Presentazione dell'iniziativa Acli Bergamo, Ruah, Caritas per ospitare 200 richiedenti asilo nelle case di 100 famiglie bergamasche e condividere insisme un pasto
Presentazione dell'iniziativa Acli Bergamo, Ruah, Caritas per ospitare 200 richiedenti asilo nelle case di 100 famiglie bergamasche e condividere insisme un pasto
R. Villano - Riflessioni su temi e volti del Natale (conferenza)Raimondo Villano
Conferenza tenuta al Rotary International il 19 dicembre 1990.
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Abstract da:
Raimondo Villano, “Dieci anni” (patrocinio Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est, Edizione A.C.M., pp. 48-51; Pompei, giugno 1998).
RAIMONDO VILLANO - Sovrano Militare Ordine di Malta: cenni sull'attivita' s...Raimondo Villano
Abs. da: 24. R. Villano “Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum. Storia, spiritualità e sovranità nelle tradizioni e nella modernità del Sovrano Militare Ordine di Malta” con presentazione di Mons. Prof. Raffaele Ferriero (Penitenziere del Duomo di Napoli e Rettore della Chiesa di San Ferdinando di Napoli) - (sotto l’Alto Patronato dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria e con il patrocinio Chiron dpt Hystart, Ed. Digitall, pag. 335, 1^ edizione febbraio 2008; 2^ ed. Pergamena, marzo 2008; 3^ ed., pag. 360, Pergamena, dicembre 2008; 4^ ed., ISBN 978-88-904235-43, LCC DG 831, CDD 900 VIL tui 2008, pp. 390, Pergamena, ottobre 2009).
DIA MUNDIAL DO MIGRANTE E DO REFUGIADO 2021Maike Loes
O documento defende que Deus criou todos os seres humanos como iguais e complementares, destinados a formar um "NÓS" cada vez maior. Pretende-se construir uma sociedade mais inclusiva onde não existam "os outros", mas apenas um único povo unido. A Igreja deve acolher a todos sem preconceitos para promover a comunhão entre pessoas de diversas origens.
JORNADA MUNDIAL DEL MIGRANTE Y DEL REFUGIADO 2021Maike Loes
El documento habla sobre la necesidad de construir un "Nosotros" cada vez más grande que incluya a toda la humanidad. Dios nos creó a todos como iguales, pero actualmente el mundo está fragmentado y marginan a los migrantes y refugiados. Debemos esforzarnos por derribar los muros entre las personas y construir puentes de encuentro para crear una comunión entre todos. El futuro depende de que trabajemos juntos como un solo pueblo para el cuidado de nuestro planeta y las generaciones futuras.
This document discusses the need for greater unity and inclusion among all people. It argues that God created humanity as both male and female in order to form a "we" that would grow together. However, today divisions exist that separate people into "them" and "those." The document calls for embracing diversity and building communion between all, including foreigners, migrants and refugees. It envisions an ever wider "we" that encompasses all of humanity as God intended. Borders should become places where people of different backgrounds encounter each other and form new bonds of shared humanity.
[1] A carta agradece às irmãs pelo trabalho missionário realizado nos últimos anos e convida a refletir sobre o tema do Dia Mundial do Migrante e do Refugiado, contemplando a Sagrada Família como exemplo de família migrante. [2] A carta também agradece o apoio dado às missionárias, especialmente no aprendizado de línguas e culturas estrangeiras, e deixa uma mensagem de gratidão e oração por todas as irmãs.
Este documento es una carta de la Consejera para las Misiones Sor Alaíde Deretti a las hermanas de su orden religiosa. En la carta, ella agradece a las hermanas por su apoyo al trabajo misionero durante los últimos 10 años, y las anima a apoyar a los migrantes y refugiados como lo hizo la Sagrada Familia cuando tuvo que huir a Egipto. También les desea lo mejor para su misión presente y futura.
1. The document is a letter from Sr. Alaide Deretti, Councilor for Missions, thanking the sisters for their support of missionary work over the past year.
2. It encourages sisters to reflect on Pope Francis' message for the upcoming World Day of Migrants and Refugees, seeing migrants as fellow human beings in need of welcome and support.
3. It draws a parallel between the Holy Family's flight into Egypt to escape danger and the current reality of families forced to migrate and live as foreigners, urging sisters to support migrant brothers and sisters through welcome and non-judgement.
Messaggio della Consigliera per le Missioni_14 august 2021 engMaike Loes
The document is a letter from Sr. Alaide Deretti, Councilor for Missions, to her sisters reflecting on the figure of St. Joseph and the importance of the initial proclamation of Christ. She highlights how Joseph witnessed key events in Jesus' life like his birth and the visits of the shepherds and Magi. The initial proclamation is communicating one's personal encounter with Christ in order to transform lives and share joy with others. As FMAs, each sister should strive to renew her encounter with Christ daily and live her missionary life with greater joy and creativity, becoming a witness of God's love through her actions.
Messaggio della Consigliera per le Missioni_14 agosto 2021 porMaike Loes
A carta discute São José como testemunha do primeiro anúncio de Jesus e como modelo para as Irmãs Salesianas. São José presenciou o nascimento de Jesus e encontros de Jesus com pastores, magos e outros. Da mesma forma, as Irmãs devem ser testemunhas do amor de Deus por meio de seus próprios encontros com Jesus e anúncios do Evangelho.
Messaggio della Consigliera per le Missioni_14 agosto 2021 espMaike Loes
El documento habla sobre San José y su papel como testigo del nacimiento de Jesús y de los primeros encuentros de Jesús con otras personas como los pastores y los magos. También discute el concepto del "Primer Anuncio" como un encuentro personal con Jesucristo que transforma la vida de una persona y las lleva a compartir su alegría con los demás. Alienta a las hermanas a renovar su propio encuentro con Jesús y vivir su vocación misionera con alegría y pasión educativa.
Messaggio della Consigliera per le Missioni_14 agosto 2021 esp
Messaggio della Consigliera _ 14 dicembre 2018 ita
1. GlobalCompactsuiMigranti
Roma, dicembre 2018.
Carissime sorelle,
un saluto molto affettuoso con l’augurio di una feconda preparazione al
Natale. Da poco abbiamo celebrato la Festa dell’Immacolata e l’anniversario dell’Oratorio
salesiano. Ora, sempre in compagnia di Maria, andiamo con i giovani, le famiglie, i migranti…
insieme, come comunità educanti, incontro al Signore che viene. Viene in un piccolo Bambino che,
nella sua piccolezza e umiltà, rivela la grandiosità e la tenerezza di un Dio fatto dono d’amore!
Buon proseguimento dell’Avvento a tutte!
Mentre vi scrivo, ancora non è stato firmato il Global Compact sui Migranti e Rifugiati. È
previsto per il 10 e 11 dicembre il vertice, coordinato dalle Nazioni Unite, a Marrakech, in
Marocco, dove la maggioranza dei Paesi del mondo firmeranno il Global Compact. Esso prevede in
23 obiettivi una migrazione sicura, ordinata e regolare. Quando un fenomeno è globale, anche gli
approcci e le soluzioni devono essere globali!
Anche la Chiesa, tramite la Sezione Migranti e Rifugiati del “Dicastero per il Servizio dello
sviluppo umano integrale”, ha partecipato a tutto il processo presentando un documento di proposte
in 20 punti concreti, frutto di ciò che la Chiesa già vive e attua nei confronti delle persone che sono
costrette ad abbandonare la loro terra, cultura, lingua, famiglia…in cerca di condizioni migliori di
vita, in cerca di più dignità e umanità.
Ci auguriamo che il Global Compact sulle migrazioni aiuti i popoli e i Governi delle
Nazioni a combattere la paura e la costruzione di muri, e a promuovere il dialogo e la cultura
dell’incontro.
Sarebbe interessante, carissime sorelle, conoscere la posizione dei vostri Governi riguardo al
Global Compact, e anche collaborare con la Chiesa locale nell’accompagnamento di questo
processo così importante per fare dei passi, anche se piccoli, verso i migranti, soprattutto i più
vulnerabili. Per una risposta più umana ed efficace al fenomeno migratorio, è necessario “uscire,
incontrare, essere prossimi”.
Il Global Compact favorisce la corresponsabilità di tutte le Autorità e delle società nei Paesi
di partenza, di transito e di arrivo. Ha come scopo di fornire sicurezza e protezione alle persone
migranti e anche ai Paesi di accoglienza, promuovendo percorsi legali di migrazione e prevenendo
così la tratta di esseri umani, i viaggi della morte, la disgregazione della famiglia e la violenza.
In questo senso, penso alla Famiglia di Nazareth: Giuseppe, Maria e Gesù. Cosa avranno
sperimentato loro durante la fuga in Egitto? C’è chi dice che la fuga della Santa Famiglia sia
l’archetipo di ogni famiglia rifugiata.
Con il Vangelo di Matteo (2, 13-15) la Sacra Famiglia diventa punto di riferimento delle
famiglie sradicate dal loro ambiente. E quante ce ne sono nel mondo…
Il 1° agosto del 1952 fu pubblicata la Costituzione Apostolica «Exsul Familia», che inizia
proprio così: «La Santa Famiglia di Nazareth, che fugge in Egitto, è l’archetipo di ogni famiglia
rifugiata. Gesù, Maria e Giuseppe, in esilio in Egitto per scappare dalla furia di un re cattivo sono,
2. GlobalCompactsuiMigranti
per tutti i tempi e tutti i luoghi, l’esempio e i protettori di ogni migrante, straniero e rifugiato di
qualsiasi tipo, che forzato dalla paura di persecuzioni o da necessità, è costretto a lasciare il suo
paese natale, gli amati genitori e parenti, gli amici più stretti, e cercare un paese straniero».
Carissime sorelle,
se riflettiamo sull’adesione delle Nazioni al Global Compact sui migranti e rifugiati e
sull’icona della “Fuga in Egitto”, possiamo affermare – con il cuore e la mente – che la convivenza
dell’unica famiglia umana è possibile. E con questa affermazione stiamo anche noi “firmando”,
nel nostro piccolo, il principio che ogni essere umano ha il diritto di partire e di arrivare, quando
chiamata in causa è la vita e la vita in abbondanza proclamata da Gesù.
Vi invito, carissime sorelle, a leggere e meditare il brano di Matteo 2, 13-15 e a sostenere
con la preghiera, e anche con l’affetto e la vicinanza, persone da voi conosciute che vivono il
dramma della “fuga in Egitto”. Sì, magari accanto a noi ci sono persone che hanno dovuto “fuggire”
da un posto e stabilirsi altrove per assicurare il lavoro, la casa, la salute, la sicurezza, l’unità
della famiglia, la crescita e l’educazione dei figli.
Inoltre, vi invito a riflettere in modo più profondo e concreto sul fenomeno migratorio
presente nelle nostre realtà, dove viviamo noi FMA e dove il carisma di Don Bosco e di Madre
Mazzarello è vivo e portatore di vita. Guardiamo il mondo e cresciamo nella consapevolezza che
tutte le nostre Nazioni sono Paesi di origine, transito e destinazione.
Con questo messaggio vi comunico infine che, dal mese di gennaio in poi, metteremo in
rilievo la figura della Beata Sr. Maria Troncatti, nel 50° della sua nascita al Cielo. Intanto, il
progetto “Per una casa comune nella diversità dei popoli” continuerà il suo percorso, diventando
ogni volta più concreto e fecondo nelle nostre comunità, più originale e più visibile tramite le nostre
mani, il nostro cuore, il nostro passo agile, fraterno e accogliente.
Un abbraccio molto fraterno e una preghiera reciproca!
Con affetto,
Consigliera per le Missioni
FUGA IN EGITTO FAMIGLIA MIGRANTE