The document summarizes some of the major psychological issues exhibited by characters in the TV show Brooklyn Nine-Nine. Jake Peralta shows signs of abandonment issues due to his father leaving him as a child. Amy Santiago displays traits of obsessive compulsive personality disorder, as she is highly organized and seeks constant approval. Terry Jeffords initially shows PTSD symptoms but later becomes narcissistic. Gina Linetti is narcissistic and lacks empathy. Rosa Diaz and Raymond Holt both demonstrate schizoid traits as they are emotionally detached, but open up only to trusted peers.
This document provides a detailed analysis of the narrative structure, plot, characters, and cultural context of the 1999 film Fight Club. It analyzes the story, plot, plot structure including inciting moment, key scene, turning point and climax. It examines the main conflict lines in the film around illusion vs reality, order vs chaos, human vs society, human vs god, and past vs future. It also analyzes the characters of Jack, Tyler Durden, Marla, and the Boss. Overall, the document provides a concise yet comprehensive summary and analysis of key elements of the narrative and themes of Fight Club.
Game theory is a strategic decision-making process that models interactions between two or more players. It is commonly used in economics to analyze industries and competition between firms. Key concepts in game theory include games, players, strategies, payoffs, information sets, equilibriums, assumptions of rationality and payoff maximization. Common solution techniques include backwards induction, Nash equilibriums, mixed strategies, and minimax strategies. Examples discussed include prisoner's dilemmas, zero-sum games, and dominance.
This document discusses various elements of horror genre films including different types of horror genres like paranormal, thriller, slasher films. It also discusses important aspects like locations, camera angles, costumes and props used in horror films. Key locations mentioned are apartments, graveyards, forests, houses. Camera angles like close-up, long shot help set the mood and tension. Costumes are important for characters like killers to conceal identity and props help drive fear, like knives, guns or supernatural items used against ghosts.
Alter Ego del Web: Gioco d'azzardo patologico - 24/05/2014Rossella D'Onofrio
Seconda giornata del Laboratorio dal Basso: Alter Ego del Web. Il prof. Cesare Guerreschi di Bolzano dedica le lezioni al tema: Gioco d'azzardo patologico
Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologicoSonia Bertinat
Il gioco d’azzardo patologico: perché dipendenza?
Il gioco d’azzardo patologico è un fenomeno in forte crescita che sta interessando sempre più persone visto anche l’esponenziale aumento delle possibilità di gioco. Conoscere non solo la patologia ma tutto il contesto nel quale il fenomeno si manifesta è quanto mai importante.
Quali sono le caratteristiche personologiche e i processi mentali tipici di un giocatore? In cosa consiste il trattamento psicologico e quello multidisciplinare? Quali sono i servizi presenti sul territorio e quale il ruolo dello Psicologo?
Il Gioco d’Azzardo fa parte delle cosiddette Nuove dipendenze (New Addiction). Di questa categoria fanno parte tutte le dipendenze che non necessitano della presenza di una sostanza stupefacente, bensì di un comportamento; oltre al gioco d’azzardo altri esempi di Nuove Dipendenze sono quelle da sesso, da internet, dal lavoro, da nuove tecnologie.
Il gioco d’azzardo, in particolare, negli ultimi anni ha attirato un interesse massiccio sia da parte della popolazione generale sia da parte degli esperti della salute e del benessere. Questo sia per un vero e proprio boom dell’ offerta e della possibilità di gioco che sta caratterizzando il nostro paese, sia per le ripercussioni che questo incremento improvviso di sale giochi, giochi online, slot, bingo, gratta e vinci e lotterie sta avendo sulla salute e sulla stabilità emotiva e psicologica delle persone.
In tutto questo dove si colloca lo psicologo clinico? Che ruolo potrebbe svolgere nella prevenzione o nella cura del gioco d’azzardo? Che tipo di interventi può proporre e come può spendere la propria professionalità in questo campo?
A queste domande prova a rispondere questo webinar introduttivo sul gioco d’azzardo e il ruolo dello psicologo clinico. Offrendo un quadro generale sugli aspetti fondamentali del fenomeno e provando a stimolare in modo concreto gli psicologi interessati a esercitare in questo specifico ambito lavorativo.
Obiettivi
Informare sulle caratteristiche principali del gioco d’azzardo;
Informare sulle possibilità dello psicologo clinico nell’area dei problemi del gioco d’azzardo;
Fornire strumenti clinici utili allo psicologo clinico per approcciarsi a questo fenomeno
The document summarizes some of the major psychological issues exhibited by characters in the TV show Brooklyn Nine-Nine. Jake Peralta shows signs of abandonment issues due to his father leaving him as a child. Amy Santiago displays traits of obsessive compulsive personality disorder, as she is highly organized and seeks constant approval. Terry Jeffords initially shows PTSD symptoms but later becomes narcissistic. Gina Linetti is narcissistic and lacks empathy. Rosa Diaz and Raymond Holt both demonstrate schizoid traits as they are emotionally detached, but open up only to trusted peers.
This document provides a detailed analysis of the narrative structure, plot, characters, and cultural context of the 1999 film Fight Club. It analyzes the story, plot, plot structure including inciting moment, key scene, turning point and climax. It examines the main conflict lines in the film around illusion vs reality, order vs chaos, human vs society, human vs god, and past vs future. It also analyzes the characters of Jack, Tyler Durden, Marla, and the Boss. Overall, the document provides a concise yet comprehensive summary and analysis of key elements of the narrative and themes of Fight Club.
Game theory is a strategic decision-making process that models interactions between two or more players. It is commonly used in economics to analyze industries and competition between firms. Key concepts in game theory include games, players, strategies, payoffs, information sets, equilibriums, assumptions of rationality and payoff maximization. Common solution techniques include backwards induction, Nash equilibriums, mixed strategies, and minimax strategies. Examples discussed include prisoner's dilemmas, zero-sum games, and dominance.
This document discusses various elements of horror genre films including different types of horror genres like paranormal, thriller, slasher films. It also discusses important aspects like locations, camera angles, costumes and props used in horror films. Key locations mentioned are apartments, graveyards, forests, houses. Camera angles like close-up, long shot help set the mood and tension. Costumes are important for characters like killers to conceal identity and props help drive fear, like knives, guns or supernatural items used against ghosts.
Alter Ego del Web: Gioco d'azzardo patologico - 24/05/2014Rossella D'Onofrio
Seconda giornata del Laboratorio dal Basso: Alter Ego del Web. Il prof. Cesare Guerreschi di Bolzano dedica le lezioni al tema: Gioco d'azzardo patologico
Lo psicologo nel trattamento del gioco d’azzardo patologicoSonia Bertinat
Il gioco d’azzardo patologico: perché dipendenza?
Il gioco d’azzardo patologico è un fenomeno in forte crescita che sta interessando sempre più persone visto anche l’esponenziale aumento delle possibilità di gioco. Conoscere non solo la patologia ma tutto il contesto nel quale il fenomeno si manifesta è quanto mai importante.
Quali sono le caratteristiche personologiche e i processi mentali tipici di un giocatore? In cosa consiste il trattamento psicologico e quello multidisciplinare? Quali sono i servizi presenti sul territorio e quale il ruolo dello Psicologo?
Il Gioco d’Azzardo fa parte delle cosiddette Nuove dipendenze (New Addiction). Di questa categoria fanno parte tutte le dipendenze che non necessitano della presenza di una sostanza stupefacente, bensì di un comportamento; oltre al gioco d’azzardo altri esempi di Nuove Dipendenze sono quelle da sesso, da internet, dal lavoro, da nuove tecnologie.
Il gioco d’azzardo, in particolare, negli ultimi anni ha attirato un interesse massiccio sia da parte della popolazione generale sia da parte degli esperti della salute e del benessere. Questo sia per un vero e proprio boom dell’ offerta e della possibilità di gioco che sta caratterizzando il nostro paese, sia per le ripercussioni che questo incremento improvviso di sale giochi, giochi online, slot, bingo, gratta e vinci e lotterie sta avendo sulla salute e sulla stabilità emotiva e psicologica delle persone.
In tutto questo dove si colloca lo psicologo clinico? Che ruolo potrebbe svolgere nella prevenzione o nella cura del gioco d’azzardo? Che tipo di interventi può proporre e come può spendere la propria professionalità in questo campo?
A queste domande prova a rispondere questo webinar introduttivo sul gioco d’azzardo e il ruolo dello psicologo clinico. Offrendo un quadro generale sugli aspetti fondamentali del fenomeno e provando a stimolare in modo concreto gli psicologi interessati a esercitare in questo specifico ambito lavorativo.
Obiettivi
Informare sulle caratteristiche principali del gioco d’azzardo;
Informare sulle possibilità dello psicologo clinico nell’area dei problemi del gioco d’azzardo;
Fornire strumenti clinici utili allo psicologo clinico per approcciarsi a questo fenomeno
Disturbo da gioco d’azzardo: aspetti biopsicosociali e normative vigentiNicola Piccinini
Quanto è vera ancora oggi questa frase! E’ tanto più vera quanto più ci avviciniamo dal gioco ricreazionale a quello patologico. Non più vizio, ma mera malattia nella società post-moderna, dove l’alienazione è l’effetto collaterale tra i più disastrosi del consumismo che crea bisogni continui di riempire i vuoti creati dal desiderio di beni da consumare arrivando alla “coazione a ripetere”: dallo “star bene con” allo “star male senza”, vere e proprie “distorsioni dello stile cognitivo”.
Nell’ultima edizione del DSM V, il Disturbo da Gioco d’Azzardo (Gambling Disorder) assume una sua specifica posizione: da patologia del controllo degli impulsi gli viene riconosciuto lo status di dipendenza comportamentale. Questo è un importante cambiamento epistemologico che evidenzia le analogie, confermate dall’evidenze scientifiche, tra il gambling e le dipendenze chimiche. La questione ha rilevanza clinica in quanto autorizza i professionisti del settore ad applicare al gambling patologico strumenti di assessment e terapeutici propri dei programmi per l'addiction supportati anche dal Decreto- Balduzzi che con la legge 189/2012 (c.d. Decreto Balduzzi) attua importanti interventi in materia di tutela della salute ed organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale. Vengono varate, per la prima volta in Italia, norme a favore della cura e della prevenzione del gioco d’azzardo patologico. Il primo punto qualificante del “decreto Balduzzi” su questa materia è costituito dal riconoscimento del gioco d’azzardo patologico come una malattia inserita nell’elenco dei livelli essenziali di assistenza (LEA).
Un gioco da ragazzi: tra gioco e gioco d'azzardoAda Moscarella
Intervento di Alessandra Cineglosso e Ada Moscarela dell'Associazione LeGaMi, sul valore positivo del gioco come attività di crescita personale, nell'ambito di iniziative di sensibilizzazione al tema del gioco d'azzardo e delle slot machine.
L’associazione Mind The Gap offre servizi di supporto ai giocatori d’azzardo patologici nelle tre aree maggiormente coinvolte nel mantenimento del comportamento patologico: l’ambito psicologico, finanziario e legale.
Progetto "Mind The G.A.P.", finanziato dalla Regione Puglia a valere sul Bando "Principi Attivi 2012 - Giovani Idee per una Puglia migliore" , approvato con atto dirigenziale n. 94/2012 dalla dirigente del Servizio Politiche Giovanili e Cittadinanza Sociale della Regione Puglia.
Associazione Ofelia. Il contributo del volontariatoInformalcol
Associazione Ofelia. Il contributo del volontariato. Presentazione al corso AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 9 DI GROSSETO U.F Ser.T Zona 4 Area Grossetana: GIOCO D'AZZARDO: QUALI RISCHI? La costruzione di una rete per l'ascolto, l'assistenza e la cura del giocatore problematico e dei suoi familiari, 2008
Rossi, Clara. Aspetti sociali ed economici della presa in carico del giocatoreInformalcol
Rossi, Clara. Aspetti sociali ed economici della presa in carico del giocatore. Presentazione effettuata all'interno del progetto: "Gioco d'azzardo: quali rischi? La costruzione di una rete per l'ascolto, l'assistenza e la cura del giocatore problematico e dei suoi familiari" promosso dall' Azienda sanitaria 9 Grosseto. Ser.T zona 4 Area grossetana (edizioni del corso: Massa marittima, 27 settembre 2008 - Grosseto 6 ottobre 2008)
Vi è mai capitato di vivere un’interazione sociale nella quale avete investito fiduciosi, per poi ritrovarvi alla fine arrabbiati, confusi e frustrati? Probabilmente sì e probabilmente, finita la
confusione, vi siete detti: “Non mi infilerò mai più in una situazione del genere”, “Non parlerò più dell’argomento con quella persona” o, addirittura, “Non parlerò mai più con quella persona”!
Ciò nonostante, in poco tempo, vi siete ritrovati esattamente nella stessa situazione chiedendovi: “Com’è possibile che sia successo di nuovo?”, “Me le vado a cercare?”.
La risposta è: “Probabilmente sì!”, ma tranquilli: state solo giocando!
Contenuti
Maturare competenze teoriche e pratiche sul fenomeno degli Hikikomori: cenni storici, chi sono gli Hikikomori, marker diagnostici, diagnosi differenziale, intervento domiciliare per i casi gravi di ritiro sociale.
Acquisire competenze nella relazione e nell’intervento con persone in isolamento sociale volontario. Nello specifico: strumenti per la presa in carico del soggetto in ritiro e del suo sistema famiglia. Costruire una relazione significativa di sostegno, accompagnamento e di rispecchiamento delle varie funzioni e capacità (pratiche e mentali), passando per la condivisione delle attività quotidiane (studio, gioco, scoperta, coltivazione di interessi, uscite, ecc.).
Acquisizione di strumenti per favorire autonomia e identità nel soggetto in ritiro sociale.
Acquisire strumenti per rafforzare la rete sociale primaria (familiare) e secondaria (amicale).
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Disturbo da gioco d’azzardo: aspetti biopsicosociali e normative vigentiNicola Piccinini
Quanto è vera ancora oggi questa frase! E’ tanto più vera quanto più ci avviciniamo dal gioco ricreazionale a quello patologico. Non più vizio, ma mera malattia nella società post-moderna, dove l’alienazione è l’effetto collaterale tra i più disastrosi del consumismo che crea bisogni continui di riempire i vuoti creati dal desiderio di beni da consumare arrivando alla “coazione a ripetere”: dallo “star bene con” allo “star male senza”, vere e proprie “distorsioni dello stile cognitivo”.
Nell’ultima edizione del DSM V, il Disturbo da Gioco d’Azzardo (Gambling Disorder) assume una sua specifica posizione: da patologia del controllo degli impulsi gli viene riconosciuto lo status di dipendenza comportamentale. Questo è un importante cambiamento epistemologico che evidenzia le analogie, confermate dall’evidenze scientifiche, tra il gambling e le dipendenze chimiche. La questione ha rilevanza clinica in quanto autorizza i professionisti del settore ad applicare al gambling patologico strumenti di assessment e terapeutici propri dei programmi per l'addiction supportati anche dal Decreto- Balduzzi che con la legge 189/2012 (c.d. Decreto Balduzzi) attua importanti interventi in materia di tutela della salute ed organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale. Vengono varate, per la prima volta in Italia, norme a favore della cura e della prevenzione del gioco d’azzardo patologico. Il primo punto qualificante del “decreto Balduzzi” su questa materia è costituito dal riconoscimento del gioco d’azzardo patologico come una malattia inserita nell’elenco dei livelli essenziali di assistenza (LEA).
Un gioco da ragazzi: tra gioco e gioco d'azzardoAda Moscarella
Intervento di Alessandra Cineglosso e Ada Moscarela dell'Associazione LeGaMi, sul valore positivo del gioco come attività di crescita personale, nell'ambito di iniziative di sensibilizzazione al tema del gioco d'azzardo e delle slot machine.
L’associazione Mind The Gap offre servizi di supporto ai giocatori d’azzardo patologici nelle tre aree maggiormente coinvolte nel mantenimento del comportamento patologico: l’ambito psicologico, finanziario e legale.
Progetto "Mind The G.A.P.", finanziato dalla Regione Puglia a valere sul Bando "Principi Attivi 2012 - Giovani Idee per una Puglia migliore" , approvato con atto dirigenziale n. 94/2012 dalla dirigente del Servizio Politiche Giovanili e Cittadinanza Sociale della Regione Puglia.
Associazione Ofelia. Il contributo del volontariatoInformalcol
Associazione Ofelia. Il contributo del volontariato. Presentazione al corso AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 9 DI GROSSETO U.F Ser.T Zona 4 Area Grossetana: GIOCO D'AZZARDO: QUALI RISCHI? La costruzione di una rete per l'ascolto, l'assistenza e la cura del giocatore problematico e dei suoi familiari, 2008
Rossi, Clara. Aspetti sociali ed economici della presa in carico del giocatoreInformalcol
Rossi, Clara. Aspetti sociali ed economici della presa in carico del giocatore. Presentazione effettuata all'interno del progetto: "Gioco d'azzardo: quali rischi? La costruzione di una rete per l'ascolto, l'assistenza e la cura del giocatore problematico e dei suoi familiari" promosso dall' Azienda sanitaria 9 Grosseto. Ser.T zona 4 Area grossetana (edizioni del corso: Massa marittima, 27 settembre 2008 - Grosseto 6 ottobre 2008)
Vi è mai capitato di vivere un’interazione sociale nella quale avete investito fiduciosi, per poi ritrovarvi alla fine arrabbiati, confusi e frustrati? Probabilmente sì e probabilmente, finita la
confusione, vi siete detti: “Non mi infilerò mai più in una situazione del genere”, “Non parlerò più dell’argomento con quella persona” o, addirittura, “Non parlerò mai più con quella persona”!
Ciò nonostante, in poco tempo, vi siete ritrovati esattamente nella stessa situazione chiedendovi: “Com’è possibile che sia successo di nuovo?”, “Me le vado a cercare?”.
La risposta è: “Probabilmente sì!”, ma tranquilli: state solo giocando!
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Contenuti
Maturare competenze teoriche e pratiche sul fenomeno degli Hikikomori: cenni storici, chi sono gli Hikikomori, marker diagnostici, diagnosi differenziale, intervento domiciliare per i casi gravi di ritiro sociale.
Acquisire competenze nella relazione e nell’intervento con persone in isolamento sociale volontario. Nello specifico: strumenti per la presa in carico del soggetto in ritiro e del suo sistema famiglia. Costruire una relazione significativa di sostegno, accompagnamento e di rispecchiamento delle varie funzioni e capacità (pratiche e mentali), passando per la condivisione delle attività quotidiane (studio, gioco, scoperta, coltivazione di interessi, uscite, ecc.).
Acquisizione di strumenti per favorire autonomia e identità nel soggetto in ritiro sociale.
Acquisire strumenti per rafforzare la rete sociale primaria (familiare) e secondaria (amicale).
La finalità del webinar è di presentare la tecnica del parent coaching, utile in un percorso di sostegno alla genitorialità. Inoltre vengono descritte le diverse fasi del percorso e relativi strumenti a disposizione dello psicologo.
Le persone alle quali viene diagnosticata una patologia metabolica necessitano di apportare alcuni cambiamenti nelle proprie abitudini, in particolare correggendo lo stile alimentare, facendo più esercizio fisico e, lì dove necessario, seguendo una terapia farmacologica. Eppure molte persone non riescono a prendersi cura di se stesse o vivono in maniera molto negativa questa nuova condizione.
L’Insonnia è un problema sempre più frequente nella società: si stima che ne soffra in modo cronico 1 persona su 10, mentre 3 su 10 incontrano difficoltà a dormire almeno una volta nel corso della vita.
L’intervento psicologico domiciliare, negli ultimi anni, si sta diffondendo in modo crescente, tra diverse tipologie di utenza.
Sono molti gli psicologi che utilizzano l’intervento psicologico domiciliare e si sta evidenziando la sua applicabilità e funzionalità in sempre maggiori ambiti, sia nei contesti in cui la persona, per la sua problematica, non possa recarsi allo studio, sia in quelli in cui osservare ed intervenire direttamente sul contesto, sembri determinare una maggiore efficacia e funzionalità.
L’intervento psicologico domiciliare presenta caratteristiche peculiari e specificità che lo differenziano da quello nello studio privato o in ambulatorio. Acquisire una formazione specifica in tal senso è, pertanto, di fondamentale importanza e, attualmente, le possibilità formative a riguardo sembrano essere piuttosto limitate. Questo corso analizza gli aspetti peculiari di questa specifica modalità operativa, le strategie e le possibili linee guida entro le quali strutturare ed attuare tale intervento.
L’intervento psicologico domiciliare, negli ultimi anni, si sta diffondendo in modo crescente, tra diverse tipologie di utenza.
Sono molti gli psicologi che utilizzano l’intervento psicologico domiciliare e si sta evidenziando la sua applicabilità e funzionalità in sempre maggiori ambiti, sia nei contesti in cui la persona, per la sua problematica, non possa recarsi allo studio, sia in quelli in cui osservare ed intervenire direttamente sul contesto, sembri determinare una maggiore efficacia e funzionalità.
L’intervento psicologico domiciliare presenta caratteristiche peculiari e specificità che lo differenziano da quello nello studio privato o in ambulatorio. Acquisire una formazione specifica in tal senso è, pertanto, di fondamentale importanza e, attualmente, le possibilità formative a riguardo sembrano essere piuttosto limitate. Questo corso analizza gli aspetti peculiari di questa specifica modalità operativa, le strategie e le possibili linee guida entro le quali strutturare ed attuare tale intervento.
Il corso di formazione sulla Terapia di Esposizione ha l’obiettivo di formare e/o aggiornare il corsista all’uso clinico delle nuove procedure comportamentali che si sono dimostrate in grado di massimizzare gli effetti terapeutici della terapia di esposizione (superandone così alcuni limiti e punti deboli). Le finalità sono quelle di rendere il corsista in grado di usare ed integrare tali innovazioni all’interno del suo operare clinico.
In un periodo storico caratterizzato da stili di vita e comportamenti che allontanano sempre più dai personali bisogni interni, le tecniche psico-corporee (rilassamento, mindfulness, tecniche immaginative, induttive, bioenergetica, etc) risultano particolarmente ricercate dall’utenza che mira ad apprenderle per lenire i fenomeni di ansia e stress.
La domanda di aiuto rivolta agli psicologi, infatti, passa sempre di più attraverso il corpo, sede di tensioni e somatizzazioni che possono essere ricondotte a blocchi energetici.
Proprio per la grande richiesta, tali tecniche vengono proposte anche da professionisti non psicologi (personal trainer, counselor, operatori olistici) che se da un lato possono padroneggiare la tecnica, dall’altro non possono intervenire sui contenuti psicologici spesso emergenti. Per tale motivo appare di grande importanza che lo psicologo e/o psicoterapeuta possieda nel suo personale repertorio di strumenti anche tali tecniche che potranno essere utilizzate sia nell’abituale assetto di lavoro clinico che nell’offerta di promozione di benessere, sia all’interno del setting individuale che di quello gruppale.
L’incremento delle patologie legate all’eccesso di peso corporeo evidenzia criticità sia per la persona che ne è affetta, sia per l’evidenza di una mancata efficacia dei trattamenti tradizionali. La componente psy del comportamento alimentare non può essere affrontata solo con un trattamento dietoterapico. Negli ultimi 20 anni, la psicologia del comportamento alimentare e le tecniche di intervento specifiche utilizzate si sono affermate sia come alternativa/supporto alla dieta nella gestione del paziente in sovrappeso/obeso (resistente al trattamento dietoterapico) sia per la preparazione e sostegno alla chirurgia dell’obesità.
Troppo pochi sono gli psicologi che realmente hanno competenza nel settore. Troppi quelli che si improvvisano senza avere un’adeguata formazione.
Il fallimento delle diete, nel trattamento dell’obesità e sovrappeso, è un problema che non può essere trascurato. La sindrome dello yo-yo (perdita di peso e recupero del peso perduto) è un’esperienza comune a molti pazienti; necessaria e indispensabile la competenza psicologica capace di intervenire per modificare, in modo stabile e a lungo termine, le modifiche comportamentali richieste al soggetto. La cura in questi casi, non può consistere nell’applicazione di uno schema alimentare rigido; si deve intervenire sul comportamento, sulle credenze che sottendono quel comportamento, sulla correzione delle abitudini alimentari scorrette, sul potenziamento (locus of control interno) delle capacità degli individui di gestione del proprio rapporto con il cibo. Il corso, offre un programma di intervento e di trattamento declinabile in tutte le situazioni in cui il soggetto ha un disequilibrato rapporto con il cibo.
La perdita, la morte e la malattia sono realtà poco accettate nella società attuale in cui prevale il paradigma dell‘uomo invincibile, poco incline a considerare le sue fragilità e il suo essere mortale. Accanto a questo è facile notare come il dolore e la sofferenza siano relegati in uno spazio sempre più ridotto e privato, in assenza di tutti quei rituali che permettevano ad una comunità di sostenere coloro che si trovavano a vivere un’esperienza dolorosa come la morte di un proprio caro. Proprio per questi motivi, le persone sentono di non avere spesso risorse sufficienti per affrontare il difficile e doloroso “lavoro del lutto” e si rivolgono ad un esperto per avere sostegno e ascolto.
Gli Alzheimer Caffè sono realtà, che nell’ultimo decennio, hanno avuto un grande sviluppo nel nostro contesto nazionale. In quanto progetti bio-psico-sociali si rivolgono principalmente ai caregiver, offrendo loro un supporto nella quotidiana attività di cura, attraverso l’informazione, la formazione e il sostegno psicologico. Ma, rispetto alla prima esperienza olandese del 1997, gli Alzheimer Caffè hanno implementato, in questi anni, le loro attività prevedendo interventi specifici anche per i pazienti affetti da demenza.
Sentiamo spesso dire che leggere fa bene, ce lo ripetono operatori di diverse nature professionali: ma cosa significa veramente questa affermazione? Quale è il valore terapeutico della lettura e come possiamo utilizzare questa metodologia nella nostra pratica clinica? Cosa vuol dire essere un libroterapeuta, quali caratteristiche e competenze occorre avere?
La metodologia libroterapica, opportunamente adattata ai contesti, si presenta come una possibilità ulteriore di lavoro con la persona singola e soprattutto con il gruppo, per la ricerca di equilibrio, per la resilienza, per l’empowerment e per veri e propri contesti clinici.
Obiettivo del webinar è quello di inquadrare, dal punto di vista teorico e pratico, l’impatto dei Sexual Scripts sul benessere sessuale dell’individuo, con un focus particolare sul ruolo che questi giocano nell’insorgenza e nel mantenimento delle disfunzioni sessuali.
OBIETTIVI DEL WEBINAR
Comprendere come il fissare obiettivi superficiali e perseguirli in maniera ostinata produca un effetto paradosso
Comprendere come centrare obiettivi genuini e come raggiungerli
La finalità del webinar è di presentare il protocollo CBT-I: Cognitive Behavioural Therapy for Insomnia, mutuato dalla Psicoterapia Cognitivo Comportamentale, che consente un’alternativa al farmaco senza comportare effetti collaterali e riducendo significativamente tempi e costi di gestione del problema, l’abuso/dipendenza da farmaci e la diffusione quasi endemia dell’Insonnia nella popolazione generale per quanto riguarda le sue componenti psicologiche. Applicabile sia da Psicologi che da Psicoterapeuti il Protocollo si sta rivelando un presidio di cura richiesto e gradito anche per la sua brevità e specificità sul sintomo.
Psicologo: competenze necessarie all'esercizio della professione
La funzione del gioco d'azzardo nella società post-moderna
1. La funzione del gioco d’azzardo nella società
post-moderna
Liquid Plan srl
www.psicologialavoro.it
Dott.ssa Antonella D’Andrea
Psicologa-Psicoterapeuta Sistemico- Relazionale
Via Lorenzo il Magnifico, 42- 00162 Roma
Tel.338.8635488
anto.dandrea@libero.it
2. La funzione del gioco d’azzardo nella società
post-moderna
Liquid Plan srl
www.psicologialavoro.it
Definizione del gioco
Roger Caillois individua quattro categorie di gioco:
- giochi di competizione (agon), caratterizzati dalla competizione, senza interventi esterni, dove il
vincitore è tale perché “il migliore”
- giochi di travestimento (mimicry), caratterizzati dal credere o dal far credere di essere un altro, come
ad esempio i travestimenti, le drammatizzazioni, i giochi di ruolo
- giochi di vertigine (ilinix), che si basano sulla ricerca della vertigine o del capogiro, o quelli che
provocano stordimento, come il girotondo, l’altalena, i giochi estremi, oggi le montagne russe, etc.
- giochi di alea (dal latino “gioco dei dadi”), ossia i giochi in cui vincere o perdere non è legato ad
alcuna abilità o capacità del giocatore, ma soltanto al caso.
3. La funzione del gioco d’azzardo nella società
post-moderna
Liquid Plan srl
www.psicologialavoro.it
Quando parliamo di gioco d’azzardo?
Il gioco d’azzardo o alea (rischio) va inteso come qualsiasi tipo di attività
che presenta incertezza e che si presta
a « scommesse» sul risultato finale.
La scommessa è collegata alla previsione di un evento futuro e incerto
che non è
prevedibile, controllabile né influenzabile da parte del giocatore
E’ la presenza di alea che definisce un gioco d’azzardo = tutti i giochi in
cui il fattore primario è la fortuna
4. La funzione del gioco d’azzardo nella società
post-moderna
Liquid Plan srl
www.psicologialavoro.it
La storia del gioco d’azzardo è strettamente legata alla storia
dell’uomo, tanto che le prime notizie risalgono all’incirca al
3000 A.C. nell’antico Egitto ma anche in India, Cina, Giappone.
La parola “azzardo”, dal francese hasard, trova la sua più antica origine nella
lingua araba, dove con il termine az-zahr si designava l’oggetto ludico a noi
comunemente noto come “dado”.
La forte inclinazione per le attività ludiche si perpetuò anche nella cultura
romana e nella Roma Imperiale; personaggi come Nerone, Caligola e Claudio,
furono certamente accaniti giocatori. La propensione al gioco dei nostri avi è
tuttora testimoniata da insegne, trovate in diverse taverne romane, recanti la
scritta panem et circenses: cibo e scommesse.
5. La funzione del gioco d’azzardo nella società
post-moderna
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I giochi più conosciuti:
• Roulette inventata nel 1600 da Blaise Pascal
• Lotterie diffuse in tutta Italia del 1863 da 2/3 l’anno a trisettimanali nel 2005
Il 10eLotto nato nel 2009 e il Lotto Più nel 2012
• SLOT Machines fu inventata nel 1895 da Charles Fey
• Video Lottery Terminal
• Gratta e vinci
• Scommesse
In letteratura viene sottolineato come i video poker (slot e VLT) sono i giochi che
più rapidamente inducono dipendenza per le loro caratteristiche peculiari:
bassa soglia di accesso, velocità e solitudine
6. La funzione del gioco d’azzardo nella società
post-moderna
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IL GIOCO D’AZZARDO
INFORMALE E RICREATIVO
IL GIOCO D’AZZARDO
PROBLEMATICO
IL GIOCO D’AZZARDO
PATOLOGICO
Tre stadi nel processo di evoluzione della patologia:
7. Disturbo da gioco d’azzardo(gambling disorder)
Liquid Plan srl
www.psicologialavoro.it
Il gioco d'azzardo patologico nel DSM-V è stato inserito nel capitolo delle
dipendenze (Substance-Related and Addictive Disorders).
Si riconosce al GAP (vecchia definizione) lo status di dipendenza.
8. Disturbo da gioco d’azzardo(gambling disorder)
Liquid Plan srl
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A. Comportamento da gioco d’azzardo problematico ricorrente e
persistente che porta a stress o a un peggioramento clinicamente
significativo, come indicato dalla presenza nell’individuo di 4 (o più) dei
seguenti sintomi per un periodo di almeno 12 mesi
1.Necessità di giocare una quantità
crescente di denaro con lo scopo di
raggiungere l’eccitazione desiderata
2. È irritabile o irrequieto quando tenta
di ridurre o interrompere il gioco
d’azzardo
3. Ha effettuato ripetuti sforzi
infruttuosi per controllare, ridurre o
interrompere il gioco d’azzardo
4. È spesso preoccupato per il gioco
d’azzardo (per esempio, ha pensieri
persistenti di rivivere esperienze
passate del gioco d’azzardo, di
problematiche o di pianificazioni
future, pensando come ottenere
danaro con cui giocare)
5. Spesso gioca quando si sente in
difficoltà (per esempio, assenza di
speranza, in colpa, ansioso, depresso)
6. Dopo aver perso soldi al gioco, spesso
torna un altro giorno (perdite
“inseguite”)
7. Racconta bugie per nascondere il
coinvolgimento nel gioco d’azzardo
8. Ha messo a repentaglio o ha perso
una relazione significativa, il lavoro, lo
studio o una opportunità di carriera a
causa del gioco d’azzardo
9. Si basa su altri per cercare denaro per
alleviare le disperate situazioni
finanziarie causate dal gioco d’azzardo
Criteri Diagnostici DSM-V 312.31 (F63.0)
9. Disturbo da gioco d’azzardo(gambling disorder)
Liquid Plan srl
www.psicologialavoro.it
B. Il comportamento da gioco d’azzardo patologico non è
meglio descritto da un episodio maniacale
• Episodico: soddisfa i criteri diagnostici
almeno una volta nel tempo, con sintomi
di cedimento tra i periodi di disturbo da gioco
per diversi mesi
• Persistente: presenza di sintomi
continui, che soddisfano i criteri
diagnostici per molti anni
• In remissione precoce: dopo che
tutti i criteri diagnostici sono stati
precedentemente soddisfatti, nessuno
dei criteri è stato soddisfatto per
almeno 3 mesi ma meno di 12 mesi
• In remissione prolungata: dopo che
precedentemente soddisfatti, nessuno
dei criteri è stato soddisfatto
durante un periodo di 12 mesi o più
Media
soddisfatti 4-5 criteri
Moderata
soddisfatti 6-7 criteri
Grave
soddisfatti 8-9 criteri
AA.VV. Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 5th Edition. American Psychiatric Publishing; 5th edition (31 May 2013)
Specificare se :
Specificare se :
Specificare la gravità attuale :
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Il GP è un disordine comportamentale caratterizzato da un elevato tasso di
impulsività e compulsione, in soggetti che presentano elevati fattori di rischio.
I fattori di rischio individuali:
• la maggiore sensibilità individuale all’attivazione del sistema della
gratificazione,
• la presenza di una dimensione temperamentale in grado di esporre l’individuo
ad inseguire compulsivamente le perdite al gioco;
• la presenza di eventuali psicopatologie come i disturbi d’ansia, dell’umore o di
personalità;
I fattori di rischio sociali e ambientali
• l’accettazione sociale del comportamento di gioco, la pressione dei pari,
• una insufficiente supervisione parentale (per gli adolescenti ed i giovani),
• l’isolamento sociale,
• la perdita di lavoro
• la presenza diffusa nell’ambiente di stimoli legati al gioco.
Aspetti biopsicosociali
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Come per tutti i comportamenti di dipendenza anche il disturbo da gioco
d’azzardo si basa sull’alterazione del funzionamento del circuito della
gratificazione «Sistema reward» attivato da un aumento del rilascio dei livelli di
dopamina nell’impatto edonico agli stimoli gratificanti.
Per tali somiglianze si sono utilizzano tecniche di neuroimaging simili
a quelle usate nella ricerca sui disturbi da uso di sostanze.
1. La corteccia prefrontale del cervello
2. Il sistema serotoninergico.
Hanno la funzione di controller delle reazioni agli impulsi di gioco
E' loro compito inibire il drive emotivo e controllare il decision making,
ovvero quelle funzioni che risultano fondamentali nell'affrontare e risolvere
problemi.
Basi neurofisiopatologiche
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Sistema Area cerebrale Neurotrasmettitore Funzione
Reward Nucleo accumbes,
Area tegmentale
Ventrale
Dopamina Ricerca del piacere
Controllo Corteccia
prefrontale
Serotonina Presa di decisioni e
controllo
comportamentale
Enterocettivo Insula Noradrenalina Percezione
sensazioni interne
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Lo stato di euforia e di eccitazione del giocatore d’azzardo è
paragonabile a quello prodotto dall’assunzione di droghe.
La dipendenza è una condizione patologica correlata ad un
alterazione del sistema della gratificazione e
ad una coartazione delle modalità e dei mezzi con cui
il soggetto si procura piacere caratterizzata da craving e da una
relazione con un oggetto-sostanza,
situazione comportamento,
connotata da reitazione e marcata difficoltà alla rinuncia.
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GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO
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“Se il suo scopo è quello di far denaro in modo facile, senza lottare e
lavorare per questo, senza dare alcun contributo agli altri, e gli si presenta
la possibilità di giocare d’azzardo pur sapendo che molta gente ha perduto
il suo denaro ed incontrato grossi guai per giocare, siccome vuol avere la
vita facile, e vuole arricchirsi in modo facile, che cosa farà? Si riempirà la
testa di idee sui vantaggi del denaro; immaginerà di riuscire a far denaro
attraverso speculazioni economiche, di comperarsi una macchina, di vivere
nel lusso, e di farsi conoscere dai suoi simili come un uomo ricco. Con
queste immagini eccita in sé dei sentimenti che lo spingono a voltare le
spalle al buon senso e a cominciare a giocare”
Adler, (1931)
Identikit del giocatore
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Stadio
discendente
• Fase vincente
• Fase perdente
• Fase della disperazione
• Perdita della speranza
Stadio della
risalita
• Fase critica
• Fase di ricostruzione
• Fase di crescita
Stadi del gioco d’azzardo patologico
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Gli aspetti peculiari che classificano il disturbo:
impulsività patologica
problematiche serie e complesse nella dimensione socio-relazionale (famiglia, società,
lavoro)
l’alessitimia cioè la difficoltà di riconoscere e comunicare le emozioni.
Compulsività
Sensation-Seeking la tendenza a ricercare il rischio e le esperienze eccitanti
Novelty-seeking la tendenza a ricercare esperienze nuove e ad evitare attivamente la
monotonia
Distorsioni cognitive: “l’illusione del controllo” e la “fallacia del giocatore”
Comorbilità psichiatrica
Aspetti Psicologici
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Da un punto di vista sociale, i soggetti affetti da GAP
presentano un elevato rischio di compromissione finanziaria
personale che ha evidenti ripercussioni in ambito familiare e
lavorativo, fino ad arrivare a gravi indebitamenti e alla
richiesta di prestiti usuranti. Questo è uno degli aspetti che
collega il gioco d'azzardo patologico alla criminalità
organizzata che investe energie e capitali nel gioco
d'azzardo.
Aspetti sociali
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Cosa è successo nel passaggio dalla modernità alla post-
modernità? Il primo tassello per formare il puzzle entro il
quale si formano le nuove dipendenze e quindi il disturbo
da gioco d’azzardo, lo possiamo individuare in quello che il
sociologo Zygmunt Bauman
definisce come il
prodursi del disagio della post-modernità o meglio da lui definita
società liquida …”..
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L’instabilità è il terreno della nostra società. Le persone oggi sono insicure, non
sanno come fare da soli, sfuggono alla solitudine, all’abbandono con fb, Social
network, chat, sms. La comunicazione digitale ha influenzato lo sviluppo delle
dipendenze. La vita off-line dipende dalla vita on-line. Viviamo in 2 mondi diversi
schizofrenici: on-line e off-line. Noi comunichiamo circa per 7 e mezzo attraverso gli
schermi. Prima si viveva on-line in comunità ora si vive off-line in rete. E’ una vita
con delle offerte molto attraenti. Tutto è più facile! La comunicazione digitale è
infantile. L’ideatore di fb ha capitalizzato la paura dell’uomo di rimanere solo!
Questa situazione liquida, volatile imprevedibile può spingere le persone a “buttare
la spugna .” L’umiliazione dell’impotenza e del fallimento è la sensazione diffusa che
spinge le persone a non rimboccarsi più le maniche. Oggi la vita non è più un
pellegrinaggio per raggiungere degli obiettivi, Ma un gioco d’azzardo!!Nella
società liquida la ricerca della felicità è come andare in bicicletta…Appena ti fermi,
e non pedali, cadi!!
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Nella contemporaneità l'uomo assiste ad uno sfaldamento e ad un frammentarsi delle sue
certezze, della sua identità, del suo tempo sulla spinta di una tecnologia sempre più
trainante. Il senso della realtà cambia velocemente e, questo suo cambiamento così
repentino, porta all’impossibilità di definirsi e di dare significato alle cose. Alcuni autori
(Caretti e La Barbera 2005) ridefiniscono il concetto evidenziando come le dipendenze siano
“espressione di un disagio psichico profondo e di un malessere culturale vasto e pervasivo” e
“…esse nel loro insieme manifestano un desiderio di fuga e un’incapacità a tollerare il dolore
mentale che porta a rinunciare all’uso del pensiero e della riflessività a favore di una scarica
emozionale iterativa messa in atto con modalità progressivamente sempre più compulsive”.
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Quindi come fenomeno sociale possiamo considerare il gioco d’azzardo, come tutte
le dipendenze, l’emblema dell’attuale disagio: un disagio che riflette una
situazione sociale euforica ma che cela aspetti disforici e paranoici.
La postmodernità è caratterizzata dal conseguente sfaldamento delle certezze
stabili che possono indicare all'uomo un qualsiasi sentiero definitivo.
E parafrasando ancora Bauman ..”non ci sono più pellegrini ma solo vacanzieri”! La
postmodernità è stata il “contenitore” adeguato a contenere la crisi del senso
esistenziale dell'individuo.
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TRATTAMENTO MULTIMODALE
Il programma terapeutico prevede un intervento
multidisciplinare che prende in considerazione,
oltre l’entità del danno del paziente, anche le
sue risorse, quelle familiari ed ambientali.
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•Assessment
psicodiagnostico
Colloqui psicologici
test diagnostici,
valutazione
psichiatrica,
colloquio sociale,
•Ipotesi diagnostica
e condivisione del
progetto
personalizzato
Trattamento
psicoterapeutico
individuale, di
coppia, familiare, di
gruppo
•Counseling
•Interventi
psicoeducativi
Trattamento integrato
Psicoterapie/farmacologico
PROCEDURE DI PRESA IN CARICO E TRATTAMENTO
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Corso Online –
Disturbo da gioco d’azzardo: prevenzione, diagnosi e cura
1. Giovedì 04 Maggio dalle 18,00 alle 20,00;
2. Giovedì 11 Maggio dalle 18,00 alle 20,00;
3. Giovedì 18 Maggio dalle 18:00 alle 20,00.
Obiettivo del corso :
• approfondire gli aspetti neuro-psicosociali che sono alla base del disagio;
• padroneggiare metodi e strumenti per una corretta valutazione psicodiagnostica.
• conoscere i diversi percorsi trattamentali per affrontare il disturbo da gioco
d’azzardo
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Grazie !