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Oggetto: Consiglio Regionale, Assemblea Legislativa della Liguria
IV Commissione: Ambiente e Territorio - Incontro del 22/02/2024
MEMORIA INERENTE LA PROBLEMATICA DELLE EMISSIONI DI FUMI
DA NAVI IN ORMEGGIO NEL PORTO DELLA SPEZIA
E’ opportuno preliminarmente sottolineare che l’AdSP del Mar Ligure Orientale ha, tra i
suoi obiettivi strategici, la sostenibilità ambientale declinata in tutte le sue attività. Essa è parte
integrante del Piano Operativo Triennale (POT) 2022-2024 che include la programmazione Green
Ports, ed è estesamente descritta nella Rendicontazione di Sostenibilità 2022.
Come condiviso anche scientificamente, per abbattere le esternalità delle attività portuali non
esistono uniche soluzioni, ma un insieme di azioni differenti che agiscono sinergicamente,
salvaguardando salute e ambiente contemporaneamente all’economia e all’occupazione che lo
sviluppo portuale genera sul territorio.
Per quanto riguarda lo specifico di quanto in oggetto, si rappresenta quanto segue.
Regolamentazione degli approdi e rapporto intrattenuto con i terminalisti nonché
informazione sul numero di scali.
In merito alla regolamentazione degli approdi delle navi da crociera si cita la “Convenzione, ai sensi
dell’art. 183, comma 15, del D.lgs. n. 50/2016, per l'affidamento in concessione mediante project
financing del servizio di assistenza passeggeri e di Stazione Marittima nel porto della Spezia, ivi
comprese le aree e i beni strumentali e/o accessori sul molo Garibaldi e sul nuovo Molo Paita,
nonché delle aree per la realizzazione e gestione della nuova Stazione Marittima e degli altri beni
strumentali e/o complementari alla prestazione del suddetto servizio sul Molo Crociere da
realizzare sulla Calata Paita e aree adiacenti” sottoscritta in data 19.12.2019 tra AdSP e Spezia &
Carrara Cruise Terminal S.R.L. avente ad oggetto:
“l'affidamento in concessione, da parte dell'Autorità al Concessionario, in condizioni di equilibrio
economico finanziario secondo i criteri della allocazione dei rischi previsti al successivo art. 22:
a) in via esclusiva, e per tutta la durata della concessione, del servizio di interesse generale,
relativi alla gestione della Stazione Marittima – Terminal crociere, nonché all'imbarco, sbarco,
transito e assistenza dei passeggeri delle navi da crociera nel Porto di La Spezia, secondo quanto
previsto e specificato negli artt. 5 ss.;
b) delle aree ricomprese nel Molo Garibaldi ovest, del fabbricato di largo Fiorillo fino alla
avvenuta realizzazione della nuova stazione marittima di Calata Paita) e dell’area del controviale
Parma (fino alla avvenuta realizzazione della nuova stazione marittima di Calata Paita), già
attualmente utilizzati per i servizi crocieristici;
c) delle aree ricomprese nel nuovo Molo Paita e in quelle ad esso adiacenti per la
progettazione, costruzione e gestione, a cura e spese del Concessionario, del Nuovo Terminal
Crociere, come tale costituito, oltre che dalla Stazione marittima, dal c.d. "edificio polifunzionale"
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e dagli ulteriori beni e/o aree strumentali e/o complementari per il miglior svolgimento dei suddetti
servizi;” (Concessione -senza allegati - all. 1)
In merito alle informazioni fornite dalla Società sopra richiamata sul numero degli scali, per quanto
riguarda le toccate ed i passeggeri delle navi da crociera la situazione è la seguente:
ANNO 2022: 172 SCALI, 524.109 passeggeri transitati;
ANNO 2023:175 SCALI, circa 700.000 passeggeri transitati.
Invece, il totale navi destinate al porto mercantile, escluse le crociere, per l’anno 2022 è stato di
954.
Pertanto, le navi mercantili e da crociera per l’anno 2022 sono state in tutto 1.126.
Per il 2023 il totale degli accosti è stato pari a 1.090.
***
Attività di controllo svolte o programmate con la collaborazione degli Enti competenti per
territorio.
Tavolo tecnico c/o Comune della Spezia:
In merito alle attività di controllo svolte o programmate con la collaborazione del Comune della
Spezia, la Capitaneria di Porto e la società Spezia & Carrara Cruise Terminal (SCCT), finalizzate a
monitorare e a ridurre l’impatto delle emissioni delle navi da crociera, si rappresenta che in data 5
ottobre 2022 è stato istituito un tavolo tecnico (anche solo “Tavolo”) la cui attività è stata estesa
anche ad Arpal e Asl n.5 Igiene Pubblica ed Epidemiologia, al fine di valutare gli aspetti ambientali
e sanitari del fenomeno.
Gli esiti di tali incontri sono riassunti in Verbali periodicamente redatti al termine di ciascuna
seduta dal Comune della Spezia. Nell’ambito del Tavolo sono state coordinate le necessarie azioni
preliminari di rinnovo dell’Accordo Volontario per il Porto della Spezia, finalizzato a incrementare
la sostenibilità ambientale delle unità navali da crociera nella città. Sottoscritto per la prima volta
nel 2019, tra Capitaneria di Porto della Spezia, ADSP del Mar Ligure Orientale e le principali
Compagnie di crociera che scalano il Porto della Spezia, il rinnovato accordo vede la sottoscrizione
anche del Comune di La Spezia.
La firma ufficiale dell’Accordo, denominato "Blue Flag”, alla presenza delle massime Autorità della
città, è stata perfezionata presso il Terminal crociere il 25 luglio 2023, e resterà in vigore fino al 30
giugno 2025, lasciando aperta la sua sottoscrizione a qualunque altro Ente/Compagnia che volesse
aderirvi. Tale accordo potenzia ulteriormente le politiche ambientali e i sistemi di mitigazione
ambientale messi in atto dalle Compagnie sottoscrittrici (MSC, Royal Caribbean e Costa
Crociere/Carnival), che già applicano la più stretta osservanza della vigente normativa comunitaria
e nazionale in materia di utilizzo dei combustibili da parte delle navi in servizio di linea.
Il Protocollo è altresì rafforzato dalla dichiarazione di intenti, in esso contenuta, a collaborare
sinergicamente per sviluppare progettualità che favoriscano l’adozione delle più virtuose prassi per
la riduzione delle emissioni e degli impatti ambientali in ambito portuale nell’ottica della
sostenibilità ambientale delle attività marittime del settore crocieristico.
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Le misure tecniche contemplate nell’Accordo prevedono il cambio del combustibile, con tenore di
zolfo non superiore allo 0,1 in massa, già in fase di avvicinamento al Golfo, oltreché in uso per tutta
la durata della permanenza nave all’accosto, e fino all’uscita dal Golfo alla ripartenza. In alternativa,
potranno essere utilizzati, con le medesime tempistiche, i sistemi di lavaggio delle emissioni
(scrubber), conformi delle normative vigenti. A questo si aggiungono norme di gestione degli
apparati e delle macchine impartite dalle Compagnie per ottimizzarne l’uso allo scopo di contenere
le emissioni di scarico, e programmi di controllo definiti sinergicamente tra Capitaneria e
Compagnie. Per quanto riguarda le emissioni prodotte dal processo di combustione (NOx), queste
saranno controllate mediante la verifica documentale da parte della Capitaneria, che trimestralmente
provvede a pubblicare sul proprio sito gli esiti dei controlli effettuati.
Centraline mobili
Questa AdSP è storicamente impegnata nelle attività di monitoraggio degli impatti acustici e
atmosferici delle attività portuali; dapprima attraverso attività puntuali condotte a cadenza annuale
tramite campagne svolte da studi privati e dal 2011 in maniera sistematica con la stipula
dell’Accordo di Collaborazione con ARPAL.
L’allora Autorità portuale (oggi AdSP) ha autorizzato l’acquisto della Centralina mobile per il
rilevamento dell'inquinamento atmosferico legato alle attività portuali (il c.d. “laboratorio mobile”)
e, in previsione delle opere da realizzare con il nuovo PRP, ha ritenuto utile compiere controlli sulla
qualità dell’aria e del clima acustico.
L’accordo di collaborazione tra ARPAL ed Autorità Portuale della Spezia si rinnova annualmente
(si allega sub. 4, l’ultimo sottoscritto). Tale accordo prevede 4 campagne di monitoraggio dell’aria e
una campagna di monitoraggio del rumore, tutte ovviamente espletate nelle zone retro portuali.
Grazie a queste campagne Arpal rileva e rende pubbliche le informazioni sulla qualità dell’aria dei
quartieri spezzini maggiormente prossimi al porto, i cui dati rilevano problematiche acute, ma non
croniche, per due di essi (San Cipriano/Libertà e Saint Bon), con valori molto al di sotto dei valori
limite previsti dalla normativa vigente per SO2 e per NO2 (Conclusioni del report Asl5 Valutazione
dati Arpal qualità dell’aria nel periodo 1 gennaio – 31 ottobre 2022).
Nonostante i risultati di miglioramento costante dell’aria spezzina a fronte di una crescita del
traffico crocieristico, l’AdSP persegue costantemente una politica di governance mirata al massimo
abbattimento possibile di qualsiasi esternalità collegata alle attività portuali.
Sono a disposizione copia di tutte le relazioni ARPAL svolte nel corso degli anni, e tutti gli esiti
sono stati pubblicati sul sito di AdSP (vedasi la sezione “Amministrazione Trasparente), e sul sito
della stessa ARPAL al seguente link:
https://www.arpal.liguria.it/tematiche/aria/approfondimenti.html#monitoraggio-aria-la-
spezia
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Datach Ship Footprint Evalueter
Allo scopo di calcolare in tempo reale l’impronta ecologica delle emissioni inquinanti prodotte dalle
navi, l’AdSP ha implementato il nuovo sistema software DSFE (Datach Ship Footprint Evalueter)
fornito dalla DataCh Technologies. Questo consente all’Ente di monitorare costantemente l’impatto
ambientale, in termini di CO2 equivalente, ricavando dati e andamenti fondamentali per la
progettazione e la messa in cantiere di ulteriori azioni mirate.
***
Interventi e investimenti realizzati al fine di mitigare l’impatto del porto sulla città.
Fascia di rispetto Porto-Città
Nella cornice degli interventi posti in essere da questa AdSP al fine di mitigare l’impatto del porto
sulla città, è necessario citare l’opera, già realizzata, delle barriere fonoassorbenti lungo il tratto di
Viale San Bartolomeo contiguo al porto.
Essendo la barriera antifonica una struttura finita e ben evidente, ci si limita, in questa sede, a
conferire qualche dato relazionale che possa dare la misura dell’intervento sia in termini di
investimento che in termini di risultato.
L’ammontare dell’investimento per la progettazione e la realizzazione dell’“Intervento di
protezione antifonica e relativo inserimento ambientale e paesaggistico lungo viale S. Bartolomeo
(SP)” è stato complessivamente di oltre 4,5 milioni e di euro. (allegato 5 solo contratto)
L’intervento, identificato anche con il termine “fascia di rispetto” (previsto dal PRP), è stato
realizzato per la riqualificazione funzionale, architettonica e paesaggistica delle molteplici ed
eterogenee relazioni urbane che caratterizzano il contesto insediativo di interfaccia tra il Porto del
Golfo della Spezia.
Il significato di “fascia di rispetto” trova la sua puntuale esplicitazione nel Piano Regolatore
Portuale ed altresì nell’ambito del provvedimento conclusivo della procedura di Valutazione
d’Impatto Ambientale, di cui al dispositivo DEC/DSA/2006/00317 del 11.04.2011, e più
precisamente, nella sezione del medesimo decreto relativa al “Quadro di Riferimento Ambientale”,
ove si precisava testualmente:
Impatto acustico
· “…l’attenuazione dell’impatto acustico è stata concepita: con l’ampliamento della fascia
di rispetto con allontanamento delle attività rispetto alla zona urbana ed il trattamento
della fascia di rispetto con movimento di barriere di portezione di natura composita…”;
· “…la prevista fascia di rispetto cuscinetto, per determinare un’efficace difesa dell’area,
dovrebbe necessariamente assumere altezze fisiche ragguardevoli di difficile realizzazione
affinchè il cono d’ombra acustico possa determinare una perdita di inserzione significativa
ai piani alti degli edifici più prossimi al porto…”;
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L’integrazione del Porto con la Città: la fascia di rispetto
· “…nel caso del Porto della Spezia l’impatto da mitigare riguarda soprattutto il clima
acustico e l’inquinamento atmosferico, non essendo riscontrabili in concreto altri
significativi impatti…”;
· “…a tal fine viene proposta nel PRP la creazione di una fascia di rispetto nel Comune
della Spezia, prevedendo la realizzazione di spazi verdi e di “riambientalizzazione”, nonché
strutture fonoassorbenti, di ulteriore compatibilizzazione del rapporto Città-Porto, cioè di
un segmento di “spazio pubblico” per mezzo del quale risolvere in maniera integrata il
disegno della recinzione doganale, le barriere antirumore, l’arredo urbano, la continuità
pedonale degli spostamenti urbani, la circolazione perimetrale al Porto e la sosta delle
auto, la vivibilità dei luoghi…”;
· “…in questo senso va il Protocollo d’Intesa siglato il 10 gennaio 2004 fra Autorità
Portuale e Comune della Spezia, nel quale la realizzazione della fascia di rispetto è inserita
nella prima fase di attuazione del PRP….omissis…”;
Il progetto relativo alla fascia di rispetto compresa tra il confine portuale ed il contesto urbano
ricadente nei quartieri Canaletto e Fossamastra della Città della Spezia, è stato redatto e realizzato
nel rispetto degli indirizzi di natura programmatica e prescrittiva illustrati.
Le barriere fonoassorbenti hanno mitigato, nel contesto urbano di riferimento, non solo il quadro
complessivo degli impatti negativi indotti dall’attività portuale sia nella condizione contemporanea
alla progettazione che in quella attuale di implementazione commerciale e croceristica, ma altresì
hanno operato una radicale riqualificazione urbana, ambientale e paesaggistica della fascia litorale
che si sviluppa lungo Viale San Bartolomeo, per un’estensione complessiva, a lavori completati, di
circa 2400 metri.
Cold ironing
Gli interventi infrastrutturali inseriti nella candidatura del progetto “Green Port” e gli ulteriori
interventi finanziati con il PNRR e/o fondo complementare che hanno attinenza alla problematica
dei fumi prodotti dalle navi da crociera, sono già in corso di realizzazione.
In particolare in data 5 aprile 2023 con contratto Rep. n 9/2023 è stata affidata all’Associazione
Temporanea di Imprese costituita dalla capogruppo mandataria Mont-Ele S.r.l. e dalla mandante
Elettri-Fer S.r.l, con progettazione affidata al RTP di tipo verticale tra Galileo Engineering S.r.l.
(Capogruppo mandataria), Studio Colonna S.r.l. (mandante) ed Envitech S.r.l. (mandante), la
progettazione definitiva ed esecutiva e l’esecuzione dei lavori inerenti alla costruzione di un nuovo
fabbricato, adibito a locale tecnico che ospiterà la sottostazione di trasformazione e la cabina di
conversione per l’elettrificazione delle banchine del molo Garibaldi, nonché dei lavori necessari a
garantire la distribuzione dell’energia lungo l’accosto ovest dello stesso molo, nel porto mercantile
della Spezia.
L’importo contratto, è pari ad € 7.170.239,93
Successivamente in data 26 aprile 2023 con contratto Rep. n 20/2023 è stata affidata
all’Associazione Temporanea di Imprese costituita dalla Mont-ELE S.r.l (capogruppo mandataria),
Elettri-Fer S.r.l. (mandante) ed Agnese Costruzioni Srl (Mandante) e con i progettisti indicati
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nell’RTP tra Galileo Engineering S.r.l. (Capogruppo mandataria), Studio Colonna S.r.l. (mandante)
ed Envitech S.r.l. (mandante), la progettazione definitiva ed esecutiva e la successiva realizzazione
del sistema di elettrificazione delle banchine del comparto mercantile, secondo e terzo bacino
portuale della Spezia.
L’intervento oggetto dell’appalto riguarda le opere necessarie a dotare le banchine del Molo Fornelli
Est e Ovest, nonché quelle del Terminal Ravano e del Golfo, di un sistema di Cold Ironing per
l’alimentazione da terra delle navi portacontainer in ormeggio.
L’importo del contratto è pari ad € 11.500.583,01.
Entrambi i progetti sono meglio noti come cold ironing delle banchine, locuzione che definisce un
sistema complesso, che include l’infrastruttura elettrica nei porti, l’infrastruttura elettrica a bordo
nave e soluzioni per garantire il trasferimento di energia in sicurezza e senza interruzioni. Tale
sistema costituisce uno strumento chiave nella strategia di sostenibilità nei porti.
II trasporto marittimo ha un innegabile impatto ambientale a livello di emissioni, che grazie ai
progressi tecnologici, agli impatti delle normative, all’innovazione e ricerca e agli sforzi di
efficientamento della gestione delle navi sta progressivamente diminuendo, sebbene non in modo
risolutivo per il crescere dei traffici.
Il problema si pone in particolar modo per le navi attraccate in porto, che, come nella maggioranza
dei porti italiani, insiste in prossimità di contesti urbani densamente popolati e connessi
all’entroterra.
L’AdSP è vigile e sensibile a tale problematica, tanto da metterla al centro delle politiche di
governance finalizzate a stabilire sinergie costruttive città-porto sul piano della sostenibilità
ambientale, economica e sociale in rapporto all’ineludibile sviluppo dei traffici.
In linea generale, durante la sosta in banchina i motori a propulsione delle navi vengono spenti, ma
per garantire l’erogazione dei servizi a bordo vengono utilizzati generatori a gasolio ausiliari. La
portata di tali servizi per le navi da crociera è di gran lunga più elevata rispetto a quella delle navi
commerciali.
In risposta all’esigenza di mitigare le emissioni prodotte dalle navi ormeggiate in banchina e
perseguire gli obiettivi di sostenibilità ambientale delle attività portuali fissate già dal Piano
Regolatore Portuale vigente (in seguito PRP), il Cold Ironing si pone come una delle soluzioni
disponibili e un’opportunità fondamentale, indicata prioritariamente anche dalla Unione Europea.
Esso consiste nel processo che consente ad una nave attraccata in porto e opportunamente attrezzata
per ricevere energia elettrica da terra di spegnere tutti i motori e connettersi ad una fonte di
approvvigionamento in banchina.
L’AdSP del Mar Ligure Orientale, tramite un cospicuo investimento di circa 20 milioni di euro, sta
attivamente perseguendo l’obbiettivo di elettrificare le banchine spezzine, al fine di poter ridurre al
minimo l'impatto ambientale delle navi che scalano il porto.
Allo stato attuale le due progettazioni oggetto dell’appalto integrato sono in fase di approvazione.
Più precisamente, le Conferenze di Servizi tra gli Enti competenti per l’approvazione dei progetti si
sono concluse qualche giorno fa. Il completamento dei lavori è previsto entro metà 2025.
Allo scopo di soddisfare il fabbisogno energetico dalle navi all’accosto (10-12 Mw per le navi da
crociera, 4-6 Mw per le portacontainer), la AdSP ha proceduto al potenziamento della capacità
elettrica disponibile avviando con TERNA SpA la progettazione dei lavori afferenti alla
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realizzazione di una cabina in Alta Tensione in località Stagnoni. Da questa, verranno assicurati al
porto oltre 100 Mw di potenza, utili sia per il cold ironing (40 Mw) sia per la elettrificazione di tutte
le attrezzature a terra utilizzate per la movimentazione delle merci. Dalla cabina, mediante un
sistema di sottocabine interne al porto, l’energia elettrica verrà trasferita in alta tensione (132 mila
V), per poi essere progressivamente trasformata in media (15 mila V) ed in bassa tensione (220 o
380 V), in funzione delle attrezzature che ne dovranno beneficiare. L’investimento complessivo per
dette infrastrutture si aggira intorno ai 40 milioni di euro, e il risultato atteso è quello di ridurre
drasticamente e significativamente le emissioni a beneficio dei lavoratori portuali e marittimi e dei
cittadini, mettendo a segno uno degli obiettivi chiave che il porto della Spezia si è dato per
conseguire lo sviluppo sostenibile del porto e dei traffici marittimi da questo generati.
Il nuovo molo crociere
L’Adsp del Mar Ligure Orientale ha progettato e realizzerà il nuovo molo crociere, cofinanziato dal
PNRR, che sarà dotato delle infrastrutture per l’alimentazione delle navi in ormeggio di energia
elettrica. Sul nuovo molo verrà costruita la nuova Stazione Marittima, con capitali privati di Royal
Caribbean, MSC Crociere e Costa Crociere, azionisti paritetici del terminal crociere SCCT. Il nuovo
terminal sarà realizzato da SCCT con criteri di minimizzazione dell’impronta ambientale. Il
progetto rientra nel contesto di riuso urbano di Calata Paita, che restituirà alla città e ai turisti
croceristi un water front sostenibile e avanzato, provvisto di verde attrezzato, servizi e percorsi per
passeggiate pedonali.
***
In conclusione e come finale riscontro della richiesta di questa Commissione, tornando al punto
relativo alle emissioni delle navi da crociera (che pare essere nodale), si osserva che l’esito di un
esame interno di AdSP effettuato tramite l’incrocio dei dati Arpal su rilevamento NO2 dalla
stazione spezzina di San Cipriano/Libertà con gli scali delle navi da crociera suggerirebbe una
maggiore prudenza nell’attribuire alle sole navi da crociera la completa responsabilità della NO2
rilevata dalle centraline.
Dai rilevamenti eseguiti, come si evince dalle relazioni di ARPAL, i fumi delle crociere incidono
per una percentuale marginale rispetto all’inquinamento globale, configurandosi in particolari
condizioni, per lo più come una concausa di alcuni picchi di rilevamento.
Tale valutazione non scalfisce in alcun modo la ferma volontà dell’Authority di perseguire in ogni
modo possibile lo sviluppo sostenibile delle attività portuali, che richiede prioritariamente il dialogo
e la collaborazione costanti con il Comune, gli enti preposti e i cittadini.
Si rappresenta, infine, che analoga memoria è stata trasmessa con prot.17969 del 19/07/2023 alla
Procura della Repubblica della Spezia a seguito di esposto in merito formulato alla stessa Procura
da associazioni ambientaliste del territorio.