Analisi dei parametri ESG e creazione di un’asset allocationIPE Business School
L’obiettivo del lavoro svolto è la costruzione di un asset allocation, combinando, per le scelte di investimento, l’analisi dei dati quantitativo-finanziari ad un ranking basato sui parametri ESG. Nel primo capitolo si offre una panoramica del concetto di finanza sostenibile, della definizione dei parametri e dei criteri ESG, dell’attuale e prospettica dimensione del mercato. Si conclude con un approfondimento sulla climate finance, accompagnato dalla presentazione del case study Dieselgate. Segue la trattazione della regolamentazione internazionale in materia ESG, con focus sui forerunner Europa, USA e Cina. Infine, si individuano reali opportunità d’investimento, costruendo un portafoglio ESG, mediante un'analisi top-down settoriale ed uno studio bottom-up sui titoli, sottoposto a backtest al fine di valutarne la performance storica rispetto ai principali indici di mercato.
I «mini bond» un canale di finanziamento complementare e alternativo al credi...MiniBondItaly.it
L’approfondimento presenta una panoramica riassuntiva sul mondo dei minibond. In pochi punti sono state concentrate alcune fondamentali informazioni per conoscere al meglio tale strumento finanziario. Non si poteva prescindere da un’introduzione sulle caratteristiche del mercato del credito in Italia e sulla situazione economica del nostro Paese. A seguire alcuni dati sul Decreto Legge (c.d decreto Sviluppo) con le novità normative e le aree interessate.
Negli ultimi anni, le difficoltà causate dalla pandemia Covid-19 e da un quadro macroeconomico poco favorevole al core business delle compagnie assicuratrici, hanno contribuito ad innescare una rottura con gli schemi operativi tradizionali per preservare le aspettative degli azionisti. In questa direzione, il Gruppo Generali ha avviato la sua fase evolutiva. Il presente elaborato vuole illustrare le informazioni quantitative e qualitative del Gruppo Generali ritenute più rappresentative, al fine di incentivare il coinvolgimento degli investitori alla vita assembleare. Per la pubblicazione, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, oltre ad aver effettuato un’attenta analisi del Bilancio Consolidato 2020, si è posto l’accento sull’introduzione di nuovi strumenti finanziari, denominati Green Insurance Linked Securities.
L'Associazione IBAN ha predisposto, in collaborazione con CBA Studio Legale e Tributario, un Libro Bianco volto a formulare proposte concrete, sintetiche e di snello recepimento, per rendere ancora più forte il settore delle start-up, in crescita esponenziale da quando è stata efficacemente introdotta la normativa di cui al D.L.179/2012.
La bozza del documento sulle liberalizzazioni del Governo MontiQuotidiano Piemontese
Fonte: il Sole 24 ore
http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/SoleOnLine5/_Oggetti_Correlati/Documenti/Economia/2012/bozza-LIBERALIZZAZIONI.pdf?uuid=04660a9e-41ff-11e1-bd5b-050cd99c9700
MINIBOND PER CRESCERE - Emettere obbligazioni per finanziare i progetti di sv...MiniBondItaly.it
Documento riassuntivo degli argomenti discussi durante il seminario "MINIBOND PER CRESCERE - Emettere obbligazioni per finanziare i progetti di sviluppo delle PMI, a cura di MinibondItaly.it e Epic.
Durante il seminario si è parlato dei canali di finanziamento per le PMI, del business plan come strumento necessario per accedere al mercato dei capitali privati, della possibilità di emettere minibond e dei relativi requisiti, della ricerca degli investitori, del ruolo dell'advisor e degli altri professionisti coinvolti nel processo.
Gli impatti delle novità in tema di ESG sul processo di misurazione del creditoIPE Business School
In un quadro teorico e regolamentare in costante evoluzione, il presente lavoro si propone di studiare l’impatto dei fattori ESG (Environment, Social, Governance) nel settore bancario, e l’integrazione di quest’ultimi nel processo di misurazione del rischio di credito attraverso una correzione dei valori di probability-of-default (PD) e di loss-given-default (LGD). La metodologia proposta prevede, in seguito alla formulazione di un questionario da sottoporre all’impresa cliente, l’attribuzione di uno scoring/rating che consentirà alla banca non soltanto di stabilire se un’impresa è conforme o meno ai criteri ESG, ma anche di quantificare la sua conformità agli stessi. Tale metodologia verrà infine applicata ad un portafoglio teorico composto da ca 900 esposizioni creditizie classificate per settore produttivo, area geografica e fatturato. La simulazione operativa, pertanto, si pone come obiettivo finale l’analisi della rischiosità del portafoglio e lo sviluppo di possibili scenari futuri.
Analisi dei parametri ESG e creazione di un’asset allocationIPE Business School
L’obiettivo del lavoro svolto è la costruzione di un asset allocation, combinando, per le scelte di investimento, l’analisi dei dati quantitativo-finanziari ad un ranking basato sui parametri ESG. Nel primo capitolo si offre una panoramica del concetto di finanza sostenibile, della definizione dei parametri e dei criteri ESG, dell’attuale e prospettica dimensione del mercato. Si conclude con un approfondimento sulla climate finance, accompagnato dalla presentazione del case study Dieselgate. Segue la trattazione della regolamentazione internazionale in materia ESG, con focus sui forerunner Europa, USA e Cina. Infine, si individuano reali opportunità d’investimento, costruendo un portafoglio ESG, mediante un'analisi top-down settoriale ed uno studio bottom-up sui titoli, sottoposto a backtest al fine di valutarne la performance storica rispetto ai principali indici di mercato.
I «mini bond» un canale di finanziamento complementare e alternativo al credi...MiniBondItaly.it
L’approfondimento presenta una panoramica riassuntiva sul mondo dei minibond. In pochi punti sono state concentrate alcune fondamentali informazioni per conoscere al meglio tale strumento finanziario. Non si poteva prescindere da un’introduzione sulle caratteristiche del mercato del credito in Italia e sulla situazione economica del nostro Paese. A seguire alcuni dati sul Decreto Legge (c.d decreto Sviluppo) con le novità normative e le aree interessate.
Negli ultimi anni, le difficoltà causate dalla pandemia Covid-19 e da un quadro macroeconomico poco favorevole al core business delle compagnie assicuratrici, hanno contribuito ad innescare una rottura con gli schemi operativi tradizionali per preservare le aspettative degli azionisti. In questa direzione, il Gruppo Generali ha avviato la sua fase evolutiva. Il presente elaborato vuole illustrare le informazioni quantitative e qualitative del Gruppo Generali ritenute più rappresentative, al fine di incentivare il coinvolgimento degli investitori alla vita assembleare. Per la pubblicazione, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, oltre ad aver effettuato un’attenta analisi del Bilancio Consolidato 2020, si è posto l’accento sull’introduzione di nuovi strumenti finanziari, denominati Green Insurance Linked Securities.
L'Associazione IBAN ha predisposto, in collaborazione con CBA Studio Legale e Tributario, un Libro Bianco volto a formulare proposte concrete, sintetiche e di snello recepimento, per rendere ancora più forte il settore delle start-up, in crescita esponenziale da quando è stata efficacemente introdotta la normativa di cui al D.L.179/2012.
La bozza del documento sulle liberalizzazioni del Governo MontiQuotidiano Piemontese
Fonte: il Sole 24 ore
http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/SoleOnLine5/_Oggetti_Correlati/Documenti/Economia/2012/bozza-LIBERALIZZAZIONI.pdf?uuid=04660a9e-41ff-11e1-bd5b-050cd99c9700
MINIBOND PER CRESCERE - Emettere obbligazioni per finanziare i progetti di sv...MiniBondItaly.it
Documento riassuntivo degli argomenti discussi durante il seminario "MINIBOND PER CRESCERE - Emettere obbligazioni per finanziare i progetti di sviluppo delle PMI, a cura di MinibondItaly.it e Epic.
Durante il seminario si è parlato dei canali di finanziamento per le PMI, del business plan come strumento necessario per accedere al mercato dei capitali privati, della possibilità di emettere minibond e dei relativi requisiti, della ricerca degli investitori, del ruolo dell'advisor e degli altri professionisti coinvolti nel processo.
Gli impatti delle novità in tema di ESG sul processo di misurazione del creditoIPE Business School
In un quadro teorico e regolamentare in costante evoluzione, il presente lavoro si propone di studiare l’impatto dei fattori ESG (Environment, Social, Governance) nel settore bancario, e l’integrazione di quest’ultimi nel processo di misurazione del rischio di credito attraverso una correzione dei valori di probability-of-default (PD) e di loss-given-default (LGD). La metodologia proposta prevede, in seguito alla formulazione di un questionario da sottoporre all’impresa cliente, l’attribuzione di uno scoring/rating che consentirà alla banca non soltanto di stabilire se un’impresa è conforme o meno ai criteri ESG, ma anche di quantificare la sua conformità agli stessi. Tale metodologia verrà infine applicata ad un portafoglio teorico composto da ca 900 esposizioni creditizie classificate per settore produttivo, area geografica e fatturato. La simulazione operativa, pertanto, si pone come obiettivo finale l’analisi della rischiosità del portafoglio e lo sviluppo di possibili scenari futuri.
Gli effetti del Covid-19 nei Bilanci d' Esercizio al 31 dicembre 2020 e sulla...IPE Business School
Il presente elaborato, sviluppato in collaborazione con EY, ha l’obiettivo di indagare come gli effetti derivanti dalla crisi pandemica da Covid-19 abbiano impattato sui bilanci chiusi al 31 dicembre 2020 e sulle procedure di revisione. Attraverso una prima analisi dei decreti-legge varati dal Governo sono state esaminate le deroghe applicabili da parte delle imprese evidenziandone i principali rischi e opportunità. Successivamente, si è osservato come si sia intensificato l’operato del revisore alla luce delle incertezze e della straordinarietà dell’esercizio 2020. Il lavoro si è concluso con il confronto tra due settori colpiti in maniera asimmetrica dalla pandemia, sottolineando le differenze nelle attività svolte dal revisore in relazione alle misure adottate dalle società.
Informativa e effetti de Covid-19 sui "Crediti verso clientela" delle princip...IPE Business School
Il presente elaborato, sviluppato in collaborazione con BDO Italia S.p.A., ha il fine di analizzare gli impatti della crisi economica causata dal Covid-19 sulla voce 40 b) “Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - crediti verso la clientela” dei bilanci di sei banche significant italiane e di verificare che l’informativa data in Nota Integrativa dagli istituti di credito scelti sia conforme con le disposizioni di Banca d’Italia. Nella prima parte del lavoro sono state descritte le principali fonti normative, con un particolare focus sulla comunicazione 15 dicembre 2020 di Banca d’Italia. Nella seconda parte si è proceduto allo studio della voce di bilancio “crediti verso la clientela” delle banche considerate, attraverso l’analisi della com-posizione, classificazione e valutazione, evidenziando per ogni fase l’impatto dei “finanziamenti oggetto di misure di sostegno Covid-19”.
La gestione ed il recupero dei crediti insoluti è una attività molto delicata. Sia che si tratti del core business aziendale o di un ufficio interno dedicato alla gestione del credito, una corretta gestione dei processi è sempre fondamentale.
Webinar 30 novembre 2021 - Il Budget di cassa
Relatore Ivan Fogliata Infinance
Il Webinar ha fornito informazioni utili per la predisposizione di un budget di cassa concretamente applicabili realtà aziendale e in linea con il codice della crisi e dell'insolvenza, muovendo dai più basilari problemi di recupero e ordinamento dei dati di base sino alla prospettazione di un modello di analisi.
Il budget di cassa rappresenta uno strumento irrinunciabile di controllo di gestione, e in particolare del monitoraggio e dell'evoluzione delle esigenze di tesoreria. Quando è ben costruito, il budget di cassa consente di prevedere tensioni o eccessi di liquidità, su un arco temporale di almeno sei mesi, rispondendo pienamente a quanto richiesto dalla riforma della crisi d’impresa in particolare dagli indicatori di allerta precoce. Per accrescere l'efficacia dell'intervento, il programma del webinar prevede sia una parte di inquadramento generale sia il trasferimento delle logiche di costituzione dello strumento su piattaforma excel.
Il rating di legalità. Potenzialità e prospettive applicative (AltaLex)Fabrizio Callarà
In estrema sintesi, il rating di legalità, introdotto nel nostro ordinamento nel 2012, consiste in
un meccanismo di incentivazione e sostegno rivolto alle aziende eticamente virtuose operanti
in Italia. L'intento è quello di premiarne l'impegno sul fronte della legalità attraverso strumenti
di facilitazione dell'accesso al credito, nonché, in prospettiva futura, di preferenza
nell'aggiudicazione di appalti pubblici.
Rinviando al seguito l'approfondimento del funzionamento pratico dell'istituto, preme mettere
subito in evidenza quali e quanto importanti siano gli interessi collettivi che ne stanno alla
base e che fanno apparire poco condivisibile l'atteggiamento eccessivamente critico di chi,
rilevandone gli innegabili limiti attuali, ha sentenziato l'inutilità del nuovo "bollino" [....]
P. Priora - Il Business plan e l'Export plan
Percorso di internazionalizzazione delle imprese quinto modulo Analisi azienda, check-up per la fattibilità economica, patrimoniale e finanziaria, controllo di gestione
Cash Flow Planning - Akeron Consulting- Short VersionLorenzo Sbrana
Sono di seguito approfondite le varie metodologie progettuali inerenti la pianificazione dei flussi di cassa, con l’ausilio di esempi pratici da utilizzare come spunto di riflessione, per meglio comprendere e intraprendere questa tipologia di processo.
Non ti scordar di me, come il fiore azzurro e leggero questa mini guida si propone di essere un piccolo e semplice riassunto da sfogliare...per chi volesse vederci chiaro sulla storia e sulla legislatura del bail-in.
Articolo a firma di Patrizio Messina, managing partner Italiano, e Annalisa Dentoni-Litta, partner, di Orrick pubblicato nella Newsletter Extramot PRO di Borsa Italiana nr.7/2017
Gli effetti del Covid-19 nei Bilanci d' Esercizio al 31 dicembre 2020 e sulla...IPE Business School
Il presente elaborato, sviluppato in collaborazione con EY, ha l’obiettivo di indagare come gli effetti derivanti dalla crisi pandemica da Covid-19 abbiano impattato sui bilanci chiusi al 31 dicembre 2020 e sulle procedure di revisione. Attraverso una prima analisi dei decreti-legge varati dal Governo sono state esaminate le deroghe applicabili da parte delle imprese evidenziandone i principali rischi e opportunità. Successivamente, si è osservato come si sia intensificato l’operato del revisore alla luce delle incertezze e della straordinarietà dell’esercizio 2020. Il lavoro si è concluso con il confronto tra due settori colpiti in maniera asimmetrica dalla pandemia, sottolineando le differenze nelle attività svolte dal revisore in relazione alle misure adottate dalle società.
Informativa e effetti de Covid-19 sui "Crediti verso clientela" delle princip...IPE Business School
Il presente elaborato, sviluppato in collaborazione con BDO Italia S.p.A., ha il fine di analizzare gli impatti della crisi economica causata dal Covid-19 sulla voce 40 b) “Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - crediti verso la clientela” dei bilanci di sei banche significant italiane e di verificare che l’informativa data in Nota Integrativa dagli istituti di credito scelti sia conforme con le disposizioni di Banca d’Italia. Nella prima parte del lavoro sono state descritte le principali fonti normative, con un particolare focus sulla comunicazione 15 dicembre 2020 di Banca d’Italia. Nella seconda parte si è proceduto allo studio della voce di bilancio “crediti verso la clientela” delle banche considerate, attraverso l’analisi della com-posizione, classificazione e valutazione, evidenziando per ogni fase l’impatto dei “finanziamenti oggetto di misure di sostegno Covid-19”.
La gestione ed il recupero dei crediti insoluti è una attività molto delicata. Sia che si tratti del core business aziendale o di un ufficio interno dedicato alla gestione del credito, una corretta gestione dei processi è sempre fondamentale.
Webinar 30 novembre 2021 - Il Budget di cassa
Relatore Ivan Fogliata Infinance
Il Webinar ha fornito informazioni utili per la predisposizione di un budget di cassa concretamente applicabili realtà aziendale e in linea con il codice della crisi e dell'insolvenza, muovendo dai più basilari problemi di recupero e ordinamento dei dati di base sino alla prospettazione di un modello di analisi.
Il budget di cassa rappresenta uno strumento irrinunciabile di controllo di gestione, e in particolare del monitoraggio e dell'evoluzione delle esigenze di tesoreria. Quando è ben costruito, il budget di cassa consente di prevedere tensioni o eccessi di liquidità, su un arco temporale di almeno sei mesi, rispondendo pienamente a quanto richiesto dalla riforma della crisi d’impresa in particolare dagli indicatori di allerta precoce. Per accrescere l'efficacia dell'intervento, il programma del webinar prevede sia una parte di inquadramento generale sia il trasferimento delle logiche di costituzione dello strumento su piattaforma excel.
Il rating di legalità. Potenzialità e prospettive applicative (AltaLex)Fabrizio Callarà
In estrema sintesi, il rating di legalità, introdotto nel nostro ordinamento nel 2012, consiste in
un meccanismo di incentivazione e sostegno rivolto alle aziende eticamente virtuose operanti
in Italia. L'intento è quello di premiarne l'impegno sul fronte della legalità attraverso strumenti
di facilitazione dell'accesso al credito, nonché, in prospettiva futura, di preferenza
nell'aggiudicazione di appalti pubblici.
Rinviando al seguito l'approfondimento del funzionamento pratico dell'istituto, preme mettere
subito in evidenza quali e quanto importanti siano gli interessi collettivi che ne stanno alla
base e che fanno apparire poco condivisibile l'atteggiamento eccessivamente critico di chi,
rilevandone gli innegabili limiti attuali, ha sentenziato l'inutilità del nuovo "bollino" [....]
P. Priora - Il Business plan e l'Export plan
Percorso di internazionalizzazione delle imprese quinto modulo Analisi azienda, check-up per la fattibilità economica, patrimoniale e finanziaria, controllo di gestione
Cash Flow Planning - Akeron Consulting- Short VersionLorenzo Sbrana
Sono di seguito approfondite le varie metodologie progettuali inerenti la pianificazione dei flussi di cassa, con l’ausilio di esempi pratici da utilizzare come spunto di riflessione, per meglio comprendere e intraprendere questa tipologia di processo.
Non ti scordar di me, come il fiore azzurro e leggero questa mini guida si propone di essere un piccolo e semplice riassunto da sfogliare...per chi volesse vederci chiaro sulla storia e sulla legislatura del bail-in.
Articolo a firma di Patrizio Messina, managing partner Italiano, e Annalisa Dentoni-Litta, partner, di Orrick pubblicato nella Newsletter Extramot PRO di Borsa Italiana nr.7/2017
Tenere sotto controllo gli elementi del Capitale Circolante Netto per massimizzarne gli effetti benefici. Se il Circolante non lo controlliamo noi, lo farà qualcun altro (Clienti, Fornitori) e non sarà certo nel nostro interesse!!
In questa situazione straordinaria di crisi economica, le misure messe a disposizione dal governo per le PMI possono aiutare ad affrontare con più serenità le difficoltà finanziarie. Tuttavia risulta fondamentale verificare la sostenibilità di un eventuale nuovo finanziamento per non sbilanciare irreversibilmente la struttura finanziaria della Società.
Nel seguente documento riassumiamo le principali misure messe a disposizione dal governo e le azioni fondamentali che proponiamo da mettere in atto per contrastare la crisi Covid-19.
Nell’autunno del 2012 il Governo ha adottato una normativa per sostenere la nascita e la crescita dimensionale di imprese innovative ad alto valore tecnologico di nuova o recente costituzione: le startup innovative. Queste imprese godono di benefici nel caso soddisfino alcuni requisiti e si iscrivano alla sezione speciale del registro delle imprese.
How Can Tax Systems suport Banks in a Loss-Making Environmentrafaruss
Presentation in Italian, given at Italian Banking Association Conference.
Il ruolo dei sistemi fiscali a sostegno del ruolo delle banche nell\'economia globale: lavori OCSE sulle perdite nel mondo bancario – Milano 25 Maggio 2010
IPE-Reply "Sviluppo di un modello di monitoraggio del portafoglio NPL" 2017IPE Business School
I crediti deteriorati rappresentano la principale eredità della crisi che ha duramente colpito il sistema economico e bancario. Ad oggi le banche stanno cercando di ridurre il volume degli Npls nei loro bilanci, al fine di liberare risorse intrappolate in usi improduttivi.
Dopo una breve analisi sulla consistenza degli NPLs, nel presente lavoro è stato esaminato in primis il quadro normativo e regolamentare, sempre più invasivo negli ultimi anni, analizzando le principali segnalazioni previste con l’introduzione del Meccanismo di Vigilanza Unico (SSM). In seguito, sono state descritte le diverse procedure di recupero, (stragiudiziali e giudiziali) con le rispettive fasi. Utilizzando un dataset di informazioni relative ad un portafoglio di crediti a sofferenza con procedure di recupero (aperte o chiuse) è stato possibile procedere al caso empirico, con l’obiettivo principale di implementare un modello di monitoraggio e stima dei tassi di recupero attesi.
Non-performing loans represent the main direct heredity of the financial crisis that has strongly damaged the economic and banking systems. Currently, banks are trying to reduce the volume of NPLs in their balance sheets, in order to release resources trapped in unproductive uses.
After a brief analysis of the consistency of the NPLs, the paper tracks the steps over the regulatory framework, more invasive in recent years, by analyzing the main regulatory reporting, introduced with the launch of the Single Supervisory Mechanism (SSM). The second step provides an overview of the different recovery procedures (judicial and court activities) with their respective stages. Using a data set of a NPLs positions and recovery procedures started (open or closed), the empirical case is developed with the main goal of implementing a monitoring and estimation model of the expected recovery rates.
Le start up innovative: accesso al regime e disciplina fiscale di favoreP101
Dal ciclo di incontri "Innovazione in Terrazza", che P101 ha organizzato con Chiomenti Studio Legale a giugno 2014, le slideshow per approfondire alcuni aspetti chiave del Decreto Crescita.
This document discusses various approaches to limiting interest deductibility in order to curb base erosion and profit shifting. It examines the difficulties with compulsory rules given differences in tax systems internationally. It outlines multiple approaches considered, including setting an interest rate, withholding taxes, reclassifying debt as equity, and thin capitalization rules. It emphasizes the need for coordination across countries to avoid distortions. Unilateral measures can conflict with goals of an effective international solution. Any interest limitation also risks conflicts with fundamental taxation principles if not carefully implemented.
This article summarizes discussions from a seminar on international assistance in the collection of taxes. It describes recent improvements in transparency of tax information exchange and recovery of cross-border taxes following issues like the Liechtenstein bank scandal. Specifically, it outlines the framework for mutual assistance between countries in tax collection, including the exchange of information, assistance recovering taxes, and notifying taxpayers of liabilities. It also discusses limitations on assistance, including statutory limits and minimum claim thresholds.
More from Lino Lunardi, LL.M, CPA, Tax advisor, Auditor (11)
2. Indice
1. Prefazione
2. Banche e territorio: le diverse strategie seguite in Italia dal mondo del credito
cooperativo, dalle banche popolari e dai gruppi bancari nazionali ed internazionali.
a cura di Gaia Tisci
3. Comunicare nel Territorio.
a cura di Paolo Santo Romeo
4. Il business plan come supporto e strumento di accesso al credito per le PMI.
a cura di Matteo Campana
5. Come un maggior credito bancario può favorire la ripresa economica.
a cura di Lino Lunardi
6. Un ritorno al futuro: possibili scenari evolutivi delle banche del territorio.
a cura di Giancarlo Cervino
7. Profilo autori
8. Presentazione AISM Associazione Italiana Marketing
3. Prefazione
Collana Eisakuo
Il nome deriva dal greco e si può tradurre con la locuzione italiana “prestare attenzione”.
La Collana raccoglie tutti gli Studi e Ricerche condotti dai membri del Dipartimento
Marketing Bancario presentati nel corso di seminari con cadenza trimestrale.
L’obiettivo principale è di approfondire e diffondere la Cultura del Marketing in ambito
bancario e finanziario “prestando attenzione” agli attori principali: i clienti e gli operatori,
piuttosto che al sistema creditizio nel suo complesso come struttura integrata di
prestazione di servizi e vendita di prodotti.
Responsabile editoriale della collana è il Dott. Giancarlo Cervino, Coordinatore del
Dipartimento di Marketing Bancario di AISM Associazione Italiana Marketing.
Tuttavia, tutti i contenuti espressi nelle pubblicazioni riflettono il pensiero dei singoli autori
e non costituiscono opinioni o prese di posizione di AISM.
4. “Come un maggior credito bancario
può favorire la ripresa economica”
a cura di Lino Lunardi
Il presente lavoro vuole essere una riflessione, in alcuni punti tecnica su altri sintetica, di come
una maggiore fiducia degli operatori creditizi può aiutare le imprese a sostenere ed espandere
la loro attività. Numerosi interventi legislativi e altrettante iniziative ministeriali hanno
introdotto interessanti opportunità fiscali e produttive le quali però, per essere concretamente
attuate, necessitano, soprattutto nelle fasi iniziali delle start-up, anche del sostegno bancario.
Quest’ultimo non va inteso necessariamente come ricorso all’erogazione di finanziamenti e
mutui. Le imprese chiedono alle proprie banche, ad esempio, una conferma dei fidi in essere, o
il loro aumento per sostenere le operazioni con l’estero, sconfinamenti tecnici, operazioni
insomma legate ad esigenze quotidiane ed operative, che giorno dopo giorno consentano di far
fronte agli impegni del calendario fiscale e contributivo, senza perdere l’opportunità di cogliere,
come si vedrà nel proseguo, opportunità di studio e di sviluppo di nuove idee, progetti,
prodotti.
Le coordinate geografiche possono essere intercettate all’interno dei seguenti riferimenti
normativi:
D.L. 31 maggio 2010, n. 78 ["Decreto anticrisi"];
D.L. 6 dicembre 2011, n. 201 [ “Decreto Salva-Italia”]
Legge 22 novembre 2011, n. 183 [ “Legge di stabilità”];
D.L. 24 gennaio 2012, n. 1 ["Decreto liberalizzazioni"];
D.L. 2 marzo 2012, n. 16 [“Decreto semplificazioni”];
modifiche apportate al “Testo Unico per le Imposte sui Redditi” (TUIR; DPR 22
dicembre 1086, n. 917).
Mai come oggi “banca del territorio” è sinonimo di banca maggiormente attenta e sensibile alle
esigenze di liquidità.
In difficoltà non sono solo le aziende che investono in prodotti e mercati, ma anche,
paradossalmente, quelle che realizzano opere pubbliche per conto di enti locali o che
comunque vendono prodotti ed erogano servizi alla committenza pubblica (Pubblica
Amministrazione - PA). Le note difficoltà che caratterizzano anche gli enti pubblici in questi
anni, legate a nuovi meccanismi di ridistribuzione della finanza pubblica, si riversano
inevitabilmente sulle imprese (private) loro fornitrici. Ritardi ed intoppi burocratici non
consentono alle aziende di utilizzare nei tempi previsti il denaro ricevuto in prestito dalle
banche.
L’effetto moltiplicatore della “leva finanziaria” sull’incremento della redditività
aziendale
Gli esperti di analisi di bilancio e di controllo di gestione, conoscono bene l’effetto moltiplicatore
(detto effetto di leva) generato dall’indebitamento aziendale sulla redditività del capitale
proprio (ROE).
Il tasso di redditività del capitale proprio (ROE) dipende:
1) dalla situazione economica dell’impresa espressa dalla “redditività operativa” (ROI),
ovvero dal risultato (redditività) della gestione caratteristica;
2) dalla situazione finanziaria espressa dal “grado di indebitamento” o di leva (leverage);
3) dall’onerosità della gestione finanziaria e delle altre gestioni non caratteristiche espresse
dal rapporto di incidenza.
Mentre il ROI da una misura della “redditività pura”, senza considerare come l’azienda si sia
finanziata, il ROE invece ne risulta influenzato. Tanto più l’azienda è indebitata, tanto più alto è
l’indice di indebitamento, il quale esercita un effetto moltiplicatore (leva) della redditività
operativa sulla redditività del capitale proprio ROE. Contemporaneamente però l’incidenza degli
interessi passivi esercita un effetto riduttivo tanto maggiore quanto più elevato è
5. l’indebitamento. Con un certo ROI, la redditività aziendale ROE risente dell’influenza opposta di
due effetti:
- quello moltiplicatore delle leva finanziaria, e
- quello riduttivo dell’incidenza della gestione non caratteristica,
ed il suo andamento dipenderà da quale dei due fenomeni prevarrà sull’altro.
E’ evidente che il ROE aumenta se il ROI è superiore al costo dei finanziamenti esterni (es.
bancari), cioè la redditività aziendale migliora se gli utili operativi prodotti dai nuovi
investimenti sono superiori agli interessi passivi che si devono pagare per procurarsi i mezzi
finanziari. Una volta ottenuti i finanziamenti esterni, questi devono essere remunerati in
misura prestabilita (interessi passivi) e rimborsati alle scadenze pattuite.
ROE = ( Utile d’esercizio / Capitale proprio ) = [ A x B x C ] :
A - ROI = ( Reddito operativo gestione caratteristica / Totale attività
investite )
B - Indice di indebitamento (leva) = ( Totale attività investite / Capitale proprio )
C - Incidenza degli oneri finanziari = ( Utile d’esercizio / Reddito operativo gestione
caratteristica )
Indeducibilità fiscale degli interessi bancari
Dal 2008, e precisamente dalla Legge n. 244/2007 (Finanziaria 2008), gli interessi passivi sono
deducibili fiscalmente fino a concorrenza degli interessi attivi. La quota eccedente si può
dedurre fiscalmente in misura pari (e non superiore) al 30% del cd. Margine Operativo Lordo
della gestione caratteristica (ROL), ovvero della differenza tra il Valore ed i Costi della
Produzione [lett. a) e b) dell’art. 2425 C.C.].
A prevederlo sono gli articoli 61 del TUIR, per le imprese individuali e le società di persone, e
l’art. 96, per le società di capitali.
L’effetto leva positivo sul ROE, del capitale concesso a prestito dalle banche, se da un lato
comporta maggiori oneri finanziari, che in parte potrebbero essere indeducibili, dall’altro
consente di aumentare il ROL e quindi la deducibilità fiscale della leva finanziaria stessa, con
contenimento dell’impatto fiscale sul maggior reddito prodotto dall’azienda grazie anche al
maggior sostegno bancario ricevuto.
Una stretta sulle erogazioni oggi, o una revisione delle condizioni bancarie, potrebbe
penalizzare le imprese che hanno fatto un ricorso importante all’aiuto bancario nel passato, in
quanto, alla luce di queste norme fiscali penalizzanti, si trovano ad avere Margini Operativi
lordi della gestione caratteristica contratti ed una conseguente indeducibilità fiscale di una
parte dei costi (oneri finanziari), con conseguente aumento della tassazione sul medesimo utile
civilistico.
Il nuovo regime contabile e fiscale dei contribuenti minimi
L'art. 27 del DL n. 98/2011 (“Manovra correttiva 2011") ha modificato i requisiti d'accesso al
regime agevolato dei contribuenti minimi, introducendo il nuovo regime cd. "degli ex minimi".
Dal 01.01.2012, tale regime trova applicazione per un periodo massimo di 5 anni, se il
contribuente ha più di 35 anni, o superiore a 5 anni, se il contribuente ha meno di 35 anni di
età (in tal caso il regime trova applicazione fino al periodo d’imposta in cui è compiuto il 35°
anno). Si caratterizza e distingue rispetto agli altri regimi contabili, oltre che per il riferimento
all’età anagrafica del titolare, e per il fatto che il fatturato annuo non deve eccedere l’importo
di euro 30.000, anche e soprattutto perché il reddito conseguito viene tassato con un’imposta
sostitutiva (di Irpef, Irap, Iva) del 5%. L’impatto fiscale estremamente contenuto e favorevole,
unitamente ad altre agevolazioni e semplificazioni amministrative e contabili che caratterizzano
tale regime, fanno dello stesso una modalità di esercizio dell’attività ideale soprattutto per i
giovani che vogliono intraprendere una nuova esperienza imprenditoriale o professionale.
6. La nuova Società Semplificata a Responsabilità Limitata (SSRL) per i giovani di età
inferiore a 35 anni
Il “Decreto liberalizzazioni” ha introdotto nel Codice Civile il nuovo art. 2463-bis, in base al
quale due o più persone, di età inferiore a 35 anni, possono costituire una Società a
Responsabilità Limitata con capitale sociale (simbolico) di 1 (uno) euro. Un’opportunità per i
giovani interessati ad iniziare un’attività per sviluppare, ad esempio, un’idea innovativa, grazie
anche ai contributi recentemente stanziati per lo sviluppo di brevetti e del design stanziati dal
Ministero per lo Sviluppo Economico.
Un capitale sociale di 1 euro è senza dubbio un ottimo incentivo, rispetto al Capitale Sociale di
euro 10.000,0, previsto dal Codice Civile per la costituzione di una SRL tradizionale: una spinta
sicuramente importante ma che può non essere sufficiente per intraprendere una nuova
attività.
A volte un business plan ben sviluppato, un’idea brillante, un progetto innovativo, le capacità e
la preparazione degli ideatori, sono ingredienti sottovalutati e sottostimati rispetto alle
garanzie personali finanziarie ed immobiliari disponibili per chiedere ed ottenere un supporto
creditizio per l’acquisto dei mezzi necessari per intraprendere l’attività (macchinari,
attrezzature, ufficio, personale). Nelle Regioni a Statuto autonomo, i giovani possono contare
su contributi regionali ad hoc, stanziati per singoli settori o specifiche attività. Nelle altre
Regioni, rimangono invece disponibili i bandi nazionali ed il supporto bancario.
Società tra professionisti (Stp)
La “Legge di Stabilità” ha introdotto, all’art. 10, la possibilità di costituire, dal 1 gennaio 2012,
società che abbiano per oggetto l’esercizio di attività professionali. La norma introduttiva della
Stp è estremamente stringata e molti sono i nodi ancora da sciogliere sul versante, ad
esempio, delle responsabilità professionali per danni provocati al cliente e delle procedure
concorsuali. Gli aspetti salienti saranno infatti disciplinati da un apposito decreto ministeriale
attuativo da emanare entro il 14.05.2012. Innanzi ad una Stp, le banche avranno tuttavia
maggiori garanzie, in quanto sono dotate di un Capitale Sociale minimo sia alla costituzione
che durante la loro esistenza (10.000 euro per le SRL e 120.000 euro per la SPA). Inoltre le
clausole di governance quali, ad esempio, l’ amministrazione, la gestione, l’ingresso e l’uscita
di nuovi soci, di distribuzione degli utili e legate alle formalità del deposito annuale del bilancio,
sono pre-stabilite da statuto, dando maggiore trasparenza e conoscibilità delle regole a
disposizione dei soci per intervenire ed influire sulla gestione societaria.
Nuove forme di aggregazione imprenditoriale: la Rete di Imprese (RI)
La crisi economica e le difficoltà finanziarie accelerano i processi di aggregazione, volti a
ricercare alleanze per partecipare a bandi di gara, ottenere fondi pubblici, condividere attività
di comunicazione e di know how, gestire risorse umane, acquistare macchinari, condividere
spazi ed attrezzature, ma anche e soprattutto per accedere al mercato creditizio ed aspirare a
nuove opportunità d’investimento e finanziamento. Interessanti alternative ai consorzi e alle
cooperative, si stanno facendo sempre più spazio sulla scena imprenditoriale, apprezzati per il
vantaggio di una forma giuridica più leggera, le Associazioni Temporanee di Scopo (ATS), i
Raggruppamenti Temporanei d’Impresa (RTI) e le Reti d’Imprese (RI – contratti di rete).
Quest’ultimo, in particolare, è un nuovo strumento giuridico che consente ad ogni azienda di
realizzare in modo semplice un progetto comune con altre imprese, usufruendo di una serie di
agevolazioni di carattere fiscale e nell’accesso al credito ordinario e agevolato. Previsto dalla
Legge n. 33/2009, ha ricevuto nuovo impulso con l’art. 42 del “Decreto-Anticrisi” (Legge n.
122/2010), prevedendo la possibilità di stipulare convenzioni particolari e dedicate con
l'Associazione Bancaria Italiana. Le imprese che registrano difficoltà nel reperire le risorse per
investire, unendosi in rete diventano più competitive, in grado quindi di ottenere condizioni
migliori dal circuito bancario, in quanto destinatarie di appositi modelli di rating e di condizioni
di accesso al credito privilegiate e specifiche studiate appositamente per le reti d’imprese.
7. Nella ricerca di sinergia per il tramite di questa tipologia di aggregazione, in presenza di due o
più imprese che si obbligano ad esercitare in comune una o più attività economiche al fine di
accrescere la reciproca capacità innovativa e competitiva sul mercato (con la possibilità di
istituire un organo amministrativo ed un fondo patrimoniale comune), si applica la
detassazione del reddito reinvestito ed accantonare al fondo patrimoniale comune o al
patrimonio “destinato” ad uno specifico affare, per realizzare entro l’esercizio successivo il
programma di investimenti programmati dalla RI: costruzione di un nuovo magazzino, acquisto
di un nuovo macchinario, l’assunzione di un operaio specializzato piuttosto che ricorrere ad un
soggetto esterno all’impresa, finanziare il deposito di un brevetto.
La circolare del Ministero delle Finanze n. 15/E del 14 aprile 2011 prevede infatti che, fino al
periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2012, la quota dei profitti che sarà destinata al
fondo patrimoniale comune o al patrimonio destinato alla realizzazione entro l’anno successivo
degli investimenti previsti dal contratto di rete (se accantonata ad apposita riserva) non
concorrerà subito alla formazione del reddito ma solo nell’esercizio in cui la riserva sarà
utilizzata,
L’ammontare massimo di utili d’esercizio non tassabili, viene stabilito annualmente entro i
limiti di stanziamento dell’ammontare dei fondi pubblici previsti e destinati ad agevolare tali
tipologie di contratti.
Una soluzione concreta alla stretta creditizia adottabile dalle “banche del territorio” è
rappresentata, proprio con riferimento alla reti d’imprese o ai distretti, dal cd. bond di
distretto, ovvero il collocamento presso la clientela retail di un’obbligazione a tasso fisso e la
messa a disposizione dell’importo, raccolto con tale prestito obbligazionario, per le imprese
locali.
Interessante l’esempio fornito dal bond di distretto realizzato recentemente grazie ad una
partnership tra l’Unione Industriali di Varese e Ubi-Banca Popolare di Bergamo.
Sostegno all’internazionalizzazione: l’esempio di Bank of China
Le imprese che puntano all’export o che hanno sedi in Cina, posso contare oggi su un inedito
servizio offerto dalle filiali italiane di Bank of China e di ICBC, ovvero sulla tenuta di conti
correnti in renminbi (la valuta cinese). Le piccole e medie imprese italiane, che fatturano in
renminbi, possono così assicurarsi maggiormente sul rischio cambi, tramite una valida
alternativa al dollaro. Inoltre, ai conti correnti gestiti in valuta cinese (yuan), Bank of China e
ICBC, in parallelo forniscono altri servizi, dalle rimesse al trade finance, dal conto deposito
multi valuta a forme di investimento in fondi obbligazionari della piazza di Pechino. Questi conti
fanno da ponte non solo verso l’economia cinese ma anche verso altri paesi del lontano
oriente.
Rientro dei “cervelli in fuga all’estero”
Ai fini delle imposte sui redditi è escluso dalla formazione del reddito di lavoro
dipendente o autonomo il 90% degli emolumenti percepiti dai docenti e dai ricercatori
che, in possesso di titolo di studio universitario o equiparato, e non occasionalmente
residenti all'estero, abbiano svolto documentata attività di ricerca o docenza all'estero
presso centri di ricerca pubblici o privati o università per almeno due anni continuativi e che
vengono a svolgere la loro attività in Italia, acquisendo conseguentemente la residenza fiscale
nel territorio dello Stato.
Tali disposizioni si applicano a decorrere già dal 1° gennaio 2011, e riguardano il periodo
d'imposta in cui il ricercatore diviene fiscalmente residente nel territorio dello Stato e i
due periodi d'imposta successivi, sempre che permanga la residenza fiscale in Italia.
Regime fiscale di attrazione europea: un’opportunità per gli operatori europei con
iniziative economiche in Italia
8. Alle imprese residenti in uno Stato membro dell'Unione europea diverso dall'Italia che
intraprendono in Italia nuove attività economiche, nonché ai loro dipendenti e
collaboratori, per un periodo di tre anni, si può applicare, in alternativa alla normativa
tributaria statale italiana, la normativa tributaria statale vigente in uno degli Stati membri
dell'Unione europea. A tal fine, l’impresa estera deve rivolgere apposita istanza (interpello) al
Ministero dell’Economia e delle Finanze per verificare e concordare la fattibilità e le modalità di
riconoscimento di tale applicazione normativa.
Si tratta di una previsione i cui dettagli applicativi e le disposizioni attuative saranno oggetto di
un apposito decreto ministeriale, ma che risulta sufficiente per individuare una nuova ed
innovativa opportunità di investimento per il territorio italiano oltre che di business per gli enti
creditizi territoriali che sapranno individuare appositi strumenti di finanziamento appositamente
dedicati a tale tipologia di operatori.
Aiuto alla Crescita Economica (ACE)
Utilizzando una lusinghiera ed eloquente terminologia, il “Decreto Salva-Italia”, all’art. 1, ha
previsto un’agevolazione fiscale per le imprese che ricapitalizzano: il maggior reddito prodotto
e non distribuito consentirà all’impresa di beneficiare a sua volta di un risparmio fiscale
derivante dall’agevolazione ACE. Tale incentivo è utilizzabile dalle imprese già per il periodo
d’imposta 2011.
Tutte le imprese, individuali o società, in contabilità ordinaria, in sede di dichiarazione annuale
dei redditi, possono così usufruire di un abbattimento del reddito pari ad un importo
corrispondente al 3% dell’incremento del patrimonio netto dell’impresa rispetto a quello
esistente al 31.12 dell’anno precedente. In tale conteggio vengono sommati anche eventuali
finanziamenti concessi dai soci alla società, che non vengono restituiti al socio stesso, e
sottratte eventuali distribuzioni di utili ai soci.
Risponde alla necessità di maggiore patrimonializzazione, a sua volta fattore di successo nella
richiesta e concessione del credito, e rappresenta una garanzia per le banche nel processo di
concessione di finanziamenti alle imprese, le quali ri-utilizzano tale agevolazione fiscale per
incrementare il processo di ricapitalizzazione.
Anche se la percentuale del 3%, prevista per il primo triennio di applicazione, consente di
conteggiare un’agevolazione contenuta rispetto ad un reddito/incremento importante, la chiave
di lettura di tale agevolazione vuole essere, anche in questo caso, un sostegno alle imprese
produttrici di risultati di esercizio positivi consentendo loro di conseguire ulteriori benefici
ottenibili anche dal combinato disposto delle numerose e trasversali norme richiamate nel
presente lavoro.
Contributi ministeriali per lo sviluppo e la tutela della proprietà industriale ed
intellettuale
Dal 2 novembre 2011 il Ministero dello Sviluppo Economico (MSE) ha messo a disposizione 40
milioni di euro a fondo perduto per premiare le imprese che investono su design ed
innovazione, tramite due bandi, Brevetti+ e Design+, che possono essere utilizzati
separatamente o congiuntamente da micro, piccole e medie imprese.
Brevetti+ rappresenta un incentivo (premio in denaro) per aumentare il numero dei depositi
nazionali ed internazionali di brevetti e disegni. L’entità del contributo varia dai 1.500 euro, per
ogni deposito nazionale, ai 6.000 euro, a seconda del numero di Paesi per i quali si richiede
l’estensione della registrazione. Ulteriori contributi sono previsti nel caso di deposito
brevettuale per gli Stati Uniti e i paesi aderenti al BRIC (Brasile, Russia, India, Cina).
Di maggiore interesse invece l’agevolazione Design+, volta a sostenere la valorizzazione
economica dei brevetti e del design, in quanto finanzia i servizi necessari a portare sul mercato
prodotti nuovi. Il contributo erogato può essere pari all’80% delle spese ammissibili fino ad un
tetto massimo di 70.000 euro, per i brevetti, e di 80.000 euro, per il design. La domanda va
corredata da un business plan (project plan), volto ad illustrare tempistiche, preventivi ed
obiettivi raggiungibili nel lungo periodo.
9. Le imprese che individuano in questi due bandi, detti “gemelli”, un’opportunità per la diffusione
dei propri prodotti nel mercato e di tutela delle proprie idee (proprietà intellettuale), dovranno
prima anticipare i costi di sviluppo e di relativa registrazione, prima di poter eventualmente
beneficiare del contributo ministeriale, previsto fino ad esaurimento del monte fondi stanziato.
Opportunità per il ricambio generazionale: il “patto di famiglia”
Introdotto nel 2006, è il contratto con cui l’imprenditore trasferisce in tutto o in parte la
proprietà dell’azienda e il titolare di partecipazione societaria trasferisce le proprie quote a uno
o più dei suoi discendenti.
Consente di realizzare una successione anticipata dell’azienda e rappresenta uno strumento
utile in chiave di passaggio generazionale dell’azienda di famiglia. Il trasferimento da parte
dell’imprenditore, a favore del discendente reputato più capace in ottica gestoria, dell’azienda
o di tutte o parte delle quote societarie, non è soggetto all’imposta di donazione e successione.
Rappresenta un’operazione neutra fiscalmente (cioè non costituisce realizzo di plusvalenza) per
dante causa e beneficiario, se presa in carico da quest’ultimo ai medesimi valori contabili e
fiscali. Se l’azienda comprende degli immobili, le relative formalità di trascrizione e voltura
catastale sono esenti dalle imposte ipotecaria e catastale.
Il trattamento fiscale agevolato riconosciuto a tale atto a titolo gratuito, regola i passaggi in
linea retta dell’azienda ma, intervenendo solo sugli assetti proprietari, non consente di
disciplinarne altrettanto adeguatamente l’amministrazione.
In momenti di contrazione delle liquidità aziendali e personali, ad esempio perché già confluite
in passato all’interno dell’azienda, l’obbligo di pagamento del corrispettivo da parte
dell’assegnatario, a liquidazione degli altri partecipanti al contratto (i discendenti esclusi),
costituisce un ostacolo pratico alla sua applicazione.
Con il nuovo art. 768-bis del C.C., il patto di famiglia consente all’imprenditore il passaggio
dell’azienda al figlio, con liquidazione direttamente da parte del padre stesso agli altri eredi
della loro quota di legittima. Un maggiore sensibilità del settore bancario anche a tali
problematiche, e soprattutto a tali soluzioni, eviterebbe all’imprenditore di ricorrere a
finanziamenti personali per finanziare la propria azienda, dandogli la possibilità di perseguire
altri obiettivi, altrettanto importanti per il suo sviluppo futuro, ovvero il passaggio di testimone.
Tale tipologia di passaggio generazionale dell’azienda, per il fatto che avviene già quando i
suoi fondatori sono ancora in vita, e che di fatto è rivolta all’erede dotato di maggiori garanzie
di continuità e affidabilità della gestione, rappresenta un’ulteriore garanzia anche per le
banche, di continuità del progetto produttivo e del disegno imprenditoriale.
Ogni anno sono tuttavia numerose le agevolazioni fiscali introdotte a sostegno degli
investimenti in specifici settori di attività o categorie produttive. Si ricorda, per il passato, a
titolo esemplificativo, la Tremonti-ter (art. 5 DL 1.7.2009 n. 78) e la Tremonti-tessile (art. 4
D.L. 40/2010), che prevedevano il sostenimento anticipato di spese da parte delle imprese, per
l’acquisto di nuovi macchinari e nuove attrezzature o di spese per lo studio e lo sviluppo di idee
e progetti. In sede di dichiarazione fiscale annuale, l’impresa beneficiava poi di agevolazioni
fiscali in diminuzione delle imposte da pagare per l’esercizio di sostenimento delle spese
stesse.
Opportunità d’investimento a disposizione delle persone fisiche
Dal 1° gennaio 2012 la detrazione fiscale del 36% diviene un onere detraibile con beneficio
stabile ovvero sempre possibile per i lavori di recupero edilizio effettuati dai contribuenti
detentori di immobili, senza necessità di annuali proroghe legislative. Il “Decreto Salva-Italia”
ha introdotto il nuovo art. 16-bis del TUIR, il quale prevede la detrazione dall’IREPF del 36%
delle spese sostenute per la ristrutturazione e recupero di un immobile residenziale, fino ad un
massimo di euro 48.000 per unità immobiliare oggetto dell’intervento.
10. Confermata dal “Decreto Salva-Italia”, almeno fino al 31.12.2012, anche la possibilità di
usufruire della detrazione fiscale del 55% sulle spese sostenute per il risparmio energetico (es.
finestre, coibentazioni, pannelli solari, caldaie ad alta efficienza, etc). Dal 1° gennaio 2013 tali
opere, legate all’efficienza energetica, molto probabilmente saranno incluse nella storica
agevolazione del 36% sui lavori di recupero/ristrutturazione edilizia. Salvo un’ulteriore proroga
del 55%, a causa della prevedibile pressione da parte degli operatori economici interessati, il
2012 sembra essere davvero l’ultimo anno per beneficiare di questa importante agevolazione
fiscale che, fin dalla sua introduzione, ha sia trainato molte imprese tradizionali del comparto
edilizio che favorito la nascita di nuovi operatori economici.
Fino al 30.06.2012 è possibile rideterminare (rivalutare) il costo di acquisto (valore fiscale) di
terreni edificabili, terreni agricoli e partecipazioni in società, posseduti al 01.07.2011 da parte
di persone fisiche. Entro tale data è necessario far redigere e asseverare una perizia di stima
della quota societaria o del terreno e versare un’imposta sostitutiva del 2% o 4% del valore
periziato. Tale rivalutazione agevolata, consentirà di contenere notevolmente, o addirittura di
azzerare, la tassazione futura al momento della cessione, da parte della persona fisica, del
terreno o della quota societaria posseduta. Il pagamento dell’imposta sostitutiva agevolata
entro il 30.06.2012, evita una maggiore tassazione futura, pari all’imposta IRPEF, con aliquote
progressive per scaglioni di reddito dal 23% al 43%. Di fatto, un incentivo alle compravendite
immobiliari o di quote di società, in particolare nei casi in cui le stesse sono state finora
bloccate proprio per il pesante impatto fiscale di una loro eventuale cessione.
Da una lettura in negativo del titolo del presente contributo, si possono fare altresì alcune
riflessioni su “come un MINOR credito bancario aumenterà la RECESSIONE economica”.
Nuovi stringenti e concatenati vincoli amministrativi e burocratici
I ritardi nel pagamento da parte della clientela e sempre più spesso anche da parte della
Pubblica Amministrazione (PA), non consentono alle imprese di disporre della liquidità
necessaria per il pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali dei titolari e/o dei loro
dipendenti. Questo blocca l’emissione con esito positivo, da parte dell’Inps e dell’Inail, del
Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC). L’esito negativo di tale certificazione
penalizza soprattutto le imprese del comparto edilizio, impossibilitate così a partecipare a gare
pubbliche e appalti ma anche ad ottenere nuove commesse o concludere i cantieri in corso. La
situazione diviene paradossale quando è la stessa PA a bloccare i pagamenti alle imprese
fornitrici in quanto queste ultime, a loro volta, non sono in regola con il proprio DURC .
Ad aggravare la situazione del mercato, con un effetto domino, dal 2011 è stato introdotto il
divieto per contribuenti ed imprese di utilizzare crediti tributari (in compensazione di debiti
tributari) in presenza di cartelle esattoriali aventi un ruolo superiore ad euro 1.500. E’ il caso
tipico delle imprese esportatrici o di quelle legate al settore edilizio, caratterizzate da acquisti
con aliquota Iva del 21% e vendite con aliquote Iva del 10% e/o del 4%, strutturalmente
quindi sempre a credito di Iva nei confronti dell’Erario. La combinazione di questi due vincoli
può essere paralizzante soprattutto per le piccole e medie realtà imprenditoriali, impossibilitate
ad utilizzare tale credito Iva in momenti in cui, a causa di una momentanea mancanza di
liquidità, per esempio collegata ad inattesi insoluti da parte della clientela, non sono nel breve
periodo in grado di pagare i contributi previdenziali.
Trasferimento della sede legale all’estero: la sospensione dalla exit tax
Il nuovo articolo 166 TUIR, ha introdotto la possibilità per le imprese che, trasferendo all’estero
la residenza, perdono la residenza fiscale in Italia, di chiedere la sospensione della tassazione
(nota come exit tax) su tale operazione di trasferimento. Quest’ultima, fino a 24.01.2012, data
di entrata in vigore del nuovo art. 166, costituiva un fatto fiscalmente rilevante per il fisco
italiano il quale imponeva a tassazione, a valori di mercato, il complesso di beni aziendali che
varcava i confini nazionali per il trasferimento, come se si tratta di una cessione di azienda. La
logica sottostante a questo meccanismo fiscale, consisteva nel fatto che, per il fisco italiano, il
11. trasferimento all’estero di un’impresa, avrebbe fatto perdere le tracce di tale operatore al
momento di una futura potenziale cessione avvenuta oltre confine. Quindi l’amministrazione
finanziaria preferiva tassare subito all’uscita. Ora non più ed il legislatore, nel predisporre il
testo normativo, ha incluso anche, per la prima volta, il rinvio in conformità ai principi sanciti a
livello giurisprudenziale dalla Corte di Giustizia Europea (Sentenza ECJ 29 novembre 2011,
Causa C-371/10). In tal senso, la nuova norma fiscale citata può sostenere ed incentivare la
delocalizzazione di realtà imprenditoriali che non trovano in Italia un adeguato sostegno
finanziario.
Di fronte a questi fenomeni, in assenza di un cambio di rotta nella contrazione delle linee di
credito, privando il sistema delle piccole imprese di un sostegno tradizionale fondamentale , il
risultano non potrà che essere che gli utili (margini) reddituali aziendali saranno girati alle
banche, per poter continuare ad utilizzare gli affidamenti in corso. Al di là dell’importante
recente accordo tra l’ABI e la Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), che mette a disposizione delle
banche circa 10 miliardi per sostenere le PMI, di cui 2 da utilizzare per sbloccare i crediti che le
imprese vantano verso la PA, tale iniziativa rimane una convenzione isolata in un unico grande
evento, quanto dovrebbe rappresentare invece una possibilità anche per altre banche del
territorio.
Alcuni strumenti pragmatici non risolvono il problema del credit crunch ma danno un aiuto
significativo in un periodo storico in cui la mancanza di finanziamenti alimenta ad un circolo
vizioso di effetti negativi.
Il dialogo sincero banca-impresa su queste opportunità raggiungerebbe il doppio obiettivo di:
- rafforzare il modello di banca commerciale sul territorio, e
- consentire ad imprese e famiglie di far fronte alle spese circolanti.
* * *
12. Profilo autori.
Matteo Campana
35 anni, di origine vicentina. Opera nel mercato come consulente, formatore, libero ricercatore
oltre che partecipare alla vita delle imprese nel settore marketing e comunicazione attraverso
l’acquisizione di quote sociali.
Laureato in Economia Aziendale presso l’Ateneo Ca’ Foscari di Venezia, con specializzazione in
Management e Marketing, ha partecipato ad alcuni master e corsi di specializzazione
internazionali presso prestigiosi istituti di formazione confrontandosi con docenti di primario
livello.
Sempre in fermento per l’avvio e lo sviluppo di progetti innovativi, assume incarichi da parte di
aziende, associazioni di rappresentanza e categoria, consorzi, organizzazioni, Istituti ed Enti. Si
occupa di progetti di marketing e campagne di comunicazione curandone progettazione, strategia,
pianificazione, coordinamento, creatività, controllo e metrica, riscuotendo validi consensi,
specialmente in equipe con altri professionisti e strutture di filiera, dando un contributo
specialistico e puntuale. Negli ultimi anni ha operato nell’ambito del marketing declinato negli
eventi, cultura, sport, turismo, agroalimentare, territorio, urbano e neuromarketing, oltre che
approfondire aspetti di strategia basati sull’etica e sull’applicazione della materia nelle PMI.
È nel consiglio di AISM Associazione Italiana Marketing da più di un mandato e si è occupato della
ristrutturazione dei costi oltre che a dare contributi per nuove strategie di ricavo per
l’Associazione.
Giancarlo Cervino
classe 1967, Consigliere AISM – Associazione Italiana Marketing dal 1988. In passato è stato varie
volte Consigliere, Tesoriere e Vicepresidente Vicario.
Attualmente ricopre la carica di Consigliere e Coordinatore del Dipartimento di Marketing
Bancario.
Dottore Commercialista in Roma, Expert Comptable a Lussemburgo e Giornalista pubblicista in
Roma, dirige un centro studi in Svizzera ed una società di consulenza industriale in Austria.
Da circa 20 anni si occupa delle problematiche di marketing collegate al mondo bancario ed agli
studi professionali.
Lino Lunardi
Dottore commercialista e revisore contabile in Milano, Padova e Vicenza. Partner dello Studio
LUNARDI & FIORESE si occupa in particolare di gestioni patrimoniali famigliari ed individuali e di
assistenza alle aziende nei processi di internazionalizzazione.
Cultore della materia presso il Dipartimento di diritto tributario comunitario ed internazionale
dell’Università degli Studi di Padova. Conciliatore e arbitro presso la Camera di Commercio e la
Camera Arbitrale Patavina di Padova. Membro dell’International Fiscal Association (IFA). Relatore
in numerosi corsi e seminari in Italia e all’estero su tematiche legate alla fiscalità nazionale ed
internazionale, è specializzano nella tassazione di intangible assets e cost sharing agreements
nell’ambito della tassazione dei servizi intercompany.
E’ autore di alcuni articoli in tema di rimborsi Iva comunitari, frodi carosello e tassazione
immobiliare, pubblicati in Rivista di diritto tributario (Giuffrè ed.).
13. Paolo Santo Romeo
Nasce come figura prettamente informatica ed associa al profilo informatico le competenze
acquisite negli studi economico-bancari e quelle legate alla passione per la comunicazione. Ciò gli
consente nella prima metà degli anni ’90 di sviluppare, presso il Controllo di Gestione, un
prototipo di strumento per la definizione del budget annuale interattivo.
Appassionato di multimedialità e strategie di comunicazione si occupa, nel Marketing di “Internet
e Reti Civiche. Sviluppa nella prima metà degli anni 2000 progetti di costruzione di community con
stakeholder aziendali e successivamente si dedica di progetti comuni fra reti civiche e banche
rivolti alle associazioni non profit e alle Piccole e Medie imprese sperimentando due progetti di
community specifici per il target “dipendenti”.
Dalle esperienze accumulato e dalle considerazioni tratte nasce prima la tesi sulla comunicazione
in particolare per quanto riguarda il mondo delle professioni. Aderisce ad AISM ed a TP. In AISM
propone, nell’ambito del rinato Dipartimento Bancario, una propria visione di banca del futuro
strettamente legata alle comunità locali, alla storia e all’organizzazione economico-sociale del
territorio.
Gaia Tisci
nata a Milano nel 1984. Dopo il diploma si trasferisce a Bologna per gli studi di Lingue e
Letterature Straniere, indirizzo Esperto Linguistico d’Area per l’Economia. Oltre alla passione per lo
studio delle lingue straniere, coltiva un particolare interesse anche per la finanza, il marketing e la
comunicazione. Nella prova finale del percorso di laurea triennale mette infatti a confronto il
linguaggio della pubblicità nelle lingue italiana e spagnola. Nel successivo corso di studi specialistici
in Scienze Linguistiche-Management Internazionale, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore
di Milano, approfondisce in maniera specifica le tematiche del marketing e della Finanza. Si laurea
nel 2009 con il massimo dei voti con una tesi in Marketing intitolata Le strategie di marketing
bancario per i giovani: banche italiane e spagnole a confronto.
Durante la redazione di questa tesi inizia quello che è il suo attuale percorso lavorativo e formativo
come Gestore Famiglie, presso Intesa Sanpaolo: un’esperienza senz’altro utile e costruttiva, che
alimenta positivamente la sua attività di ricerca nell’ambito del Dipartimento di Marketing
Bancario di AISM.
14. 7. AISM Associazione Italiana Marketing.
AISM, Associazione Italiana Marketing, è l'Associazione senza fini di lucro che per prima in Italia si
è impegnata a sviluppare la cultura e la professionalità del Marketing.
Fondata nel 1954 da Guglielmo Tagliacarne è diventata il punto di riferimento per Imprenditori,
Docenti Universitari, Manager, Consulenti e Ricercatori interessati al marketing professionale.
AISM è associata a Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, ad ESOMAR The World
Association of Research Professionals, è membro della Consulta per le nuove professioni istituita
dal CNEL ed è socio fondatore di PIU’, Professioni Intellettuali Unite.
AISM organizza Corsi di Formazione, Seminari di aggiornamento e Workshop, Convegni ed Eventi,
che declinano la valenza scientifica e il contributo all’innovazione del marketing, esteso ai diversi
scenari professionali all’interno e all’esterno dell’Impresa.
Tra gli associati figurano protagonisti della cultura e dell’economia nazionale e multinazionale, in
rappresentanza dei diversi settori.
L’Associazione Italiana Marketing opera su tutto il territorio nazionale, finalizzando la sua attività
alle realtà locali con il supporto di Delegazioni Regionali.
I vari Dipartimenti di Studio dell’Associazione garantiscono la necessaria focalizzazione su
specifiche discipline del Marketing orientate alle imprese, ai manager e ai consulenti.
Il Dipartimento di Marketing Bancario, che cura la collana EISAKUO, nasce nel lontano 1970 con
la sigla di "Gruppo di Studio Marketing Bancario", e fin dalla sua fondazione è stato promotore di
numerosi Seminari, Convegni e Studi che avevano l'obiettivo di diffondere la disciplina del
Marketing anche all'interno delle istituzioni creditizie nazionali.
Nell'ambito dei suoi programmi annuali il Dipartimento propone una serie di iniziative volte a
realizzare un duplice obiettivo: ampliare ed aggiornare le conoscenze di Marketing Bancario dei
propri associati e rappresentare un punto di aggregazione per lo scambio ragionato di esperienze
specialistiche poste a fattor comune.
Tutte le iniziative sono accessibili ai soci AISM a seconda dei casi, a titolo gratuito o con consistenti
riduzioni sui prezzi al pubblico, e si sommano naturalmente a tutte le altre iniziative che
l'Associazione propone ai propri iscritti