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Tutto il creato è governato da Leggi, dal microcosmo
al macrocosmo, dal minuscolo batterio o
dall’invisibile atomo fino all’universo intero, tutto si
muove in funzione di leggi; non c’è luogo
nell’universo che non vi sia legge. L’umanità presa
collettivamente o individualmente, che lo vogliano o
no è assoggettata a delle leggi. Il nostro quotidiano è
regolato da diverse leggi: matematiche, fisiche,
sociali, psicologiche, giuridiche, finanziarie e
quant’altro. Il nostro intento non è quello di parlare
di queste leggi, ma di una Legge poco conosciuta e
del Suo Legislatore: la Legge Morale di Dio. Una legge
che doveva e deve essere la base della legislazione
morale di tutti i popoli, per il loro bene la loro pace e
felicità: IL DECALOGO.
In questo studio risponderemo brevemente alle seguenti domanda:
1. Chi diede la legge? Da chi fu scritta?
2. La Legge di Dio era conosciuta prima del Sinai?
3. Qual è il principio fondamentale alla base della legge di Dio?
4. Mosè, oltre ai 10 comandamenti ha ricevuto altro?
5. La Legge di Dio (morale) e la Legge di Mosè (cerimoniale) è una stessa Legge?
6. Qual è lo scopo della legge di Dio?
7. Perché Dio ci ha dato i 10 Comandamenti?
8. Cosa è il peccato?
9. La Legge di Dio (10 comandamenti) si possono abolire o modificare?
10. Gesù ha osservato la Legge?
11. Coloro che conoscono la Legge di Dio e la violano volontariamente,
si possono salvare lo stesso?
12. La salvezza arriva dall’osservare la Legge di Dio?
13. Un cristiano che vive per fede ed è sotto la Grazia, e affrancato dalla Legge di
Dio?
14. Saremo giudicati dalla Legge di Dio?
15. Qual è la condizione necessaria per osservare la legge di Dio?
16. Che cosa vuole realizzare Dio nella vita del credente?
1. Chi diede la legge? Da chi fu scritta?
Esodo 24:12 Poi l'Eterno disse a Mosè: «Sali da me
sul monte e rimani là; e io ti darò delle tavole di
pietra, la legge e i comandamenti che ho scritti,
perché tu li insegni loro»
Esodo 31:18 Quando l'Eterno ebbe finito di parlare
con Mosè sul monte Sinai, gli diede le due tavole
della testimonianza, tavole di pietra, scritte col dito
di DIO.
Risposta: Dio desiderava che la Sua Legge fosse scritta in forma lapidaria, immutabile
ed inviolabile. E questo avvenne dopo che il popolo d’Israele fu liberato dalla schiavitù
d’Egitto, mentre era sulla via verso la terra promessa di Canaan. Quando si
accamparono presso il Monte Sinai ricevettero la legge di Dio. In Esodo 20, è scritto
che Dio pronunciò i dieci comandamenti; successivamente chiamò Mosè sul Monte
Sinai per dargli due tavole di pietra sulle quali Egli stesso scrisse i dieci comandamenti.
Qui sotto riportiamo elenco completo integrale, come Mosè lo ha ricevuto, senza
alterazioni o manipolazioni del testo.
Esodo 20 (oppure Deuteronomio 5)
Comandamenti che riguardano Dio
1° Comandamento 2 «Io sono l'Eterno, il tuo DIO, che ti ha fatto uscire dal paese
d'Egitto, dalla casa di schiavitù. 3 Non avrai altri dei davanti a me.
2° Comandamento 4 Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose
che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5 Non ti
prostrerai davanti a loro e non le servirai, perché io, l'Eterno, il tuo DIO, sono un Dio
geloso che punisce l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di
quelli che mi odiano, 6 e uso benignità a migliaia, a quelli che mi amano e osservano i
miei comandamenti.
3° Comandamento 7 Non userai il nome dell'Eterno, il tuo DIO, invano, perché l'Eterno
non lascerà impunito chi usa il suo nome invano.
4° Comandamento 8 Ricordati del giorno di sabato per santificarlo. 9 Lavorerai sei
giorni e in essi farai ogni tuo lavoro; 10 ma il settimo giorno è sabato, sacro all'Eterno,
il tuo DIO; non farai in esso alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo,
né la tua serva, né il tuo bestiame, né il forestiero che è dentro alle tue
porte; 11 poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la terra, il mare e tutto ciò che è in
essi, e il settimo giorno si riposò; perciò l'Eterno ha benedetto il giorno di sabato e l'ha
santificato.
Comandamenti che riguardano l'uomo (il prossimo)
5° Comandamento 12 Onorerai tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano
lunghi sulla terra che l'Eterno, il tuo DIO, ti dà.
6° Comandamento 13 Non ucciderai.
7° Comandamento 14 Non commetterai adulterio.
8° Comandamento 15 Non ruberai.
9° Comandamento 16 Non farai falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
10° Comandamento 17 Non desidererai la casa del tuo prossimo; non desidererai la
moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino,
né cosa alcuna che sia del tuo prossimo». 18 Ora tutto il popolo udiva i tuoni, il suono
della tromba e vedeva i lampi e il monte fumante. A tale vista, il popolo tremava e si
teneva a distanza.19 Perciò essi dissero a Mosè: «Parla tu con noi e noi ti ascolteremo,
ma non ci parli DIO perché non abbiamo a morire».
Nota: La Chiesa cattolica ha alterato questo elenco, eliminando il 2° (divieto di Statue
ed immagini, reliquie) ed ha alterando il 4° (osservanza del sabato e NON della
domenica o di altre feste) che nel loro elenco diventa il 3° (visto che è sparito il 2°),che
diventa: “Ricordati di santificare le feste”!? Comandamento che NON è biblico!!!
Infine dividono l’ultimo in due parti per far tornare i conti.
2. La Legge di Dio era conosciuta prima del Sinai?
Genesi 26:5 «perché Abrahamo ubbidì alla mia
voce e osservò i miei ordini, i miei
comandamenti, i miei statuti
e le mie leggi».
Risposta: Poiché la legge morale dei dieci comandamenti è il riflesso del carattere di
Dio, i suoi principi sono perenni ed immutabili in ogni luogo e tempo. La legge è esistita
molto prima che Dio desse il decalogo a Israele, poiché l'Eterno è prima di ogni cosa, e
ancor prima che la terra e l'uomo facessero la loro comparsa, già qualcuno era venuto
meno a questa legge: Lucifero e i suoi angeli si ribellarono Dio; e questo rende evidente
che la legge era preesistente alla creazione dell'umanità (2 Pt 2:4). Quando Dio crea
Adamo ed Eva a Sua immagine, li crea come con i principi morali della Sua legge nelle
loro menti, in modo potessero adempiere naturale e liberamente alla Sua volontà,
altrimenti non sarebbero a Sua immagine e somiglianza, ma degli automi. Nonostante
questo trasgrediscono alla legge di Dio e introducono il peccato e la morte nella razza
umana (Rm 5:12). I nostri progenitori conoscevano la voce e la volontà di Dio, poiché il
Signore comunicava oralmente con loro, e questi la trasmisero la legge del Signore ai
loro figli e alle loro discendenze. Anche il figlio di Adamo ed Eva trasgredì alla legge di
Dio, proprio come i suoi genitori. Genesi 4: 6- 8 Allora l'Eterno disse a Caino: «Perché
sei tu irritato e perché è il tuo volto abbattuto? Se fai bene non sarai tu accettato?
Ma se fai male, il peccato sta spiandoti alla porta e i suoi desideri sono volti a te; ma
tu lo devi dominare». In Genesi 4, troviamo la storia di Caino, figlio di Adamo ed Eva, il
quale era invidioso di suo fratello Abele e serbava nel suo cuore rancore contro di lui,
tanto da ucciderlo. Prima che questo accadesse, Dio parlò a Caino dicendogli che il
peccato stava in agguato alla porta. Come faceva Caino a sapere che l’odio e l’omicidio
erano un peccato? La legge di Dio doveva essere già conosciuta, perché senza legge
non c’è conoscenza di che cosa sia il peccato. Caino sapeva cosa era giusto e cosa era
sbagliato; sapeva di trasgredire la legge di Dio uccidendo suo fratello.
Più avanti, nel racconto di Genesi vediamo che Abraamo ubbidì alla mia voce di Dio e
osservò quello che gli venne ordinato tramite la legge e i comandamenti. Anche i suoi
discendenti conoscevano i comandamenti, infatti vediamo che Giacobbe è al corrente
del 1° e 2° comandamento, facendo rimuovere gli idoli. Genesi 35:2 Allora Giacobbe
disse alla sua famiglia e a tutti quelli che erano con lui: «Rimuovete dal vostro mezzo
gli dèi stranieri (idoli), purificatevi e cambiate le vostre vesti».
Giuseppe sicuramente conosceva il 7° comandamento e per questa ragione si astiene
dal commettere adulterio. Genesi 39: 7- 9 «Dopo queste cose, avvenne che la moglie
del suo padrone mise gli occhi su Giuseppe e gli disse: «Coricati con me». Ma egli
rifiutò e disse alla moglie del suo padrone: «Ecco, il mio padrone non si preoccupa di
quanto ha lasciato in casa con me e ha messo nelle mie mani tutto quanto ha. Non
c'è alcuno più grande di me in questa casa; egli non mi ha proibito nulla tranne te,
perché sei sua moglie. Come dunque potrei io fare questo grande male e peccare
contro Dio?».
Uno studio accurato della Genesi mostra chiaramente che i dieci comandamenti erano
conosciuti prima del Sinai, inoltre vediamo che Mosè insegnava gli statuti di Dio e le
Sue leggi ancor prima di ricevere le tavole e tutte le altri leggi (Es 16; 18:16).
3. Qual è il principio fondamentale alla base della legge di
Dio?
Tito 3:4 «Ma quando apparvero la bontà di
Dio, nostro Salvatore, e il suo amore verso gli
uomini».
1Giovanni 4:8 «Chi non ama non ha conosciuto
Dio, perché Dio è amore».
Matteo22:36-40 «Maestro, qual è il grande
comandamento della legge?». E Gesù gli
disse: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua
e con tutta la tua mente". Questo è il primo e il gran comandamento. E il
secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Da questi
due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti».
Risposta: Ogni legge rispecchia il pensiero del suo legislatore ed anche la Legge
dell’Eterno non fa eccezione. Un Dio d’amore non può che emanare una legge il cui
principio fondante e fondamentale sia l’Amore! L’Amore è l’adempimento della legge:
pensa se nel mondo tutti rispettassero i dieci comandamenti, quanto sarebbe diverso
il mondo. I dieci comandamenti sono divisi in due parti: i primi quattro trattano della
relazione tra l’uomo e Dio, gli ultimi sei delle relazioni tra gli uomini. Il testo in Matteo
22 riporta la risposta di Gesù alla domanda circa quale fosse il grande comandamento
della legge; Gesù enunciò i due grandi principi che sono alla base della legge di Dio.
“Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua e con tutta la tua
mente” (v. 37): questo è il principio alla base dei primi quattro comandamenti. Amare
Dio significa non avere altri dei o idoli; non farsi immagini o sculture di questi, non
prostrarsi o venerarle, nè rivolgergli delle preghiere. Non usare impropriamente il Suo
nome e santificare il Suo santo Sabato.
“Ama il tuo prossimo come te stesso” (v. 39): questo è il principio alla base degli ultimi
sei comandamenti. Amare il prossimo significa onorare i genitori, non uccidere, non
commettere adulterio, non rubare, non fare falsa testimonianza contro il prossimo e
non desiderare cosa alcuna del prossimo. I due grandi comandamenti esposti da Gesù,
quindi, non sostituiscono i dieci comandamenti, sono soltanto un riassunto! Gesù,
infatti, non fece altro che citare ciò che Dio aveva già detto a Israele: i due grandi
comandamenti sono tratti dall’Antico Testamento (cfr. Deuteronomio 6:5 e Levitico
19:18)
La legge è espressione del pensiero di Dio, essa è un’immagine trascendente del
carattere di Santo di Dio, che è Giustizia e Misericordia perfetta. Dio ne è l’autore,
quindi è scevra da debolezze o errori umani. A seguire uno schemino che dimostra che
la legge è il carattere di Dio. Esempio:
1Pietro 1:16 «poiché sta scritto: «Siate santi, perché io sono santo».
Romani 7:12 «Così, la legge è certamente santa, e il comandamento
santo, giusto e buono».
Carattere di Dio Dio è… la legge è
Buono -> Luca 18:19 Romani 7:12
Santo -> Levitico 19:2 Romani 7:12
4. Mosè, oltre i 10 comandamenti ha ricevuto altro?
Perché i comandamenti furono incisi su tavole di pietra?
Deuteronomio 31:24-26 «Quando Mosè ebbe finito di scrivere in un
libro tutte le parole di questa legge, diede quest'ordine ai Leviti che
portavano l'arca del patto dell'Eterno, dicendo: “ Prendete questo libro
della legge e mettetelo accanto all'arca del patto dell'Eterno, il vostro DIO,
perché rimanga là come un testimone contro di te”».
Risposta: Certamente! Mosè ha ricevuto è scritto
tutte le altre Leggi Cerimoniali per il popolo
d’Israele in un libro (la legge mosaica). È bene
notare che c’è una differenza sostanziale tra la
Legge MORALE e quella CERIMONIALE. La prima
è stata scritta da Dio stesso su Tavole di Pietra e
posta dentro l’arca del patto (e mai abolita), l’altra
è stata ispirata da Dio a Mosè, e scritta su pelli di
Giusto -> Deuter. 32:4 Romani 7:12
Perfetto -> Matteo 5:48 Salmo 19:7
Puro -> 1Giov. 3:2-3 Salmo 19:8
Verace -> Giovanni 3:33 Salmo 19:9
Spirituale -> 1Corinzi 10:4 Romani 7:14
Amore -> 1Giovanni 4:8 Romani 13:10
Immutabile -> Giacomo 1:17 Luca 16:17
Eterno -> Salmo 90:2 Salmo 111:7-8
animali (in seguito papiri); quindi da un uomo e posta FUORI dall’arca, ed annullata con
il sacrificio di Gesù Cristo sulla croce.
La simbologia:
Tavole di Pietra = IMMUTABILITA’
Giacomo 1:17 «ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono
dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c'è variazione né ombra di
mutamento».
Malachia 3:6 «Io sono l’Eterno, non muto; perciò voi, o figli di Giacobbe, non siete
consumati».
Ebrei 13:8 «Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno».
Pelli o Papiri = Transitorietà
Galati 3: 24-26 «Così la legge è stata nostro precettore per portarci a Cristo, affinché
fossimo giustificati per mezzo della fede. Ma, venuta la fede, non siamo più sotto un
precettore, perché voi tutti siete figli di Dio per mezzo della fede in Cristo Gesù».
Ebrei 8:5 «i quali servono di esempio ed ombra delle cose celesti, come fu detto da
Dio a Mosè…».
Colossesi 2:16,17 «Nessuno dunque vi giudichi per cibi o bevande, o rispetto a feste, a
noviluni o ai sabati (riti e feste giudaiche, prefigurative); queste cose sono ombra di
quelle che devono venire; ma il corpo è di Cristo».
Nota: “i sabati “ di Col 2: 16, NON sono il Sabato 7° Giorno del decalogo, ma sono le
feste del calendario giudaico, feste mosaiche, come: la festa delle capanne, espiazione,
pasqua, azzimi, ecc. ecc.
5. La Legge di Dio (morale) e la Legge di Mosè
(cerimoniale) è una stessa Legge?
Daniel 9: 10, 11 «e non abbiamo ascoltato la voce
dell'Eterno, il nostro DIO, per camminare nelle Sue
leggi, che ci aveva posto davanti per mezzo dei suoi
servi, i profeti. Sì, tutto Israele ha trasgredito la Tua
legge, si è sviato per non ubbidire alla tua voce; perciò
si è riversata su di noi la maledizione e l'imprecazione
scritta nella legge di Mosè, servo di DIO, perché
abbiamo peccato contro di lui».
Risposta: No, non è la stessa Legge! Come già detto, la Legge di Mosè fu transitoria e
temporanea, i cui intenti dovevano essere educativi, formativi, ma anche prefigurativi,
poiché ricca di simboli e figure che preannunciavano l’avvento di un Messia e il piano
della salvezza (vedi il santuario, i sacerdoti, i rituali dei sacrifici animali, le offerte, le
oblazioni); questi riti erano dette leggi cerimoniali. Ci sono inoltre parecchie leggi sulla
salute (vedi i cibi impuri e cibi puri, la quarantena, ect.). Norme sull’igiene (vedi
circoncisione, lebbra, lavarsi ed altro, come trattare il ciclo mestruale, i rapporti
sessuali, ect.). Abbiamo anche parecchie leggi o norme civili, sociali, giuridiche e molto
altro...ma anche se tutte queste leggi sono abolite, il principio per cui sono state date
resta valido sempre. Facciamo un esempio: in Levitico 11 troviamo il divieto di
mangiare alcuni cibi impuri come i molluschi, crostacei o il maiale ed altro ancora; oggi
grazie alla scienza possiamo sapere quanto sia deleterio e nocivo per il nostro corpo
l’assunzione di questi cibi, dannosi alla nostra salute. Ma qual è il principio? Quello di
avere e mantenere il nostro corpo in perfetta salute, per quanto dipenda da noi, poiché
è tempio dello Spirito Santo. Alcuni obiettano dicendo che non siamo più nell’ A. Patto
e che possiamo mangiare di tutto! Certo che non siamo più sotto la legge mosaica ma
sotto la grazia, e la salvezza non è per opere; ma il maiale, come i molluschi o crostacei
non hanno smesso di essere tossici per il nostro organismo, sempre deleteri ed
altamente nocivi rimangono con o senza grazia! Altro esempio: il lavarsi le mani… lo
eliminiamo perché siamo sotto la grazia? No di certo, resta sempre una buona norma
igienica.
Comunque, anche se tutte le leggi cerimoniali, riti e norme, decadono con il Sacrificio
di Cristo sulla Croce e vengono annullate, non è così per la Legge di Dio che è:
Salmo 111: 7-10 «Le opere delle sue mani sono verità e giustizia; tutti i suoi
comandamenti sono fermi, stabili in eterno per sempre, fatti con verità e
rettitudine. Egli ha mandato la redenzione al suo popolo, ha stabilito il suo patto per
sempre; santo e tremendo è il suo nome. Il timore dell'Eterno è il principio della
sapienza; hanno grande sapienza quelli che mettono in pratica i suoi comandamenti; la
sua lode dura in eterno».
Legge di Mosè Legge di Dio
Luca 2:22” legge di Mosè” Isaia 5:24. “la Legge di Dio”
Definita: "la legge... di ordini e riti "
Efesini 2:15.
Definita: “Legge regale"
Giacomo 2:8.
Scritta da Mosè in un libro.
2 Cronache 35:12.
Scritta da Dio stesso, su pietra.
Esodo 31:18 32:16.
Collocata FUORI dall’arca.
Deuteronomio 31:26.
Collocata DENTRO l’arca.
Esodo 40:20.
Termina con la croce… Efesini 2:15.
Permane per sempre… Luca
16:17.
Aggiunta a causa del peccato.
Galati 3:19.
Segnala il peccato.
Romani 7:7 3:20.
Contraria a noi... Colossesi 2:14. A nostro favore… 1 Gv 5:3.
Non giudica nessuno.
Colossesi 2:14-16.
Giudica tutti gli uomini.
Giacomo 2:10-12.
Carnale… Ebrei 7:16. Spirituale… Romani 7:14.
Non perfeziona nessuno… Ebrei
7:19.
Rende perfetti e saggi… Salmo
19:7.
Matteo 19 7-9 «Essi gli dissero: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle un
atto di divorzio e mandarla via?». Egli disse loro: «Per la durezza dei vostri
cuori Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non
era così. Or io vi dico che chiunque manda via la propria moglie, eccetto in
caso di fornicazione, e ne sposa un'altra, commette adulterio; e chi sposa
colei che è stata mandata via, commette adulterio».
Gesù enfatizza in questo passaggio la differenza tra la legge mosaica e quella di Dio.
L’adulterio (7° comandamento) era conosciuto sin dall’origini della razza umana.
6. Qual è lo scopo della legge di Dio?
Romani 3:20 «perché nessuna carne sarà
giustificata davanti a lui per le opere della
legge; mediante la legge infatti vi è la
conoscenza del peccato».
Romani 7:7 «Che diremo dunque? Che la legge
è peccato? Così non sia; anzi io non avrei
conosciuto il peccato, se non mediante la
legge; infatti io non avrei conosciuta la
concupiscenza, se la legge non avesse detto:
“Non concupire”».
Risposta: Lo scopo della legge è dare conoscenza, la legge è stata data perché l’uomo
potesse distinguere il bene dal male; senza la legge non vi è conoscenza del peccato.
In Romani 7, Paolo prende ad esempio il decimo comandamento che riguarda il non
desiderare la moglie, la casa o qualunque altra cosa sia del prossimo; egli afferma che:
non avrebbe saputo cos’è la concupiscenza se la legge non avesse detto: “Non
concupire”. Non avrebbe saputo che è un peccato! La legge, quindi, non è un mezzo
per ottenere la salvezza; serve solo per farmi capire che cosa è peccato.
Nessuno si salva perché osserva tutti i comandamenti; ma poiché è già salvato da
Gesù Cristo, li osserva come “dimostrazione” visibile che vive, pensa ed agisce come
Lui, riflette il Suo carattere.
Giacomo 1:23-25 «Poiché, se uno è uditore della
parola e non facitore, è simile a un uomo che
osserva la sua faccia naturale in uno specchio; egli
osserva se stesso e poi se ne va, dimenticando
subito com'era. Ma chi esamina attentamente la
legge perfetta, che è la legge della libertà, e
persevera in essa, non essendo un uditore
smemorato ma un facitore dell'opera, costui sarà
beato nel suo operare».
7. Perché Dio ci ha dato i 10 Comandamenti?
Proverbi 3:1-2 «Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento e il tuo
cuore custodisca i miei comandamenti, perché ti aggiungeranno lunghi
giorni, anni di vita e pace».
Salmo 1:2,3 «ma il cui diletto è nella legge dell'Eterno, e sulla sua legge
medita giorno e notte. Egli sarà come un albero piantato lungo i rivi d'acqua,
che dà il suo frutto nella sua stagione e le cui
foglie non appassiscono; e tutto quello che fa
prospererà».
Risposta: I 10 comandamenti sono una guida per una
vita felice, appagante ed abbondante; un codice
perfetto, sintetico e schematico di etica e moralità.
Sono come i segnali stradali, i quali ci indicano la via
da seguire, segnalandoci i vari pericoli sul tragitto. I
comandamenti sono una PROTEZIONE, non sono dei
divieti, ma dei consigli per fare la scelta giusta.
8. Cosa è il peccato?
1 Giovanni 3:4 «Chiunque commette il
peccato, commette pure una
violazione della legge;
e il peccato è violazione della legge».
Risposta: Quando si infrangono delle regole nella vita sociale, abbiamo
dell’implicazioni oggettive nell’immediato, come ad esempio: recare del danno a
qualcuno o a qualcosa; possibili problemi a persone coinvolte e le sanzioni risarcitive
o punitive (come il carcere se il reato è grave). Ogni infrazione produce delle reazioni
e delle conseguenze. Così è anche per la Legge di Dio quando viene violata, le
conseguenze ci sono e non solo sul piano oggettivo ma anche su quello morale,
spirituale e psicologico, producendo in noi sentimenti dannosi come il senso di colpa,
tensione, paura, ansia e molto altro. Sul piano spirituale e morale ci stiamo
allontanando da Dio, siamo in una situazione di pericolo di morte, non fisica ma
spirituale ed eterna. Infrangere i comandamenti non è solo un danno verso Dio o il
prossimo, è prevalentemente un danno verso se stessi. Il peccato è la violazione della
legge; ogni volta che commetto peccato, trasgredisco la legge. Questo è una conferma
di quanto affermato da Paolo nella lettera ai Romani: la legge mi fa conoscere cosa è
peccato. Come faccio a sapere che cosa è peccato agli occhi di Dio? La legge me lo
rivela: la trasgressione della legge costituisce peccato.
9. La Legge di Dio (10 comandamenti) si possono abolire o
modificare?
Luca 16:17 «Ma è più facile che passino il cielo e la
terra, piuttosto che cada un sol apice della legge».
Matteo 5:17 «Non pensate che io sia venuto ad
abrogare la legge o i profeti; io non sono venuto per
abrogare, ma per portare a compimento».
Risposta: Assolutamente no! Dio può cambiare o mutare?
NO!... così è la Sua Legge che riflette la Sua persona il Suo
carattere. Gesù non è venuto per abolire la legge, ma per
portarla a compimento. Di fatto anche nel Nuovo Testamento ritroviamo tutta la legge
morale di Dio.
LA LEGGE DI DIO NEL
NUOVOTESTAMENTO
LA LEGGE DI DIO NELL’ANTICO
TESTAMENTO
1. " poiché sta scritto: "Adora il Signore
Dio tuo e servi a lui solo"»." Matteo 4:10.
1. " Non avrai altri dei davanti a me. "
Esodo 20:3.
2. "Figli, guardatevi dagli idoli " 1 Gv 5:21.
" Essendo dunque noi progenie di Dio,
non dobbiamo stimare che la deità sia
simile all'oro o all'argento o alla pietra o
2. " Non ti farai scultura alcuna né
immagine alcuna delle cose
che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla
terra o nelle acque sotto la terra. Non ti
prostrerai davanti a loro e non le servirai,
alla scultura d'arte e d'invenzione
umana. " Atti 17:29.
perché io, l'Eterno, il tuo DIO, sono un Dio
geloso che punisce l'iniquità dei padri sui
figli fino alla terza e alla
quarta generazione di quelli che mi
odiano, " Esodo 20:4,5.
3. "Non sia bestemmiato il nome di Dio"
1 Timoteo 6:1.
3. " Non userai il nome dell'Eterno, il tuo
DIO, invano " Esodo 20:7.
4. "In qualche luogo infatti, a proposito
del settimo giorno, egli disse così: «E Dio
si riposò nel settimo giorno da tutte le
sue opere ...Resta dunque un riposo di
sabato per il popolo di Dio. Chi infatti è
entrato nel suo riposo, si è riposato
anch'egli dalle proprie opere, come Dio
dalle sue. Diamoci da fare dunque per
entrare in quel riposo, affinché nessuno
cada seguendo lo stesso esempio di
disubbidienza. " Ebrei 4:4,9-11.
4. "Ricordati del giorno di sabato per
santificarlo. Lavorerai sei giorni e in essi
farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno
è sabato, sacro all'Eterno, il tuo DIO; non
farai in esso alcun lavoro, né tu, né tuo
figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la
tua serva, né il tuo bestiame, né il
forestiero che è dentro alle tue porte;
poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la
terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e il
settimo giorno si riposò; perciò l'Eterno
ha benedetto il giorno di sabato e l'ha
santificato. " Esodo 20:8-11.
5. "Onora tuo padre e madre" Matteo
19:19.
5. "Onorerai tuo padre e tua madre,
affinché i tuoi giorni siano lunghi sulla
terra che l'Eterno, il tuo DIO, ti dà. "
Esodo 20:12.
6. "Non uccidere " Romani 13:9. 6. "Non ucciderai " Esodo 20:13.
7. "Non commettere adulterio "
Matteo 19:18.
7. "Non commetterai adulterio" Esodo
20:14.
8. "Non ruberai " Romani 13:9. 8. "Non ruberai " Esodo 20:15.
9. "Non dare falsa testimonianza"
Romani 13:9.
9. "Non farai falsa testimonianza contro il
tuo prossimo " Esodo 20:16.
10. "Non concupire " Romani 7:7.
10. "Non desidererai la casa del tuo
prossimo; non desidererai la moglie del
tuo prossimo, né il suo servo, né la sua
serva, né il suo bue, né il suo asino, né
cosa alcuna che sia del tuo prossimo"
Esodo 20:17.
Deut. 4:2 «Non aggiungerete nulla a quanto vi comando e non toglierete nulla, ma
impegnatevi ad osservare i comandamenti dell'Eterno, il vostro DIO, che io vi
prescrivo».
Apocalisse 22:18,19 «Io dichiaro ad ognuno che ode le parole della profezia di questo
libro che, se qualcuno aggiunge a queste cose, Dio manderà su di lui le piaghe
descritte in questo libro. E se alcuno toglie dalle parole del libro di questa profezia, Dio
gli toglierà la sua parte dal libro della vita dalla santa città e dalle cose descritte in
questo libro».
10. Gesù ha osservato la Legge?
Giovanni 14:15 «Se mi amate, osservate i miei
comandamenti.
Giovanni 14:21 «Chi ha i miei comandamenti
e li osserva, è uno che mi ama; e chi mi ama
sarà amato dal Padre mio; e io lo amerò e mi
manifesterò a lui».
Risposta: Mediante la Sua morte sulla croce, Cristo ha messo fine al servizio del
santuario terrestre e di conseguenza alla legge cerimoniale mosaica. Ha inchiodato sul
legno ogni rito levitico, rendendolo vano. Ebrei 7: 12; 18,19 «Infatti, se viene cambiato
il sacerdozio, avviene necessariamente anche un cambiamento di legge… Si ha così
l'annullamento del comandamento precedente, a motivo della sua debolezza e
inutilità, la legge infatti non ha portato nulla a compimento, è l'introduzione di una
migliore speranza, mediante la quale ci accostiamo a Dio».
Se pur ha messo fine alla vecchia alleanza, non è così per il decalogo, durante tutta la
Sua vita Gesù ha osservato la legge di Dio, incarnandone i suoi due principi
fondamentali: amare Dio e il Suo prossimo di un amore perfetto. Affermando con
chiarezza che non è venuto per distruggerla o abolirla, ma al contrario per compierla,
ossia ad osservarla. Gesù ha spiegato che il comandamento andava ben oltre la lettera
scritta, ampliandone il suo significato.
Matteo 5:21, 22 «Voi avete udito che fu detto agli antichi: "Non uccidere"; e:
"Chiunque ucciderà, sarà sottoposto al giudizio"; ma io vi dico: Chiunque si adira contro
suo fratello senza motivo, sarà sottoposto al giudizio; e chi avrà detto al proprio fratello:
"Raca", sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli avrà detto: "Stolto", sarà sottoposto al
fuoco della Geenna».
Matteo 5: 27-29 «Voi avete udito che fu detto agli antichi: "Non commettere
adulterio". Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già
commesso adulterio con lei nel suo cuore. Ora, se il tuo occhio destro ti è causa di
peccato, cavalo e gettalo via da te, perché è meglio per te che un tuo membro perisca,
piuttosto che tutto il tuo corpo sia gettato nella Geenna».
La vera osservanza della legge ha a che fare con il cuore e non solo con il
comportamento esteriore. Osservare la legge in modo letterale, non è esattamente
quello che Dio richiede. Se prendiamo ad esempio il comandamento: “non uccidere”,
e ci limitiamo a non togliere la vita a qualcuno, ma nutriamo odio o livore per la
persona, stiamo violando la legge di Dio. C’è di più dietro a questo comandamento;
Gesù spiegò come la rabbia e il rancore sono come l’omicidio agli occhi di Dio.
Solitamente la strada che porta una persona a commettere un omicidio comincia
proprio con la rabbia e l’odio. Pensa a quante persone si possono “uccidere” con la
lingua e le parole, forse molte ma molte di più che con un’arma. Gesù affermò che chi
guarda una donna desiderandola ha già commesso adulterio nel suo cuore; l’eventuale
atto di commettere adulterio non farebbe altro che rivelare cosa già c’era nel cuore.
Anche se quell’uomo non commetterà fisicamente adulterio, sarà considerato da Dio
colpevole come chi avrà commesso adulterio.
Gesù insegnava la Legge di Dio come valida e vincolante.
Il giovane ricco
Matteo 19:16-19 «Ed ecco, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro buono, che devo
fare di buono per avere la vita eterna?». Ed egli disse: «Perché mi chiami buono?
Nessuno è buono, se non uno solo, cioè: Dio. Ora, se tu vuoi entrare nella vita, osserva
i comandamenti». Egli gli disse: «Quali?». Gesù allora disse: «Non uccidere, non
commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, onora tuo padre e
tua madre e ama il tuo prossimo come te stesso».
11. Coloro che conoscono la Legge di Dio e la violano
volontariamente, si possono salvare lo stesso?
Giacomo 2: 10,11 «Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma viene meno
in un sol punto, è colpevole su tutti i punti. Difatti, colui che ha detto: “Non
commettere adulterio”, ha anche detto: “Non uccidere”. Per cui se tu non
commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge».
Romani 6:23 «Infatti il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la
vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore».
Risposta: No! Si perderanno. La Legge di Dio, i 10
comandamenti sono una guida che dobbiamo
usare e seguire per camminare in questa vita, per
avere una vita santa, irreprensibile, dobbiamo
imparare a vivere come Dio vive, riflettendo al
mondo il Suo carattere d’Amore. La legge di Dio
insieme allo S. Santo ci trasforma a Sua immagine
e somiglianza. Se ignoriamo anche un solo
comandamento stiamo rifiutando Dio e senza di
Lui NON c’è salvezza. Stiamo rifiutando di fare la
Sua volontà, stiamo rigettando il piano di Dio per
la nostra vita; se non permettiamo a Dio di
trasformarci a Sua immagine e somiglianza, non
potremmo entrare nel Suo Regno. Nessun
peccatore ostinato e perseverante nell’errore
sarà presente nel Regno di Dio, ma solo persone convertite, nate a nuova vita. Violare
un comandamento volutamente, consapevolmente e in modo perentorio, è sufficiente
per separarmi da Dio e dalla Salvezza, come dice l’apostolo: Giacomo 4:17 «Chi
dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato». Chi vive nel peccato è morto
spiritualmente.
12. La salvezza arriva dall’osservare la Legge di Dio?
Romani 3:20 «perché nessuna carne sarà giustificata davanti a lui per le
opere della legge; mediante la legge infatti vi è la conoscenza del peccato».
Efesini 2:8,9 «Voi infatti siete stati salvati per
grazia, mediante la fede, e ciò non viene da
voi, è il dono di Dio, non per opere, perché
nessuno si glori».
Risposta: No! La salvezza è un DONO gratuito per noi
da parte di Gesù Cristo! Ubbidiamo alla legge non per
ottenere salvezza, ma perché siamo già stati salvati;
l’ubbidienza alla legge non è un mezzo per ottenere la salvezza, essa ci viene donata
per grazia e per mezzo della fede.
Dio richiese l’ubbidienza dopo aver mostrato il Suo amore nella liberazione del popolo
dalla schiavitù d’Egitto; così, Dio richiede l’ubbidienza alla legge dopo aver mostrato il
Suo amore sulla croce, avendoci liberati dalla schiavitù del peccato. Gesù ci ha dato
l’esempio durante la Sua vita di una vita di sottomissione alla volontà di Dio; attraverso
la Sua comunione con il Padre, Gesù ha vissuto in armonia con la legge. Anche noi,
attraverso la comunione con Gesù possiamo osservare i Suoi comandamenti: Giovanni
15:10. «Se osservate i Miei comandamenti, dimorerete nel Mio amore, come Io ho
osservato i comandamenti del Padre Mio e dimoro nel Suo amore». Il compito della
legge è come quello di un pedagogo che rivelo lo stato del malato e che senza poterlo
guarire, lo guida verso il grande medico: Gesù Cristo.
Galati 3:24 «Così la legge è stata nostro precettore per portarci a Cristo, affinché
fossimo giustificati per mezzo della fede». La legge non ha portato la salvezza; ma in un
certo senso l’ha resa possibile. La disubbidienza di Adamo ha attirato la condanna a
morte su tutta l’umanità; aver violato o infranto la legge di Dio, ha introdotto il peccato
(separazione da Dio) e quindi la morte. La Bibbia dice: Romani 6:23 «Infatti il salario
del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore».
Con questa condanna l’umanità sarebbe persa per sempre, ma Dio che è ricco in
Misericordia ha previsto un piano di Salvezza affinché l’umanità non perda la Vita
Eterna! Il piano è Gesù Cristo! E’ Lui che si è caricato del nostro debito che la legge
esige, ossia la morte del condannato in quanto trasgressore; Gesù si è sostituito a noi
ed è morto al posto nostro, soddisfacendo quanto la legge richiedeva. La morte che
toccava a noi in quanto trasgressori e caduta su di Lui. Isaia 53 4,5 «Eppure egli portava
le nostre malattie e si era caricato dei nostri dolori; noi però lo ritenevamo colpito,
percosso da DIO ed umiliato. Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni,
schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è su di lui, e per
le sue lividure noi siamo stati guariti».
Questa Grazia gratuita, non può esser meritata dagli uomini, e neppure essere
considerata ricompensa delle nostre opere, altrimenti non sarebbe più tale; essa è un
Dono gratuito e si accetta per sola fede. Il peccatore posto sotto la Grazia per fede
passa dal regime della legge al regime della Grazia, sfuggendo così dalla punizione
prevista dalla condanna della legge che è caduta su Gesù.
Romani 8:1 «Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo
Gesù, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito…».
13. Un cristiano che vive per fede ed è sotto la Grazia, e
affrancato dalla Legge di Dio?
Romani 6:14,15 «Infatti il peccato non avrà più potere su di voi, poiché non
siete sotto la legge, ma sotto la grazia. Che dunque? Peccheremo noi,
perché non siamo sotto la legge, ma sotto la grazia? Così non sia».
Romani 3:31 «Annulliamo noi dunque la legge mediante la fede? Così non
sia, anzi stabiliamo la legge».
Risposta: No! La grazia è un perdono immeritato,
che un governatore o presidente concede ad un
condannato. Lo perdona, pero non lo esenta dal
rispettare le leggi vigenti in vigore. La persona
perdonata da Dio che vive sotto la Grazia, ha una
doppia responsabilità, rispettare la legge e non
perdere la grazia ottenuta. La persona che rifiuta di
osservare la legge di Dio e dice che vive sotto la
grazia, si contraddice e rende vano il sacrificio di
Gesù Cristo. Se la legge è stata soppressa come
qualcuno crede, e se Cristo è stato lo strumento di
questa soppressione, come mai Egli ha dovuto morire per soddisfare le esigenze della
legge? Abolita la legge, non è più necessaria la grazia, e la crocifissione del Salvatore
non ha più alcun significato, è inutile poiché «infatti dove non c'è legge, non vi
è neppure trasgressione» (Romani 4:15). Senza legge non esiste peccato, così come
senza grazia non c’è salvezza. La morte di Cristo sul Calvario è certamente l’argomento
migliore in favore dell’immutabilità della legge. La legge è la grazia lungi dall’escludersi
a vicenda si completano armoniosamente.
14. Saremo giudicati dalla Legge di Dio?
Ebrei 9:27 «E come è stabilito che gli uomini muoiano una sola volta,
e dopo ciò viene il giudizio».
1Pietro 4:17 «Poiché è giunto il tempo che il giudizio cominci dalla casa di
Dio; e se comincia prima da noi, quale sarà la fine di coloro che non
ubbidiscono all'evangelo di Dio? ».
Risposta: Si, certamente! Come ogni tribunale
umano possiede un codice che faccia da base,
da regola, un Codice civile e penale. Anche il
cielo possiede un codice: il Decalogo che servirà
come regola del giudizio finale.
Ecclesiaste 12: 13,14 «Ascoltiamo dunque la
conclusione di tutto il discorso: «Temi DIO e
osserva i suoi comandamenti, perché questo è il
tutto dell'uomo». Poiché DIO farà venire in
giudizio ogni o perda, anche tutto ciò che è
nascosto, sia bene o male». (N.D)
L’apostolo Giacomo esprime lo stesso concetto con maggior chiarezza: Giacomo
2:12 «Parlate quindi e agite come se doveste essere giudicati dalla legge della
libertà», nei versetti precedenti a questo sta parlando della legge di Dio il Decalogo
(7:11) con la quale saremo giudicati. Perché è detta: “legge di libertà”? Perché ci libera
dalla condanna della morte, prodotta dalla schiavitù del peccato. La triste condizione
spirituale del mondo di oggi è la diretta conseguenza del rilassamento spirituale, della
negligenza totale o parziale di mettere in atto la volontà di Dio, trasgredire i
comandamenti e vivere secondo la propria volontà o secondo le proprie voglie o
regole. Ma come tutte le leggi hanno causa ed effetto, l’uomo non può trasgredire la
legge di Dio impunemente. La libertà dell’uomo non sta nella trasgressione o nella
dissolutezza, nel vivere come più mi piace. La libertà che Dio ci offre è quella di
scegliere tra il bene ed il male. La vera libertà è l’ubbidienza volontaria al bene,
nell’Amore e rispetto reciproco con Dio e con il prossimo.
15. Qual è la condizione necessaria per osservare la legge
di Dio?
1 Giovanni 5:2,3 «Da questo sappiamo di amare i figli di Dio: quando
amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. Questo infatti è l'amore
di Dio: che noi osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi
comandamenti non sono gravosi».
Risposta: Gesù disse: «Se Mi amate, osservate i Miei
comandamenti» (Giovanni 14:15). Solo una relazione
d’amore con Dio può essere la base della vera ubbidienza;
è impossibile poter osservare la legge se non amiamo Gesù.
La naturale conseguenza di amare Dio sarà voler osservare
la Sua legge. Ad una persona che non ama Dio, i dieci
comandamenti appariranno come un insieme di regole che
limitano la libertà. Agli occhi di chi ama Dio, invece, non
rappresentano un peso, ma il modo in cui desiderano vivere
ed essere come Dio è.
16. Che cosa vuole realizzare Dio nella vita del credente?
Ebrei 8:10 «Questo dunque sarà il patto che farò con la casa d'Israele dopo
quei giorni, dice il Signore, io porrò le mie leggi nella loro mente e le scriverò
nei loro cuori; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo».
Risposta: Cristo perdona ogni peccatore pentito,
e vuole restaura in noi la Sua immagine che
abbiamo perso a causa del peccato, a causa
dell’esserci allontanati da Lui. Dio desidera che i
principi della Sua legge siano messi in pratica da
noi e per fare questo ci aiuta con la Sua presenza
nel nostro cuore. Lo Spirito Santo in noi, ci aiuta in questo processo decisionale, come
attesta l’apostolo Paolo in Filippesi 2:13 « infatti è Dio che produce in voi il volere e
l'agire, secondo il suo disegno benevolo». Le promesse del comandamento: “Non
ruberai, non ucciderai, non mentirai” si convertono in decisioni pratiche
nell’immediato: “Non rubo, non mento, non uccido” sono decisioni irremovibili, decido
di vivere come Dio vive, decido di esser come Lui. Questo vuol dire: “mettere la Sua
legge nella tua mente e scriverla sul tuo cuore “. Dio vuole restaurare in noi il Suo
stesso carattere, ossia: AMORE.
1Giovanni 2:4 «Chi dice: “Io l'ho conosciuto”, e non osserva
i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui».

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  • 1. Tutto il creato è governato da Leggi, dal microcosmo al macrocosmo, dal minuscolo batterio o dall’invisibile atomo fino all’universo intero, tutto si muove in funzione di leggi; non c’è luogo nell’universo che non vi sia legge. L’umanità presa collettivamente o individualmente, che lo vogliano o no è assoggettata a delle leggi. Il nostro quotidiano è regolato da diverse leggi: matematiche, fisiche, sociali, psicologiche, giuridiche, finanziarie e quant’altro. Il nostro intento non è quello di parlare di queste leggi, ma di una Legge poco conosciuta e del Suo Legislatore: la Legge Morale di Dio. Una legge che doveva e deve essere la base della legislazione morale di tutti i popoli, per il loro bene la loro pace e felicità: IL DECALOGO. In questo studio risponderemo brevemente alle seguenti domanda: 1. Chi diede la legge? Da chi fu scritta? 2. La Legge di Dio era conosciuta prima del Sinai? 3. Qual è il principio fondamentale alla base della legge di Dio? 4. Mosè, oltre ai 10 comandamenti ha ricevuto altro? 5. La Legge di Dio (morale) e la Legge di Mosè (cerimoniale) è una stessa Legge? 6. Qual è lo scopo della legge di Dio? 7. Perché Dio ci ha dato i 10 Comandamenti? 8. Cosa è il peccato? 9. La Legge di Dio (10 comandamenti) si possono abolire o modificare? 10. Gesù ha osservato la Legge? 11. Coloro che conoscono la Legge di Dio e la violano volontariamente, si possono salvare lo stesso? 12. La salvezza arriva dall’osservare la Legge di Dio? 13. Un cristiano che vive per fede ed è sotto la Grazia, e affrancato dalla Legge di Dio?
  • 2. 14. Saremo giudicati dalla Legge di Dio? 15. Qual è la condizione necessaria per osservare la legge di Dio? 16. Che cosa vuole realizzare Dio nella vita del credente? 1. Chi diede la legge? Da chi fu scritta? Esodo 24:12 Poi l'Eterno disse a Mosè: «Sali da me sul monte e rimani là; e io ti darò delle tavole di pietra, la legge e i comandamenti che ho scritti, perché tu li insegni loro» Esodo 31:18 Quando l'Eterno ebbe finito di parlare con Mosè sul monte Sinai, gli diede le due tavole della testimonianza, tavole di pietra, scritte col dito di DIO. Risposta: Dio desiderava che la Sua Legge fosse scritta in forma lapidaria, immutabile ed inviolabile. E questo avvenne dopo che il popolo d’Israele fu liberato dalla schiavitù d’Egitto, mentre era sulla via verso la terra promessa di Canaan. Quando si accamparono presso il Monte Sinai ricevettero la legge di Dio. In Esodo 20, è scritto che Dio pronunciò i dieci comandamenti; successivamente chiamò Mosè sul Monte Sinai per dargli due tavole di pietra sulle quali Egli stesso scrisse i dieci comandamenti. Qui sotto riportiamo elenco completo integrale, come Mosè lo ha ricevuto, senza alterazioni o manipolazioni del testo. Esodo 20 (oppure Deuteronomio 5) Comandamenti che riguardano Dio 1° Comandamento 2 «Io sono l'Eterno, il tuo DIO, che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù. 3 Non avrai altri dei davanti a me.
  • 3. 2° Comandamento 4 Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. 5 Non ti prostrerai davanti a loro e non le servirai, perché io, l'Eterno, il tuo DIO, sono un Dio geloso che punisce l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, 6 e uso benignità a migliaia, a quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. 3° Comandamento 7 Non userai il nome dell'Eterno, il tuo DIO, invano, perché l'Eterno non lascerà impunito chi usa il suo nome invano. 4° Comandamento 8 Ricordati del giorno di sabato per santificarlo. 9 Lavorerai sei giorni e in essi farai ogni tuo lavoro; 10 ma il settimo giorno è sabato, sacro all'Eterno, il tuo DIO; non farai in esso alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né il forestiero che è dentro alle tue porte; 11 poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e il settimo giorno si riposò; perciò l'Eterno ha benedetto il giorno di sabato e l'ha santificato. Comandamenti che riguardano l'uomo (il prossimo) 5° Comandamento 12 Onorerai tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano lunghi sulla terra che l'Eterno, il tuo DIO, ti dà. 6° Comandamento 13 Non ucciderai. 7° Comandamento 14 Non commetterai adulterio. 8° Comandamento 15 Non ruberai. 9° Comandamento 16 Non farai falsa testimonianza contro il tuo prossimo. 10° Comandamento 17 Non desidererai la casa del tuo prossimo; non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna che sia del tuo prossimo». 18 Ora tutto il popolo udiva i tuoni, il suono della tromba e vedeva i lampi e il monte fumante. A tale vista, il popolo tremava e si teneva a distanza.19 Perciò essi dissero a Mosè: «Parla tu con noi e noi ti ascolteremo, ma non ci parli DIO perché non abbiamo a morire». Nota: La Chiesa cattolica ha alterato questo elenco, eliminando il 2° (divieto di Statue ed immagini, reliquie) ed ha alterando il 4° (osservanza del sabato e NON della domenica o di altre feste) che nel loro elenco diventa il 3° (visto che è sparito il 2°),che
  • 4. diventa: “Ricordati di santificare le feste”!? Comandamento che NON è biblico!!! Infine dividono l’ultimo in due parti per far tornare i conti. 2. La Legge di Dio era conosciuta prima del Sinai? Genesi 26:5 «perché Abrahamo ubbidì alla mia voce e osservò i miei ordini, i miei comandamenti, i miei statuti e le mie leggi». Risposta: Poiché la legge morale dei dieci comandamenti è il riflesso del carattere di Dio, i suoi principi sono perenni ed immutabili in ogni luogo e tempo. La legge è esistita molto prima che Dio desse il decalogo a Israele, poiché l'Eterno è prima di ogni cosa, e ancor prima che la terra e l'uomo facessero la loro comparsa, già qualcuno era venuto meno a questa legge: Lucifero e i suoi angeli si ribellarono Dio; e questo rende evidente che la legge era preesistente alla creazione dell'umanità (2 Pt 2:4). Quando Dio crea Adamo ed Eva a Sua immagine, li crea come con i principi morali della Sua legge nelle loro menti, in modo potessero adempiere naturale e liberamente alla Sua volontà, altrimenti non sarebbero a Sua immagine e somiglianza, ma degli automi. Nonostante questo trasgrediscono alla legge di Dio e introducono il peccato e la morte nella razza umana (Rm 5:12). I nostri progenitori conoscevano la voce e la volontà di Dio, poiché il Signore comunicava oralmente con loro, e questi la trasmisero la legge del Signore ai loro figli e alle loro discendenze. Anche il figlio di Adamo ed Eva trasgredì alla legge di Dio, proprio come i suoi genitori. Genesi 4: 6- 8 Allora l'Eterno disse a Caino: «Perché sei tu irritato e perché è il tuo volto abbattuto? Se fai bene non sarai tu accettato? Ma se fai male, il peccato sta spiandoti alla porta e i suoi desideri sono volti a te; ma tu lo devi dominare». In Genesi 4, troviamo la storia di Caino, figlio di Adamo ed Eva, il quale era invidioso di suo fratello Abele e serbava nel suo cuore rancore contro di lui, tanto da ucciderlo. Prima che questo accadesse, Dio parlò a Caino dicendogli che il peccato stava in agguato alla porta. Come faceva Caino a sapere che l’odio e l’omicidio erano un peccato? La legge di Dio doveva essere già conosciuta, perché senza legge non c’è conoscenza di che cosa sia il peccato. Caino sapeva cosa era giusto e cosa era sbagliato; sapeva di trasgredire la legge di Dio uccidendo suo fratello. Più avanti, nel racconto di Genesi vediamo che Abraamo ubbidì alla mia voce di Dio e osservò quello che gli venne ordinato tramite la legge e i comandamenti. Anche i suoi discendenti conoscevano i comandamenti, infatti vediamo che Giacobbe è al corrente del 1° e 2° comandamento, facendo rimuovere gli idoli. Genesi 35:2 Allora Giacobbe
  • 5. disse alla sua famiglia e a tutti quelli che erano con lui: «Rimuovete dal vostro mezzo gli dèi stranieri (idoli), purificatevi e cambiate le vostre vesti». Giuseppe sicuramente conosceva il 7° comandamento e per questa ragione si astiene dal commettere adulterio. Genesi 39: 7- 9 «Dopo queste cose, avvenne che la moglie del suo padrone mise gli occhi su Giuseppe e gli disse: «Coricati con me». Ma egli rifiutò e disse alla moglie del suo padrone: «Ecco, il mio padrone non si preoccupa di quanto ha lasciato in casa con me e ha messo nelle mie mani tutto quanto ha. Non c'è alcuno più grande di me in questa casa; egli non mi ha proibito nulla tranne te, perché sei sua moglie. Come dunque potrei io fare questo grande male e peccare contro Dio?». Uno studio accurato della Genesi mostra chiaramente che i dieci comandamenti erano conosciuti prima del Sinai, inoltre vediamo che Mosè insegnava gli statuti di Dio e le Sue leggi ancor prima di ricevere le tavole e tutte le altri leggi (Es 16; 18:16). 3. Qual è il principio fondamentale alla base della legge di Dio? Tito 3:4 «Ma quando apparvero la bontà di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore verso gli uomini». 1Giovanni 4:8 «Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore». Matteo22:36-40 «Maestro, qual è il grande comandamento della legge?». E Gesù gli disse: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua e con tutta la tua mente". Questo è il primo e il gran comandamento. E il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti». Risposta: Ogni legge rispecchia il pensiero del suo legislatore ed anche la Legge dell’Eterno non fa eccezione. Un Dio d’amore non può che emanare una legge il cui principio fondante e fondamentale sia l’Amore! L’Amore è l’adempimento della legge: pensa se nel mondo tutti rispettassero i dieci comandamenti, quanto sarebbe diverso
  • 6. il mondo. I dieci comandamenti sono divisi in due parti: i primi quattro trattano della relazione tra l’uomo e Dio, gli ultimi sei delle relazioni tra gli uomini. Il testo in Matteo 22 riporta la risposta di Gesù alla domanda circa quale fosse il grande comandamento della legge; Gesù enunciò i due grandi principi che sono alla base della legge di Dio. “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua e con tutta la tua mente” (v. 37): questo è il principio alla base dei primi quattro comandamenti. Amare Dio significa non avere altri dei o idoli; non farsi immagini o sculture di questi, non prostrarsi o venerarle, nè rivolgergli delle preghiere. Non usare impropriamente il Suo nome e santificare il Suo santo Sabato. “Ama il tuo prossimo come te stesso” (v. 39): questo è il principio alla base degli ultimi sei comandamenti. Amare il prossimo significa onorare i genitori, non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non fare falsa testimonianza contro il prossimo e non desiderare cosa alcuna del prossimo. I due grandi comandamenti esposti da Gesù, quindi, non sostituiscono i dieci comandamenti, sono soltanto un riassunto! Gesù, infatti, non fece altro che citare ciò che Dio aveva già detto a Israele: i due grandi comandamenti sono tratti dall’Antico Testamento (cfr. Deuteronomio 6:5 e Levitico 19:18) La legge è espressione del pensiero di Dio, essa è un’immagine trascendente del carattere di Santo di Dio, che è Giustizia e Misericordia perfetta. Dio ne è l’autore, quindi è scevra da debolezze o errori umani. A seguire uno schemino che dimostra che la legge è il carattere di Dio. Esempio: 1Pietro 1:16 «poiché sta scritto: «Siate santi, perché io sono santo». Romani 7:12 «Così, la legge è certamente santa, e il comandamento santo, giusto e buono». Carattere di Dio Dio è… la legge è Buono -> Luca 18:19 Romani 7:12 Santo -> Levitico 19:2 Romani 7:12
  • 7. 4. Mosè, oltre i 10 comandamenti ha ricevuto altro? Perché i comandamenti furono incisi su tavole di pietra? Deuteronomio 31:24-26 «Quando Mosè ebbe finito di scrivere in un libro tutte le parole di questa legge, diede quest'ordine ai Leviti che portavano l'arca del patto dell'Eterno, dicendo: “ Prendete questo libro della legge e mettetelo accanto all'arca del patto dell'Eterno, il vostro DIO, perché rimanga là come un testimone contro di te”». Risposta: Certamente! Mosè ha ricevuto è scritto tutte le altre Leggi Cerimoniali per il popolo d’Israele in un libro (la legge mosaica). È bene notare che c’è una differenza sostanziale tra la Legge MORALE e quella CERIMONIALE. La prima è stata scritta da Dio stesso su Tavole di Pietra e posta dentro l’arca del patto (e mai abolita), l’altra è stata ispirata da Dio a Mosè, e scritta su pelli di Giusto -> Deuter. 32:4 Romani 7:12 Perfetto -> Matteo 5:48 Salmo 19:7 Puro -> 1Giov. 3:2-3 Salmo 19:8 Verace -> Giovanni 3:33 Salmo 19:9 Spirituale -> 1Corinzi 10:4 Romani 7:14 Amore -> 1Giovanni 4:8 Romani 13:10 Immutabile -> Giacomo 1:17 Luca 16:17 Eterno -> Salmo 90:2 Salmo 111:7-8
  • 8. animali (in seguito papiri); quindi da un uomo e posta FUORI dall’arca, ed annullata con il sacrificio di Gesù Cristo sulla croce. La simbologia: Tavole di Pietra = IMMUTABILITA’ Giacomo 1:17 «ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c'è variazione né ombra di mutamento». Malachia 3:6 «Io sono l’Eterno, non muto; perciò voi, o figli di Giacobbe, non siete consumati». Ebrei 13:8 «Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno». Pelli o Papiri = Transitorietà Galati 3: 24-26 «Così la legge è stata nostro precettore per portarci a Cristo, affinché fossimo giustificati per mezzo della fede. Ma, venuta la fede, non siamo più sotto un precettore, perché voi tutti siete figli di Dio per mezzo della fede in Cristo Gesù». Ebrei 8:5 «i quali servono di esempio ed ombra delle cose celesti, come fu detto da Dio a Mosè…». Colossesi 2:16,17 «Nessuno dunque vi giudichi per cibi o bevande, o rispetto a feste, a noviluni o ai sabati (riti e feste giudaiche, prefigurative); queste cose sono ombra di quelle che devono venire; ma il corpo è di Cristo». Nota: “i sabati “ di Col 2: 16, NON sono il Sabato 7° Giorno del decalogo, ma sono le feste del calendario giudaico, feste mosaiche, come: la festa delle capanne, espiazione, pasqua, azzimi, ecc. ecc. 5. La Legge di Dio (morale) e la Legge di Mosè (cerimoniale) è una stessa Legge?
  • 9. Daniel 9: 10, 11 «e non abbiamo ascoltato la voce dell'Eterno, il nostro DIO, per camminare nelle Sue leggi, che ci aveva posto davanti per mezzo dei suoi servi, i profeti. Sì, tutto Israele ha trasgredito la Tua legge, si è sviato per non ubbidire alla tua voce; perciò si è riversata su di noi la maledizione e l'imprecazione scritta nella legge di Mosè, servo di DIO, perché abbiamo peccato contro di lui». Risposta: No, non è la stessa Legge! Come già detto, la Legge di Mosè fu transitoria e temporanea, i cui intenti dovevano essere educativi, formativi, ma anche prefigurativi, poiché ricca di simboli e figure che preannunciavano l’avvento di un Messia e il piano della salvezza (vedi il santuario, i sacerdoti, i rituali dei sacrifici animali, le offerte, le oblazioni); questi riti erano dette leggi cerimoniali. Ci sono inoltre parecchie leggi sulla salute (vedi i cibi impuri e cibi puri, la quarantena, ect.). Norme sull’igiene (vedi circoncisione, lebbra, lavarsi ed altro, come trattare il ciclo mestruale, i rapporti sessuali, ect.). Abbiamo anche parecchie leggi o norme civili, sociali, giuridiche e molto altro...ma anche se tutte queste leggi sono abolite, il principio per cui sono state date resta valido sempre. Facciamo un esempio: in Levitico 11 troviamo il divieto di mangiare alcuni cibi impuri come i molluschi, crostacei o il maiale ed altro ancora; oggi grazie alla scienza possiamo sapere quanto sia deleterio e nocivo per il nostro corpo l’assunzione di questi cibi, dannosi alla nostra salute. Ma qual è il principio? Quello di avere e mantenere il nostro corpo in perfetta salute, per quanto dipenda da noi, poiché è tempio dello Spirito Santo. Alcuni obiettano dicendo che non siamo più nell’ A. Patto e che possiamo mangiare di tutto! Certo che non siamo più sotto la legge mosaica ma sotto la grazia, e la salvezza non è per opere; ma il maiale, come i molluschi o crostacei non hanno smesso di essere tossici per il nostro organismo, sempre deleteri ed altamente nocivi rimangono con o senza grazia! Altro esempio: il lavarsi le mani… lo eliminiamo perché siamo sotto la grazia? No di certo, resta sempre una buona norma igienica. Comunque, anche se tutte le leggi cerimoniali, riti e norme, decadono con il Sacrificio di Cristo sulla Croce e vengono annullate, non è così per la Legge di Dio che è: Salmo 111: 7-10 «Le opere delle sue mani sono verità e giustizia; tutti i suoi comandamenti sono fermi, stabili in eterno per sempre, fatti con verità e rettitudine. Egli ha mandato la redenzione al suo popolo, ha stabilito il suo patto per sempre; santo e tremendo è il suo nome. Il timore dell'Eterno è il principio della sapienza; hanno grande sapienza quelli che mettono in pratica i suoi comandamenti; la
  • 10. sua lode dura in eterno». Legge di Mosè Legge di Dio Luca 2:22” legge di Mosè” Isaia 5:24. “la Legge di Dio” Definita: "la legge... di ordini e riti " Efesini 2:15. Definita: “Legge regale" Giacomo 2:8. Scritta da Mosè in un libro. 2 Cronache 35:12. Scritta da Dio stesso, su pietra. Esodo 31:18 32:16. Collocata FUORI dall’arca. Deuteronomio 31:26. Collocata DENTRO l’arca. Esodo 40:20. Termina con la croce… Efesini 2:15. Permane per sempre… Luca 16:17. Aggiunta a causa del peccato. Galati 3:19. Segnala il peccato. Romani 7:7 3:20. Contraria a noi... Colossesi 2:14. A nostro favore… 1 Gv 5:3. Non giudica nessuno. Colossesi 2:14-16. Giudica tutti gli uomini. Giacomo 2:10-12. Carnale… Ebrei 7:16. Spirituale… Romani 7:14. Non perfeziona nessuno… Ebrei 7:19. Rende perfetti e saggi… Salmo 19:7. Matteo 19 7-9 «Essi gli dissero: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle un atto di divorzio e mandarla via?». Egli disse loro: «Per la durezza dei vostri cuori Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non era così. Or io vi dico che chiunque manda via la propria moglie, eccetto in caso di fornicazione, e ne sposa un'altra, commette adulterio; e chi sposa colei che è stata mandata via, commette adulterio». Gesù enfatizza in questo passaggio la differenza tra la legge mosaica e quella di Dio. L’adulterio (7° comandamento) era conosciuto sin dall’origini della razza umana.
  • 11. 6. Qual è lo scopo della legge di Dio? Romani 3:20 «perché nessuna carne sarà giustificata davanti a lui per le opere della legge; mediante la legge infatti vi è la conoscenza del peccato». Romani 7:7 «Che diremo dunque? Che la legge è peccato? Così non sia; anzi io non avrei conosciuto il peccato, se non mediante la legge; infatti io non avrei conosciuta la concupiscenza, se la legge non avesse detto: “Non concupire”». Risposta: Lo scopo della legge è dare conoscenza, la legge è stata data perché l’uomo potesse distinguere il bene dal male; senza la legge non vi è conoscenza del peccato. In Romani 7, Paolo prende ad esempio il decimo comandamento che riguarda il non desiderare la moglie, la casa o qualunque altra cosa sia del prossimo; egli afferma che: non avrebbe saputo cos’è la concupiscenza se la legge non avesse detto: “Non concupire”. Non avrebbe saputo che è un peccato! La legge, quindi, non è un mezzo per ottenere la salvezza; serve solo per farmi capire che cosa è peccato. Nessuno si salva perché osserva tutti i comandamenti; ma poiché è già salvato da Gesù Cristo, li osserva come “dimostrazione” visibile che vive, pensa ed agisce come Lui, riflette il Suo carattere. Giacomo 1:23-25 «Poiché, se uno è uditore della parola e non facitore, è simile a un uomo che osserva la sua faccia naturale in uno specchio; egli osserva se stesso e poi se ne va, dimenticando subito com'era. Ma chi esamina attentamente la legge perfetta, che è la legge della libertà, e persevera in essa, non essendo un uditore smemorato ma un facitore dell'opera, costui sarà beato nel suo operare».
  • 12. 7. Perché Dio ci ha dato i 10 Comandamenti? Proverbi 3:1-2 «Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento e il tuo cuore custodisca i miei comandamenti, perché ti aggiungeranno lunghi giorni, anni di vita e pace». Salmo 1:2,3 «ma il cui diletto è nella legge dell'Eterno, e sulla sua legge medita giorno e notte. Egli sarà come un albero piantato lungo i rivi d'acqua, che dà il suo frutto nella sua stagione e le cui foglie non appassiscono; e tutto quello che fa prospererà». Risposta: I 10 comandamenti sono una guida per una vita felice, appagante ed abbondante; un codice perfetto, sintetico e schematico di etica e moralità. Sono come i segnali stradali, i quali ci indicano la via da seguire, segnalandoci i vari pericoli sul tragitto. I comandamenti sono una PROTEZIONE, non sono dei divieti, ma dei consigli per fare la scelta giusta. 8. Cosa è il peccato? 1 Giovanni 3:4 «Chiunque commette il peccato, commette pure una violazione della legge; e il peccato è violazione della legge». Risposta: Quando si infrangono delle regole nella vita sociale, abbiamo dell’implicazioni oggettive nell’immediato, come ad esempio: recare del danno a qualcuno o a qualcosa; possibili problemi a persone coinvolte e le sanzioni risarcitive
  • 13. o punitive (come il carcere se il reato è grave). Ogni infrazione produce delle reazioni e delle conseguenze. Così è anche per la Legge di Dio quando viene violata, le conseguenze ci sono e non solo sul piano oggettivo ma anche su quello morale, spirituale e psicologico, producendo in noi sentimenti dannosi come il senso di colpa, tensione, paura, ansia e molto altro. Sul piano spirituale e morale ci stiamo allontanando da Dio, siamo in una situazione di pericolo di morte, non fisica ma spirituale ed eterna. Infrangere i comandamenti non è solo un danno verso Dio o il prossimo, è prevalentemente un danno verso se stessi. Il peccato è la violazione della legge; ogni volta che commetto peccato, trasgredisco la legge. Questo è una conferma di quanto affermato da Paolo nella lettera ai Romani: la legge mi fa conoscere cosa è peccato. Come faccio a sapere che cosa è peccato agli occhi di Dio? La legge me lo rivela: la trasgressione della legge costituisce peccato. 9. La Legge di Dio (10 comandamenti) si possono abolire o modificare? Luca 16:17 «Ma è più facile che passino il cielo e la terra, piuttosto che cada un sol apice della legge». Matteo 5:17 «Non pensate che io sia venuto ad abrogare la legge o i profeti; io non sono venuto per abrogare, ma per portare a compimento». Risposta: Assolutamente no! Dio può cambiare o mutare? NO!... così è la Sua Legge che riflette la Sua persona il Suo carattere. Gesù non è venuto per abolire la legge, ma per portarla a compimento. Di fatto anche nel Nuovo Testamento ritroviamo tutta la legge morale di Dio. LA LEGGE DI DIO NEL NUOVOTESTAMENTO LA LEGGE DI DIO NELL’ANTICO TESTAMENTO 1. " poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e servi a lui solo"»." Matteo 4:10. 1. " Non avrai altri dei davanti a me. " Esodo 20:3. 2. "Figli, guardatevi dagli idoli " 1 Gv 5:21. " Essendo dunque noi progenie di Dio, non dobbiamo stimare che la deità sia simile all'oro o all'argento o alla pietra o 2. " Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non le servirai,
  • 14. alla scultura d'arte e d'invenzione umana. " Atti 17:29. perché io, l'Eterno, il tuo DIO, sono un Dio geloso che punisce l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, " Esodo 20:4,5. 3. "Non sia bestemmiato il nome di Dio" 1 Timoteo 6:1. 3. " Non userai il nome dell'Eterno, il tuo DIO, invano " Esodo 20:7. 4. "In qualche luogo infatti, a proposito del settimo giorno, egli disse così: «E Dio si riposò nel settimo giorno da tutte le sue opere ...Resta dunque un riposo di sabato per il popolo di Dio. Chi infatti è entrato nel suo riposo, si è riposato anch'egli dalle proprie opere, come Dio dalle sue. Diamoci da fare dunque per entrare in quel riposo, affinché nessuno cada seguendo lo stesso esempio di disubbidienza. " Ebrei 4:4,9-11. 4. "Ricordati del giorno di sabato per santificarlo. Lavorerai sei giorni e in essi farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è sabato, sacro all'Eterno, il tuo DIO; non farai in esso alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né il forestiero che è dentro alle tue porte; poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e il settimo giorno si riposò; perciò l'Eterno ha benedetto il giorno di sabato e l'ha santificato. " Esodo 20:8-11. 5. "Onora tuo padre e madre" Matteo 19:19. 5. "Onorerai tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano lunghi sulla terra che l'Eterno, il tuo DIO, ti dà. " Esodo 20:12. 6. "Non uccidere " Romani 13:9. 6. "Non ucciderai " Esodo 20:13. 7. "Non commettere adulterio " Matteo 19:18. 7. "Non commetterai adulterio" Esodo 20:14. 8. "Non ruberai " Romani 13:9. 8. "Non ruberai " Esodo 20:15. 9. "Non dare falsa testimonianza" Romani 13:9. 9. "Non farai falsa testimonianza contro il tuo prossimo " Esodo 20:16. 10. "Non concupire " Romani 7:7. 10. "Non desidererai la casa del tuo prossimo; non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna che sia del tuo prossimo" Esodo 20:17.
  • 15. Deut. 4:2 «Non aggiungerete nulla a quanto vi comando e non toglierete nulla, ma impegnatevi ad osservare i comandamenti dell'Eterno, il vostro DIO, che io vi prescrivo». Apocalisse 22:18,19 «Io dichiaro ad ognuno che ode le parole della profezia di questo libro che, se qualcuno aggiunge a queste cose, Dio manderà su di lui le piaghe descritte in questo libro. E se alcuno toglie dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dal libro della vita dalla santa città e dalle cose descritte in questo libro». 10. Gesù ha osservato la Legge? Giovanni 14:15 «Se mi amate, osservate i miei comandamenti. Giovanni 14:21 «Chi ha i miei comandamenti e li osserva, è uno che mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio; e io lo amerò e mi manifesterò a lui». Risposta: Mediante la Sua morte sulla croce, Cristo ha messo fine al servizio del santuario terrestre e di conseguenza alla legge cerimoniale mosaica. Ha inchiodato sul legno ogni rito levitico, rendendolo vano. Ebrei 7: 12; 18,19 «Infatti, se viene cambiato il sacerdozio, avviene necessariamente anche un cambiamento di legge… Si ha così l'annullamento del comandamento precedente, a motivo della sua debolezza e inutilità, la legge infatti non ha portato nulla a compimento, è l'introduzione di una migliore speranza, mediante la quale ci accostiamo a Dio». Se pur ha messo fine alla vecchia alleanza, non è così per il decalogo, durante tutta la Sua vita Gesù ha osservato la legge di Dio, incarnandone i suoi due principi fondamentali: amare Dio e il Suo prossimo di un amore perfetto. Affermando con chiarezza che non è venuto per distruggerla o abolirla, ma al contrario per compierla, ossia ad osservarla. Gesù ha spiegato che il comandamento andava ben oltre la lettera scritta, ampliandone il suo significato.
  • 16. Matteo 5:21, 22 «Voi avete udito che fu detto agli antichi: "Non uccidere"; e: "Chiunque ucciderà, sarà sottoposto al giudizio"; ma io vi dico: Chiunque si adira contro suo fratello senza motivo, sarà sottoposto al giudizio; e chi avrà detto al proprio fratello: "Raca", sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli avrà detto: "Stolto", sarà sottoposto al fuoco della Geenna». Matteo 5: 27-29 «Voi avete udito che fu detto agli antichi: "Non commettere adulterio". Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. Ora, se il tuo occhio destro ti è causa di peccato, cavalo e gettalo via da te, perché è meglio per te che un tuo membro perisca, piuttosto che tutto il tuo corpo sia gettato nella Geenna». La vera osservanza della legge ha a che fare con il cuore e non solo con il comportamento esteriore. Osservare la legge in modo letterale, non è esattamente quello che Dio richiede. Se prendiamo ad esempio il comandamento: “non uccidere”, e ci limitiamo a non togliere la vita a qualcuno, ma nutriamo odio o livore per la persona, stiamo violando la legge di Dio. C’è di più dietro a questo comandamento; Gesù spiegò come la rabbia e il rancore sono come l’omicidio agli occhi di Dio. Solitamente la strada che porta una persona a commettere un omicidio comincia proprio con la rabbia e l’odio. Pensa a quante persone si possono “uccidere” con la lingua e le parole, forse molte ma molte di più che con un’arma. Gesù affermò che chi guarda una donna desiderandola ha già commesso adulterio nel suo cuore; l’eventuale atto di commettere adulterio non farebbe altro che rivelare cosa già c’era nel cuore. Anche se quell’uomo non commetterà fisicamente adulterio, sarà considerato da Dio colpevole come chi avrà commesso adulterio. Gesù insegnava la Legge di Dio come valida e vincolante. Il giovane ricco Matteo 19:16-19 «Ed ecco, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro buono, che devo fare di buono per avere la vita eterna?». Ed egli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non uno solo, cioè: Dio. Ora, se tu vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Egli gli disse: «Quali?». Gesù allora disse: «Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, onora tuo padre e tua madre e ama il tuo prossimo come te stesso». 11. Coloro che conoscono la Legge di Dio e la violano volontariamente, si possono salvare lo stesso?
  • 17. Giacomo 2: 10,11 «Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma viene meno in un sol punto, è colpevole su tutti i punti. Difatti, colui che ha detto: “Non commettere adulterio”, ha anche detto: “Non uccidere”. Per cui se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge». Romani 6:23 «Infatti il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore». Risposta: No! Si perderanno. La Legge di Dio, i 10 comandamenti sono una guida che dobbiamo usare e seguire per camminare in questa vita, per avere una vita santa, irreprensibile, dobbiamo imparare a vivere come Dio vive, riflettendo al mondo il Suo carattere d’Amore. La legge di Dio insieme allo S. Santo ci trasforma a Sua immagine e somiglianza. Se ignoriamo anche un solo comandamento stiamo rifiutando Dio e senza di Lui NON c’è salvezza. Stiamo rifiutando di fare la Sua volontà, stiamo rigettando il piano di Dio per la nostra vita; se non permettiamo a Dio di trasformarci a Sua immagine e somiglianza, non potremmo entrare nel Suo Regno. Nessun peccatore ostinato e perseverante nell’errore sarà presente nel Regno di Dio, ma solo persone convertite, nate a nuova vita. Violare un comandamento volutamente, consapevolmente e in modo perentorio, è sufficiente per separarmi da Dio e dalla Salvezza, come dice l’apostolo: Giacomo 4:17 «Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato». Chi vive nel peccato è morto spiritualmente. 12. La salvezza arriva dall’osservare la Legge di Dio? Romani 3:20 «perché nessuna carne sarà giustificata davanti a lui per le opere della legge; mediante la legge infatti vi è la conoscenza del peccato».
  • 18. Efesini 2:8,9 «Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, non per opere, perché nessuno si glori». Risposta: No! La salvezza è un DONO gratuito per noi da parte di Gesù Cristo! Ubbidiamo alla legge non per ottenere salvezza, ma perché siamo già stati salvati; l’ubbidienza alla legge non è un mezzo per ottenere la salvezza, essa ci viene donata per grazia e per mezzo della fede. Dio richiese l’ubbidienza dopo aver mostrato il Suo amore nella liberazione del popolo dalla schiavitù d’Egitto; così, Dio richiede l’ubbidienza alla legge dopo aver mostrato il Suo amore sulla croce, avendoci liberati dalla schiavitù del peccato. Gesù ci ha dato l’esempio durante la Sua vita di una vita di sottomissione alla volontà di Dio; attraverso la Sua comunione con il Padre, Gesù ha vissuto in armonia con la legge. Anche noi, attraverso la comunione con Gesù possiamo osservare i Suoi comandamenti: Giovanni 15:10. «Se osservate i Miei comandamenti, dimorerete nel Mio amore, come Io ho osservato i comandamenti del Padre Mio e dimoro nel Suo amore». Il compito della legge è come quello di un pedagogo che rivelo lo stato del malato e che senza poterlo guarire, lo guida verso il grande medico: Gesù Cristo. Galati 3:24 «Così la legge è stata nostro precettore per portarci a Cristo, affinché fossimo giustificati per mezzo della fede». La legge non ha portato la salvezza; ma in un certo senso l’ha resa possibile. La disubbidienza di Adamo ha attirato la condanna a morte su tutta l’umanità; aver violato o infranto la legge di Dio, ha introdotto il peccato (separazione da Dio) e quindi la morte. La Bibbia dice: Romani 6:23 «Infatti il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore». Con questa condanna l’umanità sarebbe persa per sempre, ma Dio che è ricco in Misericordia ha previsto un piano di Salvezza affinché l’umanità non perda la Vita Eterna! Il piano è Gesù Cristo! E’ Lui che si è caricato del nostro debito che la legge esige, ossia la morte del condannato in quanto trasgressore; Gesù si è sostituito a noi ed è morto al posto nostro, soddisfacendo quanto la legge richiedeva. La morte che toccava a noi in quanto trasgressori e caduta su di Lui. Isaia 53 4,5 «Eppure egli portava le nostre malattie e si era caricato dei nostri dolori; noi però lo ritenevamo colpito, percosso da DIO ed umiliato. Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti». Questa Grazia gratuita, non può esser meritata dagli uomini, e neppure essere considerata ricompensa delle nostre opere, altrimenti non sarebbe più tale; essa è un Dono gratuito e si accetta per sola fede. Il peccatore posto sotto la Grazia per fede
  • 19. passa dal regime della legge al regime della Grazia, sfuggendo così dalla punizione prevista dalla condanna della legge che è caduta su Gesù. Romani 8:1 «Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito…». 13. Un cristiano che vive per fede ed è sotto la Grazia, e affrancato dalla Legge di Dio? Romani 6:14,15 «Infatti il peccato non avrà più potere su di voi, poiché non siete sotto la legge, ma sotto la grazia. Che dunque? Peccheremo noi, perché non siamo sotto la legge, ma sotto la grazia? Così non sia». Romani 3:31 «Annulliamo noi dunque la legge mediante la fede? Così non sia, anzi stabiliamo la legge». Risposta: No! La grazia è un perdono immeritato, che un governatore o presidente concede ad un condannato. Lo perdona, pero non lo esenta dal rispettare le leggi vigenti in vigore. La persona perdonata da Dio che vive sotto la Grazia, ha una doppia responsabilità, rispettare la legge e non perdere la grazia ottenuta. La persona che rifiuta di osservare la legge di Dio e dice che vive sotto la grazia, si contraddice e rende vano il sacrificio di Gesù Cristo. Se la legge è stata soppressa come qualcuno crede, e se Cristo è stato lo strumento di questa soppressione, come mai Egli ha dovuto morire per soddisfare le esigenze della legge? Abolita la legge, non è più necessaria la grazia, e la crocifissione del Salvatore non ha più alcun significato, è inutile poiché «infatti dove non c'è legge, non vi è neppure trasgressione» (Romani 4:15). Senza legge non esiste peccato, così come senza grazia non c’è salvezza. La morte di Cristo sul Calvario è certamente l’argomento migliore in favore dell’immutabilità della legge. La legge è la grazia lungi dall’escludersi a vicenda si completano armoniosamente. 14. Saremo giudicati dalla Legge di Dio?
  • 20. Ebrei 9:27 «E come è stabilito che gli uomini muoiano una sola volta, e dopo ciò viene il giudizio». 1Pietro 4:17 «Poiché è giunto il tempo che il giudizio cominci dalla casa di Dio; e se comincia prima da noi, quale sarà la fine di coloro che non ubbidiscono all'evangelo di Dio? ». Risposta: Si, certamente! Come ogni tribunale umano possiede un codice che faccia da base, da regola, un Codice civile e penale. Anche il cielo possiede un codice: il Decalogo che servirà come regola del giudizio finale. Ecclesiaste 12: 13,14 «Ascoltiamo dunque la conclusione di tutto il discorso: «Temi DIO e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto dell'uomo». Poiché DIO farà venire in giudizio ogni o perda, anche tutto ciò che è nascosto, sia bene o male». (N.D) L’apostolo Giacomo esprime lo stesso concetto con maggior chiarezza: Giacomo 2:12 «Parlate quindi e agite come se doveste essere giudicati dalla legge della libertà», nei versetti precedenti a questo sta parlando della legge di Dio il Decalogo (7:11) con la quale saremo giudicati. Perché è detta: “legge di libertà”? Perché ci libera dalla condanna della morte, prodotta dalla schiavitù del peccato. La triste condizione spirituale del mondo di oggi è la diretta conseguenza del rilassamento spirituale, della negligenza totale o parziale di mettere in atto la volontà di Dio, trasgredire i comandamenti e vivere secondo la propria volontà o secondo le proprie voglie o regole. Ma come tutte le leggi hanno causa ed effetto, l’uomo non può trasgredire la legge di Dio impunemente. La libertà dell’uomo non sta nella trasgressione o nella dissolutezza, nel vivere come più mi piace. La libertà che Dio ci offre è quella di scegliere tra il bene ed il male. La vera libertà è l’ubbidienza volontaria al bene, nell’Amore e rispetto reciproco con Dio e con il prossimo.
  • 21. 15. Qual è la condizione necessaria per osservare la legge di Dio? 1 Giovanni 5:2,3 «Da questo sappiamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. Questo infatti è l'amore di Dio: che noi osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi». Risposta: Gesù disse: «Se Mi amate, osservate i Miei comandamenti» (Giovanni 14:15). Solo una relazione d’amore con Dio può essere la base della vera ubbidienza; è impossibile poter osservare la legge se non amiamo Gesù. La naturale conseguenza di amare Dio sarà voler osservare la Sua legge. Ad una persona che non ama Dio, i dieci comandamenti appariranno come un insieme di regole che limitano la libertà. Agli occhi di chi ama Dio, invece, non rappresentano un peso, ma il modo in cui desiderano vivere ed essere come Dio è. 16. Che cosa vuole realizzare Dio nella vita del credente? Ebrei 8:10 «Questo dunque sarà il patto che farò con la casa d'Israele dopo quei giorni, dice il Signore, io porrò le mie leggi nella loro mente e le scriverò nei loro cuori; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo». Risposta: Cristo perdona ogni peccatore pentito, e vuole restaura in noi la Sua immagine che abbiamo perso a causa del peccato, a causa dell’esserci allontanati da Lui. Dio desidera che i principi della Sua legge siano messi in pratica da noi e per fare questo ci aiuta con la Sua presenza
  • 22. nel nostro cuore. Lo Spirito Santo in noi, ci aiuta in questo processo decisionale, come attesta l’apostolo Paolo in Filippesi 2:13 « infatti è Dio che produce in voi il volere e l'agire, secondo il suo disegno benevolo». Le promesse del comandamento: “Non ruberai, non ucciderai, non mentirai” si convertono in decisioni pratiche nell’immediato: “Non rubo, non mento, non uccido” sono decisioni irremovibili, decido di vivere come Dio vive, decido di esser come Lui. Questo vuol dire: “mettere la Sua legge nella tua mente e scriverla sul tuo cuore “. Dio vuole restaurare in noi il Suo stesso carattere, ossia: AMORE. 1Giovanni 2:4 «Chi dice: “Io l'ho conosciuto”, e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui».