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Iscr. n.° 35105 ex art. 106 T.U.B. elenco Banca d’Italia -
IVASS n.° 000135915 sez. E – REA NA-692357
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RIPARTE IL FUTURO!
Lo slogan proposto nel presente
Magazine non ha un significato
casuale. La Società in questi mesi
estivi ha messo in pratica una serie
di azioni atte al conseguimento
dell'iscrizione all'Albo Unico
del nuovo art.106 TUB attuando un
radicale riassetto organizzativo.
Definizione in modo chiaro della
ripartizione di competenze tra gli
organi aziendali, un adeguato
Sistema di Controllo al fine di
garantire la sana e prudente
gestione, formalizzazione politiche
aziendali in materia di
esternalizzazione, adeguamento
alla disciplina prudenziale delle
banche agli intermediari finanziari
(vigilanza equivalente) nel rispetto
del principio di proporzionalità,
...continua
RIPARTE IL FUTURO!
Newspaper Cap.Ital.Fin S.p.A. Anno II Numero 1Napoli, Settembre 2015
Capitalfin, stipulata convenzione con il Mef per
finanziamenti tramite il sistema NoiPA.
La Capitalfin S.p.a. ha stipulato una convenzione con il ministero
dell’Economia e delle Finanze per la concessione di finanziamenti
rimborsabili mediante delegazioni di pagamento a tutti i lavoratori
dipendenti con partite stipendiali riconducibili al sistema “NoiPA” , in
ossequio alla circolare 2 della Ragioneria Generale dello Stato del
15/01/2015. La circolare ha razionalizzato il processo delle convenzioni di
credito nel comparto statale e pubblico che si avvale del sistema paghe
NoiPA, ponendo l’accentramento delle competenze amministrative,
contabili e giuridiche, in prossimità di un unico soggetto: la Direzione
Affari Generali (Dag) del Mef.
Tenuto conto di ciò, la convenzione stipulata consentirà di istruire e
perfezionare operazioni di delega dei dipendenti delle Atc non
convenzionate o per le quali era necessario attivare le cosiddette
“monoconvenzioni”. Tra le Atc che entrano a far parte della convenzione
centralizzata ci sono anche:
- Ministero dei beni e della attività culturali e del turismo” ed
Amministrazioni collegate (es. Soprintendenze);
- Scuole degli Istituti Scolastici Regionali (M.I.U.R.) non convenzionati
(Basilicata, Puglia, Sardegna, Toscana, Veneto ecc);
- Presidenza del Consiglio dei Ministri;
Le convenzioni attualmente vigenti rimarranno valide sino alla scadenza,
data in cui verranno disabilitate e sostituite dalla presente. La società
annuncia, inoltre, di aver stipulato Convenzione per delegazioni di
pagamento con la Marina Militare. La società, inoltre, ha avviato un
servizio di informazione finanziaria a dipendenti interessati al prestito.
Anche la rete di agenti e collaboratori è stata ampliata, con nuove risorse
interessate a distribuire questo servizio.
continua dalla prima pagina
questi sono solo parte dei
compiti che la CapItalFin SpA
ha messo in piedi tali da
consentire alla società la
possibilità di presentare
l'istanza d'iscrizione entro il
12/02/2016, così come
emanato dalle direttive
Banca d'Italia. Il futuro é
sempre più vicino, la sfida
precedentemente accettata
é in atto, e presto la società
e i Suoi Stackeldorers
conosceranno il risultato
dell'impegno profuso in
questi mesi.
CapItalFin, siglata
intesa per nuove
offerte sui prestiti
Dal prossimo Ottobre sarà
operativo l'accordo tra la
CapitalFin SpA e un importante
Istituto finanziario leader nel
mercato del credito al consumo,
per l'erogazione di Prestiti
Personali. La Società, che già in
passato era dedita al Settore,
potrà così congiungere, la Sua
competenza, il Know-how e la
determinazione che da sempre la
contraddistingue, con
l'esperienza pluriennale nel
mercato dei Prestiti Personali
dedicati alle famiglie che il nuovo
Partner è in grado di offrire. La
partnership, con l’obiettivo di
garantire soluzioni finanziarie
personalizzate e sempre
all’avanguardia, costruite
tenendo conto delle esigenze del
cliente relativamente all’importo
e alle diverse combinazioni di
rata e durata, offrirà ai propri
clienti una gamma completa di
prodotti di finanziamenti.
Le molteplici partnership multi-
canale e multi-prodotto,
sviluppate con il settore
bancario, finanziario, testimoniano la competenza della Capitalfin in
grado di guardare avanti e capace di seguire le esigenze provenienti
dai Clienti. Servizio centralizzato di istruttoria, gestione recupero
crediti, supporto commerciale che gestiscono con efficienza e
competenza l’attività quotidiana in modalità remota, nonché
assistenza alla clientela con numeri di telefono e servizi on-line
dedicati, consentiranno la corretta continuazione e gestione delle
attività svolte dalla Capitalfin SpA in favore del Settore Creditizio.
"L’accordo, spiega il Direttore Generale Carmine Grieco, contribuirà
a rendere CapItalFin S.p.A. un punto di riferimento nell’erogazione
del credito alle famiglie grazie a prodotti capaci di soddisfare tutte le
esigenze dei nostri clienti." "L'accordo - continua nella dichiarazione
il Direttore Generale della Capitalfin - fa parte di un piano di rilancio
societario diretto principalmente a consolidare e rafforzare la
posizione sul mercato."
La Governace societaria Capitalfin: secondo i
principi di Vigilanza Banca d'Italia
Il ruolo svolto dalle banche e dagli altri intermediari finanziari è ben noto ed indispensabile allo sviluppo
dell’economia locale e nazionale. L'attività svolta, infatti, ha una determinante “valenza” sociale, tanto che
continuamente gli intermediari, e quindi anche la Capitalfin SpA, sono stati sottoposti ad un particolare
regime di vigilanza per garantirne trasparenza, solidità ed equilibrio, per una sana e prudente gestione
così come stabilisce Banca d’Italia, organo di vigilanza degli intermediari stessi. L’azione di controllo di
Banca d’Italia su gli attori coinvolti è da sempre fondata su tre fondamentali principi :
 la Governance dell’intermediario
 la giusta gestione dei rischi
 la disponibilità di capitale
Negli ultimi anni la crisi ha evidenziato le criticità della Governance. Nella maggior parte dei casi di crisi
dichiarata o di difficoltà, il deterioramento degli equilibri aziendali è dovuto a carenze nel governo della
banca e nel processo dell’erogazione del credito. Su queste figure si è concentrato un terzo dei
provvedimenti dell'organo di vigilanza effettuati nel 2013. Nonostante una vera e propria evoluzione nella
normativa, sia comunitaria che nazionale, a favore di un diverso stile di Governance, riconoscendo nel
governo societario il fondamentale fattore di una sana e prudente gestione dell’intermediario, norme più
stringenti sono state emesse per le banche via via mutuate nei sistemi normativi relativi a tutti gli altri
intermediari. Attualmente, quindi, il contesto normativo è più o meno uguale per tutti, salvo il principio
della proporzionalità, ove tutti gli intermediari debbono dotarsi di un medesimo modello organizzativo e di
Governance: la struttura, l’operatività, l’ampiezza devono essere “proporzionati e proporzionali” alle
dimensioni dell’intermediario.
La CapitalFin, la quale ha ben chiara la linea strategica da seguire per l'adeguamento e la trasformazione
societaria necessaria all'iscrizione al Nuovo Albo Unico art. 106 TUB da realizzare entro febbraio 2016,
prosegue attuando un radicale riassetto organizzativo con la presenza di operatori esperti nel settore per
rispettare i requisiti economico-organizzativi richiesti dal Legislatore. L'efficienza nei processi, la
formazione continua nei ruoli e nelle mansioni delle singole risorse umane al fine di
raggiungere standard elevati.
Il sistema di governo della Capitalfin, infatti, non riguarda solo la tutela degli azionisti, ma in primis il
miglioramento del sistema di gestione del rischio e conseguentemente del sistema dei controlli interni. In
secundis il consolidamento della compliance e l’attenzione focalizzata sui clienti, in particolare sui
consumatori e in genere su tutti gli stakeholders, in una nuova visione etica dell’attività bancaria e
finanziaria. Sulla composizione del consiglio, la Società ha puntato sulla diversificazione: per
professionalità, per area geografica, per genere, per età, garantendo un'efficace rappresentanza di tutte
le forze presenti in assemblea. Cambia di fatto la figura del Presidente, che non è più un “primus inter
pares”, ma assume la veste di un arbitro, un negoziatore, che garantisce l’equilibrio delle diverse
componenti, media e concilia posizioni in evidente dissenso.
Ogni consigliere, attualmente, oltre ad una specifica conoscenza del business dell’intermediario, dimostra
un’adeguata disponibilità di tempo e impegno nel seguire le attività societarie. Da tutto ciò deriva, così,
la figura di “consigliere professionale”, cioè un soggetto che svolge questa attività in maniera quasi
continuativa, essendo
chiamato a rispondere a 360 gradi della gestione dell’intermediario. Altre novità sono rappresentate dal
funzionamento del Consiglio di Amministrazione, come la nomina dello stesso effettuata in maniera
trasparente secondo le norme statutarie, rappresentando l’intera compagine azionaria. ...continua
Ne conseguono alcuni aspetti fondamentali. La formulazione di un efficace modello di sistema dei
controlli, articolato sui due o tre livelli, che Banca d’Italia richiede a seconda dell’intermediario per
svolgere con efficienza ed efficacia la sua funzione è indispensabile un sistema di gestione e distribuzione
dei flussi informativi interni in grado di fornire al management tutte le informazioni sull’andamento
aziendale, in maniera completa e soprattutto in tempi brevissimi. La società, infatti, ha provveduto alla
stesura di regolamenti per tutti i flussi informativi, consentendo a tutti l'accessibilità delle informazioni, in
modo da poter prendere decisioni in maniera consapevole, competente, tenendo presente l’autonomia di
giudizio nell’interesse societario. Anche il modello di vigilanza di Banca d’Italia è profondamente cambiato
in questi ultimi anni e da vigilanza di tipo esclusivamente sanzionatorio si è passati ad una vigilanza di tipo
collaborativo, dove il controllore aiuta il controllato a migliorare il suo sistema organizzativo e di
Governance. Questa nuova visione, positivamente considerata dalla CapitalFin, ha richiesto non solo
l’adesione alle normative vigenti, ma anche alla stesura di principi e azioni per una sana e prudente
gestione societaria. Questo è l’obiettivo di Banca d’Italia, nonché della CapitalFin stessa.
La CapItalFin spa attua la sua "radicale
Trasformazione".
Iniziata nel mese di giugno 2015 con l'aumento del capitale sociale a
2 milioni di euro in virtù dell'ingresso di Banca Popolare del
Mediterraneo nella compagine societaria, la "radicale
Trasformazione" societaria sta portando la CapItalFin SpA alla
sempre più marcata affermazione nel mercato dei finanziamenti.
Ovviamente la strada intrapresa dalla sociètà è alquanto insidiosa e il
disegno strategico che si intende realizzare prevede una serie di
obiettivi ambiziosi da concretizzare nel breve termine.
In 1° luogo Capitalfin prosegue con l'iscrizione al nuovo albo unico da
realizzare entro febbraio 2016 e per questo motivo da tempo ha
messo in atto un radicale riassetto organizzativo con la presenza di
operatori esperti nel settore per rispettare i requisiti economico-
organizzativi richiesti dal Legislatore. Si mira a realizzare
un'efficienza dei processi, dei ruoli e delle mansioni delle singole
risorse umane al fine di raggiungere standard elevati e sperati. E',
ormai prossima la partecipazione nella compagine della società di
altri rilevanti Istituti di Credito.
Attraverso gli accordi con gli Istituti Bancari l'azienda intende sia
rafforzare l'erogazione diretta
delle operazioni di finanziamento
sia consolidare e rafforzare la sua
posizione sul mercato.
Si spera che tali coalizioni
strategiche possano aiutare
l'azienda ad affrontare con
ottimismo i traguardi di crescita e
affermazione preposti per il
futuro.
Nell'ottica di crescita e sviluppo
commerciale, la Capitalfin ha
disposto l'apertura di un punto
operativo nella Regione Sicilia, pur
avendo di recente avviato un
ufficio nella zona di Palermo.
L'intento della società è quello di
rendere più ambizioso questo
progetto e di procedere
entro quest'anno all'apertura
di un'unica agenzia che
faccia fronte a tutte le
richieste e le esigenze
provenienti dal territorio
siciliano. La Cap.Ital.Fin mira
dunque a realizzare nel
breve periodo l'atteso
"Quantum Leap" che le
permetterà oltremodo di
confermare la differenza che
la contraddistingue dagli altri
operatori del Settore.
La Capitalfin si adegua ai nuovi tassi limite Taeg utilizzabili per i prestiti
contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione.
Visti i nuovi tassi d’interesse praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari, comunicati dal
Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Inps ha aggiornato i tassi limite Taeg
utilizzabili per i prestiti con cessione del quinto dello stipendio e della pensione.
Ecco dunque i nuovi Tassi Effettivi Globali Medi (Tegm) praticati dagli istituti di credito e dagli intermediari
finanziari, come rilevati dalla Banca d’Italia applicabili per il periodo 1° luglio – 30 settembre 2015 sono i
seguenti:
Per gli importi non superiori a 5mila euro, il
tasso applicato è il 12,20%, con un tasso soglia
oltre il quale scatta l’usura del 19,25%. Per
importi superiori a 5mila euro invece, il tasso
effettivo globale medio è pari all’11,37%, con un
tasso limite di usura corrispondente al 18,22%.
Mentre invece, a seguito della convenzione
stipulata tra l’Inps e gli istituti finanziari per la
concessione di credito e tutti gli strumenti
finanziari ai pensionati, con la cessione del
quinto della pensione, i tassi rimodulati sono i
seguenti:
Per i titolari di pensione con un’età inferiore a 59
anni, è applicato un tasso di soglia, come da convenzione, del 9,09% per importi richiesti fino a 5mila euro,
che scende all’8,96% quando la somma supera i 5mila euro.
Per i pensionati con età compresa tra 60 e 69 anni, il tasso di convenzione applicato e del 10,96% sempre
per importi fino a euro 5mila, che passa al 10,56% per gli importi superiori.
Ai titolari di pensione di età compresa tra 70 e 79 anni invece, sarà applicato un tasso del 13,29% sotto i
5mila euro e del 13,16% quando invece i 5mila euro sono superati.
Ricordiamo che, nota come un’operazione di credito
al consumo largamente utilizzata nel mercato
odierno dei finanziamenti, con la cessione del
quinto della propria pensione, il pensionato cede
una parte del suo emolumento (al massimo il 20%),
a seguito della concessione di un prestito finanziario
o dell’acquisto di un bene di consumo. Il prestito è
poi rimborsato attraverso rate mensili trattenute
direttamente dall’importo della pensione dall’ente
erogatore, che provvederà a girarlo all’istituto
finanziario creditore, esattamente allo stesso modo
dei normali stipendi. L’importo della rata e della
durata temporale dipendono dal piano di ammortamento scelto dal pensionato, con un importo massimo
che non può superare un quinto della pensione mensile netta, e la durata del rimborso del prestito deve
essere compresa tra un minimo di 24 mesi e un massimo di mesi 120, sempre valutando in anticipo
insieme all’istituto erogante, tutta una serie di caratteristiche fra cui l’età anagrafica del pensionato
richiedente.
La cessione di un quinto della pensione è applicabile a tutti i tipi di trattamenti previdenziali, ad eccezione
delle pensioni e degli assegni sociali, degli assegni per l’assistenza agli inabili, quelli di sostegno del reddito
e per il nucleo familiare, e infine, per quanto riguarda le pensioni in co-titolarità , la parte non competente
al richiedente il prestito non può essere oggetto di cessione.
Il sistema previdenziale italiano è uno dei terreni principali di scontro tra le istituzioni e i sindacati, a
seguito della tanto criticata riforma delle pensioni.
La Capitalfin s.p.a., il cui core business è da sempre la cessione del quinto dello stipendio e delle pensioni,
prende atto delle nuove disposizioni e si premura affinché le prossime operazioni risultino impeccabili,
lavorando con la professionalità che la contraddistingue.
OAM NEWS
PROVA VALUTATIVA: NUOVA DISCIPLINA PER I COLLABORATORI DI
AGENTI E MEDIATORI (fonte OAM MAGAZINE settembre 2015)
A partire dal primo settembre il
mosaico del settore del credito
si è arricchito di un nuovo
tassello che valorizza
ulteriormente la professione
degli Agenti in attività
finanziaria e dei Mediatori
creditizi. Professione che
riserva scenari promettenti sul
fronte delle opportunità
lavorative, così come
confermato dalla lettura degli
ultimi dati semestrali dell’OAM,
che fotografano uno scenario di
aumento costante dei
collaboratori (ormai
abbondantemente superiori
alle 10.000 unità) degli iscritti ai
propri Elenchi. Un impiego
dinamico e che sembra
risultare appetibile in particolar
modo per le giovani leve: il 70%
del segmento di collaboratori
interessati dalla nuova
disciplina è ricompreso nella
fascia anagrafica 31-50 e l’età
media del collaboratore è 40
anni. Gli iscritti OAM costituiti
sotto forma di società di
capitali, dunque, potranno
avvalersi di nuovi collaboratori
solo ed esclusivamente a patto
che questi ultimi abbiano
superato con successo la nuova
Prova Valutativa, che appunto a
partire dal primo settembre
viene a essere integralmente
gestita dall’Organismo stesso.
Resta inteso che le Prove svolte
prima del primo settembre
2015 manterranno inalterata la
loro validità. Le nuove norme
sono state concepite nel solo
ed esclusivo interesse delle
esigenze degli operatori del
settore e, ovviamente, del
pubblico che con loro entra in
contatto: l’esigenza di base è
garantire il rispetto dei requisiti
di professionalità richiesti dalla
normativa di riferimento, grazie
a un test che misuri quanto
appreso durante i corsi di
formazione (della durata
minima di 10 ore) e che
costituisca al contempo un
traguardo non indifferente –
formalizzato in un attestato
rilasciato al superamento della
Prova – nel cammino di coloro
che per la prima volta si
avvicinano al mondo
dell’intermediazione creditizia.
Maggiore professionalità,
maggiori controlli, maggiore
fiducia da parte dei potenziali
clienti e certezza della bontà
della formazione per gli iscritti
OAM che ricercano
collaboratori sono le parole
chiave che meglio identificano
la ratio della nuova disciplina.
OAM: NUOVA PROVA VALUTATIVA
fonte OAM News
A partire dal 1 settembre 2015 la prova valutativa per i collaboratori di Mediatori creditizi e Agenti in
attività finanziaria (costituiti sotto forma società di capitali) sarà gestita esclusivamente dall’OAM.
IMPORTANTE: A partire dal 1 settembre 2015 la prova valutativa per i collaboratori di Mediatori creditizi e
Agenti in attività finanziaria (costituiti sotto forma società di capitali) sarà gestita esclusivamente dall’OAM.
Pertanto, da tale data NON saranno considerate valide le prove valutative effettuate presso altri Enti
facendo salve le prove svolte prima del 1 settembre 2015 che manterranno inalterata la loro validità.
La nuova prova consisterà nel superamento di un test di verifica, eseguito con strumenti informatici,
composto da 20 quesiti a scelta multipla e risposta singola, della durata massima di 20 minuti. Ad ogni
risposta corretta sarà attribuito un punteggio pari a 1; ad ogni risposta errata o non data non verrà
detratto od attribuito alcun punteggio.
Il test si intenderà superato ottenendo un punteggio pari o superiore a 12/20.
I quesiti sottoposti ai candidati saranno estratti, nel rispetto delle percentuali previste
nella Tabella riportata nell’apposita sezione di questo sito, dal database di domande pubblicato nella
sezione dedicata.
E’ previsto un contributo per la partecipazione ad ogni Sessione pari ad Euro 100,00 (cento).
E’ disponibile il Bando ed il calendario delle prossime sessioni.
SOFTWARE APPLICATIVO PER LO SVOLGIMENTO DELLA PROVA VALUTATIVA
E' possibile scaricare il Client per la Prova valutativa online cliccando su questo link
GUIDA PER L'INSTALLAZIONE E UTILIZZO DEL SOFTWARE
La relativa Guida per l'installazione e utilizzo del software è a disposizione cliccando su questo
secondo link.
Banca d'Italia: le operazioni di finanziamento contro cessione
del quinto dello stipendio e della pensione.
fonte BANCA D'ITALIA 08/2015
La Banca d'Italia ha pubblicato nel mese di giugno c.a. una circolare contenente le istruzioni che
definiscono i criteri segnaletici delle operazioni di finanziamento a fronte di cessione del quinto dello
stipendio o pensione (“CQSP”). In particolare, sono state introdotte nuove evidenze informative nel
modello segnaletico della Centrale dei rischi che
consentono di individuare i finanziamenti concessi
contro cessione del quinto dello stipendio e della
pensione e sono state fornite indicazioni specifiche
in merito alla corretta rappresentazione delle CQSP
caratterizzate da temporanee disfunzioni
organizzativo-procedurali. Le novità introdotte
entrano in vigore a partire dalle segnalazioni
riferite al 30 novembre 2015 e si applicano, per
analogia, anche ai finanziamenti erogati a
dipendenti pubblici per i quali è prevista l’estinzione mediante l’istituto della delegazione di pagamento. La
presente Nota tecnica illustra gli interventi di adeguamento della documentazione PUMA2.
Le operazioni di finanziamento contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione - agosto 2015
Disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari –
circolare n. 288 del 3/4/2015
fonte Banca d'Italia del 14/09/2015
E' stata pubblicata sul sito di #Bankitalia una
nota di chiarimenti sulla fase procedurale
dell'iscrizione al nuovo #albo #unico da parte
degli attuali intermediari finanziari ex artt.
106 e 107 TUB vigenti prima della riforma,
nonché su aspetti riguardanti gli assetti
proprietari, la disciplina dell'esternalizzazione
e la possibilità di qualificare i #Confidi come "intermediari minori".
Nota di chiarimenti del 14 settembre 2015 -
http://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/normativa/archivio-norme/circolari/c288/Nota-di-
chiarimenti-14092015.pdf
Usura - Tassi di riferimento dal 1 Ottobre 2015 al 31
Dicembre 2015
fonte CHELEO 25/09/2015
In allegato il decreto del Ministero dell'Economia e delle
Finanze riportante i tassi medi e soglia in vigore nel
quarto trimestre 2015. Ricordiamo che il calcolo del tasso
soglia da applicare è il risultato minore fra le seguenti
formule: “TEGM x 1,25 + 4%” e “TEGM + 8%”.
Clicca per accedere al decreto
Nasce PayPal.me, il link personale per le
transazioni finanziarie
fonte WIRED 28/09/2015
Un metodo semplice e gratuito per ricevere pagamenti in modo sicuro e
da qualsiasi dispositivo, mobile o fisso che sia. Il vanity url nasce da uno
studio di settore. Sono diverse le occasioni in cui può essere necessario
raccogliere somme di denaro da amici o parenti, ad esempio per una
colletta, ed è per facilitare questo tipo di approccio che
nasce PayPal.me, il link personale e univoco che può essere inviato per
email, Sms, messaggistica istantanea o condiviso sulle reti sociali e che
permette a chi deve pagare di inviare denaro in modo sicuro e veloce
da qualsiasi dispositivo e da qualsiasi sistema operativo.
Mobile Banking: nuova Frontiera dei Servizi
fonte ABI News Magazine Ago-Set2015
Con una crescita di oltre l’80% in un anno dei clienti che accedono alla banca in ‘mobilità’ tramite
smartphone e tablet, il mobile banking si afferma quale nuova frontiera dei servizi bancari. Nel 2014 le
banche italiane hanno compiuto un vero scatto nell’innovazione, riuscendo a integrare in modo ottimale il
mobile in una strategia multicanale e nel contempo a sfruttarne al massimo le caratteristiche uniche. Sono
questi alcuni dei principali dati contenuti nel rapporto annuale sul mobile banking messo a punto da ABI
Lab, il Consorzio per la ricerca e l’innovazione per la banca promosso dall’ABI, in collaborazione con la
School of management del Politecnico di Milano. Il campione di banche, rappresentativo di circa il 50% del
mondo bancario, ha evidenziato una crescita annua dell’82% dei clienti attivi sul canale. La spinta
innovativa del mobile banking passa spesso dalle applicazioni (App), sempre più apprezzate dal mercato.
Nel 2014 quelle scaricate sono state in media circa 8.800 al giorno, il 17% in più del 2013. Tutte le banche
del campione offrono i servizi base attraverso App per smartphone e il 77% ha un’offerta specifica anche
per tablet. Il 36% delle banche offre, accanto all‘applicazione classica di mobile banking, un’App ad hoc per
l’abilitazione dei pagamenti presso i punti vendita; mentre il 27% ne ha una dedicata per il borsellino
elettronico, ossia per il cosiddetto wallet. Sono presenti anche App per operare sui mercati (23% delle
banche), per la comunicazione (18%), per i servizi di assistenza ai clienti (14%) e per la gestione della
finanza personale (9%). Al di là della crescente diffusione di App dedicate, si registra una continua
introduzione di nuove funzionalità e un ampliamento dei sistemi operativi supportati. Relativamente alle
funzionalità informative, quasi tutte le banche prevedono di sviluppare entro i prossimi 3 anni servizi di
assistenza tramite chat o collegamento telefonico e servizi di gestione della finanza personale. Nel campo
dell’operatività sulle transazioni, le banche stanno rivolgendo particolare attenzione ai servizi di pagamenti
diretti tra persone (p2p), ai prelievi dagli sportelli automatici senza carta (Atm cardless) e ai servizi per
sconti e coupon. Rispetto all’offerta per fasce specifiche di clientela, nei prossimi 12 mesi il 33% delle
banche svilupperà un servizio mobile adatto per il segmento delle micro imprese (il 27% lo fa già) e il 27%
ne prevede uno dedicato ai giovani (il 20% lo fa già).
Operazioni in mobilità |L’utilizzo del mobile banking si
sta estendendo ed è quindi sempre più importante per
le banche studiare attentamente i comportamenti dei
clienti che utilizzano questo canale per poter calibrare
l’offerta in linea con le aspettative sempre crescenti.
Per quanto riguarda le abitudini e la frequenza di
utilizzo del mobile banking, il momento della giornata
“preferito” dagli italiani per operare attraverso questo
canale è la mattina (38% per gli smartphone; 32% per i
tablet). Quanto ai luoghi di utilizzo, la casa continua a
mantenere un ruolo di primo piano (68% smartphone
e 84% tablet), ma si ricorre ai servizi anche “in
mobilità” (23% e 19%) e quando si è “in coda” ad esempio nel traffico cittadino o mentre si aspetta in fila il
proprio turno per fare un certificato o ritirare un esame (22% e 13%). Il 43% degli utenti di mobile banking
da smartphone utilizza anche un’App complementare a quella tradizionale per fare banca, la percentuale
scende di poco al 40% per il campione di utenti da tablet. Per quanto riguarda i servizi più usati all’interno
dell’App di mobile banking, il 65% consulta saldo e movimenti di conto corrente tramite smartphone,
mentre il 54% ricerca la filiale e lo sportello automatico della propria banca più vicini.
Caro Collaboratore,
la Cap.Ital.Fin. S.p.A. da sempre riconosce la centralità delle risorse umane e ritiene che un
fattore di successo e sviluppo di un'impresa sia costituito proprio del contributo professionale
delle persone che vi operano.
Difatti l'intera gestione dell'azienda è improntata al rispetto della personalità e
professionalità di ciascun collaboratore in un quadro di lealtà e fiducia.
Dal prossimo numero abbiamo una sorpresa riservata per TE! Abbiamo deciso di riservare
e dedicare una sezione del Magazine alle iniziative, analisi e considerazioni di tutti i
Collaboratori della CapitalFin SpA. L'occasione è di grande impatto, per l'alta visibilità e come
chance di dimostrare sempre il proprio talento.
Attraverso questo periodico vogliamo tenerti informato su tutte le novità che interessano il
mondo del credito e della finanza, potrai inoltre confrontarti con obiettivi osservabili e
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  • 1. Sede Legale ed Operativa: Corso Umberto I, 381 80138 – Napoli Tel. 081 563 56 06 Fax 08119302695 - 081 20 22 27 info@capitalfinspa.it | capitalfinspa@postecert.it P. IVA e Cod. Fisc. 04356871212 Capitale sociale: € 2.000.000,00 delib. di cui € 1.825.000,00 versato Iscr. n.° 35105 ex art. 106 T.U.B. elenco Banca d’Italia - IVASS n.° 000135915 sez. E – REA NA-692357 NEWS&Finance RIPARTE IL FUTURO! Lo slogan proposto nel presente Magazine non ha un significato casuale. La Società in questi mesi estivi ha messo in pratica una serie di azioni atte al conseguimento dell'iscrizione all'Albo Unico del nuovo art.106 TUB attuando un radicale riassetto organizzativo. Definizione in modo chiaro della ripartizione di competenze tra gli organi aziendali, un adeguato Sistema di Controllo al fine di garantire la sana e prudente gestione, formalizzazione politiche aziendali in materia di esternalizzazione, adeguamento alla disciplina prudenziale delle banche agli intermediari finanziari (vigilanza equivalente) nel rispetto del principio di proporzionalità, ...continua RIPARTE IL FUTURO! Newspaper Cap.Ital.Fin S.p.A. Anno II Numero 1Napoli, Settembre 2015 Capitalfin, stipulata convenzione con il Mef per finanziamenti tramite il sistema NoiPA. La Capitalfin S.p.a. ha stipulato una convenzione con il ministero dell’Economia e delle Finanze per la concessione di finanziamenti rimborsabili mediante delegazioni di pagamento a tutti i lavoratori dipendenti con partite stipendiali riconducibili al sistema “NoiPA” , in ossequio alla circolare 2 della Ragioneria Generale dello Stato del 15/01/2015. La circolare ha razionalizzato il processo delle convenzioni di credito nel comparto statale e pubblico che si avvale del sistema paghe NoiPA, ponendo l’accentramento delle competenze amministrative, contabili e giuridiche, in prossimità di un unico soggetto: la Direzione Affari Generali (Dag) del Mef. Tenuto conto di ciò, la convenzione stipulata consentirà di istruire e perfezionare operazioni di delega dei dipendenti delle Atc non convenzionate o per le quali era necessario attivare le cosiddette “monoconvenzioni”. Tra le Atc che entrano a far parte della convenzione centralizzata ci sono anche: - Ministero dei beni e della attività culturali e del turismo” ed Amministrazioni collegate (es. Soprintendenze); - Scuole degli Istituti Scolastici Regionali (M.I.U.R.) non convenzionati (Basilicata, Puglia, Sardegna, Toscana, Veneto ecc); - Presidenza del Consiglio dei Ministri; Le convenzioni attualmente vigenti rimarranno valide sino alla scadenza, data in cui verranno disabilitate e sostituite dalla presente. La società annuncia, inoltre, di aver stipulato Convenzione per delegazioni di pagamento con la Marina Militare. La società, inoltre, ha avviato un servizio di informazione finanziaria a dipendenti interessati al prestito. Anche la rete di agenti e collaboratori è stata ampliata, con nuove risorse interessate a distribuire questo servizio.
  • 2. continua dalla prima pagina questi sono solo parte dei compiti che la CapItalFin SpA ha messo in piedi tali da consentire alla società la possibilità di presentare l'istanza d'iscrizione entro il 12/02/2016, così come emanato dalle direttive Banca d'Italia. Il futuro é sempre più vicino, la sfida precedentemente accettata é in atto, e presto la società e i Suoi Stackeldorers conosceranno il risultato dell'impegno profuso in questi mesi. CapItalFin, siglata intesa per nuove offerte sui prestiti Dal prossimo Ottobre sarà operativo l'accordo tra la CapitalFin SpA e un importante Istituto finanziario leader nel mercato del credito al consumo, per l'erogazione di Prestiti Personali. La Società, che già in passato era dedita al Settore, potrà così congiungere, la Sua competenza, il Know-how e la determinazione che da sempre la contraddistingue, con l'esperienza pluriennale nel mercato dei Prestiti Personali dedicati alle famiglie che il nuovo Partner è in grado di offrire. La partnership, con l’obiettivo di garantire soluzioni finanziarie personalizzate e sempre all’avanguardia, costruite tenendo conto delle esigenze del cliente relativamente all’importo e alle diverse combinazioni di rata e durata, offrirà ai propri clienti una gamma completa di prodotti di finanziamenti. Le molteplici partnership multi- canale e multi-prodotto, sviluppate con il settore bancario, finanziario, testimoniano la competenza della Capitalfin in grado di guardare avanti e capace di seguire le esigenze provenienti dai Clienti. Servizio centralizzato di istruttoria, gestione recupero crediti, supporto commerciale che gestiscono con efficienza e competenza l’attività quotidiana in modalità remota, nonché assistenza alla clientela con numeri di telefono e servizi on-line dedicati, consentiranno la corretta continuazione e gestione delle attività svolte dalla Capitalfin SpA in favore del Settore Creditizio. "L’accordo, spiega il Direttore Generale Carmine Grieco, contribuirà a rendere CapItalFin S.p.A. un punto di riferimento nell’erogazione del credito alle famiglie grazie a prodotti capaci di soddisfare tutte le esigenze dei nostri clienti." "L'accordo - continua nella dichiarazione il Direttore Generale della Capitalfin - fa parte di un piano di rilancio societario diretto principalmente a consolidare e rafforzare la posizione sul mercato."
  • 3. La Governace societaria Capitalfin: secondo i principi di Vigilanza Banca d'Italia Il ruolo svolto dalle banche e dagli altri intermediari finanziari è ben noto ed indispensabile allo sviluppo dell’economia locale e nazionale. L'attività svolta, infatti, ha una determinante “valenza” sociale, tanto che continuamente gli intermediari, e quindi anche la Capitalfin SpA, sono stati sottoposti ad un particolare regime di vigilanza per garantirne trasparenza, solidità ed equilibrio, per una sana e prudente gestione così come stabilisce Banca d’Italia, organo di vigilanza degli intermediari stessi. L’azione di controllo di Banca d’Italia su gli attori coinvolti è da sempre fondata su tre fondamentali principi :  la Governance dell’intermediario  la giusta gestione dei rischi  la disponibilità di capitale Negli ultimi anni la crisi ha evidenziato le criticità della Governance. Nella maggior parte dei casi di crisi dichiarata o di difficoltà, il deterioramento degli equilibri aziendali è dovuto a carenze nel governo della banca e nel processo dell’erogazione del credito. Su queste figure si è concentrato un terzo dei provvedimenti dell'organo di vigilanza effettuati nel 2013. Nonostante una vera e propria evoluzione nella normativa, sia comunitaria che nazionale, a favore di un diverso stile di Governance, riconoscendo nel governo societario il fondamentale fattore di una sana e prudente gestione dell’intermediario, norme più stringenti sono state emesse per le banche via via mutuate nei sistemi normativi relativi a tutti gli altri intermediari. Attualmente, quindi, il contesto normativo è più o meno uguale per tutti, salvo il principio della proporzionalità, ove tutti gli intermediari debbono dotarsi di un medesimo modello organizzativo e di Governance: la struttura, l’operatività, l’ampiezza devono essere “proporzionati e proporzionali” alle dimensioni dell’intermediario. La CapitalFin, la quale ha ben chiara la linea strategica da seguire per l'adeguamento e la trasformazione societaria necessaria all'iscrizione al Nuovo Albo Unico art. 106 TUB da realizzare entro febbraio 2016, prosegue attuando un radicale riassetto organizzativo con la presenza di operatori esperti nel settore per rispettare i requisiti economico-organizzativi richiesti dal Legislatore. L'efficienza nei processi, la formazione continua nei ruoli e nelle mansioni delle singole risorse umane al fine di raggiungere standard elevati. Il sistema di governo della Capitalfin, infatti, non riguarda solo la tutela degli azionisti, ma in primis il miglioramento del sistema di gestione del rischio e conseguentemente del sistema dei controlli interni. In secundis il consolidamento della compliance e l’attenzione focalizzata sui clienti, in particolare sui consumatori e in genere su tutti gli stakeholders, in una nuova visione etica dell’attività bancaria e finanziaria. Sulla composizione del consiglio, la Società ha puntato sulla diversificazione: per professionalità, per area geografica, per genere, per età, garantendo un'efficace rappresentanza di tutte le forze presenti in assemblea. Cambia di fatto la figura del Presidente, che non è più un “primus inter pares”, ma assume la veste di un arbitro, un negoziatore, che garantisce l’equilibrio delle diverse componenti, media e concilia posizioni in evidente dissenso. Ogni consigliere, attualmente, oltre ad una specifica conoscenza del business dell’intermediario, dimostra un’adeguata disponibilità di tempo e impegno nel seguire le attività societarie. Da tutto ciò deriva, così, la figura di “consigliere professionale”, cioè un soggetto che svolge questa attività in maniera quasi continuativa, essendo chiamato a rispondere a 360 gradi della gestione dell’intermediario. Altre novità sono rappresentate dal funzionamento del Consiglio di Amministrazione, come la nomina dello stesso effettuata in maniera trasparente secondo le norme statutarie, rappresentando l’intera compagine azionaria. ...continua
  • 4. Ne conseguono alcuni aspetti fondamentali. La formulazione di un efficace modello di sistema dei controlli, articolato sui due o tre livelli, che Banca d’Italia richiede a seconda dell’intermediario per svolgere con efficienza ed efficacia la sua funzione è indispensabile un sistema di gestione e distribuzione dei flussi informativi interni in grado di fornire al management tutte le informazioni sull’andamento aziendale, in maniera completa e soprattutto in tempi brevissimi. La società, infatti, ha provveduto alla stesura di regolamenti per tutti i flussi informativi, consentendo a tutti l'accessibilità delle informazioni, in modo da poter prendere decisioni in maniera consapevole, competente, tenendo presente l’autonomia di giudizio nell’interesse societario. Anche il modello di vigilanza di Banca d’Italia è profondamente cambiato in questi ultimi anni e da vigilanza di tipo esclusivamente sanzionatorio si è passati ad una vigilanza di tipo collaborativo, dove il controllore aiuta il controllato a migliorare il suo sistema organizzativo e di Governance. Questa nuova visione, positivamente considerata dalla CapitalFin, ha richiesto non solo l’adesione alle normative vigenti, ma anche alla stesura di principi e azioni per una sana e prudente gestione societaria. Questo è l’obiettivo di Banca d’Italia, nonché della CapitalFin stessa. La CapItalFin spa attua la sua "radicale Trasformazione". Iniziata nel mese di giugno 2015 con l'aumento del capitale sociale a 2 milioni di euro in virtù dell'ingresso di Banca Popolare del Mediterraneo nella compagine societaria, la "radicale Trasformazione" societaria sta portando la CapItalFin SpA alla sempre più marcata affermazione nel mercato dei finanziamenti. Ovviamente la strada intrapresa dalla sociètà è alquanto insidiosa e il disegno strategico che si intende realizzare prevede una serie di obiettivi ambiziosi da concretizzare nel breve termine. In 1° luogo Capitalfin prosegue con l'iscrizione al nuovo albo unico da realizzare entro febbraio 2016 e per questo motivo da tempo ha messo in atto un radicale riassetto organizzativo con la presenza di operatori esperti nel settore per rispettare i requisiti economico- organizzativi richiesti dal Legislatore. Si mira a realizzare un'efficienza dei processi, dei ruoli e delle mansioni delle singole risorse umane al fine di raggiungere standard elevati e sperati. E', ormai prossima la partecipazione nella compagine della società di altri rilevanti Istituti di Credito. Attraverso gli accordi con gli Istituti Bancari l'azienda intende sia rafforzare l'erogazione diretta delle operazioni di finanziamento sia consolidare e rafforzare la sua posizione sul mercato. Si spera che tali coalizioni strategiche possano aiutare l'azienda ad affrontare con ottimismo i traguardi di crescita e affermazione preposti per il futuro. Nell'ottica di crescita e sviluppo commerciale, la Capitalfin ha disposto l'apertura di un punto operativo nella Regione Sicilia, pur avendo di recente avviato un ufficio nella zona di Palermo. L'intento della società è quello di rendere più ambizioso questo progetto e di procedere entro quest'anno all'apertura di un'unica agenzia che faccia fronte a tutte le richieste e le esigenze provenienti dal territorio siciliano. La Cap.Ital.Fin mira dunque a realizzare nel breve periodo l'atteso "Quantum Leap" che le permetterà oltremodo di confermare la differenza che la contraddistingue dagli altri operatori del Settore.
  • 5. La Capitalfin si adegua ai nuovi tassi limite Taeg utilizzabili per i prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione. Visti i nuovi tassi d’interesse praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari, comunicati dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Inps ha aggiornato i tassi limite Taeg utilizzabili per i prestiti con cessione del quinto dello stipendio e della pensione. Ecco dunque i nuovi Tassi Effettivi Globali Medi (Tegm) praticati dagli istituti di credito e dagli intermediari finanziari, come rilevati dalla Banca d’Italia applicabili per il periodo 1° luglio – 30 settembre 2015 sono i seguenti: Per gli importi non superiori a 5mila euro, il tasso applicato è il 12,20%, con un tasso soglia oltre il quale scatta l’usura del 19,25%. Per importi superiori a 5mila euro invece, il tasso effettivo globale medio è pari all’11,37%, con un tasso limite di usura corrispondente al 18,22%. Mentre invece, a seguito della convenzione stipulata tra l’Inps e gli istituti finanziari per la concessione di credito e tutti gli strumenti finanziari ai pensionati, con la cessione del quinto della pensione, i tassi rimodulati sono i seguenti: Per i titolari di pensione con un’età inferiore a 59 anni, è applicato un tasso di soglia, come da convenzione, del 9,09% per importi richiesti fino a 5mila euro, che scende all’8,96% quando la somma supera i 5mila euro. Per i pensionati con età compresa tra 60 e 69 anni, il tasso di convenzione applicato e del 10,96% sempre per importi fino a euro 5mila, che passa al 10,56% per gli importi superiori. Ai titolari di pensione di età compresa tra 70 e 79 anni invece, sarà applicato un tasso del 13,29% sotto i 5mila euro e del 13,16% quando invece i 5mila euro sono superati. Ricordiamo che, nota come un’operazione di credito al consumo largamente utilizzata nel mercato odierno dei finanziamenti, con la cessione del quinto della propria pensione, il pensionato cede una parte del suo emolumento (al massimo il 20%), a seguito della concessione di un prestito finanziario o dell’acquisto di un bene di consumo. Il prestito è poi rimborsato attraverso rate mensili trattenute direttamente dall’importo della pensione dall’ente erogatore, che provvederà a girarlo all’istituto finanziario creditore, esattamente allo stesso modo dei normali stipendi. L’importo della rata e della durata temporale dipendono dal piano di ammortamento scelto dal pensionato, con un importo massimo che non può superare un quinto della pensione mensile netta, e la durata del rimborso del prestito deve essere compresa tra un minimo di 24 mesi e un massimo di mesi 120, sempre valutando in anticipo insieme all’istituto erogante, tutta una serie di caratteristiche fra cui l’età anagrafica del pensionato richiedente. La cessione di un quinto della pensione è applicabile a tutti i tipi di trattamenti previdenziali, ad eccezione delle pensioni e degli assegni sociali, degli assegni per l’assistenza agli inabili, quelli di sostegno del reddito e per il nucleo familiare, e infine, per quanto riguarda le pensioni in co-titolarità , la parte non competente al richiedente il prestito non può essere oggetto di cessione. Il sistema previdenziale italiano è uno dei terreni principali di scontro tra le istituzioni e i sindacati, a seguito della tanto criticata riforma delle pensioni. La Capitalfin s.p.a., il cui core business è da sempre la cessione del quinto dello stipendio e delle pensioni, prende atto delle nuove disposizioni e si premura affinché le prossime operazioni risultino impeccabili, lavorando con la professionalità che la contraddistingue.
  • 6. OAM NEWS PROVA VALUTATIVA: NUOVA DISCIPLINA PER I COLLABORATORI DI AGENTI E MEDIATORI (fonte OAM MAGAZINE settembre 2015) A partire dal primo settembre il mosaico del settore del credito si è arricchito di un nuovo tassello che valorizza ulteriormente la professione degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi. Professione che riserva scenari promettenti sul fronte delle opportunità lavorative, così come confermato dalla lettura degli ultimi dati semestrali dell’OAM, che fotografano uno scenario di aumento costante dei collaboratori (ormai abbondantemente superiori alle 10.000 unità) degli iscritti ai propri Elenchi. Un impiego dinamico e che sembra risultare appetibile in particolar modo per le giovani leve: il 70% del segmento di collaboratori interessati dalla nuova disciplina è ricompreso nella fascia anagrafica 31-50 e l’età media del collaboratore è 40 anni. Gli iscritti OAM costituiti sotto forma di società di capitali, dunque, potranno avvalersi di nuovi collaboratori solo ed esclusivamente a patto che questi ultimi abbiano superato con successo la nuova Prova Valutativa, che appunto a partire dal primo settembre viene a essere integralmente gestita dall’Organismo stesso. Resta inteso che le Prove svolte prima del primo settembre 2015 manterranno inalterata la loro validità. Le nuove norme sono state concepite nel solo ed esclusivo interesse delle esigenze degli operatori del settore e, ovviamente, del pubblico che con loro entra in contatto: l’esigenza di base è garantire il rispetto dei requisiti di professionalità richiesti dalla normativa di riferimento, grazie a un test che misuri quanto appreso durante i corsi di formazione (della durata minima di 10 ore) e che costituisca al contempo un traguardo non indifferente – formalizzato in un attestato rilasciato al superamento della Prova – nel cammino di coloro che per la prima volta si avvicinano al mondo dell’intermediazione creditizia. Maggiore professionalità, maggiori controlli, maggiore fiducia da parte dei potenziali clienti e certezza della bontà della formazione per gli iscritti OAM che ricercano collaboratori sono le parole chiave che meglio identificano la ratio della nuova disciplina.
  • 7. OAM: NUOVA PROVA VALUTATIVA fonte OAM News A partire dal 1 settembre 2015 la prova valutativa per i collaboratori di Mediatori creditizi e Agenti in attività finanziaria (costituiti sotto forma società di capitali) sarà gestita esclusivamente dall’OAM. IMPORTANTE: A partire dal 1 settembre 2015 la prova valutativa per i collaboratori di Mediatori creditizi e Agenti in attività finanziaria (costituiti sotto forma società di capitali) sarà gestita esclusivamente dall’OAM. Pertanto, da tale data NON saranno considerate valide le prove valutative effettuate presso altri Enti facendo salve le prove svolte prima del 1 settembre 2015 che manterranno inalterata la loro validità. La nuova prova consisterà nel superamento di un test di verifica, eseguito con strumenti informatici, composto da 20 quesiti a scelta multipla e risposta singola, della durata massima di 20 minuti. Ad ogni risposta corretta sarà attribuito un punteggio pari a 1; ad ogni risposta errata o non data non verrà detratto od attribuito alcun punteggio. Il test si intenderà superato ottenendo un punteggio pari o superiore a 12/20. I quesiti sottoposti ai candidati saranno estratti, nel rispetto delle percentuali previste nella Tabella riportata nell’apposita sezione di questo sito, dal database di domande pubblicato nella sezione dedicata. E’ previsto un contributo per la partecipazione ad ogni Sessione pari ad Euro 100,00 (cento). E’ disponibile il Bando ed il calendario delle prossime sessioni. SOFTWARE APPLICATIVO PER LO SVOLGIMENTO DELLA PROVA VALUTATIVA E' possibile scaricare il Client per la Prova valutativa online cliccando su questo link GUIDA PER L'INSTALLAZIONE E UTILIZZO DEL SOFTWARE La relativa Guida per l'installazione e utilizzo del software è a disposizione cliccando su questo secondo link. Banca d'Italia: le operazioni di finanziamento contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione. fonte BANCA D'ITALIA 08/2015 La Banca d'Italia ha pubblicato nel mese di giugno c.a. una circolare contenente le istruzioni che definiscono i criteri segnaletici delle operazioni di finanziamento a fronte di cessione del quinto dello stipendio o pensione (“CQSP”). In particolare, sono state introdotte nuove evidenze informative nel modello segnaletico della Centrale dei rischi che consentono di individuare i finanziamenti concessi contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione e sono state fornite indicazioni specifiche in merito alla corretta rappresentazione delle CQSP caratterizzate da temporanee disfunzioni organizzativo-procedurali. Le novità introdotte entrano in vigore a partire dalle segnalazioni riferite al 30 novembre 2015 e si applicano, per analogia, anche ai finanziamenti erogati a dipendenti pubblici per i quali è prevista l’estinzione mediante l’istituto della delegazione di pagamento. La presente Nota tecnica illustra gli interventi di adeguamento della documentazione PUMA2. Le operazioni di finanziamento contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione - agosto 2015
  • 8. Disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari – circolare n. 288 del 3/4/2015 fonte Banca d'Italia del 14/09/2015 E' stata pubblicata sul sito di #Bankitalia una nota di chiarimenti sulla fase procedurale dell'iscrizione al nuovo #albo #unico da parte degli attuali intermediari finanziari ex artt. 106 e 107 TUB vigenti prima della riforma, nonché su aspetti riguardanti gli assetti proprietari, la disciplina dell'esternalizzazione e la possibilità di qualificare i #Confidi come "intermediari minori". Nota di chiarimenti del 14 settembre 2015 - http://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/normativa/archivio-norme/circolari/c288/Nota-di- chiarimenti-14092015.pdf Usura - Tassi di riferimento dal 1 Ottobre 2015 al 31 Dicembre 2015 fonte CHELEO 25/09/2015 In allegato il decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze riportante i tassi medi e soglia in vigore nel quarto trimestre 2015. Ricordiamo che il calcolo del tasso soglia da applicare è il risultato minore fra le seguenti formule: “TEGM x 1,25 + 4%” e “TEGM + 8%”. Clicca per accedere al decreto Nasce PayPal.me, il link personale per le transazioni finanziarie fonte WIRED 28/09/2015 Un metodo semplice e gratuito per ricevere pagamenti in modo sicuro e da qualsiasi dispositivo, mobile o fisso che sia. Il vanity url nasce da uno studio di settore. Sono diverse le occasioni in cui può essere necessario raccogliere somme di denaro da amici o parenti, ad esempio per una colletta, ed è per facilitare questo tipo di approccio che nasce PayPal.me, il link personale e univoco che può essere inviato per email, Sms, messaggistica istantanea o condiviso sulle reti sociali e che permette a chi deve pagare di inviare denaro in modo sicuro e veloce da qualsiasi dispositivo e da qualsiasi sistema operativo.
  • 9. Mobile Banking: nuova Frontiera dei Servizi fonte ABI News Magazine Ago-Set2015 Con una crescita di oltre l’80% in un anno dei clienti che accedono alla banca in ‘mobilità’ tramite smartphone e tablet, il mobile banking si afferma quale nuova frontiera dei servizi bancari. Nel 2014 le banche italiane hanno compiuto un vero scatto nell’innovazione, riuscendo a integrare in modo ottimale il mobile in una strategia multicanale e nel contempo a sfruttarne al massimo le caratteristiche uniche. Sono questi alcuni dei principali dati contenuti nel rapporto annuale sul mobile banking messo a punto da ABI Lab, il Consorzio per la ricerca e l’innovazione per la banca promosso dall’ABI, in collaborazione con la School of management del Politecnico di Milano. Il campione di banche, rappresentativo di circa il 50% del mondo bancario, ha evidenziato una crescita annua dell’82% dei clienti attivi sul canale. La spinta innovativa del mobile banking passa spesso dalle applicazioni (App), sempre più apprezzate dal mercato. Nel 2014 quelle scaricate sono state in media circa 8.800 al giorno, il 17% in più del 2013. Tutte le banche del campione offrono i servizi base attraverso App per smartphone e il 77% ha un’offerta specifica anche per tablet. Il 36% delle banche offre, accanto all‘applicazione classica di mobile banking, un’App ad hoc per l’abilitazione dei pagamenti presso i punti vendita; mentre il 27% ne ha una dedicata per il borsellino elettronico, ossia per il cosiddetto wallet. Sono presenti anche App per operare sui mercati (23% delle banche), per la comunicazione (18%), per i servizi di assistenza ai clienti (14%) e per la gestione della finanza personale (9%). Al di là della crescente diffusione di App dedicate, si registra una continua introduzione di nuove funzionalità e un ampliamento dei sistemi operativi supportati. Relativamente alle funzionalità informative, quasi tutte le banche prevedono di sviluppare entro i prossimi 3 anni servizi di assistenza tramite chat o collegamento telefonico e servizi di gestione della finanza personale. Nel campo dell’operatività sulle transazioni, le banche stanno rivolgendo particolare attenzione ai servizi di pagamenti diretti tra persone (p2p), ai prelievi dagli sportelli automatici senza carta (Atm cardless) e ai servizi per sconti e coupon. Rispetto all’offerta per fasce specifiche di clientela, nei prossimi 12 mesi il 33% delle banche svilupperà un servizio mobile adatto per il segmento delle micro imprese (il 27% lo fa già) e il 27% ne prevede uno dedicato ai giovani (il 20% lo fa già). Operazioni in mobilità |L’utilizzo del mobile banking si sta estendendo ed è quindi sempre più importante per le banche studiare attentamente i comportamenti dei clienti che utilizzano questo canale per poter calibrare l’offerta in linea con le aspettative sempre crescenti. Per quanto riguarda le abitudini e la frequenza di utilizzo del mobile banking, il momento della giornata “preferito” dagli italiani per operare attraverso questo canale è la mattina (38% per gli smartphone; 32% per i tablet). Quanto ai luoghi di utilizzo, la casa continua a mantenere un ruolo di primo piano (68% smartphone e 84% tablet), ma si ricorre ai servizi anche “in mobilità” (23% e 19%) e quando si è “in coda” ad esempio nel traffico cittadino o mentre si aspetta in fila il proprio turno per fare un certificato o ritirare un esame (22% e 13%). Il 43% degli utenti di mobile banking da smartphone utilizza anche un’App complementare a quella tradizionale per fare banca, la percentuale scende di poco al 40% per il campione di utenti da tablet. Per quanto riguarda i servizi più usati all’interno dell’App di mobile banking, il 65% consulta saldo e movimenti di conto corrente tramite smartphone, mentre il 54% ricerca la filiale e lo sportello automatico della propria banca più vicini.
  • 10. Caro Collaboratore, la Cap.Ital.Fin. S.p.A. da sempre riconosce la centralità delle risorse umane e ritiene che un fattore di successo e sviluppo di un'impresa sia costituito proprio del contributo professionale delle persone che vi operano. Difatti l'intera gestione dell'azienda è improntata al rispetto della personalità e professionalità di ciascun collaboratore in un quadro di lealtà e fiducia. Dal prossimo numero abbiamo una sorpresa riservata per TE! Abbiamo deciso di riservare e dedicare una sezione del Magazine alle iniziative, analisi e considerazioni di tutti i Collaboratori della CapitalFin SpA. L'occasione è di grande impatto, per l'alta visibilità e come chance di dimostrare sempre il proprio talento. Attraverso questo periodico vogliamo tenerti informato su tutte le novità che interessano il mondo del credito e della finanza, potrai inoltre confrontarti con obiettivi osservabili e misurabili e condividere risultati alla cui realizzazione hai contribuito anche Tu! Lo Staff Cap.Ital.Fin.SpA
  • 11.
  • 12. CAPITALFIN SPA Visitaci e seguici sui nostri Social Network clicca sulle icone F L T Y +Cap.Ital.Fin. S.p.A. Corso Umberto I 381, 80138 NAPOLI – tel: 0815635606 – fax: 08119302695 capitale sociale: € 2.000.000,00 di cui € 1.825.000,00 versato codice fiscale e partita iva: 04356871212 Iscr. n.° 35105 ex art. 106 T.U.B. elenco Banca d’Italia IVASS n.° 000135915 sez. E – REA NA-692357