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Linee Guida per i siti web della PA
Criteri di indirizzo e strumenti per il trattamento
dei dati, della documentazione pubblica e per la
loro reperibilità
(Capitolo 5 )
Argomenti
 Contesto
 Classificazione e semantica (5.1)
 Reperibilità dei contenuti (5.1)
 Formati aperti (5.2)
 Contenuti aperti (5.3)
 Scenari e approfondimenti: open
government e open data
2
Contesto
3
I dati e i contenuti prodotti e gestiti dalla pubblica amministrazione
nell'esercizio delle proprie attività, rappresentano una risorsa strategica
da un punto di vista sociale, politico, economico e culturale.
Si tratta di un patrimonio di conoscenza, che non sempre è facilmente
accessibile da parte degli utenti.
L'adeguata diffusione di queste informazioni (dati statistici e territoriali, rapporti
socio-economici e ambientali , normativa, ecc.) può rappresentare un
importante elemento per favorire la crescita economica e
produttiva, la ricerca, l'innovazione, la competitività e per incoraggiare la
partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, dando loro la possibilità di
valutare l'efficacia dell'attività dell'ente, nel rispetto dei principi di buon
andamento e imparzialità
Cosa dicono le linee guida?
Contesto
Cosa dicono le linee guida?
I siti web delle pubbliche amministrazioni rappresentano potenzialmente il
luogo privilegiato di diffusione.
Con il web le pubbliche amministrazioni hanno reso disponibile parte di questo
patrimonio, ma con modalità diverse e non sempre facilmente
riconoscibili.
Vi è quindi la necessità anche per la grande quantità di informazioni a
disposizione di definire principi e regole per la loro archiviazione e
diffusione.
4
5
Contesto
L’informazione pubblica come infrastruttura
Introduzione ai temi
Prima di pubblicare on line un qualunque contenuto (es. pagina
web, modulo, db, ecc) bisognerebbe chiedersi:
 Come lo archivio?
 Come lo descrivo?
 Quale formato utilizzo per diffonderlo?
 Con quale licenza è opportuno
rilasciarlo?
 (e inoltre: è accessibile?, ecc..)
6
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7
 Accesso
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motori di ricerca
 Riuso delle
informazioni
 Attendibilità
 Interoperabilità
 Tracciabilità
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Classificazione
8
La difficoltà nella reperibilità delle informazioni disponibili on line, dovuta per lo
piùalle diverse logiche organizzative dei siti da parte delle singole
amministrazioni, deve indurre a definire con maggiore chiarezza le modalità di
offerta dei contenuti prodotti, classificati secondo standard e finalizzati al loro
riuso.
I sistemi di classificazione utilizzati per le risorse dei siti web della pubblica
amministrazione devono consentire l'interoperabilità semantica, ovvero la
possibilità di individuare in modo omogeneo gli attributi che caratterizzano una
risorsa (metadati) e i valori che gli attributi possono assumere (vocabolari)
quando si descrivono i contenuti.
Cosa dicono le linee guida?
Classificazione
9
I metadati (o meta tag) sono presenti nel linguaggio HTML utilizzati per
fornire informazioni sulle pagine agli utenti o ai motori di ricerca. A
differenza di ogni altro tag inseribile in una pagina web (es title, font, ecc) ,
i meta tag non forniscono al browser alcun dato di formattazione
della pagina, per cui il loro influsso sul layout finale è praticamente nullo.
Description
Il metadato “description” è destinato a contenere una breve
descrizione dei contenuti della pagina, che può essere utile sia
all'indicizzazione della pagina che ai potenziali visitatori in quanto sono riportati
da molti motori nella visualizzazione della ricerca al posto del testo della
pagina in cui sono state rintracciate le parole
Keywords
Il metadato “keywords” contiene di solito una serie di parole chiave,
rappresentative del contenuto della pagina, che sarebbero indirizzati ai
motori di ricerca non per il posizionamento del sito ma per l'individuazione
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10
Classificazione
Esempio: description e keywords
11
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Robots
Il metatag “robots” è indirizzato esclusivamente agli spider
fornendo due tipologie distinte di direttive: se indicizzare o meno la
pagina, o se seguire o meno i collegamenti da questa ad altre
pagine per indicizzarle; può contenere solo determinate variabili
che sono:
index: per indicare che la pagina può essere indicizzata.
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follow: per indicare di seguire i link a altre pagine collegate
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Il funzionamento dei motori di ricerca si divide principalmente in
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Classificazione
13
Classificazione
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qualsiasi materiale digitale accessibile via internet.
Nome TAG
Titolo Title
Autore Creator
Soggetto Subject
Descrizione Description
Editore Publisher
Autore di
contributo
subordinato
Contributor
Data Data
Nome TAG
Formato Format
Identificatore Identifier
Fonte Source
Lingua Language
Relazione Relation
Copertura Coverage
Gestione dei diritti
Rights
Management
14
Classificazione
Un vocabolario controllato è un sottoinsieme di termini del linguaggio
naturale, esistono diverse forme di vocabolari controllati e tra questi la lista
dei sinonimi, ovvero una lista di termini equivalenti utilizzati per facilitare la
ricerca di informazioni.
Come si realizza?
Per costruire un lista di sinonimi si possono analizzare i termini inseriti
dagli utenti nel motore di ricerca
Successivamente si crea una lista di termini da associare ad una parola
Quando l'utente utilizzerà di nuovo il motore, ampliato con la lista dei
sinonimi, alla ricerca di una parola visualizzerà nei risultati anche tutte
le parole equivalenti
é necessario, in fine, presentare i risultati tenendo conto della ricerca fatta
dall'utente e dei suoi bisogni affinché egli si ritrovi.
Vocabolari controllati e Thesaurus
Classificazione
 Emicrania
 Cefalgia
 Cefalea
mal di testa
Sinonimi
Caso studio nella PA
Il Thesaurus regionale toscano è un vocabolario controllato,
sviluppato sulla base della normativa internazionale per la
costruzione di thesauri monolingue (ISO 2788/86), a partire dalla
terminologia concretamente usata dalle strutture bibliotecarie e
documentarie della Regione. l Trt comprende attualmente oltre
9800 termini ognuno dei quali è definito dalle sue relazioni con gli
altri termini del vocabolario. La struttura gerarchica è organizzata
sulla base di 14 categorie (o faccette), insiemi di termini aventi in
comune lo stesso elemento semantico di suddivisione.
 Portatore di handicap
 Diversamente abile
 persona con disabilità
disabile
Formati aperti
Cosa sono i formati aperti?
 vengono solitamente gestiti da un enti di
standardizzazione non proprietari,
 le relative specifiche sono a disposizione di una
comunità di sviluppo che a loro volta
contribuiscono all'evoluzione degli standard.
16
 i formati aperti, differenza dei formati proprietari, non hanno misure
di restrizioni legale per il loro utilizzo
Formati aperti
 hanno il vantaggio di poter essere gestiti sia da software
proprietari, open source o da software libero, ciascuno con le
proprie modalità di licenza, lasciando a l'utente la possibilità di
utilizzare la piattaforma che preferisce.
 rappresentano una opportunità preziosa per garantire l'accesso a
lungo termine alla documentazione e ai dati prodotti dalla Pubblica
amministrazione
 favorire l’innovazione e il valore della condivisione della
conoscenza
 l'importanza dell'utilizzo di formati aperti assume particolare rilevanza
anche a fronte del processo di dematerializzazione che è
attualmente in atto
Perché utilizzarli in ambito pubblico?
17
Formati aperti
 HTML/XHTML per la pubblicazione di informazioni pubbliche su Internet
 PDF con marcatura (secondo standard ISO/IEC 32000-1:2008)
 XML e CVS per la realizzazione di database di pubblico accesso ai dati
 ODF e OOXML per documenti di testo
 PNG per le immagini
 OGG per i file audio
 Theora per file video
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raccomandati dalle linee guida:
18
Formati aperti
Formati Esempio Programma
HTML/XHTML Pagine web explorer, Firefox, Safari, ecc
PDF Direttive, circolari, leggi, atti, ecc Adobe Reader, Skim, ecc
XML RSS, aggiornamenti news, ecc Google reader,
CVS Data base
Excel, Openoffice, notepad,
ecc
ODF/OOXML Moduli MS Office, Openoffice, iWork
PNG Foto, Grafici, ecc FotoShop, Paint, ecc
OGG Convegni, interviste VLC, ecc
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19
Contenuti aperti
La pubblica amministrazione, intesa come soggetto unico, è uno di
maggiori detentori e produttori di dati.
A tutti i livelli amministrativi vengono prodotti ogni giorno dati di diversa
tipologia e natura tematica (es. anagrafici, socioeconomici, catastali, ecc.),
così come una consistente quantità contenuti (articoli, rapporti, analisi,
norme, ecc.).
Questo insieme di informazioni rappresenta un patrimonio comune di
conoscenza che, in quanto tale, deve essere messo a disposizione degli
utenti e piùin generale di tutti gli attori economici e sociali.
20
Cosa dicono le linee guida?
Contenuti aperti
 l'eventuale rilascio attraverso licenze l'uso che ne
favoriscano la diffusione verso i cittadini e incoraggino il loro
riutilizzo presso le imprese (es. Creative Commons);
 l'utilizzo di Internet come canale di comunicazione
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21
Divulgazione di dati e contenuti
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22
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http://creativecommons.org/licenses/by-nc/2.5/deed.it
 di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico,
rappresentare, eseguire e recitare quest'opera
 di modificare quest'opera
 Attribuzione — Devi attribuire la paternità dell'opera nei modi indicati
dall'autore o da chi ti ha dato l'opera in licenza e in modo tale da non
suggerire che essi avallino te o il modo in cui tu usi l'opera.
 Non commerciale — Non puoi usare quest'opera per fini commerciali.
23
Linee Guida CiVIT
Il CIVIT (Commissione per la Valutazione, Trasparenza e l'Integrità delle amministrazione
pubbliche) ha emanato la delibera n. 150 del 2010, contenente il testo provvisorio, sottoposto
a consultazione, delle linee guida per la predisposizione del programma triennale
per la trasparenza e l'integrità, ai sensi dell'art. 13, comma 6, lettera e, del decreto
legislativo 27 ottobre 2009, n. 150.
Linee guida CIVIT Linee guida WEB PA
trasparenza comunicazione
web
Indicazioni relative al formato di pubblicazione e alla classificazione dei contenuti
24
Linee Guida CiVIT
1) Programma triennale per la trasparenza e l’integrità e relativo stato di
attuazione
2) Piano e relazione sulla performance
3) Dati sull’organizzazione e i procedimenti
4) Dati relativi al personale
5) Dati relativi a incarichi e consulenze
6) Dati sulla gestione economico-finanziaria dei servizi pubblici
7) Dati sulla gestione dei pagamenti
8) Dati relativi alle buone prassi
9) Dati su sovvenzioni, contributi, crediti, sussidi e benefici di natura
economica
10) Dati sul public procurement
25
Il CiVIT per la sezione “Trasparenza, valutazione e merito” prevede la
pubbliczione on line dei i seguenti contenuti:
Linee Guida CiVIT
Il CiVIT per la sezione “Trasparenza, valutazione e merito” i seguenti contenuti,
articolai come segue:
26
Open data
27
Al momento sono presenti 2.951 data set prodotti da PA statunitensi di ogni livello,
rilasciati in formato aperto e riutilizzabile anche a fini commerciali
Open data
Quando un dato è aperto?
Si possono individuare alcuni aspetti che caratterizzano un insieme di dati
come "aperto":
1) I dati aperti devono essere indicizzati dai motori di ricerca
2) I dati aperti devono essere disponibili in un formato aperto,
standardizzato e leggibile da una applicazione informatica per
facilitare la loro consultazione ed incentivare il il loro riutilizzo anche in
modo creativo
3) I dati aperti devono essere rilasciati attraverso licenze libere che non
impediscano la diffusione e il riutilizzo da parte di tutti i soggetti interessati
Open data
29
MyCityWay, App multi-piattaforma
L’applicazione
riutilizza in maniera
creativa i dati rilasciati
in formato open data
dalla città di New York
Open data
30
Utilizza i dati aperti messi a disposizione dal Governo americano sul portale data.gov
per offrire agli utenti un servizio di orientamento nella pianificazione dei fondi pensione.
L’attività è stata lanciata nel 2008 e quest’anno ha chiuso con un utile di 3 milioni di
dollari e con un previsionale di 10 milioni per il prossimo anno.
Bright Scope, applicazione on line
Open data
MiaPA utilizza la
rubrica della PA
italiane messa a
disposizione da
FormezPA in formato
open data per
geolocalizzare ed
esprimere il proprio
giudizio sugli uffici
della pubblica
amministrazione
Un esempio italiano: MiaPA
Italian Open Data Licence
32
Sviluppata da Formez PA nell’ambito del processo di realizzaizone di
MiaPA, la licenza Italian Open Data Licence (IODL) v1.0 è la prima
licenza italiana dedicata ai dati pubblici aperti
Licenze per i dati
La IODL è stata sviluppata partendo dalla licenza Open
Government Licence 1.0, pensata ad hoc per i dati del settore
pubblico del Regno Unito e da subito utilizzata per il portale che
raccoglie tutti i dati governativi inglesi data.gov.uk. E inoltre la
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  • 1. Linee Guida per i siti web della PA Criteri di indirizzo e strumenti per il trattamento dei dati, della documentazione pubblica e per la loro reperibilità (Capitolo 5 )
  • 2. Argomenti  Contesto  Classificazione e semantica (5.1)  Reperibilità dei contenuti (5.1)  Formati aperti (5.2)  Contenuti aperti (5.3)  Scenari e approfondimenti: open government e open data 2
  • 3. Contesto 3 I dati e i contenuti prodotti e gestiti dalla pubblica amministrazione nell'esercizio delle proprie attività, rappresentano una risorsa strategica da un punto di vista sociale, politico, economico e culturale. Si tratta di un patrimonio di conoscenza, che non sempre è facilmente accessibile da parte degli utenti. L'adeguata diffusione di queste informazioni (dati statistici e territoriali, rapporti socio-economici e ambientali , normativa, ecc.) può rappresentare un importante elemento per favorire la crescita economica e produttiva, la ricerca, l'innovazione, la competitività e per incoraggiare la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, dando loro la possibilità di valutare l'efficacia dell'attività dell'ente, nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità Cosa dicono le linee guida?
  • 4. Contesto Cosa dicono le linee guida? I siti web delle pubbliche amministrazioni rappresentano potenzialmente il luogo privilegiato di diffusione. Con il web le pubbliche amministrazioni hanno reso disponibile parte di questo patrimonio, ma con modalità diverse e non sempre facilmente riconoscibili. Vi è quindi la necessità anche per la grande quantità di informazioni a disposizione di definire principi e regole per la loro archiviazione e diffusione. 4
  • 6. Introduzione ai temi Prima di pubblicare on line un qualunque contenuto (es. pagina web, modulo, db, ecc) bisognerebbe chiedersi:  Come lo archivio?  Come lo descrivo?  Quale formato utilizzo per diffonderlo?  Con quale licenza è opportuno rilasciarlo?  (e inoltre: è accessibile?, ecc..) 6
  • 7. Introduzione ai temi Contenuto (es pagina web, modulo, db, ecc) Classificazione Formati Licenza Perché farlo? 7  Accesso  Reperibilità sui motori di ricerca  Riuso delle informazioni  Attendibilità  Interoperabilità  Tracciabilità  ecc
  • 8. Classificazione 8 La difficoltà nella reperibilità delle informazioni disponibili on line, dovuta per lo piùalle diverse logiche organizzative dei siti da parte delle singole amministrazioni, deve indurre a definire con maggiore chiarezza le modalità di offerta dei contenuti prodotti, classificati secondo standard e finalizzati al loro riuso. I sistemi di classificazione utilizzati per le risorse dei siti web della pubblica amministrazione devono consentire l'interoperabilità semantica, ovvero la possibilità di individuare in modo omogeneo gli attributi che caratterizzano una risorsa (metadati) e i valori che gli attributi possono assumere (vocabolari) quando si descrivono i contenuti. Cosa dicono le linee guida?
  • 9. Classificazione 9 I metadati (o meta tag) sono presenti nel linguaggio HTML utilizzati per fornire informazioni sulle pagine agli utenti o ai motori di ricerca. A differenza di ogni altro tag inseribile in una pagina web (es title, font, ecc) , i meta tag non forniscono al browser alcun dato di formattazione della pagina, per cui il loro influsso sul layout finale è praticamente nullo. Description Il metadato “description” è destinato a contenere una breve descrizione dei contenuti della pagina, che può essere utile sia all'indicizzazione della pagina che ai potenziali visitatori in quanto sono riportati da molti motori nella visualizzazione della ricerca al posto del testo della pagina in cui sono state rintracciate le parole Keywords Il metadato “keywords” contiene di solito una serie di parole chiave, rappresentative del contenuto della pagina, che sarebbero indirizzati ai motori di ricerca non per il posizionamento del sito ma per l'individuazione dell'argomento trattato nella pagina.
  • 11. 11 Classificazione Robots Il metatag “robots” è indirizzato esclusivamente agli spider fornendo due tipologie distinte di direttive: se indicizzare o meno la pagina, o se seguire o meno i collegamenti da questa ad altre pagine per indicizzarle; può contenere solo determinate variabili che sono: index: per indicare che la pagina può essere indicizzata. noindex: per indicare invece di non indicizzare la pagina. follow: per indicare di seguire i link a altre pagine collegate nofollow: per indicare di non seguire le pagine linkate
  • 12. Il funzionamento dei motori di ricerca si divide principalmente in tre fasi: 1)1) analisianalisi del web attraverso l’uso di appositi software (crawler/spider/robot); 2)2) copia e catalogazionecopia e catalogazione del materiale ottenuto; 3)3) restituiscerestituisce all’utente una selezione di risposte sulla base della richiesta Classificazione
  • 13. 13 Classificazione Il Dublin Core è un sistema di metadati costituito da un nucleo di elementi essenziali ai fini della descrizione di qualsiasi materiale digitale accessibile via internet. Nome TAG Titolo Title Autore Creator Soggetto Subject Descrizione Description Editore Publisher Autore di contributo subordinato Contributor Data Data Nome TAG Formato Format Identificatore Identifier Fonte Source Lingua Language Relazione Relation Copertura Coverage Gestione dei diritti Rights Management
  • 14. 14 Classificazione Un vocabolario controllato è un sottoinsieme di termini del linguaggio naturale, esistono diverse forme di vocabolari controllati e tra questi la lista dei sinonimi, ovvero una lista di termini equivalenti utilizzati per facilitare la ricerca di informazioni. Come si realizza? Per costruire un lista di sinonimi si possono analizzare i termini inseriti dagli utenti nel motore di ricerca Successivamente si crea una lista di termini da associare ad una parola Quando l'utente utilizzerà di nuovo il motore, ampliato con la lista dei sinonimi, alla ricerca di una parola visualizzerà nei risultati anche tutte le parole equivalenti é necessario, in fine, presentare i risultati tenendo conto della ricerca fatta dall'utente e dei suoi bisogni affinché egli si ritrovi. Vocabolari controllati e Thesaurus
  • 15. Classificazione  Emicrania  Cefalgia  Cefalea mal di testa Sinonimi Caso studio nella PA Il Thesaurus regionale toscano è un vocabolario controllato, sviluppato sulla base della normativa internazionale per la costruzione di thesauri monolingue (ISO 2788/86), a partire dalla terminologia concretamente usata dalle strutture bibliotecarie e documentarie della Regione. l Trt comprende attualmente oltre 9800 termini ognuno dei quali è definito dalle sue relazioni con gli altri termini del vocabolario. La struttura gerarchica è organizzata sulla base di 14 categorie (o faccette), insiemi di termini aventi in comune lo stesso elemento semantico di suddivisione.  Portatore di handicap  Diversamente abile  persona con disabilità disabile
  • 16. Formati aperti Cosa sono i formati aperti?  vengono solitamente gestiti da un enti di standardizzazione non proprietari,  le relative specifiche sono a disposizione di una comunità di sviluppo che a loro volta contribuiscono all'evoluzione degli standard. 16  i formati aperti, differenza dei formati proprietari, non hanno misure di restrizioni legale per il loro utilizzo
  • 17. Formati aperti  hanno il vantaggio di poter essere gestiti sia da software proprietari, open source o da software libero, ciascuno con le proprie modalità di licenza, lasciando a l'utente la possibilità di utilizzare la piattaforma che preferisce.  rappresentano una opportunità preziosa per garantire l'accesso a lungo termine alla documentazione e ai dati prodotti dalla Pubblica amministrazione  favorire l’innovazione e il valore della condivisione della conoscenza  l'importanza dell'utilizzo di formati aperti assume particolare rilevanza anche a fronte del processo di dematerializzazione che è attualmente in atto Perché utilizzarli in ambito pubblico? 17
  • 18. Formati aperti  HTML/XHTML per la pubblicazione di informazioni pubbliche su Internet  PDF con marcatura (secondo standard ISO/IEC 32000-1:2008)  XML e CVS per la realizzazione di database di pubblico accesso ai dati  ODF e OOXML per documenti di testo  PNG per le immagini  OGG per i file audio  Theora per file video I formati aperti, standardizzati e interoperabili raccomandati dalle linee guida: 18
  • 19. Formati aperti Formati Esempio Programma HTML/XHTML Pagine web explorer, Firefox, Safari, ecc PDF Direttive, circolari, leggi, atti, ecc Adobe Reader, Skim, ecc XML RSS, aggiornamenti news, ecc Google reader, CVS Data base Excel, Openoffice, notepad, ecc ODF/OOXML Moduli MS Office, Openoffice, iWork PNG Foto, Grafici, ecc FotoShop, Paint, ecc OGG Convegni, interviste VLC, ecc Theora video introduttivi/tutorial VLC, Quick Time X, ecc 19
  • 20. Contenuti aperti La pubblica amministrazione, intesa come soggetto unico, è uno di maggiori detentori e produttori di dati. A tutti i livelli amministrativi vengono prodotti ogni giorno dati di diversa tipologia e natura tematica (es. anagrafici, socioeconomici, catastali, ecc.), così come una consistente quantità contenuti (articoli, rapporti, analisi, norme, ecc.). Questo insieme di informazioni rappresenta un patrimonio comune di conoscenza che, in quanto tale, deve essere messo a disposizione degli utenti e piùin generale di tutti gli attori economici e sociali. 20 Cosa dicono le linee guida?
  • 21. Contenuti aperti  l'eventuale rilascio attraverso licenze l'uso che ne favoriscano la diffusione verso i cittadini e incoraggino il loro riutilizzo presso le imprese (es. Creative Commons);  l'utilizzo di Internet come canale di comunicazione primario, in quanto il piùaccessibile e meno oneroso, attraverso il quale diffondere i flussi informativi;  la sicurezza e la riservatezza dei dati; 21 Divulgazione di dati e contenuti Nella divulgazione dei dati e dei contenuti prodotti le PA italiane devono considerare:
  • 22. Contenuti aperti Le 6 licenze Creative Commons sono definite dalla combinazione di 4 attributi: Attribuzione (by) Bisogna sempre indicare l'autore dell'opera (attributo obbligatorio) in modo che sia possibile attribuirne la paternità Non uso commerciale (nc) Non sono consentiti usi commerciali dell'opera creativa Non opere derivate (nd) Non sono consentite elaborazioni dell'opera creativa Condividi allo stesso modo (sa) Si può modificare l'opera ma l'opera modificata deve essere rilasciata secondo le stesse condizioni scelte dall'autore originale 22
  • 23. Contenuti aperti Consente di: A condizione che: http://creativecommons.org/licenses/by-nc/2.5/deed.it  di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare quest'opera  di modificare quest'opera  Attribuzione — Devi attribuire la paternità dell'opera nei modi indicati dall'autore o da chi ti ha dato l'opera in licenza e in modo tale da non suggerire che essi avallino te o il modo in cui tu usi l'opera.  Non commerciale — Non puoi usare quest'opera per fini commerciali. 23
  • 24. Linee Guida CiVIT Il CIVIT (Commissione per la Valutazione, Trasparenza e l'Integrità delle amministrazione pubbliche) ha emanato la delibera n. 150 del 2010, contenente il testo provvisorio, sottoposto a consultazione, delle linee guida per la predisposizione del programma triennale per la trasparenza e l'integrità, ai sensi dell'art. 13, comma 6, lettera e, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150. Linee guida CIVIT Linee guida WEB PA trasparenza comunicazione web Indicazioni relative al formato di pubblicazione e alla classificazione dei contenuti 24
  • 25. Linee Guida CiVIT 1) Programma triennale per la trasparenza e l’integrità e relativo stato di attuazione 2) Piano e relazione sulla performance 3) Dati sull’organizzazione e i procedimenti 4) Dati relativi al personale 5) Dati relativi a incarichi e consulenze 6) Dati sulla gestione economico-finanziaria dei servizi pubblici 7) Dati sulla gestione dei pagamenti 8) Dati relativi alle buone prassi 9) Dati su sovvenzioni, contributi, crediti, sussidi e benefici di natura economica 10) Dati sul public procurement 25 Il CiVIT per la sezione “Trasparenza, valutazione e merito” prevede la pubbliczione on line dei i seguenti contenuti:
  • 26. Linee Guida CiVIT Il CiVIT per la sezione “Trasparenza, valutazione e merito” i seguenti contenuti, articolai come segue: 26
  • 27. Open data 27 Al momento sono presenti 2.951 data set prodotti da PA statunitensi di ogni livello, rilasciati in formato aperto e riutilizzabile anche a fini commerciali
  • 28. Open data Quando un dato è aperto? Si possono individuare alcuni aspetti che caratterizzano un insieme di dati come "aperto": 1) I dati aperti devono essere indicizzati dai motori di ricerca 2) I dati aperti devono essere disponibili in un formato aperto, standardizzato e leggibile da una applicazione informatica per facilitare la loro consultazione ed incentivare il il loro riutilizzo anche in modo creativo 3) I dati aperti devono essere rilasciati attraverso licenze libere che non impediscano la diffusione e il riutilizzo da parte di tutti i soggetti interessati
  • 29. Open data 29 MyCityWay, App multi-piattaforma L’applicazione riutilizza in maniera creativa i dati rilasciati in formato open data dalla città di New York
  • 30. Open data 30 Utilizza i dati aperti messi a disposizione dal Governo americano sul portale data.gov per offrire agli utenti un servizio di orientamento nella pianificazione dei fondi pensione. L’attività è stata lanciata nel 2008 e quest’anno ha chiuso con un utile di 3 milioni di dollari e con un previsionale di 10 milioni per il prossimo anno. Bright Scope, applicazione on line
  • 31. Open data MiaPA utilizza la rubrica della PA italiane messa a disposizione da FormezPA in formato open data per geolocalizzare ed esprimere il proprio giudizio sugli uffici della pubblica amministrazione Un esempio italiano: MiaPA
  • 32. Italian Open Data Licence 32 Sviluppata da Formez PA nell’ambito del processo di realizzaizone di MiaPA, la licenza Italian Open Data Licence (IODL) v1.0 è la prima licenza italiana dedicata ai dati pubblici aperti Licenze per i dati La IODL è stata sviluppata partendo dalla licenza Open Government Licence 1.0, pensata ad hoc per i dati del settore pubblico del Regno Unito e da subito utilizzata per il portale che raccoglie tutti i dati governativi inglesi data.gov.uk. E inoltre la licenza Italian Open Data Licence è compatibile con le altre principali licenze aperte: Creative Commons e Open Data Commons