Venerdì 25 novembre, alle ore 17,30, presso il Teatro Olimpico – pza Gentile da Fabriano, 17 Roma – il card. Gerhard Ludwig Muller – Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede - e il prof. Graziano del Rio – Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti - interverranno alla presentazione del Volume “Annotazioni – 1988-2014” di Kiko Arguello
Venerdì 25 novembre, alle ore 17,30, presso il Teatro Olimpico – pza Gentile da Fabriano, 17 Roma – il card. Gerhard Ludwig Muller – Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede - e il prof. Graziano del Rio – Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti - interverranno alla presentazione del Volume “Annotazioni – 1988-2014” di Kiko Arguello
Lettera ai Vescovi lucani dell'ing. Michele Lupogpandiscia
Per l'emergenza Covid - 19 si invitano, attraverso i Vescovi lucani, i comitati festa per il 2020 a raccogliere fondi e a farsi promotori,con quei fondi, di azioni solidali verso le nostre strutture sanitarie e a sostegno della Caritas e della Protezione Civile in questa crisi epocale.
DIA MUNDIAL DO MIGRANTE E DO REFUGIADO 2021Maike Loes
O documento defende que Deus criou todos os seres humanos como iguais e complementares, destinados a formar um "NÓS" cada vez maior. Pretende-se construir uma sociedade mais inclusiva onde não existam "os outros", mas apenas um único povo unido. A Igreja deve acolher a todos sem preconceitos para promover a comunhão entre pessoas de diversas origens.
JORNADA MUNDIAL DEL MIGRANTE Y DEL REFUGIADO 2021Maike Loes
El documento habla sobre la necesidad de construir un "Nosotros" cada vez más grande que incluya a toda la humanidad. Dios nos creó a todos como iguales, pero actualmente el mundo está fragmentado y marginan a los migrantes y refugiados. Debemos esforzarnos por derribar los muros entre las personas y construir puentes de encuentro para crear una comunión entre todos. El futuro depende de que trabajemos juntos como un solo pueblo para el cuidado de nuestro planeta y las generaciones futuras.
This document discusses the need for greater unity and inclusion among all people. It argues that God created humanity as both male and female in order to form a "we" that would grow together. However, today divisions exist that separate people into "them" and "those." The document calls for embracing diversity and building communion between all, including foreigners, migrants and refugees. It envisions an ever wider "we" that encompasses all of humanity as God intended. Borders should become places where people of different backgrounds encounter each other and form new bonds of shared humanity.
[1] A carta agradece às irmãs pelo trabalho missionário realizado nos últimos anos e convida a refletir sobre o tema do Dia Mundial do Migrante e do Refugiado, contemplando a Sagrada Família como exemplo de família migrante. [2] A carta também agradece o apoio dado às missionárias, especialmente no aprendizado de línguas e culturas estrangeiras, e deixa uma mensagem de gratidão e oração por todas as irmãs.
Este documento es una carta de la Consejera para las Misiones Sor Alaíde Deretti a las hermanas de su orden religiosa. En la carta, ella agradece a las hermanas por su apoyo al trabajo misionero durante los últimos 10 años, y las anima a apoyar a los migrantes y refugiados como lo hizo la Sagrada Familia cuando tuvo que huir a Egipto. También les desea lo mejor para su misión presente y futura.
1. The document is a letter from Sr. Alaide Deretti, Councilor for Missions, thanking the sisters for their support of missionary work over the past year.
2. It encourages sisters to reflect on Pope Francis' message for the upcoming World Day of Migrants and Refugees, seeing migrants as fellow human beings in need of welcome and support.
3. It draws a parallel between the Holy Family's flight into Egypt to escape danger and the current reality of families forced to migrate and live as foreigners, urging sisters to support migrant brothers and sisters through welcome and non-judgement.
Messaggio della Consigliera per le Missioni_14 august 2021 engMaike Loes
The document is a letter from Sr. Alaide Deretti, Councilor for Missions, to her sisters reflecting on the figure of St. Joseph and the importance of the initial proclamation of Christ. She highlights how Joseph witnessed key events in Jesus' life like his birth and the visits of the shepherds and Magi. The initial proclamation is communicating one's personal encounter with Christ in order to transform lives and share joy with others. As FMAs, each sister should strive to renew her encounter with Christ daily and live her missionary life with greater joy and creativity, becoming a witness of God's love through her actions.
Messaggio della Consigliera per le Missioni_14 agosto 2021 porMaike Loes
A carta discute São José como testemunha do primeiro anúncio de Jesus e como modelo para as Irmãs Salesianas. São José presenciou o nascimento de Jesus e encontros de Jesus com pastores, magos e outros. Da mesma forma, as Irmãs devem ser testemunhas do amor de Deus por meio de seus próprios encontros com Jesus e anúncios do Evangelho.
Messaggio della Consigliera per le Missioni_14 agosto 2021 ita
Messaggio della Consigliera per le Missioni - 14 febbraio 2018
1. Uscire,Incontrare,Essereprossime!
Roma, 14 febbraio 2018
Carissime sorelle,
sono lieta di raggiungervi in questo nuovo 14, soprattutto perché oggi, Mercoledì delle Ceneri, in
comunione con tutta la Chiesa iniziamo il Tempo della Quaresima. Tempo che ci offre l’occasione
per guardare la vita, gli avvenimenti e le persone con speranza e fiducia. Tempo che ci fa vivere la
dinamica della conversione [missionaria] e ci prepara a rivivere i grandi misteri della vita di Gesù
che, abbandonato alla volontà del Padre, cammina deciso verso Gerusalemme!
Nel mese di gennaio, ci siamo soffermate sul messaggio di Papa Francesco per la 104a
Giornata
Mondiale del Migrante e del Rifugiato: “Accogliere, proteggere, promuovere e integrare i
migranti e i rifugiati”. Inoltre, ci siamo impegnate a conoscere le esperienze migratorie all’interno
delle nostre comunità e a dedicare uno spazio concreto, fisico, al progetto “Per una casa comune
nella diversità dei popoli”. Sicuramente questi due impegni ci hanno aiutato a fare spazio dentro e
intorno a noi per accogliere la diversità, il differente, lo straniero.
In questo Mercoledì delle Ceneri, vorrei evidenziare quanto Papa Francesco dice nel suo messaggio
per la Quaresima, considerando il nostro orizzonte: i giovani migranti, i minori non accompagnati!
Papa Francesco ci propone nel suo messaggio una riflessione sulla carità: «Per il dilagare
dell’iniquità, si raffredderà l’amore di molti» (Mt 24,12). Citando Dante Alighieri e la sua
descrizione dell’inferno, il Papa pone delle domande: “Come si raffredda in noi la carità? Quali
sono i segnali che ci indicano che in noi l’amore rischia di spegnersi?”. Dice Papa Francesco che
“anche il creato è testimone silenzioso di questo raffreddamento della carità: la terra è avvelenata
da rifiuti gettati per incuria e interesse; i mari, anch’essi inquinati, devono purtroppo ricoprire i
resti di tanti naufraghi delle migrazioni forzate; i cieli – che nel disegno di Dio cantano la sua
gloria – sono solcati da macchine che fanno piovere strumenti di morte”.
Tutte sappiamo che questi “strumenti di morte” sono una delle cause del fenomeno migratorio
odierno che mettono in moto migliaia di persone, che le costringono a scappare dalla violenza, dalla
guerra e da tutte le sue conseguenze; ad abbandonare casa, terra, patria, cultura... cioè, la propria
storia! Sono gli “strumenti di morte” che distruggono la pace e l’armonia tra i popoli perché l’amore
purtroppo si è raffreddato… perché l’umanità ha perso l’umanità!
Carissime sorelle, vi invito a leggere e meditare il messaggio di Papa Francesco per la Quaresima,
facendo un esercizio pratico: quello di cambiare lo sguardo verso i migranti. Cambiare lo
sguardo dentro e fuori la comunità! La Quaresima 2018 è per tutte noi un invito a togliere dal
nostro sguardo ogni pregiudizio, ogni atteggiamento di condanna, rifiuto o indifferenza.
Per concretizzare il desiderio di cambiare il nostro sguardo, proviamo a individuare dentro le nostre
opere o presenze, persone che hanno vissuto l’esperienza migratoria. Magari siamo a contatto con
persone che hanno esperimentato o ancora vivono il dramma della perdita delle proprie radici, della
lontananza dalla propria terra… e non ci rendiamo conto!
2. Uscire,Incontrare,Essereprossime!
Il progetto “Per una casa comune nella diversità dei popoli” desidera aiutarci a vivere in
profondità la conversione: nelle relazioni interpersonali, nell’ordinario della vita, nell’incontro con
chi è diverso, con chi è sconosciuto, dentro e fuori della comunità, guardando oltre la finestra di
casa nostra, e impegnandoci in prima persona a vivere tre atteggiamenti: USCIRE,
INCONTRARE, ESSERE PROSSIME!
Perché l’amore non si raffreddi nelle nostre comunità e nei confronti dei migranti, soprattutto dei
giovani e dei minori non accompagnati, lascio la parola ancora una volta a Papa Francesco:
«Nuovi volti di uomini, donne e bambini, segnati da tante forme di povertà e di violenza, stanno di
nuovo davanti ai nostri occhi e attendono di trovare sulla loro strada mani tese e cuori accoglienti
[…]. I migranti hanno bisogno certamente di buone leggi, di programmi di sviluppo, di
organizzazione, ma hanno sempre bisogno anche e prima di tutto di amore, di amicizia, di
vicinanza umana; hanno bisogno di essere ascoltati, guardati negli occhi, accompagnati; hanno
bisogno di Dio, incontrato nell’amore gratuito di una donna che, col cuore consacrato, ti è
sorella e madre. Il Signore rinnovi sempre in voi lo sguardo attento e misericordioso verso i poveri
che vivono nelle nostre città e nei nostri paesi». (Vaticano, 9 dicembre 2017. Udienza alle Missionarie del
Sacro Cuore di Gesù in occasione del primo centenario della morte di Santa Francesca Cabrini)
Vi ringrazio, sorelle, per il vostro cuore riscaldato e abitato dall’Amore; perché ognuna,
nell’incontro con Gesù Pane e Parola, si riconosce figlia di Dio e sorella di chi ha lasciato la propria
terra, abbandonato le sue radici culturali, per affrontare un viaggio privo di certezze; sorella di chi
ha dovuto attraversare il deserto, il mare, le frontiere, i muri… in cerca di una vita più degna, più
umana.
Noi siamo, e veramente desideriamo essere, sorelle dei migranti perché i migranti sono i nostri
fratelli!
Il Signore ci aiuti a combattere ogni forma d’iniquità perché non si raffreddi l’amore in noi e
intorno a noi! “Egli ci dona sempre nuove occasioni affinché possiamo ricominciare ad amare”.
Tanti cari saluti e rimaniamo in comunione di preghiera, abbracciando insieme tutta l’umanità
ferita, specialmente i nostri fratelli e sorelle migranti.
Consigliera per le Missioni