Presentazione del dr.Emanuel Mian,PhD-psicologo referente presso l'Istituto Nazionale di Chirurgia dell'Obesita' (INCO) di Milano al Convegno Nazionale di Roma della Società Italiana di Terapia Cognitiva Comportamentale nel 2012.
Percezione e Insoddisfazione Corporea nei Pazienti Obesi Candidati a Interve...Emanuel Mian
PAPER PRESENTATO AL CONVEGNO DI ABANO TERME 2012 DELLA SOCIETA' ITALIANA DI CHIRURGIA DELL'OBESITA' E DELLE MALATTIE METABOLICHE dal Dott. EMANUEL MIAN,PhD- Psicologo Referente dell'ISTITUTO NAZIONALE DI CHIRURGIA DELL'OBESITA'-MILANO.
Contesto: L’immagine corporea è un costrutto multidimensionale che include aspetti percettivi, cognitivi, emotivi e comportamentali verso il proprio corpo (Mian, 2006; Schilder, 1935). In estrema sintesi è la percezione interna della nostra rappresentazione esterna.
L’insoddisfazione corporea, una discrepanza cioè fra gli aspetti percettivi e quelli di desiderabilità corporea, è molto spesso, alla base della richiesta di interventi in chirurgia bariatrica dopo il fallimento di trattamenti psiconutrizionali e dietoterapici.
Sebbene la chirurgia bariatrica, permetta di migliorare la condizione generale, non sempre comporta miglioramenti riguardo l'insoddisfazione e integrazione dell'immagine corporea dopo calo ponderale.
Questo, a causa di aspettative troppo elevate, irrealistiche, riguardo al risultato postintervento nel breve e medio periodo e relativamente ad alcune aree focus del corpo che, nonostante il calo ponderale, rimangono problematiche per il paziente.
Obiettivi: Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare l'immagine corporea e le outcome expectations nei soggetti candidati ad intervento bariatrico e di descrivere i metodi utilizzati nella valutazione psicologica preoperatoria durante le indagini svolte di routine presso l' INCO.
Pazienti e Metodi: A 36 pazienti (età media 36 anni +/- 8; IMC medio 40,4 +/-6) di sesso femminile candidate ad intervento di chirurgia bariatrica è stata somministrata una versione adattata del Body Image Assessment.
Risultati: Sebbene la percezione corporea sia aderente e correlata all' IMC preoperatorio (punteggio medio 8,4 +/- 0,6), le aspettative postoperatorie e la desiderabilità corporea sembrano essere tendenti al normopeso (punteggio medio 3,8 +/- 0,5).
Conclusioni: Elevata insoddisfazione corporea e aspettative nel preintervento possono essere, indipendentemente dal calo ponderale e successo postoperatorio, un impedimento alla gestione psicologica del paziente bariatrico.
L’iter di valutazione del paziente obeso candidato all' intervento bariatrico dovrebbe quindi basarsi sul colloquio psicologico e su una batteria di test relativi all'immagine corporea e dovrebbe essere rispondente alle linee guida previste per l'approccio psicologico all'obesità.
Tali indagini, dovrebbero poi essere ripetute durante il follow-up al fine di permettere una buona compliance postoperatoria e assicurare l'outcome nel medio e lungo periodo. Implicazioni relative all'importanza del ricorso alla chirurgia plastica successivamente a calo ponderale in chirurgia bariatrica saranno trattate.
L'immagine corporea nei casi difficiliEmanuel Mian
Intervento del Dr.Emanuel Mian,PhD al convegno Triveneto della Società Italiana per lo Studio sui DIsturbi del Comportamento Alimentare (SISDCA). Viene discusso del disturbo dell'immagine corporea nei pazienti difficili da trattare e quali possibilità diagnostiche e di intervento sono ora disponibili. Viene illustrato il Body Image Revealer e l'utilizzo di specchi particolari per l'esposizione guidata secondo la MBCT-Mindfulness Based Cognitive Therapy. Il Dr.Mian è psicologo e dottore di Ricerca in Neuroscienze ed opera in Friuli Venezia Giulia ed in Lombardia presso l'Istituto Nazionale di Chirurgia dell'Obesità.
Ipotesi d'intervento preventivo sul sovrappeso e sull'obesita' in una prosp...Claudio Lombardo
L’obesità è stata definita dall’OMS come malattia multifattoriale e riconosciuta come epidemia globale (globesity).
Vari fattori incidono su questa condizione morfologica e sul suo stato iniziale: il sovrappeso.
Pressioni ambientali, fattori di rischio personali, sociali e familiari, relazionali e comportamentali, genetici e biologici, possono concorrere alla genesi del sovrappeso e dell’obesità.
La seguente tesi si propone di analizzare tutti i differenti fattori coinvolti al fine di convergere in una più ampia prospettiva che tenga conto dell’importanza non solo degli aspetti psicologici ma anche di quelli relazionali, socio-ambientali e organici.
Body Image: a new method for the assessmentEmanuel Mian
Paper presented by Dr. Emanuel Mian at the International Conference on Eating Disorders of the Academy of Eating Disorders- Barcelona 2006.
Body image disturbances have been a challenge for researchers working on eating disorders in the last thirty years. Body focus and a general fear to gain weight are often cited as a causal and/or maintaining factor in eating disorders. For too long, research on body perception in eating disorders has been focusing on accuracy of body size estimation in a rather simplistic way. There is a strong need for new and valid instruments in body image assessment methods. The present study reports on the development of a body image assessment instrument combining a complex subject’s image simulation technique and simplicity of administration. Furthermore, we report on a pilot study, testing the new digital sys- tem in hospitalized eating disorder patients of St-Jozef’s Center (Belgium) and Villa Garda’s Clinic (Italy). Women with clinical eating disorders (n = 66) and normal controls (n = 34) estimated their actu- al (cognitive task), felt (affective task), supposed by others (meta- cognitive task) and desired (optative task) body size while using the computer-based simulation technique on a video screen. In the cog-
I tipi di intervento di chirurgia bariatrica unavitasumisura
Tutti gli interventi possono essere eseguiti sia con tecniche chirurgiche classiche (laparotomia con incisione della parete addominale) sia in laparoscopia . In questo caso, durante l’intervento il chirurgo bariatrico può ritenere opportuno convertire l’intervento da laparoscopico a laparotomico .
Percezione e Insoddisfazione Corporea nei Pazienti Obesi Candidati a Interve...Emanuel Mian
PAPER PRESENTATO AL CONVEGNO DI ABANO TERME 2012 DELLA SOCIETA' ITALIANA DI CHIRURGIA DELL'OBESITA' E DELLE MALATTIE METABOLICHE dal Dott. EMANUEL MIAN,PhD- Psicologo Referente dell'ISTITUTO NAZIONALE DI CHIRURGIA DELL'OBESITA'-MILANO.
Contesto: L’immagine corporea è un costrutto multidimensionale che include aspetti percettivi, cognitivi, emotivi e comportamentali verso il proprio corpo (Mian, 2006; Schilder, 1935). In estrema sintesi è la percezione interna della nostra rappresentazione esterna.
L’insoddisfazione corporea, una discrepanza cioè fra gli aspetti percettivi e quelli di desiderabilità corporea, è molto spesso, alla base della richiesta di interventi in chirurgia bariatrica dopo il fallimento di trattamenti psiconutrizionali e dietoterapici.
Sebbene la chirurgia bariatrica, permetta di migliorare la condizione generale, non sempre comporta miglioramenti riguardo l'insoddisfazione e integrazione dell'immagine corporea dopo calo ponderale.
Questo, a causa di aspettative troppo elevate, irrealistiche, riguardo al risultato postintervento nel breve e medio periodo e relativamente ad alcune aree focus del corpo che, nonostante il calo ponderale, rimangono problematiche per il paziente.
Obiettivi: Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare l'immagine corporea e le outcome expectations nei soggetti candidati ad intervento bariatrico e di descrivere i metodi utilizzati nella valutazione psicologica preoperatoria durante le indagini svolte di routine presso l' INCO.
Pazienti e Metodi: A 36 pazienti (età media 36 anni +/- 8; IMC medio 40,4 +/-6) di sesso femminile candidate ad intervento di chirurgia bariatrica è stata somministrata una versione adattata del Body Image Assessment.
Risultati: Sebbene la percezione corporea sia aderente e correlata all' IMC preoperatorio (punteggio medio 8,4 +/- 0,6), le aspettative postoperatorie e la desiderabilità corporea sembrano essere tendenti al normopeso (punteggio medio 3,8 +/- 0,5).
Conclusioni: Elevata insoddisfazione corporea e aspettative nel preintervento possono essere, indipendentemente dal calo ponderale e successo postoperatorio, un impedimento alla gestione psicologica del paziente bariatrico.
L’iter di valutazione del paziente obeso candidato all' intervento bariatrico dovrebbe quindi basarsi sul colloquio psicologico e su una batteria di test relativi all'immagine corporea e dovrebbe essere rispondente alle linee guida previste per l'approccio psicologico all'obesità.
Tali indagini, dovrebbero poi essere ripetute durante il follow-up al fine di permettere una buona compliance postoperatoria e assicurare l'outcome nel medio e lungo periodo. Implicazioni relative all'importanza del ricorso alla chirurgia plastica successivamente a calo ponderale in chirurgia bariatrica saranno trattate.
L'immagine corporea nei casi difficiliEmanuel Mian
Intervento del Dr.Emanuel Mian,PhD al convegno Triveneto della Società Italiana per lo Studio sui DIsturbi del Comportamento Alimentare (SISDCA). Viene discusso del disturbo dell'immagine corporea nei pazienti difficili da trattare e quali possibilità diagnostiche e di intervento sono ora disponibili. Viene illustrato il Body Image Revealer e l'utilizzo di specchi particolari per l'esposizione guidata secondo la MBCT-Mindfulness Based Cognitive Therapy. Il Dr.Mian è psicologo e dottore di Ricerca in Neuroscienze ed opera in Friuli Venezia Giulia ed in Lombardia presso l'Istituto Nazionale di Chirurgia dell'Obesità.
Ipotesi d'intervento preventivo sul sovrappeso e sull'obesita' in una prosp...Claudio Lombardo
L’obesità è stata definita dall’OMS come malattia multifattoriale e riconosciuta come epidemia globale (globesity).
Vari fattori incidono su questa condizione morfologica e sul suo stato iniziale: il sovrappeso.
Pressioni ambientali, fattori di rischio personali, sociali e familiari, relazionali e comportamentali, genetici e biologici, possono concorrere alla genesi del sovrappeso e dell’obesità.
La seguente tesi si propone di analizzare tutti i differenti fattori coinvolti al fine di convergere in una più ampia prospettiva che tenga conto dell’importanza non solo degli aspetti psicologici ma anche di quelli relazionali, socio-ambientali e organici.
Body Image: a new method for the assessmentEmanuel Mian
Paper presented by Dr. Emanuel Mian at the International Conference on Eating Disorders of the Academy of Eating Disorders- Barcelona 2006.
Body image disturbances have been a challenge for researchers working on eating disorders in the last thirty years. Body focus and a general fear to gain weight are often cited as a causal and/or maintaining factor in eating disorders. For too long, research on body perception in eating disorders has been focusing on accuracy of body size estimation in a rather simplistic way. There is a strong need for new and valid instruments in body image assessment methods. The present study reports on the development of a body image assessment instrument combining a complex subject’s image simulation technique and simplicity of administration. Furthermore, we report on a pilot study, testing the new digital sys- tem in hospitalized eating disorder patients of St-Jozef’s Center (Belgium) and Villa Garda’s Clinic (Italy). Women with clinical eating disorders (n = 66) and normal controls (n = 34) estimated their actu- al (cognitive task), felt (affective task), supposed by others (meta- cognitive task) and desired (optative task) body size while using the computer-based simulation technique on a video screen. In the cog-
I tipi di intervento di chirurgia bariatrica unavitasumisura
Tutti gli interventi possono essere eseguiti sia con tecniche chirurgiche classiche (laparotomia con incisione della parete addominale) sia in laparoscopia . In questo caso, durante l’intervento il chirurgo bariatrico può ritenere opportuno convertire l’intervento da laparoscopico a laparotomico .
Seminario sui disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione (nuova definizione DSM-V) tenutosi l'11/12/2015 presso l'Università degli studi di Salerno
Le problematiche legate al peso corporeo sono una forma di malessere molto diffuso nella società attuale, a causa del grande valore attribuito al corpo e alla “perfezione fisica”.
Lo Psicologo, attraverso un percorso di Counseling Psicologico applicato a situazioni specifiche che non implicano la presenza di disturbi mentali, è in grado di sostenere l’individuo nel comprendere la base del suo malessere e ristabilire un adeguato rapporto con il corpo e con il cibo.
Per lavorare al meglio risulta fondamentale svolgere un adeguato assessment iniziale. Cogliere da subito i bisogni della persona che abbiamo di fronte e strutturare il percorso migliore sono sicuramente la modalità più efficace per aiutare il nostro cliente e proporgli la strada più adatta a lui.
Webinar | L'analisi del comportamento alimentare: gli strumenti dello psicologoObiettivo Psicologia Srl
Le problematiche legate al peso corporeo sono una forma di malessere molto diffuso nella società attuale, a causa del grande valore attribuito al corpo e alla “perfezione fisica”.
Lo Psicologo, attraverso un percorso di Counseling Psicologico applicato a situazioni specifiche che non implicano la presenza di disturbi mentali, è in grado di sostenere l’individuo nel comprendere la base del suo malessere e ristabilire un adeguato rapporto con il corpo e con il cibo.
Per lavorare al meglio risulta fondamentale svolgere un adeguato assessment iniziale. Cogliere da subito i bisogni della persona che abbiamo di fronte e strutturare il percorso migliore sono sicuramente la modalità più efficace per aiutare il nostro cliente e proporgli la strada più adatta a lui.
DCA: Il cigno nero degli sport professionisticiFabio Piccini
Pochi lo sanno ma la prevalenza dei DCA negli atleti è molto più elevata rispetto alla media della popolazione mentre la diagnosi e la terapia sono molto più difficili
Importanza dell'esercizio fisico negli anziani per il mantenimento della salute e del benessere generale, Aspetti educativi, motivazionali per la prescrizione dell'esercizio. Azione sui fattori modificabili dello stile di vita: dieta nutrienti integrazione specifica con proteine, amminoacidi ramificati, magnesio, zinco.
Il comportamento alimentare dei bambini: un metodo di intervento. 1^ parteObiettivo Psicologia Srl
Lo psicologo che lavora sul comportamento alimentare, o comunque a contatto con target quali infanzia e adolescenza, si trova spesso di fronte a genitori che vivono con ansia e difficoltà il rapporto dei loro figli con il cibo.
Di obesità infantile si è parlato anche nell’ultima Riunione informale dei ministri della salute dell’Unione europea a La Valletta (Malta), il 19 e 20 marzo 2017.
Durante questo incontro i Ministri della Salute hanno sottolineato come l’obesità sia un problema di portata epidemica sempre più diffuso in Europa, ribadendo la necessità di una maggiore collaborazione tra Stati che includa il coinvolgimento di tutti i settori della società.
Non possiamo in quanto psicologi, categoria che lavora sul comportamento umano, esimerci dall’affrontare e trattare questa tematica di basilare importanza per il futuro di tutti. Ecco perché è necessario formarsi ed informarsi su una questione così pregnante.
Ovviamente la cura dell’alimentazione dei bambini è prettamente in mano ai genitori e alle scuole; è perciò fondamentale che noi psicologi lavoriamo con i genitori e con le istituzioni per supportare il più possibile il perseguimento di stili di vita sani.
Accade frequentemente di incontrare genitori (ma anche nonni) che lamentano difficoltà nella gestione del cibo dei figli, tanto che spesso ci si trova di fronte a vere e proprie discussioni e liti interne alla famiglia su questo momento così importante, ma anche delicato.
Le problematiche che sempre più frequentemente presentano i genitori sono figli che mangiano troppo o troppo poco, che si alimentano solo con alcuni alimenti o che non mangiano frutta e verdura (o altri alimenti ritenuti sani). C'è poi sicuramente tutta la questione della fame emotiva dove, sia bambini che adulti, si trovano a consumare cibi poco sani per colmare il bisogno di altro.
La Psicooncologia e’ una disciplina “ relazionale” e, come tutte le materie umane e complesse, trova il suo punto di forza nell’integrazione tra le diverse professionalità coinvolte in questa attivita
Psicologia del comportamento alimentare: il colloquio motivazionale nel suppo...Obiettivo Psicologia Srl
Le problematiche legate al peso corporeo sono una forma di malessere molto diffuso nella società attuale, a causa del grande valore attribuito al corpo e alla “perfezione fisica”. Lo Psicologo che lavora nel Counseling Psicologico su tematiche Alimentari si trova molto spesso a confrontarsi con la scarsa motivazione del cliente e con l’alto rischio di abbandono del percorso.
Il Colloquio motivazionale può essere uno strumento molto utile nella valigetta degli strumenti di uno psicologo, per supportare il cliente nel raggiungimento del suo obiettivo e nell’acquisizione di un sano comportamento alimentare.
OBIETTIVI
Fornire informazioni rispetto al lavoro dello psicologo con persone che portano difficoltà alimentari
Formare lo psicologo alle caratteristiche chiave del Colloquio Motivazionale ed al suo uso in un percorso di supporto al benessere alimentare
Fornire strumenti pratici per inquadrare la motivazione del cliente e capire come sostenerlo al meglio
Qual è la connessione tra stress e alimentazione? In che modo essere stressati influenza ciò che mangiamo? Che cos'è la fame emotiva? Ci sono alcuni cibi che possono favorire un benessere che coinvolga corpo e mente? Nell'evento tenuto dalle psicologhe di eiréne e dalla nutrizionista Chiara Raspanti, si sono affrontati questi e altri punti importanti.
I disturbi del comportamento alimentare e la contraccezione. Una sintesiGynevra.it
Donne, cibo e corpo: un rapporto complicato che influenza la scelta del contraccettivo
A cura di Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell'Ospedale San Raffaele Resnati di Milano
Is it Possible a Real Prevention of Eating Disorders in Italy?Emanuel Mian
Wrong eating behaviors and body dissatisfaction often appear during adolescence and can be prodromic of an Eating Disorder (ED). The “Body Image 2007” (BI07) preliminary survey, originates from the growing need to aquire informations about eating behaviors, ED knowledge and body image of Friuli Venezia-Giulia's (North-East of Italy) teenagers.The survey included ED knowledge, body image, eating habits, alcohol abuse, cultural pressure for thinness, physical appearance and self-esteem.
Ninety students (male n=50 ; female n=40 ; mean age 15 +/- 1) attending a secondary school in Trieste were assigned to the BI07 survey.They were also subministered the Eating Attitudes Test (EAT12), the Inventory for Screening of Eating Disorders (ISED) and the Eating Disorders Inventory (EDI2) to evaluate risk factors for an ED.
Results indicate that binge episodes were frequent between male sample instead than in female one ((F = 6,716 ; p < 0.01) and was correlated (r = .51 ; p < 0.01) with EAT12 Bulimia subscale. Self-esteem was higher in males (F = 28,226 p < 0,0001) that were rarely on a self-managed diet than female students ((F = 57,973 ; p < 0.0001).This result was correlated (r = .76 ; p < 0,0001) with Drive for Thinness EAT12 subscale. Female students rated their physical appearance significantly higher (F = 8,875 p < 0.005) than males, and this was correlated (r = .47 p < 0.01) with body dissatisfaction. The findings of BI07 give encouraging results and will continue in a forthcoming study on larger samples.
Is Emetophobia different from Anorexia Nervosa?Emanuel Mian
Paper presented at 2008 Alpbach Conference by Dr.Emanuel Mian, PhD-Psychologist and CBT therapist.
INTRODUCTION:Emetophobia is the fear of vomiting or to see others doing the same. Sufferers are also scared of nausea because of its strong link with vomiting. Emetophobics pay great attention to every gastrointestinal symptom and refuse to consume foods with fats or carbohydrates needing continuos reassurances on food content and avoiding social occasions where they are pushed to eat. This behaviour quickly force them to stear to underweight and many are often wrongly diagnosed as having an Eating Disorder mainly Anorexia Nervosa.
OBJECTIVE: The aim of this study was to evaluate differences between Emeophobia and Anorexia Nervosa patients.
METHOD:Nineteen (19) women with Emetophobia (EPH) and twenty (20) women with Anorexia Nervosa Restricting Type (ANR) of the same age were recruited and randomly selected from an outpatients group at the beginning of treatment. They were subministered the Eating Disorders Inventory (Gardner et al, 1993), the Symptoms Checklist 90 (Derogatis, Lipman & Covi, 1973), the Body Attitude Test (Probst et al, 1995) and the Rosenberg Self Esteem Test (Rosenberg, 1965).
RESULTS: EPH patients had significant higher scores in EDI Ineffectiveness, BAT Lack of Familiarity (factor 2), SLC90 Paranoid Ideation and RSE Total Score while ANR patients had higher scores in EDI Drive for Thinness, Body Dissatisfaction, Enteroceptive Awareness, SCL90 Interpersonal Sensitivity, Anxiety, BAT Total and Body Dissatisfaction.
CONCLUSION: More research is required to explore the distinctive eating patterns and body image issues in order to discriminate these two distinct psycopathologies
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Lo Psicologo, attraverso un percorso di Counseling Psicologico applicato a situazioni specifiche che non implicano la presenza di disturbi mentali, è in grado di sostenere l’individuo nel comprendere la base del suo malessere e ristabilire un adeguato rapporto con il corpo e con il cibo.
Per lavorare al meglio risulta fondamentale svolgere un adeguato assessment iniziale. Cogliere da subito i bisogni della persona che abbiamo di fronte e strutturare il percorso migliore sono sicuramente la modalità più efficace per aiutare il nostro cliente e proporgli la strada più adatta a lui.
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Le problematiche legate al peso corporeo sono una forma di malessere molto diffuso nella società attuale, a causa del grande valore attribuito al corpo e alla “perfezione fisica”.
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Per lavorare al meglio risulta fondamentale svolgere un adeguato assessment iniziale. Cogliere da subito i bisogni della persona che abbiamo di fronte e strutturare il percorso migliore sono sicuramente la modalità più efficace per aiutare il nostro cliente e proporgli la strada più adatta a lui.
DCA: Il cigno nero degli sport professionisticiFabio Piccini
Pochi lo sanno ma la prevalenza dei DCA negli atleti è molto più elevata rispetto alla media della popolazione mentre la diagnosi e la terapia sono molto più difficili
Importanza dell'esercizio fisico negli anziani per il mantenimento della salute e del benessere generale, Aspetti educativi, motivazionali per la prescrizione dell'esercizio. Azione sui fattori modificabili dello stile di vita: dieta nutrienti integrazione specifica con proteine, amminoacidi ramificati, magnesio, zinco.
Il comportamento alimentare dei bambini: un metodo di intervento. 1^ parteObiettivo Psicologia Srl
Lo psicologo che lavora sul comportamento alimentare, o comunque a contatto con target quali infanzia e adolescenza, si trova spesso di fronte a genitori che vivono con ansia e difficoltà il rapporto dei loro figli con il cibo.
Di obesità infantile si è parlato anche nell’ultima Riunione informale dei ministri della salute dell’Unione europea a La Valletta (Malta), il 19 e 20 marzo 2017.
Durante questo incontro i Ministri della Salute hanno sottolineato come l’obesità sia un problema di portata epidemica sempre più diffuso in Europa, ribadendo la necessità di una maggiore collaborazione tra Stati che includa il coinvolgimento di tutti i settori della società.
Non possiamo in quanto psicologi, categoria che lavora sul comportamento umano, esimerci dall’affrontare e trattare questa tematica di basilare importanza per il futuro di tutti. Ecco perché è necessario formarsi ed informarsi su una questione così pregnante.
Ovviamente la cura dell’alimentazione dei bambini è prettamente in mano ai genitori e alle scuole; è perciò fondamentale che noi psicologi lavoriamo con i genitori e con le istituzioni per supportare il più possibile il perseguimento di stili di vita sani.
Accade frequentemente di incontrare genitori (ma anche nonni) che lamentano difficoltà nella gestione del cibo dei figli, tanto che spesso ci si trova di fronte a vere e proprie discussioni e liti interne alla famiglia su questo momento così importante, ma anche delicato.
Le problematiche che sempre più frequentemente presentano i genitori sono figli che mangiano troppo o troppo poco, che si alimentano solo con alcuni alimenti o che non mangiano frutta e verdura (o altri alimenti ritenuti sani). C'è poi sicuramente tutta la questione della fame emotiva dove, sia bambini che adulti, si trovano a consumare cibi poco sani per colmare il bisogno di altro.
La Psicooncologia e’ una disciplina “ relazionale” e, come tutte le materie umane e complesse, trova il suo punto di forza nell’integrazione tra le diverse professionalità coinvolte in questa attivita
Psicologia del comportamento alimentare: il colloquio motivazionale nel suppo...Obiettivo Psicologia Srl
Le problematiche legate al peso corporeo sono una forma di malessere molto diffuso nella società attuale, a causa del grande valore attribuito al corpo e alla “perfezione fisica”. Lo Psicologo che lavora nel Counseling Psicologico su tematiche Alimentari si trova molto spesso a confrontarsi con la scarsa motivazione del cliente e con l’alto rischio di abbandono del percorso.
Il Colloquio motivazionale può essere uno strumento molto utile nella valigetta degli strumenti di uno psicologo, per supportare il cliente nel raggiungimento del suo obiettivo e nell’acquisizione di un sano comportamento alimentare.
OBIETTIVI
Fornire informazioni rispetto al lavoro dello psicologo con persone che portano difficoltà alimentari
Formare lo psicologo alle caratteristiche chiave del Colloquio Motivazionale ed al suo uso in un percorso di supporto al benessere alimentare
Fornire strumenti pratici per inquadrare la motivazione del cliente e capire come sostenerlo al meglio
Qual è la connessione tra stress e alimentazione? In che modo essere stressati influenza ciò che mangiamo? Che cos'è la fame emotiva? Ci sono alcuni cibi che possono favorire un benessere che coinvolga corpo e mente? Nell'evento tenuto dalle psicologhe di eiréne e dalla nutrizionista Chiara Raspanti, si sono affrontati questi e altri punti importanti.
I disturbi del comportamento alimentare e la contraccezione. Una sintesiGynevra.it
Donne, cibo e corpo: un rapporto complicato che influenza la scelta del contraccettivo
A cura di Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell'Ospedale San Raffaele Resnati di Milano
Similar to La gestione del paziente obeso prima e dopo la chirurgia bariatrica (20)
Is it Possible a Real Prevention of Eating Disorders in Italy?Emanuel Mian
Wrong eating behaviors and body dissatisfaction often appear during adolescence and can be prodromic of an Eating Disorder (ED). The “Body Image 2007” (BI07) preliminary survey, originates from the growing need to aquire informations about eating behaviors, ED knowledge and body image of Friuli Venezia-Giulia's (North-East of Italy) teenagers.The survey included ED knowledge, body image, eating habits, alcohol abuse, cultural pressure for thinness, physical appearance and self-esteem.
Ninety students (male n=50 ; female n=40 ; mean age 15 +/- 1) attending a secondary school in Trieste were assigned to the BI07 survey.They were also subministered the Eating Attitudes Test (EAT12), the Inventory for Screening of Eating Disorders (ISED) and the Eating Disorders Inventory (EDI2) to evaluate risk factors for an ED.
Results indicate that binge episodes were frequent between male sample instead than in female one ((F = 6,716 ; p < 0.01) and was correlated (r = .51 ; p < 0.01) with EAT12 Bulimia subscale. Self-esteem was higher in males (F = 28,226 p < 0,0001) that were rarely on a self-managed diet than female students ((F = 57,973 ; p < 0.0001).This result was correlated (r = .76 ; p < 0,0001) with Drive for Thinness EAT12 subscale. Female students rated their physical appearance significantly higher (F = 8,875 p < 0.005) than males, and this was correlated (r = .47 p < 0.01) with body dissatisfaction. The findings of BI07 give encouraging results and will continue in a forthcoming study on larger samples.
Is Emetophobia different from Anorexia Nervosa?Emanuel Mian
Paper presented at 2008 Alpbach Conference by Dr.Emanuel Mian, PhD-Psychologist and CBT therapist.
INTRODUCTION:Emetophobia is the fear of vomiting or to see others doing the same. Sufferers are also scared of nausea because of its strong link with vomiting. Emetophobics pay great attention to every gastrointestinal symptom and refuse to consume foods with fats or carbohydrates needing continuos reassurances on food content and avoiding social occasions where they are pushed to eat. This behaviour quickly force them to stear to underweight and many are often wrongly diagnosed as having an Eating Disorder mainly Anorexia Nervosa.
OBJECTIVE: The aim of this study was to evaluate differences between Emeophobia and Anorexia Nervosa patients.
METHOD:Nineteen (19) women with Emetophobia (EPH) and twenty (20) women with Anorexia Nervosa Restricting Type (ANR) of the same age were recruited and randomly selected from an outpatients group at the beginning of treatment. They were subministered the Eating Disorders Inventory (Gardner et al, 1993), the Symptoms Checklist 90 (Derogatis, Lipman & Covi, 1973), the Body Attitude Test (Probst et al, 1995) and the Rosenberg Self Esteem Test (Rosenberg, 1965).
RESULTS: EPH patients had significant higher scores in EDI Ineffectiveness, BAT Lack of Familiarity (factor 2), SLC90 Paranoid Ideation and RSE Total Score while ANR patients had higher scores in EDI Drive for Thinness, Body Dissatisfaction, Enteroceptive Awareness, SCL90 Interpersonal Sensitivity, Anxiety, BAT Total and Body Dissatisfaction.
CONCLUSION: More research is required to explore the distinctive eating patterns and body image issues in order to discriminate these two distinct psycopathologies
La sindrome da deficit dell’attenzione e iperattivita’- ADHDEmanuel Mian
Conferenza tenuta dal dr. Emanuel Mian, psicologo e giudice onorario minorile presso la Corte d'Appello del Tribunale di Trieste riguardo l'ADHD - Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder), che è la sigla della sindrome da deficit di attenzione e iperattività.
Esso è un disturbo del comportamento caratterizzato da inattenzione, impulsività e iperattività motoria che rende difficoltoso e in alcuni casi impedisce il normale sviluppo e integrazione sociale dei bambini.
Abbandono Scolastico e Devianza MinorileEmanuel Mian
Conferenza tenuta dal Dott. Emanuel Mian, giudice onorario minorile presso la Corte d'Appello di Trieste presso il carcere minorile di Napoli nel 2008. I temi trattati vertono su una metanalisi ed una raccolta di dati riguardo l'abbandono scolastico e la devianza minorile in Italia illustrati dallo psicologo e presidente dell'Istituto di Ricerca Internazionale sul Disagio e la Salute nell'Adolescenza (IRIDSA) dinanzi al Ministro per la Pubblica Istruzione.
Intervento del Dr. Emanuel Mian, PhD- psicologo ed esperto di Disturbi del Comportamento Alimentare a InnovactionYoung mentre era presidente dell'IRIDSA- Istituto di Ricerca Inernazionale sul Disagio e la Salute nell'Adolescenza- (2008)
La gestione del paziente obeso prima e dopo la chirurgia bariatrica
1. 1
La gestione del paziente obeso
prima e dopo la chirurgia bariatrica
Emanuel Mian, PhD
2.
3. In passato... Mangi di meno…
La persona affetta da obesità
è un individuo nevrotico fissato alla fase orale
(Bychowsky, 1950; Alexander, 1934)
4.
5.
6. Perchè affrontare il (disturbo del) comportamento alimentare
ed i fattori psicologici
nella chirurgia dell’obesità?
7. L’introito alimentare è un processo complesso regolato da:
STIMOLI ESTERNI
quantità e qualità del cibo, appetibilità, fattori ambientali, psicologici, culturali etc..
STIMOLI INTERNI
provenienti dal nostro organismo
(segnali ormonali, neurochimici e metabolici)
8. COSA e QUANTO
PERCHE’ ?
CON CHI ?
QUANDO ?
COME ?
DA QUANTO TEMPO ?
PER QUANTO TEMPO ?
12. Alimentazione Disturbata
Peso elevato
Fluttuante Autostima
Isolamento
Bassa tolleranza alle frustrazioni
Distorsioni Immagine Corporea
Mancanza di comunicazione
Intolleranza emotiva
Traumi-Abusi
Distorsioni di pensiero
13. Intolleranza alle emozioni
Insoddisfazione corporea Dieta
Bassa autostima nucleare Caos
Nutrizionale
Aumento di peso
Sentimenti depressivi
autosvalutazione/ colpevolizzazione
Fame emotiva
Alimentazione
Fallimento delle diete incontrollata
+
Abbuffate
14. Chirurgia bariatrica dal punto di vista
psicologico (quando, quale,perchè)
I criteri di inclusione dei pazienti (Linee guida SICOB-SISDCA-SIO-NICE; Cowan, Hiler,
& Buffington, 1999; Fried et al., 2007) per quanto concerne l’aspetto psicologico sono di
una diagnosi negativa per:
+
Bulimia Nervosa
Binge Eating Disorder
Depressione Maggiore
Disturbo di personalità o altre gravi patologie psichiatriche
Inoltre, il consumo di alcolici è considerabile fattore escludente eventuale intervento
di chirurgia bariatrica 14
15. 15
Prima dell‘eventuale intervento chirurgico
• Storia del peso e dei trattamenti dietetici precedenti
• Anamnesi alimentare
• Risorse del paziente- Networking
• Presenza di DCA (BED-BN-NES) e/o di altre psicopatologie
• Motivazione (a dimagrire - all’intervento - al cambiamento)
• Aspettative (obiettivo di peso, valutazione se improntato su benessere psicofisico o estetico)
• Possibili difficoltà (es: non sentire fame/sazietà, abituarsi a non bere, abituarsi a
mangiare lentamente masticando in modo adeguato)
* secondo le linee guida e/o raccomandazioni NICE-SICOB-AED
16. 16
Una volta deciso…
ASSESSMENT
u Psicodiagnosi iniziale mediante strumenti psicometrici validati clinicamente
u Symptoms Checklist 90 revised (Derogatis et al, 1974,1997)
u Binge Eating Scale (Gormally et al, 1982)
u Beck Depression Inventory (Beck, Steer & Carbin,1988)
u Rosenberg Self Esteem Scale (Rosenberg, 1965)
u Body Image Assessment for Obesity (Mian et al, 2012)
u Body Image Revealer (Mian et al, 2006; Mian, 2008; Mian & Gerbino, 2009)
u Follow-ups* :
u Rivalutazione quadro depressivo e alimentazione incontrollata (BES+BECK)
u Rivalutazione autostima nucleare (RSES)
u Strategie comportamentali e di coping versus “emotional eating”, “life-events”*
u Strumenti di automonitoraggio e di ristrutturazione cognitiva *
u Gestione di eventuali “panic cards”(per gestire eventuali scivoloni-ricadute)
u Analisi delle catene comportamentali-Formulazione degli schemi personali comportamentali
u Valutazione effetti ( psicosociali) post-intervento
* secondo le linee guida e/o raccomandazioni NICE-SICOB-AED
20. Dopo la chirurgia bariatrica… 20
ed il calo ponderale
Kolotkin et al, 2002
Karlsson et al, 1998
Mian et al, 2011
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Cosa gestiamo abitualmente nel post-intervento
• Comportamenti alimentari mantenuti/modificati;
• Organizzazione stile di vita attivo/attività fisica costante e strutturata (di converso con eventuali
problemi di deambulazione o altro impedimento ad essa);
• Gestione delle emozioni negative se esse sfociano in un comportamento alimentare non
funzionale (in quantità/qualità dell'alimentazione o nella masticazione/deglutizione);
• Capacità di coping/problem solving
• Miglioramento networking- gestione isolamento ed attività
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L‘Obesità è MULTIFATTORIALE,
l’approccio più indicato è MULTIDISCIPLINARE
in ottica “INTEGR-ATTIVA” e di CONTINUOS CARE
27. 27
.... una Persona affetta da obesità ha sicuramente
un problema complesso…
ma questo non significa automaticamente
avere a che fare con una Persona difficile
cosa= quale e ’ il mio problema perche ’ ne voglio uscire (motivazione) chi? io soprattutto ma a chi rivolgermi quando= anche qui motivazione come= il chi dovra ’ valutarlo, ma devo sapere cosa vorra ’ fare del mio caso quanto tempo sono disposto ad investire per operare un cambiamento?
L ’obiettivo principale di un supporto psicologico non è tanto il calo ponderale in sé, quanto affrontare il disagio psicologico che è causa o conseguenza dell'obesità e del comportamento disfunzionale verso il cibo.
cosa= quale e ’ il mio problema perche ’ ne voglio uscire (motivazione) chi? io soprattutto ma a chi rivolgermi quando= anche qui motivazione come= il chi dovra ’ valutarlo, ma devo sapere cosa vorra ’ fare del mio caso quanto tempo sono disposto ad investire per operare un cambiamento?
Queste immagini ovviamente servono a mostrarci l ’ algoritmo della simulazione
cosa= quale e ’ il mio problema perche ’ ne voglio uscire (motivazione) chi? io soprattutto ma a chi rivolgermi quando= anche qui motivazione come= il chi dovra ’ valutarlo, ma devo sapere cosa vorra ’ fare del mio caso quanto tempo sono disposto ad investire per operare un cambiamento?
FASE DI COUNSELLING COMPORTAMENTALE RIGUARDO MASTICAZIONE-COMPORTAMENTI CHE POSSONO PORTARE