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TESINA GESTIONE AZIENDALE: APPLE




                                                           STUDENTE : Veja Alexandra Irina

                                                           SCUOLA : IPSSCT Sassetti – Peruzzi

                                                           INDIRIZZO : Servizi Commerciali




I -     INTRODUZIONE : Nascita dell'Apple INC
II -     STORIA : Terza rivoluzione industriale
III -   ECONOMIA : Scelte strategiche dell'Apple
IV -    DIRITTO : La tutela della concorrenza e la libertà d'iniziativa
V -     INGLESE: E-Commerce and Internet Marketing
I – Nascita dell'Apple Inc.




Apple Inc. , più comunemente conosciuta come Apple, nasce come start-up nell’ambito
dell’ informatica statunitense nel 1976 per opera di Steve Jobs e Steve Wozniak a
Cupertino, Silicon Valley. Nel 1975 i due cominciano a lavorare per la costruzione del loro
primo computer ma,a causa del costo troppo elevato dei processori dell’epoca,
abbandonarono l’idea che rimase su carta. Un anno dopo la Mos Techonologies
commercializzò un processore al modico prezzo di 25 dollari così da permettere ai due
amici di costruire, e in seguito commercializzare il primo computer “Apple 1”. Ne vennero
venduti 50 esemplari da un negozio di elettronica che vendeva la macchina già assemblata
così da non dare agli acquirenti il difficoltoso compito di costruirla. Nel frattempo, alla
società si aggiunse Ronald Wayne divenendo di fatto il terzo cofondatore. Alla fine del 1976
venne ultimato il secondo computer della casa l’ “Apple 2”, ma prima della
commercializzazione Jobs pubblicò il logo ufficiale dell’azienda che raffigurava una mela
morsa colorata con i colori dell’arcobaleno al contrario. Seguì “Apple 3” che offriva
altissime prestazioni, ma ad un prezzo troppo elevato, infatti le vendite non furono
soddisfacenti. Nonostante il fallimento dell’ultimo nato, l’Apple vide incrementare in modo
spropositato le sue azioni tanto da diventare “l’azienda che cresce più rapidamente nella
storia” soprattutto grazie all’ingresso nel mercato dei personal computer.
Il 1978 è stato un anno importante poiché Apple viene a conoscenza degli studi che Xerox
(azienda informatica) stava svolgendo sulle nuove interfacce d’uso per utilizzare i computer.
Steve Jobs decise che Apple doveva comprare i brevetti e le idee della Xerox.. Nasceva così
il progetto Lisa che venne ultimato nel 1983 e aveva un costo di 10 000 dollari, prezzo
troppo elevato per il target cui era destinato tanto da essere abbandonato subito dopo.
Parallelamente stava prendendo piede Machintosh, una versione economica di Lisa, che con
la sua presentazione e immissione nel mercato rappresenta la chiave del successo della
“mela”. Dentro l’Apple nasce spontaneamente la figura del “Mac evangelista”, una persona
che, convinta della superiorità del Macintosh rispetto agli altri computer, cerca di
convincere conoscenti e amici. Durante una visita di Bill Gates a Cupertino, Jobs gli mostrò
un'anteprima della GUI del Mac. Nel 1985, dopo avere ottenuto una prima licenza da Apple,
Microsoft presentò Microsoft Windows, la GUI per i sistemi prodotti da IBM. Sebbene la
GUI di Apple fosse notevolmente più avanzata rispetto a quella prodotta da Microsoft,
quest'ultima aveva un vantaggio: la diffusione, che permise a Windows di accaparrarsi
ampie fette di mercato. Seguì al progetto Mac una serie di rivoluzioni nell’ambito dei
computer portatili che permisero ad Apple di avanzare sempre di più. Dopo una disputa per
il controllo dell’azienda con il Ceo di allora Sculley, Jobs fu costretto ad abbandonare la
società e fondò la NextComputer. Verso la metà degli anni novanta Apple si trova in crisi
tanto da acquistare la Next. Jobs ne divenne l’amministratore delegato e riuscì rapidamente
a far risorgere l’Apple. Il 24 agosto 2011 Steve Jobs,
già gravemente malato, lascia il ruolo di CEO di Apple, che viene ceduto ufficialmente al
CEO Tim Cook.
Attualmente il nome Apple è associato anche al lettore di musica digitale iPod, al negozio di
musica online iTunes Store, all'iPhone e al tablet iPad. Nel corso del tempo Apple ha
introdotto presso il grande pubblico numerose innovazioni nel campo dell'alta tecnologia e
del design applicate ai prodotti informatici.
Dal mese di Agosto 2011, Apple è una delle più grandi aziende al mondo per
capitalizzazione azionaria e di maggior valore al mondo, davanti alla eterna rivale
Microsoft. Il 9 agosto 2011 Apple ha superato per poco ExxonMobil diventando l'azienda di
maggior valore al mondo.
III – Le scelte strategiche dell'Apple


LE SCELTE STRATEGICHE A LIVELLO CORPORATIVO

La visione aziendale è sintetizzata nella celebre frase “Cambiare il mondo migliorando le
potenzialità degli individui attraverso la tecnologia” da cui si evincono due elementi fondamentali;
Apple punta sulla tecnologia per soddisfare i bisogni e le esigenze degli individui. Tra gli individui
sono contemplati non solo i clienti ma anche i dipendenti. Ma quando si parla di individui si vuole
anche sottolineare l’importanza che ha il singolo e la logica individualista distintiva di Apple. Il
precedente Ceo Steve Jobs ha saputo avvicinare la tecnologia agli individui, dipendenti o clienti che
siano, tramite la costruzione di strumenti che possono avvantaggiare il genere umano. I dipendenti,
già dal 1979 non usavano più macchine da scrivere ma dei pc che grazie ad AppleLink erano
collegati tra loro quindi potevano scambiarsi informazioni e “chattare”. In altre parole il termine
“tecnologia” ha da sempre connotato il modo di lavorare dell’azienda. Ne è dimostrazione la
mission aziendale dei primi anni di attività della Apple Computer: “Apple è impegnata a portare i
migliori prodotti di personal computer e la migliore assistenza a studenti, educatori, disegnatori ,
scienziati, ingegneri, uomini d’affari e consumatori in oltre 140 paesi in tutto il mondo”. Oggi la
filosofia che regge l’azienda è sempre la stessa come ha dichiarato il nuovo amministratore delegato
Tim Cook: "Crediamo di essere sulla faccia della Terra per fare grandi prodotti, ed è una cosa che
non cambierà. Ci concentriamo sempre sull'innovazione. Crediamo nel semplice, non nel
complesso. Crediamo di aver bisogno di possedere e controllare le tecnologie che stanno dietro ai
prodotti che costruiamo, e partecipiamo solo ai mercati ai quali possiamo dare un contributo
significativo". Attraverso quest’ottica il lavoro dei dipendenti Apple è volto al miglioramento
continuo dei suoi prodotti, dei suoi processi e servizi. A livello corporate le principali scelte che
Apple ha effettuato nella sua storia sono state dettate dall’ambiente in cui ha operato, caratterizzato
da una variabilità ambientale discontinua. Quanto Steve Jobs tornò in Apple immaginò un PC su
ogni scrivania e una cuffia in ogni orecchio; l’azienda cessò di essere un’azienda multi business
concentrando il lavoro nello sviluppo di pochi prodotti ma capaci di prendere grosse fette di
mercato. In realtà bisogna precisare che Apple continuò a operare come azienda multi prodotto ma
ridusse
notevolmente la gamma di prodotti offerti. Questa scelta creò un forte vantaggio competitivo nelle
aree di business in cui Apple operava; infatti questo ridimensionamento della gamma dei prodotti
portò anche ad un grande concentramento dei guadagni.



LE SCELTE STRATEGICHE A LIVELLO COMPETITIVO

Per alcuni anni Apple ha utilizzato una strategia competitiva che prevedeva la presentazione e la
commercializzazione di singoli prodotti in particolari momenti dell’anno:
 1) Settembre: keynote di presentazione della nuova linea di iPod e commercializzazione
immediata;
2) Novembre: Refresh della linea MacBook/iMac e commercializzazione immediata;
 3) Gennaio/Febbraio: Keynote di presentazione del nuovo modello di iPad;
 4) Marzo/Aprile: commercializzazione del nuovo modello di iPad;
 5) Aprile/Maggio: presentazione in anteprima della nuova versione di iOS (il sistema operativo che
gira su iPhone e iPad);
 6) Giugno: Keynote di presentazione del nuovo modello di iPhone;
 7) Luglio: commercializzazione del nuovo modello di iPhone.
Questo calendario si è ripetuto per tre anni; invece quest’anno ha subito delle leggere variazioni che
hanno fatto slittare il programma di 2/3 mesi. Apple non rilascia mai alcun comunicato, se non
pochi giorni prima le presentazioni ai giornalisti più accreditati (solitamente circa 200). Non fa
conferenze stampa e rilascia le versioni “beta” dei sistemi operativi in silenzio. Questo per
aumentare la voglia dei clienti a tenersi in continuo aggiornamento sulle novità della casa di
Cupertino e creare nei clienti una idea mistica attorno ai prodotti Apple. Inoltre per ogni prodotto la
pubblicità subisce dei ritardi rispetto all’immissione sul mercato: solitamente gli spot del
melafonino entrano in programmazione nel periodo primaverile, in modo da accelerare le vendite
del modello presente, garantendo la fine delle scorte per l’estate, quando verrà commercializzato il
modello nuovo. Nonostante Apple non faccia alcun tipo di pubblicità tutti aspettano con grande
ansia ogni anno l’uscita dei nuovi prodotti. Il segreto di tutto ciò è la perfetta strategia di marketing
che Apple ha elaborato nel corso degli anni: ogni volta che si è a ridosso della presentazione di un
nuovo prodotto, da Cupertino ci sono dipendenti addetti esclusivamente ad immettere in rete
notizie, sia vere che false, che puntualmente vengono riprese dai vari blog e siti d’informazione,
creando un passaparola mondiale in pochissime ore. Ogni anno milioni di novità su caratteristiche
tecniche, accessori, immagini “rubate” e tanti altri rumors affollano i blog specializzati; gli utenti si
scatenano in commenti e discussioni a riguardo, aumentando così le aspettative e l’attesa del nuovo
prodotto che, prima ancora della presentazione, è già conosciuto in tutte le sue caratteristiche. Una
politica leggermente diversa è stata adottata per il lancio sul mercato del primo tablet, l’ipad.
Nessuno aveva mai avuto l’idea o la voglia di possedere un oggetto del genere ma l’azienda, anche
in questo caso, è riuscita benissimo a creare un bisogno che fino a quel momento era latente. In
questo caso l’Apple ha orientato la propria politica di prezzo verso una strategia di scrematura del
mercato: si prefigge la conquista successiva di segmenti di mercato sempre meno ricchi o, per
meglio dire, di classi di consumatori disposti a spendere sempre meno per acquistare il particolare
prodotto. Questo obiettivo di scrematura si collega dunque ad una politica di prezzi inizialmente
elevati e decrescenti nel tempo il cui fine è la massimizzazione del profitto unitario come via per
incrementare il profitto globale. L’iPad, infatti, è stato immesso sul mercato ad un prezzo molto alto
per dare ai clienti la percezione di qualità e di appartenenza ad una ristretta èlite di persone; in
seguito però il prezzo è stato ridimensionato, specialmente con l’immissione sul mercato del
modello successivo. La proposta di valore che l’Apple fornisce ai suoi clienti consiste, oltre che
nella qualità dei servizi e della tecnologia, nell’idea di prodotti esclusivi: chi compra Apple o Mac
difficilmente riuscirà a cambiare strada. L’idea dell’esclusività dei prodotti è palese
anche alla luce di un altro dato di fatto: i punti di vendita con il marchio della “mela” sopra la porta
d’ingresso, e quindi ufficiali, sono circa 300 in tutto il mondo. Questi sono di solito situati in zone
di alto profilo delle città e sono curati al loro interno in ogni minimo dettaglio. Apple adotta una
strategia di differenziazione che le consente di vendere i suoi prodotti a prezzi più alti dei
competitor ed, al contempo, di avere una clientela estremamente fidelizzata. Apple inoltre anticipa i
bisogni del consumatore lanciando per prima prodotti innovativi che fanno tendenza e a volte
creano nuovi mercati. Ha sviluppato una forte brand identity in cui il consumatore si identifica
come parte di una tribù (slogan: i’m a Mac). Apple è riuscita a far si che i suoi clienti siano dei veri
e propri seguaci: un utente Apple condivide con l’azienda la stessa cultura di desing di alto livello,
di qualità e di avanguardia che è sempre stata portata avanti dai vertici aziendali.



LE SCELTE DI GESTIONE OPERATIVA

Direttamente collegata alla direzione strategica, la direzione operativa è la seconda faccia della
stessa medaglia per Apple dal momento che tutte le scelte strategiche vengono messe in pratica a
livello operativo. L’insieme di tutte le decisioni commerciali, come anche le scelte aziendali, non
sono mai state rese pubbliche dal management ma sono deducibili dalla storia aziendale di Apple.
Apple computer, poco dopo essere stata costituita adottò una struttura funzionale. Nel 1982 passò
ad una struttura divisionale, ma presto sorsero problemi di gestione, acuiti dalla recessione che colpì
il settore nel 1985. La forte competizione e l’uscita del fondatore Steve Jobs suggerirono di tornare
ad una struttura funzionale. “Alcuni anni fa Apple Computer si riorganizzò passando da una
struttura funzionale ad una struttura per area geografica per facilitare la produzione e la
distribuzione dei propri computer ai clienti di tutto il mondo. […] La Apple ha utilizzato questa
struttura per focalizzare manager e dipendenti su specifici segmenti di clientela e su obiettivi di
vendita locali. […] La struttura regionale permette ad Apple di concentrarsi sui bisogni dei clienti
all’interno di un’area geografica.”(Organizzazione aziendale- R.L. Daft, 2004). Oggi l’azienda
opera su due livelli gerarchici: il primo livello è articolato secondo le linee di prodotti; il
secondo livello, invece, prevede che ogni divisione sia divisa per funzioni aziendali.
Quest’ultimo venne accusato di eccessiva personalizzazione della società e di
accentramento delle funzioni di comando. Ogni divisione in Apple ha le risorse necessarie
per progettare, sviluppare e commercializzare il proprio prodotto in completa autonomia.
Un'altra critica che viene rivolta è la guida eccessivamente personale del CEO specialmente
durante la gestione di Steve Jobs. Per quanto concerne invece gli approvvigionamenti, dalle
fonti si evince solamente che i maggiori fornitori di materie prime sono le aziende cinesi,
come Foxconn, con le quali Apple ha numerosi contratti dal momento che ha un facile
accesso alla supply chain cinese all’interno di un cluster di fornitura ben sviluppato. L’area
commerciale è invece gestita in maniera molto rigida. Tutti i negozi Apple sono obbligati a
vendere i prodotti allo stesso prezzo del sito senza fare alcun tipo di sconto o promozione.
Tutti i dipendenti devono fare intendere ai clienti il grande valore che l’azienda offre e nello
stesso tempo sono obbligati a non creare false aspettative negli acquirenti limitandosi solo a
promuovere il prodotto del momento.




IV -
La tua privacy è importante per Apple. Abbiamo quindi sviluppato una Privacy Policy che descrive
il modo in cui raccogliamo, utilizziamo, divulghiamo, trasferiamo e memorizziamo i tuoi dati. Ti
invitiamo a leggere il presente documento per conoscere i nostri criteri di tutela della privacy e a
farci sapere se dovessi avere qualsiasi domanda.


Raccolta e utilizzo di dati personali
I dati personali sono quei dati che possono essere utilizzati per identificare in modo univoco un
individuo o per contattarlo.
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Ecco alcuni esempi delle tipologie di dati personali che Apple potrebbe raccogliere e come
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i loro servizi di localizzazione.
Alcuni servizi basati sulla posizione offerti da Apple, come il servizio “Trova il mio iPhone”,
necessitano dei tuoi dati personali per funzionare.


Siti e servizi di terzi
I siti Internet, prodotti, applicazioni e servizi di Apple possono contenere link a siti Internet, prodotti
e servizi di terzi. I nostri prodotti e servizi possono anche avvalersi o offrire prodotti o servizi da
terzi − per esempio, una app di terzi per l’iPhone. I dati raccolti da terzi, che possono includere
informazioni sul luogo o informazioni di contatto, sono regolati dai loro regolamenti sulla privacy.
Ti incoraggiamo a prendere cognizione dei regolamenti privacy di tali terzi.


Utenti internazionali
I dati che tu fornisci potrebbero essere trasferiti o potrebbero avervi accesso società di tutto il
mondo come descritto nella presente Privacy Policy. Apple aderisce al sistema “safe harbor”
stabilito dal Dipartimento del Commercio statunitense in relazione alla raccolta, utilizzo e
conservazione di dati personali raccolti da società nello Spazio Economico Europeo e in Svizzera.
Per maggiori informazioni, visita il Programma Safe Harbor del Dipartimento del Commercio
Statunitense.
N.B. Le informazioni personali relative ai residenti negli Stati membri dello Spazio economico
europeo (SEE) sono controllate da Apple Distribution International con sede a Cork (Irlanda) ed
elaborate per suo conto da Apple Inc. Le informazioni personali raccolte nello SEE durante l’uso di
iTunes sono controllate da iTunes SARL in Lussemburgo ed elaborate per suo conto da Apple Inc.


Il nostro impegno a livello aziendale per la tua privacy
Per essere certi che i tuoi dati personali siano sicuri, comunichiamo le nostre linee guida sulla
privacy e sicurezza ai dipendenti Apple ed applichiamo rigidamente le misure di sicurezza sulla
privacy all’interno della società.



V–

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  • 1. TESINA GESTIONE AZIENDALE: APPLE STUDENTE : Veja Alexandra Irina SCUOLA : IPSSCT Sassetti – Peruzzi INDIRIZZO : Servizi Commerciali I - INTRODUZIONE : Nascita dell'Apple INC II - STORIA : Terza rivoluzione industriale III - ECONOMIA : Scelte strategiche dell'Apple IV - DIRITTO : La tutela della concorrenza e la libertà d'iniziativa V - INGLESE: E-Commerce and Internet Marketing
  • 2. I – Nascita dell'Apple Inc. Apple Inc. , più comunemente conosciuta come Apple, nasce come start-up nell’ambito dell’ informatica statunitense nel 1976 per opera di Steve Jobs e Steve Wozniak a Cupertino, Silicon Valley. Nel 1975 i due cominciano a lavorare per la costruzione del loro primo computer ma,a causa del costo troppo elevato dei processori dell’epoca, abbandonarono l’idea che rimase su carta. Un anno dopo la Mos Techonologies commercializzò un processore al modico prezzo di 25 dollari così da permettere ai due amici di costruire, e in seguito commercializzare il primo computer “Apple 1”. Ne vennero venduti 50 esemplari da un negozio di elettronica che vendeva la macchina già assemblata così da non dare agli acquirenti il difficoltoso compito di costruirla. Nel frattempo, alla società si aggiunse Ronald Wayne divenendo di fatto il terzo cofondatore. Alla fine del 1976 venne ultimato il secondo computer della casa l’ “Apple 2”, ma prima della commercializzazione Jobs pubblicò il logo ufficiale dell’azienda che raffigurava una mela
  • 3. morsa colorata con i colori dell’arcobaleno al contrario. Seguì “Apple 3” che offriva altissime prestazioni, ma ad un prezzo troppo elevato, infatti le vendite non furono soddisfacenti. Nonostante il fallimento dell’ultimo nato, l’Apple vide incrementare in modo spropositato le sue azioni tanto da diventare “l’azienda che cresce più rapidamente nella storia” soprattutto grazie all’ingresso nel mercato dei personal computer. Il 1978 è stato un anno importante poiché Apple viene a conoscenza degli studi che Xerox (azienda informatica) stava svolgendo sulle nuove interfacce d’uso per utilizzare i computer. Steve Jobs decise che Apple doveva comprare i brevetti e le idee della Xerox.. Nasceva così il progetto Lisa che venne ultimato nel 1983 e aveva un costo di 10 000 dollari, prezzo troppo elevato per il target cui era destinato tanto da essere abbandonato subito dopo. Parallelamente stava prendendo piede Machintosh, una versione economica di Lisa, che con la sua presentazione e immissione nel mercato rappresenta la chiave del successo della “mela”. Dentro l’Apple nasce spontaneamente la figura del “Mac evangelista”, una persona che, convinta della superiorità del Macintosh rispetto agli altri computer, cerca di convincere conoscenti e amici. Durante una visita di Bill Gates a Cupertino, Jobs gli mostrò un'anteprima della GUI del Mac. Nel 1985, dopo avere ottenuto una prima licenza da Apple, Microsoft presentò Microsoft Windows, la GUI per i sistemi prodotti da IBM. Sebbene la GUI di Apple fosse notevolmente più avanzata rispetto a quella prodotta da Microsoft, quest'ultima aveva un vantaggio: la diffusione, che permise a Windows di accaparrarsi ampie fette di mercato. Seguì al progetto Mac una serie di rivoluzioni nell’ambito dei computer portatili che permisero ad Apple di avanzare sempre di più. Dopo una disputa per il controllo dell’azienda con il Ceo di allora Sculley, Jobs fu costretto ad abbandonare la società e fondò la NextComputer. Verso la metà degli anni novanta Apple si trova in crisi tanto da acquistare la Next. Jobs ne divenne l’amministratore delegato e riuscì rapidamente a far risorgere l’Apple. Il 24 agosto 2011 Steve Jobs, già gravemente malato, lascia il ruolo di CEO di Apple, che viene ceduto ufficialmente al CEO Tim Cook. Attualmente il nome Apple è associato anche al lettore di musica digitale iPod, al negozio di musica online iTunes Store, all'iPhone e al tablet iPad. Nel corso del tempo Apple ha introdotto presso il grande pubblico numerose innovazioni nel campo dell'alta tecnologia e del design applicate ai prodotti informatici. Dal mese di Agosto 2011, Apple è una delle più grandi aziende al mondo per capitalizzazione azionaria e di maggior valore al mondo, davanti alla eterna rivale Microsoft. Il 9 agosto 2011 Apple ha superato per poco ExxonMobil diventando l'azienda di maggior valore al mondo.
  • 4. III – Le scelte strategiche dell'Apple LE SCELTE STRATEGICHE A LIVELLO CORPORATIVO La visione aziendale è sintetizzata nella celebre frase “Cambiare il mondo migliorando le potenzialità degli individui attraverso la tecnologia” da cui si evincono due elementi fondamentali; Apple punta sulla tecnologia per soddisfare i bisogni e le esigenze degli individui. Tra gli individui sono contemplati non solo i clienti ma anche i dipendenti. Ma quando si parla di individui si vuole anche sottolineare l’importanza che ha il singolo e la logica individualista distintiva di Apple. Il precedente Ceo Steve Jobs ha saputo avvicinare la tecnologia agli individui, dipendenti o clienti che siano, tramite la costruzione di strumenti che possono avvantaggiare il genere umano. I dipendenti, già dal 1979 non usavano più macchine da scrivere ma dei pc che grazie ad AppleLink erano collegati tra loro quindi potevano scambiarsi informazioni e “chattare”. In altre parole il termine “tecnologia” ha da sempre connotato il modo di lavorare dell’azienda. Ne è dimostrazione la mission aziendale dei primi anni di attività della Apple Computer: “Apple è impegnata a portare i migliori prodotti di personal computer e la migliore assistenza a studenti, educatori, disegnatori , scienziati, ingegneri, uomini d’affari e consumatori in oltre 140 paesi in tutto il mondo”. Oggi la filosofia che regge l’azienda è sempre la stessa come ha dichiarato il nuovo amministratore delegato Tim Cook: "Crediamo di essere sulla faccia della Terra per fare grandi prodotti, ed è una cosa che non cambierà. Ci concentriamo sempre sull'innovazione. Crediamo nel semplice, non nel complesso. Crediamo di aver bisogno di possedere e controllare le tecnologie che stanno dietro ai prodotti che costruiamo, e partecipiamo solo ai mercati ai quali possiamo dare un contributo significativo". Attraverso quest’ottica il lavoro dei dipendenti Apple è volto al miglioramento continuo dei suoi prodotti, dei suoi processi e servizi. A livello corporate le principali scelte che Apple ha effettuato nella sua storia sono state dettate dall’ambiente in cui ha operato, caratterizzato da una variabilità ambientale discontinua. Quanto Steve Jobs tornò in Apple immaginò un PC su ogni scrivania e una cuffia in ogni orecchio; l’azienda cessò di essere un’azienda multi business concentrando il lavoro nello sviluppo di pochi prodotti ma capaci di prendere grosse fette di mercato. In realtà bisogna precisare che Apple continuò a operare come azienda multi prodotto ma ridusse notevolmente la gamma di prodotti offerti. Questa scelta creò un forte vantaggio competitivo nelle aree di business in cui Apple operava; infatti questo ridimensionamento della gamma dei prodotti portò anche ad un grande concentramento dei guadagni. LE SCELTE STRATEGICHE A LIVELLO COMPETITIVO Per alcuni anni Apple ha utilizzato una strategia competitiva che prevedeva la presentazione e la commercializzazione di singoli prodotti in particolari momenti dell’anno: 1) Settembre: keynote di presentazione della nuova linea di iPod e commercializzazione immediata;
  • 5. 2) Novembre: Refresh della linea MacBook/iMac e commercializzazione immediata; 3) Gennaio/Febbraio: Keynote di presentazione del nuovo modello di iPad; 4) Marzo/Aprile: commercializzazione del nuovo modello di iPad; 5) Aprile/Maggio: presentazione in anteprima della nuova versione di iOS (il sistema operativo che gira su iPhone e iPad); 6) Giugno: Keynote di presentazione del nuovo modello di iPhone; 7) Luglio: commercializzazione del nuovo modello di iPhone. Questo calendario si è ripetuto per tre anni; invece quest’anno ha subito delle leggere variazioni che hanno fatto slittare il programma di 2/3 mesi. Apple non rilascia mai alcun comunicato, se non pochi giorni prima le presentazioni ai giornalisti più accreditati (solitamente circa 200). Non fa conferenze stampa e rilascia le versioni “beta” dei sistemi operativi in silenzio. Questo per aumentare la voglia dei clienti a tenersi in continuo aggiornamento sulle novità della casa di Cupertino e creare nei clienti una idea mistica attorno ai prodotti Apple. Inoltre per ogni prodotto la pubblicità subisce dei ritardi rispetto all’immissione sul mercato: solitamente gli spot del melafonino entrano in programmazione nel periodo primaverile, in modo da accelerare le vendite del modello presente, garantendo la fine delle scorte per l’estate, quando verrà commercializzato il modello nuovo. Nonostante Apple non faccia alcun tipo di pubblicità tutti aspettano con grande ansia ogni anno l’uscita dei nuovi prodotti. Il segreto di tutto ciò è la perfetta strategia di marketing che Apple ha elaborato nel corso degli anni: ogni volta che si è a ridosso della presentazione di un nuovo prodotto, da Cupertino ci sono dipendenti addetti esclusivamente ad immettere in rete notizie, sia vere che false, che puntualmente vengono riprese dai vari blog e siti d’informazione, creando un passaparola mondiale in pochissime ore. Ogni anno milioni di novità su caratteristiche tecniche, accessori, immagini “rubate” e tanti altri rumors affollano i blog specializzati; gli utenti si scatenano in commenti e discussioni a riguardo, aumentando così le aspettative e l’attesa del nuovo prodotto che, prima ancora della presentazione, è già conosciuto in tutte le sue caratteristiche. Una politica leggermente diversa è stata adottata per il lancio sul mercato del primo tablet, l’ipad. Nessuno aveva mai avuto l’idea o la voglia di possedere un oggetto del genere ma l’azienda, anche in questo caso, è riuscita benissimo a creare un bisogno che fino a quel momento era latente. In questo caso l’Apple ha orientato la propria politica di prezzo verso una strategia di scrematura del mercato: si prefigge la conquista successiva di segmenti di mercato sempre meno ricchi o, per meglio dire, di classi di consumatori disposti a spendere sempre meno per acquistare il particolare prodotto. Questo obiettivo di scrematura si collega dunque ad una politica di prezzi inizialmente elevati e decrescenti nel tempo il cui fine è la massimizzazione del profitto unitario come via per incrementare il profitto globale. L’iPad, infatti, è stato immesso sul mercato ad un prezzo molto alto per dare ai clienti la percezione di qualità e di appartenenza ad una ristretta èlite di persone; in seguito però il prezzo è stato ridimensionato, specialmente con l’immissione sul mercato del modello successivo. La proposta di valore che l’Apple fornisce ai suoi clienti consiste, oltre che nella qualità dei servizi e della tecnologia, nell’idea di prodotti esclusivi: chi compra Apple o Mac difficilmente riuscirà a cambiare strada. L’idea dell’esclusività dei prodotti è palese anche alla luce di un altro dato di fatto: i punti di vendita con il marchio della “mela” sopra la porta d’ingresso, e quindi ufficiali, sono circa 300 in tutto il mondo. Questi sono di solito situati in zone di alto profilo delle città e sono curati al loro interno in ogni minimo dettaglio. Apple adotta una strategia di differenziazione che le consente di vendere i suoi prodotti a prezzi più alti dei competitor ed, al contempo, di avere una clientela estremamente fidelizzata. Apple inoltre anticipa i
  • 6. bisogni del consumatore lanciando per prima prodotti innovativi che fanno tendenza e a volte creano nuovi mercati. Ha sviluppato una forte brand identity in cui il consumatore si identifica come parte di una tribù (slogan: i’m a Mac). Apple è riuscita a far si che i suoi clienti siano dei veri e propri seguaci: un utente Apple condivide con l’azienda la stessa cultura di desing di alto livello, di qualità e di avanguardia che è sempre stata portata avanti dai vertici aziendali. LE SCELTE DI GESTIONE OPERATIVA Direttamente collegata alla direzione strategica, la direzione operativa è la seconda faccia della stessa medaglia per Apple dal momento che tutte le scelte strategiche vengono messe in pratica a livello operativo. L’insieme di tutte le decisioni commerciali, come anche le scelte aziendali, non sono mai state rese pubbliche dal management ma sono deducibili dalla storia aziendale di Apple. Apple computer, poco dopo essere stata costituita adottò una struttura funzionale. Nel 1982 passò ad una struttura divisionale, ma presto sorsero problemi di gestione, acuiti dalla recessione che colpì il settore nel 1985. La forte competizione e l’uscita del fondatore Steve Jobs suggerirono di tornare ad una struttura funzionale. “Alcuni anni fa Apple Computer si riorganizzò passando da una struttura funzionale ad una struttura per area geografica per facilitare la produzione e la distribuzione dei propri computer ai clienti di tutto il mondo. […] La Apple ha utilizzato questa struttura per focalizzare manager e dipendenti su specifici segmenti di clientela e su obiettivi di vendita locali. […] La struttura regionale permette ad Apple di concentrarsi sui bisogni dei clienti all’interno di un’area geografica.”(Organizzazione aziendale- R.L. Daft, 2004). Oggi l’azienda opera su due livelli gerarchici: il primo livello è articolato secondo le linee di prodotti; il secondo livello, invece, prevede che ogni divisione sia divisa per funzioni aziendali. Quest’ultimo venne accusato di eccessiva personalizzazione della società e di accentramento delle funzioni di comando. Ogni divisione in Apple ha le risorse necessarie per progettare, sviluppare e commercializzare il proprio prodotto in completa autonomia. Un'altra critica che viene rivolta è la guida eccessivamente personale del CEO specialmente durante la gestione di Steve Jobs. Per quanto concerne invece gli approvvigionamenti, dalle fonti si evince solamente che i maggiori fornitori di materie prime sono le aziende cinesi, come Foxconn, con le quali Apple ha numerosi contratti dal momento che ha un facile accesso alla supply chain cinese all’interno di un cluster di fornitura ben sviluppato. L’area commerciale è invece gestita in maniera molto rigida. Tutti i negozi Apple sono obbligati a vendere i prodotti allo stesso prezzo del sito senza fare alcun tipo di sconto o promozione. Tutti i dipendenti devono fare intendere ai clienti il grande valore che l’azienda offre e nello stesso tempo sono obbligati a non creare false aspettative negli acquirenti limitandosi solo a promuovere il prodotto del momento. IV - La tua privacy è importante per Apple. Abbiamo quindi sviluppato una Privacy Policy che descrive
  • 7. il modo in cui raccogliamo, utilizziamo, divulghiamo, trasferiamo e memorizziamo i tuoi dati. Ti invitiamo a leggere il presente documento per conoscere i nostri criteri di tutela della privacy e a farci sapere se dovessi avere qualsiasi domanda. Raccolta e utilizzo di dati personali I dati personali sono quei dati che possono essere utilizzati per identificare in modo univoco un individuo o per contattarlo. Potrebbe esserti richiesto di fornire i tuoi dati personali ogni volta che entri in contatto con Apple o con una società affiliata ad Apple. Apple e le sue affiliate potrebbero condividere questi dati tra di loro ed utilizzarli conformemente alla presente Privacy Policy. Potrebbero anche combinarli con altri dati per fornire e migliorare i nostri prodotti, servizi, contenuti e pubblicità. Ecco alcuni esempi delle tipologie di dati personali che Apple potrebbe raccogliere e come potremmo utilizzarli. Quali dati personali raccogliamo • Quando crei un Apple ID, registri i tuoi prodotti, fai domanda per un credito commerciale, acquisti un prodotto, scarichi l’aggiornamento di un software, ti registri per un corso in un Apple Store o partecipi ad un sondaggio online, potremmo raccogliere una serie di dati, incluso il tuo nome, indirizzo, numero di telefono, email, preferenze di contatto e dati della carta di credito. • Quando condividi i tuoi contenuti con la famiglia e gli amici utilizzando prodotti Apple, invii certificati regalo e prodotti o inviti altri ad unirti a te sui forum di Apple, quest’ultima potrebbe raccogliere i dati che fornisci con riferimento a tali persone, come nome, indirizzo, email e numero di telefono. • Negli Stati Uniti, potremmo chiederti il tuo Social Security Number (SSN), ma unicamente in circostanze particolari, come quando stai creando un account wireless e stai attivando il tuo iPhone o quando si sta decidendo se estendere il tuo credito commerciale. Come utilizziamo i tuoi dati personali • I dati personali che raccogliamo ci permettono di tenerti aggiornato sugli annunci degli ultimi prodotti Apple, sugli aggiornamenti software e sui prossimi eventi. Inoltre, ci aiutano a migliorare i nostri servizi, contenuti e pubblicità. Se non vuoi essere nella nostra mailing list, puoi cancellarti in ogni momento aggiornando le tue preferenze. • Inoltre, utilizziamo i tuoi dati personali per aiutarci a sviluppare, fornire e migliorare i nostri prodotti, servizi, contenuti e pubblicità. • Di tanto in tanto, potremmo utilizzare i tuoi dati personali per inviare avvisi importanti, come comunicazioni con riferimento ad acquisti e modifiche ai nostri termini, condizioni e policy. Poiché tali dati sono importanti per la tua interazione con Apple, non puoi richiedere di non ricevere queste comunicazioni. • Potremmo, inoltre, utilizzare dati personali a fini interni, per verifiche, analisi dei dati e ricerche per migliorare i prodotti, servizi e comunicazioni con i clienti di Apple. • Se partecipi ad una lotteria, un concorso o promozioni simili, potremmo utilizzare i dati che ci fornisci per gestire tali attività. Raccolta e utilizzo di dati non personali Raccogliamo anche dati non personali, ossia dati che sono in una forma tale da non permettere
  • 8. un’associazione diretta con alcun individuo specifico. Potremmo raccogliere, utilizzare, trasferire e divulgare dati non personali per qualsiasi motivo. Quelli che seguono sono alcuni esempi di dati non personali che raccogliamo e come potremmo usarli: • Potremmo raccogliere dati come per esempio professione, lingua, codice postale, prefisso telefonico, codice identificativo unico del dispositivo, luogo e fuso orario in cui un prodotto Apple viene usato in modo da comprendere meglio il comportamento dei clienti e migliorare i nostri prodotti, servizi e pubblicità. • Inoltre potremmo raccogliere dati riguardanti l’attività dei clienti sul nostro sito web, i servizi MobileMe e iCloud, e l’iTunes Store, o le attività registrate da altri nostri prodotti e servizi. Questi dati sono aggregati e utilizzati per aiutarci a fornire informazioni più utili ai nostri clienti e per comprendere quali parti del nostro sito web e dei nostri prodotti e servizi sono di maggior interesse. I dati aggregati sono considerati dati non personali ai fini della presente Privacy Policy. Se mettiamo insieme dati non personali con dati personali, i dati così aggregati saranno trattati come dati personali finché rimarranno aggregati. Cookie e altre tecnologie Il sito web, i servizi online, le applicazioni interattive, i messaggi email e le pubblicità di Apple potrebbero avvalersi di “cookie” e altre tecnologie come pixel tag e web beacon. Tali tecnologie ci aiutano a capire meglio il comportamento degli utenti, ci dicono quali parti del sito web è stata visitata, e facilitano e misurano l’efficacia delle pubblicità e delle ricerche web. Trattiamo i dati raccolti attraversi i cookie e altre tecnologie come dati non personali. Ciononostante, nella misura in cui indirizzi Internet Protocol (IP) o identificatori simili siano considerati dati personali dalla legge locale, tratteremo tali identificatori come dati personali. Analogamente, nella misura in cui dati non personali siano aggregati con dati personali, tratteremo i dati aggregati come dati personali ai fini della presente Privacy Policy. Apple ed i suoi partner si avvalgono di cookie e altre tecnologie nei servizi di pubblicità mobile per verificare il numero di volte in cui vedi una determinata pubblicità, per fornire pubblicità che siano attinenti ai tuoi interessi e per misurare l’efficacia delle campagne pubblicitarie. Se non vuoi ricevere pubblicità con questo grado di rilevanza sul tuo dispositivo mobile, puoi cancellarti accedendo al seguente link su tuo dispositivo: http://oo.apple.com. Se ti cancelli, continuerai a ricevere lo stesso numero di pubblicità per dispositivi mobili, ma saranno meno rilevanti poiché non saranno basate sui tuoi interessi. Potresti continuare a vedere pubblicità attinenti al contenuto di una pagina web o in un’applicazione o basate su altri dati non personali. Questa cancellazione riguarderà solo i servizi pubblicitari di Apple e non le pubblicità collegate ai tuoi interessi che provengono da altre reti pubblicitarie. Apple e i nostri partner si avvalgono di cookie e altre tecnologie anche per ricordare i dati personali quando utilizzi il nostro sito web, servizi online e applicazioni. Il nostro obiettivo, in questi casi, è di rendere la tua esperienza con Apple più facile e personale. Per esempio, sapere il tuo nome ci permette di darti il benvenuto la prossima volta che visiti l’Apple Online Store. Sapere il tuo paese e la tua lingua - e, se sei un insegnante, la tua scuola - ci aiuta a fornire un’esperienza d’acquisto personalizzata e più utile. Sapere che qualcuno usando il tuo computer o il tuo dispositivo ha acquistato un determinato prodotto o ha utilizzato un determinato servizio ci aiuta a rendere la nostra pubblicità e comunicazioni email più attinenti ai tuoi interessi. Sapere le informazioni di contatto, numeri di serie dei prodotti e informazioni sul tuo computer o dispositivo ci aiuta a registrare i tuoi prodotti, personalizzare il tuo sistema operativo, configurare il tuo servizio iCloud e fornirti un miglior servizio clienti. Se vuoi disabilitare i cookie e usi il browser Safari, vai in Preferenze e dal pannello Privacy scegli l’opzione per bloccare i cookie. Sul tuo dispositivo mobile Apple, vai in Impostazioni, scegli Safari
  • 9. e vai alla sezione relativa ai cookie. Per gli altri browser, verifica col produttore come disabilitare i cookie. Ricorda che alcune funzioni del sito Apple non saranno disponibili se disabiliti i cookie. Come gran parte dei siti web, raccogliamo alcuni dati automaticamente e li archiviamo in log files. Tali dati includono gli indirizzi Internet Protocol (IP), il tipo e la lingua del browser, l’Internet Service Provider (ISP), pagine di entrata/uscita, sistema operativo, data e ora e dati del clickstream. Utilizziamo questi dati per comprendere e analizzare tendenze, per gestire il sito, per conoscere il comportamento degli utenti sul sito e per raccogliere dati demografici circa la nostra base clienti. Apple potrebbe utilizzare tali dati nei nostri servizi di marketing e pubblicità. In alcuni dei nostri messaggi email, utilizziamo URL cliccabili collegati al contenuto del sito web Apple. Quando i clienti cliccano su una di queste URL, passano attraverso un web server separato prima di arrivare alla pagina di destinazione sul nostro sito web. Teniamo traccia dei dati relativi ai click su tali URL per aiutarci a determinare l’interesse su particolari argomenti e per misurare l’efficacia delle nostre comunicazioni ai clienti. Se preferisci non essere tracciato in questo modo, non cliccare il testo o i link grafici nei messaggi email. I pixel tag ci permettono di inviare messaggi email in un formato leggibile dagli utenti, e ci dicono anche se tali messaggi sono stati aperti. Potremmo utilizzare questi dati per ridurre o eliminare i messaggi inviati ai clienti. Divulgazione a terzi A volte Apple potrebbe rendere disponibili determinati dati personali a partner strategici che lavorano con Apple per fornire prodotti e servizi, o che aiutano Apple nella vendita ai clienti. Per esempio, quando acquisti e attivi il tuo iPhone, autorizzi Apple e il suo operatore a scambiare i dati che fornisci durante il processo di attivazione per svolgere il servizio. Se la richiesta di attivazione verrà approvata, il tuo account sarà regolato dalle rispettive privacy policy di Apple e del suo operatore. I dati personali saranno condivisi da Apple solamente per fornire o migliorare i nostri prodotti, servizi e pubblicità non saranno condivisi con terzi per loro finalità commerciali. Fornitori di servizi Apple condivide dati personali con società che forniscono servizi come ad esempio trattamento dati, concessione di crediti, esecuzione ordini di clienti, consegna dei prodotti presso di te, gestione e miglioramento dei dati dei clienti, fornitura assistenza clienti, valutazione dei tuoi interessi nei nostri prodotti e servizi, e conduzione ricerche di clienti o questionari di valutazione. Queste società sono obbligate a proteggere i tuoi dati e potrebbero essere ubicate ovunque operi Apple. Altri Potrebbe essere necessario che Apple − per legge, procedimento giudiziario, contenzioso, e/o richieste da parte di autorità pubbliche e governative all’interno o al di fuori del tuo paese di residenza − divulghi i tuoi dati personali. Potremmo anche divulgare i tuoi dati se dovessimo ritenere che per finalità di sicurezza nazionale, rispetto della legge o altre questioni di importanza pubblica, sia necessario o opportuno divulgarli. Possiamo anche divulgare i tuoi dati se riteniamo che la divulgazione sia ragionevolmente necessaria per applicare i nostri termini e condizioni o proteggere le nostre attività o i nostri utenti. Inoltre, in caso di ristrutturazione, fusione o vendita possiamo trasferire ai terzi interessati da tali operazioni tutti i dati personali che raccogliamo.
  • 10. Protezione dei dati personali Apple prende precauzioni — incluse misure amministrative, tecniche e fisiche — per proteggere i tuoi dati personali da perdita, furto e abuso, nonché da accesso non autorizzato, rivelazione, alterazione e distruzione. I servizi online di Apple come Apple Online Store e iTunes Store utilizzano sistemi di criptazione Secure Sockets Layer (SSL) su tutte le pagine web in cui vengono raccolti dati personali. Per fare acquisti attraverso questi servizi, devi utilizzare un browser abilitato SSL come Safari, Firefox o Internet Explorer. Così facendo, si protegge la riservatezza dei tuoi dati personali mentre vengono trasmessi su Internet. Quando utilizzi alcuni prodotti, servizi o applicazioni Apple o pubblichi su un forum, chat room o servizio di social network Apple, i dati personali che condividi sono visibili agli altri utenti e possono essere da loro letti, raccolti o utilizzati. In tali occasioni tu sei responsabile dei dati personali che scegli di inoltrare. Per esempio, se indichi il tuo nome ed indirizzo email su un forum, questi dati sono pubblici. È bene fare attenzione nell’utilizzare questi sistemi. Integrità e conservazione dei dati personali Apple ti facilita la conservazione dei tuoi dati personali in modo accurato, completo e aggiornato. Conserveremo i tuoi dati personali per il tempo necessario a perseguire le finalità indicate nella presente Privacy Policy a meno che un periodo di conservazione più lungo sia richiesto o permesso dalla legge. Accesso ai dati personali Tu puoi aiutare a garantire che i tuoi dati e preferenze di contatto siano accurate, complete e aggiornate entrando nel tuo account attraverso http://www.apple.com/contact/myinfo. Per altri dati personali, faremo il possibile per fornirti l’accesso in modo che tu possa richiedere di correggere i dati se inaccurati o cancellarli qualora Apple non sia tenuta a conservarli per legge o per legittime finalità commerciali. Possiamo rifiutare di dar seguito a richieste che siano irragionevolmente ripetitive, richiedano sforzi tecnici sproporzionati, danneggino la privacy di altri, siano estremamente poco pratiche, o per cui l’accesso non sia comunque richiesto dalla legge locale. Le richieste di accesso, correzione o cancellazione possono essere inoltrate ai competenti indirizzi email Privacy. Bambini Non raccogliamo di proposito dati personali da bambini di età inferiore a 13 anni. Se ci rendiamo conto di aver raccolto dati personali di un bambino con meno di 13 anni prenderemo misure per cancellare i dati il prima possibile. Servizi basati sulla posizione Per fornire servizi basati sulla produzione su prodotti Apple, Apple e i nostri partner e licenziatari possono raccogliere, utilizzare e condividere dati precisi sul luogo, inclusa la posizione geografica in tempo reale del tuo computer o dispositivo Apple. Questi dati sulla posizione vengono raccolti in forma anonima in un formato che non ti identifica personalmente e che viene utilizzato da Apple e dai nostri partner e licenziatari per fornire e migliorare prodotti e servizi basati sulla posizione. Per esempio, possiamo condividere la posizione geografica con i fornitori di applicazioni quando accetti i loro servizi di localizzazione.
  • 11. Alcuni servizi basati sulla posizione offerti da Apple, come il servizio “Trova il mio iPhone”, necessitano dei tuoi dati personali per funzionare. Siti e servizi di terzi I siti Internet, prodotti, applicazioni e servizi di Apple possono contenere link a siti Internet, prodotti e servizi di terzi. I nostri prodotti e servizi possono anche avvalersi o offrire prodotti o servizi da terzi − per esempio, una app di terzi per l’iPhone. I dati raccolti da terzi, che possono includere informazioni sul luogo o informazioni di contatto, sono regolati dai loro regolamenti sulla privacy. Ti incoraggiamo a prendere cognizione dei regolamenti privacy di tali terzi. Utenti internazionali I dati che tu fornisci potrebbero essere trasferiti o potrebbero avervi accesso società di tutto il mondo come descritto nella presente Privacy Policy. Apple aderisce al sistema “safe harbor” stabilito dal Dipartimento del Commercio statunitense in relazione alla raccolta, utilizzo e conservazione di dati personali raccolti da società nello Spazio Economico Europeo e in Svizzera. Per maggiori informazioni, visita il Programma Safe Harbor del Dipartimento del Commercio Statunitense. N.B. Le informazioni personali relative ai residenti negli Stati membri dello Spazio economico europeo (SEE) sono controllate da Apple Distribution International con sede a Cork (Irlanda) ed elaborate per suo conto da Apple Inc. Le informazioni personali raccolte nello SEE durante l’uso di iTunes sono controllate da iTunes SARL in Lussemburgo ed elaborate per suo conto da Apple Inc. Il nostro impegno a livello aziendale per la tua privacy Per essere certi che i tuoi dati personali siano sicuri, comunichiamo le nostre linee guida sulla privacy e sicurezza ai dipendenti Apple ed applichiamo rigidamente le misure di sicurezza sulla privacy all’interno della società. V–