Master In Digital Advertising Communication Ie Business School 11944611887140...Burhan Kadakal
The document summarizes a Master's degree program in Digital Advertising and Communication offered at IE Business School. The 13-month part-time program is taught both online and through residential periods in Madrid and London. It covers topics such as search engine optimization, social media, and mobile advertising. The program aims to provide students with both general management skills and specialized knowledge of the digital advertising sector.
Hiring Mozzoni is discussed positively in the document, describing it as glam, a wave of freshness, safe, relaxing, and magic. The document focuses on promoting hiring Mozzoni.
Master In Digital Advertising Communication Ie Business School 11944611887140...Burhan Kadakal
The document summarizes a Master's degree program in Digital Advertising and Communication offered at IE Business School. The 13-month part-time program is taught both online and through residential periods in Madrid and London. It covers topics such as search engine optimization, social media, and mobile advertising. The program aims to provide students with both general management skills and specialized knowledge of the digital advertising sector.
Hiring Mozzoni is discussed positively in the document, describing it as glam, a wave of freshness, safe, relaxing, and magic. The document focuses on promoting hiring Mozzoni.
Sedici Pagine è un Magazine di cultura, informazione e attualità, nato dall’intuizione di Antonio Molinari e Domenico Stea assieme all’Associazione “Free Space”. La rivista fa la sua prima apparizione in pubblico il 16 Settembre 2016, con la pubblicazione del ‘numero 0’. Il successo dell’esordio proietta il magazine nel mondo delle novità e lo conferma come un progetto ambizioso e di larghe vedute. Particolarità di Sedici Pagine Magazine è la sua “Redazione Instabile”, composta interamente da giovani studenti e neolaureati (come, del resto, tutto il suo nucleo organizzativo), che mese per mese aumentano e si alternano nell’affrontare tematiche d’ogni genere (politiche, sociali, sportive, artistiche ecc…).
A tutti noi piace pensare a noi stessi come esseri umani del tutto razionali, governati dalla logica e dall\'analisi ma purtroppo non siamo così logici come vorremmo. Per le nostre decisioni adottiamo tutti i tipi di pregiudizi e anche lo stesso modo in cui elaboriamo le informazioni nel nostro cervello umano questo crea una serie di pregiudizi. Siamo tutti intenti a vedere ciò che ci aspettiamo di vedere e quindi non solo non riusciamo a vedere la foresta attraverso gli alberi, ma alla stessa modo riusciamo ad ammirare la foresta senza far caso agli alberi. Siamo tutti troppo spesso intenti a guardare ciò che pensiamo dovremmo vedere (questo è uno dei motivi per cui è così difficile modificare il proprio modo di scrivere!).
Opposizione alla trasmissione dei dati delle spese sanitarie per la dichiarazione dei redditi precompilata. Locandina predisposta dall'Ordine degli Psicologi della Lombardia (OPL) ed esposta in adempimento alla normativa.
Ipnosi per tutti a Roma - Calendario degli incontriMarco Mozzoni
Calendario del Ciclo di incontri tematici su ipnosi e autoipnosi, con esperienze pratiche, che si svolgerà tutti i giovedì sera, dalle 19 alle 20:30, a "Villa Pirandello", in via Antonio Bosio 15, Roma.
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Sedici Pagine è un Magazine di cultura, informazione e attualità, nato dall’intuizione di Antonio Molinari e Domenico Stea assieme all’Associazione “Free Space”. La rivista fa la sua prima apparizione in pubblico il 16 Settembre 2016, con la pubblicazione del ‘numero 0’. Il successo dell’esordio proietta il magazine nel mondo delle novità e lo conferma come un progetto ambizioso e di larghe vedute. Particolarità di Sedici Pagine Magazine è la sua “Redazione Instabile”, composta interamente da giovani studenti e neolaureati (come, del resto, tutto il suo nucleo organizzativo), che mese per mese aumentano e si alternano nell’affrontare tematiche d’ogni genere (politiche, sociali, sportive, artistiche ecc…).
A tutti noi piace pensare a noi stessi come esseri umani del tutto razionali, governati dalla logica e dall\'analisi ma purtroppo non siamo così logici come vorremmo. Per le nostre decisioni adottiamo tutti i tipi di pregiudizi e anche lo stesso modo in cui elaboriamo le informazioni nel nostro cervello umano questo crea una serie di pregiudizi. Siamo tutti intenti a vedere ciò che ci aspettiamo di vedere e quindi non solo non riusciamo a vedere la foresta attraverso gli alberi, ma alla stessa modo riusciamo ad ammirare la foresta senza far caso agli alberi. Siamo tutti troppo spesso intenti a guardare ciò che pensiamo dovremmo vedere (questo è uno dei motivi per cui è così difficile modificare il proprio modo di scrivere!).
Opposizione alla trasmissione dei dati delle spese sanitarie per la dichiarazione dei redditi precompilata. Locandina predisposta dall'Ordine degli Psicologi della Lombardia (OPL) ed esposta in adempimento alla normativa.
Ipnosi per tutti a Roma - Calendario degli incontriMarco Mozzoni
Calendario del Ciclo di incontri tematici su ipnosi e autoipnosi, con esperienze pratiche, che si svolgerà tutti i giovedì sera, dalle 19 alle 20:30, a "Villa Pirandello", in via Antonio Bosio 15, Roma.
Ciclo di incontri tematici su ipnosi e autoipnosi, con esperienze pratiche, che si svolgerà tutti i giovedì sera, dalle 19 alle 20:30, a "Villa Pirandello", in via Antonio Bosio 15, Roma.
Hiring Mozzoni provides a relaxing experience. The document states that hiring Mozzoni is relaxing and does not provide any other details. In just two short sentences, the document conveys that the subject finds hiring Mozzoni to be a calming activity.
Lettera aperta al nuovo presidente dell'Ordine degli Psicologi della Lombardia
1. Lettera aperta al “nuovo” Presidente
dell'Ordine degli Psicologi della Lombardia
MILANO, 14 APRILE 2014
Caro Presidente,
in realtà non so ancora chi tu sia e sotto quale bandiera stai
delle due, ma quello che so per certo è che sarai chiamato a
un compito immenso e faticoso, come è immensa la distanza
fra la forma e la sostanza e faticoso è il cammino per ridurla:
quello di recuperare negli anni che ti aspettano il quorum
della realtà dei fatti.
Perché la realtà dei fatti è che ancora oggi circa 13.000
colleghi hanno disertato le urne, decidendo liberamente e per
la seconda volta in poco tempo che così non hanno proprio
intenzione di andare avanti. Questo è il punto.
2. Le proposte delle liste in campo non li hanno convinti ancora
e per niente. Come dare loro torto? Che cosa è stato loro
presentato di “nuovo”? Si sono trovati davanti le solite liste
coi soliti nomi coi soliti programmi della volta precedente e
forse della volta prima ancora, al netto di qualche candidato
indipendente che ha cantato fuori dal coro su ben altre
partiture, cercando di far sentire la propria voce al meglio ma
con mezzi di fortuna, impegnando quotidianamente energie
anche per difendersi da attacchi frontali sfociati spesso
nell'offesa personale. Che tristezza.
Io stesso in verità mi sono chiesto che cosa c'era di diverso
quest'ultima volta rispetto alla precedente che fosse in grado
di richiamare all'impegno tutti quanti i colleghi, ai quali tutti
ero intenzionato a rivolgermi e non soltanto a un manipolo di
amici; ma anche questa volta l'Ordine - appellandosi a
3. questioni di privacy ecc. - ha negato ai candidati la possibilità
di contattare direttamente la popolazione degli elettori, che
non hanno così avuto modo di conoscere per tempo tutti i
nomi in campo e tutti i programmi nella loro completezza, a
massimo discapito degli indipendenti.
Perché questo? Per paura che gli iscritti si rendessero conto
che c'erano sì a disposizione programmi nuovi e persone ben
diverse dai soliti volti conosciuti, che potevano far temere
seriamente la sconfitta elettorale?
Allora non è irragionevole pensare che questo costo
aggiuntivo e pesante per ripetere (inutilmente, da un punto di
vista sostanziale) le elezioni dopo il mancato quorum non lo
si possa attribuire ad altri se non a chi senza batter ciglio ha
gettato la colpa sugli iscritti, non ammettendo la portata di
tale sconfitta generale, nessuno escluso.
4. Di nuovo, caro Presidente, anche a questa tornata elettorale,
s'è visto ben poco, anzi, nulla. Qualche mese in più è certo
servito per “salvare la forma”, ma non la sostanza, che resta la
medesima, anche se ora “abbiamo il quorum”.
Ma di che quorum stiamo parlando?
Quello che si vede sporgendosi un attimo è l'abisso, l'abisso
profondo, che sembra separare i rappresentanti dell'Ordine dai
suoi iscritti. Io non penso che tutti quanti i colleghi soffrano
di pigrizia congenita o di una incapacità a comprendere
l'importanza di esprimere il voto in questo difficile momento,
come invece qualcuno ha sostenuto in più di una occasione.
Il fatto che alcuni abbiano sistematicamente negato il
problema, cercando in tutti i modi di spostare l'attenzione
degli elettori sui “43” che sarebbero serviti a poter procedere
con lo spoglio delle schede invece che sul grande assente
5. costituito dal plebiscito dei colleghi (14.000 e non 43 – non
mi stancherò mai di ripeterlo) non ha certo giovato, perché
nei fatti ha soltanto riconfermato l'idea che nulla sarebbe
cambiato anche stavolta, nonostante il messaggio che più
forte e chiaro di così il 90% dei 16.000 psicologi lombardi
non poteva mandare.
Allora a che serve questo quorum raggiunto per un soffio?
A mio avviso soltanto a prolungare l'agonia del paziente, a
procrastinare la soluzione del problema, a cronicizzare la
situazione fino al punto da rendere pressoché impossibile
qualsiasi cura, condannando giocoforza il malato a restar tale
se quel che lo aspetta è l'ennesima replica di una terapia che
non ha funzionato o che non è punto. Il vero disfattista è chi
fa di tutto per negare l'evidenza, non chi formula una ipotesi
di diagnosi, per quanto grave possa apparire, e propone un
6. intervento nuovo e radicale, per quanto nulla in questi ambiti
sia matematicamente certo. Quel che sappiamo per certo è
che la terapia precedente non ha funzionato.
Guardiamo la cosa da un altro punto di vista ancora.
A parità di condizioni (liste, nomi, programmi ecc.), perché
avrebbero dovuto votare stavolta se la volta precedente non
hanno votato? Le persone – per quanto qualcuno possa
pensarlo – non sono per niente stupide e nemmeno poco
coerenti a quanto si vede. Con la diserzione in massa dalle
urne la prima volta avevano chiesto un cambiamento radicale,
ma non l'hanno avuto. E allora perché tornare a votare di
nuovo se la verità è che non c'è niente di nuovo da votare?
Gli indipendenti, da parte loro, pur avendo cercato in tutti i
modi di sottolineare la portata reale del fenomeno, davvero
preoccupante, e di lanciare appelli coi loro modesti mezzi a
7. tutti i 16.000 iscritti, sono stati sbeffeggiati pubblicamente per
questo nobile intento.
Allora c'è davvero un problema grave, anzi doppiamente
grave: c'è il problema in sé e c'è il problema costituito da chi
non lo vuole riconoscere o non riesce a farlo per qualche
ragione misteriosa.
Io penso che questa ragione misteriosa sia ascrivibile allo
stesso meccanismo che ancora nel 2014 fa muovere alla
guerra di posizione contro l'altro professionista di turno e non
alla collaborazione integrazionale, alla chiusura in
anacronistici garantismi e non all'apertura verso le
potenzialità del nuovo, a un desiderio di provincialismo e non
di internazionalizzazione, alla voglia di guardare ai modelli
del passato e non a sperimentare il futuro, alla logica del
“meno siamo meglio stiamo” e non della diffusione delle
8. idee, della conflittualità perenne e non del dialogo costruttivo,
delle barriere all'ingresso alle università e alle professioni e
non della incentivazione dei giovani agli studi e ai mestieri
(non per niente siamo il Paese d'Europa col minor tasso di
laureati, come rileva Eurostat); e via di questo passo.
Ma di questo passo non si va da nessuna parte.
Quello della Lombardia dovrebbe essere uno degli Ordini più
rappresentativi d'Italia, per numero e importanza. Al momento
– e per chissà quanto ancora – lo è solo sulla carta, per un
pelo di quorum.
Da parte mia, caro Presidente, sono e resterò sempre a
disposizione, nella forma del servizio, nei confronti di una
professione che chiede a gran voce una riforma sostanziale,
una riforma che le consenta finalmente di fare quel salto di
qualità che si merita, allineandosi alla comunità scientifica
9. internazionale e agli standard dei colleghi dei paesi più
avanzati.
C'è molto da fare, lo so, ma sono fiducioso che saprai fare
tesoro di tutte le proposte e i programmi e che avrai la
lungimiranza di mettere in atto progetti di ampio respiro per
dare un segnale chiaro di cambiamento autentico a tutti i
colleghi, nessuno escluso, osando richiamarli
quotidianamente all'impegno nella costruzione della nuova
psicologia italiana.
E per fare questo serve (anche) un Ordine nuovo, forte,
autorevole, pienamente rappresentato.
Marco Mozzoni