L’obiettivo innovazione nella contrattazione di secondo livello, shock pandemico e prospettive
Negli ultimi anni abbiamo condotto analisi di tipo quantitativo sui dati amministrativi relativi alle domande per accedere al beneficio fiscale della detassazione del salario variabile riformato dalla Legge di Stabilità per il 2016. Grazie alle evidenze quantitative si riesce a fotografare la distribuzione delle domande e dei contratti collettivi stipulati per dimensione di impresa, per settore e territorio, alcuni quesiti però rimangono irrisolti sull’efficacia della misura governativa e sul ruolo della contrattazione di secondo livello. Per tale motivo è stata anche condotta un’indagine di campo di tipo qualitativo, svolta mediante interviste in profondità rivolte a quattro aziende che hanno beneficiato dell’incentivo.
Finalità g enerale dell’indagine è stata quella di verificare l’esito della policy, nella doppia direzione del radicamento ulteriore della contrattazione decentrata e della reale utilità dei premi sul salario accessorio nello stimolare incrementi di performances e contestualmente di verificare l’importanza dell’innovazione nella competitività aziendale. Oltre a queste finalità si è cercato anche di identificare le scelte operate dalle imprese sui meccanismi di aggancio della contrattazione di secondo livello ai premi di risultato, in particolare sotto la lente dell’innovazione, dell’organizzazione del lavoro e della valorizzazione del capitale cognitivo in azienda.
Nel corso del seminario, ricostruito l'impianto istituzionale della misura, si darà conto delle informazioni macro ricavabili dall'analisi dei dati amministrativi, dell'esito degli studi di caso, anche alla luce della pandemia (le aziende sono state nuovamente intervistate alla fine del 2020), nonché delle attività future che il gruppo di ricerca intende svolgere, utilizzando la stessa base informativa.
La detassazione del premio di risultato nella contrattazione di secondo livel...Massimo Resce
Contrattazione di secondo livello e innovazione:
Scenari e prospettive
Osservatorio su contrattazione collettiva, innovazione tecnologica e qualità del lavoro
Mercoledì 24 Novembre 2021, h 14
Via Salaria 113, Aula Portico
Saluti istituzionali
Pierpaolo D’Urso
Direttore del Dip. di Scienze Sociali ed Economiche
Sebastiano Fadda
Presidente INAPP
Introduce e modera
Luisa De Vita
Sapienza, Università degli Studi di Roma
Intervengono
Lucia Valente
Sapienza, Università degli Studi di Roma
“I sistemi incentivanti della contrattazione di secondo livello”
Francesca Bergamante
INAPP
“Le caratteristiche della contrattazione di secondo livello: evidenze dall’Indagine Inapp-Ril”
Massimo Resce
INAPP
“La detassazione del premio di risultato nella contrattazione di secondo livello:
aspetti strutturali e misurazione del radicamento della misura governativa"
Achille Paliotta
INAPP
“Crisi pandemica e contrattazione di II livello delle imprese:
evidenze dai dati sulla detassazione del premio di risultato”
Conclude
Mimmo Carrieri
Sapienza, Università degli Studi di Roma
F. Pintaldi, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Nuove fonti e metodi per misurare l’evoluzione dei fenomeni sociali
Titolo: L'integrazione come chiave per una lettura del mercato del lavoro Federica Pintaldi
La detassazione del premio di risultato nella contrattazione di secondo livel...Massimo Resce
Contrattazione di secondo livello e innovazione:
Scenari e prospettive
Osservatorio su contrattazione collettiva, innovazione tecnologica e qualità del lavoro
Mercoledì 24 Novembre 2021, h 14
Via Salaria 113, Aula Portico
Saluti istituzionali
Pierpaolo D’Urso
Direttore del Dip. di Scienze Sociali ed Economiche
Sebastiano Fadda
Presidente INAPP
Introduce e modera
Luisa De Vita
Sapienza, Università degli Studi di Roma
Intervengono
Lucia Valente
Sapienza, Università degli Studi di Roma
“I sistemi incentivanti della contrattazione di secondo livello”
Francesca Bergamante
INAPP
“Le caratteristiche della contrattazione di secondo livello: evidenze dall’Indagine Inapp-Ril”
Massimo Resce
INAPP
“La detassazione del premio di risultato nella contrattazione di secondo livello:
aspetti strutturali e misurazione del radicamento della misura governativa"
Achille Paliotta
INAPP
“Crisi pandemica e contrattazione di II livello delle imprese:
evidenze dai dati sulla detassazione del premio di risultato”
Conclude
Mimmo Carrieri
Sapienza, Università degli Studi di Roma
F. Pintaldi, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Nuove fonti e metodi per misurare l’evoluzione dei fenomeni sociali
Titolo: L'integrazione come chiave per una lettura del mercato del lavoro Federica Pintaldi
L'obiettivo innovazione nella contrattazione di secondo livelloMassimo Resce
Il report presenta i risultati di un’indagine, condotta tramite l’elaborazione di casi studio, per approfondire le caratteristiche delle aziende che hanno fatto richiesta di accesso al beneficio fiscale della detassazione del salario variabile riformato dalla Legge di Stabilità 2016 (L. n. 208/2015).
La finalità generale dello studio è stata quella di verificare l’esito della policy nella doppia direzione del radicamento della contrattazione decentrata e della reale utilità dei premi sul salario accessorio nello stimolare incrementi di performances. Partendo dall’’importanza attribuita all’innovazione nella competitività aziendale, sono stati indagati anche aspetti specifici volti a identificare le scelte operate dalle imprese sui meccanismi di aggancio della contrattazione di secondo livello ai premi di risultato, in particolare sotto la lente dell’organizzazione del lavoro e della valorizzazione del capitale cognitivo in azienda.
Anche se il numero dei casi studio è limitato, nella varietà delle tipologie di imprese selezionate è tuttavia possibile trovare conferme, rispetto ad alcune ipotesi già sviluppate nelle analisi quantitative e riscontrabili in letteratura, ma anche qualche novità. In primo luogo, si è riscontrata l’estrema flessibilità con cui la contrattazione decentrata riesce ad adattarsi a situazioni molto diverse tra di loro (per settore, natura e dimensione di impresa), nonché a regolamentare differenti obiettivi di performances e condizioni di welfare aziendale. Il suo utilizzo presenta un approccio più maturo nelle imprese di grandi dimensioni, grazie alla presenza di relazioni sindacali consolidate, dove la negoziazione collettiva si esprime nella sua pienezza, toccando istituti disparati. In quelle di piccole dimensioni, invece, sembra essere considerata più come una opportunità occasionale e il premio di risultato potrebbe risultare l’unico fine della contrattazione. La contrattazione decentrata poi raramente viene utilizzata come leva per introdurre e accelerare processi di innovazione, ma per quelle aziende che puntano sull’organizzazione del personale e sul capitale cognitivo, quale primo elemento di competitività, essa assume un ruolo strategico imprescindibile. Il ricorso alla misura governativa in alcuni casi è stata occasione per definire nuovi modelli di accordi decentrati ed è stata utile ad accompagnare processi di riorganizzazione interna con il rafforzamento degli istituti di welfare aziendale. Tuttavia il sistema di incentivi fiscali risulta a volte limitante in quei modelli organizzativi calibrati più sulle performances individuali che su quelle collettive.
Istat Conferenza evento, Aula Magna, Roma, 24 febbraio 2016
La ripresa della domanda di lavoro in Italia: tendenze aggregate, comportamenti delle imprese, effetti delle politiche
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
L'obiettivo innovazione nella contrattazione di secondo livelloMassimo Resce
Il report presenta i risultati di un’indagine, condotta tramite l’elaborazione di casi studio, per approfondire le caratteristiche delle aziende che hanno fatto richiesta di accesso al beneficio fiscale della detassazione del salario variabile riformato dalla Legge di Stabilità 2016 (L. n. 208/2015).
La finalità generale dello studio è stata quella di verificare l’esito della policy nella doppia direzione del radicamento della contrattazione decentrata e della reale utilità dei premi sul salario accessorio nello stimolare incrementi di performances. Partendo dall’’importanza attribuita all’innovazione nella competitività aziendale, sono stati indagati anche aspetti specifici volti a identificare le scelte operate dalle imprese sui meccanismi di aggancio della contrattazione di secondo livello ai premi di risultato, in particolare sotto la lente dell’organizzazione del lavoro e della valorizzazione del capitale cognitivo in azienda.
Anche se il numero dei casi studio è limitato, nella varietà delle tipologie di imprese selezionate è tuttavia possibile trovare conferme, rispetto ad alcune ipotesi già sviluppate nelle analisi quantitative e riscontrabili in letteratura, ma anche qualche novità. In primo luogo, si è riscontrata l’estrema flessibilità con cui la contrattazione decentrata riesce ad adattarsi a situazioni molto diverse tra di loro (per settore, natura e dimensione di impresa), nonché a regolamentare differenti obiettivi di performances e condizioni di welfare aziendale. Il suo utilizzo presenta un approccio più maturo nelle imprese di grandi dimensioni, grazie alla presenza di relazioni sindacali consolidate, dove la negoziazione collettiva si esprime nella sua pienezza, toccando istituti disparati. In quelle di piccole dimensioni, invece, sembra essere considerata più come una opportunità occasionale e il premio di risultato potrebbe risultare l’unico fine della contrattazione. La contrattazione decentrata poi raramente viene utilizzata come leva per introdurre e accelerare processi di innovazione, ma per quelle aziende che puntano sull’organizzazione del personale e sul capitale cognitivo, quale primo elemento di competitività, essa assume un ruolo strategico imprescindibile. Il ricorso alla misura governativa in alcuni casi è stata occasione per definire nuovi modelli di accordi decentrati ed è stata utile ad accompagnare processi di riorganizzazione interna con il rafforzamento degli istituti di welfare aziendale. Tuttavia il sistema di incentivi fiscali risulta a volte limitante in quei modelli organizzativi calibrati più sulle performances individuali che su quelle collettive.
Istat Conferenza evento, Aula Magna, Roma, 24 febbraio 2016
La ripresa della domanda di lavoro in Italia: tendenze aggregate, comportamenti delle imprese, effetti delle politiche
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
Similar to L’obiettivo innovazione nella contrattazione di secondo livello, shock pandemico e prospettive (20)
Politiche di sostegno a soluzioni di rent-sharing nella contrattazione di sec...Massimo Resce
Al fine di garantire una maggiore diffusione della contrattazione decentrata il Governo a partire dal 2016 negli ultimi anni ha riformato il regime fiscale agevolato riconosciuto proprio alla parte di retribuzione affidata al secondo livello di contrattazione, il premio di risultato; nel contempo la legislazione ha legato questo premio ad un ampliamento della disciplina fiscale di favore relativa al welfare aziendale.
La misura risponde all’interesse sempre più forte dei policy maker europei e nazionali a sostegno della diffusione della contrattazione di secondo livello, proprio perché ritenuto il luogo dove è possibile regolare l’efficienza economia con gli aumenti salariali, da un lato, e declinare formule di welfare occupazionale, dall’altro. E’ un interesse finalizzato a dare risposte alla dinamica ormai piatta della produttività del lavoro e a fortificare le soluzioni di welfare mix in un periodo, di forti vincoli di bilancio, in cui la contrattazione collettiva ha subito una continua traslazione dalla posta monetaria a quella "sociale", come avvenuto peraltro sia al primo livello che al secondo livello.
Il paper proposto, partendo dall’analisi di dati amministrativi ricavati dal deposito telematico dei contratti collettivi di secondo livello, intende focalizzare l’attenzione sul rent-sharing ovvero della suddivisione tra imprese e lavoratori delle rendite generate nel processo produttivo determinate da obiettivi ex ante definiti nella contrattazione di secondo livello sugli incrementi di performance in determinati ambiti (produttività; redditività; qualità; efficienza; innovazione). A fronte delle maggiori rendite ottenute tramite aumenti di produzione, risparmi dei fattori produttivi e miglioramento della qualità dei prodotti e dei processi, le imprese corrispondono dei premi in termini di salario monetario di risultato o soluzioni di carattere non monetario di ampio spettro in termini di welfare aziendale.
La distribuzione delle istanze asimmetrica lascia, però, intravedere rischi di polarizzazioni per territorio, per dimensione aziendale e per settore. Quindi, laddove realmente gli incentivi dovessero funzionare si inasprirebbero, per queste dimensioni, le divergenze nella produttività del lavoro e aumenterebbe la disparità nell’accesso a misure di welfare da parte dei lavoratori.
MODELLI E APPROCCI TERRITORIALI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE E DEL VALOR...Massimo Resce
Relazione alla XL Conferenza scientifica annuale
L'Aquila(AQ), 16-18 Settembre 2019
"OLTRE LE CRISI: RINNOVAMENTO, RICOSTRUZIONE E SVILUPPO DEI TERRITORI"
Obiettivi: Analizzare nuovi modelli e approcci territoriali per la circolazione delle competenze negli Ecosistemi 4.0. Metodologia: L’approccio utilizzato nella ricerca è di tipo qualitativo tramite un indagine documentale di tipo desk e una field tramite interviste a testimoni privilegiati. Risultati: Su quali saranno gli impatti della quarta rivoluzione industriale nel mondo del lavoro le posizioni sono contrastanti ma molti concordano sul ruolo strategico che assumono la formazione e le competenze. Anche la competizione tra sistemi territoriali si sposta sulla capacità di generare capitale cognitivo. Di qui l’importanza di codificare i nuovi Ecosistemi 4.0 intesi come ambienti fertili per la conoscenza e i nuovi sistemi di produzione. Limiti e implicazioni: Individuare nuove politiche per questo trend evolutivo dei sistemi produttivi è particolarmente complesso. In Italia, conformemente a quanto previsto dalla strategia è stato avviato un network per supportare l’Impresa 4.0. Il rischio che questa misura rimanga inattuata sotto l’imperativo della “discontinuità” del Governo di turno. Originalità: Industria 4.0 è una tendenza evolutiva e siamo solo all’inizio di questo processo di cambiamento. Il paper vuole offrire un primo contributo in termini di descrizione e mappatura del percorso di attuazione della strategia di digitalizzazione prevista dalle politiche europee e nazionali negli ultimi anni e con l’analisi di alcune declinazioni territoriali.
FIRST EVIDENCES FROM THE MONITORING ON TAX REBATES ON PERFORMANCE-RELATED PAY...Massimo Resce
SEVENTEENTH INTERNATIONAL CONFERENCE IN COMMEMORATION OF PROF. MARCO BIAGI
Modena, 18-19 March 2019
THE COLLECTIVE DIMENSION(S) OF EMPLOYMENT RELATIONS ORGANISATIONAL AND REGULATORY CHALLENGES IN A WORLD OF WORK IN TRANSFORMATION
In Italy the trilateral Social Pact signed 23 July 1993 promoted new forms of decentralized bargaining. One of the aims was to stimulate the productivity growth in the second level of bargaining, by linking wages dynamics to productivity. Recently, the Italian government has encouraged the second-level bargaining through the provision of tax incentives related to performance bonuses and corporate welfare programmes set forth in the company/local collective bargaining agreement. Monitoring measures were also envisaged through a special instrument for collecting summary data and the Italian Ministry of Labour and Social Policy activated a Repository for this purpose. The paper proposes some analyses of the Italian second level bargaining, using data collected by this the Repository in the two-years period 2016-2017. In particular, it focuses on the choices made by companies to improve labor productivity, proposing an analysis by sector and by territory.
Nota MLPS 04 gennaio 2019 n. 87 di trasmissione:
Decreto - Legge contenente disposizioni relative all'introduzione del reddito di cittadinanza (RdC) e a interventi in materia pensionistica.
Ecosistemi 4.0, digital innovation hub, competence center e circolazi...Massimo Resce
#GTL2018
PROFESSIONALITÀ, CONTRATTO E CONTRATTAZIONE NEL SOLCO DELL’INNOVAZIONE SOCIALE
Transizioni occupazionali, percorsi formativi e professionali, valore del lavoro nella IV Rivoluzione industriale
Convegno internazionale promosso nell’ambito del Dottorato di ricerca in Formazione della persona e mercato del lavoro Università degli Studi di Bergamo e ADAPT - IX edizione
Università degli Studi di Bergamo 30 novembre-1 dicembre 2018
Los retos para el legislador y la representatividad: welfare, innovación, formación
Ecosistemi 4.0, digital innovation hub, competence center e circolazione delle competenze
INDUSTRIAL RELATIONS IN EUROPE CONFERENCE (IREC) 2018
Sustainable labor markets: social welfare and protection, working conditions, job quality and work-life balance
DECENTRALIZED BARGAINING AND MEASURES FOR PRODUCTIVITY AND CORPORATE WELFARE GROWTH IN ITALY
INDUSTRIAL RELATIONS IN EUROPE CONFERENCE (IREC) 2018
Sustainable labor markets: social welfare and protection, working conditions, job quality and work-life balance
DECENTRALIZED BARGAINING AND MEASURES FOR PRODUCTIVITY AND CORPORATE WELFARE GROWTH IN ITALY
Productivity and wages, dynamics in the euro-system and the role of two-tier ...Massimo Resce
INTERNATIONAL CONFERENCE
REASSESSMENT AND PERSPECTIVES OF LABOUR POLICIES
14-15 December 2017- University Roma Tre, Department of Economics
School of Economics and Business, Via Silvio D’Amico 111, 00145 Roma
COLLECTIVE BARGAINING, WAGES AND PRODUCTIVITY
Productivity and wages, dynamics in the euro-system
and the role of two-tier bargaining
Massimo Resce
TENDENZE EVOLUTIVE DEL MERCATO DEL LAVORO VERSO ECOSISTEMI TERRITORIALI 4.0Massimo Resce
Conferenza Internazionale - Bergamo
Industry 4.0: Triggering Factors and Enabling Skills
Infrastrutture immateriali per la conoscenza e l’innovazione
#skills40
Massimo Resce
INDUSTRY 4.0: TRIGGERING FACTORS AND ENABLING SKILLSMassimo Resce
INDUSTRY 4.0: TRIGGERING FACTORS AND ENABLING SKILLS
International Conference organised by the
PhD in Human Capital Formation and Labour Relations
Università degli Studi di Bergamo, ADAPT
VIII Edition
Università degli Studi di Bergamo, 1-2 December 2017
via Pignolo n. 123 – piazzale S. Agostino n. 2
#Skills40
Produttività, salari e contrattazione decentrataMassimo Resce
INAPP - Istituto Nazionale per l'Analisi delle Politiche Pubbliche
materiale divulgativo per "I seminari del venerdì"
Summary: Produttività, salari e contrattazione decentrata - Dinamiche in area euro e posizionamento dell'Italia
Produttività, salari e contrattazione decentrataMassimo Resce
INAPP - Istituto nazionale per l'Analisi delle Politiche Pubbliche
Slide per "I seminari del venerdì" - (20.10.2017 - ROMA)
Titolo: Produttività, salari e contrattazione decentrata - Dinamiche in area euro e posizionamento dell'Italia
The 17th edition of Social policy in the European Union: state of play reports on recent EU and national social policymaking, with contributions from leading scholars pointing to a ‘crisis’, the best word to characterize 2015. Tensions in the EU reached an unprecedented level: the migration crisis showed the EU the limits of its decision-making capacity, economic weakness continued to prevail, austerity policies and the badly handled socioeconomic Greek crisis turned populations against the EU – and then came the Brexit vote.
This book argues that the centrifugal pressures within the EU and the EMU can be handled through a process of managed integration and disintegration. It maintains that the EU’s renewed focus on long-term unemployment is biased towards a ‘jobs first’ approach, contributing to the EU’s Janus-faced approach to the social dimension. It demonstrates that the austerity dogma has led to an erosion of social rights and makes a plea in favour of going ‘back to basics’ with regard to worker’s protection. Reflection and down-to-earth debate on the long-term integration of both EU migrants and refugees is required.
The political reality of 2015 demonstrates that the EU project has been too narrowly focused on reciprocity, instead of solidarity. The harsh reality is that the European project can no longer be considered irreversible. The EU’s core values must therefore be reaffirmed with a view to creating a new common sense of purpose, including a more explicit commitment to equitable growth via a European Social Union.
Le incursioni della BCE sul mercato del lavoro italianoMassimo Resce
L'articolo analizza le sollecitazioni della BCE sulla contrattazione a livello di impresa con un'analisi delle dinamiche della produttività e dei salari nell’Eurozona. Infine, descrive le dinamiche in Italia ed i primi interventi per la crescita della produttività evidenziando il dualismo territoriale tra Centro Nord e Mezzogiorno.
Crisi economica e squilibri territoriali - Libri FSE 2315Massimo Resce
Il volume si inserisce nel quadro delle riflessioni ISFOL sull’impatto della crisi sui territori, con l’obiettivo di osservare se e quanto le regioni siano state in grado resistere e reagire e, soprattutto, cogliere le modifiche nella distribuzione delle disparità. In questa prospettiva la lettura proposta ha la finalità di offrire un contributo per riflettere sulle dinamiche a livello territoriale guardando alle dimensioni che compongono i contesti regionali avendo come riferimento il concetto di sistema. E ciò impone di adottare una visione complessa in cui si devono considerare i diversi elementi che tra loro interagiscono e che riguardano una pluralità di tematiche: dall’istruzione e formazione, alle risorse produttive, alle politiche, al mercato del lavoro e alle disparità sociali ed economiche. In questo quadro le analisi sono condotte utilizzando una pluralità di fonti, consentendo di osservare come le realtà locali si siano modificate negli ultimi anni rispetto a ciascuna delle dimensioni considerate.
A seguito della legge regionale sui giovani “Costruire il futuro. Nuove politiche per i giovani"
giovani” approvata all'unanimità in Consiglio regionale il 28.07.2016, che verrà
pubblicata a breve e che punta sulla valorizzazione dei giovani e territorio, la Regione
Campania pubblicherà nel mese di settembre la versione integrale dell'avviso
Ben-Essere Giovani
L’obiettivo innovazione nella contrattazione di secondo livello, shock pandemico e prospettive
1. L’obiettivo innovazione nella contrattazione di secondo
livello, shock pandemico e prospettive
Roma| 1 5 lu g lio 2 0 2 1
Il seminario è stato organizzato da INAPP in qualità di Organismo Intermedio del PON SPAO con il contributo del FSE 2014-2020
Azione 8.5.6 Ambito di attività 2
2.
3. Taxation period Tax benefit ceiling Income ceiling
2016 2,000/2,500* € 2015 income not exceeding 50,000 €
2017-2018 3,000/4,000* € 2016 income not exceeding 80,000 €
*:workers’ participation at the enterprise level
PRP 5 goals
productivity profitability efficiency
quality innovation
workers participation corporate welfare
Additional tools
2016/2017
Since 2008 the Italian law has expected forms of variable wage tax reduction. Starting from 2016, after an experimental phase, the
measure was reactivated making important changes compared to the past.
- Low no. 208 of 28 December 2015 / 2016 Stability Law
- Law no. 232 of 11 December 2016 /2017 Stability Law
Measure monitoring was also envisaged, through a special instrument
for collecting summary data: the Ministry of Labour and Social Policies
(MLSP) Repository, whose data were processed by INAPP.
REPOSITORY
4. Applications distribution by type of Collective Agreement (CA)
Applications
66,190
Beneficiaries
Average Total
183 12,128,708
January 2020 Release
Firms
24,004
Average (2016-2020)
2,104, 478
6. Distribution by economic sector
Distribution of beneficiaries by
economic sector
Sectorial propensity to activation of the measure
Second risk:
polarization by
economic sector
7. Distribution of beneficiaries by region and by TDL
Incidence*
of
beneficiaries
by
Territorial
Directorate
Labor
Incidence*
of
beneficiaries
by
Region
Third risk:
geographic polarization
*:
beneficiaries/total
employed
10. Performance indicators foreseen in the contracts
Top 6 chosen indicators Top 6 indicators foreseen in CA that have uniquely chosen the
“innovation” objective
12. Contrattazione
decentrata
• strumento capace di adattarsi a situazioni molto diverse tra di loro per settore, natura e dimensione di
impresa
• ma raramente strumento per introdurre e accelerare processi di innovazione
Detassazione
premio di risultato
• solo nelle imprese di grandi dimensioni il premio è inserito nel contesto di un contratto collettivo
esaustivo (ad es. welfare aziendale; organizzazione del lavoro, ecc.)
• nelle PMI il premio è il motivo, alle volte esclusivo, della contrattazione
• senza che pesi la dimensione aziendale, la disciplina legislativa mal si adatta al risultato individuale:
più facile da applicare in contesti tradizionali, in cui si lavora sulle linee e guidano efficienza,
produttività e redditività
• obiettivo innovazione: la misura si adatta a processi produttivi ad alta intensità di lavoro, meno a
quelli ad alta intensità di capitale/tecnologia; anche «spiazzamento» da parte di altre misure che
premiano l’innovazione tecnologica (Piano per industria 4.0)
Principali risultati casi-studio
13. Gestione emergenza
sanitaria
• pieno coinvolgimento delle oo.ss. nell’adeguamento delle sedi e nella gestione e contrasto del rischio
sanitario
• riorganizzazione del lavoro (smart working)
Gestione impatto
economico
• le attività di tutte le aziende intervistate hanno risentito negativamente della pandemia
• tempi di reazione diversi
• scarso spazio per il premio di risultato
Accelerazione
tecnologica
• economie dinamiche ed aperte (innovative) sono state le più esposte nella prima fase di diffusione del
virus
• digitalizzazione per «sopravvivere»
Pandemia e contrattazione
14. 1.
• PRODUTTIVITA’. Il lavoro è di gran lunga il più comune dei fattori utilizzati nella misurazione della produttività. Una ragione di ciò è,
ovviamente, la quota relativamente ampia del costo del lavoro nel valore della maggior parte dei prodotti.
2.
• WELFARE OCCUPAZIONALE. «The sum of benefits and services provided by social partners - employers and trade unions (by
themselves or with the participation of others) – to employees over and beyond the public benefits, on the basis of an employment contract»
(Natali & Pavolini, 2017:13).
3.
• PARTECIPAZIONE. La PU «è un contratto in virtù del quale il datore di lavoro si impegna a distribuire, in aggiunta al pagamento del
salario normale, fra i salariati della sua impresa, una parte degli utili netti, senza partecipazioni alle perdite» (Einaudi, 1949:187).
4.
• RETRIBUZIONE. Sistemi nazionali di wage setting e correlazione con dinamica, dispersione salariale e diseguaglianze
nella distribuzione del reddito. Retribuzioni contrattuali vs. quelle di fatto.
5.
• INDUSTRIA 4.0. Attraverso l’analisi e la comparazione dei CCNL verranno studiati ed individuati i settori in cui risultano adottati
istituti legati ad Industria 4.0, in particolare in termini di organizzazione del lavoro, adozione di innovazioni tecnologiche e di robotica,
inquadramento professionale, ecc. .
TEMATICHE
15. 1.
• REPOSITORY - MLPS. I dati ricavati dal Repository, come tutti i dati di fonte amministrativa, sono stati sottoposti a
un processo di verifica, per aumentarne la qualità informativa. Lo scarico annuale avviene a metà aprile.
2.
• OCSEL - CISL. L’Osservatorio Contrattazione di SEcondo Livello (OCSEL) contiene una classificazione di accordi (15.533)
aziendali e territoriali per settore, territorio, anno di stipula, categoria, singola azienda. Permette un’ampia ricerca di aree
tematiche (100) che rappresentano praticamente l’intera gamma degli argomenti trattati nella contrattazione di II livello.
3.
• ORBIS – MOODY’S. Contiene dati comparabili su oltre 400 milioni di società quotate e non quotate ed entità in tutto
il mondo di cui 40 milioni con informazioni finanziarie dettagliate.
4.
• ASIA IMPRESE - ISTAT. L’Archivio Statistico delle Imprese Attive fornisce informazioni identificative (denominazione
e indirizzo) e di struttura (attività economica), addetti dipendenti e indipendenti, forma giuridica, data di inizio e fine attività,
fatturato) di tali unità.
5.
• RIL - INAPP. La Rilevazione longitudinale su Imprese e Lavoro studia il comportamento delle imprese nell’utilizzo del
lavoro, le caratteristiche della domanda di lavoro e il rapporto delle imprese con gli agenti di intermediazione di lavoro, sia
pubblici che privati.
INTEGRAZIONE BANCHE DATI
16. 1.
• POLITICS vs. POLICY. From policy fiction to policy facts.
2.
• ANALISI CONTROFATTUALE. A solo titolo esemplificativo regressione logistica e propensity score matching in
cui le imprese aderenti alla misura di detassazione rappresentano i trattati (T=1).
VALUTAZIONE DELLA POLICY
ASIA
R.MLPS
T=1
RIL
POPOLAZIONE
AIDA
T=0
17. Antonioli, Davide, and Paolo Pini. 2013. “Retribuzioni e contrattazione decentrata. L’accordo sbagliato tra le parti sociali.” Argomenti 37: 45–70.
Armaroli, Ilaria, and Emmanuele Massagli. 2017. “Nuovi sgravi per le misure di conciliazione e welfare aziendale: doppio vantaggio?” Bollettino ADAPT.
Bergamante, Francesca, and Manuel Marocco. 2017. “Il doppio livello di contrattazione collettiva in Italia: tendenze recenti alla luce dell’indagine Inapp-RIL.” Quaderni di Rassegna Sindacale. Anno XVIII (4): 181–197.
Casadio, Piero. 2010. “Contrattazione aziendale integrativa e differenziali salariali territoriali: informazioni dall’indagine sulle imprese della Banca d’Italia.” Politica Economica XXVI (2): 241–291.
Centra, Marco. 2018. “La detassazione del salario di risultato: le evidenze ricavate dal repository centrale del Ministero del lavoro.” In XX Rapporto. Mercato del lavoro e contrattazione collettiva 2017–2018, edited by CNEL,
291–318.
D’Amuri, Francesco, and Cristina Giorgiantonio. 2015. “The Institutional and Economic Limits to Bargaining Decentralization in Italy.” IZA Policy Paper no. 98.
D’Amuri, Francesco, and Raffaella Nizzi. 2018. “Recent Developments of Italy’s Industrial Relations System.” E-Journal of International and Comparative Labour Studies 7 (2): 19–47.
Dell’Aringa, Carlo, Claudio Lucifora, and Tiziano Treu, eds. 2017. Salari, Produttività Disuguaglianze—Verso un nuovo modello contrattuale? Roma: il Mulino—Arel.
European Central Bank (ECB). 2017. “Wage Adjustment and Employment in Europe: Some Results from the Wage Dynamics Network Survey.” Economic Bulletin Issue1/2017.
European Commission. 2016. Documento di lavoro dei servizi della commissione, Relazione per paese relativa all’Italia 2016 comprensiva dell’esame approfondito sulla prevenzione e la correzione degli squilibri
macroeconomici. Bruxelles, 26.2.2016 Swd (2016) 81 final.
European Commission. 2017. Documento di lavoro dei servizi della commissione, Relazione per paese relativa all’Italia 2017 Comprensiva dell’esame approfondito sulla prevenzione e la correzione degli squilibri
macroeconomici. Bruxelles, 22.2.2017 Swd (2017) 77 final.
Fazio, Francesca and Michele Tiraboschi. 2011. “Una occasione mancata per la crescita. Brevi considerazioni a proposito della misura di detassazione del salario di produttività.” Bollettino ADAPT.
INAPP. Damiani, Mirella; Pompei, Fabrizio; Ricci, Andrea . 2021. “ Tax breaks for incentive pay productivity and wages: evidence from a reform” . INAPP Working Paper . 60, marzo 21.
INAPP. Marocco, Manuel and Massimo Resce. 2020. “L’obiettivo innovazione nella contrattazione di secondo livello—Studio di casi di imprese beneficiarie degli incentivi al premio di risultato.” INAPP Report No. 15.
Lucifora, Claudio. 2015. “Performance-Related Pay and Labor Productivity”. IZA World of Labor.
Marginson, Paul. 2015. “Coordinated Bargaining in Europe: From Incremental Corrosion to Frontal Assault?” European Journal of Industrial Relations 21 (2): 97–114.
Marocco, Manuel. 2018. “Gli incentivi economici al salario variabile.” Diritto delle relazioni industriali 28 (2): 668–686.
Offe, Claus, and Helmut Wiesenthal. 1985. “Two Logics of Collective Action.” In Disorganized Capitalism, edited by Claus Offe, 170–200. Cambridge: Polity Press.
Paliotta, Achille P., and Massimo Resce. 2019. “Decentralized Bargaining and Measures for Productivity and Occupational Welfare Growth in Italy. Empirical Evidence from Administrative Data.” E-Journal of International and
Comparative—Labour Studies 8 (3): 114–152.
Pallini, Massimo. 2016. “Italian Industrial Relations. Toward a Strongly Decentralized Collective Bargaining?” Comparative Labor Law & Policy Journal 38 (1): 1–12.
Protocollo interconfederale tra Governo e parti sociali del 23 luglio 1993 sulla politica dei redditi e dell’occupazione, sugli aspetti contrattuali, sulle politiche del lavoro e sul sostegno al sistema produttivo
Resce, Massimo. 2016. “Le incursioni della Bce sul mercato del lavoro italiano.” Economia e Politica 12 sem. 2.
Resce, Massimo. 2018. “Produttività del lavoro in Italia e misure di sostegno nella contrattazione aziendale.” Economia & Lavoro 3: 153–178.
Schröder, Martin, and Helmut Voelzkow. 2016. “Varieties of Regulation. How to Combine Sectorial, Regional and National Levels.” Regional Studies 50 (1): 7–19.
Tomassetti, Paolo. 2016a. “Detassazione 2016: il ritorno degli accordi “fotocopia” di livello territoriale.” Bollettino ADAPT.
Tomassetti, Paolo. 2016b. “Luci e ombre della nuova detassazione.” Bollettino ADAPT.
Tronti, Leonello. 2009. “La crisi di produttività dell’economia italiana: scambio politico ed estensione del mercato.” Economia & Lavoro 2: 139–157.
Tronti, Leonello. 2010. “La crisi di produttività dell’economia italiana: modello contrattuale e incentivi ai fattori.” Economia & Lavoro 2: 47–70.
Tronti, Leonello. 2013. “Riforma della contrattazione, produttività e crescita: un dialogo tra economisti.” Economia & Lavoro 3: 7–9.