Decreto 18 settembre 2001 - N. 468
Regolamento recante: "Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale".
(pubblicato nel Supplemento Ordinario n. 10/L alla Gazzetta Ufficiale italiana n. 13 del 16 gennaio 2002)
Decreto 18 settembre 2001 - N. 468
Regolamento recante: "Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale".
(pubblicato nel Supplemento Ordinario n. 10/L alla Gazzetta Ufficiale italiana n. 13 del 16 gennaio 2002)
Disegno di legge quadro in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo
Art. 1.
(Finalità e ambito della legge)
1. La presente legge detta principi fondamentali per la valorizzazione e la tutela dei terreni agricoli, al fine di promuovere e tutelare l’attività agricola, il paesaggio e l’ambiente, e per il perseguimento di uno sviluppo equilibrato delle aree urbanizzate e delle aree rurali, al fine di contenere il consumo di suolo.
2. Ai fini della presente legge, costituiscono terreni agricoli quelli che sono qualificati tali in base agli strumenti urbanistici vigenti.
Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbaniMarco Garoffolo
Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani
Testo della legge Fonte Ministero dell'Ambiente http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/normativa/legge_14_01_2013_10.pdf
Rifiuti raccolta differenziata ato pa 1 corte dei conti sez giur liguria 27 m...Giuseppe Ciampolillo
L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N 693 DEL 18 LUGLIO 2008 CHE HA VISTO COME RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L’ARCHITETTO CANNOVA GIANFRANCO, CON LA QUALE LA ITALCEMENTI AVANZA RICHIESTA DI RINNOVO NON PUO’ TROVARE ACCOGLIMENTO IN QUANTO IL DECRETO SU CUI SI CHIEDE IL RINNOVO E’ DECADUTO SIN DAL 17 LUGLIO 2010 PER INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI INSERITE NEL DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
LA CONFERMA DI QUANTO SOPRA SI EVINCE DALLA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER IL GIORNO 09/06/2011 ALLE ORE 11 DEL SERVIZIO 2 VIA VAS DIRETTO DAL DOTTOR NATALE ZUCCARELLO .
IL TAVOLO TECNICO CONVOCATO DAL DIRIGENTE RESPONSABILE DR NATALE ZUCCARELLO AVEVA IL COMPITO DI: “verificare se la societa’ italcementi s.p.a. ha provveduto a dare corso alla attuazione delle prescrizioni contenute nel decreto di riferimento “
QUINDI NON SI PUO’ AVANZARE UNA RICHIESTA DI RINNOVO SU UN DECRETO CHE NON ESISTE
NON RISULTANDO ALCUN INTERVENTO VOLTO AD UNIFORMARSI ALLE PREVISIONI DELLA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CONCESSA NEL 2008, COMPORTA UNA GRAVE RESPONSABILITA’ PER L’AITALCEMENTI S.p.a. CHE HA CONTINUATO AD UTILIZZARE UN IMPIANTO ALTAMENTE INQUINANTE E NOCIVO PER LA SALUTE DEI CITTADINI, OLTRE AD ESSERE FORIERA DI RESPONSABILITA’ ANCHE PER L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE PER I SUOI AGENTI CHE RIMANENDO INERTI SONO SOLIDAMENTE RESPONSABILI CON LA ITALCEMENTI S.p.a., PER I DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI.
NON RISULTA CHE L’AMMINISTRAZIONE ABBIA MAI EFFETTUATO ALCUN CONTROLLO IN ORDINE ALL’ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE NEI TERMINI PREVISTI DALL’A.I.A.
Sempre in merito alla procedura A.I.A.
Il 9 febbraio 2007 protocollo 10741 il 2° servizio VIA VAS nel rispondere a quanto richiesto con nota prot arta 75686 del 2.11.206 della ITALCEMENTI tendente ad ottenere L’AUTORIZZAIONE INTEGRATA AMBIENTALE comunicava alla ITALCEMENTI che la richiesta avanzata doveva essere sottoposta a procedura di Valutazione Di Impatto Ambientale
La comunicazione a firma del
Dirigente responsabile del servizio 2° VIA-VAS ingegnere VINCENZO SANSONE
Nella conferenza dei servizi del 21.11.2007 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 2132 del 20.11.07 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
Nella conferenza dei servizi del 31.1.2008 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 138 del 25.01.08 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
La Italcementi chiede “ di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale relativo all’impianto attuale includendo il coke di petrolio, ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca a via secca che
Decreto legge sisma 9 febbraio 2017, n. 8Luca Mengoni
DECRETO-LEGGE 9 febbraio 2017, n. 8
Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli
eventi sismici del 2016 e del 2017. (17G00021)
(GU n.33 del 9-2-2017)
Entrata in vigore del provvedimento: 10/02/2017
Coronavirus: supermercati chiusi la domenicaEstensecom
Chiusi i supermercati la domenica, così come ogni tipo di mercato e mercatino, compresi i punti vendita di alimentari sia nei primi che nei secondi. E questo già a partire da domani, 22 marzo.
E’ quanto prevede l’ordinanza firmata questa mattina dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, varata per rafforzare le misure di contrasto alla diffusione del Covid-19.
L’atto resterà in vigore fino al prossimo 3 aprile.
Disegno di legge quadro in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo
Art. 1.
(Finalità e ambito della legge)
1. La presente legge detta principi fondamentali per la valorizzazione e la tutela dei terreni agricoli, al fine di promuovere e tutelare l’attività agricola, il paesaggio e l’ambiente, e per il perseguimento di uno sviluppo equilibrato delle aree urbanizzate e delle aree rurali, al fine di contenere il consumo di suolo.
2. Ai fini della presente legge, costituiscono terreni agricoli quelli che sono qualificati tali in base agli strumenti urbanistici vigenti.
Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbaniMarco Garoffolo
Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani
Testo della legge Fonte Ministero dell'Ambiente http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/normativa/legge_14_01_2013_10.pdf
Rifiuti raccolta differenziata ato pa 1 corte dei conti sez giur liguria 27 m...Giuseppe Ciampolillo
L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N 693 DEL 18 LUGLIO 2008 CHE HA VISTO COME RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L’ARCHITETTO CANNOVA GIANFRANCO, CON LA QUALE LA ITALCEMENTI AVANZA RICHIESTA DI RINNOVO NON PUO’ TROVARE ACCOGLIMENTO IN QUANTO IL DECRETO SU CUI SI CHIEDE IL RINNOVO E’ DECADUTO SIN DAL 17 LUGLIO 2010 PER INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI INSERITE NEL DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
LA CONFERMA DI QUANTO SOPRA SI EVINCE DALLA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER IL GIORNO 09/06/2011 ALLE ORE 11 DEL SERVIZIO 2 VIA VAS DIRETTO DAL DOTTOR NATALE ZUCCARELLO .
IL TAVOLO TECNICO CONVOCATO DAL DIRIGENTE RESPONSABILE DR NATALE ZUCCARELLO AVEVA IL COMPITO DI: “verificare se la societa’ italcementi s.p.a. ha provveduto a dare corso alla attuazione delle prescrizioni contenute nel decreto di riferimento “
QUINDI NON SI PUO’ AVANZARE UNA RICHIESTA DI RINNOVO SU UN DECRETO CHE NON ESISTE
NON RISULTANDO ALCUN INTERVENTO VOLTO AD UNIFORMARSI ALLE PREVISIONI DELLA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CONCESSA NEL 2008, COMPORTA UNA GRAVE RESPONSABILITA’ PER L’AITALCEMENTI S.p.a. CHE HA CONTINUATO AD UTILIZZARE UN IMPIANTO ALTAMENTE INQUINANTE E NOCIVO PER LA SALUTE DEI CITTADINI, OLTRE AD ESSERE FORIERA DI RESPONSABILITA’ ANCHE PER L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE PER I SUOI AGENTI CHE RIMANENDO INERTI SONO SOLIDAMENTE RESPONSABILI CON LA ITALCEMENTI S.p.a., PER I DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI.
NON RISULTA CHE L’AMMINISTRAZIONE ABBIA MAI EFFETTUATO ALCUN CONTROLLO IN ORDINE ALL’ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE NEI TERMINI PREVISTI DALL’A.I.A.
Sempre in merito alla procedura A.I.A.
Il 9 febbraio 2007 protocollo 10741 il 2° servizio VIA VAS nel rispondere a quanto richiesto con nota prot arta 75686 del 2.11.206 della ITALCEMENTI tendente ad ottenere L’AUTORIZZAIONE INTEGRATA AMBIENTALE comunicava alla ITALCEMENTI che la richiesta avanzata doveva essere sottoposta a procedura di Valutazione Di Impatto Ambientale
La comunicazione a firma del
Dirigente responsabile del servizio 2° VIA-VAS ingegnere VINCENZO SANSONE
Nella conferenza dei servizi del 21.11.2007 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 2132 del 20.11.07 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
Nella conferenza dei servizi del 31.1.2008 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 138 del 25.01.08 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
La Italcementi chiede “ di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale relativo all’impianto attuale includendo il coke di petrolio, ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca a via secca che
Decreto legge sisma 9 febbraio 2017, n. 8Luca Mengoni
DECRETO-LEGGE 9 febbraio 2017, n. 8
Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli
eventi sismici del 2016 e del 2017. (17G00021)
(GU n.33 del 9-2-2017)
Entrata in vigore del provvedimento: 10/02/2017
Coronavirus: supermercati chiusi la domenicaEstensecom
Chiusi i supermercati la domenica, così come ogni tipo di mercato e mercatino, compresi i punti vendita di alimentari sia nei primi che nei secondi. E questo già a partire da domani, 22 marzo.
E’ quanto prevede l’ordinanza firmata questa mattina dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, varata per rafforzare le misure di contrasto alla diffusione del Covid-19.
L’atto resterà in vigore fino al prossimo 3 aprile.
Anza' risposta interrogazione marinese qds 14 maggio 2009 la regione trasmett...Pino Ciampolillo
ISOLA DELLE FEMMINE P.D MAFIA ANTIMAFIA E potere
“ … Noi crediamo nella virtù rivoluzionaria della cultura che dona all’uomo il suo vero potere ”.
In altri termini,proprio a partire dagli anni settanta si registra anche nei luoghi come Isola delle Femmine un “salto di qualità” dell’azione di Cosa Nostra, legato all’urbanizzazione susseguente all’abbandono delle campagne. Le cosche spostano i loro interessi. Dall’economia agricola passano al settore commerciale e industriale. In particolare intervengono nel campo dell’edilizia e dei lavori pubblici.
Ma Enea Vincenzo, dopo i reiterati atti di danneggiamento subiti, non si piega alla richiesta di Bruno Francesco di costituire con lui una società di fatto impegnata nell’edilizia e questo gli costerà la vita.
IN altri termini Enea Vincenzo rimane vittima dei contrasti con “un’impresa ad infiltrazione mafiosa”, ossia la B.B.P., un soggetto economico che instaura con il sodalizio mafioso, cappeggiato da Riccobono Rosario e da personaggi come Bruno Francesco e Lo Piccolo Salvatore rapporti stabili di connivenza, accettandone i servizi offerti e ricambiandoli con altri servizi ed attività complementari.
Non a caso, nel momento del contrasto con la società B.B.P., Enea Vincenzo subisce danneggiamenti nei cantieri e la proposta di bruno Francesco, “uomo d’onore” vicino a Riccobono Rosario, di costituire una società di fatto per attività nell’edilizia; e quando i fratelli D’Agostino cercano di aiutare l’Enea Vincenzo per risolvere i problemi con la società B.B.P. si rivolgono proprio a Riccobono Rosario referente mafioso indiscusso per risolvere certi problemi…..pag 56 Sentenza…
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2013/11/le-motivazioni-nella-sentenza-di.html
Anza' risposta interrogazione marinese qds 14 maggio 2009 la regione trasmett...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
Lo Bello e Capilli nelle due audizioni a giustificazione del Piano copiato? Che ha prodotto "effetti" (amministrativi). Purtroppo, devo darvi la brutta notizia che avevano ragione. Il Piano copiato ha prodotto "effetti", e... che "effetti": ECCOLI !!!
a) D.A. 168/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione metalli e IPA
b) D.A. 169/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione ozono
MA, C'E' SEMPRE UN MA. PER LA LO BELLO E CAPILLI LA BRUTTA SORPRESA E' PER LORO; SE LEGGIAMO LE ZONIZZAZIONI (per brevità allego le "conclusioni", che già bastano e assuvecchiano), SCOPRIAMO CHE:
a) per quanto riguarda la zonizzazione dei metalli sul territorio regionale, a guardare la carta tematica riassuntiva, niente paura, tutto a posto, eccetto per i Comuni
sorpresa che leggerete: altro che aree a rischio (p.e. nella valle del Mela ci si può fare l'aerosol !!! (come al solito lo studio, oltre ai 3/4 di capitoli e paragrafi
riempitivI sulle solite generalità, conclude rimandando all'effettuazione di un altro studio per individuare - udite, udite - le aree critiche; vuoi vedere che ancora non se
ne sono accorti dove sono ?)
b) purtroppo, c'è sempre un purtroppo, in un altro allegato del Piano si afferma tutto l'opposto, con tonnellate/anno di metalli emessi in atmosfera, salvo a non dire
dove queste tonnellate si vanno a depositare (di sicuro chi ha scritto l'uno ha dimenticato cosa ha scritto nell'altro, e nessuno dei "redattori" si è letto i due
documenti)
c) per quanto riguarda l'ozono, leggerete nelle conclusioni l'ammissione che lo studio è carente e che si rimanda alla...previsione di un altro studio per identificare -
le correlazioni tra danno fogliare e le concentrazioni di ozono (come dire, altro giro, altra corsa).
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Anza' risposta interrogazione marinese qds 14 maggio 2009 la regione trasmett...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
Lo Bello e Capilli nelle due audizioni a giustificazione del Piano copiato? Che ha prodotto "effetti" (amministrativi). Purtroppo, devo darvi la brutta notizia che avevano ragione. Il Piano copiato ha prodotto "effetti", e... che "effetti": ECCOLI !!!
a) D.A. 168/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione metalli e IPA
b) D.A. 169/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione ozono
MA, C'E' SEMPRE UN MA. PER LA LO BELLO E CAPILLI LA BRUTTA SORPRESA E' PER LORO; SE LEGGIAMO LE ZONIZZAZIONI (per brevità allego le "conclusioni", che già bastano e assuvecchiano), SCOPRIAMO CHE:
a) per quanto riguarda la zonizzazione dei metalli sul territorio regionale, a guardare la carta tematica riassuntiva, niente paura, tutto a posto, eccetto per i Comuni
sorpresa che leggerete: altro che aree a rischio (p.e. nella valle del Mela ci si può fare l'aerosol !!! (come al solito lo studio, oltre ai 3/4 di capitoli e paragrafi
riempitivI sulle solite generalità, conclude rimandando all'effettuazione di un altro studio per individuare - udite, udite - le aree critiche; vuoi vedere che ancora non se
ne sono accorti dove sono ?)
b) purtroppo, c'è sempre un purtroppo, in un altro allegato del Piano si afferma tutto l'opposto, con tonnellate/anno di metalli emessi in atmosfera, salvo a non dire
dove queste tonnellate si vanno a depositare (di sicuro chi ha scritto l'uno ha dimenticato cosa ha scritto nell'altro, e nessuno dei "redattori" si è letto i due
documenti)
c) per quanto riguarda l'ozono, leggerete nelle conclusioni l'ammissione che lo studio è carente e che si rimanda alla...previsione di un altro studio per identificare -
le correlazioni tra danno fogliare e le concentrazioni di ozono (come dire, altro giro, altra corsa).
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Anza' risposta interrogazione marinese qds 14 maggio 2009 la regione trasmett...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
Lo Bello e Capilli nelle due audizioni a giustificazione del Piano copiato? Che ha prodotto "effetti" (amministrativi). Purtroppo, devo darvi la brutta notizia che avevano ragione. Il Piano copiato ha prodotto "effetti", e... che "effetti": ECCOLI !!!
a) D.A. 168/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione metalli e IPA
b) D.A. 169/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione ozono
MA, C'E' SEMPRE UN MA. PER LA LO BELLO E CAPILLI LA BRUTTA SORPRESA E' PER LORO; SE LEGGIAMO LE ZONIZZAZIONI (per brevità allego le "conclusioni", che già bastano e assuvecchiano), SCOPRIAMO CHE:
a) per quanto riguarda la zonizzazione dei metalli sul territorio regionale, a guardare la carta tematica riassuntiva, niente paura, tutto a posto, eccetto per i Comuni
sorpresa che leggerete: altro che aree a rischio (p.e. nella valle del Mela ci si può fare l'aerosol !!! (come al solito lo studio, oltre ai 3/4 di capitoli e paragrafi
riempitivI sulle solite generalità, conclude rimandando all'effettuazione di un altro studio per individuare - udite, udite - le aree critiche; vuoi vedere che ancora non se
ne sono accorti dove sono ?)
b) purtroppo, c'è sempre un purtroppo, in un altro allegato del Piano si afferma tutto l'opposto, con tonnellate/anno di metalli emessi in atmosfera, salvo a non dire
dove queste tonnellate si vanno a depositare (di sicuro chi ha scritto l'uno ha dimenticato cosa ha scritto nell'altro, e nessuno dei "redattori" si è letto i due
documenti)
c) per quanto riguarda l'ozono, leggerete nelle conclusioni l'ammissione che lo studio è carente e che si rimanda alla...previsione di un altro studio per identificare -
le correlazioni tra danno fogliare e le concentrazioni di ozono (come dire, altro giro, altra corsa).
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Anza' risposta interrogazione marinese qds 14 maggio 2009 la regione trasmett...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
Lo Bello e Capilli nelle due audizioni a giustificazione del Piano copiato? Che ha prodotto "effetti" (amministrativi). Purtroppo, devo darvi la brutta notizia che avevano ragione. Il Piano copiato ha prodotto "effetti", e... che "effetti": ECCOLI !!!
a) D.A. 168/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione metalli e IPA
b) D.A. 169/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione ozono
MA, C'E' SEMPRE UN MA. PER LA LO BELLO E CAPILLI LA BRUTTA SORPRESA E' PER LORO; SE LEGGIAMO LE ZONIZZAZIONI (per brevità allego le "conclusioni", che già bastano e assuvecchiano), SCOPRIAMO CHE:
a) per quanto riguarda la zonizzazione dei metalli sul territorio regionale, a guardare la carta tematica riassuntiva, niente paura, tutto a posto, eccetto per i Comuni
sorpresa che leggerete: altro che aree a rischio (p.e. nella valle del Mela ci si può fare l'aerosol !!! (come al solito lo studio, oltre ai 3/4 di capitoli e paragrafi
riempitivI sulle solite generalità, conclude rimandando all'effettuazione di un altro studio per individuare - udite, udite - le aree critiche; vuoi vedere che ancora non se
ne sono accorti dove sono ?)
b) purtroppo, c'è sempre un purtroppo, in un altro allegato del Piano si afferma tutto l'opposto, con tonnellate/anno di metalli emessi in atmosfera, salvo a non dire
dove queste tonnellate si vanno a depositare (di sicuro chi ha scritto l'uno ha dimenticato cosa ha scritto nell'altro, e nessuno dei "redattori" si è letto i due
documenti)
c) per quanto riguarda l'ozono, leggerete nelle conclusioni l'ammissione che lo studio è carente e che si rimanda alla...previsione di un altro studio per identificare -
le correlazioni tra danno fogliare e le concentrazioni di ozono (come dire, altro giro, altra corsa).
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Copia di piano aria regione sicilia anza strumento alla corte dei conti qd s ...Pino Ciampolillo
Sicilia: spunta una tangente di 38 milioni per i termovalorizzatori (mai costruiti)
Per entrare nell'affare dei termovalorizzatori bisognava pagare: «Non possiamo escludere azioni di corruzione ed eventi penalmente rilevanti nell'ambito delle trattative connesse ai progetti siciliani». A lanciare l'allarme era stata la società di revisione Ernst & Young al termine di un audit che le era stato commissionato da Gea, il colosso tedesco quotato in Borsa che avrebbe dovuto fornire chiavi in mano, con l'italiana Pianimpianti, tre dei quattro maxi-inceneritori che avrebbero dovuto produrre elettricità bruciando rifiuti.
ECOMAFIE - Ha trovato invece riscontro la segnalazione di Roberto Scarpinato, oggi procuratore generale, che alla Commissione sulle ecomafie parlò di una cordata di politici, imprenditori, mafiosi e professionisti per gli appalti della discarica di Bellolampo. Il contesto è stato ricostruito attraverso indagini mirate. Più complesso il contenzioso scaturito dalla gara per Bellolampo prima annullata, poi di nuovo bandita e vinta da un consorzio di imprese che fanno capo alla Falck. La stessa Falck ha fatto ricorso contestando un onere improprio: il giudizio è in fase di appello dopo una sentenza negativa del Tar. Altri giudizi non ancora definiti riguardano altri aspetti del contenzioso amministrativo.
L'audizione di Scarpinato. Il 12 ottobre 2007 il magistrato che aveva collaborato con Falcone e Borsellino partecipò a un'audizione dinanzi alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle ecomafie, presieduta da Gaetano Pecorella. In quella sede lanciò l'allarme sull'impianto che Pea avrebbe dovuto realizzare a Bellolampo: osservò «come l'organizzazione mafiosa fosse incisivamente intervenuta per acquisire il controllo economico dell'intero ciclo dello smaltimento dei rifiuti urbani in tutta la Sicilia» e denunciò la «cooperazione di mafiosi, politici, professionisti e imprenditori anche non siciliani, finalizzata ad aggiudicarsi il monopolio degli appalti della discarica di Bellolampo per la progettazione e la realizzazione di un inceneritore».
Scarpinato continuò ad indagare finché non lasciò Palermo per assumere l'incarico di procuratore generale a Caltanissetta. Cosa accadde dopo la sua uscita?
CONTINUA SU……..
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/termovalorizzatori-in-sicilia-gli.html
Anza' risposta interrogazione marinese qds 14 maggio 2009 la regione trasmett...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
Lo Bello e Capilli nelle due audizioni a giustificazione del Piano copiato? Che ha prodotto "effetti" (amministrativi). Purtroppo, devo darvi la brutta notizia che avevano ragione. Il Piano copiato ha prodotto "effetti", e... che "effetti": ECCOLI !!!
a) D.A. 168/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione metalli e IPA
b) D.A. 169/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione ozono
MA, C'E' SEMPRE UN MA. PER LA LO BELLO E CAPILLI LA BRUTTA SORPRESA E' PER LORO; SE LEGGIAMO LE ZONIZZAZIONI (per brevità allego le "conclusioni", che già bastano e assuvecchiano), SCOPRIAMO CHE:
a) per quanto riguarda la zonizzazione dei metalli sul territorio regionale, a guardare la carta tematica riassuntiva, niente paura, tutto a posto, eccetto per i Comuni
sorpresa che leggerete: altro che aree a rischio (p.e. nella valle del Mela ci si può fare l'aerosol !!! (come al solito lo studio, oltre ai 3/4 di capitoli e paragrafi
riempitivI sulle solite generalità, conclude rimandando all'effettuazione di un altro studio per individuare - udite, udite - le aree critiche; vuoi vedere che ancora non se
ne sono accorti dove sono ?)
b) purtroppo, c'è sempre un purtroppo, in un altro allegato del Piano si afferma tutto l'opposto, con tonnellate/anno di metalli emessi in atmosfera, salvo a non dire
dove queste tonnellate si vanno a depositare (di sicuro chi ha scritto l'uno ha dimenticato cosa ha scritto nell'altro, e nessuno dei "redattori" si è letto i due
documenti)
c) per quanto riguarda l'ozono, leggerete nelle conclusioni l'ammissione che lo studio è carente e che si rimanda alla...previsione di un altro studio per identificare -
le correlazioni tra danno fogliare e le concentrazioni di ozono (come dire, altro giro, altra corsa).
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Anza' risposta interrogazione marinese qds 14 maggio 2009 la regione trasmett...Pino Ciampolillo
ISOLA DELLE FEMMINE P.D MAFIA ANTIMAFIA E potere
“ … Noi crediamo nella virtù rivoluzionaria della cultura che dona all’uomo il suo vero potere ”.
In altri termini,proprio a partire dagli anni settanta si registra anche nei luoghi come Isola delle Femmine un “salto di qualità” dell’azione di Cosa Nostra, legato all’urbanizzazione susseguente all’abbandono delle campagne. Le cosche spostano i loro interessi. Dall’economia agricola passano al settore commerciale e industriale. In particolare intervengono nel campo dell’edilizia e dei lavori pubblici.
Ma Enea Vincenzo, dopo i reiterati atti di danneggiamento subiti, non si piega alla richiesta di Bruno Francesco di costituire con lui una società di fatto impegnata nell’edilizia e questo gli costerà la vita.
IN altri termini Enea Vincenzo rimane vittima dei contrasti con “un’impresa ad infiltrazione mafiosa”, ossia la B.B.P., un soggetto economico che instaura con il sodalizio mafioso, cappeggiato da Riccobono Rosario e da personaggi come Bruno Francesco e Lo Piccolo Salvatore rapporti stabili di connivenza, accettandone i servizi offerti e ricambiandoli con altri servizi ed attività complementari.
Non a caso, nel momento del contrasto con la società B.B.P., Enea Vincenzo subisce danneggiamenti nei cantieri e la proposta di bruno Francesco, “uomo d’onore” vicino a Riccobono Rosario, di costituire una società di fatto per attività nell’edilizia; e quando i fratelli D’Agostino cercano di aiutare l’Enea Vincenzo per risolvere i problemi con la società B.B.P. si rivolgono proprio a Riccobono Rosario referente mafioso indiscusso per risolvere certi problemi…..pag 56 Sentenza…
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2013/11/le-motivazioni-nella-sentenza-di.html
Anza' risposta interrogazione marinese qds 14 maggio 2009 la regione trasmett...Pino Ciampolillo
ISOLA DELLE FEMMINE P.D MAFIA ANTIMAFIA E potere
“ … Noi crediamo nella virtù rivoluzionaria della cultura che dona all’uomo il suo vero potere ”.
In altri termini,proprio a partire dagli anni settanta si registra anche nei luoghi come Isola delle Femmine un “salto di qualità” dell’azione di Cosa Nostra, legato all’urbanizzazione susseguente all’abbandono delle campagne. Le cosche spostano i loro interessi. Dall’economia agricola passano al settore commerciale e industriale. In particolare intervengono nel campo dell’edilizia e dei lavori pubblici.
Ma Enea Vincenzo, dopo i reiterati atti di danneggiamento subiti, non si piega alla richiesta di Bruno Francesco di costituire con lui una società di fatto impegnata nell’edilizia e questo gli costerà la vita.
IN altri termini Enea Vincenzo rimane vittima dei contrasti con “un’impresa ad infiltrazione mafiosa”, ossia la B.B.P., un soggetto economico che instaura con il sodalizio mafioso, cappeggiato da Riccobono Rosario e da personaggi come Bruno Francesco e Lo Piccolo Salvatore rapporti stabili di connivenza, accettandone i servizi offerti e ricambiandoli con altri servizi ed attività complementari.
Non a caso, nel momento del contrasto con la società B.B.P., Enea Vincenzo subisce danneggiamenti nei cantieri e la proposta di bruno Francesco, “uomo d’onore” vicino a Riccobono Rosario, di costituire una società di fatto per attività nell’edilizia; e quando i fratelli D’Agostino cercano di aiutare l’Enea Vincenzo per risolvere i problemi con la società B.B.P. si rivolgono proprio a Riccobono Rosario referente mafioso indiscusso per risolvere certi problemi…..pag 56 Sentenza…
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2013/11/le-motivazioni-nella-sentenza-di.html
1. News 30/A/2017
Lunedì, 24 luglio 2017
Efficientamento edifici scolastici, proroga domande “Fondo Kyoto”
Il MinAmbiente ha prorogato al 30 giugno 2018 il termine per la presentazione delle
domande da parte degli Enti locali per l’accesso ai finanziamenti del “Fondo Kyoto”
per l’efficientamento energetico delle scuole.
La proroga è stata disposta con il Dm 27 giugno 2017, n.196 (la numerazione non
compare sul provvedimento pubblicato in Gazzetta ufficiale ma solo sul testo
pubblicato sul sito del Ministero, analogamente a quanto successo con altri decreti
in materia di “Fondo Kyoto”). Il bando finanza a tasso agevolato interventi di
efficientamento energetico da parte dei Comuni sugli edifici scolastici. La proroga è
intervenuta sia per consentire ai Comuni di “usare” i nuovi spazi finanziari loro
concessi dalla legge di stabilità 2017 (legge 232/2016), sia perché diversi Comuni
sono in ritardo nella redazione della diagnosi energetica degli edifici scolastici,
indispensabile per presentare domanda di finanziamento.
Il Fondo Kyoto è un Fondo rotativo istituito dalla legge 296/2006 (articolo 1, comma
1110) per finanziare misure finalizzate al raggiungimento degli obiettivi del Protocollo
di Kyoto. Le risorse finanziarie del Fondo sono state programmate con Dm 22
febbraio 2016, n.40, mentre le modalità di accesso ai finanziamenti sono regolate
dal Dm 14 aprile 2015, n.66. (Articolo di Francesco Petrucci)
Fonte: reteambiente.it
Raccolta/riciclo rifiuti, impresa sociale legittimata solo se “non abituale”.
Al fine di salvaguardare l’ambiente, l’attività – non abituale – di raccolta e
riciclaggio dei rifiuti urbani, speciali e pericolosi, può essere svolta dalla nuova
impresa sociale, così come previsto dal Dlgs 112/2017.
Il Dlgs 3 luglio 2017, n.112, in vigore dal 20 luglio 2017, disciplina le imprese sociali,
così come previsto dalla legge 106/2016 (legge del Terzo Settore). In particolare, si
2. definiscono imprese sociali quegli enti privati senza scopo di lucro che abbiano
finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale (articolo 1). Tra le attività d’impresa
previste, l’articolo 2, lettera e) enuncia quegli interventi e servizi finalizzati alla
salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell’ambiente, con esclusione
dell’attività, esercitata abitualmente, di raccolta e riciclaggio dei rifiuti urbani,
speciali e pericolosi.
In più, l’articolo 10 che disciplina gli organi di controllo dell’impresa, prevede che i
sindaci debbano vigilare sull’osservanza della legge, anche con riferimento alle
disposizioni ex Dlgs. 231/2001 (responsabilità amministrativa delle persone
giuridiche). (Articolo di Costanza Kenda)
Fonte: reteambiente.it
Formulario rifiuti, MinAmbiente favorevole a utilizzo Pec
La procedura che prevede l’invio al produttore dei rifiuti della IV copia del
formulario di identificazione dei rifiuti (Fir) tramite posta elettronica certificata (Pec),
secondo il MinAmbiente, appare conforme alla norma.
L’affermazione è contenuta in una risposta a quesito pubblicata nel corso del luglio
2017 dal Dicastero sul proprio sito internet, in riscontro ad una domanda posta da
un’azienda circa la legittimità della propria procedura standardizzata di invio e
conservazione della IV copia dei formulari che prevede, nell’ordine, la
scannerizzazione della copia, la firma elettronica della stessa, il suo invio al
produttore del rifiuto a mezzo Pec e la finale archiviazione elettronica con software
certificato (con parallela idonea archiviazione dell’originale cartaceo).
Secondo il MinAmbiente, la procedura proposta dalla società in questione appare
conforme al Codice dell’amministrazione digitale (Cad) ai sensi del Dlgs 82/2005.
La procedura viene quindi ritenuta ammissibile, “ponendo particolare cura alla
leggibilità del documento digitalizzato, spesso già critica sugli originali cartacei”.
(Articolo di Alessandro Geremei)
Fonte: reteambiente.it
3. Rifiuti. Illegittimità della tardiva determinazione del costo a carico dei Comuni per il
conferimento dei rifiuti presso gli impianti di trattamento e smaltimento.
TAR Campania (NA) Sez. V n.3322 del15 giugno 2017
Per gli enti locali, la deliberazione di approvazione delle aliquote dei tributi e delle
tariffe dei servizi a domanda individuale deve essere adottata entro il medesimo
termine fissato per la deliberazione del bilancio preventivo (del quale costituisce un
allegato obbligatorio, ai sensi dell’art. 172, comma 1, lett. c), del d.lgs. n. 267/2000)
L’esercizio del potere di riequilibrio del bilancio degli enti locali ex art. 193 D.Legs.
267/00 non può riguardare (con effetto retroattivo, ossia dall’inizio dell’esercizio
finanziario) la determinazione dei tributi, per effetto del principio della irretroattività
della imposizione tributaria
Non sono allegate dalle parti resistenti le ragioni per le quali, a fronte di un
tendenziale incremento della raccolta differenziata nella Provincia di Benevento,
con conseguente riduzione del c.d. “tal quale”, sia stato previsto un incremento dei
rifiuti da sottoporre a trattamento di tritovagliatura (segnalazione e massima Avv. M.
BALLETTA)
Fonte: lexambiente.it
Rifiuti. Liquidatore del fondo e operazioni di smaltimento/recupero dei rifiuti.
Tar Lombardia (BS) Sez. I n. 790 del 19 giugno 2017
Tanto il curatore fallimentare quanto il liquidatore del fondo, essendo detentori dei
rifiuti secondo il diritto comunitario (v. art. 3, 14 e 15 della Dir. 19 novembre 2008 n.
2008/98/CE), sono obbligati a eseguire le operazioni di smaltimento/recupero,
anticipando le relative spese.
Fonte: lexambiente.it
Urbanistica. Interventi soggetti a s.c.i.a. su manufatti abusivi non sanati o condonati.
Cass. Sez. III n. 30168 del 15 giugno 2017 (Ud 24 mag 2017)
Presidente: Fiale Estensore: Ramacci Imputato: Pepe
Va esclusa la possibilità eseguire interventi soggetti a d.i.a. (ora s.c.i.a.) su manufatti
abusivi che non siano stati sanati né condonati, chiarendoso che non è applicabile
il regime della d.i.a. a lavori edilizi che interessino detti manufatti, in quanto gli
4. interventi ulteriori (sia pure riconducibili, nella loro oggettività, alle categorie della
manutenzione straordinaria, del restauro e/o risanamento conservativo, della
ristrutturazione, della realizzazione di opere costituenti pertinenze urbanistiche)
ripetono le caratteristiche di illegittimità dell’opera principale alla quale ineriscono
strutturalmente.
Fonte: lexambiente.it
Nucleare: l’Iran rispetta gli impegni. Ma dagli Usa nuove sanzioni contro il
programma missilistico.
Il Parlamento di Teheran vota una legge per lottare contro il "terrorismo americano"
in Medio Oriente.
L’Iran: le sanzioni violano lo spirito dell’accordo nucleare
Gli Stati Uniti hanno ammesso che l’Iran continua a rispettare i termini dell’accordo
nucleare con il G5+1 (Cina, Francia, Gran Bretagna, Russia, Usa e Germania) che ha
ridimensionato il programma nucleare iraniano in cambio della graduale fine delle
sanzioni. Ma l’amministrazione di Donald Trump ha rilanciato accusando l’Iran di
aver avviato aggressive attività non nucleari e che quindi la Repubblica Islamica
sarebbe «Indiscutibilmente inadempiente per lo spirito» dell’accordo. Non è una
novità, visto che il segretario di Stato Usa Rex Tillerson aveva avanzato accuse simili
all’inizio di quest’anno, quando Trump, appena entrato in carica, aveva promesso
di stracciare l’accordo sul nucleare con l’Iran.
Ora gli Usa, dopo aver dovuto ammettere che Teheran rispetta i patti nucleari,
stanno prendendo in considerazione altre sanzioni contro gli iraniani per il
programma missilistico balistico della Repubblica Islamica, accusata anche di
sponsorizzare il terrorismo, due temi che non riguardano l’accordo sul nucleare e
che vedono molto più attivi e colpevoli alleati mediorientali degli Usa, come
l’Arabia Saudita e la Turchia, che si sono armati molto più di Teheran e che sono
accusati da più parti di essere coinvolti nel finanziamento dei terroristi siriani, irakeni e
afghani.
Un portavoce dell’Amministrazione Trump ha detto che «Il segretario di Stato – e il
presidente – intende sottolineare che l’Iran rimane una delle minacce più pericolose
per gli Stati Uniti e la sicurezza regionale». Gli statunitensi accusano l’Iran di
destabilizzare una mezza dozzina di aree in cui sono presenti truppe iraniane (spesso
le stesse dove sono presenti truppe Usa) e il portavoce ha affermato che
«L’amministrazione intende impiegare una strategia che affronterà la totalità del
5. maligno comportamento iraniano e non si concentrerà solo sull’accordo nucleare».
Intanto l’amministrazione Trump ha imposto nuove sanzioni nei confronti di 18 fra
individui e gruppi economici iraniani coinvolti nel programma missilistico di Teheran.
L’Iran ha condannato le nuove sanzioni americane contro il suo programma di missili
balistici e ha annunciato misure di ritorsione. Secondo quanto scrive l’agenzia di
stampa ufficiale Irna, «Il ministero degli Affari esteri iraniano, nel condannare
l’azione senza valore degli Stati Uniti di imporre sanzioni illegali contro nuove persone
(coinvolte nel programma balistico iraniano), sanzionerà in rappresaglia nuovi
individui ed entità americane che hanno agito contro il popolo iraniano e gli altri
popoli musulmani della regione».
In un’intervista alla Cbs, il ministro degli esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ha
detto che «Le nuove sanzioni americane contro l’Iran violano lo spirito dell’accordo
nucleare. gli Stati Uniti stanno cercando di avvelenare l’atmosfera internazionale
contro l’Iran. Il loro obiettivo è avvelenare il clima positivo creato dopo il Jcpoa», il
Joint comprehensive plan of action, sottoscritto da G5+1, Ue ed Iran e la cui
attuazione è controllata dall’International atomic energy agency dell’Onu.
Zarif aveva già condannato «L’azione senza valore degli Stati Uniti di imporre
sanzioni illegali contro nuove persone (coinvolte nel programma balistico iraniano),
sanzionerà in rappresaglia nuovi individui ed entità americane che hanno agito
contro il popolo iraniano e gli altri popoli musulmani della regione».
Le nuove sanzioni Usa hanno sortito l’effetto di riunire “progressisti” e conservatori
iraniani: secondo il generale Amir Ali Hajizadeh comandante della sezione
aerospaziale delle Guardie della Rivoluzione iraniana (i potenti pasdaran), «Le
pressioni e le sanzioni contro il potere missilistico dell’Iran mirano solo a indebolire
l’istituzione islamica. Gli Usa intendono indebolire l’Iran mediante l’uso di sanzioni e
pressioni. I successi ottenuti dalle forze aeree dell’Iran in vari settori mostrano una
buona prova per il fatto che i si può affrontare i problemi contando solo sulle
proprie capacità”.
il capo di stato maggiore dell’esercito iraniano, il generale Mohammad Bagheri,
citato dalla raio internazionale iraniana Irib, ha detto che «Per quanto riguarda la
forza missilistica della Repubblica islamica, non entreremo in alcuna discussione su
questo soggetto. Malgrado le pressioni, le ostilità e le sanzioni, siamo riusciti a
mantenere e anche sviluppare la nostra capacità di difesa contro le minacce
esterne. La sicurezza, nonostante la presenza dei pericoli come Daesh (lo Stato
Islamico, ndr) , la nostra è una terra sicura. Questo è il regalo che le forze armate di
questo Paese hanno fatto al loro popolo».
Bagheri ha detto che l’Iran ha il diritto di difendersi dai suoi nemici, «in primis
6. l’imperialismo Usa e la lobby sionista» e ha aggiunto che «La Repubblica islamica ha
più volte dichiarato che ha il pieno diritto all’autodifesa e il programma missilistico
del Paese è progettato per la difesa con esclusiva capacità di carico utile
convenzionale».
Bagheri si è detto d’accordo con quanto affermato dal Comandante in capo delle
forze armate, l’ayatollah Seyed Ali Khamenei: «L’Iran continuerà a sviluppare i suoi
programmi di difesa senza prestare attenzione alle minacce dell’Occidente» e ha
aggiunto: Come ha detto la Guida suprema non abbiamo bisogno del permesso di
nessuno per incrementare le nostre capacità difensive».
Intanto, il Parlamento iraniano ha approvato a maggioranza una legge per lottare
contro il “terrorismo americano” in Medio Oriente. Il presidente del Parlamento, Ali
Larijani, ha sottolineato che «Questo voto dimostra la determinazione della nazione
iraniana nella lotta contro le azioni americane (…) L’amministrazione americana
deve rendersi conto chiaramente che qualsiasi azione contro la Repubblica
Islamica sarà duramente respinta dal popolo e dal Parlamento».
L’ Italia ha 128 nuove Zone speciali di conservazione (Zsc)
Aumentano le zone speciali di conservazione (Zsc) in Italia: con decreto del
Ministero dell’ambiente pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di ieri ne sono state
designate 128. Si tratta di Zsc della regione biogeografica mediterranea, insistenti
nel territorio della Regione Calabria.
Con il decreto vengono definiti in modo particolare e specifico per ciascuna area le
misure di conservazione generali e sito-specifiche che sono conformi alle esigenze
ecologiche dei tipi di habitat naturali e delle specie presenti nei siti.
Il territorio dell’Unione europea è diviso, in base a determinate caratteristiche
ecologiche omogenee in nove regioni che riproducono la schematizzazione
spaziale della distribuzione degli ambienti e delle specie raggruppate per uniformità
di fattori storici, biologici, geografici, geologici, climatici. La regione mediterranea è
7. una di queste.
Le regioni (boreale, atlantica, continentale, alpina, mediterranea, macaronesica,
steppica, pannonica e la regione del Mar ) sono state istituite dalla direttiva habitat
(92/43/Cee) allo scopo di proteggere le aree naturali e le specie che qui si trovano.
La direttiva stabilisce una serie di misure per assicurarne il mantenimento o il ripristino
e istituisce una rete ecologica europea denominata Natura 2000. La rete è
composta dai Siti di importanza comunitaria(Sic) – identificati dagli Stati Membri
secondo quanto stabilito dalla stessa direttiva, che vengono successivamente
designati con decreto ministeriale quali Zsc – e dalle Zone di protezione speciale
(Zps) istituite ai sensi della direttiva 2009/147/CE “Uccelli” concernente la
conservazione degli uccelli selvatici. (Articolo di Eleonora Santucci)
Fonte: greenreport.it