Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Librinnovando noemi cuffia_ok
1. Social media e bookblog: tra passione,
professione ed etica.
Noemi Cuffia
(Tazzina-di-caffè)
16 novembre 2012
2. Blog = diario di bordo
pubblicato sul web.
La forma-blog nasce nel 1997 in America.
Si diffonde in Europa nel 2001.
16 novembre 2012
3. Nel febbraio 2011 in rete
esistono
più di 156 milioni di blog
pubblici in essere. Tra questi,
ci sono anche i cosiddetti
“blog letterari”.
Cos'è un blog letterario?
16 novembre 2012
4. “Sempre più numerosi sono i blog che si
occupano di letteratura. Anche in quelli 'personali'
non sono rare le riflessioni su libri letti; ma i blog si
possono definire 'letterari' quando prevalgono:
- riflessioni sulla letteratura;
- recensioni librarie;
- produzioni di testi narrativi.”
16 novembre 2012
5. Che differenza c'è tra un blog letterario e una rivista
letteraria?
Un articolo di giornale è "concluso"; un post in un blog
tende
invece a essere "aperto", ad esempio attraverso l'uso di
link con pareri espressi da altri sullo
stesso argomento.
16 novembre 2012
6. Una ricerca - Tavosanis (2006) - dimostra che: su 72 verbi
identificati come "letterari" oppure "obsoleti" nel vocabolario
De Mauro (2000), nei blog letterari la loro presenza è di
circa 4 volte superiore rispetto al sito de “la Repubblica”!
In difesa dei blogger “bravi come” i critici veri, gli
scrittori veri, i giornalisti veri etc. Però i blogger possono
essere altro. Una nuova specie?
16 novembre 2012
7. Ma veniamo alla parte
divertente.
La passione.
16 novembre 2012
8. Prima del 1997 chi aveva
passione per la scrittura
ricorreva a: diari segreti,
giornali, pubblicazione di libri.
(Graffiti, incisioni rupestri sui
tavoli dei pub e tatuaggi
esclusi).
16 novembre 2012
9. Una simile tripartizione, volendo, può
ricordarne, per analogia, un'altra molto più
celebre (perdonate, se potete, l'ardita
metafora):
1) Nobiltà (giornali);
2) Clero (libri);
3) Terzo Stato (diari segreti: il 98% della
popolazione).
Oui. La Révolution française!
16 novembre 2012
10. Dunque quell'orda di milioni di
blogger che nel 2011
popolavano la rete - e chissà
quanti oggi ne nascono al
minuto?! - è composta da una
sorta di barbari* affamati (di
scrittura)?
16 novembre 2012
11. *Proprio i Barbari di Alessandro Baricco.
Bookblogger = barbari.
I barbari hanno fame.
Di espressione, di parola, di comunicazione, di
lavoro e di vita.
16 novembre 2012
12. Prima. Per motivi socioeconomici,
psicologici, storici, casuali
rassegnazione a NON avere accesso
alla pubblicazione su giornali o di libri.
Ora. Come il voto, a tutti è concesso uno
spazio espressivo.
Rischi. Ma anche un risveglio, una
rinascita e poi un interesse commerciale
importante.
16 novembre 2012
13. Diari segreti che diventano pubblici:
perché esistono, hanno un valore? Chi
lo decide? Chi lo sa? E poi: la
professione. Questa sconosciuta.
16 novembre 2012
14. Parentesi. (Ottobre 2007. Il governo ha presentato un
disegno di legge sulla riforma dell'editoria in cui aveva
stabilito per i blog l'obbligo della registrazione. La
dura replica del mondo web ha portato alla
precisazione da parte del sottosegretario Levi che la
norma non avrebbe trovato applicazione ai blog.
La disputa si è trasferita sul piano giudiziario quando
il tribunale di Oristano, con sentenza del 25 maggio
2000, stabilì che un sito web non era assimilabile a
una testata. Orientamento poi recepito dalla Corte di
Cassazione con la sentenza n. 10535 secondo cui
non serve un giornalista per gestire un blog).
16 novembre 2012
15. Ambizione alla libertà.
L'attività di blogger puro oggi in Italia non
corrisponde a una professione vera; che, per
sua natura, prevede vincoli anche burocratici.
Tuttavia un blog può rientrare in alcune attività
lavorative, in particolare in editoria ma non solo.
Si tratta per lo più dei blog aziendali.
16 novembre 2012
16. Ciononostante. Quando si parla di bookblogging, il
dibattito sulla “professionalità” è quanto mai caldo.
E riguarda parole caldissime come ad esempio:
Attendibilità
Dignità
Legittimità
Autorevolezza
Credibilità
Diritti
Doveri
Estetica
Etica
16 novembre 2012
17. La questione etica.
Un bookblog è un oggetto amorale e senza regole.
Il buon senso. Sia da parte dei bookblogger sia da
parte delle aziende (cfr. case editrici).
“Quello che ci piace o ci rende felici dobbiamo dosarcelo
a suon di b.s. infinito”. Per citare lo chef Davide Oldani a
proposito di etica in cucina e di... fame.
16 novembre 2012
18. Negare un rapporto tra aziende, social
network e blogger è commettere
un'ingenuità.
Criterio senso di responsabilità verso
se stessi e soprattutto verso i lettori (e clienti
delle aziende).
16 novembre 2012
19. Che fare?
- Recensire o esprimere un gusto;
- Ricevere libri dagli editori senza sentirsi in dovere;
- Coerenza interna a proposito degli argomenti da trattare
per rispetto del lettore che nel tempo si affeziona e si
fida del blogger;
- Dichiarare eventuale ricezione di denaro.
16 novembre 2012
20. Conclusioni
Il futuro dei bookblog?
ALBERO | l'esplosione lentissima | di un seme.
Fonti:
Wikipedia; http://spazioinwind.libero.it/liberscuola/blogletterari.htm
Alessandro Baricco, I barbari, Feltrinelli; Bruno Munari Fenomeni
bifronti, Etra/Arte; Davide Oldani, Il giusto e il gusto, Feltrinelli.
16 novembre 2012
21. Grazie per l'attenzione!
Tazzina-di-caffè
(http://eccomimi.blogspot.it)
Twitter: @tazzinadi
Mail: noemicuffia@libero.it
16 novembre 2012