Propongo una concezione integrata della visione, in cui occhio e mente (sensazione e modello mentale) sono correlati e interagiscono reciprocamente senza interruzione.
La visione agisce come un sistema, non è un semplice fenomeno connesso al funzionamento dell’occhio.
Questi concetti derivano dagli studi relativi alla Gestalt e dalle osservazioni scientifiche sul fenomeno della vista.
Inoltre, studiando il tema del cambiamento, con riferimento agli studi di Thomas Kuhn sulle rivoluzioni scientifiche, si comprende che conoscenza e visione sono strettamente associate e retroagenti.
I successi della scienza ci hanno illuso che gli avvenimenti siano prevedibili, ma spesso le previsioni che riguardano l’individuo non dipendono dalla quantità di dati disponibili. Dobbiamo abituarci a convivere con l’incertezza, l’imprevisto e il mistero, non perché non abbiamo ancora scoperto le regole di funzionamento della natura, ma perché abbiamo appresso che l'incertezza è insita tra le sue regole.
Propongo una concezione integrata della visione, in cui occhio e mente (sensazione e modello mentale) sono correlati e interagiscono reciprocamente senza interruzione.
La visione agisce come un sistema, non è un semplice fenomeno connesso al funzionamento dell’occhio.
Questi concetti derivano dagli studi relativi alla Gestalt e dalle osservazioni scientifiche sul fenomeno della vista.
Inoltre, studiando il tema del cambiamento, con riferimento agli studi di Thomas Kuhn sulle rivoluzioni scientifiche, si comprende che conoscenza e visione sono strettamente associate e retroagenti.
I successi della scienza ci hanno illuso che gli avvenimenti siano prevedibili, ma spesso le previsioni che riguardano l’individuo non dipendono dalla quantità di dati disponibili. Dobbiamo abituarci a convivere con l’incertezza, l’imprevisto e il mistero, non perché non abbiamo ancora scoperto le regole di funzionamento della natura, ma perché abbiamo appresso che l'incertezza è insita tra le sue regole.
Propongo un percorso in 5 punti sul "vedere e non vedere".
La cecità viene considerata come normale fenomeno fisiologico e percettivo; questi modelli ci permettono di avviare un percorso di consapevolezza a partire dalla nostra conoscenza dei limiti percettivi, particolarmente significativo in rapporto alla sicurezza.
Viene trattato inoltre il rapporto tra questi fenomeni e la resilienza, la gestione dello stress, la ricerca - a livello organizzativo - di "tutori di resilienza", di aspetti che permettano di superare i limiti percettivi individuali.
Permette all’individuo di comprendere il proprio universo interno e di prendere coscienza di quello dell’altro.
Aiuta a capire come gli altri ci vedono e il motivo delle loro relazioni nei nostri confronti.
Facilita l’autoanalisi senza giudizio di valore.
Chiarisce il proprio processo decisionale interno mettendo in luce anche le zone d’ombra che condizionano in modo oscuro.
Non parla di capacità ma piuttosto di energia e e di come questi flussi di energia fluiscono nella nostra mente. Possiamo anche parlare di bilancio energetico.
Richard Dawkins ha osservato: sembra che il nostro
cervello sia stato specificamente progettato
per fraintendere il darwinismo e che l’ipotesi
di una mente creatrice o organizzatrice sia per l’uomo
più attraente e naturale. Lo stesso Charles Darwin era rimasto colpito dall’efficacia comunicativa o persuasiva
delle spiegazioni finalistiche. Gli esseri umani infatti amano le spiegazioni basate sulle intenzioni diventando vere “macchine per credenze”. e i neurologi ora pensano che lo stesso
meccanismo evolutivo che ha plasmato il nostro cervello ci abbia messo lo zampino!
Presentazione di Delia Duccoli all'incontro ISTUD sulla Medicina Narrativa "Incontro tra narrazioni e evidenze per una sanità da trasformare" svoltosi a Milano il 28 ottobre 2011
ABSTRACT
Ogni giorno prendiamo molte decisioni e ci piace pensare di prenderle con razionalità, senza essere trascinati dalle emozioni o dal contesto. In realtà non è così, siamo molto più irrazionali di quanto crediamo e lo hanno dimostrato le ormai famosissime ricerche di Daniel Kahneman e Amos Tversky. Recentemente, inoltre, nel mondo della psicologia e dell’economia comportamentale è apparsa una nuova teoria, la Nudge Theory, di Richard H. Thaler e Cass R. Sunstein, che ha rivoluzionato il nostro modo di pensare rispetto alle nostre scelte in ambito economico e non, dando inoltre degli strumenti utili per sfruttare questa nostra irrazionalità e volgerla a nostro vantaggio. Con l’avvento dell’era digitale, tuttavia, è nata la necessità di trasportare i princìpi di questa teoria nel nuovo e sempre più presente contesto delle scelte online, portando alla nascita di varie ricerche nel nuovo ambito del Digital Nudging.
Il cognitivismo con la “rivoluzione cognitivista” muta il panorama della psicologia sperimentale, che fino agli anni ‘50 era stato completamente caratterizzato dalle teorie comportamentiste.
Economia universale, democrazia e responsabilitàChristian Lovato
I try to contribute to the economic thinking by means of "universal" principles derived from scientific, popular and historical knowledge, encouraging critical, smart and fuzzy thinking in auditors. Truly revolutionary.
Propongo un percorso in 5 punti sul "vedere e non vedere".
La cecità viene considerata come normale fenomeno fisiologico e percettivo; questi modelli ci permettono di avviare un percorso di consapevolezza a partire dalla nostra conoscenza dei limiti percettivi, particolarmente significativo in rapporto alla sicurezza.
Viene trattato inoltre il rapporto tra questi fenomeni e la resilienza, la gestione dello stress, la ricerca - a livello organizzativo - di "tutori di resilienza", di aspetti che permettano di superare i limiti percettivi individuali.
Permette all’individuo di comprendere il proprio universo interno e di prendere coscienza di quello dell’altro.
Aiuta a capire come gli altri ci vedono e il motivo delle loro relazioni nei nostri confronti.
Facilita l’autoanalisi senza giudizio di valore.
Chiarisce il proprio processo decisionale interno mettendo in luce anche le zone d’ombra che condizionano in modo oscuro.
Non parla di capacità ma piuttosto di energia e e di come questi flussi di energia fluiscono nella nostra mente. Possiamo anche parlare di bilancio energetico.
Richard Dawkins ha osservato: sembra che il nostro
cervello sia stato specificamente progettato
per fraintendere il darwinismo e che l’ipotesi
di una mente creatrice o organizzatrice sia per l’uomo
più attraente e naturale. Lo stesso Charles Darwin era rimasto colpito dall’efficacia comunicativa o persuasiva
delle spiegazioni finalistiche. Gli esseri umani infatti amano le spiegazioni basate sulle intenzioni diventando vere “macchine per credenze”. e i neurologi ora pensano che lo stesso
meccanismo evolutivo che ha plasmato il nostro cervello ci abbia messo lo zampino!
Presentazione di Delia Duccoli all'incontro ISTUD sulla Medicina Narrativa "Incontro tra narrazioni e evidenze per una sanità da trasformare" svoltosi a Milano il 28 ottobre 2011
ABSTRACT
Ogni giorno prendiamo molte decisioni e ci piace pensare di prenderle con razionalità, senza essere trascinati dalle emozioni o dal contesto. In realtà non è così, siamo molto più irrazionali di quanto crediamo e lo hanno dimostrato le ormai famosissime ricerche di Daniel Kahneman e Amos Tversky. Recentemente, inoltre, nel mondo della psicologia e dell’economia comportamentale è apparsa una nuova teoria, la Nudge Theory, di Richard H. Thaler e Cass R. Sunstein, che ha rivoluzionato il nostro modo di pensare rispetto alle nostre scelte in ambito economico e non, dando inoltre degli strumenti utili per sfruttare questa nostra irrazionalità e volgerla a nostro vantaggio. Con l’avvento dell’era digitale, tuttavia, è nata la necessità di trasportare i princìpi di questa teoria nel nuovo e sempre più presente contesto delle scelte online, portando alla nascita di varie ricerche nel nuovo ambito del Digital Nudging.
Il cognitivismo con la “rivoluzione cognitivista” muta il panorama della psicologia sperimentale, che fino agli anni ‘50 era stato completamente caratterizzato dalle teorie comportamentiste.
Economia universale, democrazia e responsabilitàChristian Lovato
I try to contribute to the economic thinking by means of "universal" principles derived from scientific, popular and historical knowledge, encouraging critical, smart and fuzzy thinking in auditors. Truly revolutionary.
Cattaneo le urgenze in ematologia 21 maggio 2011cmid
This document discusses antiplatelet drugs used to prevent blood clots, including aspirin, clopidogrel, prasugrel, ticagrelor, cangrelor, and elinogrel. It summarizes the mechanisms of action, metabolism, efficacy, and safety profiles of these drugs. Resistance or variable response to certain antiplatelet drugs is also addressed. The ideal properties of an antithrombotic agent are outlined. Later generation drugs like prasugrel, ticagrelor, and cangrelor demonstrate more consistent platelet inhibition compared to clopidogrel. However, some such as ticagrelor and elinogrel are associated with higher rates of dyspnea.
2. COMPLESSITA’
“Se si potesse definire la complessità
in modo chiaro,
il termine non sarebbe più complesso”.
E. Morin
C = Proprietà di un sistema
DIFFICOLTA’ e INCERTEZZA
3. A ben vedere….
C = proprietà della rappresentazione
attualmente disponibile di un sistema.
Nel codice, non nella “natura delle cose”.
C = proprietà del sistema complesso
“osservatore + modello che costruisce”.
Non del sistema osservato,
ma del sistema osservante.
4. C: proprietà di un sistema modellizzabile,
suscettibile di mostrare dei comportamenti che non
siano tutti pre-determinabili (necessari),
anche se potenzialmente anticipabili (possibili) .
ORGANIZZAZIONE
EMERGENZE
INTERELAZIONI
5. ETICA:
“Vuol dire prendere sul serio
il problema di come vivere”.
Wilfrid Cantwell Smith
La riflessione
sulla condotta e sulla deliberazione
in riferimento al bene e al giusto.
6. ETICA CLINICA
La considerazione degli aspetti morali
dell’intervento di cura.
Intrinseca alla buona prassi medica.
DEONTOLOGIA - TELEOLOGIA
7. ETICA CLINICA:
“una riflessione teorica e pratica
sul ragionamento morale,
ovvero sugli elementi di riferimento
(principi e regole)
che rientrano nella deliberazione
e giustificazione morale”
Beauchamp T. L., Childress F. J.,
Principles of Biomedical Ethics
8. …alla luce della Complessità:
“CONTRADDIZIONI ETICHE”
SELF-DECEPTION
ECOLOGIA DELL’AZIONE
INCERTEZZA
AUTONOMIA : nuova “cultura psichica”
→ AUTOSSERVAZIONE
→ AUTOCRITICA
9. =
COMPIERE UNA SCELTA ETICA
COMPORTA
FARE UNA SCOMMESSA
Assumere incertezza delle conseguenze
Riconoscere i propri rischi,
Elaborare 1 strategia.
10. “L’etica non è un orologio svizzero,
con il movimento che non si sregola mai.
E’ una creazione permanente,
un equilibrio sempre pronto a rompersi,
un tremore che ci invita a ogni istante
all’inquietudine dell’interrogazione
e alla ricerca della risposta giusta”.
Theo Klein
Grazie dell’attenzione