato un programma text-to-speech, con la possibilità di controllare la musica proveniente dall’iPod. 35   
  • 36. Ora è possibile anche essere guidati all’interno di edifici: sempre più innovazioni facilitano la visita all’interno di musei, ma anche l’orientamento dentro centri congresso e centri commerciali. 2.10 Visitare i musei di New York con l’iPhone Negli ultimi mesi sono state realizzate delle applicazioni da svariati musei: Museum of Modern Art e American Museum of Natural History, a New York; il Los Angeles Museum of the Holocaust; e il San Francisco Museum of Modern Art , che ha creato un’applicazione anche per Android. Le nuove tecnologie aiutano un visitatore a vivere il museo in una maniera nuova e appagante. Inoltre, scherza Bob Tedeschi, autore dell’articolo comparso su nytimes.com l’8 settembre del 2010, i servizi si trovano in fretta! D’altronde anche quello dei servizi è sempre stato un problema per molti nelle grandi strutture e le tecnologie sono evidentemente utili anche per questo tipo di ricerche. The Museum of Natural History Explorer, arrivato in luglio, aiuta i visitatori a trovare più facilmente esibizioni e servizi offerti dal museo rispetto alle mappe cartacee. All’interno dell’applicazione è possibile scegliere il proprio tipo di tour nell’apposita sezione. Informa riguardo ad attrazioni situate nelle vicinanze e rende visibili sulla mappa punti d’interesse quali l’uscita, i servizi, bar o boutique. L’applicazione è gratuita. Applicazione simile è stata creata anche per il MoMA, Museum of Modern Art; lo sviluppatore Spencer Kiser ha sottolineato che è in corso il perfezionamento per l’applicazione per Android e si pensa sarà possibile anche per altri device, quali il Blackberry. La mappa creata per l’iPhone è un ottima guida e dispone di un elenco delle esibizioni floor-by- floor. Inoltre l’applicazione permette all’iPhone di diventare l’audio guida che assicura una piacevole visita e accurate descrizioni di alcune opere presenti nel museo, facendo evitare così code per ritirare l’audio guida messa a disposizione dal museo stesso. Con la stessa applicazione è possibile inviare un’istantanea via mail con il marchio MoMA sulla stessa. L’iPhone è inoltre d’aiuto per trovare musei e esibizioni in New York, essendo presente le applicazioni Museum Guide, di cui The New York Art è rivale. Chi possiede un iPad può inoltre scaricare la nuova applicazione Diana Curran, che consiste in un libro interattivo che raccoglie le foto scattate durante la visita al museo Ms. Curran. 36   
  • 37. Il turista viene immerso completamente, attraverso la tecnologia digitale, all’interno del museo. La qualità della visita risulta migliore, agevolata anche dal risparmio di tempo e la possibilità di girare per il museo guidati dal proprio smartphone. 2.11 In Italia: monumenti e musei a portata di smartphone Anche l’Italia si sta muovendo in direzione “turismo mobile”. Con l’applicazione i-MiBAC – Top 40 è possibile infatti vedere la mappa del Colosseo, prenotare un biglietto per visitare il Foro Romano, calcolare l'itinerario per arrivare a un museo o avere informazioni dettagliate sul monumento che si ha di fronte. Il tutto utilizzando solo il proprio smartphone. Questa applicazione, messa a disposizione dal Ministero dei Beni e le Attività Culturali dal 1° luglio del 2010, è la prima di una serie di applicazioni per telefonia mobile rilasciata ufficialmente da un ministero italiano. È scaricabile gratuitamente dall’AppStore e dai siti web istituzionali, inizialmente solo su iPhone, iPod Touch e iPad, ma presto anche con tutti gli smartphones, anche in lingua inglese. Il progetto ruota attorno ai 40 musei e aree archeologiche più visitati d’Italia. Ogni luogo dei 40 contenuti nell'applicazione è descritto attraverso una scheda con le informazioni generali di accesso e una ricca galleria iconografica. Sono presenti poi numerose sezioni che implementano l’utilità dell’applicazione: la sezione «Mappa», con i percorsi culturali connessi, quella «Percorsi», con georeferenziazione dei luoghi, immagini e brevi schede storiche degli stessi, quella «Morphing» sui restauri delle opere d'arte. C'è poi una sezione «Top Secret» che contiene video e gallerie fotografiche dei luoghi nei pressi dei Top 40 meno accessibili al pubblico e anche una sezione «Tickets» che consente di prenotare e acquistare il biglietto per i siti MiBAC direttamente dal proprio telefono, fino a 24 ore prima dell’ingresso. Altro caso italiano è l’applicazione “When in Rome” che si propone come guida turistica per visitare Roma con il proprio iPhone. Infatti grazie al GPS integrato nel telefono l’applicazione fornirà un elenco di tutti i locali richiesti divisi anche per categoria e in ordine di prossimità. 2.12 Lo SmartMuseum Scegliere un museo o un itinerario turistico secondo i propri interessi, le proprie disponibilità economiche e di tempo, con la possibilità di variarlo sul momento se qualcosa di imprevisto attrae l’attenzione sarà possibile con «SmartMuseum», la nuova tecnologia applicabile agli smartphones di ultima generazione che diventeranno così video guide per musei e città con un profilo che sarà stabilito e personalizzato dal fruitore che avrà dato una serie di indicazioni preventivamente. 37   
  • 38. «SmartMuseum» è stato presentato a Firenze ad alcuni addetti ai lavori da Marco Berni, un architetto fiorentino di 49 anni che ha affermato che la nuova tecnologia consiste nella possibilità per ogni visitatore, di creare il proprio profilo e di poterlo modificare durante la visita grazie ad un sistema di voti che l’utente può esprimere in diretta su un quadro, su un museo o su un oggetto che lo attrae più di altri. I voti serviranno per le visite future: quando il fruitore chiederà un nuovo profilo, il sistema ne terrà conto guidandolo verso destinazioni che combaciano col profilo che si è venuto a creare. Grazie alle indicazioni ricevute dall’utente, «SmartMuseum è in grado di scegliere le sue preferenze culturali, capire la finalità della visita e anche il tempo che si vuol dedicare ad un certo luogo, sia esso un museo o una piazza». L’obiettivo è creare, grazie alle nuove tecnologie, un rapporto inedito e organizzato tra istituzioni culturali e utenza, ovvero una piattaforma digitale capace di offrire servizi avanzati e personalizzati. 38   
  • 39. CAPITOLO 3: Itinerario multimediale tra le ville storiche della  provincia di Milano      Parallelamente all’incremento dell’utilizzo delle tecnologie cresce il fenomeno del turismo “su misura”: si assiste all’affermazione della soggettività attraverso esperienze sempre meno preconfezionate, costruite dal singolo su misura al fine di rispondere a bisogni ben specifici. Si va diffondendo la ricerca di vacanze personalizzate rispetto alla meta, alle modalità di viaggio, allo sviluppo dello stesso magari in itinere. Come abbiamo visto internet facilita questo processo: i turisti in procinto di organizzare il proprio viaggio vengono facilitati nell’organizzazione della propria esperienza turistica. Infatti, i vantaggi e le possibilità che scaturiscono dal turismo fai da te o su misura, come emerge dagli esempi trattati nel secondo capitolo, sono molteplici: le informazioni, numerosissime, vengono trasmesse con rapidità; l’utente può interagire col mondo digitale; più utenti interagiscono tra loro scambiandosi informazioni e riportando esperienze personali di viaggio ad esempio, o commentando una struttura ricettiva; l’utilizzo delle nuove tecnologie viene reso sempre più semplice così da poter far usufruire di questi servizi anche utenti meno esperti. Ecco perché le nuove tecnologie, soprattutto se si parla di quelle mobili, possono giocare un ruolo importante nell’organizzazione di percorsi ed itinerari turistici che hanno come fini anche quelli di :  Promuovere percorsi meno conosciuti  Pubblicizzare attività e business tipici  Avvicinare il turista al cittadino locale  Riqualificare il territorio La provincia di Milano costituisce una zona idonea a mettere in gioco questo nuovo modo di fare turismo, un tipo di turismo che nel secondo capitolo ho voluto chiamare “mobile”. Ha ottimi requisiti per essere utilizzata come zona pilota per lo sviluppo di questa recente proposta. Infatti come banco di prova ho scelto un itinerario comprendente quattro ville storiche situate nella provincia nord di Milano: Villa Burba a Rho, Villa la “Valera” situato nell’omonima frazione di Arese, Villa Arconati con sede a Castellazzo, frazione di Bollate Milanese e Villa Litta a Lainate. 39   
  • 40. La villa di Arese e Castellazzo non sono sempre visitabili ma vantano di corti caratteristiche e degne di visita. “Il turismo - dichiara nel 2007 Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di commercio di Milano - rappresenta per Milano un settore importante su cui occorre sempre di più puntare per la crescita economica del nostro territorio e in vista dell’Expo 2015. Ecco perché il coordinamento delle istituzioni deve rappresenta un punto di riferimento, di coordinamento organizzativo, di promozione del territorio nel suo complesso.” Per questo motivo ho scelto di svolgere la progettazione selezionando come tappe dell’itinerario quattro ville dell’hinterland milanese: le ville le ho scelte in base alla vicinanza alla metropoli, tra i 5 e 10 km dalla città, facilmente raggiungibili in auto e con i mezzi pubblici ma al contempo immerse in un ambiente che rappresenta la tipica campagna milanese. Il turismo a Milano è un turismo prevalentemente di tipo business e d’affari.6 Il turismo d’affari, che tende a concentrarsi a ridosso delle aree produttive, risente meno della variabile stagionale e offre maggiore certezza economica, ma è caratterizzato da breve permanenza e da un turista molto mobile. Con l’inaugurazione nel 2005 del nuovo polo fieristico a Rho, anche la provincia nord ovest è stata interessata dai flussi turistici milanesi. Propongo quindi un itinerario comprendente le 4 ville sopra elencate in quanto poco distanti l’una dall’altra e con attrattive differenti. Uno degli obiettivi è incentivare l’interesse dei visitatori delle fiere a conoscere la storia e la cultura milanese nonché rendere servizi utili anche per la comunità locale.                                                              6  Ricerca effettuata nel 2007 dalla Camera di Commercio in collaborazione con Fondazione Università Iulm: Turismo  d’affari a Milano 72%, turismo leisure 20%, turismo congressuale 4%. Giorni di permanenza media: 2,13.  40   
  • 41. 3.1 Creazione dell’itinerario Definite le tappe dell’itinerario è bene renderlo visibile sia a visitatori “off-site”, per esempio da casa attraverso il proprio computer, che ai visitatori “on-site”, ai quali vengono proposte applicazioni in grado di rendere il loro smartphone o il loro e-book dei veri e propri strumenti di viaggio. 3.1.1 Visita off-site Per quanto riguarda il primo tipo di visitatori, bisognerebbe perfezionare i siti internet di ciascuna villa: ad esempio Villa Burba è sprovvista di un proprio sito internet. All’interno di ciascuno bisogna inserire tutte le informazioni necessarie al fine di soddisfare il maggior numero di richieste e curiosità: come raggiungere la villa, gli orari di apertura, i contatti, la posizione geografica, la sua storia, una galleria fotografica, un itinerario virtuale, eventi in villa, eventi collaterali, informazioni riguardanti la città o la frazione in cui ha sede, strutture ricettive in zona, osterie tipiche e quant’altro. È importante dedicare uno spazio nel quale gli utenti possano lasciare commenti e suggerimenti ad altri visitatori con la possibilità di inserire immagini relative alla loro visita. Informazioni queste che rendono possibile una “visita” della villa anche da casa o che permettano l’organizzazione della visita vera e propria. Perfezionati i siti internet, si crea un collegamento collocando all’interno delle diverse pagine dei link ipermediali che rimandano ai siti delle altre ville facenti parte l’itinerario. All’interno dei siti vengono pubblicizzate le applicazioni per smartphones grazie alle quali è possibile effettuare il percorso consigliato. 3.1.2 Visita on-site Come già evidenziato, la zona nord della provincia di Milano è interessata prevalentemente da un flusso di turisti business. L’intento è però quello di creare strumenti utili anche per la comunità locale, nonché per i turisti leisure. Proporre applicazioni per mobile device renderebbe più semplice e “libera” la visita alle diverse ville in quanto, sebbene venga proposto un itinerario preciso, l’utente può organizzare come meglio crede il proprio percorso. In ogni villa deve essere quindi presente un’infrastruttura di rete in grado di garantire la connessione ad internet tramite rete wi-fi: abbiamo già visto nel secondo capitolo come internet risulti essere molto utile in ambito turistico. Un’altra idea è quella di istallare pannelli nelle aree delle ville con codici QR relativi, come ad esempio è stato fatto a Venezia. Si tratta quindi di 41