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4/5/2017
Table of content
TEATRO FRANCO PARENTI
Le fosse Ardeatine viste dalle donne
Vivimilano (IT) - 05/04/2017
Zecchi: «La bellezza salverà questo mondo nichilista»
Il Giornale - 05/04/2017
"Tante facce nella memoria": dall'11 aprile al Franco Parenti
milanotoday.it - 04/04/2017
“Tante facce nella memoria”: dall’11 aprile al Franco Parenti
milano-24h.com - 04/04/2017
Vecchi per niente di Nicola Russo al teatro Vascello
Wordpress.com (IT) - 03/04/2017
BULL E LA CORRIDA DEL POSTO DI LAVORO 6 E 7 APR. AL TEATRO S. GIORGIO DI UDINE (SALA
PINTER) PER TEATRO CONTATTO
ildiscorso.it - 04/04/2017
Debutta la commedia Bull con la regia dell'udinese Fabio Cherstich
instart.info - 04/04/2017
L’Europa è necessaria, ma non è detto che sia possibile
it.gariwo.net - 04/04/2017
Scuola di teatro: «L’apparenza inganna»
Iltirreno.it - 05/04/2017
ANDREE RUTH SHAMMAH
Genova, stasera alla Corte debutta “Casa di bambola” con Filippo Timi
periodicodaily.com - 04/04/2017
Debutta la commedia Bull con la regia dell'udinese Fabio Cherstich
instart.info - 04/04/2017
Filippo Timi da Stasera alla Corte con “Una casa di bambola”
Ligurianotizie.it - 04/04/2017
Una Casa di bambola con Filippo Timi Da martedì 4 aprile a domenica 9 aprile
Mentelocale.it - 04/04/2017
TEATRI
Il Secolo XIX - 05/04/2017
TEATRI
Il Secolo XIX Levante - Levante - 05/04/2017
BAGNI MISTERIOSI
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38
P.2
Sei Conversazioni d'Arte Incontri dedicati ai capolavori di Milano Da mercoledì 29 marzo a mercoledì 2
agosto
Mentelocale.it - 04/04/2017
39
P.3
TEATRO FRANCO PARENTI
P.4
Roma,
24
marzo
'44.
Le
truppe
di
occupazione
tedesche,
come
rappresaglia
per
l'attentato
partigiano
in
via
Rasella,
in
cui
erano
rimasti
uccisi
33
loro
soldati,
uccidono,
alle
Fosse
Ardeatine,
335
civili
e
militari
italiani,
tutti
uomini.
A
partire
dal
libro
di
Alessandro
Portelli
«L'ordine
è
già
stato
eseguito»
e
grazie
alla
collaborazione
con
l'Archivio
sonoro
«Franco
Coggiola»
del
Circolo
Gianni
Bosio
e
con
la
Casa
della
Memoria
e
della
Storia,
Mia
Benedetta
(anche
fra
le
interpreti)
e
Francesca
Comencini
(anche
regista)
hanno
costruito
«Tante
facce
nella
memoria»,
racconto
a
sei
voci
che
restituisce
la
testimonianza
di
donne
che
attraversarono
l'eccidio.
c.c.
STANTE
FACCE
NELLA
MEMORIA.
DALL'll
AL
13
APRILE.
MARI
ORE
20.30.
MERO.
ORE
19.45.
GIOV.
ORE
21.
TEATRO
PARENTI.
V.
PIER
LOMBARDO
14
&
02.59.99.52.06.
EUR
40-18
Vivimilano (ITA) - it Print
Tipo media: Supplemento Tiratura: 144.742
Publication date: 05.04.2017 Diffusione:
Pagina: 70 Spread: 143.000
Readership: 1.045.790
Vivimilano (ITA) - it
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05.04.2017
70
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Le FosseArdeatine
viste dalle donne
Roma, 24 marzo 44. Le truppe di
occupazione tedesche, come
rappresaglia per l'attentato
partigiano in via Rasella, in cui
erano rimasti uccisi 33 loro soldati,
uccidono, alle Fosse Ardeatine, 335
civili e militari italiani, tutti uomini.
A partire dal libro di Alessandro
Portelli «L'ordine è già stato
eseguito» e grazie alla
collaborazione con l'Archivio
sonoro «Franco Coggiola» del
Circolo Gianni Bosio e con la Casa
della Memoria e della Storia, Mia
Benedetta (anche fra le interpreti)
e Francesca Comencini (anche
regista) hanno costruito «Tante
facce nella memoria)), racconto a
sei voci che restituisce la
testimonianza di donne che
attraversarono l'eccidio. c.c.
O
TANTE FACCE NELLA MEMORIA.
DALL'li AL 13 APRILE. M4RT. ORE
20.30. MERC. ORE 19.45. GIOV. ORE
21. TEATRO PARENTI. ti. PIER
LOMBARDO 14 02.59.99.52.06. €
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PAESE :Italia
PAGINE :70
SUPERFICIE :9 %
PERIODICITÀ :Settimanale

AUTORE :N.D.
5 aprile 2017
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Il Giornale (ITA) - it Print
Tipo media: Quotidiano Nazionale Tiratura: 252.480
Publication date: 05.04.2017 Diffusione:
Pagina: 2, 31-32 Spread: 96.937
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Il Giornale (ITA) - it
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Quotidiano Nazionale
05.04.2017
2, 31-32
FILOSOFID'ITALIA
Zecchi: «Labellezza salverà
questo mondo nichiista»
di GianiucaBarbera
i canone moderno ha rinunciato
« alla bellezza.E comese il giudizio
morale avesserinunciato all'idea di be-
ne. La bellezza, espressione massima
della qualità, nel momento in cui è ri-
dotta a nulla, riduce a nulla la qualità
dell'esperienza», Per I filosofi d'italia
parlaStefanoZecchi, ordinario di Este-
tica all'Università di Milano.
Tiratura:
Diffusione:
Spread:
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252.480
96.937
531.000
Domaniil pamphlet
suimodididirepolitici
L'INTERVISTA Stefano Zecchi
«Èla bellezza
che può salvare
il nostro mondo
dal nichilismo»GianlucaBarbera
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PERIODICITÀ :Quotidiano

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AUTORE :Gianluca Barbera
5 aprile 2017 - N°80
P.6
S
crittore, giornalista,
professore di Estetica,
volto televisivo e tanto
altro, Stefano Zecchi
riunisce in sé una miriade di
talenti, non ultimo quella di sa-
per maneggiare come pochi
l'arte della comunicazione e
della divulgazione, in partico-
lare sui temi dell'arte e della
bellezza.
Nato a Venezia nel 1945, ha
frequentato la facoltà di Lette-
re e Filosofia dell'Università di
Milano, laureandosi in filoso-
fia con Enzo Paci, nientemeno
che con una tesi sulla fenome-
nologia di Edmund Husserl.
Ai problemi della fenomenolo-
gia ha dedicato i suoi primi an-
ni di studi e ricerche in ambito
accademico. Dal 1979 profes-
sore ordinario di Filosofia teo-
retica presso l'Università di Pa-
dova, a partire dal 1984 e fino
al 2013 ha ricoperto il ruolo di
professore ordinario di Esteti-
ca presso l'Università di Mila-
no. Ha insegnato in svariate
università straniere, tra cui
l'Università Tagore di Calcut-
ta, in India. Oltre all'insegna-
mento, ha ricoperto incarichi
in ambito culturale, con fun-
zioni direttive e amministrati-
ve: consigliere d'amministra-
zione del Piccolo Teatro di Mi-
lano, presidente dell'Accade-
mia di belle arti di Brera, mem-
bro del consiglio dell'Istituto
per la programmazione scien-
tifica e culturale della Regione
Lombardia, assessore alla cul-
tura di Milano, rappresentan-
te del ministero della Pubblica
istruzione presso l'Unesco per
la tutele dei Beni immateriali,
consigliere comunale a Vene-
zia, consigliere d'amministra-
zione del MAXXI di Roma ein-
fine consigliere d'amministra-
zione del Teatro Parenti di Mi-
lano. Dal 2016 è direttore
dell'Istituto internazionale di
scienza della bellezza di Mila-
no. Nell'ambito della sua va-
sta produzione saggistica, ri-
cordiamo: La fenomenologia
dopo Husserl nella cultura con-
temporanea (Loescher, 1978),
La fondazione utopica dell'ar-
te. Kant, Schiller, Schelling
(Unicopli, 1984), La bellezza
(Bollati Boringhieri, 1990),
L'artista armato. Contro i cri-
mini della modernità (Monda -
dori, 1998), Paradiso Occiden-
te. La nostra decadenza e la se-
duzione della notte(Mondado-
ri, 2016). E anche autore di ro-
manzi di successo, tutti editi
da Mondadori, tra cui: Estasi
(1993), Sensualità (1994), L'in-
cantesimo (1997), Fedeltà
(2001), Amata per caso(2003),
Quando ci batteva forte il cuo-
re(2010), Rose bianche a Fiu-
me(2014).
Professor Zecchi, partiamo
da una domanda fondante:
che cos'è il bello, nel tempo
e oggi?
«Non il bello, ma cosa sia
bellezza. E un principio di co-
noscenza e di comunicazione
del senso della vita. La bellez-
za è progetto, utopia, visione,
non è mai reattiva, dissolutiva,
nichilista. Nel tempo, essa è
sempre stata un riferimento es-
senziale per rappresentare il si-
gnificato dell'esistenza.
Espressione massima della
qualità».
Se dico che il problema del-
la soggettività o oggettività
del bello è un problema pre-
valentemente contempora-
neo, dal momento che esso
non si poneva, perlomeno
in questi termini, nei secoli
passati, dico una cosa esat-
ta? Si avverte oggi l'esigen-
za di un canone?
«La forma soggettiva della
percezione del bello si chiama
gusto. Il gusto è soggettivo,
la bellezza ha una propria og-
gettività che nel tempo si decli-
na attraverso una fenomenolo-
gia degli stili. Può piacere -
è
una questione di gusto -
più lo
stile gotico rispetto al barocco,
ma entrambi gli stili rappre-
sentano il significato della bel-
lezza. E una questione che è
sempre esistita; il Novecento
ha, piuttosto, espulso la bellez-
za dal giudizio estetico: l'ha
rinnegata. Il canone moderno
è l'assenza di canone. Il cano-
ne fa riferimento direttamente
allo stile, solo secondariamen-
te alla bellezza; lo stile di oggi
è il non stile».
Non è forse vero che oggetti-
vità o soggettività del bello
chiamano in causa altri va-
lori, o disvalori, secondo i
punti di vista, quali ad esem-
pio il relativismo e il nichili-
smo? Ed è corretto conside-
rare l'arte e il bello tra i va-
lori fondanti della civiltà oc-
cidentale?
«Il canone moderno ha, ap-
punto, rinunciato alla bellezza
come categoria del giudizio
estetico. E come se il giudizio
morale avesse rinunciato
all'idea di bene. La bellezza,
espressione massima della
qualità, nel momento in cui è
ridotta a nulla, riduce a nulla
la qualità dell'esperienza. In-
fatti, il tramonto dell'idea di
bellezza vede il sorgere del sa-
pere scientifico come modello
di conoscenza dell'Occidente.
Si attua un dislocamento
dall'educazione estetica, edu-
cazione che ha formato l'uo-
mo occidentale, e non solo,
per quattro mila anni, all'edu-
cazione scientifica. L'educazio-
ne estetica si fonda sulla quali-
tà dell'esperienza e della cono-
scenza, l'educazione scientifi-
ca sulla quantità e funzionali-
tà».
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E dunque come è cambiata
l'idea di bellezza nei secoli?
«Cambianogli sfili di rappre-
sentazione della bellezza,non
la bellezza. È come dire che
nel tempo cambiano le forme
di realizzazionedell'idea clibe-
ne -
istanza etica-
non del be-
ne. L'errore è pensare a una
ontologia della bellezza,come
del bene:il cosaè bellezza.In-
vecebisogna riportare la bel-
lezza, come il bene, in unafe-
nomenologia che comprenda
lo sviluppo dell'idea nella sto-
ria».
Che cos'è 11«sublime» e in
che rapporto stacon il «bel-
lo»?
«Ilsublime èuna forma par-
ticolare clibellezza,in cui èdo-
minante un aspetto psicologi-
co, una forte componente
emotiva. Si comprende così
dalle ricerche del cosiddetto
Pseudo Longino e di Kant, in
particolare».
E ora veniamo a un tema
particolarmente controver-
so: quando uno scritto può
definirsi «letteratura» e un
manufatto una «opera d'ar-
te»?
«In genereèil critico a stabi-
lino. Ma il critico, diceva giu-
stamente Flaubert, è come il
soldato chein tempo cli guerra
non hall coraggioclicombatte-
re alfronte e, allora, fa la spia.
I critici è meglio lasciarli stare.
Non c'è definizione, c'è az-
zardo sulla basedellasensibili-
tà e della cultura».
Gli artisti contemporanei
vanno ancora in cerca del
bello o si pongono come ri-
ferimenti altri valori, quali
l'originalità, la verosimi-
glianza, la denuncia e così
via?
«Come già osservato, nella
contemporaneità la bellezza
non è pi1 una categoria del
giudizioestetico.Il canonemo-
derno, espressione molto ge-
nerica per designarela moder-
nità, è assolutamente alieno
all'idea di bellezza.Altre sono
le categorie che si osservano
nell'arte contemporanea, so-
prattutto quella di nuovo, di
choc, quella della
Nei secoli, mai l'arte è
Lei ha dichiarato che «veri-
tà», «bene»e «bello» sono i
tre trascendenti che regola-
no la conoscenzaumana. In
che rapporto stanno tra lo-
ro? Che cosaha ache fare il
«bello» con 11«bene»e con
la «verità»?
statacosì lontana dalla bellez-
za ecosì vicina alla volgarità».
Lei ha dichiarato che «veri-
tà», «bene»e «bello» sono i
tre trascendenti che regola-
no la conoscenzaumana. In
che rapporto stanno tra lo-
ro? Che cosaha ache fare il
«bello» con 11«bene»e con
la «verità»?
«Conoscenzaed esperienza
si costituiscono attraverso la
trascendentalità del vero, del
bene e del bello. La filosofia
classica aveva istituito una
stretta relazione tra la bellez-
za, come attributo ontologico
delvero,eil bene.Oggilascon-
nessioneètotale, spessocerca-
ta. Ma sesi riflette sul modo di
pensare dei bambini, ci si ac-
corgerà chela loro immediata
percezione della bellezza è
connessa alla loro considera-
zione, altrettanto immediata,
di ciò cheè vero».
Veniamo a un altro punto
cruciale del nostro discor-
so. E vero che l'arte si pone
al di là del bene edel male?
Al riguardo Oscar Wilde
scriveva che «in un artista
un intento morale è un im-
perdonabile manierismo
stilistico». Lei che ne pen-
sa?
«È una posizione che nella
forma filosoficamente più
complessa si trova in Nie-
tzsche e, poi, da un punto di
vista letterario, in D'Annun-
zio. E non vorrei dimenticare
né Wagner né Baudelaire. La
moralità è nel fare arte.La ve-
ra arte rappresenta la vera vi-
ta».
E ora una piccola provoca-
zione. A cosa serve l'arte?
Ha unafunzione o utffità so-
ciale?
«L'uomo nasce con l'arte e
vivrà finché ci sarà arte. Lo
spiegano i graffiti preistorici
nellegrotte di Altamira odi La-
scaux».
Ci si educa al gusto, al bel-
lo? Il buon gusto deriva
dall'educazione, come so-
steneva tra gli altri Pierre
Bourdieu, o è un talento in-
nato?
«Certamente. L'educazione
estetica è formazione alla co-
noscenzadellabellezzae alraf-
finamento del gusto.Ci saràta-
lento innato, ma l'educazione
è, comunque, fondamentale,
tuttavia daimpartire ai bambi-
ni, che in questo senso sono
molto ricettivi e danno molte
soddisfazioni. Gli adulti lascia-
moli stare: loro sanno, quello
che giàsanno».
In che rapporto stanno bel-
lezza e lusso? El'esibizione
del lusso in epoche di crisi
economica èda ritenersi im-
morale?
«Illussoèla naturale aspira-
zione auna bellezzararaepre-
ziosa. Nell'oggetto di lusso c'è
un desiderio di assoluto,la vi-
sione di una bellezzache,rag-
giungendo una propria ideale
perfezione,oltrepassaqualsia-
si dominio dell'utile sulla qua-
lità estetica.Anzi,
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P.8
te, il lusso èritenuto qualcosa
di inutile, di superfluo, etutta-
via essoappareessenzialeper
cogliere,talvolta vivere, il sen-
so più alto della bellezza.Il lus-
so ha una preziosità venale,
ma nessunprezzo corrispon-
de al suo valore estetico. Chi
davvero si lascia sedurre dal
lusso non è preda di un biso-
gno di esibizione ma, piutto-
sto, è catturato dal desiderio
di naufragare in una bellezza
cheoltrepassail gustosoggetti-
vo e possiedeuna sua univer-
salità.Il grandecantoredi que-
stolussosenzaprezzoèil poe-
ta CharlesBaudelaire.Ma sen-
za educazioneesteticail lusso
è cosa da cafoni, cioè di chi
credeche sia sufficiente avere
denaro per accedere al lusso.
L'esibizionedel lusso?Etipica
dei cafoni».
Aiuta la bellezza nella vita?
Nella carriera, nella fami-
glia, nei rapporti sociali?
«Cisi vuoleproteggeremora-
listicamentc dalla bellezza,
perchéessaistituisceuna diffe-
renza radicale.Lo spiegavabe-
ne Leopardi. La bellezza crea
differenzedi seduzioneedi po-
tere: c'è chi sa approfittarne,
perché è una carta di credito
prestigiosa.Poi i nodi vengo-
no al pettine, come racconta-
no il mito di Elena ela guerra
di Troia».
E dunque, per usare una
specie di fornuila magica,
sarà la bellezza asalvarci?
«Labellezzasalvadalnichili-
smo, vera malattia spirituale
del nostrotempo, di cui èaffet-
to l'Occidente».
Ritiene che la bellezza del
nostro Paesesia stata detur-
pata negli ultimi decenni?
QualePaese,nell'epoca con-
temporanea, puòesserepre-
so a modello per quanto ri-
guarda lo sviluppo urbani-
stico, architettonico e pae-
saggistico?
«Nel dopoguerra il nostro
Paeseèstato devastatodapia-
nificazioni urbanesconsidera-
te, dalla costruzione di perife-
rie ignobili, spessofirmate da
architetti importanti. Colatedi
cemento sulle nostre coste,in
montagna... La speculazione
edilizia ha umiliato la bellezza
ela dignità umana.In Europa,
le nazioni del Nord sono quel-
le che più hanno rispettato la
natura, la tradizione urbana e
uno sviluppo attento alle esi-
genze dell'abitabilità dell'uo-
mo».
Labellezzaha
unaoggettività
chesideclina
instilidiversi
L'educazione
scientifica
hasostituito
quellaestetica
Da Husserl
all'arte moderna,
dalla formazione
del gusto al legame
con la verità e
ilbene, lo studioso
di estetica parla
di un concetto
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fondamentale lecategorie
della nostra storia dichoc,nuovo,
UNIVERSITÀ
nrovocazioneECULTURA r
StefanoZecchi
(nato a Venezia
nel1945) èfilosofo,
docenteuniversitario,
scrittoreefirma
del nostro«Giornale
Ènotosoprattutto
perisuoi studi
e i suoisaggi,
anchedivulgativi,
sui temi dell'estetica,
dell'artee della bellezza
Permoltianni
ha insegnato
Filosofiateoretica
all'Universitàdi Padova
e poi Estetica
all'UniversitàStatale
di Milano
Haricopertoanche
numerosiincarichi
in ambitoculturale,
peresempio
peril PiccoloTeatro
di Milano,
l'Accademiadi Brera,
il MAXXIdi Roma
e il TeatroParenti
di Milano
Illussononè
volgarità
Èundesiderio
diassoluto
Lasconnessione
fravero,bene
ebellooggiè
spessocercata
L'arteinsegue
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Ecco la quarta puntata della serie di interviste dedicata ai Filosofi d'Italia. Dopo la
prima dedicata a Emanuele Severino, la seconda a Maurizio Ferraris e la terza a Dario
Antiseri, questa volta tocca a Stefano Zecchi. Professore di Estetica aWUniversità degli
studi di Milano, autore di numerosi saggi di filosofia e di attualità e anche di romanzi di
successo, Zecchi è anche una delle finne del nostro Giornale.
(Mondadori)
SENSOLadomanda
crucialedell'estetica oggi,
ne «Labellezza»(Bollati
Boringhieri)
PAMPHLETIl destino
della nostra civiltà in
«ParadisoOccidente»
(Mondadori)
DESIDERIOL'analisi di
una delle aspirazioni
della società ne «Illusso»
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,
1. -
• .- --.
4
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"
Tante facce nella memoria
"
: dall
'
aprile al Franco Parenti
Pier Lombardo , Altre Informazioni
Dall
'
aprile al 13 aprile al Teatro Franco Parenti è in programma Tante facce nella memoria
lo spettacolo a cura di Mia Benedetta e Francesca Comencini , con Mia Benedetta , Bianca Nappi ,
Carlotta Natoli , Lunetta Savino , Simonetta Solder e Chiara Tomarelli.
A partire dalle considerazioni di Alessandro Portelli , esposte nel suo libro L
'
ordine già stato
eseguito , l
'
opera racconte le storie delle donne che hanno perso i loro uomini nell
'
eccidio delle
Fosse Ardeatine.
Mogli , figlie , compagne , sorelle , partigiane , testimoni e figure di resistenza all
'
occupazione di
Roma.
Tutti i diritti riservati
milanotoday.it
URL :http://www.milanotoday.it/
PAESE :Italia
TYPE :Web Grand Public
4 aprile 2017 - 09:24 > Versione online
P.13
"
Tante facce nella memoria
"
: dall
'
aprile al Franco Parenti
Info e biglietti spettacolo I Dall
'
aprile al Teatro Franco Parenti Vai all
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originale: Tante facce nella
memoria
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aprile al Franco Parenti
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Vecchi per niente di Nicola Russo al teatro Vascello
Redazione
da 11 aprile 2017 a 14
aprile 2017 ¡cal Google
outlook Cultura Posted by:
Redazione , aprile 4, 2017
Dall
'
al 14 aprile 2017 a
Roma per la stagione
teatrale 2016-2017 il Teatro
Vascello - Direzione
Artistica Manuela
Kustermann - dal martedì
al venerdì ore 21 ,00
propone:
"
Vecchi per
niente" testo e regia Nicola
Russo , ispirato a La forza
del carattere di James
Hillman con (ordine
alfabetico) : Benedetta
Barzini , Sara Borsarelli ,
Teresa Piergentili , Marco
Quaglia , Agostino Tazzini ,
Guido Tonetti , scene e
costumi Giovanni De
Francesco , luci Cristian
Zucaro , foto e grafica
Liligutt Studio , organizzazione Isabella Saliceti , produzione Teatro Franco
con Monstera.
Parenti in collaborazione
Vecchi per niente nasce dalla lettura de La Forza del Carattere di James Hillman e dalla volontà di
parlare della vecchiaia da un punto di vista insolito: come espressione massima del carattere di
una persona e non come crepuscolo o decadimento del corpo e della mente.
Spesso nei miei lavori ho messo in discussione il concetto di physique du rôle e questo progetto è
un passo avanti nella stessa direzione: fare pulizia dai luoghi comuni legati alla rappresentazione ,
ai sentimenti e ai ruoli che associamo automaticamente alla nostra età e a quella degli altri.
Due vecchi non hanno niente in comune per il fatto di condividere la stessa età , men che meno la
saggezza.
In questo senso i vecchi non esistono , esiste l
'
identità , esiste il carattere.
Per parlare della forza del carattere ho messo insieme le storie di persone anziane sui propri
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P.15
genitori e in particolare sul momento della morte dei propri genitori , riportando così i vecchi alla
condizione di figli.
Se essere figli e morire sono esperienze che accomunano tutti , mettere in scena i vecchi come figli
stato un modo per tentare di colmare quella distanza che di solito poniamo tra noi e loro.
Tra litigi , risate , parolacce , balli e incontri inaspettati Teresa , Benedetta , Agostino e Guido si rivelano
e sorprendono con la loro straordinaria e folle vitalità . Nicola Russo Nicola Russo (1975) , regista e
attore , fonda nel 2010 la compagnia MONSTERA.
Nello stesso anno scrive e dirige Elettra biografia di una persona comune che si aggiudica la vittoria
dell
'
E45 Napoli Fringe Festival.
Nel 2011 scrive e mette in scena Physique du rôle , liberamente ispirato al lavoro di Sophie Calle.
Nel 2013 realizza due i lavori: La Vita Oscena di Aldo Nove , in residenza al teatro Elfo Puccini di
Milano e Leonce e Lena , fiaba sulla necessità di essere e la convenienza di non essere da G.
Büchner messo in scena per il festival Tfaddal del Teatro Franco Parenti di Milano e per Le Vie dei
Festival di Roma.
Nel 2014 con la compagnia MONSTERA realizza Lost in Translation Project mettendo in scena
presso il Selma Susanna Theatre di Amsterdam Elettra , biografia di una persona comune in inglese.
Nel 2015 scrive e mette in scena Vecchi per niente prodotto dal Teatro Franco Parenti di Milano
dove va in scena per due stagioni.
Come attore stato protagonista di molti spettacoli al Teatro dell
'
Elfo di Milano per la regia di
Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani: Puck nel Sogno di una notte di mezza estate e Romeo in
Romeo e Giulietta di William Shakespeare , Tom ne Lo zoo di vetro di Tennessee Williams , Franz in
Come gocce su pietre roventi di Rainer Werner Fassbinder.
Ha lavorato come protagonista con Luca Ronconi in Peccato che fosse puttana di John Ford , con
Marco Bellocchio nel Macbeth di William Shakespeare e con Eimuntas Nekrosius in Anna Karenina
di Lev Tolstoj.
INFORMAZIONI E BOTTEGHINO Abbonamenti: 10 spettacoli a scelta 100 ,00 euro tra prosa ,
danza , musica 5 spettacoli a scelta 60,00 euro tra prosa , danza , musica 3 spettacoli a scelta 30 ,00
euro tra prosa , danza , musica Biglietteria STANDARD: Intero Prosa 20 ,00 Euro Ridotto Prosa over 65
15 ,00 Euro Ridotto Prosa studenti 12 ,00 Euro
Servizio di prenotazione 1,00 Euro
a biglietto TEATRO
VASCELLO via Giacinto Carini , 78- 00152 Roma - Tel.
06 .5881021/ 06 .5898031 www .teatrovascello .it promozione@teatrovascello .it SOSTIENI LA
CULTURA VIENI AL TEATRO VASCELLO #Prosa #Danza #Musica #TeatroDanza #Performance
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IL Teatro Vascello si trova nello splendido quartiere di Monteverde vicino al Gianicolo sopra a
Trastevere a Roma , con i suoi 350 posti , la platea a gradinata e il palcoscenico alla greca permette
un' ottima visibilità da ogni postazione.
Teatro Vascello propone spettacoli di Prosa , Spettacoli per Bambini , Danza , Drammaturgia
Contemporanea , Eventi , FestivaL , Rassegne , Concerti , Laboratori Come raggiungerci con mezzi
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privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi , a circa metri dal Teatro.
Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini , 43 , Roma ; Via Francesco
Saverio Sprovieri , 10, Roma tel 06 58122552 ; Via Maurizio Quadrio , 22 , 00152 Roma , Via R.
Giovagnoli , 20 ,00152 Roma Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si
può prendere da stazione Termini , Colosseo , Piramide , oppure: 44 , 710 , 870 , 871.
Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello X
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P.17
BULL E LA CORRIDA DEL POSTO DI LAVORO 6 E 7 APR . AL
TEATRO S . GIORGIO DI UDINE (SALA PINTER) PER TEATRO
CONTATTO
Fabio Cherstich Fabio Cherstich , udinese d
'
origine e milanese d
'
adozione , classe 1984 , è già da
qualche anno uno dei più affermati registi della nuova generazione.
Ora torna nella nostra città , ospite della Stagione Teatro Contatto 35 del CSS , con la commedia
Bull , scritta dal drammaturgo inglese Mike Bartlett , per la quale firma la regia e lo spazio scenico.
mondo del lavoro peggio di un ring.
E in questi anni di crisi con il dilagare della paura del licenziamento , la competizione fra colleghi
può rendere pronti a tutto.
Le strategie dell
'
ambizione , lo spettro della disoccupazione sono i temi centrali dello spettacolo
Bull , pièce spietata e politicamente scorretta in scena giovedì 6, venerdì 7 e sabato 8 aprile alle ore
21 al Teatro S.
Giorgio di Udine (Sala Harold Pinter) .
L
'
incontro con il regista friulano e la Compagnia è in programma al termine dello spettacolo del 6
aprile.
Bull è un catalogo di modi in cui il male opera.
Tony , Isoble e Thomas sono i tre dipendenti in attesa del capo , Carter , che deciderà chi di loro sarà
licenziato.
Nella lotta per la sopravvivenza nessun colpo sembra essere troppo basso.
Uno di loro finirà piegato come un toro nell
'
arena di questa pièce-macello Scritta dal drammaturgo
inglese nel 2013 , Bull è l
'
opera vincitrice nello stesso anno del National Theatre Awards come
migliore nuovo proposta e nel 2015 del Premio Laurence Oliver 2015.
In Italia con la traduzione di Jacopo Gassman , è stata prodotta dal Teatro Franco Parenti di Milano
e interpretata dagli attori Linda Gennari , Pietro Micci , Andrea Narsi e Alessandro Quattro
E in particolare a Udine è atteso il debutto da regista di Fabio Cherstich , che giovedì 6 aprile alle
ore 9 incontrerà in Aula Magna gli studenti del Liceo Marinelli , la scuola dove si è diplomato.
A ppassionatosi al Teatro grazie Palio studentesco , formato al corso di regia della prestigiosa
Scuola Paolo Grassi di Milano , Cherstich ha già un ricco curriculum prima come assistente di
Giorgio Barberio Corsetti , di Filippo Timi e Andrée Ruth Shammah e ora come regista di teatro e
d
'
opera in Italia e all
'
estero.
Informazioni e prevendite : Udine , Teatro Palannostre , piazzale Paolo Diacono 21 , dal martedì al
sabato , ore 17 .30-19 .30, t.
0432 .506925 , biglietteria@cssudine .it - www .cssudine .it online: vivaticket.
I giorni dello spettacolo la biglietteria Contatto al Teatro S.
Giorgio apre un' ora prima dello spettacolo (ore 20) .
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4 aprile 2017 - 09:13 > Versione online
P.18
Debutta la commedia Bull con la regia dell
'
udinese Fabio
Cherstich
Twitter BULL E LA
CORRIDA DEL POSTO DI
LAVORO IL GIOVANE E
GiA' AFFERMATO
REGISTA UDINESE FABIO
CHERSTICH PORTA IN
SCENA UNA COMMEDIA
SPIETATA SUL MONDO
DEL LAVORO GIOVEDÌ 6,
VENERDÌ 7 E SABATO 8
APRILE ORE 21 AL
TEATRO S.
GIORGIO DI UDINE (SALA
PINTER) PER TEATRO
CONTATTO IL 6 APRILE
AL TERMINE DELLO
SPETTACOLO IL REGISTA
E LA COMPAGNIA
INCONTRANO IL
PUBBLICO GIOVEDI' 6
APRILE INCONTRO CON
GLI STUDENT! DEL
MARINELLI IN AULA
inst4rt Per publArilla
IN Teak
I irPunta I
inSocial
ant
inEditoriale
Debutta la commedia Bull con la regia dell udinese Fabio Cherstich
LA PORTO DT LAVORO
Il GIA' STA PORTA IN SCENA DNA COMMEDIA
SPIETATA RONDO DEL LAI/ ORO
6 7E SANATO APRILE 21 Al . . DI ( SALA PER
TEATRO CONTATTO ZL 6 APRILS AL TERRINE SPETTACOLO REGISTA E IA COMPAGNIA
'
INCONTRO CON . MAR TN
MAREA
ulratEcont Litho
MAGNA Fabio Cherstich , udinese d
'
origine e milanese d
'
adozione , classe 1984 , già da qualche
anno uno dei più affermati registi della nuova generazione.
Ora torna nella nostra città , ospite della Stagione Teatro Contatto 35 del CSS , con la commedia
Bull , scritta dal drammaturgo inglese Mike Bartlett ,per la quale firma la regia e lo spazio scenico.
mondo del lavoro peggio di un ring.
E in questi anni di crisi con il dilagare della paura del licenziamento , la competizione fra colleghi
può rendere pronti a tutto.
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'
ambizione , lo spettro della disoccupazione sono i temi centrali dello spettacolo
Bull , pièce spietata e politicamente scorretta in scena giovedì 6, venerdì 7 e sabato 8 aprile alleore
21 al Teatro S.
Giorgio di Udine (Sala Harold Pinter) .
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4 aprile 2017 - 11:00 > Versione online
P.19
L
'
incontro con il regista friulano e la Compagnia è in programma altermine dello spettacolo del 6
aprile.
Bull è un catalogo di modi in cui il male opera.
Tony , lsoble e Thomas sono i tre dipendenti in attesa del capo , Carter , che deciderà chi di loro sarà
licenziato.
Nella lotta per la sopravvivenza nessun colpo sembra essere troppo basso.
Uno di loro finirà piegato come un toro nell
'
arena di questa pièce-macello Scritta dal drammaturgo
inglese nel 2013 , Bull è l
'
opera vincitrice nello stesso anno del National Theatre Awards come
migliore nuovo proposta e nel 2015 del Premio Laurence Oliver 2015.
In Italia con la traduzione di Jacopo Gassman , è stata prodotta dal Teatro Franco Parenti di Milano e
interpretata dagli attori Linda Gennari , Pietro Micci , Andrea Narsi e Alessandro Quattro.
E in particolare a Udine è atteso il debutto da regista di Fabio Cherstich , che giovedì 6 aprile alle ore
9 incontrerà in Aula Magna gli studenti del Liceo Marinelli , la scuola dove si è diplomato.
Appassionatosi al Teatro grazie Palio studentesco , formato al corso di regia della prestigiosa Scuola
Paolo Grassi di Milano , Cherstich ha già un ricco curriculum prima come assistente di Giorgio
Barberio Corsetti , di Filippo Timi e Andrée Ruth Shammah e ora come regista di teatro e d
'
opera in
Italia e all
'
estero.
Informazioni e prevendite : Udine , Teatro Palamostre , piazzale Paolo Diacono 21 , dal martedì al
sabato , ore 17 .30-19 .30 , t.
0432 .506925 , biglietteria@cssudine .it - www .cssudine .it online: vivaticket.
I giorni dello spettacolo la biglietteria Contatto al Teatro S.
Giorgio apre un' ora prima dello spettacolo (ore 20) .
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4 aprile 2017 - 11:00 > Versione online
P.20
L
'
Europa è necessaria , ma non è detto che sia possibile
Pubblichiamo di seguito la
trascrizione dell
'
intervento
di Massimo Cacciari ,
filosofo , durante il terzo dei
quattro incontri del ciclo
"
La
crisi dell
'
Europa e i Giusti
del nostro tempo
"
,
organizzato da Gariwo in
collaborazione con il Teatro
Franco Parenti di Milano
Viviamo una
contraddizione , che ne
siamo consapevoli o meno.
Come sosteneva Ferruccio
de Bortoli , da un lato se
non emoziona l
'
idea di
Europa , chi ci seguirà in
questo arduo cammino?
"
, e
dall
'
altro bisogna essere
molto pragmatici
"
.
lo non ho mai visto nessun
- Gariwo
MU
L
'
EUROPA È NECESSARIA , MA NON È DETTO CHE SIA POSSIBILE
Di Massimo Cacciari
pragmatico entusiasmare , ma questa non è una critica a Ferruccio , la realtà in cui ci troviamo.
Questo oscillare continuo tra una vaga richiesta di valori e una evidente necessità di ricorrere a
mezzi e strumenti anche molto tecnici per far passare questo periodo di evidentissima citisi - che
non è assolutamente oscurabile - dell
'
Europa , della costruzione politica europea.
Siamo in questa condizione e dobbiamo esserne consapevoli , non possiamo esprimere paradossi
e contraddizioni senza insieme dichiararlo , perché prima dimensione della nostra arte è la diagnosi
spietata.
Non esiste politica di nessun genere se non è realista: anche la Repubblica di Platone perfetto
realismo politico.
Non c' è grande politica - e la costruzione unitaria europea grande politica - che non sia anche
accompagnata da miti.
Non si è mai visto nella storia , e non si vedrà mai.
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4 aprile 2017 - 21:29 > Versione online
P.21
La grande politica ha bisogno realmente , strutturalmente , di grandi narrazioni , che attingono al
passato di un popolo - indipendentemente dal come.
Tutti i grandi popoli si sono narrati , attingendo alle proprie radici , e sulla base di questo si sono
infuturati in qualche modo.
Tutte le grandi decisioni politiche hanno quindi avuto i loro miti , dove mito significa letteralmente
racconto , narrazione.
Lo Stato di Israele ha un grandissimo mito , senza il quale non ci sarebbe mai stato lo Stato di
Israele.
L
'
Europa denuncia fin dalle origini questa debolezza enorme.
Senza fare retoriche sulla pace - come potevano degli Stati usciti massacrati dalla Seconda guerra
mondiale riprendere la guerra tra di loro? - è chiaro che la Francia , la Germania , l
'
Italia non
potevano continuare a farsi la guerra.
Per che cosa , con quali obiettivi? La guerra si fa per l
'
egemonia.
La grande idea , attorno a cui si dividevano i grandi uomini politici europei , è quindi un' altra: era
chiaro che vivevamo in un'
epoca di crisi dello Stato nazionale.
Erano usciti due titani dalla Seconda guerra mondiale , e il destino che si prefigurava era un destino
imperiale.
I piccoli Stati o si aggregavano - e se volevano un' autonomia rispetto ai due titani avrebbero dovuto
costruire prima un' area economica , poiché il realismo voleva questo , ma comunque in una
prospettiva di unità politica
- altrimenti sarebbero stati schiacciati tra l
'
incudine dei grandi imperi (e
ancora non c' era la Cina) e il martello della rinascita dei nazionalismi , perché questo è che
comporta la disgregazione degli imperi.
E questo sta comportando , in piccolo , da noi , dove la crisi dell
'
unità politica di questo possibile
spazio imperiale provoca reazioni populistiche e nazionalistiche.
Questa grande idea politica tuttavia non si poteva narrare in termini soltanto economici , in un mix tra
il mito del benessere e della sua continua crescita , necessario ma fondato su una promessa - che
non poteva essere mantenuta , poiché basata su uno squilibrio nella distribuzione delle ricchezze a
livello mondiale assolutamente a favore dei Paesi occidentali e dell
'
Europa , e soprattutto su di un
monopolio sul mercato delle materie prime - più che su un vero patto tra élite politiche e cittadini , e i
valori.
Ma i valori sono tali quando valgono , non c' è nessun valore astratto.
Questo economico ha funzionato , ma quando è venuto meno ecco che ha cominciato a disgregarsi
tutto.
Quale poteva quindi essere l
'
altro mito fondativo? II problema era che quei grandi statisti avevano in
mente un' idea della costruzione europea sul modello dello Stato nazionale.
La politica , il mito politico era la costruzione di uno Stato Europa.
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4 aprile 2017 - 21:29 > Versione online
P.22
Questo era l
'
elemento vecchio del loro ragionamento.
mito economico è un mito necessario e un valore perché ha funzionato , fintantoché poteva
funzionare.
mito politico , riattingendo a una linfa potente nella storia e nella cultura europea - che veniva
ignorata , perché si pensava a un modello statalista , centralista , burocratico nel senso buono del
termine - era l
'
unione della nazioni.
Un'
Europa quindi che nascesse squinternando l
'
assetto statuale che aveva prodotto due guerre
mondiali.
Un'
Europa che ritornasse all
'
idea della nazione - che non ha niente a che fare con il mito stato di
Cassirer , che ha portato alle guerre mondiali -, alle lingue , alle culture , alle religioni europee.
Da si doveva partire , non dall
'
estrapolazione del modello statuale centralizzato.
Quello è stato l
'
errore di fondo , ma è sbagliato dire che è stato un errore , perché è stato il prodotto di
quello che chi ha fatto
'
Europa aveva nella testa.
Non potevano esserci prodotti diversi.
Ora non serve andare a fare i pellegrinaggi a Ventotene , perché l
'
Europa si è costruita all
'
opposto di
quello che c' era in quel Manifesto.
Da occorreva partire , verso una vera confederazione europea.
Questo era il simbolo , a cui si doveva accompagnare quello che è sotto certi aspetti nel Dna
dell
'
Europa.
Come fa l
'
Europa a immaginarsi come uno spazio fisico determinato? Chi sa dire dove finisce
l
'
Europa? Europa era una signora che stava nella Fenicia , che è stata rapita da Zeus.
Europa non è un nome indoeuropeo , non ha niente a che fare con il greco o il latino.
Non siamo forse stati i trasgressori di tutto noi europei? Quale confine abbiamo rispettato? Nelle
bandiere di Carlo V non c' era scritto Sempre oltre? Come facciamo adesso noi europei a dire dove
alziamo i nostri muri? un cambio di Dna spaventoso.
Stiamo vivendo una situazione in cui l
'
Europa sta smentendo i suoi caratteri , i suoi demoni
fondamentali.
soggetto che ha trasgredito tutto , che ha attraversato il confine , che non si sa dire dove termina , si
dice chiuso.
È impossibile , o meglio , il segno della sua fine.
Da qui occorre ripartire.
Abbiamo la forza di dire che l
'
Europa è questa cosa qui , e che adesso questo nostro oltrepassare
non potrà essere un oltrepassare che conquista altri , ma all
'
interno di questo spazio comune è
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4 aprile 2017 - 21:29 > Versione online
P.23
interscambio , accoglienza , riconoscimento , Anerkennung? È solo questo il valore che valere.
Il valore economico resta , cercheremo di mantenere il nostro benessere.
Possiamo ancora fare questa promessa - vent' anni fa erano tutti europei perché erano certi di quella
narrazione che diceva
"
con l
'
Europa staremo meglio e continueremo a stare meglio
"
.
Questo è un discorso di verità , pragmatico.
E poi sbaracchiamo questi ministeri , questo centralismo statuale , muoviamoci nel senso della vera
confederazione , a partire dal significato di nazioni , di città , dalle diverse identità - che sono identità
europee , e cioè accoglienti , trasgressive.
Partiamo da , e vediamo se può ancora funzionare questo discorso.
L
'
Europa dovrebbe anche sempre considerare con giustizia la propria storia.
L
'
Europa è la terra della grande tecnica , della scienza che ha cambiato il mondo , di quel grande
prodotto dello spirito europeo che è lo Stato moderno , di diritto.
Certo l
'
Europa ha fatto tutto questo , ma l
'
Europa è stata anche fascismo e nazismo.
E a maggior ragione di come sono europei quelli che adesso sono antieuropei , quelli erano
quintessenzialmente europei , cioè rappresentavano quell
'
istanza demoniaca che è presente nel
genio europeo , per cui l
'
Europa deve essere uno e non un luogo dove molti custodiscono il proprio
nome , la propria lingua , le proprie tradizioni e si confrontano tra di loro.
Questa idea egemonica è europea , e l
'
Europa molte volte l
'
ha trasferita altrove , nei suoi rapporti con
le altre civiltà , con gli altri Paesi.
L
'
Europa deve denunciare questo atteggiamento e guarirne profondamente , ma non dimostra di
essere guarita laddove la sua idea dell
'
unità politica europea è un' idea statalistica.
L
'
Europa è questo , questa volontà di egemonia che tutto interra , tutto ingloba , tutto omologa , fino al
male assoluto.
L
'
Europa è stata anche questo , che non è un' aberrazione , quanto piuttosto qualcosa che è giunto a
punti estremi , a punti ultimi , si è manifestato nella storia europea come apocalisse di un male che è
nella nostra storia , e che dobbiamo guarire alla radice non soltanto denunciandone l
'
epifenomeno
estremo , senza mai vedere che de nobis fabula narratur.
La costruzione del valore non avviene soltanto inventandosi concetti a tavolino , ma avviene
ricordando criticamente la propria storia , la genesi del proprio presente.
I valori sono qualcosa che vale perché sono effettuali nella vita di ciascuno.
Se questa situazione che attraversiamo potesse servire a discutere di tutto questo con forza critica ,
credo che si potrà riavviare un processo europeo , perché non abbiamo alternative.
Non potremo mai competere come singoli Stati per affrontare i problemi che abbiamo di fronte.
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P.24
L
'
Europa attuale non ha nulla a che fare con quella della belle époque , che aveva il 50%% del
prodotto interno lordo mondiale , il 28%% della popolazione , in cui 5 potenze erano realisticamente in
grado di competere per l
'
egemonia mondiale.
Adesso non vi sono alternative al dare vita a un' unità politica.
L
'
Europa è quindi necessaria , ma non è detto che sia possibile.
Spetta non alla mia generazione , che ha fallito , ma ai più giovani che la ritengono necessaria , il
compito di rendere l
'
Europa anche possibile.
Analisi di Massimo Cacciari , filosofo
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4 aprile 2017 - 21:29 > Versione online
P.25
Scuola di teatro: « L
'
apparenza inganna»
PISTOIA.
Ultimo appuntamento con «A scuola di Teatro» per oltre 800 studenti delle scuole medie superiori
al Teatro Manzoni di Pistoia , per Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017 , oggi e domani (ore
10.15) con «L
'
apparenza inganna» di Thomas Bernhard , lo spettacolo coprodotto dall
'
Atp e dalla
Compagnia L ombardi-Tiezzi.
Già realizzato con successo una quindicina di anni fa da Federico Tiezzi (Premio Ubu 2000 per la
miglior regia) , tra i massimi registi italiani (vincitore dello stesso premio 2016 per il recente
Calderón di Pasolini) , lo spettacolo ritorna dunque al Manzoni dopo le tappe in importanti teatri
italiani , tra cui l
'
India a Roma e il Franco Parenti a Milano.
Protagonisti due grandi attori , Sandro Lombardi (che firma anche la drammaturgia) e Massimo
Verdastro , dei quali il pubblico potrà ammirare l
'
altissimo magistero interpretativo e lo straordinario
affiatamento.
Le scene sono di Gregorio Zuna , i costumi di Giovanna Buzzi
La messinscena di Federico Tiezzi «ha fatto leva dei dettagli: armadi a specchio , mobilia d
'
epoca ,
collezioni di scarpe , tutt' uno con le estreme nitidezze interpretative.
Grande elogio del non detto , della pietà coltivata in solitudine.
Memorabili i protagonisti , affaccendati con forbicette e pillole , tra Mozart e music hall austriaco» ha
scritto il critico Di Giammarco , su questa opera.
«Siamo nella settimana tra Natale e Capodanno.
In un appartamento di Vienna , disseminato di vecchie fotografie ,
tra scomodi mobili demodé ricolmi di abiti e scarpe , un anziano signore in pigiama striscia sul
pavimento alla ricerca della sua limetta per le unghie.
Così Thomas Bernhard , drammaturgo austriaco fra i maggiori della cultura mitteleuropea del secolo
scorso , inizia L
'
apparenza inganna ( 1983) .
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5 aprile 2017 - 00:34 > Versione online
P.26
ANDREE RUTH SHAMMAH
P.27
Genova , stasera alla Corte debutta "
Casa di bambola" con
Filippo Timi
llana Pesce
Debutta stasera , alle 20 .30 ,
alla Corte di Genova
dramma di Henrik Ibsen
Casa di bambola , per la
regia di Andrée Ruth
Shammah , con Filippo Timi ,
Marina Rocco , Marco De
Bella , Angelica Gavinelli ,
Elena Orsini e con la
partecipazione di Mariella
Valentini e Andrea
Soffiantini.
Repliche fino al 9 aprile.
Scritto da Henrik Ibsen
(1828-1906) durante il suo
soggiorno ad Amalfi e
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Genova , stasera alla Corte Casa dl bambola" con Filippo Tlml
rappresentato la prima volta
Genova, stasera alla Corte debutta Casa di
a Copenaghen il 21
dicembre 1879 , Casa di bambola"
con Filippo Timi
bambola è un dramma
famigliare che è stato quasi
sempre interpretato come
una feroce e liberatoria critica dei tradizionali ruoli tra uomo e donna
non solo ottocentesco.
nell
'
ambito del matrimonio ,
Lo stesso Ibsen scrisse nei suoi primi appunti per la commedia: «Ci sono due tipi di leggi morali ,
due tipi di coscienze: una , in un uomo e un' altra , completamente differente , in una donna.
L
'
una non può comprendere l
'
altra ; ma nelle questioni pratiche della vita , la donna è giudicata dalle
leggi degli uomini , come se non fosse una donna , ma un uomo» .
Da qui , la tradizionale lettura essenzialmente femminista di un testo che si conclude con un
liberatorio sbattere di porte e l
'
interpretazione quale eroina del futuro di un personaggio per scrivere
il quale Ibsen sembra si sia ispirato a una scrittrice sua amica , Laura Kieler , protagonista di un
celebre scandalo dell
'
epoca , molto simile alla vicenda narrata dal drammaturgo norvegese.
Ma ora la regista Andrée Ruth Shammah e il protagonista Filippo Timi invitano lo spettatore a
rovesciare questo tradizionale punto di vista , muovendo dalla domanda: «E se Nora non stesse
dicendo la verità quando afferma di essere sempre stata trattata come una bambola? ».
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4 aprile 2017 - 10:13 > Versione online
P.28
Partendo da questo dubbio e lasciandosi trasportare dalla complessità della trama , la regista e
l
'
interprete di tutti i ruoli maschili giungono alla conclusione che lungi dall
'
essere lei la vittima , è Nora
che regge i fili della vita coniugale e che manipola il marito Torvald , obbligandolo , appunto , a
interpretare ruoli diversi.
risultato è che l
'
intreccio cos] si complica e si trasforma in una specie di thriller , sortendo uno
spettacolo intrigante come un giallo , fatto di sentimenti e passioni , truffe e calcoli interessati , inganni ,
utopie e rese dei conti , di cui ci si serve soprattutto come pretesto per coinvolgere lo spettatore in un
viaggio nei rapporti tra i diversi e sofisticati ruoli maschili e femminili che popolano il testo ibseniano.
Come annotò nel 1900 James Joyce a proposito di Casa di bambola: «L
'
opera drammatica di Ibsen
non polarizza l
'
attenzione sull
'
azione o sugli avvenimenti.
Persino i personaggi , per quanto perfetti , non sono l
'
essenza delle sue opere.
Quello che per lui conta è il nudo dramma.
È questo che attrae innanzitutto la nostra attenzione.
Come base di tutte le sue opere , Ibsen ha scelto la vita di personaggi comuni nella loro verità senza
compromessi» .
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4 aprile 2017 - 10:13 > Versione online
P.29
Debutta la commedia Bull con la regia dell
'
udinese Fabio
Cherstich
Twitter BULL E LA
CORRIDA DEL POSTO DI
LAVORO IL GIOVANE E
GiA' AFFERMATO
REGISTA UDINESE FABIO
CHERSTICH PORTA IN
SCENA UNA COMMEDIA
SPIETATA SUL MONDO
DEL LAVORO GIOVEDÌ 6,
VENERDÌ 7 E SABATO 8
APRILE ORE 21 AL
TEATRO S.
GIORGIO DI UDINE (SALA
PINTER) PER TEATRO
CONTATTO IL 6 APRILE
AL TERMINE DELLO
SPETTACOLO IL REGISTA
E LA COMPAGNIA
INCONTRANO IL
PUBBLICO GIOVEDI' 6
APRILE INCONTRO CON
GLI STUDENT! DEL
MARINELLI IN AULA
inst4rt Per publArilla
IN Teak
I irPunta I
inSocial
ant
inEditoriale
Debutta la commedia Bull con la regia dell udinese Fabio Cherstich
LA PORTO DT LAVORO
Il GIA' STA PORTA IN SCENA DNA COMMEDIA
SPIETATA RONDO DEL LAI/ ORO
6 7E SANATO APRILE 21 Al . . DI ( SALA PER
TEATRO CONTATTO ZL 6 APRILS AL TERRINE SPETTACOLO REGISTA E IA COMPAGNIA
'
INCONTRO CON . MAR TN
MAREA
ulratEcont Litho
MAGNA Fabio Cherstich , udinese d
'
origine e milanese d
'
adozione , classe 1984 , già da qualche
anno uno dei più affermati registi della nuova generazione.
Ora torna nella nostra città , ospite della Stagione Teatro Contatto 35 del CSS , con la commedia
Bull , scritta dal drammaturgo inglese Mike Bartlett ,per la quale firma la regia e lo spazio scenico.
mondo del lavoro peggio di un ring.
E in questi anni di crisi con il dilagare della paura del licenziamento , la competizione fra colleghi
può rendere pronti a tutto.
Le strategie dell
'
ambizione , lo spettro della disoccupazione sono i temi centrali dello spettacolo
Bull , pièce spietata e politicamente scorretta in scena giovedì 6, venerdì 7 e sabato 8 aprile alleore
21 al Teatro S.
Giorgio di Udine (Sala Harold Pinter) .
Tutti i diritti riservati
instart.info
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4 aprile 2017 - 11:00 > Versione online
P.30
L
'
incontro con il regista friulano e la Compagnia è in programma altermine dello spettacolo del 6
aprile.
Bull è un catalogo di modi in cui il male opera.
Tony , lsoble e Thomas sono i tre dipendenti in attesa del capo , Carter , che deciderà chi di loro sarà
licenziato.
Nella lotta per la sopravvivenza nessun colpo sembra essere troppo basso.
Uno di loro finirà piegato come un toro nell
'
arena di questa pièce-macello Scritta dal drammaturgo
inglese nel 2013 , Bull è l
'
opera vincitrice nello stesso anno del National Theatre Awards come
migliore nuovo proposta e nel 2015 del Premio Laurence Oliver 2015.
In Italia con la traduzione di Jacopo Gassman , è stata prodotta dal Teatro Franco Parenti di Milano e
interpretata dagli attori Linda Gennari , Pietro Micci , Andrea Narsi e Alessandro Quattro.
E in particolare a Udine è atteso il debutto da regista di Fabio Cherstich , che giovedì 6 aprile alle ore
9 incontrerà in Aula Magna gli studenti del Liceo Marinelli , la scuola dove si è diplomato.
Appassionatosi al Teatro grazie Palio studentesco , formato al corso di regia della prestigiosa Scuola
Paolo Grassi di Milano , Cherstich ha già un ricco curriculum prima come assistente di Giorgio
Barberio Corsetti , di Filippo Timi e Andrée Ruth Shammah e ora come regista di teatro e d
'
opera in
Italia e all
'
estero.
Informazioni e prevendite : Udine , Teatro Palamostre , piazzale Paolo Diacono 21 , dal martedì al
sabato , ore 17 .30-19 .30 , t.
0432 .506925 , biglietteria@cssudine .it - www .cssudine .it online: vivaticket.
I giorni dello spettacolo la biglietteria Contatto al Teatro S.
Giorgio apre un' ora prima dello spettacolo (ore 20) .
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4 aprile 2017 - 11:00 > Versione online
P.31
Filippo Timi da Stasera alla Corte con
"
Una casa di bambola"
Filippo Timi da Stasera alla Corte con Una casa di bambola"
GENOVA.
4 APR.
Stasera , martedì 4 aprile alle ore 20 ,30 il celebre attore di cinema e teatro molto apprezzato dal
pubblico , Filippo Timi , sarà sul palco del Teatro alla Corte per la messa in scena di
"
Una casa di
bambola" di Henrik Ibsen.
Timi interpreta tutti i ruoli maschili , e reciterà con Marina Rocco , Mariella Valentini , Andrea
Soffiantini , Marco De Bella , Angelica Gavinelli , Elena Orsini , Paola Senatore.
Rovesciando il tradizionale punto di vista sul dramma ibseniano , la regista Andrée Ruth Shammah
invita lo spettatore a chiedersi: «E se Nora non stesse dicendo la verità quando afferma di essere
sempre stata trattata come una bambola? » Partendo da questo dubbio , la regista e Filippo Timi ,
giungono alla conclusione che lungi dall
'
essere vittima , Nora è colei che regge i fili della vita
coniugale e che manipola il marito Torvald , obbligandolo , appunto , a interpretare ruoli diversi.
risultato è che l
'
intreccio si complica e si trasforma in una specie di thriller fatto di sentimenti e
passioni , truffe e calcoli interessati , inganni e rese dei conti.
Del resto dagli appunti di Ibsen sulla sua commedia scritta nel 1879 si legge: «Ci sono due tipi di
leggi morali , due tipi di coscienze: una , in un uomo e un' altra , completamente differente , in una
donna.
L
'
una non può comprendere l
'
altra ; ma nelle questioni pratiche della vita , la donna è giudicata dalle
leggi degli uomini , come se fosse un uomo» .
Lo spettacolo , prodotto dal Teatro Franco Parenti e dal Teatro della Toscana , è diretto da Andrée
Ruth Shammah che ne ha curato anche la versione italiana e l
'
adattamento.
Lo spazio scenico è di Gian Maurizio Fercioni , i costumi sono di Fabio Zambernardi in
collaborazione con Lawrence Steele , le musiche sono di Michele Tadini , le luci di Gigi Saccomandi.
"
UNA CASA DI BAMBOLA" è in scena al Teatro della Corte fino a domenica 9 aprile.
FRANCESCA CAMPONERO Per ulteriori informazioni: www .teatrostabilegenova .it
Tutti i diritti riservati
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4 aprile 2017 - 00:16 > Versione online
P.32
Una Casa di bambola con Filippo Timi Da martedì 4 aprile a
domenica 9 aprile
Di Andrée Ruth Shammah
Prodotto da Teatro Franco Parenti , Teatro Della Toscana
Scritto da Henrik Ibsen (1828-1906) durante il suo soggiorno ad Amalfi e rappresentato la prima
volta a Copenaghen il 21 dicembre 1879 , Casa di bambola è un dramma famigliare che è stato
quasi sempre interpretato come una feroce e liberatoria critica dei tradizionali ruoli tra uomo e
donna nell
'
ambito del matrimonio , non solo ottocentesco.
Lo stesso Ibsen scrisse nei suoi primi appunti per la commedia: «Ci sono due tipi di leggi morali ,
due tipi di coscienze: una , in un uomo e un' altra , completamente differente , in una donna.
L
'
una non pug comprendere l
'
altra ; ma nelle questioni pratiche della vita , la donna giudicata dalle
leggi degli uomini , come se non fosse una donna , ma un uomo» .
Da qui , la tradizionale lettura essenzialmente femminista di un testo che si conclude con un
liberatorio sbattere di porte e l
'
interpretazione quale eroina del futuro di un personaggio per scrivere
il quale Ibsen sembra si sia ispirato a una scrittrice sua amica , Laura Kieler , protagonista di un
celebre scandalo dell
'
epoca , molto simile alla vicenda narrata dal drammaturgo norvegese.
Ma ora la regista Andrée Ruth Shammah e il protagonista Filippo Timi invitano lo spettatore a
rovesciare questo tradizionale punto di vista , muovendo dalla domanda: «E se Nora non stesse
dicendo la verità guando afferma di essere sempre stata trattata come una bambola? ».
Partendo da questo dubbio e lasciandosi trasportare dalla complessità della trama , la regista e
l
'
interprete di tutti i ruoli maschili giungono alla conclusione che lungi dall
'
essere lei la vittima ,
Nora che regge i fili della vita coniugale e che manipola il marito Torvald , obbligandolo , appunto , a
interpretare ruoli diversi.
risultato è che l
'
intreccio così si complica e si trasforma in una specie di thriller , sortendo uno
spettacolo intrigante come un giallo , fatto di sentimenti e passioni , truffe e calcoli interessati ,
inganni , utopie e rese dei conti , di cui ci si serve soprattutto come pretesto per coinvolgere lo
spettatore in un viaggio nei rapporti tra i diversi e sofisticati ruoli maschili e femminili che popolano
il testo ibseniano.
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4 aprile 2017 - 00:08 > Versione online
P.33
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GENOVA
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2005
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Domenica,
ore
11,
presso
il
Foyer
del
Teatro:
LA
MUSICA
DA
CAMERA
DI
PAGANINI.
Concerto
Aperitivo.
Int.:
Eliano
Calamaro
violino,
Debora
Tedeschi
viola,
Alberto
Pisani
violoncello,
Silvia
Groppo
chitarra.
Musiche
di
Niccolò
Paganini.
Euro
7
(under
26
Euro
5).
Biglietteria
aperta
dalle
10,30
alle
11,15.
Domenica,
ore
15,30:
CONCERTO
DI
PASQUA.
Direttore:
Andrea
Battistoni.
Soprano
Yolanda
Auyanet,
mezzosoprano
Annunziata
Ve-
stri,
tenore
Antonello
Palombi,
basso
Riccardo
Zanellato.
Orchestra
e
Coro
del
Teatro
Carlo
Felice.
In
programma:
Messa
da
Requiem
di
Giuseppe
Verdi.
Ingresso
Euro
25
(under
26
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10).
Biglietteria:
dalle
11
alle
18
dal
martedì
al
venerdì
e
un'ora
prima
dello
spettacolo;
sabato
ore
11-16.
Nelle
domeniche
con
spettacolo
pomeridiano
da
due
ore
prima
e
fino
a
15
minuti
dopo
l'inizio
dello
spettacolo.
Nelle
domeniche
con
spettacolo
serale
dalle
18
a
15
minuti
dopo
l'inizio.
Lunedì
chiusa
AUDITORIUM
EUGENIO
MONTALE
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Eugenio
Montale
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Giovedì,
ore
9,30
e
ore
11:
IL
PICCOLO
PRINCIPE.
Di
Bustric.
Adattamento
dal
racconto
di
A.
de
Saint-Exupéry.
Con
Bustric
(Sergio
Bini).
Duo
pianistico
Paola
Biondi-Debora
Brunialti.
Musiche:
C.
Debussy,
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Publication date: 05.04.2017 Diffusione:
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Domenica, ore 11, presso il Foyer del Teatro: LA MUSICA DA CA-
MERA DI PAGANINI. Concerto Aperitivo. mt.:Eliano Calamaro vio-
lino, Debora Tedeschi viola, Alberto Pisani violoncello, Silvia Groppo
chitarra. Musiche di Niccolò Paganini. Euro 7 (under 26 Euro 5). Bi-
glietteria aperta dalle 10,30 alle 11,15.
Domenica, ore 15,30: CONCERTO DI PASQUA. Direttore: Andrea
Battistoni. Soprano Yolanda Auyanet, mezzosoprano Annunziata Ve-
stri, tenore Antonello Palombi, basso Riccardo Zanellato. Orchestra e
Coro del Teatro Carlo Felice. In programma: Messa da Requiem di Giu-
seppe Verdi. Ingresso Euro 25 (under 26 Euro 10).
Biglietteria: dalle 11alle 18 dal martedì al venerdì e un'ora prima dello spet-
tacolo; sabato ore 11-16.Nelle domeniche con spettacolo pomeridiano da
due ore prima e fino a 15 minuti dopo l'inizio dello spettacolo. Nelle dome-
niche con spettacolo serale dalle 18 a 15 minuti dopo l'inizio. Lunedì chiusa
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Biglietteria: dal martedi al sabato daliell alle 21,domenica dalle 11alIelS
Nei giorni in cui non c'è spettacolo: dalle 11alle 18. Domenica chiusa.
Tutti i diritti riservati
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SUPERFICIE :61 %
PERIODICITÀ :Quotidiano

AUTORE :Nb
5 aprile 2017
P.34
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11,
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Foyer
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Paganini.
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10,30
alle
11,15.
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ore
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CONCERTO
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PASQUA.
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Battistoni.
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Yolanda
Auyanet,
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Annunziata
Ve-
stri,
tenore
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Palombi,
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15
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9,30
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11:
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Il Secolo XIX Levante (ITA) - it Print
Tipo media: Stampa locale Tiratura:
Publication date: 05.04.2017 Diffusione:
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Battistoni. Soprano Yolanda Auyanet, mezzosoprano Annunziata Ve-
stri, tenore Antonello Palombi, basso Riccardo Zanellato. Orchestra e
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tacolo; sabato ore 11-16.Nelle domeniche con spettacolo pomeridiano da
due ore prima e fino a 15 mnuti dopo Inizio dello spettacolo. Nelle dome-
rìiche con seUacolo serale dalle 18 5 minut dopo l'inizio. Lunedì chiusa
AUDITORIUM EUGENIO MONTALE
Passo Eugenio Montale 4 -
Tel. 010.538.110
Giovedì, ore 9,30 e ore 11: IL PICCOLO PRINCIPE. Di Bustric. Adat-
tamento dal racconto di A. de Saint-Exupéry. Con Bustric (Sergio
Bini). Duo pianistico Paola Biondi -Debora Brunialti. Musiche: C. De-
bussy, G. Bizet, M. Ravel, A. Canonici. Euro 11-6. Repliche fino a sabato.
Venerdì, ore 16: DON CARLO. 'Smisurato capolavoro
Conferenza illustrativa a cura di Lorenzo Costa Ingresso libero. In col-
laborazione con Ass.ne Amici Carlo Felice/Conservatorio N. Paganini.
TEATRO STABILE - CORTE - IVO CHIESA
Corte Lambruschini, viale E. F. d'Aosta -
999 posti
Tel. 010.534.23.00 -
www.teatrostabilegenova.it
Oggi, ore 20,30: UNA CASA Dl BAMBOLA. Di Henrik Ibsen. Regia di
Andrée Ruth Shammah. Con Filippo Timi. Euro 25 -17 -12.
Biglietteria: lunedì chiusa. Da martedì sabato orelO-21. Solo il giovedì ore
10-20. Domenica ore 15-18.
TEATRO STABILE - DUSE
Via N. Bacigalupo -
Tel. 010.5342.300
Oggi, ore 20,30: L'ISOLA DEGLI SCHIAVI. Di Pierre de Marivaux.
Regia di Irina Brook. Con Duilio Paciello, Martin Chishimba, Elena Gi-
gliotti, Marina Grimaldo, Andrea Di Casa Produzione Teatro Stabile di
Genova -
Théatre National de Nice. Ingressi €25 -17.
Biglietteria: lunedì chiusa. Da martedì sabato ore 19-21. Giovedì ore 18-20.
Domenica ore 15-18.
POLITEAMA GENOVESE
Via N. Bacigalupo 2 -
Tel. 010 83.114.56
www. politea magenovese.it
Oggi, ore 21: ROMEO Y JULIETA TANGO. Una produzione Naturalis
Labor. Coreografie e regia di Luciano Padovani. Musiche dal vivo:
Tango Spleen Cuarteto. Con Ludovica e Matteo Antonietti, Marcelo
Ballonzo, Tobias Bert. Prezzi da Euro 19 a Euro 28 (+ prevendita).
Giovedì, ore 21: LA SCUOLA. Di Domenico Starnone. Regia di Da-
niele Luchetti. Con Silvio Orlando e Vittoria Belvedere. Ingressi da
Euro 19 a Euro 28 (± prevendita). Replica venerdì e sabato, ore 21.
Biglietteria: lun., mar., mer. esab. 11-13e 6-18; domenica ore 5-18 solo nei
giorni di spettacolo; ore 20-21 relle sere di spettacolo.
TEATRO EMILIANI - NERVI
Via Provana di Leyni 15 -
Tel. 010.2477.045
Sabato, ore 21: VIVA LA ROSA E ALTRE STORIE. Viaggio musicale
nella produzione del chitarrista e compositore genovese Vittorio Cen-
tanaro. Con Stefano Cavallo, Maria Giulia Mensa, Giovanni Parodi, An-
Print
536.790
376.000
Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
PAGINE :42
SUPERFICIE :37 %
PERIODICITÀ :Quotidiano

5 aprile 2017 - Edizione Levante
P.36
tonio Fantinuoli. Ingressi Euro 12 -
10. Bambini euro 6.
TEATRO SOCIALE - CAMOGLI
Piazza Giacomo Matteotti, 5 -
Camogli -
Tel. 0185.1770.529
Giovedì, ore 20,30: CONCERTO. mt.: Costanza Principe, pianoforte.
In programma musiche di L. v. Beethoven, R.Schumann, J. Brahms, M.
Ravel. A cura di Giovine Orchestra Genovese. Ingressi Euro 20 -15.
Sabato, ore 16: IO NON T.E.M.O. PERCHE' SO. Convegno e reading
con la partecipazione delle attrici Alice Arcuri e Mariella Speranza.
Conduce Emanuela Pericu. Info: 0185.1770.529.
Biglietteria: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 11alle 12,30, sabato dalle
15,30 alle 17,30. Da un'ora e mezza prima di ogni spettacolo.
TEATRO DI CICAGNA - VAL FONTANABUONA
Via Giovanni Gualberto, i -
Monleone di Cicagna
Tel. 0185.1908.295 -
www. teatrodicicagna.it
Domenica, ore 16: UNN-A GIORNA DO BELISCIMO. Due atti in lin-
gua Genovese di Lucio Dambra. Regia di Lucio Dambra. Euro 10 -8.
Biglietteria: mercoledì dalle 16.30 alle 18.30. Nei giorni di spettacolo dalle
ore 19 (feriali), dalle ore 14.30 (festivi)
Tutti i diritti riservati
PAESE :Italia
PAGINE :42
SUPERFICIE :37 %
PERIODICITÀ :Quotidiano

5 aprile 2017 - Edizione Levante
P.37
BAGNI MISTERIOSI
P.38
Sei Conversazioni d
'
Arte Incontri dedicati ai capolavori di
Milano Da mercoledì 29 marzo a mercoledì 2 agosto
ciclo di incontri aperti al pubblico Sei Conversazioni d
'
Arte è dedicato ai capolavori di Milano (a
cura di Marco Carminati ).
L
'
iniziativa , promossa dal Comune di Milano I Cultura , realizzata in collaborazione con ArtsFor , è
nata nel 2015 in occasione dell
'
Esposizione Universale all
'
interno del palinsesto di ExpoinCittà , ed
è ormai diventata un appuntamento fisso per i milanesi.
Due le novità principali di quest'
anno : l
'
arte contemporanea entra a pieno titolo nel progetto , già
dal primo appuntamento ; la terza edizione non si svolge più a Palazzo Marino ma a Palazzo Reale ,
nella sala conferenze situata al terzo piano di piazza Duomo 14.
Ecco tutti gli incontri in programma , con inizio alle ore 21 .00 e a ingresso libero.
Mercoledì 29 marzo : I Sette Palazzi Celesti , Anselm Kiefer (Pirelli HangarBicocca) , con Gabi
Scardi Mercoledì 12 aprile : Ritratto di Musico , Leonardo da Vinci (Pinacoteca Ambrosiana) , con
Stefano Zuffi Mercoledì 17 maggio : La camera delle meraviglie di Manfredo Settala (Mudec) , con
Alessandro Morandotti Mercoledì 14 giugno : Ebe , Antonio Canova (Garn) , con Fernando
Mazzocca Mercoledì 5 luglio : Bagni Misteriosi , Giorgio De Chirico (Triennale) , con Ada Masoero
Mercoledì 2 agosto : Pala Montefeltro , Piero della Francesca (Pinacoteca di Brera) , con Marco
Carminati
Iscrizioni :
Info:
Tutti i diritti riservati
Mentelocale.it
URL :http://www.mentelocale.it/
PAESE :Italia
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  • 2. Table of content TEATRO FRANCO PARENTI Le fosse Ardeatine viste dalle donne Vivimilano (IT) - 05/04/2017 Zecchi: «La bellezza salverà questo mondo nichilista» Il Giornale - 05/04/2017 "Tante facce nella memoria": dall'11 aprile al Franco Parenti milanotoday.it - 04/04/2017 “Tante facce nella memoria”: dall’11 aprile al Franco Parenti milano-24h.com - 04/04/2017 Vecchi per niente di Nicola Russo al teatro Vascello Wordpress.com (IT) - 03/04/2017 BULL E LA CORRIDA DEL POSTO DI LAVORO 6 E 7 APR. AL TEATRO S. GIORGIO DI UDINE (SALA PINTER) PER TEATRO CONTATTO ildiscorso.it - 04/04/2017 Debutta la commedia Bull con la regia dell'udinese Fabio Cherstich instart.info - 04/04/2017 L’Europa è necessaria, ma non è detto che sia possibile it.gariwo.net - 04/04/2017 Scuola di teatro: «L’apparenza inganna» Iltirreno.it - 05/04/2017 ANDREE RUTH SHAMMAH Genova, stasera alla Corte debutta “Casa di bambola” con Filippo Timi periodicodaily.com - 04/04/2017 Debutta la commedia Bull con la regia dell'udinese Fabio Cherstich instart.info - 04/04/2017 Filippo Timi da Stasera alla Corte con “Una casa di bambola” Ligurianotizie.it - 04/04/2017 Una Casa di bambola con Filippo Timi Da martedì 4 aprile a domenica 9 aprile Mentelocale.it - 04/04/2017 TEATRI Il Secolo XIX - 05/04/2017 TEATRI Il Secolo XIX Levante - Levante - 05/04/2017 BAGNI MISTERIOSI 4 5 6 13 14 15 18 19 21 26 27 28 30 32 33 34 36 38 P.2
  • 3. Sei Conversazioni d'Arte Incontri dedicati ai capolavori di Milano Da mercoledì 29 marzo a mercoledì 2 agosto Mentelocale.it - 04/04/2017 39 P.3
  • 5. Roma, 24 marzo '44. Le truppe di occupazione tedesche, come rappresaglia per l'attentato partigiano in via Rasella, in cui erano rimasti uccisi 33 loro soldati, uccidono, alle Fosse Ardeatine, 335 civili e militari italiani, tutti uomini. A partire dal libro di Alessandro Portelli «L'ordine è già stato eseguito» e grazie alla collaborazione con l'Archivio sonoro «Franco Coggiola» del Circolo Gianni Bosio e con la Casa della Memoria e della Storia, Mia Benedetta (anche fra le interpreti) e Francesca Comencini (anche regista) hanno costruito «Tante facce nella memoria», racconto a sei voci che restituisce la testimonianza di donne che attraversarono l'eccidio. c.c. STANTE FACCE NELLA MEMORIA. DALL'll AL 13 APRILE. MARI ORE 20.30. MERO. ORE 19.45. GIOV. ORE 21. TEATRO PARENTI. V. PIER LOMBARDO 14 & 02.59.99.52.06. EUR 40-18 Vivimilano (ITA) - it Print Tipo media: Supplemento Tiratura: 144.742 Publication date: 05.04.2017 Diffusione: Pagina: 70 Spread: 143.000 Readership: 1.045.790 Vivimilano (ITA) - it Tipo media: Publication date: Pagina: Supplemento 05.04.2017 70 Tiratura: Diffusione: Spread: Readership: Le FosseArdeatine viste dalle donne Roma, 24 marzo 44. Le truppe di occupazione tedesche, come rappresaglia per l'attentato partigiano in via Rasella, in cui erano rimasti uccisi 33 loro soldati, uccidono, alle Fosse Ardeatine, 335 civili e militari italiani, tutti uomini. A partire dal libro di Alessandro Portelli «L'ordine è già stato eseguito» e grazie alla collaborazione con l'Archivio sonoro «Franco Coggiola» del Circolo Gianni Bosio e con la Casa della Memoria e della Storia, Mia Benedetta (anche fra le interpreti) e Francesca Comencini (anche regista) hanno costruito «Tante facce nella memoria)), racconto a sei voci che restituisce la testimonianza di donne che attraversarono l'eccidio. c.c. O TANTE FACCE NELLA MEMORIA. DALL'li AL 13 APRILE. M4RT. ORE 20.30. MERC. ORE 19.45. GIOV. ORE 21. TEATRO PARENTI. ti. PIER LOMBARDO 14 02.59.99.52.06. € 4 0-18 144.742 143.000 1.045.790 Print Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :70 SUPERFICIE :9 % PERIODICITÀ :Settimanale AUTORE :N.D. 5 aprile 2017 P.5
  • 6. Il Giornale (ITA) - it Print Tipo media: Quotidiano Nazionale Tiratura: 252.480 Publication date: 05.04.2017 Diffusione: Pagina: 2, 31-32 Spread: 96.937 Readership: 531.000 Il Giornale (ITA) - it Tipo media: Publication date: Pagina: Quotidiano Nazionale 05.04.2017 2, 31-32 FILOSOFID'ITALIA Zecchi: «Labellezza salverà questo mondo nichiista» di GianiucaBarbera i canone moderno ha rinunciato « alla bellezza.E comese il giudizio morale avesserinunciato all'idea di be- ne. La bellezza, espressione massima della qualità, nel momento in cui è ri- dotta a nulla, riduce a nulla la qualità dell'esperienza», Per I filosofi d'italia parlaStefanoZecchi, ordinario di Este- tica all'Università di Milano. Tiratura: Diffusione: Spread: Readership: 252.480 96.937 531.000 Domaniil pamphlet suimodididirepolitici L'INTERVISTA Stefano Zecchi «Èla bellezza che può salvare il nostro mondo dal nichilismo»GianlucaBarbera Print Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :2, 31-32 SUPERFICIE :264 % PERIODICITÀ :Quotidiano DIFFUSIONE :(328000) AUTORE :Gianluca Barbera 5 aprile 2017 - N°80 P.6
  • 7. S crittore, giornalista, professore di Estetica, volto televisivo e tanto altro, Stefano Zecchi riunisce in sé una miriade di talenti, non ultimo quella di sa- per maneggiare come pochi l'arte della comunicazione e della divulgazione, in partico- lare sui temi dell'arte e della bellezza. Nato a Venezia nel 1945, ha frequentato la facoltà di Lette- re e Filosofia dell'Università di Milano, laureandosi in filoso- fia con Enzo Paci, nientemeno che con una tesi sulla fenome- nologia di Edmund Husserl. Ai problemi della fenomenolo- gia ha dedicato i suoi primi an- ni di studi e ricerche in ambito accademico. Dal 1979 profes- sore ordinario di Filosofia teo- retica presso l'Università di Pa- dova, a partire dal 1984 e fino al 2013 ha ricoperto il ruolo di professore ordinario di Esteti- ca presso l'Università di Mila- no. Ha insegnato in svariate università straniere, tra cui l'Università Tagore di Calcut- ta, in India. Oltre all'insegna- mento, ha ricoperto incarichi in ambito culturale, con fun- zioni direttive e amministrati- ve: consigliere d'amministra- zione del Piccolo Teatro di Mi- lano, presidente dell'Accade- mia di belle arti di Brera, mem- bro del consiglio dell'Istituto per la programmazione scien- tifica e culturale della Regione Lombardia, assessore alla cul- tura di Milano, rappresentan- te del ministero della Pubblica istruzione presso l'Unesco per la tutele dei Beni immateriali, consigliere comunale a Vene- zia, consigliere d'amministra- zione del MAXXI di Roma ein- fine consigliere d'amministra- zione del Teatro Parenti di Mi- lano. Dal 2016 è direttore dell'Istituto internazionale di scienza della bellezza di Mila- no. Nell'ambito della sua va- sta produzione saggistica, ri- cordiamo: La fenomenologia dopo Husserl nella cultura con- temporanea (Loescher, 1978), La fondazione utopica dell'ar- te. Kant, Schiller, Schelling (Unicopli, 1984), La bellezza (Bollati Boringhieri, 1990), L'artista armato. Contro i cri- mini della modernità (Monda - dori, 1998), Paradiso Occiden- te. La nostra decadenza e la se- duzione della notte(Mondado- ri, 2016). E anche autore di ro- manzi di successo, tutti editi da Mondadori, tra cui: Estasi (1993), Sensualità (1994), L'in- cantesimo (1997), Fedeltà (2001), Amata per caso(2003), Quando ci batteva forte il cuo- re(2010), Rose bianche a Fiu- me(2014). Professor Zecchi, partiamo da una domanda fondante: che cos'è il bello, nel tempo e oggi? «Non il bello, ma cosa sia bellezza. E un principio di co- noscenza e di comunicazione del senso della vita. La bellez- za è progetto, utopia, visione, non è mai reattiva, dissolutiva, nichilista. Nel tempo, essa è sempre stata un riferimento es- senziale per rappresentare il si- gnificato dell'esistenza. Espressione massima della qualità». Se dico che il problema del- la soggettività o oggettività del bello è un problema pre- valentemente contempora- neo, dal momento che esso non si poneva, perlomeno in questi termini, nei secoli passati, dico una cosa esat- ta? Si avverte oggi l'esigen- za di un canone? «La forma soggettiva della percezione del bello si chiama gusto. Il gusto è soggettivo, la bellezza ha una propria og- gettività che nel tempo si decli- na attraverso una fenomenolo- gia degli stili. Può piacere - è una questione di gusto - più lo stile gotico rispetto al barocco, ma entrambi gli stili rappre- sentano il significato della bel- lezza. E una questione che è sempre esistita; il Novecento ha, piuttosto, espulso la bellez- za dal giudizio estetico: l'ha rinnegata. Il canone moderno è l'assenza di canone. Il cano- ne fa riferimento direttamente allo stile, solo secondariamen- te alla bellezza; lo stile di oggi è il non stile». Non è forse vero che oggetti- vità o soggettività del bello chiamano in causa altri va- lori, o disvalori, secondo i punti di vista, quali ad esem- pio il relativismo e il nichili- smo? Ed è corretto conside- rare l'arte e il bello tra i va- lori fondanti della civiltà oc- cidentale? «Il canone moderno ha, ap- punto, rinunciato alla bellezza come categoria del giudizio estetico. E come se il giudizio morale avesse rinunciato all'idea di bene. La bellezza, espressione massima della qualità, nel momento in cui è ridotta a nulla, riduce a nulla la qualità dell'esperienza. In- fatti, il tramonto dell'idea di bellezza vede il sorgere del sa- pere scientifico come modello di conoscenza dell'Occidente. Si attua un dislocamento dall'educazione estetica, edu- cazione che ha formato l'uo- mo occidentale, e non solo, per quattro mila anni, all'edu- cazione scientifica. L'educazio- ne estetica si fonda sulla quali- tà dell'esperienza e della cono- scenza, l'educazione scientifi- ca sulla quantità e funzionali- tà». Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :2, 31-32 SUPERFICIE :264 % PERIODICITÀ :Quotidiano DIFFUSIONE :(328000) AUTORE :Gianluca Barbera 5 aprile 2017 - N°80 P.7
  • 8. E dunque come è cambiata l'idea di bellezza nei secoli? «Cambianogli sfili di rappre- sentazione della bellezza,non la bellezza. È come dire che nel tempo cambiano le forme di realizzazionedell'idea clibe- ne - istanza etica- non del be- ne. L'errore è pensare a una ontologia della bellezza,come del bene:il cosaè bellezza.In- vecebisogna riportare la bel- lezza, come il bene, in unafe- nomenologia che comprenda lo sviluppo dell'idea nella sto- ria». Che cos'è 11«sublime» e in che rapporto stacon il «bel- lo»? «Ilsublime èuna forma par- ticolare clibellezza,in cui èdo- minante un aspetto psicologi- co, una forte componente emotiva. Si comprende così dalle ricerche del cosiddetto Pseudo Longino e di Kant, in particolare». E ora veniamo a un tema particolarmente controver- so: quando uno scritto può definirsi «letteratura» e un manufatto una «opera d'ar- te»? «In genereèil critico a stabi- lino. Ma il critico, diceva giu- stamente Flaubert, è come il soldato chein tempo cli guerra non hall coraggioclicombatte- re alfronte e, allora, fa la spia. I critici è meglio lasciarli stare. Non c'è definizione, c'è az- zardo sulla basedellasensibili- tà e della cultura». Gli artisti contemporanei vanno ancora in cerca del bello o si pongono come ri- ferimenti altri valori, quali l'originalità, la verosimi- glianza, la denuncia e così via? «Come già osservato, nella contemporaneità la bellezza non è pi1 una categoria del giudizioestetico.Il canonemo- derno, espressione molto ge- nerica per designarela moder- nità, è assolutamente alieno all'idea di bellezza.Altre sono le categorie che si osservano nell'arte contemporanea, so- prattutto quella di nuovo, di choc, quella della Nei secoli, mai l'arte è Lei ha dichiarato che «veri- tà», «bene»e «bello» sono i tre trascendenti che regola- no la conoscenzaumana. In che rapporto stanno tra lo- ro? Che cosaha ache fare il «bello» con 11«bene»e con la «verità»? statacosì lontana dalla bellez- za ecosì vicina alla volgarità». Lei ha dichiarato che «veri- tà», «bene»e «bello» sono i tre trascendenti che regola- no la conoscenzaumana. In che rapporto stanno tra lo- ro? Che cosaha ache fare il «bello» con 11«bene»e con la «verità»? «Conoscenzaed esperienza si costituiscono attraverso la trascendentalità del vero, del bene e del bello. La filosofia classica aveva istituito una stretta relazione tra la bellez- za, come attributo ontologico delvero,eil bene.Oggilascon- nessioneètotale, spessocerca- ta. Ma sesi riflette sul modo di pensare dei bambini, ci si ac- corgerà chela loro immediata percezione della bellezza è connessa alla loro considera- zione, altrettanto immediata, di ciò cheè vero». Veniamo a un altro punto cruciale del nostro discor- so. E vero che l'arte si pone al di là del bene edel male? Al riguardo Oscar Wilde scriveva che «in un artista un intento morale è un im- perdonabile manierismo stilistico». Lei che ne pen- sa? «È una posizione che nella forma filosoficamente più complessa si trova in Nie- tzsche e, poi, da un punto di vista letterario, in D'Annun- zio. E non vorrei dimenticare né Wagner né Baudelaire. La moralità è nel fare arte.La ve- ra arte rappresenta la vera vi- ta». E ora una piccola provoca- zione. A cosa serve l'arte? Ha unafunzione o utffità so- ciale? «L'uomo nasce con l'arte e vivrà finché ci sarà arte. Lo spiegano i graffiti preistorici nellegrotte di Altamira odi La- scaux». Ci si educa al gusto, al bel- lo? Il buon gusto deriva dall'educazione, come so- steneva tra gli altri Pierre Bourdieu, o è un talento in- nato? «Certamente. L'educazione estetica è formazione alla co- noscenzadellabellezzae alraf- finamento del gusto.Ci saràta- lento innato, ma l'educazione è, comunque, fondamentale, tuttavia daimpartire ai bambi- ni, che in questo senso sono molto ricettivi e danno molte soddisfazioni. Gli adulti lascia- moli stare: loro sanno, quello che giàsanno». In che rapporto stanno bel- lezza e lusso? El'esibizione del lusso in epoche di crisi economica èda ritenersi im- morale? «Illussoèla naturale aspira- zione auna bellezzararaepre- ziosa. Nell'oggetto di lusso c'è un desiderio di assoluto,la vi- sione di una bellezzache,rag- giungendo una propria ideale perfezione,oltrepassaqualsia- si dominio dell'utile sulla qua- lità estetica.Anzi, Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :2, 31-32 SUPERFICIE :264 % PERIODICITÀ :Quotidiano DIFFUSIONE :(328000) AUTORE :Gianluca Barbera 5 aprile 2017 - N°80 P.8
  • 9. te, il lusso èritenuto qualcosa di inutile, di superfluo, etutta- via essoappareessenzialeper cogliere,talvolta vivere, il sen- so più alto della bellezza.Il lus- so ha una preziosità venale, ma nessunprezzo corrispon- de al suo valore estetico. Chi davvero si lascia sedurre dal lusso non è preda di un biso- gno di esibizione ma, piutto- sto, è catturato dal desiderio di naufragare in una bellezza cheoltrepassail gustosoggetti- vo e possiedeuna sua univer- salità.Il grandecantoredi que- stolussosenzaprezzoèil poe- ta CharlesBaudelaire.Ma sen- za educazioneesteticail lusso è cosa da cafoni, cioè di chi credeche sia sufficiente avere denaro per accedere al lusso. L'esibizionedel lusso?Etipica dei cafoni». Aiuta la bellezza nella vita? Nella carriera, nella fami- glia, nei rapporti sociali? «Cisi vuoleproteggeremora- listicamentc dalla bellezza, perchéessaistituisceuna diffe- renza radicale.Lo spiegavabe- ne Leopardi. La bellezza crea differenzedi seduzioneedi po- tere: c'è chi sa approfittarne, perché è una carta di credito prestigiosa.Poi i nodi vengo- no al pettine, come racconta- no il mito di Elena ela guerra di Troia». E dunque, per usare una specie di fornuila magica, sarà la bellezza asalvarci? «Labellezzasalvadalnichili- smo, vera malattia spirituale del nostrotempo, di cui èaffet- to l'Occidente». Ritiene che la bellezza del nostro Paesesia stata detur- pata negli ultimi decenni? QualePaese,nell'epoca con- temporanea, puòesserepre- so a modello per quanto ri- guarda lo sviluppo urbani- stico, architettonico e pae- saggistico? «Nel dopoguerra il nostro Paeseèstato devastatodapia- nificazioni urbanesconsidera- te, dalla costruzione di perife- rie ignobili, spessofirmate da architetti importanti. Colatedi cemento sulle nostre coste,in montagna... La speculazione edilizia ha umiliato la bellezza ela dignità umana.In Europa, le nazioni del Nord sono quel- le che più hanno rispettato la natura, la tradizione urbana e uno sviluppo attento alle esi- genze dell'abitabilità dell'uo- mo». Labellezzaha unaoggettività chesideclina instilidiversi L'educazione scientifica hasostituito quellaestetica Da Husserl all'arte moderna, dalla formazione del gusto al legame con la verità e ilbene, lo studioso di estetica parla di un concetto Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :2, 31-32 SUPERFICIE :264 % PERIODICITÀ :Quotidiano DIFFUSIONE :(328000) AUTORE :Gianluca Barbera 5 aprile 2017 - N°80 P.9
  • 10. fondamentale lecategorie della nostra storia dichoc,nuovo, UNIVERSITÀ nrovocazioneECULTURA r StefanoZecchi (nato a Venezia nel1945) èfilosofo, docenteuniversitario, scrittoreefirma del nostro«Giornale Ènotosoprattutto perisuoi studi e i suoisaggi, anchedivulgativi, sui temi dell'estetica, dell'artee della bellezza Permoltianni ha insegnato Filosofiateoretica all'Universitàdi Padova e poi Estetica all'UniversitàStatale di Milano Haricopertoanche numerosiincarichi in ambitoculturale, peresempio peril PiccoloTeatro di Milano, l'Accademiadi Brera, il MAXXIdi Roma e il TeatroParenti di Milano Illussononè volgarità Èundesiderio diassoluto Lasconnessione fravero,bene ebellooggiè spessocercata L'arteinsegue Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :2, 31-32 SUPERFICIE :264 % PERIODICITÀ :Quotidiano DIFFUSIONE :(328000) AUTORE :Gianluca Barbera 5 aprile 2017 - N°80 P.10
  • 11. Ecco la quarta puntata della serie di interviste dedicata ai Filosofi d'Italia. Dopo la prima dedicata a Emanuele Severino, la seconda a Maurizio Ferraris e la terza a Dario Antiseri, questa volta tocca a Stefano Zecchi. Professore di Estetica aWUniversità degli studi di Milano, autore di numerosi saggi di filosofia e di attualità e anche di romanzi di successo, Zecchi è anche una delle finne del nostro Giornale. (Mondadori) SENSOLadomanda crucialedell'estetica oggi, ne «Labellezza»(Bollati Boringhieri) PAMPHLETIl destino della nostra civiltà in «ParadisoOccidente» (Mondadori) DESIDERIOL'analisi di una delle aspirazioni della società ne «Illusso» Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :2, 31-32 SUPERFICIE :264 % PERIODICITÀ :Quotidiano DIFFUSIONE :(328000) AUTORE :Gianluca Barbera 5 aprile 2017 - N°80 P.11
  • 12. ____ - - - - - ii . - , 1. - • .- --. 4 Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :2, 31-32 SUPERFICIE :264 % PERIODICITÀ :Quotidiano DIFFUSIONE :(328000) AUTORE :Gianluca Barbera 5 aprile 2017 - N°80 P.12
  • 13. " Tante facce nella memoria " : dall ' aprile al Franco Parenti Pier Lombardo , Altre Informazioni Dall ' aprile al 13 aprile al Teatro Franco Parenti è in programma Tante facce nella memoria lo spettacolo a cura di Mia Benedetta e Francesca Comencini , con Mia Benedetta , Bianca Nappi , Carlotta Natoli , Lunetta Savino , Simonetta Solder e Chiara Tomarelli. A partire dalle considerazioni di Alessandro Portelli , esposte nel suo libro L ' ordine già stato eseguito , l ' opera racconte le storie delle donne che hanno perso i loro uomini nell ' eccidio delle Fosse Ardeatine. Mogli , figlie , compagne , sorelle , partigiane , testimoni e figure di resistenza all ' occupazione di Roma. Tutti i diritti riservati milanotoday.it URL :http://www.milanotoday.it/ PAESE :Italia TYPE :Web Grand Public 4 aprile 2017 - 09:24 > Versione online P.13
  • 14. " Tante facce nella memoria " : dall ' aprile al Franco Parenti Info e biglietti spettacolo I Dall ' aprile al Teatro Franco Parenti Vai all ' originale: Tante facce nella memoria " : dall ' aprile al Franco Parenti Tutti i diritti riservati milano-24h.com URL :http://milano-24h.com PAESE :Italia TYPE :Web Grand Public 4 aprile 2017 - 06:12 > Versione online P.14
  • 15. Vecchi per niente di Nicola Russo al teatro Vascello Redazione da 11 aprile 2017 a 14 aprile 2017 ¡cal Google outlook Cultura Posted by: Redazione , aprile 4, 2017 Dall ' al 14 aprile 2017 a Roma per la stagione teatrale 2016-2017 il Teatro Vascello - Direzione Artistica Manuela Kustermann - dal martedì al venerdì ore 21 ,00 propone: " Vecchi per niente" testo e regia Nicola Russo , ispirato a La forza del carattere di James Hillman con (ordine alfabetico) : Benedetta Barzini , Sara Borsarelli , Teresa Piergentili , Marco Quaglia , Agostino Tazzini , Guido Tonetti , scene e costumi Giovanni De Francesco , luci Cristian Zucaro , foto e grafica Liligutt Studio , organizzazione Isabella Saliceti , produzione Teatro Franco con Monstera. Parenti in collaborazione Vecchi per niente nasce dalla lettura de La Forza del Carattere di James Hillman e dalla volontà di parlare della vecchiaia da un punto di vista insolito: come espressione massima del carattere di una persona e non come crepuscolo o decadimento del corpo e della mente. Spesso nei miei lavori ho messo in discussione il concetto di physique du rôle e questo progetto è un passo avanti nella stessa direzione: fare pulizia dai luoghi comuni legati alla rappresentazione , ai sentimenti e ai ruoli che associamo automaticamente alla nostra età e a quella degli altri. Due vecchi non hanno niente in comune per il fatto di condividere la stessa età , men che meno la saggezza. In questo senso i vecchi non esistono , esiste l ' identità , esiste il carattere. Per parlare della forza del carattere ho messo insieme le storie di persone anziane sui propri Tutti i diritti riservati Wordpress.com (IT) URL :http://wordpress.com/ PAESE :Italia TYPE :Web International 3 aprile 2017 - 00:30 > Versione online P.15
  • 16. genitori e in particolare sul momento della morte dei propri genitori , riportando così i vecchi alla condizione di figli. Se essere figli e morire sono esperienze che accomunano tutti , mettere in scena i vecchi come figli stato un modo per tentare di colmare quella distanza che di solito poniamo tra noi e loro. Tra litigi , risate , parolacce , balli e incontri inaspettati Teresa , Benedetta , Agostino e Guido si rivelano e sorprendono con la loro straordinaria e folle vitalità . Nicola Russo Nicola Russo (1975) , regista e attore , fonda nel 2010 la compagnia MONSTERA. Nello stesso anno scrive e dirige Elettra biografia di una persona comune che si aggiudica la vittoria dell ' E45 Napoli Fringe Festival. Nel 2011 scrive e mette in scena Physique du rôle , liberamente ispirato al lavoro di Sophie Calle. Nel 2013 realizza due i lavori: La Vita Oscena di Aldo Nove , in residenza al teatro Elfo Puccini di Milano e Leonce e Lena , fiaba sulla necessità di essere e la convenienza di non essere da G. Büchner messo in scena per il festival Tfaddal del Teatro Franco Parenti di Milano e per Le Vie dei Festival di Roma. Nel 2014 con la compagnia MONSTERA realizza Lost in Translation Project mettendo in scena presso il Selma Susanna Theatre di Amsterdam Elettra , biografia di una persona comune in inglese. Nel 2015 scrive e mette in scena Vecchi per niente prodotto dal Teatro Franco Parenti di Milano dove va in scena per due stagioni. Come attore stato protagonista di molti spettacoli al Teatro dell ' Elfo di Milano per la regia di Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani: Puck nel Sogno di una notte di mezza estate e Romeo in Romeo e Giulietta di William Shakespeare , Tom ne Lo zoo di vetro di Tennessee Williams , Franz in Come gocce su pietre roventi di Rainer Werner Fassbinder. Ha lavorato come protagonista con Luca Ronconi in Peccato che fosse puttana di John Ford , con Marco Bellocchio nel Macbeth di William Shakespeare e con Eimuntas Nekrosius in Anna Karenina di Lev Tolstoj. INFORMAZIONI E BOTTEGHINO Abbonamenti: 10 spettacoli a scelta 100 ,00 euro tra prosa , danza , musica 5 spettacoli a scelta 60,00 euro tra prosa , danza , musica 3 spettacoli a scelta 30 ,00 euro tra prosa , danza , musica Biglietteria STANDARD: Intero Prosa 20 ,00 Euro Ridotto Prosa over 65 15 ,00 Euro Ridotto Prosa studenti 12 ,00 Euro Servizio di prenotazione 1,00 Euro a biglietto TEATRO VASCELLO via Giacinto Carini , 78- 00152 Roma - Tel. 06 .5881021/ 06 .5898031 www .teatrovascello .it promozione@teatrovascello .it SOSTIENI LA CULTURA VIENI AL TEATRO VASCELLO #Prosa #Danza #Musica #TeatroDanza #Performance #Readingletterari #Clownerie #Circo #Concerti #SpettacoliperBambini #FestivaL #Eventi #Laboratori IL Teatro Vascello si trova nello splendido quartiere di Monteverde vicino al Gianicolo sopra a Trastevere a Roma , con i suoi 350 posti , la platea a gradinata e il palcoscenico alla greca permette un' ottima visibilità da ogni postazione. Teatro Vascello propone spettacoli di Prosa , Spettacoli per Bambini , Danza , Drammaturgia Contemporanea , Eventi , FestivaL , Rassegne , Concerti , Laboratori Come raggiungerci con mezzi Tutti i diritti riservati Wordpress.com (IT) URL :http://wordpress.com/ PAESE :Italia TYPE :Web International 3 aprile 2017 - 00:30 > Versione online P.16
  • 17. privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi , a circa metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini , 43 , Roma ; Via Francesco Saverio Sprovieri , 10, Roma tel 06 58122552 ; Via Maurizio Quadrio , 22 , 00152 Roma , Via R. Giovagnoli , 20 ,00152 Roma Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini , Colosseo , Piramide , oppure: 44 , 710 , 870 , 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello X X Tutti i diritti riservati Wordpress.com (IT) URL :http://wordpress.com/ PAESE :Italia TYPE :Web International 3 aprile 2017 - 00:30 > Versione online P.17
  • 18. BULL E LA CORRIDA DEL POSTO DI LAVORO 6 E 7 APR . AL TEATRO S . GIORGIO DI UDINE (SALA PINTER) PER TEATRO CONTATTO Fabio Cherstich Fabio Cherstich , udinese d ' origine e milanese d ' adozione , classe 1984 , è già da qualche anno uno dei più affermati registi della nuova generazione. Ora torna nella nostra città , ospite della Stagione Teatro Contatto 35 del CSS , con la commedia Bull , scritta dal drammaturgo inglese Mike Bartlett , per la quale firma la regia e lo spazio scenico. mondo del lavoro peggio di un ring. E in questi anni di crisi con il dilagare della paura del licenziamento , la competizione fra colleghi può rendere pronti a tutto. Le strategie dell ' ambizione , lo spettro della disoccupazione sono i temi centrali dello spettacolo Bull , pièce spietata e politicamente scorretta in scena giovedì 6, venerdì 7 e sabato 8 aprile alle ore 21 al Teatro S. Giorgio di Udine (Sala Harold Pinter) . L ' incontro con il regista friulano e la Compagnia è in programma al termine dello spettacolo del 6 aprile. Bull è un catalogo di modi in cui il male opera. Tony , Isoble e Thomas sono i tre dipendenti in attesa del capo , Carter , che deciderà chi di loro sarà licenziato. Nella lotta per la sopravvivenza nessun colpo sembra essere troppo basso. Uno di loro finirà piegato come un toro nell ' arena di questa pièce-macello Scritta dal drammaturgo inglese nel 2013 , Bull è l ' opera vincitrice nello stesso anno del National Theatre Awards come migliore nuovo proposta e nel 2015 del Premio Laurence Oliver 2015. In Italia con la traduzione di Jacopo Gassman , è stata prodotta dal Teatro Franco Parenti di Milano e interpretata dagli attori Linda Gennari , Pietro Micci , Andrea Narsi e Alessandro Quattro E in particolare a Udine è atteso il debutto da regista di Fabio Cherstich , che giovedì 6 aprile alle ore 9 incontrerà in Aula Magna gli studenti del Liceo Marinelli , la scuola dove si è diplomato. A ppassionatosi al Teatro grazie Palio studentesco , formato al corso di regia della prestigiosa Scuola Paolo Grassi di Milano , Cherstich ha già un ricco curriculum prima come assistente di Giorgio Barberio Corsetti , di Filippo Timi e Andrée Ruth Shammah e ora come regista di teatro e d ' opera in Italia e all ' estero. Informazioni e prevendite : Udine , Teatro Palannostre , piazzale Paolo Diacono 21 , dal martedì al sabato , ore 17 .30-19 .30, t. 0432 .506925 , biglietteria@cssudine .it - www .cssudine .it online: vivaticket. I giorni dello spettacolo la biglietteria Contatto al Teatro S. Giorgio apre un' ora prima dello spettacolo (ore 20) . Tutti i diritti riservati ildiscorso.it URL :http://ildiscorso.it/ PAESE :Italia TYPE :Web Grand Public 4 aprile 2017 - 09:13 > Versione online P.18
  • 19. Debutta la commedia Bull con la regia dell ' udinese Fabio Cherstich Twitter BULL E LA CORRIDA DEL POSTO DI LAVORO IL GIOVANE E GiA' AFFERMATO REGISTA UDINESE FABIO CHERSTICH PORTA IN SCENA UNA COMMEDIA SPIETATA SUL MONDO DEL LAVORO GIOVEDÌ 6, VENERDÌ 7 E SABATO 8 APRILE ORE 21 AL TEATRO S. GIORGIO DI UDINE (SALA PINTER) PER TEATRO CONTATTO IL 6 APRILE AL TERMINE DELLO SPETTACOLO IL REGISTA E LA COMPAGNIA INCONTRANO IL PUBBLICO GIOVEDI' 6 APRILE INCONTRO CON GLI STUDENT! DEL MARINELLI IN AULA inst4rt Per publArilla IN Teak I irPunta I inSocial ant inEditoriale Debutta la commedia Bull con la regia dell udinese Fabio Cherstich LA PORTO DT LAVORO Il GIA' STA PORTA IN SCENA DNA COMMEDIA SPIETATA RONDO DEL LAI/ ORO 6 7E SANATO APRILE 21 Al . . DI ( SALA PER TEATRO CONTATTO ZL 6 APRILS AL TERRINE SPETTACOLO REGISTA E IA COMPAGNIA ' INCONTRO CON . MAR TN MAREA ulratEcont Litho MAGNA Fabio Cherstich , udinese d ' origine e milanese d ' adozione , classe 1984 , già da qualche anno uno dei più affermati registi della nuova generazione. Ora torna nella nostra città , ospite della Stagione Teatro Contatto 35 del CSS , con la commedia Bull , scritta dal drammaturgo inglese Mike Bartlett ,per la quale firma la regia e lo spazio scenico. mondo del lavoro peggio di un ring. E in questi anni di crisi con il dilagare della paura del licenziamento , la competizione fra colleghi può rendere pronti a tutto. Le strategie dell ' ambizione , lo spettro della disoccupazione sono i temi centrali dello spettacolo Bull , pièce spietata e politicamente scorretta in scena giovedì 6, venerdì 7 e sabato 8 aprile alleore 21 al Teatro S. Giorgio di Udine (Sala Harold Pinter) . Tutti i diritti riservati instart.info URL :http://www.instart.info/ PAESE :Italia TYPE :Web Grand Public 4 aprile 2017 - 11:00 > Versione online P.19
  • 20. L ' incontro con il regista friulano e la Compagnia è in programma altermine dello spettacolo del 6 aprile. Bull è un catalogo di modi in cui il male opera. Tony , lsoble e Thomas sono i tre dipendenti in attesa del capo , Carter , che deciderà chi di loro sarà licenziato. Nella lotta per la sopravvivenza nessun colpo sembra essere troppo basso. Uno di loro finirà piegato come un toro nell ' arena di questa pièce-macello Scritta dal drammaturgo inglese nel 2013 , Bull è l ' opera vincitrice nello stesso anno del National Theatre Awards come migliore nuovo proposta e nel 2015 del Premio Laurence Oliver 2015. In Italia con la traduzione di Jacopo Gassman , è stata prodotta dal Teatro Franco Parenti di Milano e interpretata dagli attori Linda Gennari , Pietro Micci , Andrea Narsi e Alessandro Quattro. E in particolare a Udine è atteso il debutto da regista di Fabio Cherstich , che giovedì 6 aprile alle ore 9 incontrerà in Aula Magna gli studenti del Liceo Marinelli , la scuola dove si è diplomato. Appassionatosi al Teatro grazie Palio studentesco , formato al corso di regia della prestigiosa Scuola Paolo Grassi di Milano , Cherstich ha già un ricco curriculum prima come assistente di Giorgio Barberio Corsetti , di Filippo Timi e Andrée Ruth Shammah e ora come regista di teatro e d ' opera in Italia e all ' estero. Informazioni e prevendite : Udine , Teatro Palamostre , piazzale Paolo Diacono 21 , dal martedì al sabato , ore 17 .30-19 .30 , t. 0432 .506925 , biglietteria@cssudine .it - www .cssudine .it online: vivaticket. I giorni dello spettacolo la biglietteria Contatto al Teatro S. Giorgio apre un' ora prima dello spettacolo (ore 20) . comunicato stampa Tutti i diritti riservati instart.info URL :http://www.instart.info/ PAESE :Italia TYPE :Web Grand Public 4 aprile 2017 - 11:00 > Versione online P.20
  • 21. L ' Europa è necessaria , ma non è detto che sia possibile Pubblichiamo di seguito la trascrizione dell ' intervento di Massimo Cacciari , filosofo , durante il terzo dei quattro incontri del ciclo " La crisi dell ' Europa e i Giusti del nostro tempo " , organizzato da Gariwo in collaborazione con il Teatro Franco Parenti di Milano Viviamo una contraddizione , che ne siamo consapevoli o meno. Come sosteneva Ferruccio de Bortoli , da un lato se non emoziona l ' idea di Europa , chi ci seguirà in questo arduo cammino? " , e dall ' altro bisogna essere molto pragmatici " . lo non ho mai visto nessun - Gariwo MU L ' EUROPA È NECESSARIA , MA NON È DETTO CHE SIA POSSIBILE Di Massimo Cacciari pragmatico entusiasmare , ma questa non è una critica a Ferruccio , la realtà in cui ci troviamo. Questo oscillare continuo tra una vaga richiesta di valori e una evidente necessità di ricorrere a mezzi e strumenti anche molto tecnici per far passare questo periodo di evidentissima citisi - che non è assolutamente oscurabile - dell ' Europa , della costruzione politica europea. Siamo in questa condizione e dobbiamo esserne consapevoli , non possiamo esprimere paradossi e contraddizioni senza insieme dichiararlo , perché prima dimensione della nostra arte è la diagnosi spietata. Non esiste politica di nessun genere se non è realista: anche la Repubblica di Platone perfetto realismo politico. Non c' è grande politica - e la costruzione unitaria europea grande politica - che non sia anche accompagnata da miti. Non si è mai visto nella storia , e non si vedrà mai. Tutti i diritti riservati it.gariwo.net URL :http://it.gariwo.net PAESE :Italia TYPE :Web International 4 aprile 2017 - 21:29 > Versione online P.21
  • 22. La grande politica ha bisogno realmente , strutturalmente , di grandi narrazioni , che attingono al passato di un popolo - indipendentemente dal come. Tutti i grandi popoli si sono narrati , attingendo alle proprie radici , e sulla base di questo si sono infuturati in qualche modo. Tutte le grandi decisioni politiche hanno quindi avuto i loro miti , dove mito significa letteralmente racconto , narrazione. Lo Stato di Israele ha un grandissimo mito , senza il quale non ci sarebbe mai stato lo Stato di Israele. L ' Europa denuncia fin dalle origini questa debolezza enorme. Senza fare retoriche sulla pace - come potevano degli Stati usciti massacrati dalla Seconda guerra mondiale riprendere la guerra tra di loro? - è chiaro che la Francia , la Germania , l ' Italia non potevano continuare a farsi la guerra. Per che cosa , con quali obiettivi? La guerra si fa per l ' egemonia. La grande idea , attorno a cui si dividevano i grandi uomini politici europei , è quindi un' altra: era chiaro che vivevamo in un' epoca di crisi dello Stato nazionale. Erano usciti due titani dalla Seconda guerra mondiale , e il destino che si prefigurava era un destino imperiale. I piccoli Stati o si aggregavano - e se volevano un' autonomia rispetto ai due titani avrebbero dovuto costruire prima un' area economica , poiché il realismo voleva questo , ma comunque in una prospettiva di unità politica - altrimenti sarebbero stati schiacciati tra l ' incudine dei grandi imperi (e ancora non c' era la Cina) e il martello della rinascita dei nazionalismi , perché questo è che comporta la disgregazione degli imperi. E questo sta comportando , in piccolo , da noi , dove la crisi dell ' unità politica di questo possibile spazio imperiale provoca reazioni populistiche e nazionalistiche. Questa grande idea politica tuttavia non si poteva narrare in termini soltanto economici , in un mix tra il mito del benessere e della sua continua crescita , necessario ma fondato su una promessa - che non poteva essere mantenuta , poiché basata su uno squilibrio nella distribuzione delle ricchezze a livello mondiale assolutamente a favore dei Paesi occidentali e dell ' Europa , e soprattutto su di un monopolio sul mercato delle materie prime - più che su un vero patto tra élite politiche e cittadini , e i valori. Ma i valori sono tali quando valgono , non c' è nessun valore astratto. Questo economico ha funzionato , ma quando è venuto meno ecco che ha cominciato a disgregarsi tutto. Quale poteva quindi essere l ' altro mito fondativo? II problema era che quei grandi statisti avevano in mente un' idea della costruzione europea sul modello dello Stato nazionale. La politica , il mito politico era la costruzione di uno Stato Europa. Tutti i diritti riservati it.gariwo.net URL :http://it.gariwo.net PAESE :Italia TYPE :Web International 4 aprile 2017 - 21:29 > Versione online P.22
  • 23. Questo era l ' elemento vecchio del loro ragionamento. mito economico è un mito necessario e un valore perché ha funzionato , fintantoché poteva funzionare. mito politico , riattingendo a una linfa potente nella storia e nella cultura europea - che veniva ignorata , perché si pensava a un modello statalista , centralista , burocratico nel senso buono del termine - era l ' unione della nazioni. Un' Europa quindi che nascesse squinternando l ' assetto statuale che aveva prodotto due guerre mondiali. Un' Europa che ritornasse all ' idea della nazione - che non ha niente a che fare con il mito stato di Cassirer , che ha portato alle guerre mondiali -, alle lingue , alle culture , alle religioni europee. Da si doveva partire , non dall ' estrapolazione del modello statuale centralizzato. Quello è stato l ' errore di fondo , ma è sbagliato dire che è stato un errore , perché è stato il prodotto di quello che chi ha fatto ' Europa aveva nella testa. Non potevano esserci prodotti diversi. Ora non serve andare a fare i pellegrinaggi a Ventotene , perché l ' Europa si è costruita all ' opposto di quello che c' era in quel Manifesto. Da occorreva partire , verso una vera confederazione europea. Questo era il simbolo , a cui si doveva accompagnare quello che è sotto certi aspetti nel Dna dell ' Europa. Come fa l ' Europa a immaginarsi come uno spazio fisico determinato? Chi sa dire dove finisce l ' Europa? Europa era una signora che stava nella Fenicia , che è stata rapita da Zeus. Europa non è un nome indoeuropeo , non ha niente a che fare con il greco o il latino. Non siamo forse stati i trasgressori di tutto noi europei? Quale confine abbiamo rispettato? Nelle bandiere di Carlo V non c' era scritto Sempre oltre? Come facciamo adesso noi europei a dire dove alziamo i nostri muri? un cambio di Dna spaventoso. Stiamo vivendo una situazione in cui l ' Europa sta smentendo i suoi caratteri , i suoi demoni fondamentali. soggetto che ha trasgredito tutto , che ha attraversato il confine , che non si sa dire dove termina , si dice chiuso. È impossibile , o meglio , il segno della sua fine. Da qui occorre ripartire. Abbiamo la forza di dire che l ' Europa è questa cosa qui , e che adesso questo nostro oltrepassare non potrà essere un oltrepassare che conquista altri , ma all ' interno di questo spazio comune è Tutti i diritti riservati it.gariwo.net URL :http://it.gariwo.net PAESE :Italia TYPE :Web International 4 aprile 2017 - 21:29 > Versione online P.23
  • 24. interscambio , accoglienza , riconoscimento , Anerkennung? È solo questo il valore che valere. Il valore economico resta , cercheremo di mantenere il nostro benessere. Possiamo ancora fare questa promessa - vent' anni fa erano tutti europei perché erano certi di quella narrazione che diceva " con l ' Europa staremo meglio e continueremo a stare meglio " . Questo è un discorso di verità , pragmatico. E poi sbaracchiamo questi ministeri , questo centralismo statuale , muoviamoci nel senso della vera confederazione , a partire dal significato di nazioni , di città , dalle diverse identità - che sono identità europee , e cioè accoglienti , trasgressive. Partiamo da , e vediamo se può ancora funzionare questo discorso. L ' Europa dovrebbe anche sempre considerare con giustizia la propria storia. L ' Europa è la terra della grande tecnica , della scienza che ha cambiato il mondo , di quel grande prodotto dello spirito europeo che è lo Stato moderno , di diritto. Certo l ' Europa ha fatto tutto questo , ma l ' Europa è stata anche fascismo e nazismo. E a maggior ragione di come sono europei quelli che adesso sono antieuropei , quelli erano quintessenzialmente europei , cioè rappresentavano quell ' istanza demoniaca che è presente nel genio europeo , per cui l ' Europa deve essere uno e non un luogo dove molti custodiscono il proprio nome , la propria lingua , le proprie tradizioni e si confrontano tra di loro. Questa idea egemonica è europea , e l ' Europa molte volte l ' ha trasferita altrove , nei suoi rapporti con le altre civiltà , con gli altri Paesi. L ' Europa deve denunciare questo atteggiamento e guarirne profondamente , ma non dimostra di essere guarita laddove la sua idea dell ' unità politica europea è un' idea statalistica. L ' Europa è questo , questa volontà di egemonia che tutto interra , tutto ingloba , tutto omologa , fino al male assoluto. L ' Europa è stata anche questo , che non è un' aberrazione , quanto piuttosto qualcosa che è giunto a punti estremi , a punti ultimi , si è manifestato nella storia europea come apocalisse di un male che è nella nostra storia , e che dobbiamo guarire alla radice non soltanto denunciandone l ' epifenomeno estremo , senza mai vedere che de nobis fabula narratur. La costruzione del valore non avviene soltanto inventandosi concetti a tavolino , ma avviene ricordando criticamente la propria storia , la genesi del proprio presente. I valori sono qualcosa che vale perché sono effettuali nella vita di ciascuno. Se questa situazione che attraversiamo potesse servire a discutere di tutto questo con forza critica , credo che si potrà riavviare un processo europeo , perché non abbiamo alternative. Non potremo mai competere come singoli Stati per affrontare i problemi che abbiamo di fronte. Tutti i diritti riservati it.gariwo.net URL :http://it.gariwo.net PAESE :Italia TYPE :Web International 4 aprile 2017 - 21:29 > Versione online P.24
  • 25. L ' Europa attuale non ha nulla a che fare con quella della belle époque , che aveva il 50%% del prodotto interno lordo mondiale , il 28%% della popolazione , in cui 5 potenze erano realisticamente in grado di competere per l ' egemonia mondiale. Adesso non vi sono alternative al dare vita a un' unità politica. L ' Europa è quindi necessaria , ma non è detto che sia possibile. Spetta non alla mia generazione , che ha fallito , ma ai più giovani che la ritengono necessaria , il compito di rendere l ' Europa anche possibile. Analisi di Massimo Cacciari , filosofo Tutti i diritti riservati it.gariwo.net URL :http://it.gariwo.net PAESE :Italia TYPE :Web International 4 aprile 2017 - 21:29 > Versione online P.25
  • 26. Scuola di teatro: « L ' apparenza inganna» PISTOIA. Ultimo appuntamento con «A scuola di Teatro» per oltre 800 studenti delle scuole medie superiori al Teatro Manzoni di Pistoia , per Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017 , oggi e domani (ore 10.15) con «L ' apparenza inganna» di Thomas Bernhard , lo spettacolo coprodotto dall ' Atp e dalla Compagnia L ombardi-Tiezzi. Già realizzato con successo una quindicina di anni fa da Federico Tiezzi (Premio Ubu 2000 per la miglior regia) , tra i massimi registi italiani (vincitore dello stesso premio 2016 per il recente Calderón di Pasolini) , lo spettacolo ritorna dunque al Manzoni dopo le tappe in importanti teatri italiani , tra cui l ' India a Roma e il Franco Parenti a Milano. Protagonisti due grandi attori , Sandro Lombardi (che firma anche la drammaturgia) e Massimo Verdastro , dei quali il pubblico potrà ammirare l ' altissimo magistero interpretativo e lo straordinario affiatamento. Le scene sono di Gregorio Zuna , i costumi di Giovanna Buzzi La messinscena di Federico Tiezzi «ha fatto leva dei dettagli: armadi a specchio , mobilia d ' epoca , collezioni di scarpe , tutt' uno con le estreme nitidezze interpretative. Grande elogio del non detto , della pietà coltivata in solitudine. Memorabili i protagonisti , affaccendati con forbicette e pillole , tra Mozart e music hall austriaco» ha scritto il critico Di Giammarco , su questa opera. «Siamo nella settimana tra Natale e Capodanno. In un appartamento di Vienna , disseminato di vecchie fotografie , tra scomodi mobili demodé ricolmi di abiti e scarpe , un anziano signore in pigiama striscia sul pavimento alla ricerca della sua limetta per le unghie. Così Thomas Bernhard , drammaturgo austriaco fra i maggiori della cultura mitteleuropea del secolo scorso , inizia L ' apparenza inganna ( 1983) . Tutti i diritti riservati Iltirreno.it URL :http://iltirreno.gelocal.it/ PAESE :Italia TYPE :Web International 5 aprile 2017 - 00:34 > Versione online P.26
  • 28. Genova , stasera alla Corte debutta " Casa di bambola" con Filippo Timi llana Pesce Debutta stasera , alle 20 .30 , alla Corte di Genova dramma di Henrik Ibsen Casa di bambola , per la regia di Andrée Ruth Shammah , con Filippo Timi , Marina Rocco , Marco De Bella , Angelica Gavinelli , Elena Orsini e con la partecipazione di Mariella Valentini e Andrea Soffiantini. Repliche fino al 9 aprile. Scritto da Henrik Ibsen (1828-1906) durante il suo soggiorno ad Amalfi e Questo sito utilizza cookie per migliorare servizi ed esperienza del lettori . Se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti non noi CN sum - Sog www . Annodi .004040 HOME ATTUALITÀ IL METED ITALIA SPORT SALUTE VIAGGI CULTURA TELEVISIONE SPETTACOLO MEN MOTORI TECH WOMEN PERIODICO ITALIANO DAILY MOBILE Genova , stasera alla Corte Casa dl bambola" con Filippo Tlml rappresentato la prima volta Genova, stasera alla Corte debutta Casa di a Copenaghen il 21 dicembre 1879 , Casa di bambola" con Filippo Timi bambola è un dramma famigliare che è stato quasi sempre interpretato come una feroce e liberatoria critica dei tradizionali ruoli tra uomo e donna non solo ottocentesco. nell ' ambito del matrimonio , Lo stesso Ibsen scrisse nei suoi primi appunti per la commedia: «Ci sono due tipi di leggi morali , due tipi di coscienze: una , in un uomo e un' altra , completamente differente , in una donna. L ' una non può comprendere l ' altra ; ma nelle questioni pratiche della vita , la donna è giudicata dalle leggi degli uomini , come se non fosse una donna , ma un uomo» . Da qui , la tradizionale lettura essenzialmente femminista di un testo che si conclude con un liberatorio sbattere di porte e l ' interpretazione quale eroina del futuro di un personaggio per scrivere il quale Ibsen sembra si sia ispirato a una scrittrice sua amica , Laura Kieler , protagonista di un celebre scandalo dell ' epoca , molto simile alla vicenda narrata dal drammaturgo norvegese. Ma ora la regista Andrée Ruth Shammah e il protagonista Filippo Timi invitano lo spettatore a rovesciare questo tradizionale punto di vista , muovendo dalla domanda: «E se Nora non stesse dicendo la verità quando afferma di essere sempre stata trattata come una bambola? ». Tutti i diritti riservati periodicodaily.com URL :http://www.periodicodaily.com/ PAESE :Italia TYPE :Web Grand Public 4 aprile 2017 - 10:13 > Versione online P.28
  • 29. Partendo da questo dubbio e lasciandosi trasportare dalla complessità della trama , la regista e l ' interprete di tutti i ruoli maschili giungono alla conclusione che lungi dall ' essere lei la vittima , è Nora che regge i fili della vita coniugale e che manipola il marito Torvald , obbligandolo , appunto , a interpretare ruoli diversi. risultato è che l ' intreccio cos] si complica e si trasforma in una specie di thriller , sortendo uno spettacolo intrigante come un giallo , fatto di sentimenti e passioni , truffe e calcoli interessati , inganni , utopie e rese dei conti , di cui ci si serve soprattutto come pretesto per coinvolgere lo spettatore in un viaggio nei rapporti tra i diversi e sofisticati ruoli maschili e femminili che popolano il testo ibseniano. Come annotò nel 1900 James Joyce a proposito di Casa di bambola: «L ' opera drammatica di Ibsen non polarizza l ' attenzione sull ' azione o sugli avvenimenti. Persino i personaggi , per quanto perfetti , non sono l ' essenza delle sue opere. Quello che per lui conta è il nudo dramma. È questo che attrae innanzitutto la nostra attenzione. Come base di tutte le sue opere , Ibsen ha scelto la vita di personaggi comuni nella loro verità senza compromessi» . Tutti i diritti riservati periodicodaily.com URL :http://www.periodicodaily.com/ PAESE :Italia TYPE :Web Grand Public 4 aprile 2017 - 10:13 > Versione online P.29
  • 30. Debutta la commedia Bull con la regia dell ' udinese Fabio Cherstich Twitter BULL E LA CORRIDA DEL POSTO DI LAVORO IL GIOVANE E GiA' AFFERMATO REGISTA UDINESE FABIO CHERSTICH PORTA IN SCENA UNA COMMEDIA SPIETATA SUL MONDO DEL LAVORO GIOVEDÌ 6, VENERDÌ 7 E SABATO 8 APRILE ORE 21 AL TEATRO S. GIORGIO DI UDINE (SALA PINTER) PER TEATRO CONTATTO IL 6 APRILE AL TERMINE DELLO SPETTACOLO IL REGISTA E LA COMPAGNIA INCONTRANO IL PUBBLICO GIOVEDI' 6 APRILE INCONTRO CON GLI STUDENT! DEL MARINELLI IN AULA inst4rt Per publArilla IN Teak I irPunta I inSocial ant inEditoriale Debutta la commedia Bull con la regia dell udinese Fabio Cherstich LA PORTO DT LAVORO Il GIA' STA PORTA IN SCENA DNA COMMEDIA SPIETATA RONDO DEL LAI/ ORO 6 7E SANATO APRILE 21 Al . . DI ( SALA PER TEATRO CONTATTO ZL 6 APRILS AL TERRINE SPETTACOLO REGISTA E IA COMPAGNIA ' INCONTRO CON . MAR TN MAREA ulratEcont Litho MAGNA Fabio Cherstich , udinese d ' origine e milanese d ' adozione , classe 1984 , già da qualche anno uno dei più affermati registi della nuova generazione. Ora torna nella nostra città , ospite della Stagione Teatro Contatto 35 del CSS , con la commedia Bull , scritta dal drammaturgo inglese Mike Bartlett ,per la quale firma la regia e lo spazio scenico. mondo del lavoro peggio di un ring. E in questi anni di crisi con il dilagare della paura del licenziamento , la competizione fra colleghi può rendere pronti a tutto. Le strategie dell ' ambizione , lo spettro della disoccupazione sono i temi centrali dello spettacolo Bull , pièce spietata e politicamente scorretta in scena giovedì 6, venerdì 7 e sabato 8 aprile alleore 21 al Teatro S. Giorgio di Udine (Sala Harold Pinter) . Tutti i diritti riservati instart.info URL :http://www.instart.info/ PAESE :Italia TYPE :Web Grand Public 4 aprile 2017 - 11:00 > Versione online P.30
  • 31. L ' incontro con il regista friulano e la Compagnia è in programma altermine dello spettacolo del 6 aprile. Bull è un catalogo di modi in cui il male opera. Tony , lsoble e Thomas sono i tre dipendenti in attesa del capo , Carter , che deciderà chi di loro sarà licenziato. Nella lotta per la sopravvivenza nessun colpo sembra essere troppo basso. Uno di loro finirà piegato come un toro nell ' arena di questa pièce-macello Scritta dal drammaturgo inglese nel 2013 , Bull è l ' opera vincitrice nello stesso anno del National Theatre Awards come migliore nuovo proposta e nel 2015 del Premio Laurence Oliver 2015. In Italia con la traduzione di Jacopo Gassman , è stata prodotta dal Teatro Franco Parenti di Milano e interpretata dagli attori Linda Gennari , Pietro Micci , Andrea Narsi e Alessandro Quattro. E in particolare a Udine è atteso il debutto da regista di Fabio Cherstich , che giovedì 6 aprile alle ore 9 incontrerà in Aula Magna gli studenti del Liceo Marinelli , la scuola dove si è diplomato. Appassionatosi al Teatro grazie Palio studentesco , formato al corso di regia della prestigiosa Scuola Paolo Grassi di Milano , Cherstich ha già un ricco curriculum prima come assistente di Giorgio Barberio Corsetti , di Filippo Timi e Andrée Ruth Shammah e ora come regista di teatro e d ' opera in Italia e all ' estero. Informazioni e prevendite : Udine , Teatro Palamostre , piazzale Paolo Diacono 21 , dal martedì al sabato , ore 17 .30-19 .30 , t. 0432 .506925 , biglietteria@cssudine .it - www .cssudine .it online: vivaticket. I giorni dello spettacolo la biglietteria Contatto al Teatro S. Giorgio apre un' ora prima dello spettacolo (ore 20) . comunicato stampa Tutti i diritti riservati instart.info URL :http://www.instart.info/ PAESE :Italia TYPE :Web Grand Public 4 aprile 2017 - 11:00 > Versione online P.31
  • 32. Filippo Timi da Stasera alla Corte con " Una casa di bambola" Filippo Timi da Stasera alla Corte con Una casa di bambola" GENOVA. 4 APR. Stasera , martedì 4 aprile alle ore 20 ,30 il celebre attore di cinema e teatro molto apprezzato dal pubblico , Filippo Timi , sarà sul palco del Teatro alla Corte per la messa in scena di " Una casa di bambola" di Henrik Ibsen. Timi interpreta tutti i ruoli maschili , e reciterà con Marina Rocco , Mariella Valentini , Andrea Soffiantini , Marco De Bella , Angelica Gavinelli , Elena Orsini , Paola Senatore. Rovesciando il tradizionale punto di vista sul dramma ibseniano , la regista Andrée Ruth Shammah invita lo spettatore a chiedersi: «E se Nora non stesse dicendo la verità quando afferma di essere sempre stata trattata come una bambola? » Partendo da questo dubbio , la regista e Filippo Timi , giungono alla conclusione che lungi dall ' essere vittima , Nora è colei che regge i fili della vita coniugale e che manipola il marito Torvald , obbligandolo , appunto , a interpretare ruoli diversi. risultato è che l ' intreccio si complica e si trasforma in una specie di thriller fatto di sentimenti e passioni , truffe e calcoli interessati , inganni e rese dei conti. Del resto dagli appunti di Ibsen sulla sua commedia scritta nel 1879 si legge: «Ci sono due tipi di leggi morali , due tipi di coscienze: una , in un uomo e un' altra , completamente differente , in una donna. L ' una non può comprendere l ' altra ; ma nelle questioni pratiche della vita , la donna è giudicata dalle leggi degli uomini , come se fosse un uomo» . Lo spettacolo , prodotto dal Teatro Franco Parenti e dal Teatro della Toscana , è diretto da Andrée Ruth Shammah che ne ha curato anche la versione italiana e l ' adattamento. Lo spazio scenico è di Gian Maurizio Fercioni , i costumi sono di Fabio Zambernardi in collaborazione con Lawrence Steele , le musiche sono di Michele Tadini , le luci di Gigi Saccomandi. " UNA CASA DI BAMBOLA" è in scena al Teatro della Corte fino a domenica 9 aprile. FRANCESCA CAMPONERO Per ulteriori informazioni: www .teatrostabilegenova .it Tutti i diritti riservati Ligurianotizie.it URL :http://www.Ligurianotizie.it/ PAESE :Italia TYPE :Web Grand Public 4 aprile 2017 - 00:16 > Versione online P.32
  • 33. Una Casa di bambola con Filippo Timi Da martedì 4 aprile a domenica 9 aprile Di Andrée Ruth Shammah Prodotto da Teatro Franco Parenti , Teatro Della Toscana Scritto da Henrik Ibsen (1828-1906) durante il suo soggiorno ad Amalfi e rappresentato la prima volta a Copenaghen il 21 dicembre 1879 , Casa di bambola è un dramma famigliare che è stato quasi sempre interpretato come una feroce e liberatoria critica dei tradizionali ruoli tra uomo e donna nell ' ambito del matrimonio , non solo ottocentesco. Lo stesso Ibsen scrisse nei suoi primi appunti per la commedia: «Ci sono due tipi di leggi morali , due tipi di coscienze: una , in un uomo e un' altra , completamente differente , in una donna. L ' una non pug comprendere l ' altra ; ma nelle questioni pratiche della vita , la donna giudicata dalle leggi degli uomini , come se non fosse una donna , ma un uomo» . Da qui , la tradizionale lettura essenzialmente femminista di un testo che si conclude con un liberatorio sbattere di porte e l ' interpretazione quale eroina del futuro di un personaggio per scrivere il quale Ibsen sembra si sia ispirato a una scrittrice sua amica , Laura Kieler , protagonista di un celebre scandalo dell ' epoca , molto simile alla vicenda narrata dal drammaturgo norvegese. Ma ora la regista Andrée Ruth Shammah e il protagonista Filippo Timi invitano lo spettatore a rovesciare questo tradizionale punto di vista , muovendo dalla domanda: «E se Nora non stesse dicendo la verità guando afferma di essere sempre stata trattata come una bambola? ». Partendo da questo dubbio e lasciandosi trasportare dalla complessità della trama , la regista e l ' interprete di tutti i ruoli maschili giungono alla conclusione che lungi dall ' essere lei la vittima , Nora che regge i fili della vita coniugale e che manipola il marito Torvald , obbligandolo , appunto , a interpretare ruoli diversi. risultato è che l ' intreccio così si complica e si trasforma in una specie di thriller , sortendo uno spettacolo intrigante come un giallo , fatto di sentimenti e passioni , truffe e calcoli interessati , inganni , utopie e rese dei conti , di cui ci si serve soprattutto come pretesto per coinvolgere lo spettatore in un viaggio nei rapporti tra i diversi e sofisticati ruoli maschili e femminili che popolano il testo ibseniano. Tutti i diritti riservati Mentelocale.it URL :http://www.mentelocale.it/ PAESE :Italia TYPE :Web International 4 aprile 2017 - 00:08 > Versione online P.33
  • 34. GENOVA TEATRO CARLO FELICE - OPERA DI GENOVA Galleria Cardinale Siri 4 - 2005 posti Tel. 010.591.697 - 010.589.329 - www.carlofelice.it Domenica, ore 11, presso il Foyer del Teatro: LA MUSICA DA CAMERA DI PAGANINI. Concerto Aperitivo. Int.: Eliano Calamaro violino, Debora Tedeschi viola, Alberto Pisani violoncello, Silvia Groppo chitarra. Musiche di Niccolò Paganini. Euro 7 (under 26 Euro 5). Biglietteria aperta dalle 10,30 alle 11,15. Domenica, ore 15,30: CONCERTO DI PASQUA. Direttore: Andrea Battistoni. Soprano Yolanda Auyanet, mezzosoprano Annunziata Ve- stri, tenore Antonello Palombi, basso Riccardo Zanellato. Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice. In programma: Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. Ingresso Euro 25 (under 26 Euro 10). Biglietteria: dalle 11 alle 18 dal martedì al venerdì e un'ora prima dello spettacolo; sabato ore 11-16. Nelle domeniche con spettacolo pomeridiano da due ore prima e fino a 15 minuti dopo l'inizio dello spettacolo. Nelle domeniche con spettacolo serale dalle 18 a 15 minuti dopo l'inizio. Lunedì chiusa AUDITORIUM EUGENIO MONTALE Passo Eugenio Montale 4 - Tel. 010.538.110 Giovedì, ore 9,30 e ore 11: IL PICCOLO PRINCIPE. Di Bustric. Adattamento dal racconto di A. de Saint-Exupéry. Con Bustric (Sergio Bini). Duo pianistico Paola Biondi-Debora Brunialti. Musiche: C. Debussy, G. Il Secolo XIX (ITA) - it Print Tipo media: Stampa locale Tiratura: 95.798 Publication date: 05.04.2017 Diffusione: Pagina: 43 Spread: 53.679 Readership: 376.000 Il SecoloXIX(ITA)- it Tipo media: Publication date: Pagina: Stampa locale Tiratura: 05.04.2017 Diffusione: 43 Spread: Readership: TEATRIGENOVA Print 95.798 53.679 376.000 TEATRO CARLO FELICE - OPERA Dl GENOVA Galleria Cardinale Siri 4-2005 posti Tel. 010.591.697 - 010.589.329- www.carlofelice.it Domenica, ore 11, presso il Foyer del Teatro: LA MUSICA DA CA- MERA DI PAGANINI. Concerto Aperitivo. mt.:Eliano Calamaro vio- lino, Debora Tedeschi viola, Alberto Pisani violoncello, Silvia Groppo chitarra. Musiche di Niccolò Paganini. Euro 7 (under 26 Euro 5). Bi- glietteria aperta dalle 10,30 alle 11,15. Domenica, ore 15,30: CONCERTO DI PASQUA. Direttore: Andrea Battistoni. Soprano Yolanda Auyanet, mezzosoprano Annunziata Ve- stri, tenore Antonello Palombi, basso Riccardo Zanellato. Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice. In programma: Messa da Requiem di Giu- seppe Verdi. Ingresso Euro 25 (under 26 Euro 10). Biglietteria: dalle 11alle 18 dal martedì al venerdì e un'ora prima dello spet- tacolo; sabato ore 11-16.Nelle domeniche con spettacolo pomeridiano da due ore prima e fino a 15 minuti dopo l'inizio dello spettacolo. Nelle dome- niche con spettacolo serale dalle 18 a 15 minuti dopo l'inizio. Lunedì chiusa AUDITORIUM EUGENIO MONTALE Passo Eugenio Montale 4 - Tel. 010.538110 Giovedì, ore 9,30 e ore 11: IL PICCOLO PRINCIPE. Di Bustric. Adat- tamento dal racconto di A. de Saint-Exupéry. Con Bustric (Sergio Bini). Duo pinistico Paola Biondi -Debora Brunialti. Musiche: C. De- bussy, G. Bizet, M. Ravel, A. Canonici. Euro 11-6. Repliche fino a sabato. TEATRO STABILE - CORTE - IVO CHIESA Corte Lambruschini, viale E. F. d'Aosta - 999 posti Tel. 010.534.23.00 - www.teatrostabilegenova. it Oggi, ore 20,30: UNA CASA Dl BAMBOLA. Di Henrik Ibsen. Regia di Andrée Ruth Shammah. Con Filippo Timi. Euro 25-17-12. Biglietteria: lunedì chiusa. Da martedì a sabato ore 10-21. Solo il giovedì ore 10-20. Domenica ore 15-18. TEATRO STABILE-DUSE Via N. Bacigalupo - Tel. 010534Z3OO Oggi, ore 20,30: L'ISOLA DEGLI SCHIAVI. Di Pierre de Marivaux. Regia di Irina Brook. Con Duilio Paciello, Martin Chishimba, Elena Gi- gliotti, Marina Grimaldo, Andrea Di Casa. Produzione Teatro Stabile di Genova - Théatre National de Nice. Ingressi € 25 -17. Biglietteria: lunedì chiusa. Da martedì a sabato ore 19-21. Giovedì ore 18-20. Domenica ore 15-18. POLITEAMA GENOVESE Via N. Bacigalupo 2 - Tel. 010 83114.56 www.politeamagenovese.it Oggi, ore 21: ROMEO Y JULIETA TANGO. Una produzione Naturalis Labor. Coreografie e regia di Luciano Padovani. Musiche dal vivo: Tango Spleen Cuarteto. Con Ludovica e Matteo Antonietti, Marcelo Ballonzo, Tobias Bert. Prezzi da Euro 19 a Euro 28 (+ prevendita). Giovedì, ore 21: LA SCUOLA. Di Domenico Starnone. Regia di Da- niele Luchetti. Con Silvia Orlando e Vittoria Belvedere. Ingressi da Euro 19 a Euro 28 (+ prevendita). Replica venerdì e sabato, ore 21. Bglietterie: lun., mar., mer. e sab. 11-13e 16-18; domenica ore 15-18 solo nei giorni di spettacolo; ore 20-21 nelle sere di spettacolo. TKC TEATRO DELLA GIOVENTÙ Via Cesarea 16/Via Macaggi 92A/R - 368 posti - Tel. 010.8981.177 www.tkcteatrodellagioventu.it - info@tkcteatrodellagioventu.it Giovedì, ore 21: LE COSE CHE ABBIAMO IN COMUNE (Rass. Stand Up Comedy). Di Massimo Chiesa con Marco Zanutto. R.: Massimo Chiesa. Produzione The Kitchen Company. Ingressi da € 5 a €15. Biglietteria: dal martedi al sabato daliell alle 21,domenica dalle 11alIelS Nei giorni in cui non c'è spettacolo: dalle 11alle 18. Domenica chiusa. Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :43 SUPERFICIE :61 % PERIODICITÀ :Quotidiano AUTORE :Nb 5 aprile 2017 P.34
  • 35. TEATRO DELLA TOSSE Piazza R. Negri 4 - Tel. 010.2470.793 - www.teatrodellatosse.it Giovedì, ore 20,30: DE REVOLUTIONIBUS. miseria del ge- nere Tratto da due Operette di Giacomo Leopardi. Con Ca- rullo - Minasi. Ingresso Euro 14. Giovedì, ore 21,30, presso La Claque: I PIRATI DEI CARUGGI. Enri- que Balbontin, Alessandro Bianchi, Fabrizio Casalino, Andrea Ceccon. Ingresso Euro 13. Biglietteria: da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 19 TEATRO DELL'ARCHIVOLTO Sala Gustavo Modena - Sala Mercato. Piazza Modena 3 Tel. 010.412.135 - 010.6592.220 - www.archivolto.it Oggi, ore 21: MOMENTI DI TRASCURABILE IN/FELICITA'. Di e con Gianluigi Nuzzi. Repliche fino all'8 aprile, tranne il lunedì. Ingressi da Euro 7,50 a Euro 22. Biglietteria: martedì e mercoledì ore 11-14 e 17-19. Giovedì e venerdì ore 13-19. Nelle sere di spettacolo fino alle 21. Sabato, domenica e lunedì solo in caso di spettacolo dalle 18 per i serali, dalle 14.30 per i pomeridiani. TEATRO VERDI Piazza Oriani 7 - Tel. 010.614.83.66 - www.teatroverdigenova.it Sabato, ore 21: A PROPOSITO DI MOZART. Orchestra d'Archi della Filarmonica Sestrese. Dirige Matteo Bariani. Biglietteria: venerdì e sabato e nei giorni delle dirette delle opere dalle 16 alle 19. Domenica dalle 15 alle 19. Un'ora prima dell'inizio dello spettacolo. TEATRO AKROPOLIKS Via Mario Boeddu 10 - Sestri Ponente - Tel. 329.1639.577 www.teatroakropolis.com - i nfo@teatroakropolis.com Ricerca Azioni -21 marzo/7 maggio 2017 Oggi, ore 21: A(S)SOLO. Anteprima. Di e con Bernardo Casertano. Ingresso libero. Giovedì, ore 21: SOLILOQUIO A DUE. Di e con Francesca Pedullà. Musica originale di Alessandro Bartolena (The Ritual Sphinx). A se- guire: ENTRANA. Di e con Alessandra Cristiani. Musica di Rachel's, Claudio Moneta. Ingresso unico Euro 12- 10. TEATRO INSTABILE Via A. Cecchi, 19 - Tel. 010.5702.903 Sabato, ore 20,30: HEROIDES. Di Modestina Caputo. Da Ovidio. In- gressi Euro 7- 5. Replica domenica, ore 16. TEATRO GARAGE - SALA DIANA Via Paggi 43 B - Tel. 010.510.731 - 010.511.447 Venerdì, ore 21: IMPRO' - GENOVA VS PAVIA. Spettacolo fuori ab- bonamento. Ingressi Euro 10 - 8. Biglietteria: Ufficio via Casoni 5/3 b, da lunedì a giovedì dalle 15 alle 18 Nei giorni di programmazione biglietteria presso Sala Diana aperta da un'ora prima dello spettacolo. LOUISIANA JAZZ CLUB Via San Sebastiano 36 r.TeI. 335. 614.999.8 Giovedì, ore 21,15: QUATTRO MENO UN QUARTO - TURNA- ROUND QUARTET. ALTROVE - TEATRO DELLA MADDALENA Piazzetta Cambiaso, i - www.teatroaltrove. it Venerdì, ore 21: CONFIRMATION. Da Chris Thorpe. Regia di Jacopo Gassman. Con Nicola Pannelli. Produzione Narramondo Teatro. In- gressi Euro 11- 9. Replica sabato, ore 21. Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :43 SUPERFICIE :61 % PERIODICITÀ :Quotidiano AUTORE :Nb 5 aprile 2017 P.35
  • 36. GENOVA TEATRO CARLO FELICE - OPERA DI GENOVA Galleria Cardinale Siri 4 - 2005 posti Tel. 010.591.697 - 010.589.329 - www.carlofelice.it Domenica, ore 11, presso il Foyer del Teatro: LA MUSICA DA CAMERA DI PAGANINI. Concerto Aperitivo. Int.: Eliano Calamaro violino, Debora Tedeschi viola, Alberto Pisani violoncello, Silvia Groppo chitarra. Musiche di Niccolò Paganini. Euro 7 (under 26 Euro 5). Biglietteria aperta dalle 10,30 alle 11,15. Domenica, ore 15,30: CONCERTO DI PASQUA. Direttore: Andrea Battistoni. Soprano Yolanda Auyanet, mezzosoprano Annunziata Ve- stri, tenore Antonello Palombi, basso Riccardo Zanellato. Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice. In programma: Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. Ingresso Euro 25 (under 26 Euro 10). Biglietteria: dalle 11 alle 18 dal martedì al venerdì e un'ora prima dello spettacolo; sabato ore 11-16. Nelle domeniche con spettacolo pomeridiano da due ore prima e fino a 15 minuti dopo l'inizio dello spettacolo. Nelle domeniche con spettacolo serale dalle 18 a 15 minuti dopo l'inizio. Lunedì chiusa AUDITORIUM EUGENIO MONTALE Passo Eugenio Montale 4 - Tel. 010.538.110 Giovedì, ore 9,30 e ore 11: IL PICCOLO PRINCIPE. Di Bustric. Adattamento dal racconto di A. de Saint-Exupéry. Con Bustric (Sergio Bini). Duo pianistico Paola Biondi-Debora Brunialti. Musiche: C. Debussy, G. Bizet, M. Ravel, A. Canonici. Euro 11-6. Repliche fino a sabato. Venerdì, ore 16: DON CARLO. "Smisurato capolavoro verdiano". Conferenza illustrativa a cura di Lorenzo Costa. Ingresso libero. In collaborazione con Ass.ne Amici Carlo Felice/Conservatorio N. Paganini. TEATRO STABILE - CORTE - IVO CHIESA Corte Lambruschini, viale E. F. d'Aosta - 999 posti Tel. 010.534.23.00 - www.teatrostabilegenova.it Oggi, ore 20,30: UNA CASA DI BAMBOLA. Di Flenrik Ibsen. Regia di Andrée Ruth Shammah. Con Filippo Timi. Euro 25 -17 -12. Biglietteria: lunedì chiusa. Da martedì a sabato ore 10-21. Solo il giovedì ore 10-20. Domenica ore 15-18. TEATRO STABILE-DUSE Via N. Bacigalupo - Tel. 010.5342.300 Oggi, ore 20,30: L'ISOLA DEGLI SCHIAVI. Di Pierre de Marivaux. Regia di Irina Brook. Con Duilio Padello, Martin Chishimba, Elena Gi- gliotti, Marina Grimaldo, Andrea Di Casa. Produzione Teatro Stabile Il Secolo XIX Levante (ITA) - it Print Tipo media: Stampa locale Tiratura: Publication date: 05.04.2017 Diffusione: Pagina: 42 Spread: 536.790 Readership: 376.000 Il Secolo XIXLevante(ITA)- it Tipo media: Stampa locale Publication date: 05.04.2017 Pagina: 42 TEATRIGENOVA Tiratura: Diffusione: Spread: Readership: TEATRO CARLO FELICE - OPERA Dl GENOVA Galleria Cardinale Siri 4 - 2005 posti Tel. 010.591.697 - 010.589.329 - www.carlofelice.it Domenica, ore 11, presso il Foyer del Teatro: LA MUSICA DA CA- MERA DI PAGANINI. Concerto Aperitivo. mt.:Eliano Calamaro vio- lino, Debora Tedeschi viola, Alberto Pisani violoncello, Silvia Groppo chitarra. Musiche di Niccolò Paganini. Euro 7 (under 26 Euro 5). Bi- glietteria aperta dalle 10,30 alle 11,15. Domenica, ore 15,30: CONCERTO DI PASQUA. Direttore: Andrea Battistoni. Soprano Yolanda Auyanet, mezzosoprano Annunziata Ve- stri, tenore Antonello Palombi, basso Riccardo Zanellato. Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice. In programma: Messa da Requiem di Giu- seppe Verdi. Ingresso Euro 25 (under 26 Euro 10). Biglietteria: dalle 1 alle 18 dal martedì al venerdì e un'ora prma dello spet- tacolo; sabato ore 11-16.Nelle domeniche con spettacolo pomeridiano da due ore prima e fino a 15 mnuti dopo Inizio dello spettacolo. Nelle dome- rìiche con seUacolo serale dalle 18 5 minut dopo l'inizio. Lunedì chiusa AUDITORIUM EUGENIO MONTALE Passo Eugenio Montale 4 - Tel. 010.538.110 Giovedì, ore 9,30 e ore 11: IL PICCOLO PRINCIPE. Di Bustric. Adat- tamento dal racconto di A. de Saint-Exupéry. Con Bustric (Sergio Bini). Duo pianistico Paola Biondi -Debora Brunialti. Musiche: C. De- bussy, G. Bizet, M. Ravel, A. Canonici. Euro 11-6. Repliche fino a sabato. Venerdì, ore 16: DON CARLO. 'Smisurato capolavoro Conferenza illustrativa a cura di Lorenzo Costa Ingresso libero. In col- laborazione con Ass.ne Amici Carlo Felice/Conservatorio N. Paganini. TEATRO STABILE - CORTE - IVO CHIESA Corte Lambruschini, viale E. F. d'Aosta - 999 posti Tel. 010.534.23.00 - www.teatrostabilegenova.it Oggi, ore 20,30: UNA CASA Dl BAMBOLA. Di Henrik Ibsen. Regia di Andrée Ruth Shammah. Con Filippo Timi. Euro 25 -17 -12. Biglietteria: lunedì chiusa. Da martedì sabato orelO-21. Solo il giovedì ore 10-20. Domenica ore 15-18. TEATRO STABILE - DUSE Via N. Bacigalupo - Tel. 010.5342.300 Oggi, ore 20,30: L'ISOLA DEGLI SCHIAVI. Di Pierre de Marivaux. Regia di Irina Brook. Con Duilio Paciello, Martin Chishimba, Elena Gi- gliotti, Marina Grimaldo, Andrea Di Casa Produzione Teatro Stabile di Genova - Théatre National de Nice. Ingressi €25 -17. Biglietteria: lunedì chiusa. Da martedì sabato ore 19-21. Giovedì ore 18-20. Domenica ore 15-18. POLITEAMA GENOVESE Via N. Bacigalupo 2 - Tel. 010 83.114.56 www. politea magenovese.it Oggi, ore 21: ROMEO Y JULIETA TANGO. Una produzione Naturalis Labor. Coreografie e regia di Luciano Padovani. Musiche dal vivo: Tango Spleen Cuarteto. Con Ludovica e Matteo Antonietti, Marcelo Ballonzo, Tobias Bert. Prezzi da Euro 19 a Euro 28 (+ prevendita). Giovedì, ore 21: LA SCUOLA. Di Domenico Starnone. Regia di Da- niele Luchetti. Con Silvio Orlando e Vittoria Belvedere. Ingressi da Euro 19 a Euro 28 (± prevendita). Replica venerdì e sabato, ore 21. Biglietteria: lun., mar., mer. esab. 11-13e 6-18; domenica ore 5-18 solo nei giorni di spettacolo; ore 20-21 relle sere di spettacolo. TEATRO EMILIANI - NERVI Via Provana di Leyni 15 - Tel. 010.2477.045 Sabato, ore 21: VIVA LA ROSA E ALTRE STORIE. Viaggio musicale nella produzione del chitarrista e compositore genovese Vittorio Cen- tanaro. Con Stefano Cavallo, Maria Giulia Mensa, Giovanni Parodi, An- Print 536.790 376.000 Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :42 SUPERFICIE :37 % PERIODICITÀ :Quotidiano 5 aprile 2017 - Edizione Levante P.36
  • 37. tonio Fantinuoli. Ingressi Euro 12 - 10. Bambini euro 6. TEATRO SOCIALE - CAMOGLI Piazza Giacomo Matteotti, 5 - Camogli - Tel. 0185.1770.529 Giovedì, ore 20,30: CONCERTO. mt.: Costanza Principe, pianoforte. In programma musiche di L. v. Beethoven, R.Schumann, J. Brahms, M. Ravel. A cura di Giovine Orchestra Genovese. Ingressi Euro 20 -15. Sabato, ore 16: IO NON T.E.M.O. PERCHE' SO. Convegno e reading con la partecipazione delle attrici Alice Arcuri e Mariella Speranza. Conduce Emanuela Pericu. Info: 0185.1770.529. Biglietteria: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 11alle 12,30, sabato dalle 15,30 alle 17,30. Da un'ora e mezza prima di ogni spettacolo. TEATRO DI CICAGNA - VAL FONTANABUONA Via Giovanni Gualberto, i - Monleone di Cicagna Tel. 0185.1908.295 - www. teatrodicicagna.it Domenica, ore 16: UNN-A GIORNA DO BELISCIMO. Due atti in lin- gua Genovese di Lucio Dambra. Regia di Lucio Dambra. Euro 10 -8. Biglietteria: mercoledì dalle 16.30 alle 18.30. Nei giorni di spettacolo dalle ore 19 (feriali), dalle ore 14.30 (festivi) Tutti i diritti riservati PAESE :Italia PAGINE :42 SUPERFICIE :37 % PERIODICITÀ :Quotidiano 5 aprile 2017 - Edizione Levante P.37
  • 39. Sei Conversazioni d ' Arte Incontri dedicati ai capolavori di Milano Da mercoledì 29 marzo a mercoledì 2 agosto ciclo di incontri aperti al pubblico Sei Conversazioni d ' Arte è dedicato ai capolavori di Milano (a cura di Marco Carminati ). L ' iniziativa , promossa dal Comune di Milano I Cultura , realizzata in collaborazione con ArtsFor , è nata nel 2015 in occasione dell ' Esposizione Universale all ' interno del palinsesto di ExpoinCittà , ed è ormai diventata un appuntamento fisso per i milanesi. Due le novità principali di quest' anno : l ' arte contemporanea entra a pieno titolo nel progetto , già dal primo appuntamento ; la terza edizione non si svolge più a Palazzo Marino ma a Palazzo Reale , nella sala conferenze situata al terzo piano di piazza Duomo 14. Ecco tutti gli incontri in programma , con inizio alle ore 21 .00 e a ingresso libero. Mercoledì 29 marzo : I Sette Palazzi Celesti , Anselm Kiefer (Pirelli HangarBicocca) , con Gabi Scardi Mercoledì 12 aprile : Ritratto di Musico , Leonardo da Vinci (Pinacoteca Ambrosiana) , con Stefano Zuffi Mercoledì 17 maggio : La camera delle meraviglie di Manfredo Settala (Mudec) , con Alessandro Morandotti Mercoledì 14 giugno : Ebe , Antonio Canova (Garn) , con Fernando Mazzocca Mercoledì 5 luglio : Bagni Misteriosi , Giorgio De Chirico (Triennale) , con Ada Masoero Mercoledì 2 agosto : Pala Montefeltro , Piero della Francesca (Pinacoteca di Brera) , con Marco Carminati Iscrizioni : Info: Tutti i diritti riservati Mentelocale.it URL :http://www.mentelocale.it/ PAESE :Italia TYPE :Web International 4 aprile 2017 - 00:08 > Versione online P.39