Relazione di minoranza dei deputati La Torre, Benedetti, Malagugini e dei senatori Adamoli, Chiaromonte, Lugnano, Maffioletti nonché del deputato Terranova, approvata il 4 febbraio 1976.
MEMORIALE TRASMESSO IL 16 FEBBRAIO 1965 DALLA
FEDERAZIONE DEL P.C.I. DI TRAPANI SUL FENOMENO
MAFIOSO E SULLA EVOLUZIONE DELLE SUE MANIFE
STAZIONI A PARTIRE DALL'IMMEDIATO DOPOGUERRA
Relazione di minoranza dei deputati La Torre, Benedetti, Malagugini e dei senatori Adamoli, Chiaromonte, Lugnano, Maffioletti nonché del deputato Terranova, approvata il 4 febbraio 1976.
MEMORIALE TRASMESSO IL 16 FEBBRAIO 1965 DALLA
FEDERAZIONE DEL P.C.I. DI TRAPANI SUL FENOMENO
MAFIOSO E SULLA EVOLUZIONE DELLE SUE MANIFE
STAZIONI A PARTIRE DALL'IMMEDIATO DOPOGUERRA
Dogmatico, elitario, velleitario, prevedibile, noioso, incoerente: è il liberale militante nel ritratto sarcastico di Kuliscioff per Laboratorio LibDem
Politici corrotti, Nazione infetta. Di Marco Pannella - 3 gennaio 1993. LiberaMenteRadicale
Anche il degrado dello scontro politico, l’uso sistematico nella lotta politica della menzogna e della diffamazione, sono »un portato della sistematica elusione da parte dell’ordine giudiziario della difesa del diritto all’immagine e all’identità di ciascuno, di tutti . Oggi esiste una sola arma per riformare la politica e per superare im modo non violento il regime degli attua
ANZA’,TOLOMEO,BARBARO,PARMALIANA,SANSONE,GULLO,INTERLANDI,ITALCEMENTI,ZUCCARELLO,D’ANGELO,ANGELA BIANCHETTI, ELETTRODOTTO, ENEL, Erin Brockovich, Gianluca Rossellini, Giusy Pollino, induzione magnetica, ITALCEMENTI, Luigi Maximilian Caligiuri, PACE DEL MELA, SACELIT, TRALICCI, TUMORI,BRUNO, CUTINO, ENEA,ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2009, BODY CENTER,ISOLA DELLE FEMMINE,LUCIDO MARIA STELLA, LOTTIZZAZIONE LA PALOMA, LUCIDO, MAFIA, PALAZZOTTO, POMIERO, PORTOBELLO, RISO, UFFICIO TECNICO COMUNALE,VOTO DI SCAMBIO,AIELLO MARIA,AIELLO PAOLO,BATTAGLIA ROSALIA,CARDINALE,CUTINO MARCELLO,GIUCASTRO,GUTTADAURO,LUCIDO SALVATORE,BOLOGNA, PAL_azzotto,PELOSO,CALTANISETTA,PORTOBELLO,Riso Napoleone,Riso Rosaria,ISOLA DELLE FEMMINE,REGGIO CLABRIA,SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE,MAFIA,INFILTRAZIONI MAFIOSE,COPACABANA,POMIERO,BRUNO
Roberto Cappelletti, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTTO 7 A DETERMINA DEL 3 SETTORE N.40, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTO 7 A DET DEL 1 SETT N.157
SENTENZA 864 2013,BRUNO FRANCESCO,BRUNO PIETRO,MOROSINI,STEFANO GALLINA,ENEA VINCENZO,ISOLA DELLE FEMMINE,SAN LORENZO 1,SAN LORENZO 2,LO BONO VINCENZO,RENAULT 18/TL,8 GIUGNO 1982,TAORMINA GIUSEPPE,ENEA PIETRO,ISOLA DELLE FEMMINE, FIAT 124 BIANCA,D’AGOSTINO BENEDETTO BENNY,MUTOLO,NAIMO,ONORATO,PROCEDIMENTO PENALE 4538 1993 R.G.N.R.,LO PICCOLO,RICCOBONO,MICALIZZI,BRUNO PIETRO,ADDIO PIZZO 5,COPACABANA,BADALAMENTI,VASSALLO GIUSEPPE,TROJA ANTONINO,BRUNO GIUSEPPE, SCALICI SALVATORE,COSTA CORSARA,AIELLO GIUSEPPE BENITO,ALIMENA GIUSEPPA,LO CICERO,POMIERO GIUSEPPE,LUCIDO,CATALDO,CARDINALE,B.B.P.,BRUNO GIOVANNI FACCIA MACCHIATA,D’AGOSTINO VINCENZO,CARDINALE GIUSEPPA,RICCOBONO CATERINA,UVA MARIA,IMPASTATO GIOVANNI,CONIGLIO MARIA CONCETTA
ANZA’,TOLOMEO,BARBARO,PARMALIANA,SANSONE,GULLO,INTERLANDI,ITALCEMENTI,ZUCCARELLO,D’ANGELO,ANGELA BIANCHETTI, ELETTRODOTTO, ENEL, Erin Brockovich, Gianluca Rossellini, Giusy Pollino, induzione magnetica, ITALCEMENTI, Luigi Maximilian Caligiuri, PACE DEL MELA, SACELIT, TRALICCI, TUMORI,BRUNO, CUTINO, ENEA,ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2009, BODY CENTER,ISOLA DELLE FEMMINE,LUCIDO MARIA STELLA, LOTTIZZAZIONE LA PALOMA, LUCIDO, MAFIA, PALAZZOTTO, POMIERO, PORTOBELLO, RISO, UFFICIO TECNICO COMUNALE,VOTO DI SCAMBIO,AIELLO MARIA,AIELLO PAOLO,BATTAGLIA ROSALIA,CARDINALE,CUTINO MARCELLO,GIUCASTRO,GUTTADAURO,LUCIDO SALVATORE,BOLOGNA, PAL_azzotto,PELOSO,CALTANISETTA,PORTOBELLO,Riso Napoleone,Riso Rosaria,ISOLA DELLE FEMMINE,REGGIO CLABRIA,SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE,MAFIA,INFILTRAZIONI MAFIOSE,COPACABANA,POMIERO,BRUNO
Roberto Cappelletti, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTTO 7 A DETERMINA DEL 3 SETTORE N.40, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTO 7 A DET DEL 1 SETT N.157
SENTENZA 864 2013,BRUNO FRANCESCO,BRUNO PIETRO,MOROSINI,STEFANO GALLINA,ENEA VINCENZO,ISOLA DELLE FEMMINE,SAN LORENZO 1,SAN LORENZO 2,LO BONO VINCENZO,RENAULT 18/TL,8 GIUGNO 1982,TAORMINA GIUSEPPE,ENEA PIETRO,ISOLA DELLE FEMMINE, FIAT 124 BIANCA,D’AGOSTINO BENEDETTO BENNY,MUTOLO,NAIMO,ONORATO,PROCEDIMENTO PENALE 4538 1993 R.G.N.R.,LO PICCOLO,RICCOBONO,MICALIZZI,BRUNO PIETRO,ADDIO PIZZO 5,COPACABANA,BADALAMENTI,VASSALLO GIUSEPPE,TROJA ANTONINO,BRUNO GIUSEPPE, SCALICI SALVATORE,COSTA CORSARA,AIELLO GIUSEPPE BENITO,ALIMENA GIUSEPPA,LO CICERO,POMIERO GIUSEPPE,LUCIDO,CATALDO,CARDINALE,B.B.P.,BRUNO GIOVANNI FACCIA MACCHIATA,D’AGOSTINO VINCENZO,CARDINALE GIUSEPPA,RICCOBONO CATERINA,UVA MARIA,IMPASTATO GIOVANNI,CONIGLIO MARIA CONCETTA
Cannova gianfranco ascesa e declino dellantimafia degli affari che non si pos...Pino Ciampolillo
IN DIRITTO
Il convenuto Giuseppe Ciampolillo con gli scritti (blog) a lui riferibili non ha prodotto alcuna lesione alla reputazione ed all’ immagine del ricorrente Anzà Salvatore.
Egli ha esercitato il diritto di critica riconosciuto dall’ ordinamento giuridico e pertanto non deve alcun risarcimento per l’ obbligazione extracontrattuale da illecito civile come chiede il ricorrente le cui domande vanno per ciò rigettate mentre lo stesso Anzà va condannato al rimborso delle spese giudiziali a favore del Ciampolillo.
La condotta di questi non integra il delitto di diffamazione (art. 595 cod. pen.), sol perché i suoi scritti contengono dubbi e perplessità sulla correttezza professionale del dr. Anzà. Sovviene in ogni caso la generale causa di giustificazione di cui all'art. 51 cod. pen., sub specie di esercizio del diritto di critica, preordinato ad ottenere il controllo di eventuali violazioni delle regole deontologiche. [Cass. pen., Sez. V, 05/07/2010, n. 33994]-
L'esimente, che nell’ elaborazione costante di dottrina e giurisprudenza, si realizza relativamente all'esercizio di un diritto (ovvero all'adempimento di un dovere), quando il diritto di cronaca o quello di critica sia conforme ai seguenti limiti:
- verità del fatto narrato;
- pertinenza (intesa quale obbiettivo interesse del fatto per la pubblica opinione)
- e continenza, ovvero correttezza del suo riferimento.
Anche se l'esercizio del diritto di critica trova un limite preciso nell'inammissibilità degli attacchi puramente personali, intesi esclusivamente a colpire la sfera privata dell'offeso e che possono sfociare, quindi, nell'ingiuria, la contumelia e la lesione della reputazione, dal concetto di critica esula, comunque, il requisito dell'obbiettività e della serenità (confacenti invece al diritto di cronaca, come meglio innanzi) in quanto attività essenzialmente valutativa, frutto, quindi, di una lettura personale degli eventi e molto spesso indirizzata a manifestare, con passione e coinvolgimento, un dissenso. Nell'esercizio del diritto di critica, pertanto, è logicamente ammissibile un'intrinseca valenza aggressiva nei confronti del destinatario che dia luogo anche ad una compressione del diritto alla reputazione dello stesso.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Cannova gianfranco ascesa e declino dellantimafia degli affari che non si pos...Pino Ciampolillo
IN DIRITTO
Il convenuto Giuseppe Ciampolillo con gli scritti (blog) a lui riferibili non ha prodotto alcuna lesione alla reputazione ed all’ immagine del ricorrente Anzà Salvatore.
Egli ha esercitato il diritto di critica riconosciuto dall’ ordinamento giuridico e pertanto non deve alcun risarcimento per l’ obbligazione extracontrattuale da illecito civile come chiede il ricorrente le cui domande vanno per ciò rigettate mentre lo stesso Anzà va condannato al rimborso delle spese giudiziali a favore del Ciampolillo.
La condotta di questi non integra il delitto di diffamazione (art. 595 cod. pen.), sol perché i suoi scritti contengono dubbi e perplessità sulla correttezza professionale del dr. Anzà. Sovviene in ogni caso la generale causa di giustificazione di cui all'art. 51 cod. pen., sub specie di esercizio del diritto di critica, preordinato ad ottenere il controllo di eventuali violazioni delle regole deontologiche. [Cass. pen., Sez. V, 05/07/2010, n. 33994]-
L'esimente, che nell’ elaborazione costante di dottrina e giurisprudenza, si realizza relativamente all'esercizio di un diritto (ovvero all'adempimento di un dovere), quando il diritto di cronaca o quello di critica sia conforme ai seguenti limiti:
- verità del fatto narrato;
- pertinenza (intesa quale obbiettivo interesse del fatto per la pubblica opinione)
- e continenza, ovvero correttezza del suo riferimento.
Anche se l'esercizio del diritto di critica trova un limite preciso nell'inammissibilità degli attacchi puramente personali, intesi esclusivamente a colpire la sfera privata dell'offeso e che possono sfociare, quindi, nell'ingiuria, la contumelia e la lesione della reputazione, dal concetto di critica esula, comunque, il requisito dell'obbiettività e della serenità (confacenti invece al diritto di cronaca, come meglio innanzi) in quanto attività essenzialmente valutativa, frutto, quindi, di una lettura personale degli eventi e molto spesso indirizzata a manifestare, con passione e coinvolgimento, un dissenso. Nell'esercizio del diritto di critica, pertanto, è logicamente ammissibile un'intrinseca valenza aggressiva nei confronti del destinatario che dia luogo anche ad una compressione del diritto alla reputazione dello stesso.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Cannova gianfranco ascesa e declino dellantimafia degli affari che non si pos...Pino Ciampolillo
IN DIRITTO
Il convenuto Giuseppe Ciampolillo con gli scritti (blog) a lui riferibili non ha prodotto alcuna lesione alla reputazione ed all’ immagine del ricorrente Anzà Salvatore.
Egli ha esercitato il diritto di critica riconosciuto dall’ ordinamento giuridico e pertanto non deve alcun risarcimento per l’ obbligazione extracontrattuale da illecito civile come chiede il ricorrente le cui domande vanno per ciò rigettate mentre lo stesso Anzà va condannato al rimborso delle spese giudiziali a favore del Ciampolillo.
La condotta di questi non integra il delitto di diffamazione (art. 595 cod. pen.), sol perché i suoi scritti contengono dubbi e perplessità sulla correttezza professionale del dr. Anzà. Sovviene in ogni caso la generale causa di giustificazione di cui all'art. 51 cod. pen., sub specie di esercizio del diritto di critica, preordinato ad ottenere il controllo di eventuali violazioni delle regole deontologiche. [Cass. pen., Sez. V, 05/07/2010, n. 33994]-
L'esimente, che nell’ elaborazione costante di dottrina e giurisprudenza, si realizza relativamente all'esercizio di un diritto (ovvero all'adempimento di un dovere), quando il diritto di cronaca o quello di critica sia conforme ai seguenti limiti:
- verità del fatto narrato;
- pertinenza (intesa quale obbiettivo interesse del fatto per la pubblica opinione)
- e continenza, ovvero correttezza del suo riferimento.
Anche se l'esercizio del diritto di critica trova un limite preciso nell'inammissibilità degli attacchi puramente personali, intesi esclusivamente a colpire la sfera privata dell'offeso e che possono sfociare, quindi, nell'ingiuria, la contumelia e la lesione della reputazione, dal concetto di critica esula, comunque, il requisito dell'obbiettività e della serenità (confacenti invece al diritto di cronaca, come meglio innanzi) in quanto attività essenzialmente valutativa, frutto, quindi, di una lettura personale degli eventi e molto spesso indirizzata a manifestare, con passione e coinvolgimento, un dissenso. Nell'esercizio del diritto di critica, pertanto, è logicamente ammissibile un'intrinseca valenza aggressiva nei confronti del destinatario che dia luogo anche ad una compressione del diritto alla reputazione dello stesso.
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MEMORIALE TRASMESSO IL 2 OTTOBRE 1963 DALLA
FEDERAZIONE DEL P.C. I. DI PALERMO SUI RAPPORTI
TRA COSCHE MAFIOSE ED ALCUNI AMBIENTI POLITICI
ED ECONOMICI
Relazione di Minoranza - PIO LA TORRE (4 febbraio 1976) - Allegato 4
Rimborsi
1. RIMBORSI
Egregio Premier, Signor Berlusconi,
sono un cittadino, uno dei suoi elettori, uno di quelli che ha creduto nella
“cultura del fare”, dell’ uomo che si è fatto da sè, del far crescere le Imprese,
del fare il bene del Paese cosi come lo aveva fatto per le sue Aziende. Uno
che ha creduto nella sua capacita di organizzatore lungimirante, del creatore
di ricchezza non solo per sè ma per tutti, del milione di posti di lavoro per i
giovani, della risposta flessibile ai problemi dell’ occupazione. Che ha ritenuto
significativo il PIL, la logica dei mercati e della globalizzazione, la importanza
del management.
E cosi tante altre cose. Ero uno di quelli che diceva “non lo lasciano lavorare”
ed anche “per fortuna che Silvio c’è” e che qualche eccesso triviale e cadute
di stile era disposto a perdonargliele. Faceva parte del personaggio, un
simpatico e capace imprenditore, seduttore impenitente, lavoratore senza
orario come il Duce e Starace. Come i nani e le puttane della corte di lacchè
di cui si era attorniato e che le ronzavano intorno per cibarsi dei suoi avanzi.
Ma ora è giunta la resa dei conti. Il paese è allo sbando, il debito pubblico una
voragine, l’ economia ristagna, per i giovani non c’è futuro e anche gli stabili
sono divenuti precari.
La credibilità dell’ Italia nel mondo è diventata come il suo Premier, una
barzelletta; alle nostre istanze si replica con risatine, nel governo centrale e
locale dominano la corruzione, il malaffare, manager cresciuti alla sua scuola
lucrano beffardi su ogni attività arricchendosi di denaro pubblico. Il conflitto
con le istituzioni è costante ed insanabile, Magistratura, Presidenza della
Repubblica, centinaia di leggi ad personam, nessuna nell’ interesse collettivo.
E come alleato principale un partito che ha fatto del razzismo, della
secessione, dell’ egoismo presuntuoso, del luogo comune dei programmi
politici. E col quale litiga per la spartizione di posti di potere e delle refurtive.
Tutta la propaganda che si è mostrata fasulla, come i suoi capelli ed I suoi
adoratori interessati alla abbuffata di governo. Come i suoi ministri,
coordinatori e portavoce, come il contratto con gli italiani. Tempo scaduto,
promesse inattese e vacue, esiti disastrosi. Secondo il diritto clausole non
rispettate uguale contratto nullo. Se vale per tutti valga anche per Lei.
E’ giunta la resa dei conti. Anche I bambini rendono conto delle loro
marachelle, come i padri di famiglia dell’ andamento del menage famigliare, i
disonesti nei confronti della Legge, gli immorali davanti al giudizio sociale.
Ma Lei è ancora li, non trova nemmeno opportuno farsi da parte e liberare il
Paese della sua opprimente e dannosa presenza, e continua a raccontarci le
2. balle di sempre. Lava piu’ bianco ? Spot insulsi come quel sistema della
comunicazione che la ha sostenuta, come quel “bisogna crederci” che grida
vendetta.
La resa dei conti. Un atto riparatore e di giustizia con il quale almeno si cerchi
di ristabilire un po di quella verità di cui Lei si è fatto beffe con il consenso di
piu di metà degli italiani, allora allegri ed inconsapevoli beoti. Tutti possono
sbagliare e la politica è complessa e difficile ma la malafede va repressa e
punita. E’ ora di presentare il conto.
Quella enorme ricchezza accumulata nel Suo Impero non appartiene a Lei, ne
a Marina o Piersilvio o altri ma al popolo italiano perchè ad esso è stata
sottratta con l’ inganno. Se potesse esistere un supremo Tribunale del
popolo, equo e capace, la condannerebbe a restituire il maltolto.
Luigi XVI, Umberto I, Hitler, Mussolini, Ceausescu ed ora Gheddafi hanno reso
conto. Alcuni penzolando a testa in giu’ altri con un colpo di rivoltella; tutti
consentendo di restituire il maltolto.
Lei è un pur sofisticato e tecnologico ladro di polli, un imbonitore o meglio un
ciarlatano, mestiere proibito dalle Leggi di Pubblica Sicurezza a tutela della
pubblica incolumità. Almeno tre quarti di quella ricchezza vadano a risarcire
gli studenti senza prospettive, i precari sempre piu precari, i pensionati da
fame e non piu i leccaculo del Suo Palazzo con relativi giullari e prostitute. Lei
è uno degli uomini piu’ ricchi del mondo, un sedicente liberale; faccia un
generoso atto di liberalità che in realtà sarebbe dovuto come atto di giustizia
riparatrice.
Un quarto della sua fortuna è sempre una ricchezza enorme con la quale può
assicurare a se stesso e alla sua famiglia fasti e trastulli di ogni genere per
sempre. E insieme a questo non si occupi piu’ della cosa pubblica che ne
troverà grande vantaggio.
Restituisca tre quarti del suo patrimonio a coloro cui lo ha depredato e poi si
ritiri nelle sue ville, meglio se lontane, a farsi nuovi trapianti, bunga-bunga e
lifting. Si ricostruisca anche qui una faccia.
Intanto noi torniamo a pensare alla politica come una attività superiore,
nobile ed alta.
Un italiano, ottobre 2011
Nota :
sarò liquidato dicendo che sono uno stalinista, un giustizialista, un estremista;
ma no, sono solo un uomo desideroso di giustizia.
AOE