Per spiegare e far comprendere questa proposta con l’elaborazione che la fonda, per diffondere questa prospettiva, per sostenere questo progetto, è sorto questo sito:
www.nea-polis.org
Intervento del Presidente della Repubblica Mattarella alla 32esima assemblea ...Gianguido Passoni
Intervento integrale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della 32esima Assemblea Nazionale dell'ANCi svoltasi a torino dal 28 al 30 ottobre 2015
Intervento del Presidente della Repubblica Mattarella alla 32esima assemblea ...Gianguido Passoni
Intervento integrale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della 32esima Assemblea Nazionale dell'ANCi svoltasi a torino dal 28 al 30 ottobre 2015
1. Nea Polis: città nuova
Rinnovata, conservata, restaurata, e non tessuto
urbano sempre piú informe e proliferante, fatto di
casermoni e ghetti, unità produttive, centri
commerciali, linee di trasporto, che ingloba i resti
del centro storico ridotto a sede di istituzioni e
centri finanziari, a uso e consumo del turismo, a
“disneyland” di movida notturna.
2. Nea Polis: città nuova
Abitata e vissuta e gestita da cittadini, e non da
utenti, fruitori, occupati, sottoccupati, inoccupati e
disoccupati (sempre di piú), pagatori di tasse e
balzelli, neosudditi che sono solo massa di
manovra, fatti votare ogni tanto per questo o
quello.
3. Nea Polis: città nuova
Dove i cittadini sono restituiti alla pienezza del
loro essere cittadini, coinvolti in prima persona a
occuparsi non solo del livello personale e
familiare, ma anche del vicinato e del quartiere, e
degli interessi di tutta la città, e non ridotti
all’asfittica cerchia di famiglia e amici, e buttati
davanti alla tv o allo schermo del computer, e
rimessi all’industria del divertimento.
4. Nea Polis: città nuova
Dove i cittadini riprendono direttamente in mano
le loro sorti, sul piano del potere locale (potere
politico), della strutturazione della città (potere
urbanistico), della produzione sul territorio (potere
economico), della cura e ripresa sociale (potere
sui servizi e funzioni), della ripresa dei costumi
civili (ridiffusione dei costumi, dei mores di base,
necessari per la giusta convivenza), della
trasmissione e creazione di cultura (istruzione e
formazione), della rinascita di civiltà, che sta
venendo distrutta, a tutti i livelli, materiali e
mentali e comportamentali.
5. Nea Polis: città nuova
Dove si attua la democrazia, quella vera, quella reale,
che non ha a che fare con quanto viene adesso
chiamato con questo nome, e che è, invece, la via e
la “chiave” di superamento dell’esistenza stessa della
«classe politica» con i partiti al seguito, del dominio
dell’oligarchia economica e sociale (dominante
all’interno del paese) di cui la «classe politica» è
espressione e funzione, dell’oppressione di istituzioni
burocratiche che comandano la società, della
subordinazione del popolo e del paese a imperativi
esteri “altrui”: la via e la “chiave” di oltrepassamento
dello «stato di cose presente», che scivola su un
piano inclinato verso un baratro oscuro.
6. Nea Polis: città nuova
e perciò Neai Poleis, città di democrazia vera,
reale, che si interconnettono in stabile alleanza fra
loro, dal livello regionale a quello di raccordo
centrale, oltrepassando i dannosi imperativi e le
fuorvianti prospettive del dirigismo autoritario e
del federalismo frantumante (e potendo
estendersi come alternativa “altra” e valida anche
al di fuori delle antiche frontiere).
7. Nea Polis: città nuova
e perciò Neai Poleis, città di democrazia vera,
reale, che si interconnettono in stabile alleanza fra
loro, dal livello regionale a quello di raccordo
centrale, oltrepassando i dannosi imperativi e le
fuorvianti prospettive del dirigismo autoritario e
del federalismo frantumante (e potendo
estendersi come alternativa “altra” e valida anche
al di fuori delle antiche frontiere).